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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/29/18 in Risposte

  1. Buongiorno a tutti i cari utenti del forum, qualcuno avrà notato la mia ricomparsa ieri dopo qualche mese di assenza. Le circostanze mi hanno portato un pochino a frenare con la collezione ma comunque sono riuscito ad accaparrarmi questa bella piastra. Come sempre mi auguro di ricevere pareri e opinioni dagli amici della sezione.
    4 punti
  2. Il mio l'ho già postato in discussione, ma questo che sto per condividere ancora no.... E devo confessarvi che ultimamente provo piacere a Collezionare questi veri pezzi di storia del nostro Sud.
    3 punti
  3. Penso che con questa foto, fatta con qualità maggiore possa farvi vedere cosa ci ho sempre visto in questa moneta nonostante le brutte macchie nere.
    3 punti
  4. Ciao a tutti, ho preso questa coppia di 9 cavalli, non per le diverse annate perchè colleziono solo la tipologica, in effetti me ne bastava solo una... ma perchè mi sembravano diverse. Nell'esemplare del 1790 il valore nominale 9 sembrerebbe spostato in basso rispetto la torre, è una cosa normale? Il mio solito forse-quasiMB a costo conveniente, ma tipologicamente sono a posto e con l'aggunta di un particolare Per entrambe contorno quasi liscio, nel senso che alla lente non visualizzo qualcosa di specifico ed individuabile. Ho riscontrato una notevole differenza di peso, sarà l'usura ringrazio anticipatamente chi vorrà intervenire. 1790 ø mm. 24 - gr. 3,75 1791 ø mm. 24 - gr. 4,65
    2 punti
  5. Quanto Milano contava coi Visconti e cogli Sforza anche dal punto di vista artistico ? Forse questo libro catalogo di una mostra di qualche anno fa può chiarirvelo, certo la copertina e’ fantastica ...
    2 punti
  6. Buonasera a tutti, oggi vorrei condividere con Voi un altro "grande modulo" in rame Napoletano. Si tratta di un mio vecchio acquisto fatto sempre on-line e sempre sul noto sito. 10 Tornesi 1838.
    2 punti
  7. Fritz Rudolf Künker GmbH & Co. KG Auction 104, lot 340, 27/09/2005 GRIECHISCHE MÜNZEN (GREEK COINS) AEGYPTUS AEGYPTUS Ptolemaios I., 323-305-283 v. Chr. AV-Pentadrachme, 306/281 v. Chr., Alexandria; 17.79 g. Kopf r. mit Diadem//Adler l. auf Blitz. SNG Cop. -; Svoronos 210. Fast vorzüglich/sehr schön Ptolemaios I. Soter war zunächst einer der bedeutendsten Generale Alexanders des Großen. Nach dem Tode Alexanders stellte sich die Frage der Nachfolge. Alexander hatte lediglich einen noch ungeborenen Sohn und einen halbverrückten Bruder hinterlassen; beide wurden zu Königen erhoben. Sie spielten aber praktisch keine Rolle, selbst ihr eigener General Eumenes sprach ihnen praktisch jede Autorität ab, wie die Errichtung des Throns von Kyinda belegt. Die wirkliche Macht im Reich hatten die Satrapen, also die zu Verwaltern der Provinzen des Reiches aufgestiegenen ehemaligen Generale Alexanders. Diese begannen bald, um die Macht im Reich zu kämpfen. Ptolemaios, der keineswegs die Macht über das Riesenreich Alexanders, sondern "nur" über Ägypten anstrebte, ging äußerst geschickt vor. So ließ er den Leichnam Alexanders, den er den Truppen des Perdikkas geraubt hatte, nicht bei der Oase Siwa, wie von dem toten Herrscher gewünscht, sondern in Memphis, der alten Hauptstadt des ägyptischen Reiches bestatten. 305 vor Chr. hatte Ptolemaios seine Macht soweit gefestigt, daß er den Königstitel annehmen konnte. Er starb im Jahre 283 vor Christus eines natürlichen Todes - er war der einzige der Diadochen, der nicht eines gewaltsamen Todes starb. Die von Ptolemaios I. Soter begründete Dynastie herrschte insgesamt 275 Jahre über Ägypten, bis Kleopatra VII., die Geliebte Caesars und des Marcus Antonius im Jahre 30 v. Chr. den Freitod wählte, um nicht im Triumph Octavians vorgeführt zu werden. Von Ptolemaios I. bis zu Kleopatra VII. war der Revers-Typ unserer Münze - der Adler auf dem Blitz - im Ptolemäerreich gebräuchlich. Goldene Pentadrachmen wurden nur von Ptolemaios I. und seinem Nachfolger Ptolemaios II. geprägt. Die zeitgenössische Bezeichnung Trichryson belegt, daß diese Stücke 60 Silberdrachmen entsprachen, da der Ausdruck Chrysous seit den Zeiten Alexanders des Großen generell ein Goldstück im Wert von 20 Silberdrachmen bezeichnete. Schätzpreis: 3,000.00 EUR ILLUSTRAZIONE: Tolomeo I Sotere, successore dei faraoni dell'Egitto indipendente e fondatore della dinastia tolemaica. Tolomeo (n. 366 ca.-m. 283 a.C. ca.) era un nobile macedone, figlio di Lago e di Arsinoe; prese parte alla spedizione di Alessandro Magno in Asia, e si distinse specialmente nella campagna d’India. Alla morte di Alessandro ottenne la satrapia d’Egitto, cui aggiunse, per suo conto, la Cirenaica; presto si liberò di Cleomene di Naucrati che gli stava accanto come ministro delle Finanze e s’impadronì del ricco tesoro da lui custodito. Alla sua tendenza autonomistica si oppose Perdicca, che voleva conservare l’unità dell’impero, ma fu ucciso (321). Tolomeo poi combatté ripetutamente Antigono (315 e 312), vincendone il figlio Demetrio Poliorcete a Gaza e occupando così la Celesiria, che però dovette evacuare l’anno dopo. Si volse allora verso le Cicladi e il Peloponneso; ma battuto (306) da Demetrio a Salamina di Cipro dovette abbandonare anche quell’isola. Assunse, come gli altri diadochi, il titolo di re (305) e partecipò all’ultima coalizione contro Antigono (302-301). Rioccupò la Celesiria, già assegnata a Seleuco e destinata a essere motivo di secolare discordia tra Seleucidi e Lagidi, e Cipro (295); rioccupò infine la Cirenaica, che assegnò al figliastro Maga. Nel 285 associò al regno il figlio Tolomeo detto poi Filadelfo, che aveva avuto da Berenice, diseredando il primogenito Tolomeo Cerauno, figlio di Euridice; morì non molto dopo. Fu valoroso guerriero e saggio politico; a Tolomeo si deve infatti, essenzialmente, l’organizzazione militare, politica e amministrativa dell’Egitto quale si perpetuò sino all’età romana e, in parte, anche oltre. Scrisse anche una storia molto lodata dell’impresa di Alessandro che costituì, con l’opera di Aristobulo di Cassandria, la fonte principale dell’opera di Arriano (da Treccani.it).
    2 punti
  8. Lo sapete che per me questo ripostiglio ormai è un chiodo fisso Bene, oggi vi segnalo che da un paio di giorni era presente su ebay niente meno che: ....il vaso in lamina di bronzo che conteneva le monete! Tutto regolare, già passato in vendita con l'asta iniziale che ha disperso nel mercato il ripostiglio. Il pezzo viaggiava sui 212 euro (base di partenza 1 euro) ma giusto stamane è stato ritirato... possibile offerta privata? o ravvedimento del venditore per la vendita fuori dai confini francesi? Propendo di più per la prima ipotesi... contattato privatamente gli avevo chiesto se, ai sensi della normativa francese, si adoperava per richiedere e produrmi il certificato di esportazione in caso di aggiudicazione, ma mi ha risposto di averlo regolarmente acquistato in asta e di essere in possesso del catalogo e della fattura e questo avrebbe allegato al vaso, nulla più... così - nonostante la mia intenzione fosse quella di concorrere all'acquisto - ho deciso di lasciar correre. Ora che è stato ritirato il pezzo, ho anche meno rimpianti dato che di mezzo, si è messo pure il destino! Per chi volesse approfondire gli aspetti giuridici, ho affrontato l'argomento nella sezione specifica qui: Ignoro quale fosse stato il prezzo raggiunto nell'asta, ma nel catalogo era stimato 300-500 euro. A ogni modo, un bel pezzo di storia! Cercando comunque in rete, ancora all'inizio dei miei studi su questo ripostiglio, in merito al vaso ho trovato che era un suppellettile di uso comune-domestico, molto diffuso e di produzione seriale e ripetitiva motivi che hanno probabilmente deposto a favore alla sua immissione nel mercato piuttosto che fargli prendere la strada della musealizzazione.
    2 punti
  9. Buongiorno, domani si ricomincia a lavorare e oggi la si passa a rilassarsi guardando le monetine oggi vi mostro questa muraiola a mio avviso eccezionale per argentatura e rilievi intatti..questi piccoli tagli in mistura quando son belli sono uno spettacolo per me e difficilmente resisto....rovescio con tondello leggermente ondulato. grazie a chi darà la sua opinione...un saluto a tutti marco
    2 punti
  10. Durante una cena estiva, dove tutti, o quasi, portano una bottiglia di buon vino, ne è comparsa una di "Novecento" un Chianti classico Riserva 2001 della cantina Dievole. Dopo una prima occhiata, ho notato che nella parte alta era stata incastonata una moneta. Per celebrare i 900 anni della tenuta, i maestri di vigna hanno creato un vino, del quale sono state prodotte 9000 bottiglie, fatto con uve sovramaturate, raccolte solo alla metà di novembre e "sigillato" con una riproduzione di una moneta d'argento, proprio come quelle che avevano permesso l'acquisto di Dievole. La tenuta vanta una storia antichissima, nasce nel lontano XI secolo e più precisamente il 10 maggio 1090, quando due uomini, per l'acquisto del podere, pagarono due capponi, tre pani, e sei Denari Lucchesi di buon argento. Dopo un attento studio, riportato in un attestato storico numismatico posto all'interno della confezione, sono stati creati i coni per la riproduzione della moneta. Una bella testimonianza di storia e passione per la terra. Prosit
    2 punti
  11. Ma di fatto è già così, che ci piaccia o no. Con la differenza che ora il limite temporale e di valore è assolutamente arbitrario e lo decide di volta in volta la sensibilità del giudice di turno, con tutto un numero di procedimenti e processi che partono appunto perché questo limite non è chiaro in partenza...
    2 punti
  12. Certo duole vedere che una città come Milano in una discussione cosi carica di emotività e della famosa identità che qualcuno continua a reclamare dicendo che si sta perdendo... quando poi la suddetta venga snobbata..latiti.. Non chiediamoci poi come mai la città è in sofferenza.. Non chiediamoci poi come mai i circoli sono vuoti... Non chiediamoci poi come mai siamo solo in due...ops..in questo thread miracolosamente in tre... Non chiediamoci poi perchè non c'è reciprocità... Non chiediamoci poi perchè si voglia svoltare... Non chiediamoci poi il perchè e il per come quando si è solo critici e non presenti...o propositivi.. Non chiediamoci poi perchè non si è Milanesi se.... Se non si interviene in una discussione del genere dove l'identità urla, forse è il caso di rivedere alcuni preconcetti.. Eros
    2 punti
  13. Numismatica Ars Classica NAC AG Auction 86, lot 105, 8/10/2015 The Roman Empire Gaius, 37 – 41 Sestertius 39-40, Æ 28.40 g. C CAESAR DIVI AVG PRON AVG P M TR P III P P Pietas, veiled and draped, seated l., holding patera in outstretched r. hand and resting l. arm on statue of Spes; in exergue, PIETAS. Rev. DIVO – AVG / S – C Gaius, veiled and togate, offering from patera above altar before elaborately decorated hexastyle temple of Divus Augustus, garlanded for sacrifice; before and partly behind him, an attendant restrains bull, while a second attendant looking l. holds another patera. C 2. BMC p, 156, *. RIC 44. CBN 100. Struck on a very broad flan and complete. Pleasant dark brown-green tone and about extremely fine Ex NAC 18, 2000, 438 and NAC 46, 2008, 502 sales. In 37 AD the temple of Divus Augustus was completed on the Palatine Hill and its dedication was performed the last two days of August that year – the month renamed in honor of Augustus. Caligula, as Pontifex Maximus, led the sacrificial ceremonies. This coin commemorates that dedication and ceremony. The events coordinated with the dedication were extravagant and the city was brought to a virtual standstill so that everyone would be able to attend. The temple was destroyed by fire but rebuilt in 89/90 under the rule of Domitian although he added his father and brother to the roster of those being honored, along with Minerva, his favorite deity. The temple was further restored in the 150’s AD under Antoninus Pius. The temple was eventually destroyed and its foundations have not been excavated. MSG. ILLUSTRAZIONE: MARCO AURELIO E I MEMBRI DELLA FAMIGLIA IMPERIALE OFFRONO UN SACRIFICIO AGLI DEI IN GRATITUDINE PER IL SUCCESSO DELLA CAMPAGNA MILITARE CONTRO ALCUNE TRIBU' GERMANICHE (MUSEI CAPITOLINI, ROMA)
    2 punti
  14. Buongiorno, richiedo cortesemente ai ferquentatori della Sezione un intervento di approfondimento su un riconio di Maria Teresa acquistato quest'oggi non tanto in virtù dell'aspetto numismatico quanto per quello storico per quanto Maria Teresa tanto fece per la mia città. Pesa 28.2 g , diametro 40,1 mm. Come detto so che si tratta di un riconio (se non erro in base alla spilla perlinata e alla legenda AVST anzichè AUST al rovescio). Poi ho tentato di addentrarmi nel discorso datazione/zecca emittente ma mi sono perso in un dedalo di dettagli (piume, scudo, etc...). Potete aiutarmi ad aggiungere qualche dettaglio all'esemplare? Grazie fin d'ora Illyricum
    1 punto
  15. Nell’esaminare una moneta gli appassionati ed i professionisti del settore hanno un grande alleato l’INGRANDITORE. L’idea di creare un post su questo argomento è nata ascoltando alcuni commenti di collezionisti, quasi tutti riguardanti il potere di ingrandimento della lente usata, del tipo “la mia ingrandisce 30 volte!”, dicitura che si trova spesso sulle confezioni di lenti di produzione cinese o sul supporto che contiene la lente stessa, con l’obbiettivo di chiarire le idee su tale argomento. Ho volutamente usato il termine generico INGRANDITORE per indicare uno strumento che permetta l’ingrandimento dell’immagine di una moneta, in quanto abbiamo a nostra disposizione diversi tipi di questo strumento dai più semplici a quelli complessi. Il post sarà articolato in più parti (per una questione di peso delle immagini) e nel seguente modo: 1. I tipi di lenti 2. Le aberrazioni 3. Lenti semplici e composte 4. Luminosità della lente - Trattamento antiriflesso 5. Il potere d’ingrandimento 6. Il microscopio 7. Quale tipo di ingranditore usare in numismatica? 8. Quale lente acquistare? 1- I tipi di lenti Le tipologie di lenti ottiche sono due: divergenti o negative convergenti o positive. Le lenti negative rimpiccoliscono l’immagine e quindi per le nostre finalità si utilizzano le lenti positive. Le tipologie di lenti positive sono tre (fig. 1): · piano convessa (presenta un lato piano ed uno convesso); · convessa (presenta i due lati convessi, con diverse curvature, detta “asferica”); · biconvessa (presenta i due lati convessi, con una stessa curvatura). 2- Le aberrazioni Tutte le immagini che passano da un mezzo ottico meno denso (aria) ad un mezzo ottico più denso (vetro ottico, policarbonato ottico) subiscono delle alterazioni sia per quanto concerne la planarità dell’immagine, sia per quanto riguarda i colori -frange di colore ai bordi- (aberrazioni cromatiche). Se utilizzate una lente piano convessa per osservare un foglio a quadretti, potrete notare che l’immagine si presenta con i lati dei quadretti concavi (aberrazione a cuscino), mentre se utilizzate una lente convessa, i lati si presentano concavi (aberrazione a barilotto) -fig. 2-. Per evitare, parzialmente, queste alterazioni di planarità dell’immagine si deve utilizzare una lente, biconvessa, che, come abbiamo visto, presenta due diverse curvature dei suoi lati, detta “asferica”. 3- Lenti semplici e lenti complesse Le aberrazioni prese in esame nel punto precedente riguardano le lenti semplici (lente singola) ed allora per eliminare completamente queste alterazioni dell’immagine vengono realizzate le così dette “lenti complesse”. Le lenti complesse sono realizzate tramite l’accoppiamento di due lenti positive, generalmente due lenti piano convesse o due lenti biconvesse. (fig.3) fig.3 Queste lenti, dette “doppiette”, risolvono il problema della planarità, e vengono definite “aplanatiche”, ma non risolvono le aberrazioni cromatiche. Per eliminare queste ultime, è necessario interporre tra due lenti positive, una lente negativa, costituendo una “tripletta”, definita “aplanatica e acromatica”. (fig. 4). fig. 4 In commercio si trovano svariati tipi di lenti complesse, anche alcune che permettono di ottenere diverse tipologie di ingrandimento (fig. 5-5a). 4- Luminosità di una lente complessa - Trattamento antiriflesso L’assemblaggio di più lenti migliora la qualità dell’immagine dal punto di vista di planarità e cromaticità, ma diminuisce più o meno sensibilmente la luminosità della lente. La luminosità della lente è determinata dalla quantità di raggi luminosi che attraversano il complesso ottico ed è un fattore da valutare in funzione del suo utilizzo. Per ovviare a questo inconveniente i costruttori di lenti complesse, per alcuni prodotti, utilizzano dei trattamenti antiriflesso che fanno sì che possano passare il maggior numero di raggi luminosi possibili (fig. 6). Questo trattamento, che può essere “mono strato” o “multi strato” si può riconoscere osservando le lenti che presentano una leggera tonalità violetta (figg. 7-7a). Ovviamente le lenti che presentano queste caratteristiche hanno un costo decisamente superiore a quelle non trattate.
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  16. Qui di seguito è un americano pezzo da 5 cents ("nickel") del tipo 1913-1938. Spesso ora chiamato un Indiano Head 5-cent pezzo, ma ai vecchi tempi era quasi sempre un Buffalo nickel. Buffalo nickels—il monetas mio grande‑nonno Tom si riferiva a quando avrebbe detto di la neighbor che era così a buon mercato che avrebbe “spremere un nickel fino a quando il bufalo urlò.” Questa era la storia quando i bambini erano a portata d'orecchio, comunque. Era l'altra estremità del buffalo che la versione adulta si è concentrata su. (E scommetto che questo "spremere un nickel fino a quando il buffalo sh-t" è andato ben oltre la semplice famiglia storia, e era corrente in molte parti del paese durante la cassa-poveri 1930s.) v. --------------------------------------------------- Below is an American 5-cent piece (“nickel”) of the 1913-1938 type. Often now called an Indian Head 5-cent piece, but in the old days it was almost always a Buffalo nickel. Buffalo nickels—the coins my great‑grandfather Tom was referring to when he would tell of the neighbor who was so cheap he would “squeeze a nickel until the buffalo screamed.” That was the story when children were within earshot, anyway. It was the other end of the buffalo that the adult version focused on. (And I’ll bet this “squeeze a nickel until the buffalo sh-t” went far beyond mere family history, and was current in many parts of the country during the cash-poor 1930s.) ? v.
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  17. Molto bella anche la tua @Rocco68, mi piace davvero perchè vissuta al punto giusto. Complimenti anche per le ottime foto, ormai sei "maestro" anche in questo. Domani proverò a mettere meglio a fuoco le mie.
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  18. Aggiungo i due dritti del 10 Tornesi 1838, quello di @motoreavapore e il mio..... Per evidenziare la differenza di punteggiatura.
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  19. La definizione corretta e' ominino di Denisova, localita' sui monti Altai in Siberia dove si rinvennero I resti ,quindi denisoviani. Grazie agli studi sul DNA mitocondriale si e' appurato che discenderebbe da un antenato comune con homo sapiens e homo neanderthalensis , l' homo heidelbergensis, seconda " out of Africa" ,tra I 500'000 e ll milione di anni fa. Alcuni tratti del DNA denisoviano si ricontrano in popolazioni della Nuova Guinea e Melanesia, prova delle ibridazioni e del trascinamento genetico dell' homo sapiens durante la sua migrazione verso est.
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  20. No le ossa le tengo al posto giusto, la pelle nera non sarebbe difficile averla, mi potrei organizzare, riguardo l'astuccio. ... ho il sospetto che se lo usassi potrei attirare l'attenzione ...
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  21. Ciao . è possibile anche che vi siano gigliati coevi con Robert...circa i simboli, sono coevi la ghianda ed il giglio..gli altri sono postumi ( vado a memoria che sto in giro)..saluti Eliodoro
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  22. Ti ringrazio ☺️ Le foto che facevo prima non le rendevano affatto giustizia, specie nei dettagli.
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  23. Qui entriamo nella grande storia, altra grande moneta, altro memorabile ritratto e poi il grande simbolo e dite poco ....
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  24. Quello che dici è corretto, per gli oggetti di sicura provenienza archeologica documentata (ritrovamenti archeologici, scavi repertoriati, tesoretti) non c'è il limite di valore e ciò vale anche per le monete. Per le monete invece con provenienza da commercio numismatico o possesso privato il limite è quello di 1500 € per le monete anteriori al 1500 d.C. , per le monete posteriori al 1500 d.C. invece la soglia di valore è 15.000 Euro. Puoi guardare la tabella riepilogativa per le monete a pagina 12/13 di questo documento delle Douanes: https://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=2&ved=2ahUKEwjF7_a2g5LdAhVM16QKHeCdBZ8QFjABegQICRAC&url=http%3A%2F%2Fwww.douane.gouv.fr%2Finformations%2Fbulletins-officiels-des-douanes%3Ffichier%3DE2_12-030.pdf&usg=AOvVaw3QBE6HkQtITL-z1Ce-exzY
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  25. Even though the reverse design is not very sharp, and the strike is slightly off-flank, I loved it oitally because of its wonderful red toning.. Cheers and congratulations!
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  26. Al R/. Gloria Romanorum imoeratore trascina un prigioniero,....
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  27. Ogni iconografia ha un suo perché, più o meno calzante, ma c'è, ma oltre le motivazioni del perché di questa o altra iconografia il commento va poi sulla realizzazione del simbolo scelto, sulla qualita' del disegno, sulla sua rappresentativita'. Devo dire che anche a me piace la Basilica di San Marco che vedo anche in logo, quanto ci sarebbe da dire anche sui particolari anche di questa moneta, non tanto sul perché ma quanto sul come ....
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  28. Di solito a Riccione sono disponibili presso numerosi commercianti tutti e tre i nuovi cataloghi principali, Gigante, Montenegro e Alfa, sia di monete che di cartamoneta (Gigante e Alfa). A meno che non cambi tutto da quest'anno, sarà ancora una volta così e, contestualmente, dovrebbero essere disponibili un po' dovunque. petronius
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  29. Graziano 367-383 D.C.
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  30. Bisogna tornare alla moneta e a quello che rappresenta, alle iconografie, ai messaggi a cosa rappresenta l’oggetto moneta, a raccontarla e divulgarla tento di fare una operazione simile su Milano in sezione moderne, si sta cercando di farla in area euro dove ritrovo la genuinità e freschezza di anni fa, ormai persa, oggi la Numismatica e’ tutt’altro e le energie vanno perse in tutto ma non nella divulgazione che e’ quella che servirà pena lo scomparire in futuro ....
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  31. Guardate come racconta questo sesterzio, se ascoltate attentamente riuscirete a scorgere i brusii del tempio.. Meraviglioso il basso rilievo, e la gente è ancora convinta che tutto sia partito prima da Arnolfo di Cambio, da Della Robbia, e da Donatello... Del periodo classico se ne parla sempre troppo poco, quasi come una sorta di serie B dell'arte. ciò vale ovviamente anche per la pittura, ma il popolo ahimè e... Se penso a come ci si perda in cose inutili, Aristippo aiutali tu..grazie..
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  32. Dico la mia: E se fosse coniato su un tondello non ufficiale? Dallo stile non penso sia un falso...
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  33. Monete ricevute! Tutto perfetto come sempre. Grazie Pino!
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  34. I due puntini mi pare ci siano, leggermenti spostati verso la parte di destra rispetto al centro della banda. L'allungamento della piuma verso l'esterno anche. Grazie per le informazioni. Illyricum
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  35. Classical Numismatic Group, Inc. Electronic Auction 314, lot 25, 6/11/2013, Hammer 190 USD IBERIA, Ventipo. Mid 2nd century BC. Æ As (30mm, 22.96 g, 7h). Helmeted male head right / Warrior standing left, holding trident and shield. ACIP 2331 var.; CNH 1 var.; SNG BM Spain 1530 var. VF, attractive green patina with earthen highlights. Rare variant. There appears to be some variety in the reverse type for this coin. This coin shows the soldier on the reverse holding a trident. A specimen in CNG 91, lot 27, shows the soldier holding a reversed spear. All of the above cited specimens show the soldier holding a long staff with two pellets on shaft.
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  36. Ciao a tutti, ho il piacere di mostrarvi l'ultima entrata in collezione. Una piastra di Ferdinando ii testa grande. Magliocca 560 R2. Che ne pensate?
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  37. Nel caso potesse servire per verificare quanto detto allego qui un esemplare in mio possesso di questa Lira ma con la tipologia del busto grande.
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  38. Hai colto perfettamente lo spirito della discussione se hai posto al centro dell’attenzione questa piccola perla della chiesetta milanese medievale di San Protaso in mezzo a una città totalmente trasformata. Oggi San Protaso e’ un simbolo, e di simboli qui anche parliamo, conosco bene la storia e la realtà associativa che la sostiene e anche la possibilità di fare eventi, questa e’ una Milano da scoprire e ti ringrazio di avermi anticipato. Sul resto la discussione nasce come box/contenitore/quasi una sezione per Milano dove potete inserire tutto ciò che ritenete interessante e da divulgare, monete, libri, storia, eventi, link tutto ciò che fa parte di questa città, diciamo uno spot culturale e divulgativo per Milano che trovate facilmente anche da Wikipedia e quindi per tutto il mondo. La mia osservazione e’ però calzante e non irrilevante, anni fa in molti si chiedeva addirittura una sezione qui tutta sola per Milano, mi domando e vi domando dove sono finiti questi utenti divulgatori e amanti di Milano ? Spariti ? Non hanno visto questa discussione che dura da mesi e di 28 pagine ? O non sono divulgatori ? Certamente più di uno comunque ...ma la domanda e’ se Milano e’ veramente tutta qui, una città indiscutibilmente il centro Numismatico Italiano, anche culturale e comunque con tanti fermenti nuovi ....
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  39. Cosi a occhio non mi piace, troppo centrata, lettere troppo affogate e anche lo stile generale non mi convince, ma e' solo la mia opinione.
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  40. Grazie a tutti dalle risposte ricevute penso proprio che il metodo migliore e quello che avevo adottato .......... riporre le monete nella cassaforte .
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  41. Io sarò presente venerdì e sabato mattina, se qualcuno vuole scambiare un saluto mi faccia sapere per mp
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  42. Ciao a tutti, Non vorrei fare il guastafeste, ma dalle foto proposte, il giudizio di qFdC/FdC mi sembra decisamente ottimistico dal momento che non si vede neppure un accenno di lustro e la brillantezza del metallo è praticamente nulla... Per un qFdC/FdC dovremmo essere a questi livelli! Dalle foto proposte, dovremmo essere orientativamente intorno al qSpl
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  43. Taglio: 2 Euro CC Nazione: Portogallo Anno: 2007 Tiratura: 1.250.000 Condizioni: BB Città: Grugliasco ( To )
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  44. E' proprio vero che il mondo è vario....... penso che la via giusta sia tra questi due pensieri.....filosofici.....
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  45. Ciao Thopo : la foto è di pessima qualità ed anche lavorandoci sopra il risultato è insoddisfacente, l'immagine risulta confusa, poco incisa. Di falsi non ne ho notizia : la medaglia è comunissima, fu attribuita a tutti coloro che parteciparono alla prima guerra mondiale, compreso il personale civile militarizzato ; sul mercato la si può acquistare a pochi euro, mi chiedo che senso avrebbe falsificarla. Ne conosci la provenienza? Potrebbe essere un oggetto di scavo, rimasto sepolto per anni nel terreno ? Ad ogni modo è impossibile farsene una idea dalle foto che hai inviato : se ti è possibile di inviarne di più chiare e incise, poi ne riparliamo. Il nastro è dichiaratamente NON quello previsto per questa medaglia, lo puoi tranquillamente eliminare.
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  46. Colgo l'occasione per allegare una copia scansionata dello studio di Carroccio, che resta il più recente. Carroccio 2000 tori androprosopo - cicala - incuso reggino.pdf Purtroppo ho una scansione troppo scadente del lavoro di Robinson del 1946. Chi la possiede potrebbe impilarla qui....
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  47. 5- Il potere d’ingrandimento di una lente Argomento delizia e cruccio degli utilizzatori! Determinare con precisione il potere di ingrandimento (PI) di una lente, è cosa abbastanza difficoltosa, ma c’è un metodo che permette di avere un risultato apprezzabile, senza dover ricorrere a formule complesse. Misurate, in millimetri, la distanza di messa a fuoco che corrisponde alla “lunghezza focale” (LF) della lente che state utilizzando (fig. 8). Dividete 200 con la misura che avete verificato e otterrete il potere di ingrandimento (approssimativo) della vostra lente. Es.: LF=20 mm PI= 200/20= 10X; LF=50 mm PI= 200/50= 4X Da questi esempi si può capire che maggiore è il PI, minore è la LF, quindi quando leggete su una lente (spesso avviene su prodotti cinesi!) 30X o 40X, quanto dovrebbe essere la LF? Basta fare 200/30X=DF 6,666 mm o 200/40X=DF 5 mm, che significa che dovreste tenere la lente a una distanza di 6,5 mm o 5 mm dall’oggetto, cosa che manualmente è praticamente impossibile! Con le lenti manuali si possono raggiungere al massimo i 20X (LF= 10 mm) e bisogna fare un bell’allenamento per utilizzarle, anche perché presentano un campo visivo alquanto ridotto. 6- Il microscopio Il microscopio è un ingranditore complesso, costituito da un sistema di lenti che permette di arrivare anche ad altissimi ingrandimenti, mantenendo planarità e assenza di aberrazioni cromatiche. Ne esistono diverse tipologie in funzione degli esami che si devono eseguire. Per l’utilizzo in campo numismatico, sia per la verifica di genuinità di monete antiche sia per operazioni di restauro, il più indicato è il “microscopio stereoscopico”, che permette una visione tridimensionale della moneta. Di questo tipo ne esistono due versioni con diversi sistemi ottici (fig. 9) In alcuni casi è necessario utilizzare anche un altro tipo di microscopio, il “microscopio metallografico” che permette di esaminare la superfice del metallo eseguendo osservazioni specifiche ad alti ingrandimenti, con un sistema di illuminazione particolare come si può vedere dalle figg. 10 e 10a. 7- Quale tipo di ingranditore usare in numismatica? Girando per convegni, spesso, abbiamo notato che sia collezionisti che operatori, per verificare lo stato di conservazione di una moneta, spesso utilizzano lenti da 10X, che riteniamo non adeguate a tale scopo. Se teniamo conto che tali tipi di lenti vengono utilizzate come standard internazionale nel grading dei diamanti dove è necessario individuare i più piccoli difetti, va da sé che tale strumento non è adatto per il grading numismatico, pena incappare in un giudizio completamente sbagliato, valutando difetti del metallo che in realtà tali non sono. Per tale attività riteniamo che le lenti più adatte sono quelle con un potere d’ingrandimento 4-5X, che dovrebbe essere adottato come standard operativo, in maniera che tutti noi sapremmo vedere i difetti allo stesso modo. Tale potenza d’ingrandimento permette di stabilire la maggiore o minore visibilità di un difetto, permettendo allo stesso tempo la completa visione della moneta in esame. L’utilizzo di una lente 10X va riservata per l’esame dei particolari che permettono di stabilire la genuinità di una moneta quando non si ha a disposizione un microscopio. Per chi si dedica al restauro monetale, invece, è assolutamente necessario utilizzare il microscopio stereoscopico con un adeguato illuminatore. Fine seconda parte
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  48. Ciao Norberto. Si, è giunto il momento di "svelare" la fonte di queste notizie molto precise e circostanziate. Contrariamente a quanto scriveva Domenico nel post di apertura di questa discussione, non ho alcun merito nella scoperta delle stesse, ma ho soltanto (e, aggiungo, casualmente) reperito una pubblicazione che le contiene e che si trova in circolazione fin dal 2015; non rientrando nel novero delle pubblicazioni usualmente ritenute "numismatiche", in pochi - credo - l'avevano finora letta. Direi anzi, se mi è permesso, che il maggior pregio di questa pubblicazione sia proprio quello che la Ricercatrice che l'ha realizzata è una Storica pura, quasi certamente del tutto digiuna di numismatica, e per tale motivo il Suo lavoro non ha nessuna di quelle "dannose contaminazione" che troppo spesso caratterizzano le pubblicazioni scritte da numismatici e per numismatici. Singolarmente (ma significativamente), fra la bibliografia richiamata nel libro non vi è neppure un'opera numismatica tradizionale. E ciò, paradossalmente, dopo aver letto il libro, sembra potersi considerare un fatto sorprendentemente positivo. In poche parole, qualche tempo fa navigavo su internet alla ricerca di qualche testo sulla monetazione coloniale italiana, quando il motore di ricerca mi restituisce fra i risultati un titolo che non avevo mai sentito: "Gli Indigeni preferivano i talleri - La lira tra demonetazione a fini militari e colonizzazione dell'Etiopia" L'Autrice del libro - la Dott.ssa Nunziatina Panetta - non è una numismatica ma una Storica, che a partire dal 2009 si è recata presso l'archivio Centrale dello Stato dell'Eur (Roma) per condurre una ricerca finalizzata alla realizzazione della tesi di laurea in Sociologia. Nella sua ricerca, l'Autrice ha rinvenuto ed esaminato 4 buste tra gli Atti del Ministero del tesoro - Direzione Generale del tesoro, Portafoglio dello Stato, Serie monetazione imperiale in Etiopia. Il testo, dopo la trattazione più propriamente riferita all'argomento del titolo del libro, riporta nella seconda parte una serie di notizie in gran parte del tutto inedite (almeno per me) sulla monetazione imperiale, prove incluse, corredando l'illustrazione dell'argomento con alcune tavole riportate in appendice, fra cui anche l'elenco completo nominativo dei fortunati destinatari delle serie di prove del '36, che Domenico stava postando. Il tutto è rigorosamente documentato. Il libro, che alcuni amici con i quali sono in più stretto contatto hanno già acquistato, è reperibile unicamente online attraverso un portale di print on demand. Basterà inserire su google gli estremi dell'Autrice e il titolo per essere indirizzati al suddetto portale ed effettuare, se lo si desidera, l'acquisto del libro, che naturalmente consiglio a tutti gli appassionati di questa monetazione. Saluti. Michele
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