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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/01/18 in Risposte
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cari amici, mi è capitato nel weekend di chiacchierare con chi ancora sosteneva che la siliqua con il "noto" monogramma fosse di Matasunta... l'"amico" in questione , alla mia reazione del tipo "e mo bbbasta" mi ha detto che molte pubblicazioni anche recenti la citano ancora come tale… si è anche un po' scocciato devo dire... eh come no… certo… se la vendi come Matasunta forse ci fai un 50% in più sul prezzo quindi pubblicazioni alla leggera, o cataloghi vendita con silique di Matasunta ne trovi quanti vuoi Allora… faccio il punto... la presunta siliqua di Matasunta con monogramma: - NON è di Matasunta - NON è ostrogota - NON è nemmeno di zecca italica! Grierson la attribuiva correttamente a Cartagine già nel 1959, con il solo dubbio potesse essere una imitatva berbera… l'anno prossimo sono 60 anni...e siamo ancora fermi qua… Cecile Morrisson ha poi qualche anno dopo dimostrato definitivamente che la moneta era una produzione ORDINARIA E BIZANTINA di Cartagine, supportata poi da Hahn e da Metlich… insomma da tutti quelli che piacciano o no, sono abbastanza esperti della cosa…. ma visto che l'IPSE DIXIT è sempre fastidioso, lascio a voi almeno il giudizio sullo stile… risparmiandovi il pedante discorso (ulteriormente a riprova) sulla presenza della D nel monogramma, D per Dominus che per Giustiniano ha un senso, per Matasunta, anche in quelle fasi concitate di poteri opposti no … dovremmo supporre che avesse inserito nel suo monogramma la titolatura Domina… mi pare un po' troppo...per molti motivi…. insomma… lascio a voi la valutazione… guardate bene i busti e i volti per prima cosa poi si capirà perché quando qualcuno ancora mi sostiene Matasunta dico…. "e mo bbbasta"5 punti
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Aquinum muro ducta colonia, a triumviris deducta; mi piace iniziare questo post - che apro su suggerimento di @Legio II Italica - riportando le parole del Liber Coloniarum (p. 229 L.), perché negli scorsi giorni, mentre scavavo proprio in quel sito, mi sono tornate spesso alla mente. Quella che oggi è una modesta cittadina, situata tra le pendici di Monte Cairo e l'Autostrada Roma-Napoli, in età romana era un municipium - e poi una colonia - particolarmente ricco e vivace. Prima della costruzione della via Appia, Aquinum costituiva un crocevia obbligato per quanti, transitando sulla via Latina, si recavano in Campania, provenienti dal Lazio o dalle vallate dell'Appennino centrale. Tale condizione le garantiva una prosperità non comune: vi si svolgevano importanti mercati periodici, durante i quali i mercanti del basso Lazio e quelli della Campania settentrionale si incontravano per scambiare i rispettivi prodotti. Non stupisce quindi che la città, durante la prima metà del III secolo a.C., si sia dotata di una propria moneta, aderendo alla tipologia del galletto stante, fatta propria da diverse comunità che condividevano lo stesso network commerciale. Ma veniamo al dunque: mercoledì 26 settembre, il TG1 ha diffuso la notizia che durante gli scavi delle settimane precedenti erano state rinvenute tre teste marmoree, tra le quali una verosimilmente di Cesare, puntando i riflettori sul sito e offrendogli una meritata visibilità nazionale. Sarà bene riassumere la vicenda, per chi non avesse visto il servizio: l'area urbana di Aquinum è oggetto da dieci anni di indagini topografiche da parte dell’Università del Salento, sotto la direzione del prof. Giuseppe Ceraudo. Al professore va il merito di avvalersi di un puntuale lavoro di fotointerpretazione delle immagini aeree, punto di forza dell'ateneo leccese. Proprio durante tali indagini era stata individuata nelle immediate vicinanze del teatro un'area potenzialmente interessante: durante l'ultimo turno della campagna annuale di scavo la si è indagata a fondo e - come aveva bene intuito il prof. Ceraudo - gli esiti sono stati considerevoli. Sensazionale - non mi piace mai usare aggettivi così netti, ma in questo caso è d'obbligo - il ritrovamento di tre teste marmoree: un barbato, purtroppo mutilo di buona parte del viso, una muliebre e la terza, con buona probabilità, attribuibile a Gaio Giulio Cesare. Considerando lo scarso numero di manufatti che raffigurano il dictator perpetuus, qualora l'identità venisse confermata, è facilmente intuibile l'importanza della scoperta di quello che potrebbe passare alla storia degli studi come il Cesare di Aquino. Per chi volesse saperne di più, rimando alla pagina facebook dello scavo, dalla quale sono tratte le immagini che vi allego: www.facebook.com/ancientaquinum/4 punti
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Non più freschissimo come ritrovamento (inizio settembre) ma: Taglio : 2 euro Nazione : Andorra Anno: 2015 Tiratura : 200'000 Conservazione : SPL (forse la foto non le farà giustizia) Trovata in Normandia (l'amica che me l'ha trovata non ricorda con precisione la città in cui l'ha ricevuta)4 punti
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Posto due foto della stessa moneta, anch'essa proveniente dalla Charles Wander Collection. Osservate come le foto possono fare la differenza nel valutare la piacevolezza del tondello. Lascio a @Cinna74 tutti i commenti tecnici.3 punti
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Buongiorno a tutti, eccomi con un nuovo pezzo che vorrei mostrarvi, e per il quale si trovano pochi riscontri sul mercato. Si tratta di un 12 tarì del 5° tipo, datato 1794, variante 14a del Gigante. Il peso è di 27,00 grammi, il linea con quanto indicato nel catalogo lamoneta. La conservazione mi pare buona per la tipologia: i capelli di Ferdinando e le piume dell'aquila risultano ben definiti, solo un paio e non invasivi i graffi di conio (al D/, evidenziati nella terza foto). Ogni vostro parere è gradito: non mi era mai capitato di vedere dal vivo questa moneta e quindi mi piacerebbe avere l'opinione di chi la conosce meglio. Grazie a tutti2 punti
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L’ho trovato in una libreria di libri usati, mi e’ sembrato interessante anche per ampliare gli orizzonti, Monete lucane e bruzie nel Museo di Catanzaro di Giovanni Bruni, una bella prefazione di Arslan, edizione fuori commercio della Cassa di Risparmio di Calabria e di Lucania, stampato nel 1977, ritengo edizione limitata e numerata perché riporta il numero 109, tante belle immagini di Monete ....2 punti
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è una cosa veramente triste… è triste come ci sia gente che pur non avendo nulla da aggiungere al noto, o peggio nulla da dire, si ostini a pubblicare…. mah… ...su questo tema ce ne sarebbe da dire… libri, libelli, articoli, relazioni pubbliche… mi taccio che è meglio2 punti
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@gpittini mi sa che hai ragione! In effetti il MILIT si riesce a leggere benino! Grazie mille. Sì, i Mario iniziano a crescere, la collezione si sta espandendo bene, con pezzi interessanti... Un po'alla volta sto incasellando tondelli che non avrei mai pensato di possedere fino a qualche anno fa, certo mi accontento anche di conservazioni medio basse, ma ogni moneta ha la sua dignità e questa va al di là di qualsiasi grado di usura!2 punti
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In procinto di ogni emissione sempre la stessa storia: " ma quando arrivano i moduli ? " Ragazzi seguite il forum e state tranquilli che come partiranno verrà scritto, è inutile che adesso in ogni pagina si ripete la stessa domanda, portate pazienza che tanto le monete non scappano.2 punti
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Buona domenica oggi vi posto questo piccolo taglio felsineo. per me il rovescio di questa moneta(come anche del relativo baiocco) è di per sè stupendo....raramente si vede un doppio stemma su una moneta e per me l'impatto visivo è molto appagante. cosa ve ne pare? grazie a tutti marco2 punti
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Domenica mattina in un luogo suggestivo e rapito dalle spiegazioni del Mons. Navoni, ho scoperto tantissime cose su Sant'Ambrogio, sulla sua storia politica e spirituale e su come il Santo sia diventato col tempo il simbolo identificativo di Milano, quindi Milano e Sant'Ambrogio sono praticamente una simbiosi inscindibile. Su come il Santo sia stato anche preso come difensore di Milano e del suo popolo, con le varie leggende che nel tempo si sono susseguite. Bellissima giornata.1 punto
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E' stata cancellata a tutti, era già stato segnalato in un altro thread della sezione https://www.lamoneta.it/topic/172679-nelle-citazioni-non-compare-più-il-nome-del-citato/ Ci sono diverse cose da sistemare petronius1 punto
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L'intreccio storico tra Milano, S Ambrogio e numismatica, per di più in una location privilegiata (sacrestia di San Sepolcro), ha reso piacevolissimo l 'evento, di un tema non frequente strutturato in una così ampia interdisciplinarietá. Grande ed autorevole l' intervento di mons. NavonI. Ottimo!!! ( COME SEMPRE, ....) il tutto.1 punto
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Contraffazione serba a nome del Giovanni Dandolo come se ne vedono spesso. IADNDVIL DVX S.MVENEATI (con S rovesciata)1 punto
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Ciao Luigi. In quella discussione io non ho detto niente di nuovo o particolare. Ho parlato di cose di cui altri avevano già parlato, cose lette, studiate, considerate, elaborate, confrontate, alla fine espresse in quella discussione. Avrebbe dovuto fare così anche l’autore del libretto. Ma ha trovato più semplice e meno intellettualmente impegnativo fare un copia-incolla. Almeno avesse modificato un po’ le frasi e cambiato qualche parola. Io non avrei detto niente.1 punto
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Bella è bella, anche se la conservazione non è il massimo, comunque come iconografia è abbastanza comune, 100 euro non ce li vedo.1 punto
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Bello anche proporre angoli di una Milano che ormai non c'è più, il Vicolo dei Lavandai, sicuramente lo è, non a caso è stato dichiarato anche monumento Nazionale. Alcuni a Milano dicono delle lavandaie, in realtà i lavandèe erano sia donne che uomini che tra la fine dell'800 e fino agli anni 50 lavavano i panni delle classi agiate, benestanti. Inginocchiati sul brellìn, una specie di cassetta di legno con cuscino, si adoperavano con tanto olio di gomito a lavare i panni. Una tettoia li riparava dalle intemperie, rimane un angolo unico, rimasto intatto a ricordo di una Milano di una volta….che non c'è più...1 punto
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Buonasera @Rocco68 , già lo sai, queste monete non le colleziono, ma viste così, allineate tutte insieme sono semplicemente Meravigliose! Saluti, Sergio.1 punto
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Questa vignetta però la inserisco in questo settore del forum, mi sembra il posto giusto le altre della raccolta si trovano in piazzetta, ne troverete un bel po sulla monetazione USA https://www.lamoneta.it/topic/128335-raccolta-vignette-numismatiche/?page=5&tab=comments#comment-1940317 ______________________________________________________ Sono presenti tre diversi quarter dollar USA. la "draped bust" (1796-1807) - busto drappeggiato - (la nonna raffigurata nel quadro) la "seated liberty" (1838-1891) - la libertà seduta - e la "standing liberty" (1916-1930) - la libertà in piedi - Sei stanca?! Divertente! Sono io quella che è stata in piedi tutto il giorno!1 punto
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Numismatica Ars Classica NAC AG, Auction 39, lot 10, 16/05/2007 The Barry Feirstein Collection of Ancient Coins Part I Greek Coins Camarina No.: 10 Estimate: CHF 65000 d=24 mm Didrachm signed by Eyainetos before 405, AR 8.55 g. Bust of young river-god Hipparis, facing three- quarter l., with horns on forehead and hair in long loose curls; a fish downwards on either side. On neck, signature [EYAI]. The whole within border of stylised waves. Rev. KAM - A - RI - NA The nymph Camarina, with head l., dressed in low-necked chiton leaving the breast partly bare and with crossed legs, riding on swan l. over curved waves. She clasps with l. hand the swan’s neck while r. holds billowing chiton. In field r., fish amid waves. SNG Lloyd 876 (these dies). Rizzo pl. 7, 9 (these dies). SNG Hunterian 5 (these dies). Kraay-Hirmer pl. 54, 152 (these dies). Westermark-Jenkins 162.7 (this coin, the different weight is due to the cleaning). Extremely rare, only eight specimens known. An issue of tremendous fascination with an interesting reverse composition and a portrait of enchanting beauty work of one of the most celebrated Sicilian master-engravers. Minor flan crack at eleven o’clock on obverse, otherwise about extremely fine / extremely fine Privately purchased from Harlan J. Berk. From the A.D.M. collection. During the era of this didrachm, four artists signed at Camarina: VL , EXE, Exakestidas and Euainetos. The latter is the most famous of those artists, and is the one who signed the obverse die of the coin offered here. For this particular issue of didrachms only three dies are recorded, two obverse and one reverse. The other obverse die has no visible signature, though its quality assures us it was the work of a master artist – perhaps Euainetos or Exakestidas; it is known only from a single specimen, on which a die break obscures the base of the neck, and thus probably also the artist’s signature. On this obverse Euainetos creates a placid image in line with Kimon’s facing-head Arethusa of Syracuse (from which it probably was inspired), and which bears a striking resemblance to a very rare drachm of Syracuse (SNG Lloyd 1397). The countenance of our river-god Hipparis is calm and reflective; even the turn of his head toward the viewer seems naturally posed. The reverse scene, which recalls the myth of Leda and the swan, is similarly placid, and no less accomplished, for it shows a light-hearted and playful scene unfolding before our very eyes. The nymph Camarina devotes her attention to assuring her chiton billows in the wind above her head as she reclines carelessly on the back of her swan, steadying her position by placing her right hand upon the swan’s breast. At this very moment the powerful, yet elegant bird is preparing to take flight or has just landed on the water; as its great wings are sprung into action, waves crest below and two fish, in response to the alarming state of affairs, are stirred, one propelling itself skyward. The inscription does not interfere with the delicate composition of this complex design, which required an optimal effort from a renowned engraver. Camarina was located near the estuaries of the Oanis and Hipparis rivers on the southern coast of Sicily. It may be of some consequence that both the obverse and the reverse of this coin show two fish; they could represent the two nearby rivers, or, perhaps even more likely, they could symbolize the river and the sea, both of which were important to Camarina. The Hipparis, the larger and more important of the two rivers, issued into the sea less than two miles from Camarina, and the Oanis was closer still. The Hipparis was personified in god-form and is honored on Camarina’s coins. On this issue he is shown nearly full-facing, and on other didrachms of this period (bearing inscription that name him) he is shown in profile. Camarina era la ninfa legata alla palude che circondava, a partire da oriente, l’antica città di Camarina, fondata da Siracusa nel 589 a.C.. Dopo una serie di esplorazioni ad opera di Paolo Orsi, gli scavi sono ripresi nel 1958 ed hanno messo in luce numerosi resti dell’antica città. Il culto della ninfa Camarina sarebbe testimoniato dal ritrovamento di alcune monete in cui essa è rappresentata. Su una delle monete è raffigurata una ninfa a cavallo di un cigno che veleggia sulla palude e che è stata attribuita alla ninfa Camarina. Si era anche parlato, nel passato, del ritrovamento di un santuario a lei dedicato, ma allo stato attuale tale ritrovamento è solo ipotetico.1 punto
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Sì, le ghinee sono monete ben posteriori a quanto citato nella vignetta. Sono così chiamate perchè coniate con l'oro estratto nell'omonimo stato africano.1 punto
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Gli incusi del contorno sono preparati prima della coniazione vera e propria e arrivano in zecca già in questo stato, le virole di zecca aggiungono poi la rigatura. Questo spiega anche perchè esistono i contorni di tipo A e B, ossia con le scritte orientate in un senso o nell'altro, dovuto appunto al fatto che gli incusi sono già presenti e i tondelli finiscono sotto la pressa coniatrice in modo del tutto casuale. Anche la presenza di alcuni 2 Euro con scritte sul contorno diverse da quelle previste, è spiegabile con la presenza nel mucchio di alcuni tondelli preparati per un paese diverso da quello che poi li ha usati. Sul come riescano questi tondelli ad entrare sul mercato collezionistico, beh, considerando la natura umana mi stupisco che ne escano così pochi... non è necessario che fuoriescano dalla zecca, questo tondello in zecca probabilmente nemmeno c'è entrato....1 punto
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Buongiorno anche a te @Theodor Mommsen , purtroppo la mancanza del volto sulla terza testa si presta a diverse ipotesi , di certo se non fosse un Ercole , come giustamente ipotizzi , si tratterebbe comunque di un personaggio vissuto tra la seconda parte del II secolo e III secolo , barbe cosi' fluenti mi pare non siano conosciute su personaggi noti dei secoli successivi al III , a parte i Filosofi .1 punto
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Buondì @Legio II Italica, Pertinace piacerebbe tanto anche a me, così come mi sarebbe piaciuto un Macrino, tuttavia, stando alla conformazione dell'orecchio le possibilità sembrerebbero restringersi a un Ercole o a un pugilatore. Per quanto riguarda gli altri due personaggi ho ancora meno certezze (il Cesare potrebbe richiamare quello di Pantelleria) e sono curioso di sapere cosa ne pensano gli altri utenti.1 punto
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Ciao @Theodor Mommsen , grazie per aver aderito alla mia proposta e per il bellissimo post . Giusto per provare , quasi un gioco , ad individuare l' appartenenza delle tre teste , secondo il mio parere da dilettante , a me pare di riconoscere in sequenza di foto , se di personaggi conosciuti si tratta : un Marco Aurelio giovane , forse un Giulio Cesare ma con dubbi perché la fisionomia del volto e' poco in linea con altri Cesare conosciuti , un : Pertinace , Didio Giuliano o Settimio Severo a causa della fluente barba e dei capelli ricci . Sentiamo altri graditi pareri1 punto
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Museo delle tombe Medicee, sito dietro la chiesa di San Lorenzo, chiesa dei Medici..1 punto
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E dall’alto dal Medagliere dove c’e’ l’esposizione fissa di Monete della zecca di Milano, il Cortile degli Spiriti Magni diventa ancora più magico ...1 punto
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Tra le immagini viste particolari c’e’ sicuramente questa... Siamo nel mosaico in Sant’Ambrogio in basso a destra si intravede la sagoma del Santo, poi ingrandita la vediamo in una posa inusuale ricurva, quasi cadente, forse in meditazione profonda ...1 punto
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vi ripropongo la sorella che ho pubblicato in prima pagina che prensenta al rovescio il figlio Teofilatto invece del padre.. Sicuramente stesso stile .....chissà se dopo 1200 anni gli ha fatto piacere incontrarsi nuovamente1 punto
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Ecco l'ultima entrata, non ho potuto fare a meno di prenderla perchè ho già la sua piccola sorellina Tremisse zecca di Siracusa RRRRR Michele I Rhangabe 811-813 emissione 811 d.C.1 punto
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Ben ritornato amico! Come sempre pubblichi monete davvero bellissime che qualche volta mi fanno scattare sensi di invidia! ? Il follis è della zecca di Costantinopoli, classificazione RIC VII 11 con indice di rarità R2. ?1 punto
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Visto che in altre monete con la marca in greco anche il numero dell'officina è in lettere greche, mi viene da pensare che la S di KAS si riferisca alla sesta officina. Lo so che capire se una moneta è stata coniata nell'officina 2 o 6 è un argomento un po' ozioso, ma come si suol dire c'est juste pour parler1 punto
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Buongiorno, GRANDE Prof. eccomi con il mio contributo: C A R L O II° - ducato 1684 con emisferi taglio liscio - ducato 1689 con stemma (senza sigle) taglio con treccia - ducato 1693 con tosone taglio liscio - 1/2 ducato 1684 con la vittoria taglio liscio - 1/2 ducato 1689 con stemma taglio liscio - 1/2 ducato 1693 con tosone taglio liscio - 1/2 ducato 1694 con tosone taglio liscio. C A R L O IV° D'A S B U R G O - 1/2 ducato 1715 taglio liscio - Piastra 1733 taglio cordonato - 1/2 piastra 1733 taglio cordonato. saluti Michele1 punto
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Grazie mille agli organizzatori dell'evento per tutto il lavoro e l'impegno che hanno dedicato a rendere possibile l'evento di ieri. È stato affascinante ascoltare e imparare da monsignor Navoni: la sua presentazione mi è piaciuta moltissimo e la ho trovata davvero istruttiva. Molto bella anche l’occasione di poter visitare zone dell’Ambrosiana normalmente chiuse ai visitatori. Veramente un bell’evento, grazie ancora di aver reso possibile la bella mattinata di ieri.1 punto
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dato che qui la situazione langue, da troppo tempo...e di sovrane ne postate (postiamo) sempre meno... stasera volevo proporvi questo millesimo. Ostico da trovare in buona conservazione (ostico e quindi anche molto costoso); considerato R in tutti i manuali. Dove la rarità risiede, oltre che nella tiratura limitata (limitata rispetto alla maggior parte degli anni di coniazione delle sovrane stemmate) anche, come detto, nella difficoltà di reperirlo ancora attraente e con rilievi (soprattutto al dritto) non troppo appiattiti dal "wear". Questo esemplare, non chiuso in slab ma "semplicemente" valutato nella consueta scala anglosassone, racchiude a mio avviso tutto quello che il sottoscritto cerca in una sovrana da collezione. Lucentezza diffusa, bordo integro, rilievi ben impressi (soprattutto al rovescio, spesso evanescente anche in esemplari in alta-altissima conservazione) e si, anche qualche segnetto da circolazione e, quindi usura. La lascio al vostro giudizio, come sempre mi piace partire e parlare della moneta, il prezzo/valore economico resta un di più che non può e non deve contaminare un'analisi tecnica del tondello. A voi1 punto
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@ARES III, la "ingerenza accentratrice di Bruxelles" è uno slogan del tutto privo di significato reale, in quanto a Bruxelles non c'è una sorta di governo centrale europeo che decide di accentrare o decentrare a suo piacimento ma ci sono 28 stati che prendono accordi (giusti o sbagliati che siano) su cosa dev'essere o non essere messo in comune e cosa bisogna fare o non fare in comune. Se vogliamo ragionare seriamente di faccende europee gli slogan vanno lasciati ai politici a caccia di voti. Del resto le stesse motivazioni concrete della brexit date anche dai suoi sostenitori sono diverse dal liberarsi delle ingerenze dell'Europaccia cattiva usate già da decenni come lamentela-standard in Gran Bretagna: sono soprattutto la paura dell'immigrazione (esagerata o corretta che sia) come le varie conseguenze del colpo della crisi, che ha creato povertà e difficoltà a cui da più parti si cercano come sempre capri espiatori, anche nei semplici discorsetti buoni per tutte le stagioni di ingerenze del non meglio definito "Bruxelles". E non sono certo 13 gli stati che pretendono come l'Ungheria di formare "democrazie illiberali" arrivando addirittura a voler mettere apertamente sotto controllo magistratura e media, e in generale fregandosene sempre più dei principi fondamentali dello stato di diritto democratico. Certa propaganda difende il sig. Orbàn cercando di paragonare l'Ungheria ad altri casi europei, ma nel resto d'Europa nessuno si sogna di prendere la Russia putiniana come esempio da seguire, a parte gli estremisti politici. La "indipendenza" da "Bruxelles" e la "sovranità", di cui si parla ad esempio nell'articolo di sputnik news (principale organo di propaganda russo-putiniana), è uno dei principali pretesti e cavalli di battaglia dell'estremismo odierno per cercare di ottenere altro all'interno dei propri paesi... la realtà dei fatti oltre la retorica eurofoba del "nemico esterno" tutt'altro paio di maniche. Quanto al discorso mercato, se dobbiamo fregarcene del nostro futuro per ubbidire agli ordini di "sua maestà il mercato", questo non mi trova per niente d'accordo: se l'Ungheria orbabniana fa idiozie che possono mettere a repentaglio il sistema europeo per inseguire farneticazioni di sistemi semi-dittatoriali lo andrà a fare eventualmente fuori dall'UE, e il settore finanziario e gli investitori saranno lo stesso contenti, perchè l'UE e il suo bel mercato interno ne beneficeranno in stabilità anche perdendo eventualmente un pezzetto. Vorrei proprio vedere cosa rimarrebbe del mercato unico europeo e le sue certezze tanto amate dal "mercato" se i sogni nazionalisti dei vari Orban & c. in giro per l'Europa diventassero realtà.1 punto
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Volevo solo specificare che tutte le nuove emissioni di banconote dal 1982* in poi mantengono lo stesso decreto stampigliato al retro (la prima banconota fu la 1.000 lire M. Polo). E' la seconda lettera della combinazione alfanumerica che ne determina l'emissione. La tua è una B (YB 089021 B) Ciampi/Speziali emessa nel 1988, questa data la troverai nei cataloghi oppure online e non riportata sulla banconota, te lo dico perché ho visto che hai descritto la tua banconota citando solo il decreto che ha in comune con tutte le altre emissioni, e che quindi non identifica una specifica banconota da 5.000 Bellini. Se eventualmente vuoi collezionare l'intera serie composta da 4 diverse emissioni, dovresti procurarti anche la A (Ciampi/Stevani - 1985), la C (Ciampi/Speziali - 1992) e la D (Fazio/Amici - 1996), al retro avranno tutte "decreto min. 4 gennaio 1985", ricorda che devi guardare la seconda lettera e non le altre, se invece fai solo una raccolta tipologica, va bene solo un esemplare qualsiasi. * Esistono dei decreto ancora utilizzati alla vecchia maniera oltre il 1982, ti tratta del 2.000 lire G.Galilei ultima emissione del 24.10.1983, ma solo per una ragione di continuità con le precedenti due emissioni (1973 - 1976), e la 10.000 lire ritratto d'umo del 08.03.1984 (precedenti: 1976-1978-1980-1982). Le combinazioni alfanumeriche erano utilizzate in modo differente, determinavano solo la numerazione ed i vari contingenti di stampa.1 punto
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Quando penso in cosa si potrebbero trasformare/convertire quelle due austere banconote in €uro messe in collezione...... mi viene la pelle d'oca. __1 punto
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Incominciamo da questi. Gli adjustment marks, sono piccole striature o segni che possono essere presenti sulle prime monete degli Stati Uniti, dovuti al fatto che non sempre, viste le attrezzature non certo all'avanguardia di cui disponeva la zecca di Philadelphia dell'epoca, i tondelli su cui coniare le monete rispettavano il peso esatto fissato dalla legge per quella moneta. A volte pesavano di più, presentando eccedenze di metallo o vere e proprie escrescenze, così in zecca erano presenti gli adjusters, gli aggiustatori, il cui compito era quello di controllare i tondelli, ed eventualmente rifilarli con una lima per rimuovere il metallo in eccesso, così da rendere la futura moneta di peso legale. Questo comportava che sul tondello rimanessero una serie di solchi paralleli, conosciuti appunto come adjustment marks, i segni degli aggiustatori. O meglio, delle aggiustatrici, poiché, come si vede anche nella vignetta, il lavoro di adjuster, nei primi anni di attività della zecca, era svolto da donne. Come quella che, arrabbiata, si rivolge alla collega minacciandola con un punteruolo e dicendole: "Va bene, cretina, vuoi giocare in quel modo? Mi limiterò a grattare alcune monete sulla TUA scheda di conteggio". E il commento, così sono nati gli adjustment marks sulle prime monete americane...da un litigio tra donne, che hanno danneggiato vicendevolmente le monete che avevano il compito di controllare petronius1 punto
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ognuno è libero di chiedere quanto vuole, io non la pagherei più di 20. dipende da quanto la desideri.1 punto
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C'è anche il canale del ns @Alex-Vee https://www.youtube.com/channel/UCYE8r5-hmz2ytQSOX-jYFSw1 punto
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Vediamolo anche questo tris d’assi, auguriamoci possa diventare un giorno un poker...poi come sempre tutto dipenderà da noi, da voi, da tutti ...1 punto
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E’ sempre un piacere vedere un nuovo numero di Monete Antiche , il poter leggere articoli prestigiosi cito un po’ a caso come quelli di @Poemenius e @King John, non solo numismatici ma anche amici e poi sorreggere sempre quell’ultimo dei Mohicani che è Antonio Morello, uomo a cui va la mia totale riconoscenza per quanto fatto in numismatica !1 punto
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I saw German and US war cemeteries in Luxemburg (where Patton decided to be buried) and Russian ones in Germany. Reading dates and places of birth was really sad. Young boys dead thousand miles far from home and their families. https://en.wikipedia.org/wiki/Luxembourg_American_Cemetery_and_Memorial https://en.wikipedia.org/wiki/Sandweiler_German_war_cemetery1 punto
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Alcune immagini del santuario Longobardo di San Michele Arcangelo a Monte Sant’Angelo 1) scala tortuosa 2) iscrizioni longobarde 3) iscrizione di Romualdo I 4) Affreschi floreali sugli archi del Santuario Longobardo1 punto
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15 anni.. meraviglioso... Dai lascia stare il valore dei tondelli, avvicinati Gilles, questa è una scienza che ti farà conoscere un'immensità di nozioni, un mondo meraviglioso da scoprire, tantissimi amici e appassionati di tutta la penisola.. Sei ancora in età scolastica, è l'apprendere farà la differenza anche per la tua formazione, sarai una spanna su tutti, te lo dice uno che ha inseganto per anni, e che ha appreso di più con la numismatica, che in tanti anni di studio e di notti sui libri.. Vedrai sarà lieto ed emozionante appassionarti, e poi questo forum un momento aggregativo incredibile.. Ciao. Eros1 punto
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