Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/21/18 in Risposte
-
Ciao Paolo, ne abbiamo censito tre in un giorno.... Perché pochi appassionati ricercatori di varianti hanno condiviso le proprie monete e le proprie ricerche! Magari lo facessero un po' più di utenti.... Così avremmo rarità più attendibili sui cataloghi prezziari. Non penso che siano solo queste tre Piastre a riportare le aquilette rovesciate..... In un anno come il 1834. Ma nulla toglie che sia molto rara questa variante, é da mesi che la conosco e ad oggi solo altre due.4 punti
-
Buongiorno @Rocco68, non ti sfugge nulla. Questo millessimo stravolge in parte la teoria che hai citato. Non saprei che pensare a questo punto. Nel frattempo che qualcuno ci illumini posto la mia 1834 aquile capovolte incise correttamente e poi riposizionate entrata in collezione grazie ad un vero amico. Saluti4 punti
-
Taglio: 50 cent Nazione: Monaco Anno: 2001 Tiratura: 303.500 Conservazione: BB- Località: Milano3 punti
-
Taglio: 1 cent Nazione: San Marino Anno: 2004 Tiratura: 1.320.000 Conservazione: BB Località: Milano3 punti
-
Buona domenica a tutti, In un vecchio post in questa discussione, @Martin_Zilli condivise questa bella Piastra del 1834...mi sono accorto che al rovescio nello stemma, le aquilette... Prima furono incise correttamente e poi incise capovolte! Questa posizione delle aquilette la abbiamo riscontrata nelle Piastre del 1856, 1857, 1858, 1859 e 1859 per Francesco II. Ma mai finora nelle giovanili di Ferdinando. Ora mi chiedo, cosa ne penserà chi sosteneva la teoria della "fine di un Regno"?3 punti
-
Qualcuno si starà chiedendo, ultimamente (dopo l’uscita del Manuale), come mai appaiono sul mercato alcune monete di Napoli e pur partendo da un prezzo base bassissimo raggiungono prezzi elevati di almeno 5/8 volte quello proposto; forse anche le case d’Asta rimangono meravigliate. In questi ultimi tempi ne ho appuntati almeno (già) una ventina. Quello di stasera dell’asta inAsta appena chiusa merita una menzione da parte mia. Quando ho stilato il Manuale, per cercare la foto di questa moneta (pensando addirittura che forse non esisteva), sono dovuto ricorrere ad una foto del Museo Nazionale Romano per portarla nella classificazione, altro che comune. Ha dell’incredibile…per rarità. Era lì in sospeso dall’apertura dell’asta e quando l’avevo vista, sono rimasto molto, molto contento della sua apparizione. Complimenti all’acquirente, che ovviamente, non sono io, pur avendola memorizzata ed osservato il LIVE. Mica posso comprarle tutte !!2 punti
-
Buona domenica a tutti, a Bologna al convegno ho aggiunto alla mia collezione di questo pontefice questo mezzo scudo rif. muntoni 206. non è una moneta che ho potuto studiare tante volte dal vivo...anzi penso quasi mai e son andato un po a istinto. mi piace la patina e mi piace soprattutto il rovescio con san petronio ancora ben decifrabile. il dritto pare più usurato e probabilmente loè ma a mio avviso soffre di debolezze nella zona esterna dello scudo...il fanciullo che soffia però si vede ancora ed è un bel vedere. prima di prenderlo ho guardato un po in internet qualche moneta simile e non è che se ne vedano tante coi rilievi integri... io son un po acerbo forse nel valutarle ma mi son tenuto sul bb/spl complessivo. voi come la classifichereste? grazie a tutti e un saluto marco2 punti
-
Salve a tutti! Volevo mostrarvi questo denario fresco di giornata,cosa ne pensate? Chiedo scusa per le foto fatte male e per lo sfondo.2 punti
-
Salve uagliuni tra tutto il rame del periodo borbonico che adoro (perchè io odio il rame) e l unico nominale che preferisco tenere è il 10 tornesi 1798 e mi mancava questo per chiudere la serie... poi ce ne sono altri senza punto dopo il IV ma non è fondamentale per me. So vi mostro questo appena preso sulla baia attendo i vostri commenti. see u soon and i hope to see a lot of comments.2 punti
-
...si, si eccome....ne ho presa una per ricordo......ah...ahah....ah.....2 punti
-
Di nuovo buonasera, Rocco ha ragione, come si scoprono nuove varianti? Prima con lo studio e poi con la condivisione degli esemplari scoperti o comunque presenti in collezione. Do il mio modesto contributo postando la mia Piastra da 120 Grana del 1834.2 punti
-
Buona sera vorrei segnalare un convegno che si terrà a Messina sabato 27 ottobre.2 punti
-
questo mezzo scudo romano proviene dall'asta 4 aurora....penso del 2016. purtroppo non riesco con foto da stativo a rendere i bei fondi che ha soprattutto al dritto...dovrei fare foto inclinate o un video per render meglio. qua metto la foto del catalogo...forse un po meglio2 punti
-
penso che fabrizio intendesse un mezzo scudo romano 1777 che avevo messo su facebook metto anche qua la foto2 punti
-
Taglio: 50 cent Nazione: Italia Anno: 2007 Tiratura: 4.955.490 Conservazione: BB Località: Milano2 punti
-
Ciao, temo purtroppo si tratti del solco lasciato dalla macchinetta utilizzata per sigillare i rotolini che contenevano le monete. Purtroppo non è un errore ma una azione meccanica molto deturpante. Mi dispiace davvero. Un grande saluto ?2 punti
-
Trovo decisamente poco convincente che questa moneta si possa datare dal 1359 al 1375 (e poi perché assegnarla proprio a Cansignorio?) ed a quel che ne so c'è un solo autore che lo ipotizza, mentre tutti gli altri, dal Murari in poi, lo datano al periodo di Cangrande, più o meno dal 1312 in poi. Il valore di 2 soldi poi non è testimoniato da nulla, ed è in netto contrasto con la metrologia di tutte le altre monete venete sicuramente databili agli anni '60-'70 del secolo (anche tenendo conto che la lira veronese, probabilmente dopo il 1350, valeva un terzo in più di quella veneziana). Per non parlare dello stile, che non trova confronti in alcuna moneta della seconda metà del '300, ma quello può essere un fattore opinabile. Certo che è strano che il grosso duecentesco da 20 denari veronesi (quello del tempo di Ezzelino) sia stato riproposto identico e con punzoni molto simili ad oltre ottant'anni dalla sua scomparsa dalla circolazione e non agli inizi del Trecento, quando tutte le monete straniere che penetravano in Veneto erano ancora basate sul valore di quella gloriosa moneta. E poi perché è privo di ogni riferimento ai signori in carica, novità che a Verona per la moneta grossa era invece già stata introdotta una decina di anni prima della data qui proposta da Alberto e Mastino e poi non più abbandonata, nelle monete sicuramente databili. Perché tornare indietro? Per il resto non conosco alcun ripostiglio della seconda metà del Trecento che contenga uno dei grossi qui discussi, ed a meno che non ci siano sul mercato nuovi rinvenimenti che non posso conoscere, ho grande fiducia nel mio archivio. E' vero che è presente nel ripostiglio di Molina di Ledro, ma questo si data quasi al 1450, e contiene numerosi pezzi della I metà del '300 (c'è anche un grosso di Praga degli inizi del '300), che certo allora circolavano ormai solo come bolzone, cioè come metallo a peso. Ergo il dato non offre nessuna informazione cronologica, salvo il fatto ovvio che tutte le monete presenti sono ovviamente precedenti al 1450. In altre parole, quanto è stato detto è semplicemente un’opinione personale (per me sbagliata, ma naturalmente anche la mia è un’opinione), per quanto ne so non ancora ribadita (per iscritto, intendo) da alcun altro studioso. Quindi forse sarebbe più giusto presentarla come tale e non come un dato di fatto, no? D’altra parte siti come questo hanno anche lo scopo (forse è anche quello principale), di far partecipare anche persone che non hanno la possibilità, il tempo o anche la voglia di documentarsi personalmente, e quindi hanno tutto il diritto di avere informazioni che non inducano a sposare tesi che non sono in grado di verificare. Soprattutto da parte di chi invece la possibilità di documentarsi ce l’ha. Saluti, Andreas2 punti
-
Neanche a me fa impazzire, lo stemma decentrato è stato introdotto l'anno scorso con la moneta da 20 euro in oro dedicata a Sant'Antonio da Padova, in questo caso però l'angelo raffigurato nella destra va a riempire troppo l'immagine e secondo me toglie importanza allo stemma.2 punti
-
Mah, se si intendono denari "di Lucca" con la possibile legendea "FEDERICVS" e varianti, anche avendo guardato bene i numerosi esemplari che almeno a me è capitato di osservare direttamente fino ad ora, più quelli eventuali passati sul forum, mi pare che siamo sempre nel campo della rarità. Se si intendono invece quelli con la scritta VVLT il numero aumenta, ma i VVLT certi secondo me sono di numero inferiore a quanto ogni tanto ho visto indicare, ma è vero che guardando bene sono meno rari di qualche tempo fa. Per quanto riguarda la datazione se possibile non basiamoci troppo sul "colore" di queste monete perché tra monete genuine ed imitazioni d'epoca, bianchiture o argentature fatte più o meno bene, o persistenti o meno in base alla giaciture delle monete, o ancora metodologia di pulizia delle monete etc...si possono avere in superficie risultati ottici assai diversi, e non corrispondenti al tenore medio di fino nel tondello. Quello che è importante è il peso e la tipologia/ caratteristiche dei conii, in particolare della H e della scritta LVCA al rovescio. Dunque a quale periodo di emissione eventuale potrebbe risalire la moneta postata da @avgvstvs? Perché questo è un elemento importante per capire chi eventualmente e quando potrebbe avere prodotto questi denari. In attesa delle vostre opinioni buona domenica MB @avgvstvs2 punti
-
Io quello che vedo in questa moneta DALLA FOTO sono rilievi almeno SPL - ma anche qualcosa in più - una mancanza di metallo (certo non un colpo) che quindi non inficia la conservazione e una pesante lucidatura, che appare evidente dai riflessi sotto la testa al D/. Trovo impossibile - o per meglio dire fuorviante - fondere rilievi e lucidatura in un unico giudizio.2 punti
-
Ho trovato questo avvertimento in rete, ci sarà qualcosa di vero? Visto l'andazzo di queste richieste stravaganti, anticipo qualcuno che potrebbe chiederne il valore in questa sezione!2 punti
-
Buonasera, mi permetto sommessamente di intervenire dicendo solo che le foto lasciano sempre molti dubbi. Ripescando la foto della casa d’aste,che posto di seguito, è comunque possibile apprezzarne tutti i rilievi (veramente ottimi, notate il boccolo della parrucca ben impresso nei suoi dettagli), ed i pregi qualitativi (come la bella, secondo il mio parere, patina) e tecnici dell’esemplare: non presenta graffi vistosi, decentrature o debolezze tipiche della tipologia. Secondo me, lo Spl è una conservazione verosimile già dalle foto, dove si intravede anche una piacevole brillantezza del metallo sotto la patina nella foto presa dal catalogo che lei ha postato; ricordo che comunque, lo spl è una conservazione che un minimo di usura lo prevede. un saluto cordiale fab2 punti
-
Si tratta di un denaro grosso da due soldi o 24 denari, circolante a Verona durante il governo di Cansignorio della Scala (1359-1375). Fu coniato imitando il denaro grosso comunale da 20 denari del Duecento. A seconda delle fonti viene chiamato incrociatus in latino o incrosà/crosà in volgare. Ebbe una certa diffusione anche fuori dai dominii scaligeri, a Mantova e Padova, tra la fine degli anni Sessante e i primi anni Ottanta del Trecento, per poi scomparire rapidamente. Si trova in qualche ripostiglio della seconda metà del XIV secolo e degli inizi del XV. L'ultima comparsa avviene nel ripostiglio di Molina di Ledro, risalente alla metà del Quattrcento.2 punti
-
Come per ogni cosa è impossibile conciliare i gusti di tutti in un'unica rappresentazione estetica. Altrimenti le case automobilistiche farebbero un solo modello d'auto di un solo colore, le aziende tessili produrrebbero un solo vestito, i produttori di elettrodomestici farebbero un unico tipo di microonde o di frigorifero e così via... E invece i gusti sono gusti, e per fortuna non sono tutti alla menta... Così possono esistere gli estimatori di Mozart piuttosto che di Beethoven, o gli amanti dei quadri di Monet piuttosto che di Picasso, e l'arte si arricchisce di stili, idee, maniere differenti di vedere le cose e di interpretarle. D'altronde da sempre si dice che il mondo è bello perché è vario2 punti
-
Carissimi, giusto per chiudere il cerchio vi posto anche l'esemplare di Elia Pulcheria ( anche se si legge PulchePia sulla moneta) prodotto con lo stesso Conio del rovescio dei 2 Romolo, anche lo stile dell'incisione del conio del diritto denota la stessa mano... Ricordo che Elia Pulcheria fu imperatrice fino al 450 d.C. , Romolo dal 475 al 476 . Lo stile e la produzione delle monete autentiche di entrambi è diversissimo tra loro, come è logico aspettarsi con il passare di almeno un trentennio tra i due... Si legge benissimo la impossibile sigla di zecca SMAN, come giustamente ipotizzato da @Poemenius Aggiungo anche una scheda di comparazione tra un falso ( il primo ) e altri 3 esemplari di Romolo ragionevolmente autentici… ...direi che a questo punto c'è ancora poco da dire…. Cordialmente, Enrico2 punti
-
È vero, molti si avvicinano all'oro monetato semplicemente per diversificare i propri investimenti. Capita poi che ci si fermi a guardare i propri acquisti e che, per puro gusto, la volta successiva si cerchi di "investire" su una moneta diversa; "visto che ci sono la prendo di un altro stato o di un altro regnante". Magari la volta successiva si chiede al cambiavalute di vedere diverse monete, si cerca la possibilità di scegliere la bullion desiderata fra le disponibili e si porta a casa quella meglio conservata. Ad un certo punto, avendo già comprato tutte le tipologie disponibili a prezzo del fino, ci si dice: "vabbe' questa mi manca e costa poco più di quanto pagherei una di quelle che ho già". Vent'anni dopo poi può anche succedere di ritrovarsi a spendere, per una sovrana di un regnante mancante in raccolta, tanti tanti soldi e riporla accanto a quella del padre di questo re, acquistata da ragazzi al costo del fino o ricevuta in omaggio in occasione del proprio battesimo. Non bisogna sottovalutare l'acquisto di monete bullion, più spesso di quanto si pensi esse diventano un trampolino per la numismatica. In quale punto di questo percorso si è diventati collezionisti? Non ci si può ritenere tali se non si acquista ad un prezzo superiore al fino contenuto? Seguendo questo ragionamento non si dovrebbe considerare tali nemmeno coloro che raccolgono monete euro dalla circolazione; si ottengono al nominale. Secondo il mio modesto parere si diventa collezionisti numismatici quando si trova il tempo di fermarsi a guardare i propri acquisti e la stessa osservazione stimola la curiosità, la voglia di approfondire e capire quale possa essere l'oggetto della "caccia" seguente. Buon weekend2 punti
-
E con l'aggiornamento del Manuale MAGLIOCCA ne vedremo ancora di più.... Inediti per tipologia, varianti sconosciute e storia.... Tanta storia Numismatica.2 punti
-
Molte volte ho sentito le parole ci vorrebbe un corso di numismatica su più temi tecnici, sarebbe bello si diceva, lo dicevano i collezionisti, ma era una idea anche dei commercianti, in realtà non e’ mai stato fatto, un nostro socio commerciante lo proponeva a tutti, nessuno gli aveva mai detto di sì, l’abbiamo ascoltato e capito che l’idea era ottima e gli abbiamo detto sì, e’ un primo potenziale step, un primo passo verso una esercitazione pratica, una mattinata proprio di workshop, e’ un modo diverso, innovativo di concepire e vedere gli eventi coinvolgendo l’utenza, gli appassionati al massimo livello, facendoli interagire con le monete, a me sembra a dire poco fantastico solo a pensarlo, una numismatica che va verso tutti, non prendere al volo occasioni di questo tipo in una città che da sempre richiede eventi di livello sarebbe a dir poco miope e probabilmente un autogol, ripeto non e’ detto che questi treni ripassino a meno che si voglia questo, per non parlare dei quattro relatori del pomeriggio che presenteranno libri o articoli importanti venendo da tutte le parti d’Italia per raccontare numismatica, il tutto meglio ridirlo per tutti soci e non soci in modo totalmente gratuito ....1 punto
-
Complimenti Luca, quando ti arriva condividila con nuove foto. Non dimenticare la foto del taglio e di farci sapere il suo peso. Fai ottimi acquisti quando accetti i consigli ?1 punto
-
E' proprio vero che....nemo propheta in patria....? Hanno beccato solo lui o anche i..."soci"? Saluti. M.1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
in questo caso, forse, si potrebbe usare l'EDTA, sempre con cotton fioc, senza strofinare, a seguire il cotton fioc smaltiamolo correttamente nella plastica1 punto
-
La moneta è un denaro grosso coniato a Verona nel corso del Trecento per ordine degli Scaligeri. Fin qui siamo tutti d'accordo e credo tanto ti basti. Il fatto che sia un grosso da 20 o da 24 denari dipende da quanto noi sappiamo del suo "valore" all'epoca in cui fu emessa o utilizzata. Come hai potuto leggere, sul fatto non c'è concordia fra gli studiosi! Una volta era una moneta rara: Quintilio Perini nel 1902 la classificava come R, in una scala che andava da C (comune) a R5 (estremamente rara). Nel corso degli anni, tuttavia, si è rivelata una moneta piuttosto comune. Compare di frequente nelle aste e anche in questo momento è offerta in vendita su un famoso sito.1 punto
-
ciao mario non è il mio genere purtroppo, a proposito interessante l' evento di sabato per chi vuole imparare qualcosa spero di fare un salto giamba1 punto
-
Davvero Carino, forse un po'decentrato. Per me meglio il D/ che il R/ Se pagato poco un buon acquisto, ma aspettiamo altri pareri.1 punto
-
1 punto
-
Buongiorno, io personalmente è la prima volta che vedo questa "variante". Forse bisognerebbe chiamarlo "errore di conio". Comunque sia questa nuova scoperta arricchisce la monetazione Napoletana di un altro importante tassello. Scontati e ovvi sono i Complimenti al suo Padrone @Ledzeppelin81e al suo Vero Amico, che gli ha permesso di fare entrare in collezione una rarità del genere. Saluti, Sergio.1 punto
-
Taglio: 1 euro Nazione: San Marino Anno: 2009 Tiratura: 1.096.672 Conservazione: BB Località: Milano Taglio: 1 euro Nazione: San Marino Anno: 2010 Tiratura: 996.134 Conservazione: BB Località: Milano Taglio: 1 euro Nazione: San Marino Anno: 2014 Tiratura: 1.517.500 Conservazione: BB Località: Milano Note: 4 monete Taglio: 1 euro Nazione: San Marino Anno: 2015 Tiratura: 1.675.600 Conservazione: BB Località: Milano Taglio: 1 euro Nazione: Spagna Anno: 2018 Tiratura: ??? Conservazione: BB++ Località: Milano1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
Buongiorno Simone, Certamente che a Bologna esistono strutture migliori, una, si trova a poche centinaia di metri dal Parco Nord. Sono i padiglioni della fiera dove si svolgono manifastazioni di tutti i generi, per darti un'idea, è una location simile e forse migliore di Verona, ma immagino che i costi di locazione siano più onerosi rispetto all'attuale sede. Per il resto, io ci sono andato, ho trovato qualcosa di interessante ed ho conosciuto un po di gente, insomma bene una buona giornata. Saluti1 punto
-
Buona notte a tutti, concordo con voi su una probabile lettura diversa da ENRICVS e nello specifico,FREDICVS FREDRICVS o FRERICVS. Di questi denari ne ho potuto osservare un solo un esemplare del diametro di 14-15,5 mm. e 0,72g. di peso dall'aspetto piacevolmente argenteo sicuramente distante dai 150 millesimi del "Lucensis brunus" direi più vicino ai 400 millesimi del fantomatico (ed unico) denaro di lucca a nome di Federico barbarossa con il quale condivide anche i dati ponderali (o almeno il diametro) oltre alla legenda. A questo punto vista l'apparente varietà di fino, e a condizione che la nostra lettura sia corretta, lascio a voi la parola per un inquadramento temporale.1 punto
-
@Corbiniano @sandokan Buonasera, riesumo questa discussione vecchia più di due anni, volendo rendervi partecipi di aggiornamenti. Questa fu una ricerca che al tempo si concluse con delle supposizioni, a causa della difficoltà di comprensione oggettiva dell'indumento in questione. Partendo dal presupposto che a dire il vero, ancora non ho capito con certezza di cosa si tratti effettivamente, a seguito di ricerche decisamente più accurate e dispendiose dal punto di vista del tempo impiegato e dalla fantasia di ricerca, ho ottenuto delle informazioni atte a constatare che abbiamo di fronte una vera livrea nobiliare, o meglio, indumento appartenuto a vero nobile, e non un oggetto di scena teatrale. Tali conclusioni ve le rendo con piacere qui di seguito. Alcune nozioni storiche che ho inserito nelle immagini le ho tratte attraverso Wikiwand ed attraverso alcuni siti di ricerca correlati. La ricerca si è basata inizialmente sull' analisi degli emblemi nobiliari e successivamente sull' intreccio storico genealogico che ne potesse essere derivato per giustificarne l'assemblamento in quarti sull' indumento. Devo dire che praticamente sono giunto a scoprire quanto desiderato, se non per alcune informazioni circa gli ultimi due coat in basso nel secondo insieme di emblemi che non riesco a giustificare con la genealogia storica in questione. Quest'ultimi, sono più o meno ricorrrenti nell'ambito scozzese/gallese, il che potrebbero avere a che fare con gli Elphinstone/Mercer per l'appunto, ma non ne trovo l'effettiva congiunzione storica genealogica. Forse mi sono perso qualcosa per strada, ma direi che per ora va bene così ! Di qualsiasi cosa si tratti, è sicuramente post 1818 (matrimonio de Flahault-Mercer Elphinstone) dato che compaiono tutti gli emblemi, compreso quello di Nairne e Keith. Quanto riguarda il levriero e la renna presenti sul bottone, credo siano l'elaborazione di questi due, o qualcosa di molto simile comunque. Constatato infine che si tratta effetivamente di un indumento storico appartenuto ad un nobile, (presumibilmente proprio lo stesso Tenente Generale Charles Joseph de Flahaut de La Billarderie, tra l'altro molto vicino ai Bonaparte, amante della figliastra di Napoleone dalla quale ha avuto un figlio), non ci resta che immaginare e supporre in quale occasione possa essere stato utilizzato ! Se da lui, o da qualche discendente. Grazie, Davide.1 punto
-
Taglio: 10 cent Nazione : Francia Anno :2018 Tiratura : ??? Conservazione : SPL Citta : Arles (Francia)1 punto
-
Un altro esemplare del medaglione è stato battuto alla CNG 160 sette anni fa. Antoninus Pius. AD 138-161. Æ Medallion (41mm, 59.53 g). Struck AD 158. Bare head right / Roma seated left beneath tree, clasping hands with Pius standing right before; behind Pius stand Cybele and Attis. Gnecchi 57, pl. 50, 1; Banti 487. Fine, mostly brown patina, rough surfaces, some smoothing. Ex Classical Numismatic Group XIV (20 March 1991), lot 863; Richard J. Graham Collection (J. Sculman, 8-10 June 1966), lot 2453a. Segnalo anche l’articolo di Patrizia Calabria, Francesco Di Jorio e Patrizio Pensabene dal titolo ‘L’iconografia di Cibele nella monetazione romana’ in Bollettino di Archeologia on line I 2010/ Volume speciale D / D3 / 3.1 punto
-
Dico anche io la mia opinione, da questo video si vedono bene i fondi, che non credo si possano ottenere con una lucidatura, il volto di Napoleone ha un cambio non gradevole di colore ma ottimi rilievi, il rovescio è molto bello rilievi alti ed ha purtroppo quella tacchetta che ne abbassa un po' il fascino. I fondi sono complessivamente belli e a mio avviso non sono stati lucidati. Ritengo inoltre l'utente Umberto I molto esperto avendo letto in passato interventi molto pertinenti e ma i banali, capace quindi di riconoscere una lucidatura di una moneta, non essendo certo l'ultimo arrivato. Saluti Marfir1 punto
-
Buongiorno Fabio, questa mi sorprende visto che sembra avere i fondi bulinati.. Saluti e buon we Silver1 punto
-
Eccone una in vendita molto bella a 45 euro, sembra bronzo dorato, aspettiamo le tue foto migliori per dare una valutazione approssimativa.1 punto
-
Ciao a tutti! Con quella luce anche uno zucchino sembrerebbe rosso ? Servus, NJK1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.
Il network
Hai bisogno di aiuto?
