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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/05/18 in Risposte
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Cari amici, anche per quest'anno ho creato il calendario 2019 scaricabile sul sito, Sperando in un vostro gradimento Invio cordiali saluti roth37 http://www.roth37.it/COINS/Calendars/index.html7 punti
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Agricola in Hibernia Esistono molte teorie ma poche prove che i Romani sbarcarono in Hibernia , attuale Irlanda ; in effetti la vicinanza tra la Britannia e l' Hibernia e' tale , circa 70 chilometri di mare , che niente avrebbe impedito alla flotta romana di sbarcare Legionari in questa seconda grande isola dell' arcipelago . Il perche' non conquistarono l' isola in modo stabile rimane un mistero , probabilmente fu per mancanza di interesse ai fini economici e per il clima rigido , da cui derivava il nome Hibernia , che non consentiva sfruttamenti agricoli del terreno ritenuto duro , quindi Roma non annesse mai l' Hibernia e la sua influenza nell' isola fu solo parziale , come le testimonianze sono discordi e frammentarie . Sembra che intorno al promontorio fortificato di Drumanargh , nel cui nome qualcuno ha voluto riconoscere la radice "ruman" come un chiaro riferimento agli antichi Romani , la cui presenza pare risalire alla fine del I secolo d.C. quando il forte potrebbe essere stato costruito da Giulio Agricola a seguito di una spedizione esplorativa in Irlanda intorno all' anno 82 . Queste al momento sono solo ipotesi , ma esistono delle “prove” provenienti dagli storici classici e da alcuni reperti archeologici , tra gli autori storici primeggia Tacito che in una sua opera , la : De vita et moribus Iulii Agricolae , Tacito afferma che suo suocero Giulio Agricola , mentre era governatore della Britannia dal 78 all' 84 accolse presso i Romani in Britannia un Re irlandese in esilio e che prese ciò a pretesto per pianificare una conquista dell' Irlanda , che per difficili motivi militari in Britannia non avvenne mai . Tra i reperti archeologici trovati in recenti scavi , sono venuti alla luce manufatti romani e romano britannici in molti siti associati al Re irlandese ospite di Agricola , come a Tara e a Clogher . Anche lo storico italiano Vittorio Di Martino ha ipotizzato che i Romani possano aver aiutato questo Re irlandese chiamato Túathal a riconquistare il trono così da avere un potente alleato sul suolo irlandese che fosse in grado di porre fine alle scorrerie irlandesi nella Provincia di Britannia . Anche il poeta latino Giovenale vissuto nel secondo secolo , che potrebbe aver servito in Britannia come ufficiale sotto il comando di Agricola , afferma che : "le armi furono portate oltre le coste irlandesi" Inoltre Tacito dice che nell' 82 Agricola attraversò il mare e sconfisse popoli fino ad allora sconosciuti ai Romani , anche se non specifica di quale mare si tratti , ma subito dopo tratta dell' Hibernia , di come i popoli che vi abitano siano simili a quelli britannici e conclude il capitolo ricordando che il suocero diceva spesso che quest' isola poteva essere conquistata con una sola legione e poche truppe ausiliarie , questa frase di Agricola riportata da Tacito , nei secoli futuri ai fatti fecero infuriare gli Irlandesi che la presero come una offesa nazionale . In base a questi scritti di Tacito e Giovenale si pensa che la traversata e lo scontro con popoli sconosciuti ai Romani di cui parla Tacito si riferiscano a qualche spedizione punitiva o esplorativa di Agricola in Irlanda . Nel sud est dell'isola si trovano molte tombe in stile romano britannico associate con numerosi oggetti di fattura romana , oggetti forse dovuti a qualche razzia irlandese in terra romana di Britannia , oppure dovuti a qualche insediamento romano in terra d' Hibernia . Da Wickipedia per maggiori informazioni : Nell'isola di Lambay , di fronte alla costa di Dublino, sono state trovate una dozzina di tombe con ornamenti romanizzati (Roman brooches) del primo secolo, che dimostrano l'esistenza di un attivo commercio con la vicina costa britannica. In varie località dell'Irlanda sono stati trovati reperti archeologici romani (gioielleria e monete) dei primi secoli dopo Cristo: il complesso religioso-militare di Tara vicino Dublino, il forte settentrionale di Clogher e la cittadella fortificata di Cashel (nome originato addirittura dal latino castellum) nel meridione irlandese. Le tre località sono diventate sedi di rispettivi regni locali nel Medioevo e tutte le loro tradizioni storiche si rifanno alla Britannia romanizzata. Anche a Newgrange sono state trovate monete romane. Drumanargh, 20 km a nord di Dublino, è un promontorio fortificato difeso da tre file di fossati paralleli, simili ai fossati della Britannia romana (come il Vallo di Wat). Studiosi come Di Martino e Warner lo considerano un possibile forte romano. Qui, nell'area del promontorio di Drumanagh, sono stati trovati manufatti e gioielleria di completa fattura romana, che ora sono conservati nel "National Museum of Ireland" assieme a monete romane con effigi degli imperatori Tito, Traiano e Adriano. Questi ritrovamenti suggeriscono una presenza (o partecipazione) romana in Irlanda dal 79 al 138. Manufatti romani e britanno-romani sono stati ritrovati a Leinster, mentre numerose monete romane sono state scoperte nel famoso sito celtico di Newgrange. Secondo lo storico Philip Rance le tribù chiamate Attacotti (in celtico: Aithechthúatha) dell'area di Leinster erano Foederati (alleati) dell'Impero Romano, e combatterono assieme ai legionari romani in Britannia e Gallia dopo il 350. Il cristianesimo (importato dal bacino del Mediterraneo romano) era presente in aree meridionali e orientali dell'Irlanda quando San Patrizio e San Palladio vi iniziarono le prime missioni. Una delle prime chiese in Irlanda, fondata da San Palladio intorno al 420, aveva il nome di "Casa dei Romani" (Teach-na-Roman, attuale Tigroney) In conclusione, anche se non sono state trovate strade o fondamenta di costruzioni romane in Irlanda e tutti i ritrovamenti archeologici confermano solo l'esistenza di un attivo commercio tra l'isola e l'Impero Romano, l'ipotesi di una presenza temporanea in Hibernia di legionari romani ai tempi di Agricola prende sempre più consistenza tra gli studiosi. Lo storico Barry Raftery arriva finanche a scrivere che il possibile forte romano di Drumanargh fosse probabilmente una base commerciale e militare romana abitata (oltre che da legionari) anche da Britanni romanizzati e Irlandesi locali e da alcuni commercianti e civili romani . in foto la carta geografica dell' Hibernia secondo i Romani e la Lia Fáil "Pietra del Destino" a Tara nella cui vicinanza sono stati ritrovati manufatti romani del primo e secondo secolo d.C.2 punti
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Ciao Rocco , per me coniata, mai visto un falso cosi, secondo me ha un valore commerciale il triplo di quella normale. Ciao Rocco, è un pezzo spettacolare, beato te che lo hai in collezione. a mio parere ha un valore commerciale di almeno tre volte superiore a quelli ufficiali. Saluti Michele2 punti
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Ciao @vathek1984, come primo consiglio, oltre a quello di avere tanta pazienza con loro, è di avere bene in mente cosa si intende collezionare prima di procedere alla richiesta di inserimento nelle loro liste, ma siccome questo è già avvenuto, poco male, si è sempre in tempo per pensarci. Non so se ti è arrivato il modulo con le assegnazioni o quello delle offerte riservate ai neo iscritti. Non sei obbligato a prendere tutto, ma solo quello che ti interessa realmente ( devi mettere in conto che il Vaticano è un efficace sanguisuga ). Nel modulo con le assegnazioni, nella colonna delle quantità, troverai i pezzi che ti sono stati assegnati e se vi sono cose che non ti interessano, tracci una barra sulla quantità e metti 0 al suo fianco, calcoli il totale, comprensivo delle spese di spedizione ( io uso sempre l'assicurata, non si sa mai, per me è sempre meglio tutelarsi visto i costi delle emissioni ) ed effettui il relativo pagamento. Nel modulo delle offerte le quantità devi metterle tu ( sempre degli articoli di tuo interesse ), poiché quella colonna è vuota. Puoi anche fare richieste aggiuntive di altri articoli non presenti sui moduli, previa disponibilità sul loro sito ( www.vaticanstate.va ). Di norma si può solo acquistare 1 solo pezzo per articolo, ma dopo anni di militanza nelle loro liste, potrai anche vederti assegnati più pezzi per articolo, in genere 2, ma non so se questo sia valido per le richieste aggiuntive.2 punti
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@toratoratora penso che qualcosa si potrebbe fare, però dovrei vederla in mano. Ringrazio @Sirlad per i complimenti, ma non sono un artista mi applico solo con molta attenzione.2 punti
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dire chi le emetteva è molto difficile e bisognerebbe sempre capire quando e dove...aree diverse e periodi diversi possono avere soggetti molto diversi… pubblici, privati etc... sono di fatto falsi d'epoca che rispondevano spesso alla necessità impellente di circolante spicciolo, più che alla singola "frode" sulla singola moneta ...almeno quando si parla di questi piccoli radiati2 punti
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Taglio: 2 cent Nazione: San Marino Anno: 2004 Tiratura: 1'395'000 Conservazione: qSPL Città: Rimini Note: pur non essendo particolarmente rara è letteralmente il mio primo ramino sammarinese PS: spero che la foto renda, l'ho scattata di fretta PPS: potrei aver pasticciato nel citare qualcuno, chiedo scusa2 punti
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Inizio con il mio gettone dedicato ad Antonio Ligabue, emesso dal Comune di Milano nel 1980. Sul diritto il busto di tre quarti a destra del pittore naif con nome e cognome in alto e, in basso, città e data di nascita e data e località (comune in provincia di Reggio Emilia) della morte. Sotto il nome dell’incisore (VALLUCCI INC.). Sul rovescio il nome del comune, lo stemma comunale coronato tra due rami di quercia, la data e il controvalore di Lire 20.000. Nel campo la sigla dell’argentiere a sinistra e il titolo dell’argento a destra. Argento 986/1000: 12,3 g, 30 mm. Contorno liscio. Allineamento a moneta ↑↓ Il gettone, già schedato sul forum e descritto in altre discussioni, è servito da modello per l’emissione del Comune di Bordighera nel 1981 e del Museo Villa Ciani di Lugano nella stessa data.1 punto
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Questo lungo Post segue e conclude il precedente Post sui Legionari di Caio Giulio Cesare . PROLOGO : Descrivere la storia delle Legioni Imperiali Romane e' un lavoro complesso e difficile , per questo mi serviro' in gran parte , piu' altri testi e di Wikipedia , di un particolare e rarissimo libro scritto su questo specifico argomento , pubblicato dall' Esercito Italiano nella sua Rivista Militare , nelle Sezioni : Quaderni , in formato libro , dal titolo : LEGIO , Storia dei soldati di Roma , testo specialistico scritto da una Prof.ssa in Lettere Classiche e Archeologia e da un alto Dirigente dello Stato ; mentre per le datazioni e luoghi dei campi legionari seguiro' il testo : Castra , campi e fortezze dell' esercito romano . Inserire in un ordine logico la lista delle Legioni non e' facile in quanto seguire ad esempio la numerazione progressiva sarebbe inesatto perche' una Legione ad esempio con numerazione inferiore potrebbe essere piu' antica di una corrispondente Legione con numero superiore , viceversa una Legione con numerazione alta potrebbe essere piu' antica di una corrispondente Legione con numerazione bassa ; inoltre spesse volte le Legioni hanno numerazioni identiche ma nomi diversi e date di fondazione diverse ; seguiro' quindi per quanto possibile il riferimento all' antichita' della Legione imperiale e non ai numeri progressivi , ma anche in questo caso gli errori sono molto facili in quanto le date di formazione delle Legioni non sono sicure , specialmente di quelle piu' antiche . INIZIAMO IL LUNGO PERCORSO DELLE XXXXII LEGIONI IMPERIALI LEGIONE V ALAUDE : Legione reclutata da Cesare nel 51/53 a.C. tra le popolazioni della Gallia Transalpina prima della concessione della cittadinanza romana , quindi inizialmente fu composta da non Romani , infatti per questo motivo non gli fu concessa la numerazione ufficiale , ma solo il nome Alaude = Allodola a causa dell' elmo ornato con le piume di questo uccello . Nel corso della guerra civile contro Pompeo la Legione venne impiegata nei Balcani , poi a Tapso in Africa dove per il suo valore ottenne da Cesare l' emblema dell' Elefante che da allora la identifico' . Morto Cesare , segui Marco Antonio partecipando alle battaglie di Filippi ed Azio , dopo di che venne incorporata nell' esercito di Ottaviano che segui' nella conquista della Spagna ; in epoca augustea la V Alaude fu destinata sul Reno prima a Novaesium , poi a Castra Vetera nella Germania Inferiore . Dopo la morte di Augusto si ammutino' insieme ad altre Legioni , solo l' intervento di Germanico la riporto' all' ordine al costo di punizioni , in particolare di Centurioni , anche capitali ; poco dopo la Legione segui' Germanico nella campagna germanica per vendicare il disastro di Teutoburgo . Nel 21 e nel 28 represse prima una sollevazione in Gallia poi si batte' contro i Frisi perdendo in battaglia parecchi Centurioni . Nel 69 inizio' la guerra civile tra Vitellio e Vespasiano e a Bedriaco batte' la Legione XIII Gemina comandata da Salvio Otone altro pretendente all' Impero . Alla notizia dell' elezione a Imperatore dalle Legioni d' Oriente , la V Alaude rimase fedele a Vitellio partecipando con lui alla seconda , questa volta perdente , battaglia di Betriaco . Dopo questi fatti di guerra civile la Legione riunitasi a Castra Vetera con il grosso dei Legionari qui rimasti a controllo del confine renano fu assediata dalla rivolta di Civile , un Batavo , poi arresosi , venne ucciso insieme ai superstiti della Legione ribelle XV Primigenia . Dall' anno 70 si hanno poche e scarse notizie della V Alaude , tanto che si pensa venisse sciolta da Vespasiano nel riordinare l' esercito o piu' probabilmente fu inviata a Durosturum in Mesia fino all' 86 , partecipando in seguito alle guerre di Domiziano contro i Daci , dove pesantemente sconfitta e decimata agli ordini di Cornelio Fusco a Tapae nell' 88 , perse anche l' Aquila legionaria venendo sciolta definitivamente . SEGUE1 punto
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Da Artemide Aste, Auction L, 3-4/11/2018, lot 34 un interessante esemplare di Sidion. Nel corso degli anni e in svariate discussioni è stata richiamata sul forum l’attenzione su queste monete di incerta attribuzione e controversa cronologia, di cui è nota un’unica serie in bronzo caratterizzata dai seguenti tipi: D/Testa di Zeus laureato e barbato. R/ . Eracle stante a d. appoggiato alla clava. Uno studio accurato sulla questione fu condotto in anni relativamente recenti da Mangieri, che dà notizia di sette pezzi di Sidion, tutti provenienti da Gravina in Puglia e, in particolare, dalla collina di Botromagno (G. Libero Mangieri, Le monete di Sidion e la circolazione monetaria nel periodo classico-ellenistico a Gravina in Puglia e ad Altamura (BA), RIN CII, 2001, 49-87). Ad essi vanno aggiunti i due esemplari del BMC (citati in nota da Mangieri e segnalati da Rutter, HN Italy, 822) ed alcuni pezzi apparsi sul mercato antiquario per un totale di 14 unità. Di seguito fornisco un breve elenco degli esemplari a me noti che mi auguro gli utenti del forum possano incrementare. Dell’es. n. 14 non sono riuscito a reperire i dati pondometrici. 1. gr. 3,4 BMC Italy, p. 395, 2 2. gr. 2,89 mm 16 Inasta, 15, 29/3/2006, 24 3. gr. 2,8 mm 15,10 Gravina, Botromagno, sporadico (Mangieri 2001, 19) 4. gr. 2,6 mm 15,45 Gravina, Botromagno, sporadico (Mangieri 2001, 20) 5. gr. 2,64 mm 15 Artemide Aste, Auc. L, 3-4/11/2018, 34 6. gr. 2,53 mm 15 CNG 327, 28/5/2014, 124 7. gr. 2,4 mm 16,25 Gravina, Botromagno, sporadico (Mangieri 2001, 21) 8. gr. 2,3 mm 15,70 Gravina, c.da Lamacolma, sporadico (Mangieri 2001, 22) 9. gr. 2,3 mm 15,70 Gravina, c.da Lamacolma, sporadico (Mangieri 2001, 23) 10. gr. 2,2 mm 15,90 Gravina, Botromagno, sporadico (Mangieri 2001, 24) 11. gr. 2,17 BMC Italy, p. 395, 1 12. gr. 1,83 mm 14 Bertolami, E-auction 39, 15/2/2017, 20 13. gr. 1,2 mm 11,30 Gravina, Strada S.Stefano, sporadico, non integro (Mangieri 2001, 25) 14. Artemide Aste, XVIII, 9/12/2007, 5 Un ulteriore esemplare (inedito) segnalato da Mangieri fu rinvenuto in una cisterna in associazione con materiale archeologico non successivo al primo quarto del III secolo a.C. (Mangieri 2001, p. 57 e nota 25). L’emissione si presenta omogenea sotto il profilo ponderale. Fatta eccezione per gli ess. n. 12 (gr. 1,83) e n. 13 (non integro), i pesi si distribuiscono tra gr. 3,4 e gr. 2,17 con un peso medio di gr. 2,73 circa. Il modulo dei tondelli risulta compreso tra mm. 16-14, con un addensamento intorno a mm. 15. Sembrerebbe pertanto trattarsi di un unico nominale privo di articolazioni interne. L’autorità emittente, Sidion, viene identificata con l’antica Silvium, corrispondente all'attuale sito di Botromagno nei pressi di Gravina in Puglia, nella quale Diodoro (XX, 80, 1), unica fonte storica in proposito, ricorda la presenza di un presidio sannita sgominato dai Romani che nel 306 a.C. cinsero d’assedio ed espugnarono il centro. Mangieri inquadra le monete di Sidion in epoca anteriore al 306, nell'ambito delle vicende che caratterizzarono la Magna Grecia nella seconda metà del IV secolo a.C. Per la scarsa consistenza, lo studioso attribuisce all'emissione una valenza politica più che pratica, espressione di quella comunanza di interessi che spinse Sanniti e Tarantini a far fronte comune contro l’espansionismo di Roma in Italia meridionale. Un rapporto già emerso all'epoca in cui (327-6 a.C.) i Neapolitani aprirono le porte ai Romani (Livio VIII, 27) grazie al prevalere di una fazione aristocratica che si oppose al blocco tarantino-sannita, propenso alla resistenza, e consolidatosi nel corso della seconda guerra sannitica. Si sarebbe trattato di un’emissione con cui gli abitanti di Sidion - che analogamente ad altri siti indigeni delle vicinanze probabilmente non avevano mai coniato moneta propria -, avrebbero manifestato alla vigilia dell’assedio (306) la loro totale aderenza al contesto dei rapporti con Taranto in chiave antiromana, come sembrerebbe denunciare la scelta dei tipi, di chiara ispirazione greca (Mangieri 2001, 56-7). A queste considerazioni che sembrerebbero contestualizzare la moneta sostanzialmente in base al dato storico, l’esemplare dell’Asta Artemide consente di apportare nuovi spunti di riflessione desunti dal dato interno. Si tratta infatti dell’unica moneta di questa serie ribattuta su un pezzo di Metaponto, come opportunamente riportato dai compilatori. Tracce della spiga sono visibili in corrispondenza della testa di Zeus unitamente alle lettere della leggenda MET nel campo inferiore. Per quanto resti incerta l’esatta identificazione della serie metaponina in esame in base alle tracce visibili, il peso dell’esemplare (gr. 2,64), le dimensioni del modulo (mm. 15) e la disposizione delle lettere sembrerebbero ricondurre ad emissioni enee della prima metà del III secolo a.C. del tipo Zeus/spiga (Johnston 48; HN 1684) o Demetra/spiga (Johnston 56, 59; HN 1692, 1695). È pur vero che le emissioni in bronzo di Metaponto, abbondanti per intensità e durata, attendono una più puntuale sistemazione, specie a livello cronologico. Se tuttavia la cronologia di Rutter per le serie succitate, che ricalca quella della Johnston, risultasse corretta, le monete di Sidion slitterebbero inequivocabilmente al primo quarto o al massimo alla prima metà del III secolo a.C. come peraltro prospettato già dallo stesso Rutter (n. 822: 300-275 a.C.) seguito da Bertolami e Artemide. Il tutto su uno scenario storico decisamente mutato……1 punto
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Buonasera amici, dopo un po di tempo mi rifaccio vivo per mostrarvi uno dei miei ultimi acquisti, si tratta di una tetradracma di salonina per Alessandria pesa 9.1g. Le foto non sono il massimo ma la moneta è veramente bella ed ha anche una leggera patina deserto al retro. Dovrebbe essere la dattari 5345. Avrei una domanda è comune o non comune? Grazie mille ☺️ Ecco il retro1 punto
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La cosa certa è che non erano emissioni autorizzate dall'autorità presente nel territorio, anche se tollerate con più ampio o ristretto margine di tolleranza a seconda del periodo e dell'area di emissione/circolazione. Il vantaggio stava comunque in una sorta di frode che operava chi le emetteva in quanto creava una moneta con un valore facciale (non necessariamente corrispondente al tipo imitato) superiore alla materia prima e al dispendio di forza e mezzi utilizzati per la produzione. Le imitazioni sono da intendersi comunque differenti dai falsi in quanto questi ultimi, con intento puramente fraudolento, riprendevano in tutto e per tutto il prototipo ufficiale cercando di confezionare una copia il più possibile indistinguibile, ma realizzata con minor quantitativo di metallo nobile. Le imitative invece, pur riprendendo un tipo esistente e richiamando modelli ufficiali, presentano una fattura e dimensioni tali da essere facilmente riconoscibili come tali specialmente se inseriti in contesti di circolazione in aree fortemente urbanizzate. Ciononostante hanno peculiarità proprie e si inseriscono in maniera autonoma e complementare affiancando la moneta ufficiale (per carenza di circolante, per necessità di moneta spicciola di taglio minore per scambi minuti, per circolazione in aree rurali in cui la moneta risulta meno presente e diffusa ecc). Mentre il fenomeno delle falsificazioni ha accompagnato la moneta fin dalla sua nascita, le imitative hanno goduto di intervalli di vita più o meno lunghi con riproposizioni ciliche in determinati contesti socio/politici e territoriali in ambiti perlopiù periferici dell'impero centrale.1 punto
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Grazie di cuore carissimo Mario, ad ogni occasione il tuo grande sostegno e le tue parole sono uno stimolo per un impegno maggiore, la stima e l'affetto sono reciproci, ricambio con grande sincerità. La tua presenza sarebbe un grande onore e un valore aggiunto, per coinvolgere studiosi, giovani, per confrontarsi su idee nuove, innovative, che siano una forza d'unione, di sentimenti ed emozioni. Ci accomuna la passione, lo spirito libero e d'iniziativa, la positività sempre e comunque, chi dona il cuore non sarà mai solo, le distanze non possono dividere dei legami importanti.1 punto
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Ci vediamo sabato, ma non mi fermo per il pranzo, stavolta mi devo ricordare di portare i quaderni così me li firmi.1 punto
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Passione e libertà di collezionare anche ciò che si ama, senza coercizioni di nessun tipo, spinti solo dal desiderio di conoscere e di apprezzare gli amati tondelli :)1 punto
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La sfida è anche quella per la Cultura. Dimostrare che è importante; putroppo in Italia, ed è paradossale, si mette sempre all'ultimo posto. Esperienze personali me lo hanno fatto toccare con mano, questo fatto. L'importante è comunque procedere e portare avanti le proprie passioni :)1 punto
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Eh ... ho messo gli occhiali per vedere da vicino, ma è difficile leggere con chiarezza. Ad ogni modo, un pò con ituito, è possibile scorgere 1630.1 punto
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Secondo me, numismaticamente ciò che rende importante un pezzo o una determinata tipologia, non è solamente ciò che è strettamente connesso alla moneta; le tirature, gli avvenimenti economici sì, fanno la loro parte, ma il mercato è influenzato anche dalle "mode" o da particolari avvenimenti storici. Altrimenti, ben poco si spiega l'esiguo interesse per monete dalla tiratura veramente bassa e di epoche lontane; quello è per l'appunto un fatto di mercato (pochi collezionisti), che non premia quelle emissioni. Per quanto riguarda le emissioni di Benedetto XVI, ritengo che l'interesse non sarà elevatissimo; di annate ce ne sono, a parte la rinuncia, non vi sono particolari avvenimenti che abbiano attirato devozione popolare, neppure diversificazioni dal punto di vista stilistico. Sempre secondo me, diversa è la situazione di Papa Francesco: moltissima devozione popolare ed una serie - quella con la sua effigie - emessa per pochi anni. Nel caso di future rivalutazioni, sicuramente è il Pontefice con maggiori possibilità! :)1 punto
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Ciao vathek, è piacere vederti in un territorio non tuo , per il pagamento la postepay standard funziona, per l'altra questione dipende a cosa vorresti arrivare a collezionare. Se ti interessano le divisionali e i 2 euro solo in fdc ti basta aspettare le assegnazioni "normali" perchè sono la base, se miri alle versioni proof dei 2 euro o a quantità multiple ti converrebbe prendere tutto fino alla loro aggiudicazione, per la serie proof anche se non te la assegnano ti basta in seguito farne richiesta e te la danno, ogni anno gli avanzano. Se il tuo scopo è arrivare alle serie con gli ori dovrai prendere sempre tutto. Ricorda però che questi sono solo consigli, non fa parte di nessun regolamento loro.1 punto
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Buonasera, vi comunichiamo la lista degli espositori presenti durante il Memorial Correale, nel rispetto e per garantire la massima trasparenza che ci contraddistingue da sempre, un sentito ringraziamento agli amministratori del sito per la visibilità concessa e a tutti per l'eventuale partecipazione. In occasione del cinquantenario della morte di Padre Pio avvenuta il 23 settembre 1968 a San Giovanni Rotondo, sarà emessa un cartolina commemorativa a tiratura limitata, con dicitura San Pio da Pietrelcina 1887-1968 su carta e busta d’Amalfi. La moda passa, lo stile ed eleganza resta, dal 1994 amiamo metterci il cuore, la passione e la faccia. Lista espositori: 1. Aiello Sergio (Numismatica) - Napoli 2. Aria Pasquale (Cartofilia-Filatelia-Numismatica) - Napoli 3. Associazione Culturale Barione di Natrella Dante (Cartofilia-Filatelia-Numismatica) - Bari 4. Associazione Culturale Collezionismo e Antichità di Arnone Giovanni (Cartofilia-Numismatica-Oggettistica) – Casalnuovo di Napoli 5. Aurum di La Spina Tony (Cartofilia-Filatelia-Numismatica) - Catania 6. Beninato Fabio (Cartofilia-Numismatica-Oggettistica) - Quarto 7. Bergamasco Numismatica di Cipriano Salvatore (Cartofilia-Filatelia-Numismatica) – Torre Annunziata 8. Chianese Walter (Filatelia) - Napoli 9. Chiacchio Nicola (Cartofilia) - Napoli 10. Chiarelli Vincenzo (Telecarte) – San Benedetto del Tronto 11. Ciaparrone Celestino (Cartofilia-Filatelia-Numismatica) - Salerno 12. Cotrufo Francesco (Cartofilia-Numismatica-Oggettistica) - Napoli 13. De Angelis Eugenio (Numismatica) - Roma 14. D’Errico Salvatore (Numismatica) - Napoli 15. Di Canosa Michele (Numismatica-Oggettistica) – Foggia 16. Epoca d’Oro di Greco Rosario (Numismatica) – Salerno 17. Filatelia Numismatica La Cervese (Filatelia-Numismatica) - Cervia 18. Fumo Roberto (Cartofilia-Filatelia-Numismatica-Oggettistica) - Potenza 19. GMA Numismatica (Numismatica) – Napoli - Lecce 20. Hatria Numismatica di Andreani Christian (Numismatica) – Giulianova 21. L'arte della Lira di Russo Gaetano (Numismatica) – Napoli 22. Marino Salvatore (Cartofilia-Filatelia-Numismatica) - Napoli 23. M&M Plastic di Marino Massimo (Materiale numismatico-filatelico) - Torre Annunziata 24. Nami Collezionismo di Anfuso Domenica (Cartofilia-Filatelia-Numismatica) - Catania 25. Neacoins – ACM Aste di Cava Antonio (Numismatica) - Napoli 26. Numismatica Mancino di Mancino Biagio (Numismatica) - Napoli 27. Numismatica Raponi di Raponi Lucio (Cartofilia-Filatelia-Numismatica) - Ancona 28. Numismatica Straziota di Straziota Michele (Numismatica) - Bari 29. Numismatica Testa di Testa Pietro Paolo (Numismatica) – Taranto 30. Rizzuto Aldo (Cartofilia-Filatelia-Oggettistica) – Catania 31. Romano Mauro (Cartofilia-Filatelia-Numismatica) - Roma 32. Russo Giuseppe (Cartofilia-Numismatica-Oggettistica) - Cosenza 33. Santino Zilli (Numismatica) - Roma 34. Sarcinelli Michele (Cartofilia-Oggettistica) – Castellammare di Stabia 35. Scuotto Gaetano (Numismatica) – Pomigliano d’Arco 36. Sogni di carta di Bruno Giampaolo (Cartofilia-Filatelia) - Benevento Per ulteriori informazioni: XII Memorial Correale - 48° manifestazione nazionale di collezionismo. Sabato 10 novembre e domenica 11 novembre 2018 Hotel Parco Strada Statale per Agerola 366 Gragnano (Napoli) Associazione Circolo “ Tempo Libero ” Iscritta alla FSFI Telefono: (+39) 3498125912 – Attilio Maglio Mail: [email protected] Sito internet: Associazione Circolo Tempo Libero Pagina Facebook: Associazione Circolo Tempo Libero1 punto
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Ognuno pensa con la propria testa ed agisce di conseguenza. Non sei d'accordo? Me ne farò una ragione. Lo sai che per turbativa d'asta si può essere denunciati? Le mie in fondo sono parole, le prove ad eventuale supporto dove le prendo? Non sono mica in possesso delle monete di cui parlo, né ho foto. Esiste solo la mia testimonianza. Peraltro, se hai la pazienza (e la volontà) di leggere, fra gli interventi che mettevano dei dubbi sulla moneta c'è anche il mio, in buona compagnia, inoltre. Sono anche uno di quelli che, modestamente, ha fatto sapere alla casa d'aste i dubbi che sussistevano sul pezzo. Mi spiace non avere in tempo avvisato anche te. La prossima volta di sicuro non dimenticherò di farlo.1 punto
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Della tiratura del reichpfennig 1936 A si sa che è di circa 50 milioni in entrambe le tipologie emesse in quell' anno https://www.ngccoin.com/price-guide/world/germany-third-reich-reichspfennig-km-89-1936-common-date-cuid-1128964-duid-1319035 https://www.ngccoin.com/price-guide/world/germany-weimar-republic-reichspfennig-km-37-1924-common-date-cuid-1130478-duid-13198431 punto
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Non possiedo monetazioni pienamente richiamanti gli imperatori germanici ma il tuo commento sulla capacità di "far viaggiare nel tempo" mi attizza parecchio. E' quello che cerco in una moneta e per giunta quei secoli sono, per "caos politico" e condizioni di vita ancora molto precarie, molto attraenti per quanto mi riguarda. A mio modo di vedere la scodellatura deriva dalle necessità di coniare velocemente le monete poiché il Sacro Romano Impero doveva essere molto attivo nell'uso politico della moneta per far comprendere a popolazioni molto diversificate la presenza forte dell'imperatore. Grande semplicità stilistica e una rozzezza che trasmette benissimo l'atmosfera di quei secoli ancora ancorati ad una dinamica alto-medievale. L'uso di simbologie ricercate era ancora un "lusso" nella coniazione e a mio modo di vedere ancora non necessario data la precarietà della vita sociale che non lasciava molto spazio ad esigenze intellettuali e culturali per possedere un'egemonia.1 punto
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Buonasera, volevo farvi ammirare questa bellissima raffigurazione della Tyche di Costantinopoli su un medaglione da 4 miliarensi di Costantino. Che ve ne pare? cgb.fr > e-Monnaies June 2016 Auction date: 28 June 2016 Lot number: 171 Price realized: 32,000 EUR (Approx. 35,367 USD) Note: Prices do not include buyer's fees. Lot description: CONSTANTINE I THE GREAT Médaillon d'argent de 4 miliarense légers Type : Médaillon d'argent de 4 miliarense légers Date: émission inaugurale Date: 330 Mint name / Town : Constantinople Metal : silver Diameter : 29 mm Orientation dies : 6 h. Weight : 16,82 g. Rarity : R3 Slab NGC : AU Comments on the condition: Exemplaire sur un flan épais bien centré des deux côtés. Magnifique portrait de Constantin Ier avec une tête massive. Revers de style fin. Belle patine grise. Conserve la plus grande partie de son brillant de frappe et de son coupant d'origine Catalogue references : C.136 (300f.) - RIC.53 var. - RSC.135 (20000£) Obverse Obverse legend : ANÉPIGRAPHE. Obverse description : Tête diadémée de Constantin Ier à droite (O'c) diadème perlé et gemmé. Reverse Reverse legend : D N CONSTANTINVS/ MAX TRIVMF AVG/ -|-// MCONS. Reverse description : Tyche de Constantinople assise de face sur un trône à dossier, tourelée, drapée, tenant une corne d'abondance de la main gauche, le pied droit posé sur une proue de navire ; légende posée verticalement de chaque côté du sujet. Reverse translation : "Dominus Noster Constantinus Maximus Triumfator Augustus/ Moneta Constantinopolis", (Notre seigneur Constantin le grand triomphateur auguste/ monnaie de Constantinople). Commentary Rubans de type 3 aux extrémités bouletées et perlées. Diadème richement ornementé formé d'un double rang de perles et de cabochons carrés gemmés, terminé par un gemme à cabochon rond. Même coin de droit que l'exemplaire de la vente Berk 100 (1998), n° 698. Nous n'avons pas relevé d'identité de coin pertinente pour le revers. Au total, dix-huit exemplaires sont recensés pour les deux types (Rome et Constantinople) dont trois seulement pour le type Rome. Sur les quinze exemplaires avec le type Constantinople, nous trouvons un exemplaire de notre type seulement, deux exemplaires pour la troisième officine, deux pour la quatrième, deux pour la cinquième un pour la sixième, deux pour la septième, un pour la neuvième, deux pour la dixième et enfin un exemplaire pour la onzième officine. Notre exemplaire s'intègre parfaitement bien dans cet ensemble de médaillons de la plus grande rareté dont la gamme de prix s'étage entre 25.000 et 200.000 FS (15.000 et 120.000 €) pour des exemplaires proposés dans les dix dernières années. Estimate: 40000 EUR https://www.coinarchives.com/a/lotviewer.php?LotID=1277989&AucID=2627&Lot=171&Val=49d85301c27370ed0cb6a1bcb6cf10e91 punto
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@azaad cito da un testo che si chiama "imperial guards": The largest subdivision of the tagmata was the bandon, commanded by a koines ( "count" ), called skribon in the Exkoubitores and tribounos ("tribune") in the Noumeroi and Walls units. The banda in turn were divided in companies, headed by a kentarchos ( "centurion" ), or drakonarios ( "draconarius" ) for the Exkoubitores, and vikarios ( "vicar" ) for the Noumeroi and Walls units. The domestikos ton Scholon, the head of the Scholai regiment, became gradu- ally more and more important, eventually coming to be the most senior officer of the entire army by the end of the 10th century.1 punto
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Zecca di Ravenna, quattrino con S. Apollinare Vescovo, battuto sotto papa Benedetto XIV (1740 - 1758).- Ciao Borgho1 punto
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Medaglia devozionale, ottone, coniata, seconda metà del XIX sec. (dopo il 1874), produzione napoletana.- D/ Immagine della Madonna dell'Arco, che si venera nell'omonimo Santuario, comune di Sant'Anastasia, Diocesi di Nola (Napoli). - R/ Cane accovacciato che tiene una torcia accesa in bocca entro ornato floreale unito in alto da una corona con sopra una stella e in basso da testa di cherubino (questa rappresentazione è tipica dell'Ordine Domenicano il cui fondatore fu S. Domenico di Guzman, il Santuario è custodito dai Padri Domenicani.- Ciao Borgho1 punto
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Complimenti Angelo, due magnifiche Piastre, secondo me la aquilette rovesciate arriva al qSPL, non me ne voglia il buon @lamanna9211 punto
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nov. 2018 Oggi non è andata male, 3 monete 4 euro (media 1,33 cadauna), ho però superato la soglia dell'euro! dalla più piccola alla più grande: Regno Unito - 3 pence 1886 Monaco - 2 franchi s.d. (1943) Svezia - 5 corone 19721 punto
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E' vero, nella prima l'usura della mascella è più evidente che nella seconda ( la seconda sarebbe quella non lavata della prima coppia ), anche quella lavata presenta segni simili, probabilmente è ascrivibile ad una criticità della moneta che presenta i primi segni di usura proprio in quel punto. Chissà cosa salterebbe fuori dalla mia se venisse fatta pulire da un serio professionista... Altra cosa molto interessante è che dalle foto che hai postato di tutte le monete, ci si può rendere conto di quanto sia difficile fotografare una moneta e quanto bisogna essere bravi a leggerla quando noi postiamo le nostre. Me ne sono reso conto dalla prima coppia che hai postato, poiché avendo dato una conservazione inferiore a quella lavata, riguardandole mi sono accorto che la luce entra da due angolazioni diverse, mettendo "in ombra" il piede destro ed il braccio destro dell'Italia su quella lavata, che i miei occhi inesperti hanno visto come una mancanza di dettagli, mentre può essere che sia la leggera patina che si è formata in quei punti ad avermi ingannato ( non si vedono le dita del piede destro ). P.S. sicuro che sei stato all'altezza, con me puoi vincere facile Buona Serata1 punto
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Condivido in pieno, e mi permetto di aggiungere anche che una collezione di questo tipo è molto distante, a mio avviso, dall'avere un reale interesse numismatico. Sappiamo bene che numismatica e collezionismo viaggiano su binari differenti e non sempre paralleli, e sono mossi da motivazioni diverse. Tuttavia sono molto spesso legate. In questo caso, una collezione del genere potrebbe interessare di più un chimico, ma per un numismatico o anche uno storico, per di più in presenza di conii identici, non avrebbe alcun interesse. Poi, ovviamente, ognuno fa ciò che gli piace e lo gratifica di più, però io non riesco a vederci la numismatica in una collezione del genere.1 punto
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Scusate..bisogna fare la cosa più semplice. Collezionare ragazze da giovani. Collezionare monete e ragazze giovani....da vecchi. ?1 punto
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Ieri mattina giro abbastanza veloce al convegno di Torino... Più che monete ho passato il poco tempo che sono rimasto a salutare e parlare con amici e conoscenti che non ho mai l'occasione di incontrare, sinceramente è quello il motivo che mi spinge maggiormente al convegno.. Mi ero ripromesso di tornare a casa a mani vuote, ultimamente qualche monetina sono riuscito ad inserirla in collezione, quindi sono abbastanza contento, ma i miei occhi hanno incrociato una moneta di un Conte sabaudo di cui non avevo ancora nessuna moneta e questo ha rovinato i miei sani propositi... Si trattava di un denaro debole del II tipo di Amedeo IV, allora ho ceduto alla passione e l'ho portato a casa! Moneta con bei rilievi, abbastanza centrata e leggibile, con un peso di 0,81 gr. Sono graditi i commenti e le opinioni...1 punto
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Denaro Secusino Debole Umberto III 15,5 mm. ; 0,65 gr. Argento Mir Savoia 261 punto
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Antica medaglia con al centro la MADONNA DEL ROSARIO, S. DOMENICO e S. CATERINA DA SIENA, al R/. la MADONNA e sotto alla sua sinistra con la palma del martirio S. DOMENICO IN SORIAN, sotto la Madonna in un riquadro S. DOMENICO DI GUZMAN col giglio in mano, alla sua destra due santi o sante, il primo con un ostensorio in mano e sotto altro in ginocchio che non saprei chi possano essere.1 punto
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La nuova mappa che viene distribuita ora in Ambrosiana a tutti i visitatori ben evidenzia la sala 19 con la dicitura collezioni numismatiche e nell’ingrandimento le teche, il tutto sempre per una maggiore valorizzazione ...1 punto
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Comunque ricordare l'educazione è come la goccia sulla roccia: un pò alla volta lascia il segno.1 punto
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Invito a leggere questa grida o editto stampato a Milano nel 1726 epoca del Papa BENEDETTO XIII, dove si parla della Beatissima sempre Vergine Maria, del Rosario, di S. Domenico, di S. Pio V dove trionfò contro gli eretici come i Turchi nella battaglia di Lepanto e invita alla recita della Corona di S. Brigida, ecc... cliccando sull'editto si ingrandisce, segue ...1 punto
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Questo due denari del 1676 inedito perché riporta il nominale II che normalmente non ce. Blaise1 punto
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Taglio: 2€ cc Nazione: Lettonia Anno: 2016 B Tiratura: 1.000.000 Conservazione: BB Località: Milano Note: la mia prima commemorativa di questo Paese1 punto
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