Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/17/18 in Risposte
-
Ecco l'indice del prossimo Gazzettino (gennaio 2019)...4 punti
-
Buonasera a tutti, posto le foto di un 4 tornesi 1799. Al rovescio vi é un segno (come si trattasse di un saggio di metallo). Nonostante la debolezza del conio, sembra non aver circolato molto.2 punti
-
Ciao a tutti, volevo solo sapere che cosa ne pensate di questa piastra di Francesco II. La vedo piuttosto anomala nei bordi, nel contorno (troppe righe..) praticamente la vedo anomala su quasi tutto.. ma è anche vero che non ne mai posseduta una a parte questa che presento, è per caso una riproduzione? Pesa gr. 27,50 ed ha un diametro di 37 mm. Grazie2 punti
-
si, concordo con il buon genny. La tua piastra a rilievi è messa molto bene, secondo me sotto quell'aspetto siamo anche sul bb/spl, ma con le note di cui sopra. Poi dipende da come ciascuno meglio preferisce esprimersi: c'è chi fa un riassunto globale, e magari direbbe BB, "all inclusive", o chi (come me) preferisce fare una distinzione tra rilievi e tutto il resto. Ma avendola pagata poco, VA BENISSIMO!!! ciao2 punti
-
potrebbe essere questa tipologia Type 25: AE4. VOT / XV / MVLT / XX in wreath (large module) 378-383 Theodosius, Rome Issued for Gratian, Valentinian II, and Theodosius.2 punti
-
Molte grazie. Purtroppo non essendo la mia monetazione e con la moneta messa maluccio, mi piaceva una conferma a conforto. Ok, grazie.2 punti
-
2 punti
-
1 punto
-
A me sono arrivate la settimana scorsa con il corriere gls, perché il programma di coniazione 2018 si è concluso con la divisionale proof,per il ritiro in zecca io le ritirava in via gino capponi,consultavo il servizio clienti,e gli dicevo io quando andavo a Roma, e loro mi facevano da tramite e mi davano l'OK I 2 punti vendita che dici tu ci sono sempre stati,ma la zecca è in via gino capponi, e in genere consegnano li , però ti fanno scegliere dove preferisci,naturalmente se tu non li contatti prima o dopo ti chiamano loro al telefono,e ti dicono,le sue monete sono pronte per il ritiro,Eli chiarisce dove1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
Ciao nikita, tranquillo, tutto ok! Le piastre di Francesco II sono così nel taglio. Peso ok. Solo un po martoriata tra spazzolate varie e colpetti al bordo. Ciao, un caro saluto!1 punto
-
1 punto
-
Buongiorno, posto questa graziosa medaglia in argento del diametro di MM. 37,5 e del peso di gr. 16,3 con inciso PIACENZA F.B.C. FESTA PRIMAVERA 1925, sull'altro lato la scritta W-PLVDA sapete il significato? La firma sembra PS1 punto
-
1 punto
-
Un po quello che accade nella sezione identificazione, valutazione autenticità... dove, tra le parole più ricorrenti si trova (riproduzione, falso, patacca )1 punto
-
Nell'ufficio locale dei beni archeologici La parte migliore del mio lavoro è di raccontare alle persone che la "moneta romana" che hanno trovato è in realtà un gettone del carrello della spesa.1 punto
-
Secondo me il ragionamento che fai sui denari lucchesi coniati a Pisa può essere corretto, credo che una traccia, magari minima ci possa essere, di solito la lasciavano, quindi giusto vedere le prime coniazioni pisane, certo non e' banale ...1 punto
-
Intendo in generale, molti libri che citate, facendo una ricerca (veloce per la verità) non si trovano velocemente. Quindi volevo sapere se c'è qualche azienda che tratta prettamente libri numismatici, nel mio caso libri della monetazione del regno, poi magari un giorno chissà arriverò anche alle Bizantine, ma ad oggi posso definirmi un neofita e affrontare quel tipo di monetazione mi sa di pazzia ?1 punto
-
Io l'ho trovato a Castiglione Olona (VA)1 punto
-
Confermo che il cognomen Capito è noto e attestato in altre gentes romane. Un dettaglio non troppo secondario è quello messo in evidenza da Licinio Lucullo e cioè tale cognomen non è stato usato insieme al nome del monetario su una faccia della moneta. Ci possono essere ragioni di ordine pratico, come problemi di spazio per ospitare il nome per esteso. Oppure il CAPIT posto al diritto potrebbe indicare un semplice appellativo, dandogli particolare importanza. Resta un nome abbreviato, che può essere sciolto in modo diverso dal cognomen Capit(o). Potrebbe al limite essere sciolto come Capit(olium), ossia il nome latino del Campidoglio. Antiche fonti (Plutarco, Sulla, 27; Appiano, De bellis civilibius (R.Em.) 1, 86) attestano che nel 6 luglio 83 a.C. scoppiò un violento incendio che distrusse il grande tempio di Giove Capitolino (e fu considerato dai contemporanei come un triste auspicio per le fortune mariane) e sicuramente dovette estendersi anche al Tabularium, distante solo 150 m, che ospitava la zecca romana, se esso dovette essere profondamente ricostruito almeno fino al 78 a.C. e c'è una testimonianza di Plinio (N.H. 33, 16) che poco dopo l'oro e l'argento ricavati dal distrutto tempio capitolino e da altri santuari fu trasportato da Caio Mario il giovane a Praeneste... Lo stesso passo di Plinio (che può essere ritrovato su internet in latino e nella traduzione inglese) è molto interessante in quanto rivela che Silla, nel suo trionfo nell'inverno 82-81 a.C. , portò da Praeneste 14.000 libbre d'oro, ma solo 6.000 libbre d'argento, quando Silla aveva raccolto da precedenti vittorie 15.000 libbre l'oro e 115.000 libbre d'argento. Questo passo di Plinio, molto dettagliato e importante, rivela che il bottino conquistato a Praeneste aveva una quantità anormalmente bassa di argento rispetto all'oro. Perché ? Una possibile e forse ovvia conclusione era che il grosso dell'argento mariano era stato già utilizzato per una o più emissioni monetarie e i denari prodotti già divisi tra i suoi soldati. Oppure l'argento trovato a Praeneste era stato ivi lasciato per la successiva produzione monetaria sillana. Insomma ci sono almeno degli indizi che fanno localizzare la produzione di questi serrati a nome di C. Mario a Praeneste e allora, se si sposta all'indietro di un solo anno rispetto a Crawford, ci troviamo di fronte alla possibilità che fosse C. Mario il giovane ad emettere questi serrati per i suoi soldati e che CAPIT possa avere un'attinenza piuttosto con il Campidoglio dal quale proveniva il metallo usato per la loro coniazione. La campagna intorno Praeneste era molto fertile (e fu infatti subito ceduta ai veterani di Silla dopo la riconquista della roccaforte mariana) e quindi può avere suggerito a Mario di evocare un tipo "agricolo" riecheggiante una rassicurante abbondanza durante il triste momento storico. Ovviamente è solo una ipotesi, che non è peregrina e va approfondita. Resta il fatto che ormai la classificazione di Crawford, che resta una pietra miliare nella numismatica romana, abbisogna di molte rettifiche e non va accettata acriticamente. Tutto qui,1 punto
-
@quattrino... una serie di sussidi bibliografici indispensabili sulla numismatica di ogni epoca e territorio è costituita dal Survey of numismatic research, sono volumi pubblicati ogni cinque anni e che coprono lo stesso lasso di tempo elencando tutto il pubblicato in ambito numismatico mediante suddivisioni tematiche affidate ad esperti in ogni settore, l'ultimo volume attualmente uscito copre il periodo 2008-2013; per la numismatica greca vi sono le due edizioni dell'opera di William Daehn, la prima contenente solo i testi in lingua inglese, la seconda invece è più completa e contiene anche testi in altre lingue, i titoli sono: 1) Daehn, William / Ancient greek numismatic: a guide to reading and research: A bibliography of works written in english with summaries of their Contents. 2) Daehn, William / Annotated Bibliography of Ancient Greek Numismatics. Sulle opere antiche di numismatica vi è la grande opera di Christian Dekesel edita da Spink , è suddivisa per secoli, fino adesso sono usciti i volumi dedicati al cinquecento e al seicento ed è in via di completamento il settecento.1 punto
-
Grazie profausto, come sempre gentilissimo. Credo avrebbe sicuramente molto piu senso proprio per via della disposizione delle lettere. Non appena avró modo la analizzero piu da vicino con una lente in modo da metterle a confronto con piu calma. Grazie ancora Maria1 punto
-
1 punto
-
Ti rispondo limitandomi alla monetazione medioevale e moderna : GNECCHI Francesco, GNECCHI Ercole, SAGGIO DI BIBLIOGRAFIA NUMISMATICA DELLE ZECCHE ITALIANE MEDIOEVALI E MODERNE. Milano 1889. Ciferri R. Saggio di Bibliografia Numismatica Medioevale Italiana Associazione Pavese di Numismatica e Medaglistica Pavia 1961 MIRRA Bernardino, Bibliografia Numismatica Italiana. Varesi, Pavia 2009 MIRRA Bernardino, Bibliografia Numismatica Italiana. (Sec. V – XIX ) Aggiornamento 2009-2015 Numismaticamente 2016 In particolare sulla monetazione sabauda raccomando : Biagio Ingrao Elenco Bibliografico per la Numismatica Sabauda Circolo Numismatico Torinese Torino 2001 Consiglio inoltre la lettura di questo saggio : BASSOLI Ferdinando , Monete e Medaglie nel Libro Antico dal XV al XIX secolo,saggi e studi diretti da Francesco Barberi Firenze Olschki 1985. @quattrino1 punto
-
2 Euro cc Austria 2018 " 100^anniversario Repubblica austriaca" La moneta raffigura la statua di Pallade Atena che campeggia davanti all'edificio in stile neoclassico del Parlamento austriaco a Vienna.1 punto
-
1 punto
-
Stamane, in un lotticino di denari di Ancona ho trovato questa monetina: gr. 0,35 - mm. 12,93 Cercando di classificarla praticamente dal solo D/ perchè il R/ non è il massimo della conservazione, penso si tratti di un Denaro minuto di Pisa, con la P al D/ e l'aquila coronata al R/ Periodo 1370 - 1390 Baldassarri: A.XV.2b - 2c - 2d (non riuscendo a decifrare le legende, quale delle 3?) Siete d'accordo? Grazie a tutti per l'attenzione1 punto
-
1 punto
-
LEGIONE VI VICTRIX La Legione VI Victrix fu una Legione romana che fece parte dell' esercito di Ottaviano , ma come Legio VI fu arruolata in epoca cesariana , assunse l' appellativo di Victrix al tempo di Nerone ; forse nella Legione vi confluirono Legionari della VI Ferrata insieme a quelli della vecchia Legio VI per completare i ranghi . Con Ottaviano scese in campo durante l'assedio di Perugia nel 41 a.C. , poi nella guerra contro Sesto Pompeo che aveva occupato la Sicilia . Nel 31 a.C. la Legione combatté nella battaglia di Azio contro Marco Antonio . Nel 30 a.C. fu dislocata nella provincia della Spagna Tarraconense dove combatte con Ottaviano Augusto nelle guerre cantabriche . La legione rimase poi in Spagna per parecchi decenni con sede a Legio , attuale Leon , dal 23 al 70 e in questo periodo ricevette l' appellativo di Hispaniensis forse perche' formata principalmente da spagnoli . Alcuni suoi veterani fondarono poi Saragozza . Al tempo di Nerone la Legio VI si spostò a Novaesium , attuale Neuss in Germania Inferior , rimanendovi dal 70 al 102 ; ma quando Servio Sulpicio Galba Governatore della Spagna Tarraconense si ribellò a Nerone , questa Legione gli diede il suo appoggio e fu proprio nel suo accampamento di Legio che Galba venne proclamato Imperatore . Nell' anno 88 Lucio Antonio Saturnino Governatore della Germania Superiore tento' una ribellione , ma la Legione rimase fedele a Domiziano che le attribui i nomi di Pia e Fidelis . Intorno all' anno 103 la VI Victrix fu trasferita a Castra Vetera , attuale Xanten e vi rimase dal 102 al 122 , lungo il confine germanico e successivamente nell' anno 119 Adriano invio' la Legio VI Victrix in Britannia settentrionale come rinforzo alle truppe che si trovavano già nell' area per combattere i Pitti , facendo campo ad Eburacum , attuale York , rimanendovi ininterrottamente dal 122 al 383 o forse fino all' evacuazione della Britannia nel 410 ; questa Legione ebbe comunque un ruolo chiave nel successo delle operazioni militari romane e della stabilita' in Britannia . Nel 122/124 la VI Victrix iniziò la costruzione del Vallo di Adriano che avrebbe garantito la relativa tranquillita' dai Pitti per almeno oltre due secoli . Nel 142 partecipò anche alla realizzazione del Vallo di Antonino , che fu però presto abbandonato . Nel 185 le Legioni di stanza in Britannia Romana si ribellarono e spinsero un loro comandante a nome Prisco a rimpiazzare l' impopolare Imperatore Commodo , ma Prisco rifiutò ; il tentativo di rivolta fu sedato da Pertinace che sarebbe poi salito al soglio imperiale dopo l' uccisione di Commodo . Al tempo di Clodio Albino e Settimio Severo la VI Victrix parteggio' per Albino , Governatore della Britannia , ma venne sconfitto da Severo nel 197 nella battaglia di Lugdunum in Gallia ; la VI Victrix ritorno' quindi in Britannia dove vi rimase fino circa all' evacuazione dell' isola nel 410 quando l' Imperatore d' Occidente Onorio scrisse agli abitanti della Britannia che da quel momento avrebbero dovuto badare da soli a loro stessi e alla propria difesa . L' emblema della Legione cambio' nei tempi , fu il Toro , Venere Vincitrice e la Vittoria con l' aquila . In foto , iscrizione da Castra Vetera , dedicata a Sextus Caelius Tuscus , Legato della Legio VI Victrix . Varie A SEGUIRE1 punto
-
Questa l'ha trovata un utente di un gruppo di numusmatica sui social..., dopo Simpson ecco il re riccioluto e barbuto1 punto
-
Considerando le tempistiche delle risposte via mail già normalmente non proprio rapidissime e il periodo festivo a cui andiamo incontro io ti consiglio di telefonare direttamente1 punto
-
1 punto
-
Nell'Archivio di Stato di Bologna, Sezione Zecca, non sono presenti documenti che indichino "esperimenti" volti a rigare le monete da 5 Baiocchi. Se tuttavia la virola rigata è stata ben utilizzata per il contorno delle monete da Scudo, del diametro 38 mm, la stessa non poteva contenere le monete da 5 Baiocchi, di diametro maggiore (41 mm). Da Roma, da dove a quel tempo arrivavano coni e "anelli", non poteva certo giungere una virola di diametro maggiore per prove illegali! Non si può escludere la "forzatura" di qualche tondello vergine di minor diametro, ma le monete avrebbero dovuto risultare di diametro corrispondente (38 mm) e bordo alto, cosa che non è. Si può allora considerare una sola possibilità, il passaggio delle monete coniate, a bordo liscio, in un "contornitoio", uno strumento lineare (a volte ricurvo) utilizzato per improntare il contorno a qualsiasi moneta in fase successiva alla coniazione. Ciò sembra il caso sia nei due esemplari qui rappresentati (in cui la rigatura è irregolare, a tratti mancante e apparentemente ricurva, quest'ultimo aspetto non possibile con le virole allora esistenti) ma anche nell'esemplare in vendita su ebay di cui allego sotto foto del contorno. La rigatura è qui più bassa dello spessore della moneta (vedi sotto), cosa che ci si aspetterebbe utilizzando "acciarini" non conformi (tarati, cioè, su monete di minor spessore). Tuttavia questa procedura poteva essere eseguita sia in zecca che fuori dalla stessa! Nell'ultima Nomisma 58, lotto 1601, è stato esitato un esemplare da 5 Baj 1852-VI, indicato come R5 (es. definito "unico", BB, stima € 500), con bordo rigato. La moneta era in pessime condizioni ed era venduta con studio allegato (credo di Fabio Gigante). La moneta a mia conoscenza è andata invenduta anche nel dopo-asta e non corrisponde a nessuno dei 3 esemplari menzionati in questa discussione. Presenta un bordo rialzato e, anche in questo caso, una cattiva impronta della legenda più periferica. Non vedo comunque altra possibile conclusione che considerarla una "curiosità"1 punto
-
esatto archestrato è proprio quello che mi ricordavo. C'è da fare un po di ordine; Sul Calciati, l'esemplare è il n.14 Vol.I, p.96. La foto riportata non corrisponde al Virzì 1205 e non ho idea da dove provenga. Ho guardato anche il testo della Sarstrom, ma del tipo in discussione non ce ne sono di esemplari... L'amico mi ha mandato qualche immagine che aveva scattato dell'esemplare di Romanumismatics: Questa è la comparazione che mi ha mandato con l'esemplare Virzì Skuby1 punto
-
Concordo la F al centro,la stanghetta, è più larga,grande, mentre qui è fina come nelle E l'1 della data sembra ribattuto o saltato.?1 punto
-
1 punto
-
Gentilissimo @eliodoro grazie della tua risposta. Mi sposto sulle discussioni relative alla monetazione romana in cerca di riferimenti bibliografici e di classificazione ? Altra domanda: è possibile procedere ad un intervento di restauro almeno per eliminare l’ossidazione o per bloccare il meccanismo di degrado, magari rendendo più visibili alcune parti adesso illeggibili? E se sì, quali metodi sono suggeriti?1 punto
-
Questa è per palati fini Nel rovescio S fra due mezzelune. Evidenti sono elementi di congiunzione con i tipi con Y e quindi di facile collocazione cronologica.1 punto
-
Oggi un amico mi ha portato questo esemplare all' Associazione Numismatica Taurinense. Sicuramente piu' vissuta di quella di Auriate , ma mi accontento pur di mettere in collezione le due varianti della parpagliola del primo tipo di Carlo II1 punto
-
LEGIONE VIII AUGUSTA Questa Legione dovrebbe essere identificabile con la cesariana Legio VIII che con Cesare combatte' in Gallia , poi contro Pompeo a Farsalo e Tapso . Dopo la vittoria di Cesare venne sciolta nel 46 ma richiamata da Ottaviano la quale combatte' a Filippi , nella guerra di Modena e probabilmente ad Azio . Terminata la guerra contro gli uccisori di Cesare la Legio VIII Augusta fu inviata in Egitto con sede a Thebeae , Tebe , dove vi rimase dal 29 a.C. All' anno 6 ed opero' anche in Cirenaica e in Siria . In piena eta' Imperiale fu in Dalmazia poi in Pannonia con sede a Poetovio , attuale Ptuj in Slovenia . Anche questa Legione nel 14 alla morte di Augusto si ribello' ma grazie a Druso fu ripristinato l' ordine in Pannonia . Al tempo di Claudio partecipo' all' invasione della Britannia ma nel 45 venne inviata in Mesia con sede a Novae , attuale Svistov in Bulgaria dove vi rimase fino all' anno 69 . Morto Nerone parteggio' per Otone e in questo periodo il suo Legato Numisio Lupo ottenne gli ornamenti trionfali per i successi militari contro i Sarmati Roxolani ; sostenne Otone insieme alle Legioni della Mesia III Gallica e VII Claudia , ma non e' certo se partecipasse alla prima battaglia di Bedriaco , partecipo' invece alla seconda battaglia parteggiando per Vespasiano contro Vitellio . Nell' anno 70 fu in Gallia con sede ad Argentoratum , attuale Strasburgo in Francia , dove rimase stabilmente fino al 406 , ma non participo' alla repressione gallica di Civile . Da questo periodo in poi la Legione VIII Augusta fu al seguito di Domiziano contro i Catti , poi con Adriano per sedare una rivolta in Britannia e con Marco Aurelio al tempo delle guerre germaniche . Con Settimio Severo la Legione VIII Augusta sostenne tanto Severo da essere onorata su di un Aureo , fu di stanza a Lugdunum , attuale Lione . Nel V secolo un suo distaccamento divenne Legione Palatina Emblema della Legione fu il Toro1 punto
-
Taglio: 2 euro CC Paese: Germania G Anno: 2009 EMU Tiratura: 4.200.000 Condizioni: BB Città: Medesano (PR)1 punto
-
Classical Numismatic Group > Electronic Auction 435 Auction date: 2 January 2019 Lot number: 1 CALABRIA, Tarentum. Circa 280 BC. AR Nomos (22.5mm, 7.77 g, 11h). Warrior, holding shield, on horse rearing left; EY to right, NIKΩTT[AΣ] below / Phalanthos, holding trident, riding dolphin right; ZOP to left; below, hippocamp right. Vlasto 700; HN Italy 968. VF, toned, irregular flan. Estimate: 200 USD ILLUSTRAZIONE: LASTRA TOMBALE AFFRESCATA (MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE, PAESTUM)1 punto
-
Ecco un'altra interessante discussione da riattivare, i testi fondamentali di numismatica nell'esperienza personale di ciascun collezionista e studioso; per me è un bel dilemma dal momento che colleziono praticamente solo libri di numismatica in vari ambiti di questa disciplina, quindi seguirò un itinerario molto personale in base ai miei particolari interessi… innanzitutto devo dire che le opere per me davvero formative in tal senso non sono stati i grandi cataloghi o corpus e nemmeno i grandi studi fondamentali su una singola zecca, ma quelle piccole e tuttavia dense e succose opere capaci di mettere insieme storia delle monete e storia a tutto tondo, in questo ambito i testi di Carlo M. Cipolla sono stati tappe imprescindibili: ricordo con particolare piacere i suoi "Conquistadores, pirati e mercatanti: la saga dell'argento spagnolo", "Il fiorino e il quattrino" "La moneta a Firenze nel cinquecento", tutte letture davvero illuminanti su come funzionavano le monete nelle epoche passate, ricche di riferimenti alla storia politica ed economica brillantemente interlacciate con i fatti monetari… poi approfondendo l'epoca altomedievale e bizantina mi sono appassionato alla grande opera di quel sommo maestro di numismatica che è stato Philip Grierson, fondamentali i suoi MEC (Medieval european coinage), il primo sulla monetazione altomedievale europea, e il volume 14 in collaborazione con Lucia Travaini sulla monetazione medievale dell'Italia meridionale, imprescindibili poi le sue opere sulla numismatica bizantina, i cataloghi della collezione conservata al Dumbarton Oaks a Washington, vera Mecca della numismatica bizantina, e il suo prezioso manuale "Byzantine coins", invece sulle monete barbariche e longobarde i maestri di riferimento sono Ernesto Bernareggi con il suo "Moneta langobardorum" ed Ermanno Arslan con la sua innumerevole e instancabile saggistica… in effetti sulle monetazioni di questo periodo la produzione saggistica in articoli è quella più preziosa e illuminante, le monografie, pur se importantissime per ordinare ciò che è più o meno noto, invecchiano presto in questo settore sempre suscettibile di nuove scoperte che cambiano il quadro delle conoscenze… sulla monetazione italiana la maestra di cui seguo maggiormente l'opera è Lucia Travaini, che ha scritto opere e saggi di notevole spessore spaziando in tanti ambiti della moneta medievale, anch'io trovo il suo manuale, "Monete e storia nell'Italia medievale" un testo illuminante, così come trovo prezioso ai fini della consultazione e delle informazioni di base contenute la grande guida sulle zecche italiane che ha coordinato… altro grande riferimento personale è stato Mario Traina, devo a lui la mia passione crescente per la numismatica e in particolare per i libri sulle monete, leggendo i suoi saporiti articoli sulla "sua" indimenticabile rivista Cronaca Numismatica, senza dimenticare la sua opera più importante e particolare, quella sulle monete ossidionali italiane così ricca di sapore e densità storiche, una delle opere del cui possesso sono più orgoglioso...potrei continuare ancora a lungo ma diventerei troppo prolisso, per il momento credo basti questa elencazione che sicuramente riassume in buona parte il mio percorso principale di buone letture numismatiche1 punto
-
Oltre alla moneta, è arrivato anche il cartellino del collezionista, una gradita sorpresa1 punto
-
LEGIONE XI CLAUDIA Anche questa Legione fu una delle cesariane ma non una delle piu' forti , la Legio XI . Acquisita poi da Ottaviano la troviamo prima a Filippi , successivamente impegnata a Perugia e in seguito ad Azio . Con Augusto fu di stanza prima a Naissus in Illiria , attuale Nis in Serbia , poi a Viminacium , attuale Kostolac in Serbia , infine a Tilurium in Illiria , attuale Gardum in Croazia ; mentre sotto Claudio , da cui prese il nome , fu di stanza nella fortezza legionaria di Burnum ancora in Illiria , attuale Kistanje in Croazia . Nell' anno 42 in concordia con la Legione VII , non appoggio' il tentativo di ribellione del Governatore della Dalmazia Lucio Arrunzio Camillo Scriboniano , per questa sua fedelta' assunse il nome di Claudia Pia Fidelis . Alla morte di Galba la XI Claudia parteggio' per Otone , prese parte alla prima battaglia di Bedriaco ma fu sconfitta e rimandata nell' Illirico dove poi sostenne Vespasiano , tornando in Italia . La sua nuova sede legionaria fu a Vindonissa , ora Windisch in Svizzera , fino al tempo di Domiziano quando la Legio XI Claudia fece parte della spedizione militare dall'imperatore Domiziano contro i Chatti avvenuta nell' anno 83 . Traiano poi la porto' con se nelle campagne in Dacia . La vita militare di questa Legione fu un continuo peregrinare da una fortezza all' altra dell' Impero , fu accampata a Brigetio , attuale Szony in Ungheria , poi a Carnuntum attuale Petronell in Austria , poi ad Aquincum , attuale Budapest per concludere il suo peregrinare per diverso tempo a Durostorum , attuale Silistra in Mesia , oggi Bulgaria . A cavallo tra il II e il III secolo la XI Claudia si schierò dalla parte di Settimio Severo dopo l' uccisione di Pertinace , allorche' l' allora Governatore della Pannonia Superiore decise di porre con le armi la propria candidatura alla successione di Pertinace . Assieme alla Legio I Italica , l' XI Claudia combatté contro l' altro pretendente , Pescennio Nigro , che fu poi assediato a Bisanzio ed ucciso . Durante il III secolo , l'imperatore Gallieno dovette affrontare la rivolta di Postumo , padrone del cosiddetto Impero delle Gallie . Gallieno riuscì a mantenere il potere e premiò alcune Legioni tra cui la XI con titoli come VI Pia VI Fidelis cioe' "sei volte pia , sei volte fedele", ed emise una bella e rara serie di monete Legionarie ad esse dedicate . Con Diocleziano ritroviamo la Legio XI in Egitto e Mauritania , poi nel tardo Impero e' attestata di nuovo a Durostorum dove diversi suoi distaccamenti furono distribuiti sul confine danubiano , finche' nel V secolo in una localita' sconosciuta dell' Oriente diede origine ad una Legione Palatina . Emblema della Legione fu inizialmente il Toro , poi in epoca imperiale divenne Nettuno come compare nella moneta di Gallieno . Alla prossima Legione .1 punto
-
Visto che alcuni anni fa ho fatto regalato alla mia ragazza una moneta di Traiano (il suo imperatore preferito) “incastonata” su di un bracciale in argento volevo postare le foto qui per sapere cosa ne pensate.. la moneta volendo è rimovibile senza danni (su mia precisa richiesta), volevo anche “proteggerla” in qualche modo dai graffi e dall’usura ma la mia ragazza non ha voluto.. la moneta l’ho comprata per poche sterline davanti al British Museum e l’unica cosa che ho guardato era che l’effige fosse quella di Traiano. Il venditore mi ha detto che è di argento (era scritto anche sul cartellino che però ho buttato) però è troppo grande per essere un Denario (24mm).. sapete darmi qualche indicazione in più? PS è il regalo più bello che abbia mai ricevuto (a suo dire) e lo indossa con orgoglio a tutti gli impegni di lavoro importanti e desta sempre la curiosità di chi la vede. pps scusate le foto che come al mio solito fanno pena1 punto
-
Ecco l'immagine del 2 euro irlandese 2019 per il Parlamento http://numistoria.altervista.org/blog/?p=256531 punto
-
Ultimissima lo giuro... "...Mogli in un salotto bene raccontano gli hobby dei mariti. "Il mio è sub". "Il mio è numismatico". "Il mio è sifilitico". Dal fondo del salotto il marito: "Filatelico, cara, filatelico!".1 punto
-
Ciao a tutti, sulla scia di questa discussione più tecnica sulla fotografia monetale Ho pensato di aprire un brevissimo post su come invece scattare foto velocemente e senza tante complicazioni. Quello di cui avrete bisogno è di uno smartphone (meglio se delle ultime generazioni) e di un supporto per poggiare il telefono. A questo fine potrete costruirvene uno, improvvisandolo con una pila di libri o di custodie per cd/dvd, alta un palmo di mano o poco più (l'importante è che dia la possibilità di mettere ben a fuoco tutta la moneta con una certa distanza). Poggiate la moneta (ben dritta così da fare una fotografia facile da visualizzare senza far venire il torcicollo a chi la mostrerete ) su di un foglio bianco.Posizionate ad h. 12 una buona luce (possibilmente bianca, superiore ai 5000° K, non necessariamente molto forte, altrimenti la foto verrà troppo sovraesposta). Con qualche variante, diciamo che lo stato di scatto potrebbe essere come questo in foto:1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.
Il network
Hai bisogno di aiuto?