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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/03/18 in Risposte

  1. Se ne è già parlato in passato, ma mi pare un tema sempre attuale, che mi è stato rinfocolato da alcuni spunti recenti. Lo spunto decisivo deriva da un thread da me aperto in cui presentavo un mio pezzo molto raro e chiedevo confronti e opinioni agli altri utenti. Questo thread non mi è stato granché utile per capire qualcosa in più della mia moneta - solo 3 sintetici contributi, due di complimenti (sempre graditi, ci mancherebbe) e uno di critica (utile) - ma in compenso la dice lunga sulla numismatica contemporanea. La mia perplessità deriva da questo: - propongo al forum una moneta di una tipologia (non parlo di una variante, ma di una tipologia intera!) che sarà presente nelle collezioni di un numero di utenti che si conta sulle dita di una mano e l'interesse suscitato è poco più di zero! E non parlo di oscure monete semisconosciute: è un pezzo in argento di tipologia scudo presente sul catalogo Gigante, che quindi TUTTI conoscono o avranno visto in fotografia almeno una volta (forse non dal vero, dal momento che in 25 anni di numismatica a me non era mai capitato)... - Poi invece ci sono thread chilometrici in cui decine di utenti si sdilinquiscono sull'eccezionale eccezionalità del FDC Tevere di un pezzo a confronto con il banale FDC commerciale di un'altra moneta di cui al momento ci sono 83 esemplari in vendita su ebay, o estenuanti discussioni su monete coniate in milioni di pezzi che presentano tra loro differenze conservative che per essere percepite richiedono il microscopio elettronico... Vi prego di non pensare che io sia rimasto "offeso" perché una mia moneta è stata snobbata (le monete le compro per me, anche se in alcuni casi le mostro volentieri agli amici): ciò che continua a sorprendermi - e, permettetemi, a disgustarmi - è questa piega della numismatica, in cui conta solo la conservazione e non la rarità del pezzo. Una dinamica che a mio parere risulta VERAMENTE svilente nei confronti di una disciplina tanto nobile. Trovo triste che - come leggo da più parti - sia ritenuta preferibile una moneta FDC ma comune a una rara ma in conservazione inferiore. Trovo triste che le aste con monete rare ma in conservazione non eccelsa siano ritenute "adatte per chi inizia", come se la numismatica seria fosse quella che guarda solo alle alte conservazioni. Trovo triste che il valore storico di pezzi rarissimi soccomba miseramente di fronte a pezzi di cui esistono milioni di esemplari ma che sono stati deposti su un cuscino di seta nel momento della coniazione e da allora non son stati nemmeno guardati per più di tre minuti consecutivi per evitare di offuscarne il lustro abbagliante (corredato ovviamente di patina pluriiridescente - sempre sperando che non sia stata prodotta in laboratorio). Insomma, se penso alla numismatica tra 50 anni temo che sarà riassumibile in teche blindate in cui non si saprà nemmeno più che moneta ci sia dentro, l'importante sarà che sullo slab ci sia stampato "MS 70". Un saluto da un testardo numismatico di vecchia scuola: io continuerò a comprare i miei pezzi rari in bassa conservazione, e alla fine dei miei giorni me li farò seppellire con me, come un sovrano del mondo antico, dato che essendo tutti sotto all'SPL evidentemente saranno ritenuti "non collezionabili". Magari tra qualche secolo sarò ritrovato anch'io ed esposto in un museo con le mie monete.
    17 punti
  2. Mi ricordo gli anni settanta. Un molto, ma molto, grande numero di collezionisti si dedicava ai miniassegni. E noi, numismatici puri e duri, ci dicevamo: ''Povera numismatica, dove è finita...'' Mi ricordo i primi anni novanta. Un molto, ma molto, grande numero di collezionisti si dedicava alle tessere telefoniche. E noi, numismatici puri e duri, ci dicevamo: ''Povera numismatica, dove è finita...'' Mi ricordo gli anni dieci del XXI secolo. Un molto, ma molto, grande numero di collezionisti si dedicava al FDC, comprando così solo monete comunissime magari in slab e snobbando quelle rare ma non perfette. E noi, numismatici puri e duri, ci dicevamo: ''Povera numismatica, dove è finita...'' Una cosa accomuna questo molto, ma molto, grande numero di collezionisti dediti alla moda del momento, ma lascio a voi la risposta. Arka
    4 punti
  3. Oggi ho acquisito una medaglia del Gran Ducato di Toscana coniata sotto il regno di Leopoldo II in occasione della bonifica delle paludi maremmane. Per far capire dell'importanza del pezzo allego una descrizione fatta da un noto numismatico toscano: Anno IX (1833) dall'inizio del granducato di Leopoldo II (1824-1859) la medaglia commemora i 10 anni dall'inizio della bonifica della Maremma , fortemente voluta da questo illuminato monarca. Al dritto il profilo del Granduca , inciso dal bravissimo Nideröst reca sotto al taglio del collo questa inusuale colomba con ramo d'olivo in bocca ; richiamo evidente all'arca di Noè ed alla scoperta delle "nuove terre" su cui poter andare a vivere. Il rovescio reca una scena in cui in alto la Toscana veglia sul Dio fiume (Non so quale) e sulla Palude da scacciare e bonificare. Il Granduca , entusiasta di questa medaglia , omaggiò l'incisore di 200 zecchini . 50 esemplari in bronzo ; 5 in argento ed 1 in oro vennero coniati. Il pezzo in oro è esposto in un museo di Arezzo ; l'argento manca in quasi tutte le collezioni specializzate ed è segnalato in una raccolta milanese oltre che in un museo. Dei 50 coniati 8 furono dati al Nideröst che li omaggiò a suoi parenti in Austria e Germania ed oggi si trovano in vari musei all'estero. Gli altri 42 esemplari , consegnati a Leopoldo avrebbero dovuto essere donati ad importanti cariche istituzionali delle varie corti italiane ed europee ma certamente il Granduca non lo fece e solo 14 vennero dispersi ( uno sta nella mia raccoltina) Gli altri 28 , tutti di conservazione eccezionale con patina arcobaleno sono andati dispersi in un'asta locale nel 2017 ed hanno fatto la gioia di qualcuno ed il rammarico di altri che non sono riusciti a portarne a casa nessuno. Ipotizzo che questo esemplare sia un altro dei 14 pezzi donati dal segretario intimo del Granduca , su suo incarico , a personalità dell'epoca. Senza ombra di dubbio è questa la più rilevante ed artisticamente perfetta medaglia emessa durante il Regno dell'ultimo dei Lorena in Toscana. I miei antenati erano originari di questo paesino (Sorano – GR, dove ho trovato anche moglie!), collocato tra le colline del tufo nell’entroterra maremmano, nel cuore della Tuscia, denominato “città del tufo”. Nella parte alta del paese c’è il “maschio” dedicato al Granduca di Toscana Leopoldo II, denominato “Masso Leopoldino”. E come si sa, il richiamo del sangue non mente, ed allora come resistere alla visione di tale meraviglia? Ed ora fa parte della mia “piccola raccoltina”.
    3 punti
  4. Ribah... non mi pare proprio che il senso del thread iniziale fosse una crociata contro gli slab, e se io vi ho invece accennato è solo come conseguenza di un determinato modo di pensare, non era mio intenzione farlo diventare il punto cruciale del pensiero. Ma d'altronde se ciascuno ha diritto a collezionare come meglio credo, penso vi sia ancora libertà di parola e soprattutto di pensiero, e davvero non mi pare che vi sia tutto sto eccesso in questo senso. Qui peraltro nemmeno capisco cosa c'entri la globalizzazione: come ho detto, lo slab è solo una deriva di un certo modo di collezionare, non è lo slab che ha portato agli eccessi di andare a considerare come degni di collezione solo monete in ultraestrema conservazione, ma è proprio il contrario, è la deriva di un certo modo di collezionare che ha portato agli slab. E questo modo di collezionare non dipende certo dalla globalizzazione o dagli ananas del Nicaragua. Non ci si faccia quindi fischiare le orecchie per nulla, il tem di questo thread, almeno da quanto ne ho capito io, non sono gli slab, ma la mania delle estreme conservazioni che annullano tutto il resto (le società di grading non inventano nulla, danno solo al mercato quello che il mercato chiede), quindi i cultori delle scatolette dormano pure sonni tranquilli e lascino noi poveri dinosauri continuare a disquisire di monete rare ma brutte.
    3 punti
  5. Buongiorno a tutti, eccomi con un nuovo pezzo che vorrei mostrarvi, e per il quale si trovano pochi riscontri sul mercato. Si tratta di un 12 tarì del 5° tipo, datato 1794, variante 14a del Gigante. Il peso è di 27,00 grammi, il linea con quanto indicato nel catalogo lamoneta. La conservazione mi pare buona per la tipologia: i capelli di Ferdinando e le piume dell'aquila risultano ben definiti, solo un paio e non invasivi i graffi di conio (al D/, evidenziati nella terza foto). Ogni vostro parere è gradito: non mi era mai capitato di vedere dal vivo questa moneta e quindi mi piacerebbe avere l'opinione di chi la conosce meglio. Grazie a tutti
    2 punti
  6. qiundi alla fine vedi che questo giochino esisteva già?... cosa cambia adesso..? gli sciocchi esistevano prima ed esistono anche oggi. Se io compro una moneta in MS65 spero un giorno (nel caso ne avessi bisogno) di rientrare perlomeno dell'investimento fatto. E la stessa cosa non valeva "Prima" quando compravo un FDC eccezionale (giudizio peraltro inesistente nelle scale di grading italiano) rigorosamente periziato? Non pensiate che il giochino di chi ce l ha più grosso non veniva (viene) fatto anche prima; ne ho avuta diretta testimonianza anche su questo forum. Non vorrei che si demonizzasse un qualcosa, santificando au contraire qualcos altro che in realtà presentava gli stessi profili degenerativi.
    2 punti
  7. @eliodoro: dici che "mi è stato detto che,invece, va tutto bene le monete si vendono di più che in passato." Io non dubito che le monete si vendano più che in passato, il problema non è certo di mercato. Quello che mi chiedo è se si possa ancora definire "numismatica" (scienza che studia la moneta dal punto di vista storico, artistico ed economico) il collezionismo contemporaneo. Perché questa numismatica la vedo ancora viva in alcuni settori (le antiche in primis, penso per esempio agli interventi di @Poemenius, che mi arricchiscono ad ogni lettura - sarà un caso che le monete di cui si occupa siano quanto di più lontano esista dalla moda?), mentre mi pare sempre più secondaria in altri, subordinata in toto all'aspetto economico. Indicativa a mio parere per esempio l'abitudine da parte di un numero crescente di collezionisti di conservare le monete all'interno delle perizie - consuetudine questa tipica a quanto mi risulta estranea alla numismatica antica (che pure è il ramo che maggiormente soffre del problema dei falsi). @Paolino67: dici che "questo dato di fatto si sta tirando dietro anche una nuova tendenza del mondo del collezionismo, ossia quello di collezionare monete per 5 minuti e poi rivenderle": non avrei saputo dirlo meglio. Il significato di tutto ciò mi pare più che evidente - e si ricollega anche in questo caso all'esigenza di conservare le monete chiuse in perizia: la numismatica è sempre meno passione e sempre più investimento, a breve - anzi brevissimo - termine. Che si chiama anche speculazione. L'aspetto emozionale del rapporto con una moneta, per me assolutamente fondamentale, come scrivevo ieri nel bel thread aperto da @Liutprand, ha sempre meno peso. E ciò significa che muore la PASSIONE.
    2 punti
  8. personalmente non credo che trasformare ogni santissimo singolo thread in una filippica contro gli slab possa alimentare un dibattito sano e soprattutto costruttivo in questo forum. Condivido molte delle considerazioni dei numismatici "vecchio stampo" (definizione sbrigativa, ma credo si capisca cosa voglio dire); reputo però stantia e fine a se stessa la filippica contro l'evoluzione (involuzione?) della numismatica moderna. Un po' come scagliarsi contro i socials e l'abuso sterile che se ne fa oggi. Tutto vero, tutto bello, ma questa è la realtà delle cose. Purtroppo viviamo in questo periodo e dobbiamo fare di necessità virtù. Questo non vuol dire accettare bovinamente qualunque cosa ci venga imposta da chi decide le mode dall'alto, ma nemmeno a mio avviso tornare sempre immancabilmente sullo stesso argomento. Alla fine non esiste un modo universale di collezionare. Né un modo "giusto". Ognuno deve essere libero di seguire le dinamiche che più gli aggradano, senza che "i puristi" facciano smorfie ad ogni piè sospinto. é vero che la tendenza (SLAB, certificazioni, internet) sembra portare verso un impoverimento culturale di chi colleziona, più attirato dal grading che dalla moneta stessa, però non si può fare di tutta l'erba un fascio e buttare via il bambino con l'acqua sporca. Perché anche i collezionisti "puristi" oggi beneficiano di internet, di sixbid, della baia, della possibilità di biddare on line e in diretta, della possibilità di acquistare monete in ogni angolo del mondo ed avere, rispetto solo a pochi anni fa, la sicurezza di un ente certificatore (fallibile, per carità di dio) che mette a disposizione sul proprio sito un codice di riferimento e foto chiare della moneta stessa. E, in definitiva, della possibilità di arricchire le proprie collezioni con monete che in passato in Italia magari passavano una volta ogni 5 anni in aste che erano comunque irraggiungibili. Il pacchetto globalizzazione non ammette mezze misure. Ha con se degli eccessi che non possono essere (purtroppo) eliminati ma comporta anche svariati benefici di cui tutti beneficiamo (beneficiate). In fin dei conti questo si può applicare ad ogni campo/settore della nostra vita e della nostra società. Situazioni sulle quali nemmeno vi soffermate più e che date per buone, e che avete sdoganato mentalmente da anni. Qualche esempio? Magari mentre scrivete disgustati della nuova deriva numismatica vestite o indossate indumenti fatti a Taiwan sottocosto che trovate nel negozio sotto casa per pochi euro, mentre il sarto che li confezionava artigianalmente ha dovuto chiudere baracca anni fa...o vi mangiate un bell'ananas che viene dal Nicaragua a 2 euro al chilo, mentre l'ortolano sotto casa con le mele locali va in malora.. e magari mentre inveite contro lo slab vi siete comprati un libro su amazon che vi viene recapitato dalla germania in12 ore, mentre la libreria sotto casa ha chiuso 3 anni fa per mancanza di clienti... La globalizzazione è questa. Piena di contraddizioni ma anche di opportunità.
    2 punti
  9. Buona giornata Concordo con chi mi ha preceduto; credo proprio che sia sotto gli occhi di tutti la china che la numismatica (almeno una sua parte) ha preso. Rimasi sbalordito, anni fa, quando un collezionista filatelico mi disse che i francobolli posti vicino al codice a barre stampato sul foglio, valevano di più; al mio "che c'entra con il francobollo?", laconicamente mi rispose che era un elemento in più che giustificava un maggior valore Ecco, mi sa che, non potendo mettere il codice a barre sulle monete, c'è stato il bisogno di inventarsi un supporto alla moneta, dove inserire il codice a barre. Personalmente resisto contro questo andazzo. saluti luciano
    2 punti
  10. Triste (anzi tristissima) verità, purtroppo. E' per questo tipo di situazione che ormai gli slab stanno proliferando ed avendo sempre maggior successo sul mercato, la gente nemmeno più guarda le monete, quello che conta di una determinata moneta è il poter dire di avere il MS più alto possibile, a prescindere da qualsiasi altra considerazione. E questo dato di fatto si sta tirando dietro anche una nuova tendenza del mondo del collezionismo, ossia quello di collezionare monete per 5 minuti e poi rivenderle. Vedo tanta, troppa gente che esibisce i suoi acquisti, ovviamente tutti in altissima conservazione, ricevendo gli elogi sperticati della platea numismatica, salvo poi vedere le stesse monete in vendita dopo pochi giorni sui vari mercatini e siti di aste online. In sostanza gente che crede di essere un grande collezionista perchè ha posseduto per 24 ore (e a volte pure meno) un pezzo (quasi sempre di tipologia comunissima) in MS66. Bah.
    2 punti
  11. La serie è dedicata alle eccellenze francesi ed altre emissioni in futuro verranno fatte e questa è dedicata alla Maison Guy Savoy. Interessante la frase che recita: "la cucina è l'arte di trasformare istantaneamente in gioia gli ingredienti carichi di storia"... noi italiani in fatto di cucina ben sappiamo il "fatto nostro" e la citazione sull'ovetto merita considerazione. Sulla forma del tondello a uovo altre nazioni si sono cimentate, ma vedo un tantino esagerato l'occhio di bue. Vorrei proprio sapere chi è disposto a spendere oltre 140.000 Euro per acquistare tutta la serie. Caro @nikita_, circola voce che occhiolungoxxl si sia invaghito di Samantha_Coin e che stia tentando di conquistarla con l'italico metodo del prenderla per la gola numismatica, e che io sappia vuole regalargli tutta la serie e si sta informando a tal proposito... ho la netta impressione che tutti quanti ci ritroveremo a fare un colletta per comprargli un cava di bicarbonato di sodio, che dovrà usare per digerire la pesante mazzata che sta per prendersi
    2 punti
  12. Anch'io ho le stesse impressioni. Per quanto mi riguarda la passione rimane ma sfuma un po' l'entusiasmo della condivisione.
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  13. ECCOMI beh cari amici il microscopio funziona alla grande.... ottimissima risoluzione. ahimè il tempo mi manca per fare foto etc. sabato prometto che farò del mio meglio per accontentarvi. ve lo consiglio vivamente.
    1 punto
  14. Del Carlino? .. Non saprei... ma per il resto mi sembra quasi tutto chiarito. I tagli vennero cordonati successivamente all'introduzione del bilanciere.
    1 punto
  15. Questa coppia è stata venduta a 1125 euro https://www.pandolfini.it/it/asta-0212/due-medaglie-leopoldo-ii-granduca-di-toscana--8.asp
    1 punto
  16. Gettone Societa' Tiri al Volo - Torino
    1 punto
  17. Grazie Legio per i tuoi interventi sempre istruttivi. In effetti mi sono aggiudicato il secondo :-). Però resto basito per la differenza di importo che è 10 volte più elavato.
    1 punto
  18. Con Carlo di Borbone....si cordonarono tutti i nominali tranne il Carlino... oro e Rame compreso.
    1 punto
  19. Il problema c'è per chi ha comprato i 64 con l'illusione di avere il pezzo migliore degli altri... e di conseguenza di avere in mano qualcosa che in futuro valesse come minimo quanto speso, se non di più. In seguito il problema passerà a chi compra i 65 e poi i 66, 67... tutti a contarsela che hanno in mano l'investimento sicuro. Poi, il problema di chi compra in slab straconvinto che basti il numerello per avere il pezzo più bello degli altri, è un altro problema ancora, ma come ho scritto più sopra non ho interesse a parlare degli slab in quanto tali, perchè il tema del thread era un'altra cosa.
    1 punto
  20. Grazie infinite. Tra non molto sarò in grado di fornire prove decisive a sostegno dell'interpretazione numerica dei monogrammi… Speriamo bene...
    1 punto
  21. Ma siamo poi sicuri che in futuro riuscirà a vendere così facilmente (intendo: senza smenarci gran parte del valore) queste monete? Io la vedo invece come campo fertile per i personaggi che ho descritto sopra, ossia persone che oggi comprano e tra un mese hanno già cambiato completamente il parco monete in proprio possesso. Chi compra accumulando si espone SEMPRE al rischio di notevole riperdita. Soprattutto se punta su monete comuni in altissima conservazione, perchè se oggi di pezzi slabbati MS6x ne esistono pochi o relativamente pochi, tra dieci anni ce ne saranno molti di più, è una semplice probabilità matematica. E più aumentano i pezzi conosciuti nella conservazione MS6x, più questa conservazione diventa snobbata e parte la ricerca del pezzo in MS6x+1 o +2. Perchè il bello (o il brutto, che dir si voglia) di questa tendenza è che non ha mai fine... 12-15 anni fa si cominciava a considerare lo SPL una "bassa" conservazione, e pareva già una bestemmia. Da qualche anno anche il qFDC è considerato una bassa conservazione, e pian pianino nemmeno i FDC bastano più, tanto che ormai è uso di chiunque valutare nella scala Sheldon. Al giorno d'oggi per chi cerca le conservazioni estreme un MS<64 non è nemmeno considerato. Parliamo ovviamente di monete comuni, tipicamente del regno d'Italia, ma la tendenza si sta allargando anche ad altre monetazioni più datate, anche se lì il discorso diventa più complesso perchè il FDC è spesso un'utopia.
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  22. Asta n. 5 lotto 368 ha realizzato € 670 + diritti.
    1 punto
  23. L'invio delle email inizia con questa tornata. Infatti a me (cliente ultra pluriennale) l'email di preassegnazione è la prima volta che arriva. E la risposta diretta al loro messaggio (senza variazioni) dovrebbe accelerare i tempi di esecuzione.
    1 punto
  24. Buongiorno, qui sara' battaglia, asta con pezzi eccezionali e tante rarità, il marcamento a uomo iniziato, puntato prezzo base . saluti Michele
    1 punto
  25. grazie alle Tue note @claudioc47 ho completato la scheda della medaglia: un esemplare (riprodotto in scheda) è stato esitato nel 2016 da Felsinea https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ME593/226
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  26. Interessante discussione. Non ho conoscenze in questo periodo, ma propongo comunque qualche riflessione. Credo che un'espansione di questo tipo avrebbe anche potuto determinare un decentramento di potere e di forze militari verso Oriente, destabilizzando ulteriormente le aree più occidentali dell'impero. In ambito economico si parla di economie di scala quando la crescita dimensionale comporta benefici economici. Quando però la crescita dimensionale è eccessiva si parla anche di diseconomia di scala che, al contrario, comportano svantaggi economici. Non è difficile ipotizzare che anche dal punto di vista amministrativo un impero tanto vasto potesse richiedere sforzi eccessivi, perfino superiori ai vantaggi ottenuti. E' vero anche che Roma non ebbe intensi rapporti diretti con l'estremo Oriente, anche se sono noti ritrovamenti di monete romane in India (in oro e usate a "peso", naturalmente), in Sri Lanka (in bronzo) e perfino in Cina (in questo caso non ricordo il materiale). Nulla che possa testimoniare intensi traffici diretti, ma qualche contatto probabilmente sì. Del resto la moneta d'oro poteva circolare per lunghe distanza, passando per le mani di popoli differenti senza che l'emittente avesse contatti diretti con l'utilizzatore finale. Mi pare però di ricordare anche di numerosi emissari cinesi arrivati fino a Roma. Cito da Wikipedia: Lo storico romano Floro descrive la visita di numerosi emissari, tra cui i Seri (cinesi o centro asiatici) al primo imperatore romano Augusto, che regnò tra il 27 ed il 14 a.C.: «Anche il resto delle nazioni del mondo non soggette al dominio imperiale furono sensibili alla sua grandezza, e guardavano con ammirazione al popolo romano, il grande conquistatore delle nazioni. Per cui anche Sciti e Sarmati mandarono inviati a stringere amicizia con Roma. Anche i Seri giunsero, e gli indiani che abitavano sotto il sole verticale, portando come doni pietre preziose e perle ed elefanti, e parlarono del lungo viaggio che avevano intrapreso, e che dissero che gli aveva richiesto quattro anni. In realtà bastava guardarne la carnagione per capire che facevano parte di un modo diverso dal nostro» ("Cathay and the way thither", Henry Yule) Nel 97 il generale cinese Ban Chao mandò un inviato a Roma, Gan Ying. Seguirono numerose ambasciate romane in Cina a partire dal 166, ufficialmente registrate nelle cronache cinesi. La Persia credo ricoprisse un ruolo decisamente lucrativo quale intermediario tra le due potenze. Forse proprio la difesa di questo ruolo impedì maggiori contatti diretti tra le due potenze.
    1 punto
  27. Appena entrata in Collezione, 9 Cavalli 1790, MAGLIOCCA 325/a.....R2 Conio ibrido.
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  28. @Spike73 pensavo per imprimere poi la s dal verso giusto (come nei timbri)
    1 punto
  29. Ed ecco l'ottavo esemplare... nella prossima asta Artemide: 1) STEVE-0 2) CNI 4; tav. XIX, n. 3 - D. 17 mm, 0,51 g (SM) (= MIR 418) 3) CNI (British Museum) 4) UBS, auction 52 del 11/09/2001, lotto 2324; 0,60 g. 5) Gadoury, 2017, lotto 941; 0,61 g 6) Biaggi (2015) pag. 55 - D. 17 mm; 0,96 g - collezione privata. 7) Asta Aurora 12, lotto 31, mm 14,6 g 0,60 - MB+. Base: 400 €; 13 maggio 2018. -------------------------------------------------------- 8 ) Artemide aste, 3-4 novembre 2018, CNI tav. XIX, 3. MIR 418. MI. g. 0.70 mm. 15. Bse: 500 € RRR. BB.
    1 punto
  30. Medaglia devozionale lauretana, bronzo/ottone, del XVII sec. (seconda metà?).- D/ La Madonna di Loreto tra due lampade votive e due angioletti.- R/ Calice con l'Eucarestia (SS. Sacramento) tra due angioletti adoranti. Ciao Borgho
    1 punto
  31. Medaglia devozionale (per religiosi), bronzo/ottone, fine XVIII inizio XIX sec.- Roma.- D/ Busto di Gesù volto a dx, scritta : CREATORE DEL CIELO E DELLA TERRA, esergo- ROMA.- R/ Busto della Madonna velata e aureolata, scritta: MATER SALVATORIS . ORA PRO NOB[IS].- Medaglia non comune. Ciao Borgho
    1 punto
  32. Crocifisso portativo, rame /ottone, con estremità trilobate, prima metà del XIX sec., possibile produzione nord Italia/ Francia.- Ciao Borgho
    1 punto
  33. tetradramma di Leontini withdrawn ! Probabilmente andrò all'asta, proverò a scattare foto in HD delle monete sospette di Selinunte e di Atene.
    1 punto
  34. Vi porto i saluti e i ringraziamenti da parte di Mons. Navoni Marco per la splendida e numerosa partecipazione e il grande interesse dimostrato per l’occasione
    1 punto
  35. Rocco complimenti...ma manca la n. 303
    1 punto
  36. Bello anche proporre angoli di una Milano che ormai non c'è più, il Vicolo dei Lavandai, sicuramente lo è, non a caso è stato dichiarato anche monumento Nazionale. Alcuni a Milano dicono delle lavandaie, in realtà i lavandèe erano sia donne che uomini che tra la fine dell'800 e fino agli anni 50 lavavano i panni delle classi agiate, benestanti. Inginocchiati sul brellìn, una specie di cassetta di legno con cuscino, si adoperavano con tanto olio di gomito a lavare i panni. Una tettoia li riparava dalle intemperie, rimane un angolo unico, rimasto intatto a ricordo di una Milano di una volta….che non c'è più...
    1 punto
  37. Si rinnova l'appuntamento del Salone Filatelico numismatico di Foggia all'inferno della Fiera dell'ottobre dauno. Dal 4 al 7 ottobre 2018
    1 punto
  38. Buongiorno a tutti, Le PUBBLICA COMMODITAS di Ferdinando IV
    1 punto
  39. Se non hai intenzione di venderla non ci sono dubbi .... liberala. Una moneta va tenuta in mano.
    1 punto
  40. taglio 2 euro cc 2pz paese slovenia anno 2018 tiratura 1.000.000 condizioni spl città trieste
    1 punto
  41. Taglio: 2€ CC Nazione: Francia Anno: 2018 A Tiratura: 15'000'000 Condizioni: BB+ Città: Cava Manara (PV)
    1 punto
  42. Taglio: 2 euro Nazione: Vaticano Anno: 2013 Tiratura: solo in divisionale Conservazione: BB Località: Milano
    1 punto
  43. Taglio: 2 euro cc Nazione: Finlandia Anno: 2016A Tiratura: 1.000.000 Conservazione: qSPL Località: Milano
    1 punto
  44. Taglio: 2 cent Nazione: San Marino Anno: 2004 Tiratura: 1.395.000 Conservazione: BB Località: Milano
    1 punto
  45. Personalmente, non credo sia una moneta fusa come detto in un post, e credo che da queste foto sia difficile dare giudizi assoluti. Ti consiglio di farla periziare da un buon perito, prima di restituirla. Se riesci a fare delle buone foto, togliendo quei lucidi ed in particolar modo della testa di Zeus e del bordo, magari ti possiamo aiutare.
    1 punto
  46. buon giorno a tutti, anche al museo dei Fori Imperiali di Roma c'è un piccolo settore dedicato alla numismatica, ovviamente in tema con il museo stesso. Interessante, specie se vista nel complesso e, dulcis in fundo, per la vista meravigliosa che si può godere sui fori imperiali stessi e sull'omonima via.
    1 punto
  47. Qualsiasi cosa non sia un testone, simbolo riprodotto n volte su monete è il benvenuto. Un po di emozioni non guastano.
    1 punto
  48. Non so perchè ma secondo me raffigurano la creazione di Adamo:
    1 punto
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