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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/09/18 in Risposte
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Cari amici, sperando sia di vostro gradimento ricevere un nuovo lavoro storico-numismatico, abbiamo scritto "VERONA: I Longobardi e gli Scaligeri". http://www.roth37.it/COINS/Verona/index.html Augurandovi una buona lettura, gli Autori Vi inviano cordiali saluti Sergio Rossi & Ottavio de Manzini e con la collaborazione di Andrea Keber Dear friends, we think you agree to receive a new historical-numismatic work. Therefore we wrote "VERONA: THE LOMBARDS AND THE SCALIGERI". http://www.roth37.it/COINS/Verona/index.html Best regards Sergio Rossi & Ottavio de Manzini with the collaboration of Andrea Keber Chers amis, J'éspère qu'il vous plaira de recevoir un nouveau travail portant sur l'histoire et la numismatique. Nous avons donc écrit "VERONA: the Lombards et les Scaligeri"; vous pouvez le lire à l'adresse suivante : http://www.roth37.it/COINS/Verona/index.html Cordialement Ottavio de Manzini & Sergio Rossi avec la collaboration de Andrea Keber8 punti
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Segnalo l'uscita del 69° lavoro di Sergio Rossi @roth37 e Ottavio de Manzini: "VERONA: I Longobardi e gli Scaligeri". http://www.roth37.it/COINS/Verona/index.html4 punti
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Taglio: 2€ CC Nazione: Cipro Anno 2015 BNDR Tiratura: 336.000 Conservazione: BB Località: Bibione (Ve) Note: direi di gran lunga la commemorativa più rara ritrovata4 punti
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No, no... la questione è molto più semplice. La legenda è appunto quella che riporti che si rifà al RIC 88b. Il Clooke-Toone dà l'esemplare come scarce (24 pezzi negli hoard di riferimento). Diversa quella del RIC 103, una "classica" IMP CONSTANTINVS P F AVG. Quindi abbiamo una emissione di Costantino abbastanza precoce nell'insieme (novembre-dicembre 307) e tuttavia tra le ultime da Cesare (nella serie 307-310 cui fa parte la RIC 103 lo vediamo insignito del titolo di AVGVSTO (dovrebbe essergli stato attribuito dopo gli incontri dell'autunno 307 tra lui e Massimiano che portano il primo alle nozze con Fausta, nipote del secondo). Ciao Illyricum3 punti
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Per Garrucci (1885, 52) e Lenormant (II, 99) il tipo dell’aquila alluderebbe alla presenza di un culto di Zeus a Crotone. L’ipotesi viene accolta anche da Maddoli (1984, 334) che richiama l’attenzione su una moneta crotoniate contrassegnata dall'aquila e dalla leggenda che evocherebbe il mito di fondazione del culto attico di Zeus Meilichios narrato da Antonino Liberale (Met., VI). Di tale culto di cui si conserva memoria nel cippo (o ancora) in arenaria (fine VI-inizi V sec. a.C.) rinvenuto nelle acque antistanti Capo Cimiti dedicato a Zeus Meilichios da Phayllos, concordemente identificato con il famoso atleta crotoniate, vincitore per ben tre volte nelle competizioni pitiche, che aveva partecipato alla battaglia di Salamina (480) al comando della nave che i Crotoniati, unici tra i Greci d’Occidente, avevano fornito per combattere contro i Persiani al fianco degli altri Elleni (Hdt. VIII, 47). Cippo di Phayllos con dedica a Zeus Meilichios Per Head, seguito da Giannelli (1963, 153-4) e Mele, si tratterebbe invece di un simbolo agonistico, allusivo alle vittorie degli atleti crotoniati nei giochi olimpici. Per Mele (1984, 415), in particolare, il tripode e l’aquila rifletterebbero quella valorizzazione delle tradizioni atletico-militari della città verso cui la predicazione pitagorica di quegli anni manifestava ampio consenso. Diversamente Kraay (1976, 168) pensa al prodotto di una zecca sussidiaria, dislocata ad Hipponion, in base al confronto con le più tarde serie enee della città, contrassegnate dal tipo dell'aquila. Tale ipotesi traeva origine dall'osservazione che l’abbinamento di tipi differenti è un tratto peculiare delle cd. monete di “impero” o di “alleanza”, a cui andrebbero pertanto ascritte anche le serie tripode-aquila. Esse documenterebbero, a giudizio di Kraay, un’emissione di alleanza riferibile a Crotone (tripode) e ad Hipponion (aquila). L’ipotesi di Kraay fu accolta inizialmente anche da Parise (1982, 108) per poi essere successivamente confutata dallo studioso (Parise 1990, 302-3) in base all'incrocio di conio tra uno statere a tondello stretto e spesso del tipo tripode/aquila e legg. TE (rilavorato con rasura del TE) ed un esemplare con la sola leggenda di Crotone . Per Stazio (1984, 376) le emissioni con aquila incusa al R/, integrandosi strettamente con gli altri segmenti produttivi della zecca (gruppo B: granchio; gruppo C : trampoliere), dovevano considerarsi non il prodotto di una zecca sussidiaria, bensì l’espressione di contrassegno di officina crotoniate – analogamente al granchio e al trampoliere - riferibile, forse, al culto di Zeus Olimpio. Un indizio in tal senso potrebbe cogliersim a giudizio dello studioso, nel racconto erodoteo (V, 44-45) relativo all’indovino Callias di Elide – riportato nel post precente - che avrebbe affiancato i Crotoniati nella guerra contro i Sibariti. Le strette connessioni tra gli Iamidi, presenti a Crotone in occasione dello scontro con Sibari, con l’Elide e con il culto di Zeus inducono Stazio a considerare l’introduzione del tipo dell’aquila l’indizio di “un momento di collegamento con il santuario di Olimpia e di particolare fortuna del culto di Zeus nella città”. Abbreviazioni: - R. Garrucci, Le monete dell’Italia antica, Roma 1885 - G. Giannelli, Culti e miti della Magna Grecia, Firenze 1963 - C.M. Kraay, Archaic and Classical Greek Coins, London 1976 - F. Lenormant, La monnaie dans l'antiquité, II, Paris 1878 - G.F. Maddoli, I culti, in Crotone, Atti del XXIII Convegno Studi sulla Magna Grecia (Taranto-Crotone 1983), Taranto 1984, 318-343 - A.Mele, Crotone e la sua storia, ibid., 9-87 - N.F. Parise, Crotone e Temesa. Testimonianze di una monetazione d’impero, in G.F. Maddoli-A. Stazio (curr.), Temesa e il suo territorio (Atti del Colloquio di Perugia-Trevi 1981), Taranto 1982, 103-118; Id., Moneta e società in Magna Grecia. L’esempio di Crotone, in Crise et transformation des sociétés archaïques de l’Italie antique au Ve siècle av. J.-C. (Roma 1987), Roma 1990, 299-306 - Stazio, Problemi della monetazione di Crotone, in Crotone, cit., 369-3983 punti
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Buona sera a tutti! È da Un anno che oramai ho in collezione questo quattrino boninia docet che ritengo assai simpatico! La conservazione non è eccelsa ma neanche brutta... poi beh... E un doppio quattrino? è il primo che vedo così! Che ne pensate voi? E se ne avete uno simile, non esitate a condividerlo!2 punti
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Un tema che sicuramente non smetterà mai di creare discussione, infatti la classificazione di una moneta è sicuramente soggettiva, anche per gli stessi periti, che come persone umane hanno ogniuno una loro visione. Certo i tavoli sono molto utili a capire il discorso, parlare con dei professionisti esperti della materia non puo far altro che aiutare a capire, per una classificazione comunque corretta anche il più bravo dei periti potrebbe non sbagliare, ma darne una soggettiva, che poi potrebbe essere contrapposta ad altra classificazione di altro perito, insomma rimane sempre un problema ostico la classificazione. Ma daltronde ci vuole sempre una persona che giudichi e che dia un parere altrimenti ci sarebbe il caos più totale, quindi la verità a mio personale parere stà nel mezzo, far classificare una moneta (importante) da più periti e poi ottenere una sorta di valutazione media così da avere una reale classificazione.2 punti
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Per gli amici appassionati con queste monetine, ecco il mio nuovo acquisto. Moneta comune ma che mi ha piaciuto. A presto. Alain.2 punti
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A me ha fatto piacere leggere che ci sono molti numismatici, ossia studiosi, scienziati. Mi rammarico, solamente, che siano veramente pochi i post orientati alla divulgazione del sapere a beneficio dei semplici collezionisti. Almeno per quanto riguarda la monetazione di mio interesse.2 punti
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Maggioranza... minoranza... ma di cosa diamine stiamo parlando? A me certi discorsi fanno venire i brividi. Che qualcuno (e in questa discussione ne ho letti tanti) pretenda di ergersi a nume tutelare dell ars numismatica, a pashadaran del modus collezionandi suscita grande tristezza. Quindi una volta che avete stabilito che “siete 23 vs 5” a pensarla in un certo modo su questo forum cosa dobbiamo dedurne? ora che “avete una maggioranza” possiamo certificare certe verità su tavole di pietra? Addirittura arrivo a leggere che beh “chi pridilige il FDC non lo sceglie tanto per scelta o convincimento personale, quanto per un indottrinamento modaiolo”... Affermazioni pesanti, e discretamente arroganti. Perché, vedete, un conto è discutere e cercare di confrontarsi, ben altro è invece è cercare di stabilire (o addirittura farlo!!) la supremazia di un determinato sistema sopra un altro. Non credo che il forum serva a questo. Leggo molta intolleranza verso chi non si “allinea”, e la cosa mi suscita forte perplessità. Ma in definitiva, a voi, ma cosa ve ne può importare se c è chi predilige un bel FDC, e per L aggiunta in SLAB. A me interessa il giusto, e non son aprioristicamente ne per L una ne per L altra parrocchia, prediligendo quel che posso nelle migliori conservazioni che le mie finanze permettono, non giudicando chi mette in collezione gli MB, non giudicando chi cerca gli MS. non mi ritengo portatore di una verità collezionistica, ritengo che ciascuno debba poter fare quel che più gli aggrada, senza doversi sentire attaccato dai “puristi” (che poi sarebbe interessante capire da dove si trae questo auto convincimento). Se un collezionista di 80 anni colleziona da 60 pezzi in MB questo è il Vangelo della moneta? A volte leggendo questi commenti rammento una favola di esopiana memoria, “Olim vulpes, quam Fames vehementer opprimebat, in alta vinea uvam rubentem viderat eamque, summis viribus saliens, appetebat. Cum pluries conatus suos iteravisset, numquam dulcem illum cibum potuit attingere..” continuate voi...2 punti
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Taglio: 2€ CC Nazione: Portogallo Anno 2012 Tiratura: 500.000 Conservazione: BB Località: Bibione (Ve)2 punti
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E una medaglietta in oro raffigurante la Regina Elisabetta, la si poteva trovare con tanta ma tanta fortuna all'interno del fustino del detersivo marca PERSIL negli anni 602 punti
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L'aquila, quasi costantemente presente sulle monete a doppio rilievo, sulle monete incuse di Crotone compare occasionalmente in pochi coni con, al rovescio del tripode, non un tripode incuso bensì una aquila ad ali spiegate incusa . Tra varie ipotesi su questa presenza, vale un cenno quella che, dal racconto di Erodoto ( V , 44-45 ), vi legge un collegamento con l'indovino Callia che avrebbe affiancato i Crotoniati, ricevendone onori, nella presa di Sibari . Callia, della stirpe di Iamo indovino in Olimpia di Elide sulle cui monete si trova la raffigurazione di una simile aquila ad ali spiegate .2 punti
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Nella mia Collezione di monete Napoletane stanno insieme rarità in mb, qbb, BB, Spl e qualcuna in qFDC, e sono uno spettacolo viste le une accanto alle altre?2 punti
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Ciao Gallienus, approdo a questa discussione solo dopo aver letto - ed apprezzato -il Tuo intervento nel tread su conservazioni e rarità; intervento che non posso che sottoscrivere appieno. Mi complimento dunque per la Tua ultima acquisizione, si tratta certamente di un esemplare di ottima conservazione per la tipologia nonché di rara apparizione sul mercato. Contribuisco alla discussione mostrando l'esemplare della mia collezione, acquistato ormai alcuni anni fa...esemplare peraltro ritratto sul catalogo Gigante. Grazie per il Tuo contributo. Buona domenica2 punti
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Recente arrivo in collezione questo 5 soldi della reggenza di Carlo Emanuele II del 1648. Moneta facile da trovare, ma veramente difficile da trovare in una buona conservazione visto la lega bassa specialmente con questo millesimo. In questo esemplare di 4,70 grammi di peso conforme alla tipologia, a parte una debolezza di conio ad ore sei che non permette di vedere bene la scritta SOL S del valore, l'impronta è ancora fresca e non usurata e permette di vedere bene i visi del duca e della reggente che, visto il rilievo, sono i primi a perdere particolari per l'usura. Dopo molto tempo ho finalmente trovato un esemplare in una conservazione soddisfacente da inserire in collezione che mi fa dimenticare un altro esemplare in conservazione simile che mi era stato offerto e che non avevo acquistato anni fa pentendomi amaramente subito dopo... penso sia successo anche ad altri, ma quando capita, a me lascia degli strascichi... non compro più una moneta dello stesso tipo se non raggiunge almeno una conservazione simile ed un prezzo simile.. e spesso (quasi sempre) il buco in collezione rimane! Difficile che capitino due volte le buone occasioni!! Questa volta invece mi è andata bene e sono soddisfatto, penso che questa moneta rimarrà in collezione e non verrà più sostituita....1 punto
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https://museoegizio.it/esplora/appuntamenti/presentazione-del-libro-rinvenimenti-monetali-e-circolazione-a-pompei-giacomo-pardini/ Il 22 Ottobre presso il Museo Egizio di Torino, Giacomo Pardini presenterà il suo nuovo libro “Rinvenimenti monetali e circolazione a Pompei”, interverranno la Prof.ssa Renata Cantilena ed il Direttore del Museo Egizio. Leggere le info sul link per orari e luogo. Da non perdere!1 punto
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Buonasera a tutti ! Credo e chiedo conferma ..acquistato come quattrino grosso bianco,è possibile? Si riesce ad identificare il segno di zecca ? Potrebbe essere associato alla lettera B che si intravede alla destra della testa di san Giovanni ? Peso :0.75gr, d :19 mm ! Grazie !1 punto
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Ciao @safado, grazie per averci mostrato la moneta, bella e interessante, ho appena ricontrollato il libro della @monbalda e non menziona nessuna variante con la I al posto della E, secondo la mia opinione potrebbe essere un errore di battitura I al posto di E, oppure non è venuto il gambetto centrale della E praticamente una E piena che può sembrare una I, io propenderei più per la seconda ipotesi. Per la classificazione della moneta direi che non si tratta di Federico I ma di Enrico VII Grosso da un soldo con la Vergine ed il Bambino in trono, aquila coronata su capitello, emessa dal Comune di Pisa al nome di Enrico VII 1312-1313 Al D/ Vergine nimbata e coronata, con il Bambino nimbato in braccio, in trono, ai lati : PI - SE nel tuo caso PI - SI, a sinistra elmo in contorno perlinato Al R/ aquila coronata su capitello girata a sinistra; ● ☩HENRICU● - ●SIMPATOR: in contorno perlinato Classificato come A.IV.2c. dalla Monica @margheludo, @magdi, @foglionco, @adolfos, @dabbene, @anto R e tutti gli altri che seguono Pisa, cosa ne pensate? Allego la foto di un mio grosso con la E più simile alla I/E di quello pubblicato da Safado1 punto
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Bella impronta Alain Gran bella conservazione! Il mio in collezione è messo molto peggio!!1 punto
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Grazie tante per le precise informazioni Illyricum, non mi sono proprio accorto della denominazione AUGUSTO nel RIC VI 103. Dopo il tuo post sono più contento poiché è la mia prima moneta di Costantino da Cesare, veramente ottimo per la mia piccola collezione.1 punto
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Caro @Legio II Italica perdonami ma non sono d'accordo ,spesso le notizie non sono altro che notizie ,mi spiego : succede che viene trovato durante degli scavi ,mettiamo un tesoretto ,non e' che si possa estrapolare chissa' che discorso ,poiche' e'appunto un fatto in divenire ,tutto quello che si sa viene descritto esaustivamente nel link ,se io aggiungessi qualcosa sarebbe una mera ripetizione di quanto riportato nella notizia stessa ,non e' come parlare ,che so , del Colosseo che dispone di una letteratura infinita e per cui ci sono infinite fonti da cui attingere e sviluppare. Diverso e' il discorso di un link che non contiene tutte le descrizioni dovute e che magari traspaiono dalle fotografie contenute nello stesso e che permettono di ricavare e definire ulteriori dati anche solo per deduzione come e' stato per il post sul tesoro di Como nato da una news comunicata da un utente e evolutosi in una bella discussione . Comunque trovo utile quando qualche utente posta una notizia che magari non conoscevo ,io sicuramente continuero' a farlo , convinto di fare cosa gradita agli utenti del forum , poi se e' una questione di forma se ne puo' discutere all' infinito. Oltretutto essere laconici non e' negativo ... anzi . Con stima . Adelchi1 punto
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Ciao Daniela , per dare un parere e una teorica valutazione e' necessaria una foto della moneta , oltre , almeno , al peso .1 punto
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Oramai anche nelle altre sezioni, specialmente quelle dove si identificano monete, spesso "ci" si limita a girare un link all'interessato la cosa peggiore è che chi lo riceve vuole proprio questo tipo di "servizio", lo deduco dal tipo di richieste che fanno, somigliano più alle domande che facciamo sui motori di ricerca con un paio di parole chiave e poco altro.1 punto
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134/2 Anonymous. 194-190 BC. As (29.49 gm). Laureate head of Janus / Prow right; L PL H above. Crawford 134/2; Sydenham 333. Fine, dark green patina. Dr. Busso Peus Nachfolger Auction 378 - April 28th, 2004 No.: 349 250 $ Il Crawford la cataloga così, potrebbe essere un grosso affare1 punto
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Una volta il criterio era il seguente: C = presente in tutte le collezioni R = presente in molte collezioni, ma non in tutte R2 = presente in poche collezioni R3 = presente in pochissime collezioni R4 = pochi esemplari conosciuti R5 = unico Credo che possa ancora funzionare, indipendentemente dalla tiratura. Arka1 punto
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Secondo me è Castiglione, quel poco che rimane della legenda del dritto (leggo P BO... C) è pienamente compatibile con quella delle contraffazioni castiglionesi (P BONORV C).1 punto
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Discussione tutt'altro che nuova, e che ciclicamente ritorna. Innanzitutto va chiarito il concetto di rarità indicato dai vari cataloghi di settore, che è in realtà un grado di reperibilità sul mercato. Ossia, non dipende certo dal numero concreto di pezzi esistenti, quanto da un rapporto tra quanto disponibile sul mercato e la richiesta del mercato stesso. E', insomma, un parametro puramente commerciale, altrimenti non ci troveremmo simili indici di rarità su monete, ad esempio del regno d'Italia, rispetto a monete di zecche più o meno minori infinitamente più rare in quanto a pezzi realmente esistenti, ma meno ricercate dal mercato. Per quanto riguarda il voler cercare di quantificare di quanti pezzi si parla in determinate categorie, penso sia impresa impossibile. Ogni monetazione fa storia a se stante, e non esistono studi così specifici in grado di quantificare i pezzi esistenti, sopratutto se si parla di rarità non assolute quali può essere un R3 (se può essere facile contare i pezzi R5, in quanto parliamo di poche unità, ben diverso il discorso quando vanno censiti centinaia di pezzi sparsi per il mondo). Oltrettutto gli studiosi numismatici in senso stretto non considerano affatto importante il fattore rarità, che invece è basilare per un collezionista.1 punto
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quasi sicuramente, per l'Italia non credo nè valga la pena ..... è comunque un catalogo fatto nella lontana america ?1 punto
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dichiarando la mia completa non conoscenza, dovrebbero essere una serie di monete greche..... sapete dirmi qualcosa di piu'?1 punto
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quindi una serie di imitativi della stessa coppia di coni? una sorta di dupondio quindi? Saluti Eliodoro1 punto
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Taglio: 2€ CC Nazione: Lituania Anno 201A Tiratura: 990.000 Conservazione: SPL Località: Bibione (Ve) Note: 18esimo stato in collezione 200 commemorative in collezione1 punto
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Taglio: 2€ CC Nazione: Finlandia Anno 2005 Tiratura: 1.948.394 Conservazione: BB Località: Bibione (Ve)1 punto
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Ciao Marco Indubbiamente l'attribuzione di una rarità più o meno elevata di una moneta, dipende dalla facilità di trovarla in commercio. E' una regola ineludibile. Per quanto concerne le monete di Venezia, già Papadopoli, ai tempi della redazione dei suoi volumi sulle monete veneziane, dati alle stampe a cavallo del 1900, espresse negli stessi un grado di rarità ed il valore commerciale per ciascuna moneta emessa; giacché il Papadopoli le aveva quasi tutte e di alcuni tipi anche più esemplari, c'è da credere che avesse, ai suoi tempi, il polso per attribuire gradi di rarità. Io credo che sia partito tutto dalle sue considerazioni. Dico ai suoi tempi, perché certamente, da allora, alcune attribuzioni sono state riviste alla luce di apparizioni in aste e listini di alcune monete; internet è stato essenziale per venire a conoscenza di nuovi esemplari, qui o la, dello stesso tipo che si pensava difficilmente reperibile e qualche grado di rarità è stato modificato. Monete, considerate solo qualche decennio fa, R2 o più, sono state ridimensionate; credo che lo stesso valga anche per altre monetazioni. saluti luciano1 punto
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Altra medaglia di fine 1800 con al diritto la corona ducale, sotto a sinistra stemma del comune di Milano con al centro le righe verticali che in araldica corrispondono al rosso, a destra altro scudetto con la SCROFA LANUTA altro simbolo antico della città di Milano. R/. COMITATO POPOLARE PERMANENTE DI BENEFICENZA.1 punto
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Acquistato ieri al Convegno Numismatico di Grenoble presso il banchetto dello stesso autore Guy Maurel . Prezzo di copertina 60 euro. Scontato a 50 euro @legioprimigenia1 punto
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Microscopici avvallamenti da maneggio... con le legittime riserve del caso, giusto perchè le banconte si valutano de visu e non tramite un monitor, si può considerare un fds.1 punto
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Le perizie servono solo al momento in cui vengono richieste, per garantire un acquisto. Non ho mai compreso l'imbustamento e preferisco la foto (come nelle aste più serie viene fatto). Raccolgo monete e non perizie: se sono presenti accanto alla moneta, ritaglio il cartellino e lo conservo togliendo l'esemplare dalla plastica (le buste più recenti non contengono PVC, ma materie plastiche che comunque degradano a scapito del contenuto).1 punto
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Aggiungo l'ultimo mio arrivato, esemplare anno XXI a data 1795, appartenete alla tipologia della prima riduzione con riferimento Muntoni 80b. Diametro 28,63mm e peso 5,44gr.1 punto
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Leggo con piacere la discussione e se puo' essere d'aiuto per la statistica, la rarita' personalmente mi attira di piu'. Non sono ossessionato dalla conservazione e quando riesco ad accaparrarmi una moneta rara anche BB ma che sto cercando da tempo, mi da maggiore soddisfazione che acquistare un FDC che invece potrei acquistare piu' o meno quando voglio, solamente aprendo il portafoglio ...1 punto
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Affianco @Ser. Broccolo con un contributo analogo che aggiunge solo la definizione degli oggetti rinvenuti con le monete : https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/18_ottobre_04/como-anfora-romana-preziosi-lingotto-mille-monete-oro-664fbd4a-c7b3-11e8-95ee-ea5556d06e7a_amp.html1 punto
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Io preferisco di gran lunga la rarità al FDC. Meglio che in giro ci sia gente che vuole solo monete perfette, così le altre restano alle basi per la gente come me che apprezza la storia della moneta oltre all'estetica!! Saluti a tutti!!1 punto
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Questa coppia è stata venduta a 1125 euro https://www.pandolfini.it/it/asta-0212/due-medaglie-leopoldo-ii-granduca-di-toscana--8.asp1 punto
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Gli incusi del contorno sono preparati prima della coniazione vera e propria e arrivano in zecca già in questo stato, le virole di zecca aggiungono poi la rigatura. Questo spiega anche perchè esistono i contorni di tipo A e B, ossia con le scritte orientate in un senso o nell'altro, dovuto appunto al fatto che gli incusi sono già presenti e i tondelli finiscono sotto la pressa coniatrice in modo del tutto casuale. Anche la presenza di alcuni 2 Euro con scritte sul contorno diverse da quelle previste, è spiegabile con la presenza nel mucchio di alcuni tondelli preparati per un paese diverso da quello che poi li ha usati. Sul come riescano questi tondelli ad entrare sul mercato collezionistico, beh, considerando la natura umana mi stupisco che ne escano così pochi... non è necessario che fuoriescano dalla zecca, questo tondello in zecca probabilmente nemmeno c'è entrato....1 punto
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DE GREGE EPICURI Continuo sulla fine del III secolo e vi mostro il fratello minore di Carino, cioè Numeriano (leggermente meno comune di Carino). Pesa 3,5 g. Al D la legenda reca: IMP C NUMERIANUS PF AUG, busto dell'imperatore a destra. Al R compaiono due figure: Numeriano, e Giove, che gli porge un globo, su cui sta una Vittoria con corona in mano. Scritta: VIRTUS A-UGG. C'è una gamma sopra all'esergo, e XXI sotto. La zecca dovrebbe essere Antiochia, e penso si tratti del RIC 466 v2, ma come sempre vi chiedo se confermate. Scusate i margini non ritagliati, ma ora non ho il solito programma.1 punto
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Ancients Nero (AD 54-68). Orichalcum sestertius (30mm, 25.82 gm, 6h). NGC (photo-certificate) MS★ 5/5 - 4/5, light smoothing. Lugdunum, AD 67. IMP NERO CAESAR AVG P MAX TR PONT P P, laureate head of Nero left, globe at point of bust / S – C, Nero standing left on low platform, togate, with praetorian prefect at his side, raising right hand in address to three German guardsmen, of whom the two in front carry standards; in the background, the tiled roof and a column of the camp Praetorium (headquarters); ADLOCVT COH in exergue. RIC 565. BMCRE --. Cohen --. WCN 467. Extremely rare and undoubtedly the finest surviving specimen. Superior portrait and a beautifully executed and detailed reverse scene, with a pleasing deep olive-green patina. Ex Gorny & Mosch 203, (5 March 2012), lot 327 (realized $86,000 hammer). The soldiers depicted in this extremely rare "Adlocutio" ("addressing the troops") sestertius of Nero are probably not from the Praetorian Guard, as is often claimed. One of the soldiers is heavily bearded and all are shown without armor, wearing only tunics, cloaks and swords slung at their hips. The standards they carry are quite different from those depicted on Roman coins and sculpture, which bear a multitude of discs, banners and other emblems; these rather spindly standards have several hemispherical and one disc-shaped adornment each. These features indicate the troops Nero addresses are members of the Germani Corpori Custodes, the elite German Bodyguard that served the Julio-Claudian dynasty. German bodyguards were first employed by Julius Caesar and by the end of Augustus's reign they numbered between 500 and 1,000 men. They were briefly disbanded after the battle of the Teutoburg Wild, but were reconstituted by Tiberius and were the last force to remain loyal to Nero when his regime collapsed in AD 68. HID029012420171 punto
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Dal 1995 non più. Infatti il cruento tiro al piccione è stato sostituito dal tiro all’elica, uno sport che deve la propria nascita alla principessa Grace di Monaco. Secondo le cronache, la principessa stava uscendo da un albergo di Montecarlo con un’amica quando questa fu ferita e imbrattata di sangue da un piccione colpito a morte da un appassionato di tiro al volatile. Grace provò disagio e orrore e chiese che il tiro al piccione fosse vietato, come in effetti fu poi decretato dal principe Ranieri di Monaco. Da qui la diffusione alla fine degli anni Sessanta del tiro all’elica, una variante "meccanica" del tiro al piccione nella quale i volatili sono sostituiti da eliche di plastica lanciate da un apposito strumento e il cui movimento nell’aria ricorda molto quello dei piccioni. L’inconveniente che la plastica era troppo dura e molto spesso i pallini non riuscivano a frantumarla, rendendo difficile l'attribuzione del punteggio al tiratore, è stato superato con materiali che pur conferendo all'elica la necessaria rigidità, si frantumano facilmente nell'impatto con i pallini. Alla fine del 1999 i praticanti di questo sport nel mondo erano trentamila, concentrati soprattutto in Argentina, Spagna, Stati Uniti, Portogallo, Francia e Italia. In Italia, dove la disciplina è arrivata nel 1994, all’epoca i praticanti erano oltre tremila e si esercitavano su quarantacinque campi di tiro sparsi nella penisola. Oltre ai campionati nazionali (solo individuale quello italiano) si tengono quelli europei e mondiali dove sono previste anche gare a squadre.1 punto
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