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  1. eracle62

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/03/18 in Risposte

  1. BANDO DI CONCORSO ALLA SECONDA EDIZIONE DEL PREMIO “MARCO OLIVARI” Il Circolo numismatico bergamasco indice la seconda edizione del premio “Marco Olivari”, promosso dalla vedova e dalla figlia del numismatico prematuramente scomparso. Il concorso è rivolto ai giovani di età compresa tra i 18 ei 26 anni, che dovranno produrre un elaborato sul tema, derivato da quello del secondo congresso dei Circoli numismatici che avrà luogo a Padova il prossimo ottobre: “ La numismatica del tuo territorio” : descrivi un fatto, una medaglia, una moneta o un soggetto (incisore, collezionista, studioso, operatore del settore numismatico) protagonista della numismatica del tuo territorio. Gli elaborati, che non dovranno eccedere la dimensione di 4 pagine in formato A4, dovranno essere inviati entro il 10 gennaio 2019 via mail all’indirizzo e-mail del C.N.B. [email protected] accompagnati dai seguenti dati: - nome e cognome dell’autore - indirizzo di residenza - indirizzo e-mail (se disponibile) e numero di telefono Gli elaborati saranno giudicati da una apposita commissione, che verrà nominata e comunicata successivamente. L’elaborato vincente sarà premiato con una somma in denaro di 300 euro; tutti gli elaborati saranno pubblicati sul sito del Circolo e tutti i partecipanti riceveranno in omaggio alcune pubblicazioni. Il premio sarà consegnato da Violante Olivari, figlia di Marco, il 9 febbraio 2019 in occasione del 54° Convegno numismatico nazionale di Bergamo.
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  2. Buona serata a tutti Vorrei segnalare un'asta fantastica della Roma Numismatics con quasi un centinaio di pezzi Etruschi tra i quali degli esemplari interessantissimi di Vulci: due didracme e due dioboli (questi ultimi non mi ricordo nemmeno in quale asta si sono visti l'ultima volta e li allego) https://www.sixbid.com/browse.html?auction=5198&search=etruria Tra l'altro ci sono pezzi rari di Populonia ...... che invidia (Certo non è la sezione delle aste ma questo vorrebbe essere uno stimolo per parlare di numismatica etrusca)
    4 punti
  3. Questo mi fa pensare ad una vignetta che gira in rete: una mamma premurosa...
    3 punti
  4. Non ti devi assolutamente scusare: la tua richiesta non è stata assolutamente fuori luogo e considerando la precisione dei dati forniti (misure, peso e foto) e l'educazione che hanno accompagnato i tuoi messaggi rispondere al tuo dubbio è stato sicuramente un piacere. Fossero tutte impostate come la tua le richieste dei neo-utenti... Saluti Simone - Staff "Lamoneta.it"
    3 punti
  5. Buongiorno e buona domenica a tutti i cari amici della sezione. Negli ultimi giorni ho letto con entusiasmo tante delle discussioni che avevo perso negli ultimi mesi e ho visto ancor più belle monete. Oggi allora voglio mostrarvi le mie due piastre del 1790 Coppola e Planelli. Le condizioni non sono certo eccezionali a per me sono molto gradevoli. Come sempre sapete che condivido per scambiare pareri, impressioni ma anche dubbi e critiche.
    2 punti
  6. Ecco perché non hai risposto al mio messaggio privato, mi chiedo se sei chi dici di essere, mi chiedo se davvero hai ereditato una collezione di monete.
    2 punti
  7. Here it is https://www.acsearch.info/search.html?id=3711603
    2 punti
  8. Caro Giuseppe eccomi. Quello che riporto del Gorini è viene dal suo scritto "Un ripostiglio di zecchini Veneziani a Nikertai" http://www.numisbel.be/1973_8.pdf Per la Bulgaria ti giro il seguente scritto che analizza in maniera completa la penetrazione della moneta veneziana, anche se in maggior parte d'argento (ma come riporta il Gamberini abbiamo imitazioni dello zecchino) di Pavel Murdzhev "The Medieval town in Bulgaria" http://ufdc.ufl.edu/UFE0024053/00001 Per quanto riguarda la penetrazione della moneta in Ucraina, stò cercando di procurarmi Sciugacevsky ed il suo "Le monete veneziane del XIII secolo scoperte in Ucraina" Per quanto riguarda il fenomeno degli zecchini contromarcati hai Paul Bordeaux con "Les sequins Vénitiens contromarqués de caractères arabes" RIN anno XXIII FASCICOLO I Milano 1910. Se non lo trovi ti scannerizzo il tutto e te lo invio. Sempre per l'Asia minore Jacques Yvonne "Monnais et sceaux de l'Orient Latin" in pdf su persée da una panoramica sulle imitazioni dei principati tra cui interessante Altoluogo e Mentesche oltre che le varie signorie genovesi. Ma chiarisce anche come gli stessi bizantini usassero i ducati di imitazione per commerciare. Per The venetian coin in Karnataka è acquistabile e se riesci ad averlo (pagando) mi interesserebbe averne una copia. Il libro Serenissima inquieta chiarisce come lo sviluppo ad Oriente fosse ampio: "Dalle sponde della Serenissima il viaggio verso Oriente, per terra (attraversando i Balcani) o per mare (dall’Adriatico, allo Ionio, all’Egeo) si svolgeva attraverso un cammino che conduceva sulla via delle Indie (ad Aleppo, a Babilonia distesa nella fertile pianura tra Eufrate e Tigri, ad Ormùs ai confini dell’antica Persia, nel Pegù, a Goa etc.) o verso Costantinopoli. Un itinerario ricco di suggestioni, fortemente attraente, altamente rischioso. I viaggiatori veneziani che nel Cinquecento raggiunsero l’Oriente erano spinti da esigenze commerciali o diplomatiche: mercanti o in missione diplomatica, secondo un fenomeno usuale e non occasionale dell’epoca in questione, entrarono in contatto con la religione e con la cultura islamica. Il binomio Venezia/Oriente trovò la sua eco negli scritti di letteratura, nelle immagini artistiche, nella cultura in generale, determinando un “incontroˮ che non si limitò soltanto al commercio o all’incarico politico. L’impresa del viaggio in sé considerato, come itinerario da percorrere necessariamente per raggiungere la sede del bailo a Costantinopoli o i ricchi mercati del medio e dell’estremo Oriente – conosciuti e più volte raggiunti dai veneziani nel corso dei secoli – rappresentarono una sorta di “apprendistatoˮ per quei cittadini veneziani dediti al commercio o per quegli esponenti del patriziato che, prima di accedere ai ranghi della politica cittadina, si esercitavano nell’arte della mercatura. Il viaggio da Venezia a Costantinopoli – partendo dalla laguna, toccando le città dalmate, le isole dell’Arcipelago, fino alla capitale dell’Impero Ottomano sede del bailo e di una stabile colonia veneziana fin dai tempi della Quarta Crociata (1202-1204) – stabiliva un asse marittimo su cui Venezia costruì simbolicamente e strategicamente un proprio spazio geo-politico all’interno del quale i traffici di uomini e merci, di saperi e conoscenze reciproche avvicinarono due mondi che nel corso dei secoli hanno contribuito a vicendevoli contaminazioni. Il viaggio a Costantinopoli mutuava le sue forme principali dal pellegrinaggio in Terra Santa che aveva tradizionalmente avuto il suo punto di partenza nella città lagunare. E in tal senso il motivo del pellegrinaggio prima e del viaggio poi, consisteva non nell’esplorazione del “nuovoˮ bensì nell’affermazione del già visto, del conosciuto, del notorio: la meta ultima del nuovo e moderno “pellegrinaggioˮ verso la capitale dell’Impero ottomano risiedeva, ora, nella visione del Gran Serraglio del Sultano." Per l'occidente la cosa è meno palese ma le varie imitazioni riportano come fosse importante lo zecchino per chi voleva commerciare con l'Oriente. Penso di aver scritto abbastanza. Se ti serve altro dimmelo e vedo di procurartelo
    2 punti
  9. Ancora da vecchi cataloghi , due raffigurazioni frontali di divinità fluviali , su monete dei Sicelioti . Alpheios , il grande fiume del Peloponneso legato nel mito ad Arethusa , in una immagine matura , la fluente barba , i capelli forse pochi , da un tetradramma del primo V sec. , di Siracusa . E poi Hipparis , il fiume prossimo all'antica Camarina , qui giovane , imberbe , i riccioli nel vento , da un didramma di fine V sec. , di questa polis . Entrambi gli esemplari di grande rarità , noti ad oggi come unici , spesso citati tra i capolavori degli incisori di coni . Dell'esemplare di Siracusa varrebbe forse un cenno , come sottolineato dall'estensore del catalogo , che quale oggi possiamo vederlo è grazie ad una importante , professionale " pulitura " , che lo ha tratto dalla condizione di " uncleaned and thickly encrusted "
    2 punti
  10. Che tondello, è un autentico capolavoro!
    2 punti
  11. Attento Giorgio. ‘Pari al nuovo’ per noi pignolissimi collezionisti è una frase che non ha senso. Nonostante la foto sfocata, si vedono chiaramente una tale quantità di pieghe che purtroppo azzerano praticamente il valore di questa banconota.
    2 punti
  12. Se fossi io stesso a creare queste vignette..... ma le estrapolo solamente dal web. Questa in U.S.A è la moneta più piccola mai coniata. L'ha progettata Peter Filatreu Cross __ (incisore della zecca di Philadelphia nella prima metà dell'800) Cosi piccola! Ha un diametro di mezzo pollice! ____ (cm. 1,27) E' tua JoJo - la mia intera collezione ora appartiene a te. A Peter Filatreu Cross non sarebbe piaciuta la tua decisione nonno! __________________________________________________________________________________ p.s. - si parla di questa minuscola moneta da un dollaro in oro del 1849. __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ Wow nonno! una testa di liberty in nickel del 1894! Stesso design in questa versione non autorizzata del 1913. Un impiegato della zecca ne ha fatte alcune dopo che era stata ufficialmente interrotta la produzione. Che cosa avete in mente ragazzi? Nascondi quella moneta! è il 5 - 0 !____ (?)___ La seconda parte sottolineata del finale non l'ho ben capita, suppongo che, essendoci solo 5 esemplari esistenti, forse Jojo con quel "è il 5 - 0 !" voleva dire che "è la quinta di zero", in buona sostanza che quel pezzo è una delle 5 monete del 1913 e che invece in quell'anno ne dovevano coniare zero. __________________________________________________________________________________ p.s. comunque in quest'altra vignetta si parla di questa moneta da qualche milione di dollari. la sua storia a cura di @petronius arbiter
    2 punti
  13. ....There are also occasionally quite inexplicable variations from the normal type. A ducat of Andrea Dandolo (1344–54) in the collection of Philip Grierson has the cruciform nimbus of Christ on the reverse replaced by a nimbus containing three small crosses, one above and one on either side of the head. In every other respect it is quite normal (wt. 3.51 g.), and there is no doubt that it is a product of the Venetian mint.] .... Fosse l'unica : Soranzo B. Gradenigo A. Dandolo G. Gradenigo G. Gradenigo ... (per ora il mio censimento in tutte le monete veneziane delle varianti/segni/sigle si ferma a Dolfin [lavori in corso]?)
    2 punti
  14. Grazie Eros, vediamo se riusciamo a risvegliare la bella discussione con questo minuscolo tondello in argento del bel Gioacchino Napoleone Murat: Mezza Lira 1813 Perdonate le pessime foto, vi assicuro che dal vivo c'è da esserne molto fieri! E poterne ammirare ogni ricciolo nella capigliatura ?.
    2 punti
  15. Ricordo @lukas1984, Piastra rarissima la tua 1790 R C Purtroppo non ho le foto..... Ma devono essere in discussione. La mia è "normale" senza lettere ribattute
    2 punti
  16. Veramente sono solo gli autori più datati ad attribuirla alla reggenza di Maria, è ormai acclarato (da quasi trent'anni, quando venne pubblicata per la prima volta una grida dove sono citate queste madonnine) si tratti di una produzione dell'epoca del duca Ferdinando. In realtà con ogni probabilità queste madonnine vennero prodotte anche successivamente, probabilmente almeno fino a metà XVII secolo. Per ulteriori informazioni ti rimando al catalogo online: https://catalogo-mantova.lamoneta.it/moneta/MN-FPP/65
    2 punti
  17. Questa volta le immagini non provengono dal Web. Le foto seguenti sono tratte da "Archeo Argentario - Le antiche genti nel promontorio" di Gianni Moriani (Ed. Massimi, 1995), un volumetto che tratta di diversi aspetti storici di Monte Argentario. Nel libro vengono fatte delle ipotesi abbastanza fantasiose sull'origine dei tondelli, che non vengono riconosciuti per quello che sono (l'Autore ci si avvicina ipotizzando, in seconda istanza, che siano denari ottoniani). Il peso è di circa 0,80 grammi, mentre il luogo di ritrovamento è Poggio dell'Argentiera durante il rimboschimento effettuato negli anni '50, durante il quale furono rinvenute anche diverse monete romane repubblicane e imperiali. Il luogo del ritrovamento può fornire indizi sulla vera età della Torre dell'Argentiera, il cui anno di (ri)costruzione è generalmente considerato il 1442.
    2 punti
  18. Ho girato l'immagine con photoshop. Si tratta di un sigillo del Terzo Ordine Francescano. Si legge chiaramente: PROCVR.GENE.TERT.ORDS.FRANC. / nelcampo le lettere O.P.C. sotto lo stemma dell'ordine, due braccia incrociate con al centro la croce, sotto una corona di spine, ed in basso, sotto OPC, tre chiodi, corona e chiodi che sono i simboli della passione.
    2 punti
  19. Ecco anche il mio esemplare dell'altro conio, questo preso sulla baia diversi anni fa
    2 punti
  20. Grazie Caro @eracle62 per il pensiero. (Cosa hai messo via? Eh no, ora devi palesarti...) Qualcuno sostiene che l'Euro sia una moneta senza storia. Non sono assolutamente d'accordo, l'Euro è la moneta dei nostri tempi, è testimone di ciò che stiamo vivendo oggi. E la storia non solo ce l'ha, ma la sta rappresentando anche. Per me i 2 Euro sono passione, emozione, coinvolgimento, curiosità continua, interesse che permane nel tempo. Tutt'oggi mi entusiasmo esattamente come il primo giorno in cui cominciai a collezionarli. Mi prendo cura delle mie monete. Magari qualcuno leggerà ciò come un'eresia ma... senza il rapporto fisico che ho con loro, senza non le toccassi, se non le maneggiassi, se non le tenessi, molto probabilmente non le collezionerei proprio. Che siano esemplari circolati, FDC, FS. Mi entusiasmano i 2 Euro che possiedo già, e quelli dei quali entrerò in possesso più avanti. Mi piacciono quelli emessi finora, e faranno lo stesso gli esemplari che verranno emessi in futuro. Mi diverto. Che si tratti di ritrovamenti tra i circolati, che si tratti di acquisti in negozio o online, che si tratti del Cordusio. E, ricevere le foto tramite WhatsApp di familiari e amici, che vogliono collaborare, essere riconosciuto come un "collezionista", mi diverte. Per quanto concerne il progetto, se vi farà piacere (e se il tempo lo permetterà, il lavoro nobilita l'Uomo ma gli nega il tempo libero...) potrei farne parte. Buona collezione e buona giornata a tutti! Gaetano
    2 punti
  21. Taglio: 2 euro Nazione: Vaticano Anno: 2013 Tiratura: solo in divisionale Conservazione: BB Località: Milano
    2 punti
  22. Taglio: 20 cent Nazione: Vaticano Anno: 2003 Tiratura: solo in divisionale Conservazione: BB Località: Milano
    2 punti
  23. E se fosse stato semplicemente il Cordusio il trascinatore, lo stimolo per fare ? Un ciclone disinteressato di fare e iniziative che ha scosso il mondo torbido e fermo della numismatica. Fare ma fare veramente, lavoro, certi risultati senza questo non li ottieni, idee, ma poi bisogna anche che ti permettano di farlo, se si erge un muro si capisce che si vuole ancora l'immobilismo, il stare fermi sulle rendite acquisite e poi lealtà, rispetto, ringraziare anche chi ha fatto, se fai polemiche in continuazione non fai che bloccare il fare, ma questo non accadrà ...si farà con ponderazione e calma ma si farà ... In fondo non e' necessaria una Associazione, un circolo, anche un individuo può fare basta volerlo, certo la Numismatica si dimostra tra quelli visti come l'ambito più conservatore, contrario alle novità e innovazioni e restio a cambiamenti per eccellenza....il dialogo c’entra poco, c’entra il non fare opposizione al muoversi, al fare, il non avere paura di un futuro e di un trapasso generazionale che comunque ci sarà e che dovrà dare continuità alla numismatica italiana pena la scomparsa della stessa ...
    2 punti
  24. Logica interessante. Non so cosa sia, ma so che questa è una rarità e unica .
    2 punti
  25. A proposito di 12 TARI', questa mi è capitata in questi giorni. Cosa ne pensate?
    2 punti
  26. Salve, vorrei avere il piacere di condividere con voi la mia ultima entrata in collezione, un 12 tari del 1796 con una particolarità sullo stemma. Ovviamente sono graditi i vostri pareri . Saluti.
    1 punto
  27. Come già anticipato da chi mi ha preceduto la porzione superficiale non penso sia cancro del bronzo ma semplice malachite (intuibile dal colore e dall'aumento di volume, tipico delle patine a base di carbonati). Non dovresti avere sorprese anche se una sorveglianza periodica è comunque sempre consigliata. Ciao Mario
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  28. Ringrazio @Rocco68 per aver postato il bel 10 Tornesi del 1841. Continuate a postare in questa discussione monete particolari del Regno di Napoli e raccontateci qualche aneddoto in merito. Grazie odjob
    1 punto
  29. Tutto si può.... Ma è sempre questione di prezzi...
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  30. Mi hanno consigliato di iscrivermi a questa associazione ma trovo molte celebrazioni e tante incognite. Unico riferimento questo del forum ma non esiste un sito internet dove informarsi ad esempio?
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  31. Si è scoperto questo secchio. La morale di questa favola. Non puoi parlare della rarità e dell'unicità di materie non familiari.
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  32. Ciao, da una ricerca sulle vendite effettivamente concluse con un compratore, una banconota da 50 pounds a firma Gill risulta essere solitamente ceduta a 3/4 volte il valore facciale (150/200 pounds) se in condizioni perfette, ed al doppio del facciale (un centinaio di pounds) se circolata ma pulita ed integra. A 70/80 pounds, nella conservazione come quella che presenti, rimangono invendute, quindi si, è una banconota non proprio rara ma molto apprezzata in ottime condizioni, comune invece se porta i segni della normale circolazione. Una banconota moderna veramente rara dovrebbe spuntare bel oltre il suo semplice valore facciale (se ancora esistente) anche in condizioni modeste. Questa banconota (emissione 1981-1993), se non erro dovrebbe essere ancora scambiabile presso la Bank of England con un biglietto di pari valore dell'ultima generazione (equivalgono a circa 55 euro). p.s. Una vendita conclusa di un banconota dello stesso tipo comunemente circolata (link) 50 pounds Gill
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  33. anche questa fa parte della stessa collezione …… riproduzione e per giunta fuori conio è la settima di questo link….. https://www.forumancientcoins.com/monetaromana/falsi/CarrarmatoPerugina/dettaglio.html Carlo V d'Asburgo, la Salus e il fiume Po 5,46g;
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  34. Buon giorno, metto ancora a dura prova la vostra cortesia. Osservando alcuni elenchi (e dal momento che la testa benché irriconoscibile sembra rivolta a sinistra) mi sembra che l'unico imperatore (che ha coniato monete GLORIA EXERCITVS) ad essere rivolto a sinistra sia Constans per la zecca di Costantinopoli. Pensate che possa essere una conclusione accettabile? Io brancolo nel buio e penso anche voi poiché nessuno mi ha ancora risposto. Capisco che la cosa è difficile ma se mi fate un cenno io continuo a fare ricerche. Grazie infinite
    1 punto
  35. Banconota comune e circolata valore economico praticamente nullo.
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  36. Mi inserisco per aggiornarvi sulla situazione dei cataloghi delle monete romane imperiali del Monetiere del Museo archeologico di Firenze: vol. I Augusto curato da me è uscito nel 2013 sponsorizzato dalla NAC vol. II Tiberio-Claudio curato da me è uscito nel 2014 grazie alla sponsorizzazione della Numismatica Varesi vol. III Nerone in corso di allestimento vol. IV Flavi in corso di allestimento vol. V Nerva Traiano a cura di Antonio De Nicola è uscito nel 2016 grazie alla sponsorizzazione della N.I.A. voll. VI-VIII Adriano-Commodo in corso di allestimento vol. IX,1, Pertinace Caracalla a cura di Stefano Bani e Renato Villoresi è uscito nel 2014 grazie alla sponsorizzazione delle Edizioni d'Andrea vol. IX,2, Macrino- Severo Alessandro a cura di Stefano Bani e Renato Villoresi è uscito nel 2016 grazie alla sponsorizzazione delle Edizioni d'Andrea voll. da Massimino a Romolo Augusto sono in corso di allestimento Anche tutte queste monete già edite dovranno confluire nel catalogo del Medagliere di Firenze de La moneta.it A presto Fiorenzo Catalli
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  37. Innanzitutto ringrazio sia @gallo83, sia @rcamil per essersi espressi. ? In risposta a @rcamil: in riferimento ai dettagli da te riportati del dritto in particolar modo, ho notato l'utilizzo dello stesso nella variante (a me tanto cara ?) riportata al n° 6 del catalogo con riferimento W-PIOVIR/46-20 e del rovescio del riferimento Muntoni 123. Secondo me, si può trattare di un accoppiamento di conii, creato per sostituire la prima variante, fra le due sopra menzionate, il cui rovescio, con molta probabilità, si rovinò prima del previsto, ma il cui dritto era ancora utilizzabile.
    1 punto
  38. Ci sono le parole nella numismatica, tante, tante, spesso a sproposito e poi i fatti, pochi purtroppo. Ho sempre privilegiato nella vita, nel lavoro i fatti, i fatti rimangono sono incontestabili, reali, li puoi toccare, le parole volano ... E col Cordusio abbiamo fatto fatti che sono lì per tutti, difficile ricordarli tutti certamente l’esposizione di Monete in Ambrosiana rimarrà come un segno per la città e la numismatica storico, intoccabile. Da sempre se ne parlava , Arslan che stimo tantissimo ai tempi Soprintendente del Castello pose in una relazione scritta degli anni intorno al 1970 come il passo più importante la costituzione del Museo delle monete di Milano, invece nel centenario della Sni cioè 25 anni fa il Presidente di allora lo pose per iscritto come primo obiettivo e potrei continuare ... Stiamo ancora aspettando ...nulla... poi arriva il Cordusio e in mezzo a mille difficoltà nel 2018 lo fa. Altro segno che tutti toccano con mano il Gazzettino cartaceo e digitale, un mezzo divulgativo per tutti e dove tutti possono scrivere, i riscontri ci dicono che ce n’era molto bisogno, il Gazzettino c’e’ e continuerà . Ne cito anche un terzo ma potrei continuare... Milano dal 1983 non aveva un Convegno organizzato sulla sola zecca di Milano, lo fece la Sni in quell’anno. 2018 arriva il Cordusio 35 anni dopo e lo fa, fa Res Nummariae Mediolanenses e lo fa solo su Milano con annessa pubblicazione cartacea a Colori e streaming. Questi sono fatti, superfatti, non chiacchiere, polemiche, giochetti, questi si stucchevoli, continueremo coi fatti, forse pochi ma che potranno essere utilizzati da tutti, così deve essere la numismatica, una numismatica per tutti e che faccia e che superi le logiche del difendere l’esistente e col demonizzare gli altri che fanno, con queste logiche la numismatica non potrà che decadere...
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  39. Complimenti @borbonik per il tuo magnifico 12 tari! Per un confronto posto anche il mio, sembra lo stesso conio.
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  40. Secondo me questa tipologia è straordinaria, se poi pensiamo all'evoluzione del ritratto sempre per lo stesso nominale e dell'aquila. Non si parla molto dei 12 tarì, qualche anno fa ricordi c'erano più utenti che seguivano questa monetazione, eppure per me è di un fascino incredibile, andrebbe rivalutata..o forse più semplicemente presa in considerazione. E' vero latita un po' specialmente per le date dopo il 1800, però forse il mercato non le caccia per il poco consenso. Se poi parliamo dei Grani sempre di Ferdinando III, sembra che si siano fermati a Eboli..
    1 punto
  41. Beh qui non posso esimermi quando si parla del bar Jamaica si parla di Milano... Si parla di Brera si parla dell'Accademia di Belle Arti, si parla anche di me.. Si perchè frequentatore assiduo, come giovane artista e come studente dell'Accademia di Brera, essendo praticamente accanto alla stessa. Poi la ciliegina sulla torta..fui scelto fra tutti gli allievi più meritevoli ed ebbi il privilegio di esporre proprio al Jamaica, fu per me un'emozione indescrivibile, capii da li in poi che tutto era possibile. Finalmente potevo entrare di diritto in quel mondo che avevo sempre sognato, anche se dipingevo ad olio già dall'età di 12 anni, quello però fu per me l'opportunità di esporre al pubblico che contava, le mi opere e il mio linguaggio espressivo. Non dimenticherò mai quegli anni di una Milano dei primi anni 80, dove l'osare era consuetudine, dove la cultura ebbe una delle massime espressioni, un città piena di simboli, una città ricca di volontà, una città spaventosamente affascinante, e propositiva. Un po' di storia... È esistito un luogo, a Milano, dove si sono incrociate irrimediabilmente le strade di pittori, artisti, giornalisti, poeti, intellettuali. Questo luogo era un bar, ma anche molto di più. Questo luogo, era il Bar Giamaica, al civico 32 di via Brera. Nato come fiaschetteria nel 1911, il Giamaica diventò un bar nel primo dopoguerra. È capitato ci bevesse il cappuccino pure Benito Mussolini durante il ventennio. Nel 1945, tra le macerie dei bombardamenti, rinasce anche il giornalismo (prima controllato dal fascismo con il Ministero della Cultura Popolare Fascista), e il Giamaica diventa un punto di ritrovo per intellettuali di tutti i tipi, a pochi passi dalla storica sede del Corriere della Sera in Via Solferino. Il nome del locale prende ispirazione da un titolo di un film di Hitchcock del 1939. Si racconta che qualcuno entrò e, guardandosi intorno, esclamò: “Ma questa è la Taverna della Giamaica!”, citando la pellicola con Charles Laughton e Maureen O’Hara. Altre fonti sostengono che il nome derivasse del musicologo Giulio Confalonieri, assiduo frequentatore del locale, che era stato appellato “Uno degli Dei Minori dell’Olimpo Giamaicano” dal pittore Emilio Tadini. Occasionalmente, al Giamaica, si è visto passare anche Giuseppe Ungaretti, che chiese un giorno di conoscere Arnoldo Mondadori. L’editore andò nel panico, e quando s’incontrarono lo accolse con un sorriso dicendo: “Maestro, m’illumino d’immenso!”. Sempre dopo la guerra su quei romantici tavolini di via Brera si sono intrattenuti Ugo Mulas, Gianni Dova, Roberto Crippa, Cesare Peverelli, Bruno Cassinari, Ernesto Treccani, Ennio Morlotti, Germano Lombardi, Nanni Balestrini, Salvatore Quasimodo, Valerio Adami, Allen Ginsberg, Dino Buzzati, Ernest Hemingway, Enrico Baj, Dario Fo, Bobo Piccoli. E poi, negli strepitosi gli anni ’60, sono arrivati gli anni dello spazialismo, del mentore Lucio Fontana che ha protetto sotto la sua egida creativa e geniale i più attenti e acuti giovani dell’arte del tempo: Castellani, Manzoni, Bonalumi. Parlare del Giamaica è come parlare della storia dell’arte, della cultura, e della letteratura italiana del ‘900.
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  42. Da una ricerca su internet risulta essere un sigillo o una medaglia del terzo ordine regolare francescano.
    1 punto
  43. è senza dubbio un ordine Francescano … piu' dettagliatamente una placchetta del Procuratore Generale Ter(zo)?
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  44. 1 punto
  45. Taglio: 10 cent Nazione: Germania D Anno: 2010 Tiratura: solo in divisionale Conservazione: SPL Località: Milano
    1 punto
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