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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/15/18 in Risposte
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Leggo concetti molto strani in questa discussione, in qualche modo anche imbarazzanti. Non è certo dall'Euro che si coniano monete con ampia serialità, forse che le artisticissime monete di VEIII erano coniate a martello? O non scaturivano invece ad altissima tiratura da presse coniatrici con una lavorazione pienamente industriale? Non capisco quindi il riferimento alla manualità umana, i modelli iniziali da cui vengono poi ricavati i conii vengono disegnati da artisti che forse non sarebbero molto contenti di come viene disprezzato il loro lavoro. Che nel loro lavoro si aiutino pure con l'ausilio del computer non mi sembra disdicevole, ma poi mi risulta che i modelli iniziali in gesso vengano tutt'oggi eseguiti a mano. Per il resto il presente non esiste, esiste solo il passato. Questo messaggio che scrivo è già passato nel momento stesso in cui ho cliccato il tasto invia. Il fatto che un oggetto sia o meno in corso è francamente una cosa con poco senso visto che il corso legale di una moneta è deciso dall'autorità emittente con criteri che nulla hanno a che vedere con la storia; in Svizzera circolano ancora le medesime monete emesse nel XIX secolo, così come negli USA circolano ancora i centesimi coniati nei primi decenni del novecento! Con questi presupposti non sarebbero monete storiche o storicizzate? Imbarazzante poi il confronto con le schede telefoniche, che sono a tutti gli effetti oggetti del passato visto che non si usano più. Quindi con questo concetto sono oggetti storicizzati! Insomma, questo discorso fa acqua da tutte le parti... sarebbe stato molto più dignitoso scrivere che l'Euro non piace e basta, invece di voler giustificare una idiosincrasia con motivazioni storico/artistiche che lasciano il tempo che trovano.7 punti
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Buonasera, condivido questa schermata di pezzi in rame di Ferdinando IV, non sia mai che risvegli in qualche utente la voglia di collezionare e studiare anche questi magnifici tondelli che nulla hanno da invidiare alle Piastre.5 punti
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Una bella nuova, giovane e liscia è in un portafoglio con la sua amica della stessa lastra di stampa, entrambe appena prelevate dall'ATM. "Che bello, raga! Finalmente ci hanno avviate in circolazione, ero stufa di stare chiusa in mazzetta!" "Sì, finalmente si comincia! ^^ " "Ma chissà dove finiamo! Non vedo l'ora! Secondo te sarebbe meglio girare solo in eurozona o andare anche un po' fuori?" "Per me meglio vedere un po' il mondo... però a un certo punto vorrei tornare qui in UE e andare in pensione qui." "Ahahah, ma dai, pensi già alla fine della carriera? Lo sai che le banconote di alto taglio come noi durano un casino: ne abbiamo di gavetta davanti!" "Eeeh lo so, lo so! Ma a te piacerebbe essere tracciata?" "Tracciata? Cos'è?" "Eravamo ancora in deposito, ho sentito parlare di un sito su Internet in cui s'inserisce il tuo numero di serie e il codice di stampa, poi se ti trova qualcun altro che conosce quel sito e riscrive i tuoi dati... viene segnalato ad entrambi che percorso hai fatto e quanto ci hai messo a finire dall'altro!" "Che figata! Spero esista davvero, voglio entrarci, diventeremo famose!" "Famose? Ouh, non esageriamo adesso!" "Ahahaha, ma che, sei diventata timida prima ancora che ti tocchino?" "Noo, scema! Ma ti auguro di essere tracciata se è questo che vuoi." "Sarò tracciata, e anche tu!" "Speriamo... almeno lì nessuno ci separerà." "Mmh? Perchè dovremmo separarci?" "Come perchè?" "Siamo qui insieme, e ci resteremo!" Si rese conto con dispiacere che l'amica, nella sua giovane ingenuità, non aveva ancora capito: non sapeva che prima o poi il destino di tutte le banconote nuove, anche quelle delle stesse lastre e gli stessi fogli, è di separarsi per circolare. E di continuare a farlo con scarsa probabilità d'incontrarsi nuovamente, nei portafogli, nelle casse o nei caveau. L'incolpevole inconsapevolezza dell'adolescenza, la spensierata allegria di chi è all'inizio e ancora non si rende conto di quanti e quali ostacoli dovrà affrontare... "No, purtroppo non possiamo. Vorrei tanto, ma non possiamo..." "Ma dai, non scherziamo! Stiamo qui, siamo la stessa valuta, perchè mai dovrebbero separarci?" "Lo sai anche tu che esistono moltissimi pagamenti sotto i 50 €... secondo te che motivo c'è di eseguirli con entrambe?" "Ma..." "Non sto scherzando, è così. Siamo praticamente sorelle, veniamo dallo stesso foglio, ma siamo comunque costrette ad allontanarci..." "No... non è possibile... non voglio!" "Non devi prenderla così. Siamo fatte per circolare, esistiamo per questo, e vedrai che faremo tutt'e due carriere brilanti." L'amica era sconvolta. Non poteva accettare una cosa simile, una crudeltà del genere. Erano nate insieme. Insieme avevano visto la luce sui rulli di stampa, insieme erano state tagliate dai fogli e insieme erano state deposte nella mazzetta, una dietro l'altra. Quanti momenti felici, a chiacchierare con le altre banconote, a svelarsi segreti, ad ascoltare i racconti semi-leggendari sul mondo esterno che giravano in deposito. Era troppo, si sentiva sgorgare le lacrime. "Non voglio lasciare la mia sorellina..." "Non fare così, devi essere forte! Siamo tutte sorelle, siamo la stessa valuta, siamo miliardi!" "Ma tu sei diversa, sei la mia unica vera amica..." "E continuerò sempre ad esserlo. Ma non sarai sola, incontrerai un sacco di altre banconote e anche le monete! Non sei curiosa di vederle dal vero?" "Sì, ma io... non..." "Ripigliati, che fai star male anche me. Se siamo fortunate finiremo nelle collezioni di banconote e magari camperemo per secoli, o se ci troveranno quei tracciatori di cui si parla i nostri seriali rimarranno per sempre. In ogni caso ricorda che raramente sarai sola." "E' vero, ma è dura lo stesso." "Lo so, ma pensa a quanti bei posti vedrai, e..." Ad un tratto l'oscurità del portafoglio sparì e un getto di luce inondò la scena. "Che succede?? E' come quando siamo uscite dall'ATM!" "Hanno aperto il portafoglio!" "Ma che... NO!" Una mano afferrò l'amica e cominciò a sollevarla. Il primo utilizzo per pagare la spesa in un supermarket. "NOO! NON VOGLIO! LASCIAMI!" "NON FARE COSÌ! VAI, STAI INIZIANDO A CIRCOLARE!" "TI VOGLIO BENE!" "ANCH'IO! SAREMO AMICHE PER SEMPRE!" L'inizio di una nuova vita. Nell'eurozona e anche ben oltre circolano miliardi di banconote, usate ogni giorno per i più svariati pagamenti e spesso riunite per molto tempo in casseforti, cassette di sicurezza e caveau. Non è detto che le due protagoniste di questa storia non s'incontreranno mai più, o che magari non avranno notizie l'una dell'altra attraverso la registrazione dei rispettivi numeri di serie nel database di EuroBillTracker. Sì, lo so, in un mare simile sarà dura... però mai dire mai: "le vie del Signore Denaro sono infinite".4 punti
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Nel caso possa interessare a qualcuno condivido queste immagini tratte da un antico incunabolo ristampato nel secolo scorso. L'argomento trattato è il titolo di alcune monete allora circolanti. Ho notato che il ducato veneziano viene chiamato fiorino ma bisogna considerare che il testo viene da Pisa...2 punti
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Ma chi applaude chi. Il tuo non rispetto, se ancora non l'hai capito, sta nel fatto che cerchi di denigrare le monete contemporanee solo perché dal TUO PUNTO DI VISTA non sono forgiate da mastri martellatori ma da fredde macchine e pc, e che sono prive di storia, il tutto basato solo dalla tua personalissima opinione che più di qualcuno in diverse occasioni a cercato di farti capire di aver capito, ma essendo questo un forum dove per fortuna si parla di variegate monetazioni, può esserci qualcuno che la vede diversamente da te, e per fortuna sono tanti, poi con la tua frase di chiusura, hai dato ampio esempio del termine rispetto. Credo che potresti darci un taglio, perché di perle di saggezza ce ne hai dato ampia dimostrazione. "perché la storia è il passato e non il presente" "Il collezionismo degli euro non differisce in nulla dal collezionismo di scarpe, borse, schede telefoniche ecc..." "non vedo il valore storico, culturale e artistico degli euro" "Collezionare oggetti moderni non mi affascina, compresi gli euro, non ne trovo nemmeno il senso, paiono più delle smanie di possesso che forma di amore verso la storia o l'arte." Tu sei libero di amare l'arte e la cultura la storia e quant'altro, però, ribadisco, rispetta chi colleziona monete diverse dalle tue, perchè ogni tipologia lo merita, e con questo da parte mia chiudo, scusate tutti il disturbo e buona continuazione.2 punti
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Anche la stessa Lamoneta ha fatto cambiare le rarità ad alcune monete negli anni, in primis facendo emergere postando nuovi esemplari ulteriori e soprattutto permettendo a chi aveva monete nel cassetto giacenti di rivederle trovando i particolari segnalati, quante monete sono state riviste con occhi diversi e più attenti ...2 punti
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Non è il "peccato" che mi scandalizza....quanto piuttosto l'intento dell'intervista percepito dall'Utente di "mettere in guardia dalle speculazioni", che mi fa sorridere. M.2 punti
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Quindi deduco che ....se tra qualche tempo per le vicissitudini politiche in atto l'euro come moneta verrà abbandonata il collezionismo degli euro avrà senso. Oltre a ciò avrà un senso storico importante e unico che leggeranno tra qualche secolo.... i futuri ricchi collezionisti,...... : "1.c Lega di rame 2019 - Tipo T - D/ Euro moneta simboli ; R/ Mole antonelliana........." uno dei pochi esemplari in condizioni SPL ben conservato a seguito della grave crisi del 2023 che portò alla quasi completa rifusione dei pezzi circolanti (oltre il 99,6 %) per il recupero dei metalli voluto dai programmi governativi, per il riciclo ecologico e riuso nelle celle a combustibile per le automobili. Prezzo base d'asta 3200,00 NL$ - Martello 5800,00 NL$ ( non chiedetemi ora quanto varrà un NL$ ma un dirigente il quel tempo guadagnerà 2600,00 NL$ al mese, fate i dovuti confronti) ? Quindi la storia viene costruita dal tempo e dagli eventi.. e quindi collezionare monete contemporanee non è secondo me meno nobile di altri settori del collezionismo numismatico. Credo che il Cav. Bolaffi volesse mettere in guardia dalle speculazioni, e quella dei reseller è a mio parere pura speculazione su oggetti fruibili e di commercio che vengono spacciati per oggetti da collezione.2 punti
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E poi, tornando al tema "le più belle.."e aggiungerei per me le più care, sperando di far piacere ai più, vi posto pure sto tris che per il momento non riesco a far diventar un poker?, ma prima poi il 9 cavalli del 1804 che cerco da tempo arriverà☘️?... Saluti!2 punti
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Navigando capita di trovare simpatiche immagini con protagoniste le monete (ma anche molta cartamoneta). Ne avete qualcuna da mostrare?1 punto
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Vi presento l'ultimo acquisto in Asta 73 di Varesi moneta splendida da 6 Bolognini senza data di Modena CESARE D’ESTE (1562-1628) e VIRGINIA DE' MEDICI (1568-1615) La moneta sul D riporta lo stemma coronato Estense e sul R lo stemma coronato Mediceo. Virginia nata a Firenze il 29 maggio 1568 era figlia illegittima di Cosimo I de' Medici, la sua legittimità avviene nel 1570 quando Cosimo I 4 anni prima di morire con matrimonio morganico prende in sposa Camilla Martelli madre di Virginia. Fu concessa in sposa al duca Cesare D'Este nel 1586 dopo però che erano falliti tutti i tentativi di farla maritare con uno Sforza. E' una variante non censita sul catalogo della moneta, perciò visto che a me non riesce se qualcuno vuol prendersi la briga di inserirla mi farebbe piacere.1 punto
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Buona serata Le monete dei possedimenti di "Oltremare e di Terraferma" vengono suddivise come segue: Dalmazia e Albania veneta = specifiche per l'uso in dette aree e coniate dal 1409; Isole e Armata = specifiche per le Isole Ioniche e dell'Arcipelago e per gli stipendi dei soldati e marinai che operavano in loco, coniate dal 1686; Armata e Morea = specifiche per la Morea e per gli stipendi dei soldati e marinai che operavano in loco, coniate dal 1688 e 1691; Corfù, Cefalonia, Zante = specifiche per l'uso in dette isole, pare che vennero coniate dal 1626 (stando a disposizioni deliberate dal Senato; di queste non c'è però traccia), quelle che sono giunte a noi sono relative alle emissioni dal 1710. In ogni caso ci fu una commistione nell'uso di queste monete, soprattutto per quelle coeve, poiché circolavano in aree contigue e sovrapponibili. saluti luciano1 punto
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Buona serata Grazie per averlo postato; sono d'accordo sul fatto che, probabilmente, il ducato veneziano sia stato identificato dall'autore come fiorino, influenzato dalla sua provenienza pisana; da subito (1280) la moneta d'oro veneziana venne chiamata ducato, figurarsi alla data del 1490. saluti luciano1 punto
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Rocco chi lo fa per passione è impossibile annoiarsi, per oggi ho finito i mi piace domani provvedo.1 punto
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@Liutprand decisamente molto meglio, però i lati sinistri di entrambe le facce sono un po' in ombra e non si leggono bene i fondi, però vedo un bel piumaggio e una bella capigliatura, io gli do un 62 sulla fiducia.1 punto
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Ti ringrazio. Ho dovuto esaminare bene questo pezzo, a prima vista un poco strano. E' risultato essere autentico e appartiene a una emissione verso la fine della lunga sequenza dei 60 assi marziali anonimi.1 punto
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Pensa ai possessori di quelle 11 come li girano, l'uso del metal ha cambiato i gradi di rarità anche delle "monetine"Italiche, quelle per intenderci che troviamo anche sui banchi dei mercatini senza certificazioni.1 punto
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Facciamo che lo porto a Verona, così lo vedete anche voi dal vivo. Paolo.1 punto
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Salve , non e' questione di libri antichi o moderni , sono le notizie storiche scarse su determinate Legioni e la VIII e' una di queste ; il testo piu' completo e informato sulle Legioni romane repubblicane ed imperiali fu stampato nel 1992 , guarda caso , dall' Esercito Italiano in un "quaderno" intitolato "Legio , Storia dei soldati di Roma" riassumendo in esso tutte le fonti storiche sulle Legioni romane ; su questa Legione le notizie sono scarse , combatte' certamente con Ottaviano a Filippi e Modena ma non e' sicuramente attestato dalle fonti che fosse presente ad Azio , comunque l' appellativo Augusta lo assunse in epoca imperiale . In pratica sembra che la Legio VIII fossero in realta' due formazioni distinte , una esistente gia' prima di Cesare e da lui poi utilizzata in Gallia e in seguito , l' altra invece creata da Marco Antonio in Oriente quando passo' con Cleopatra e numerata VIII come l' antica , da cio' si presume che la originaria VIII , pre Cesare , e' quella che poi utilizzo' Ottaviano , mentre la VIII di Marco Antonio forse venne "comprata" da Ottaviano prima della battaglia di Azio passando cosi' dalla sua parte e che a fine guerra civile venne poi sciolta oppure inglobata nella originaria VIII per compensare i ranghi a causa delle perdite di guerra . Questo e' quanto dato di sapere sulla Legio VIII repubblicana che poi divenne Augusta .1 punto
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Savoca Numismatik GmbH & Co. KG > Online Auction 27 | Silver Auction date: 25 November 2018 Lot number: 39 Kings of Macedon. Uncertain mint in Macedon 325-310 BC. Time of Alexander III – Kassander Bronze Æ 12mm., 2,01g. Macedonian shield; star on boss / B-A, Macedonian helmet; kerykeion to lower left. Starting Price: 75 EUR1 punto
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Una volta ti avrei detto i 2 euro vaticani, ammesso di poterne avere un certo numero al prezzo di emissione o poco più, ma oggi non vale più la pena nemmeno con quelli. I commercianti ormai li comprano dai privati a 1-2 euro in più del prezzo di emissione, anche in quantità, e a venderli singolarmente ad altri collezionisti non è che ci si fa molto di più. Quindi compra quello che ti piace (benissimo i 2 euro FDC) e divertiti, ma, come ti hanno già detto, non sperare di poter un giorno guadagnare rivendendo la collezione. L'unico modo per recuperare almeno una parte dei soldi spesi è metterli in circolazione, finché non vanno fuori corso sono pur sempre 2 euro petronius1 punto
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Per iniziare le fdc vanno benissimo, fossi in te penserei a quelle (salvaguardando di sicuro il portafoglio), se opti per le circolate ancora meglio, ci sono una miriade di persone che scambiano, se magari vai a Verona posso portarti io qualcosa che ho di doppio e dartele al facciale. Lascia perdere il concetto di ricomprare per rivendere, quei soldi spendili per incrementare la collezione, se parti col concetto di speculazione parti col piede sbagliato.1 punto
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Roma Numismatics Ltd > Auction XVI Auction date: 26 September 2018 Lot number: 330 Price realized: 16,000 GBP (Approx. 21,061 USD / 17,870 EUR) Note: Prices do not include buyer's fees. Lot description: Cilicia, Tarsos AR Stater. Circa 440-400 BC. Horseman (Syennesis?) riding to left, wearing kyrbasia, holding lotus flower in right hand and reins in left, bow in bowcase on saddle; Key symbol below horse / Nergal of Tarsos standing to left, holding lotus flower in right hand and spear in left, bow in bowcase and lion skin over shoulder; Tree of Life behind, Aramaic legend 'LNRGL' (to/for Nergal) to left. BMC -; SNG von Aulock -; SNG Copenhagen -; SNG France -; SNG Levante -; Traité -; Casabonne -; MIMAA -; for obv. type cf. SNG France 213 = Casabonne pl. 2, 10; for rev. type cf. MIMAA type D4, pl. V, 7. 10.66g, 20mm, 10h. Extremely Fine. Unique and unpublished; of great numismatic interest. From a private North American collection. Estimate: 10000 GBP1 punto
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Questo è il mio di valore 1. AE: 2,645 g - 19 mm Notare che questi gettoni di controvalore 1 e 5 sono numerati, a differenza degli altri con la sigla TF.1 punto
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Spero però che tu capisca che se la metti sul "per me non sono oggetti storici se sono in corso legale, capito?", allora si può anche terminare la discussione. Io ti posso rispondere che per me, invece, le monete sono oggetti storici solo se coniate prima del 1974, perché così ho deciso io.1 punto
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Infatti Bolaffi non vede euro o francobolli coevi...va bene che c'è una certa incoerenza tra le dichiarazioni di Bolaffi e la realtà commerciale della sua azienda, ma non credo che voglia arrivare fino a queste vette. Quindi quando è che una moneta ha diritto ad appartenere ad un passato storico? Quando va fuori corso o quando è stata coniata da almeno un tot anni?1 punto
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Quando si parla di componente storica farei notare che esiste anche la storia contemporanea. Quando Bolaffi parla di "verità storica, scientifica o culturale", non credo proprio che voglia intendere che un oggetto debba essere vecchio di tot anni per avere una sua dignità storica1 punto
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Buonasera oramai che siamo in tema di torrette in questa piastra sono 11 o mi sbaglio grazie a chi mi risponde.1 punto
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ragazzi, credo siate off topic e che gli argomenti siano diventati inutilmente offensivi contro chi colleziona euro. la gioventù di una monetazione non la rende automaticamente inferiore alle altre. Nel 1914 si sarebbe potuto dire che la 5 lire quadriga era solo un pezzo d'argento con dei cavalli sopra. La moneta è l'espressione e la rappresentazione dell'arte, della cultura e del contesto storico in cui la moneta è coniata. Posso essere d'accordo che gli ultimi tempi dal punto di vista artistico siamo poveri, ma la moneta, deve rappresentar questa povertà, se esiste. Direi di tornare all'argomento principale.1 punto
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DE GREGE EPICURI Questo denario di Augusto pesa 3,4 g., è in media conservazione ma con dettagli tutti leggibili e riconoscibili. Al D si legge solo AUGUSTUS. Al rovescio, in esergo la scritta IMP XIIII. Ma la parte interessante è proprio la scena del rovescio: si vede Augusto seduto sulla sedia curule, posta su un'alta pedana; di fronte a lui, un personaggio avvolto in un mantello, con un bimbo in braccio, che viene avvicinato all'imperatore. Questi tende una mano verso di lui, ed anche il bimbo sembra tendergli le due braccine. Insomma, una scena affettuosa: una presentazione? O si può trattare di un rapporto familiare? Quale? Non sono riuscito a trovare nulla di preciso sul RIC. La moneta è stata coniata a Lugdunum ed è la RIC 201A; la XIIII proclamazione imperatoria consente anche una approssimativa datazione. Avete qualche idea relativa alla scena e al pargoletto? Dove si potrebbe cercare?1 punto
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Bell'esemplare che non conoscevo. Potrebbe riferirsi tranquillamente come detto all'uso in voga durante il Primo Impero di portare a Roma come ostaggi giovani di stirpe reale germanica che, crescendo nella romanitas , avrebbero dovuto assimilare e trasmettere gli ideali romani una volta rientrati in patria, oltre a fungere da immediato deterrente nei confronti di azioni belliche contro l'Impero. Un esempio puntuale giunge da Arminio ( Gaius Iulius Arminius / Hermann/ Armin/ Irmin ), principe dei Cherusci, nato in Germania nel 18 a.C. (per cui grandicello per essere quello rappresentato sulla moneta). Portato a Roma ed in seguito arruolato nelle truppe ausiliare con un grado di comando si mise in luce, acquisì la cittadinanza romana e acquistò considerazione tra i Romani impegnati in Germania alla guida di Varo fino a guidarli nell'imboscata di Teutoburgo. Nel caso specifico Arminio mise a buon frutto quanto appreso sulle tattiche militari romane ovvero che queste, imbattibili in campo aperto, si trovavano in difficoltà quando gli spazi di dispiegamento erano limitati. Ciao Illyricum PS: il fratello minore Flavus invece rimase sempre fedele a Roma. Nel 9 d.C. durante la campagna contro le rivolte illiriche perse anche un occhio in combattimento (servì l'esercito nelle file ausiliarie). Flavus ebbe un figlio chiamato Italicus, che divenne uno dei capi dei Cherusci.1 punto
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Dovrebbe essere la RIC VI 119b con Epsilon a destra - zecca di Antiochia ANT IMP C LIC LICINIUS PF AUG / Genio Imperatoris1 punto
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1990 VERONA 63a ADUNATA La Penna Alpina in primo piano, dietro l'Arena di Verona e sullo sfondo il Monte Balbo. Video e Santa Messa all'Arena1 punto
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Da Artemide Aste, Auction L, 3-4/11/2018, lot 34 un interessante esemplare di Sidion. Nel corso degli anni e in svariate discussioni è stata richiamata sul forum l’attenzione su queste monete di incerta attribuzione e controversa cronologia, di cui è nota un’unica serie in bronzo caratterizzata dai seguenti tipi: D/Testa di Zeus laureato e barbato. R/ . Eracle stante a d. appoggiato alla clava. Uno studio accurato sulla questione fu condotto in anni relativamente recenti da Mangieri, che dà notizia di sette pezzi di Sidion, tutti provenienti da Gravina in Puglia e, in particolare, dalla collina di Botromagno (G. Libero Mangieri, Le monete di Sidion e la circolazione monetaria nel periodo classico-ellenistico a Gravina in Puglia e ad Altamura (BA), RIN CII, 2001, 49-87). Ad essi vanno aggiunti i due esemplari del BMC (citati in nota da Mangieri e segnalati da Rutter, HN Italy, 822) ed alcuni pezzi apparsi sul mercato antiquario per un totale di 14 unità. Di seguito fornisco un breve elenco degli esemplari a me noti che mi auguro gli utenti del forum possano incrementare. Dell’es. n. 14 non sono riuscito a reperire i dati pondometrici. 1. gr. 3,4 BMC Italy, p. 395, 2 2. gr. 2,89 mm 16 Inasta, 15, 29/3/2006, 24 3. gr. 2,8 mm 15,10 Gravina, Botromagno, sporadico (Mangieri 2001, 19) 4. gr. 2,6 mm 15,45 Gravina, Botromagno, sporadico (Mangieri 2001, 20) 5. gr. 2,64 mm 15 Artemide Aste, Auc. L, 3-4/11/2018, 34 6. gr. 2,53 mm 15 CNG 327, 28/5/2014, 124 7. gr. 2,4 mm 16,25 Gravina, Botromagno, sporadico (Mangieri 2001, 21) 8. gr. 2,3 mm 15,70 Gravina, c.da Lamacolma, sporadico (Mangieri 2001, 22) 9. gr. 2,3 mm 15,70 Gravina, c.da Lamacolma, sporadico (Mangieri 2001, 23) 10. gr. 2,2 mm 15,90 Gravina, Botromagno, sporadico (Mangieri 2001, 24) 11. gr. 2,17 BMC Italy, p. 395, 1 12. gr. 1,83 mm 14 Bertolami, E-auction 39, 15/2/2017, 20 13. gr. 1,2 mm 11,30 Gravina, Strada S.Stefano, sporadico, non integro (Mangieri 2001, 25) 14. Artemide Aste, XVIII, 9/12/2007, 5 Un ulteriore esemplare (inedito) segnalato da Mangieri fu rinvenuto in una cisterna in associazione con materiale archeologico non successivo al primo quarto del III secolo a.C. (Mangieri 2001, p. 57 e nota 25). L’emissione si presenta omogenea sotto il profilo ponderale. Fatta eccezione per gli ess. n. 12 (gr. 1,83) e n. 13 (non integro), i pesi si distribuiscono tra gr. 3,4 e gr. 2,17 con un peso medio di gr. 2,73 circa. Il modulo dei tondelli risulta compreso tra mm. 16-14, con un addensamento intorno a mm. 15. Sembrerebbe pertanto trattarsi di un unico nominale privo di articolazioni interne. L’autorità emittente, Sidion, viene identificata con l’antica Silvium, corrispondente all'attuale sito di Botromagno nei pressi di Gravina in Puglia, nella quale Diodoro (XX, 80, 1), unica fonte storica in proposito, ricorda la presenza di un presidio sannita sgominato dai Romani che nel 306 a.C. cinsero d’assedio ed espugnarono il centro. Mangieri inquadra le monete di Sidion in epoca anteriore al 306, nell'ambito delle vicende che caratterizzarono la Magna Grecia nella seconda metà del IV secolo a.C. Per la scarsa consistenza, lo studioso attribuisce all'emissione una valenza politica più che pratica, espressione di quella comunanza di interessi che spinse Sanniti e Tarantini a far fronte comune contro l’espansionismo di Roma in Italia meridionale. Un rapporto già emerso all'epoca in cui (327-6 a.C.) i Neapolitani aprirono le porte ai Romani (Livio VIII, 27) grazie al prevalere di una fazione aristocratica che si oppose al blocco tarantino-sannita, propenso alla resistenza, e consolidatosi nel corso della seconda guerra sannitica. Si sarebbe trattato di un’emissione con cui gli abitanti di Sidion - che analogamente ad altri siti indigeni delle vicinanze probabilmente non avevano mai coniato moneta propria -, avrebbero manifestato alla vigilia dell’assedio (306) la loro totale aderenza al contesto dei rapporti con Taranto in chiave antiromana, come sembrerebbe denunciare la scelta dei tipi, di chiara ispirazione greca (Mangieri 2001, 56-7). A queste considerazioni che sembrerebbero contestualizzare la moneta sostanzialmente in base al dato storico, l’esemplare dell’Asta Artemide consente di apportare nuovi spunti di riflessione desunti dal dato interno. Si tratta infatti dell’unica moneta di questa serie ribattuta su un pezzo di Metaponto, come opportunamente riportato dai compilatori. Tracce della spiga sono visibili in corrispondenza della testa di Zeus unitamente alle lettere della leggenda MET nel campo inferiore. Per quanto resti incerta l’esatta identificazione della serie metaponina in esame in base alle tracce visibili, il peso dell’esemplare (gr. 2,64), le dimensioni del modulo (mm. 15) e la disposizione delle lettere sembrerebbero ricondurre ad emissioni enee della prima metà del III secolo a.C. del tipo Zeus/spiga (Johnston 48; HN 1684) o Demetra/spiga (Johnston 56, 59; HN 1692, 1695). È pur vero che le emissioni in bronzo di Metaponto, abbondanti per intensità e durata, attendono una più puntuale sistemazione, specie a livello cronologico. Se tuttavia la cronologia di Rutter per le serie succitate, che ricalca quella della Johnston, risultasse corretta, le monete di Sidion slitterebbero inequivocabilmente al primo quarto o al massimo alla prima metà del III secolo a.C. come peraltro prospettato già dallo stesso Rutter (n. 822: 300-275 a.C.) seguito da Bertolami e Artemide. Il tutto su uno scenario storico decisamente mutato……1 punto
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Ho trovato questo...forse qualcosa riferito ai figli della Gallia o Germania ceduti all' imperatore come padrino o come sottomissione ? Augusto era interessato alla Germania non solo come una potenziale minaccia per la Gallia benestante e romanizzata, ma anche come un'area di possibile espansione dell'influenza romana. Nel 15 aC i figli di sua moglie Livia Tiberio e Nerone Claudio Druso avevano annessi la Raetia e il Norico, le province alpine che coprivano la catena montuosa fino al Danubio.Con la conquista di queste terre i Romani estesero i loro territori e conquistarono il controllo delle principali rotte di invasione dalla Germania all'Italia. Seguirono altri impegni di forze romane lungo i grandi confini fluviali del Nord, con Nerone Claudio Druso inviato a Germania e Tiberio in Illiria. Mentre Tiberio portava Pannonia e Dalmazia sotto il giogo romano, suo fratello guidò quattro campagne audaci in Germania tra l'Elba e il Reno. Poco dopo la morte di Druso in un incidente nel 9 aC, Tiberio fu inviato a prendere in consegna la campagna tedesca, che si concentrò principalmente sul controllo solidale delle aree che Druso aveva conquistato tra il Reno e l'Ems. Vinse una vittoria importante, e l'anno seguente ottenne un trionfo, il potere tribunale per cinque anni e il suo secondo consolato.Fatta eccezione per il fastidioso Sugambri, il resto delle tribù tedesche conquistate cercò prontamente la pace, mandando emissari a visitare Augusto, che aveva preso residenza a Lugdunum. Questo denario celebra la conclusione di quella campagna, e sembrerebbe raffigurare la resa dei re tedeschi ad Augusto oa Tiberio, con le tribù sconfitte che offrono i loro giovani come ostaggi. Crescerebbero nei circoli della nobiltà, essendo educati alla maniera romana. Augusto AR Denario. Roma, Lugdunum, 8-7 aC. AVGVSTVS DIVI F, busto laureato a destra / Augusto, a testa scoperta e in toga, seduto a sinistra su una sedia curule su pedana bassa, che estende la mano destra verso una Gallia occulta o tedesca a sinistra, in piedi a destra, con un bambino tenuto in entrambe le mani verso Augusto ; IMP XIII (I) in exergue. RIC 201a; C. 175; BMC Gaul 216. 3,79 g, 20 mm, 7 ore.1 punto
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qualcosa di sicuro esiste dopo la morte, i nostri elementi chimici che continueranno a entrare in circolo. poi il pensiero che i metalli pesanti contenuti nei nostri corpi, provengono dall'esplosione di stelle lontane anni luce da noi, dovrebbe farci sentire immortali.1 punto
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Crediamo ancora alle favole? Ma avete presente che nazione siamo? .. ognuno (popolazione ed istituzioni) che pensa solo al proprio interesse, in media semplicemente egoisti, quando non profondamente corrotti.. ognuno piu furbo del prossimo suo.. ..viviamo in un paese che in percentuale troppo elevata ritiene che la regola sia che se non ti "beccano" sei a posto, come se nulla fosse successo.. Non ho dubbi quindi che maggiore tolleranza verso i metal detectors possa principalmente favorire tombaroli e consimili, almeno qui da noi.. purtroppo.. non la ricerca. Per la parte archeologica.. ..ma scusate, secondo voi il privato che usa il metal detector sarebbe in grado di comprendere e giudicare adeguatamente se uno scavo possa o meno arrecare danno al contesto, alla stratigrafia ?????!!!!! Il problema non sono le soprintendenze o le leggi.. siamo Noi..1 punto
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Ogni tanto certo interventi ad minchiam fanno veramente cadere le braccia e sovente non sono subito stigmatizzati o cancellati da chi di dovere che non può stare sempre a vigilare1 punto
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1988 TORINO 61a ADUNATA D/. Piazza S. CARLO il salotto di Torino, al centro monumento a Emanuele Filiberto, sullo sfondo le chiese gemelle di S. CRISTINA e S. CARLO, sotto cappello alpino. R/. Al centro stemma dell'ANA irradiato, all'esterno stemmi delle città regionali. Bronzo, autore E. VARISCO FILMATO apre la sfilata la Fanteria della Guardia Nazionale dell'esercito USA.1 punto
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Nel prendere visione sulla prossima asta Nomisma dell'11 novembre di una meravigliosa Osella d'oro da 4 zecchini A. IV (https://nomisma.bidinside.com/it/lot/567828/venezia-francesco-morosini-1688-1694-/) e della Osella d'argento del 1693 coniate sotto il dogado di Francesco Morosini (https://nomisma.bidinside.com/it/lot/567829/venezia-francesco-morosini-1688-1694-/) - beato chi può permettersele - non posso non cogliere l'occasione di condividere con voi questo zecchino di Francesco Morosini appunto che fa parte della mia (piccolissima) collezione di veneziane: è stato un regalo per i miei 30 anni da parte di una parente a me molto ma molto cara, causa (condivisa equamente con voi) del mio re-interesse verso la numismatica... potete immaginare quanto ci sia affezionato quindi! al dritto FRAN • MAVROC • / S•M•VENET San Marco, stante a sinistra, porge il vessillo al doge, genuflesso a destra, che lo prende con entrambe le mani; sotto la banderuola DVX al rovescio SIT •T •XPE •DAT. Q. TV / REGIS •ISTE •DVCA Gesú Cristo, stante di prospetto, con il Vangelo e benedicente, in mandorla cosparsa di stelle, 7 a sinistra, 7 a destra, 1 ad apice, ed 1 a pedice (moneta periziata, che non oso ancora - e non so se lo farò mai - aprire)1 punto
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Con l'Euro ci si può veramente sbizzarrire come si vuole, è per tutte le tasche, per chi si vuole solo divertire e per chi si vuole anche impegnare... i buchi in collezione esisteranno sempre.1 punto
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Se mi segui al pomeriggio in sezione bibliografia vi metto on Line i tre Gazzettini compreso l’ultimissimo come grande esclusiva, in uno troverete anche un articolo del grande Mirco @Tm_NPZ1 punto
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Greek Coins Mysia, Cyzicus Stater 5th-4th century BC, EL 15.87 g. Lapith kneeling on back of fallen centaur r.; strangling him with l. arm and holding sword in r. hand, while the centaur seizes the Lapith’s head with his l. hand and punches him at side with his r. Below, tunny r. Rev. Quadripartite incuse square. von Fritze 170. Boston 1547. Exceedingly rare, only very few specimens known. An interesting and finely executed composition of high style. Struck on a full flan and about extremely fineEx Jules Furthman collection (Kosoff 13 October 1965) 65.Electrum staters of Cyzicus have long been admired for their distinctive and often energetic designs. This particular image, however, is exciting even by Cyzicene standards, for we witness the life-and-death struggle of a centaur and a sword- wielding Lapith. This episode was familiar enough to the Greeks to be represented on a series of metopes on the Parthenon.The origin of the Lapiths, an Aeolian Greek tribe from Thessaly, pre-dated Greek history, and was steeped in mythology. The Lapiths were said to have been kin of the Centaurs, and their close connection sometimes led to conflict. The best- known of their battles occurred when Peirithoüs, king of the Lapiths, invited the centaurs as guests to his wedding. As the centaurs became increasingly drunk, the savage side of their nature emerged and they tried to abduct the bride and to rape or abduct other Lapith women. In the fighting that broke out there were many casualties, but the Lapiths triumphed and were able to expel the centaurs from Thessaly.Though this rare type was not recorded by Greenwell in his 1887 study of Cyzicene electrum, he recognized that a centaur that appears on another issue of staters, galloping with his head turned back, as he holds a branch, was presumably shown in battle with the Lapiths. The existence of this type serves to confirm his observation. He rejected the idea that the centaur type had any connection to the Dionysiac cycle, instead preferring to believe it was selected for its relevance to Heracles or to Jason, who had been raised by the centaur Chiron.1 punto
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