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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/21/18 in Risposte
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che sia di Macedonia lo si intuisce anche dalla conservazione, è alla frutta.4 punti
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Buongiorno a tutti, vorrei segnalare il ritrovamento di un denaro comunale di Asti alquanto insolito, il primo che trovo con questa particolarità. Mentre in tutti i denari che conoscevo finora, al dritto la legenda CVNRADVS II è scritta in senso orario, in questo caso invece la legenda è scritta in senso antiorario. I punzoni, confrontati con una moneta "normale" sembrano gli stessi, per cui dato che la scritta REX è orientata normalmente, pare proprio che la legenda esterna venne incisa in senso inverso per errore o forse volutamente. Inoltre si nota che a differenza di altri denari realizzati in mistura, qui siamo di fronte ad un'anima di rame rivestita d'argento, per cui verrebbe da pensare ad un falso d'epoca realizzato forse per mano ufficiale, come uscito da discussione con @adamaney. Allego a sinistra un denaro con la solita legenda e a destra quello con legenda speculare. @monbalda @teofrasto @piergi00 @dabbene2 punti
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Cari amici, la settimana scorsa ho "festeggiato" 5 anni su questo forum. fui invitato nel 2013 da un amico, e giuro, allora ero anche un po' reticente, e da allora di acqua ne è corsa parecchia sotto i ponti. Quello che ho imparato e che imparo ogni giorno, supera di cento lunghezze quello che posso aver dato. Le persone che ho conosciuto, alcune solo virtualmente, altre poi di persona, mi hanno arricchito sotto infiniti punti di vista, e poi ho trovato un "luogo" in cui chiedere…. chiedere di tutto… una valanga di competenze, di persone preparatissime e disponibili, di informazioni, pareri, saperi…. Come sarebbe il mio essere numismatico senza? non ho dubbi, sarei un numismatico peggiore! (qualcuno dirà: peggio di come sei è difficile ) Comunque, … mi perdoneranno i tanti amici che non cito singolarmente con una "chiocciolina", … ho evitato solo perché di certo avrei colpevolmente dimenticato qualcuno. Insomma…. viva lamoneta e GRAZIE a tutti voi "lamonetani" Grazie! Alain Gennari2 punti
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Ciao, devo mantenere quanto promesso a @FrancoMari nella discussione dove avevo affermato di attendere un esemplare da tempo ricercato ed acquistato privilegiando l'aspetto storico piuttosto che la conservazione ( quindi che lo avrei postato quando giuntomi). L'esemplare che posto è un umile antoniniano in lega bronzea databile al III secolo, quindi tutto sommato abbastanza inflazionato come emissioni. Questo però non è assolutamente comunissimo... i dati fisici sono 21 mm per 3,2 g di peso e la conservazione non è proprio un FDC ma spesso raggiunge buone valutazioni. Per giocare un po' assieme vi posto due immagini del diritto senza allegare il rovescio (che posterò in seguito)... vediamo chi lo identifica correttamente... non si vince niente ma nemmeno si perde nulla ! In mano è abbastanza leggibile, spero le foto gli rendano onore... peccato la lacuna sul naso! Ciao Illyricum PS: approfitto per porgere i miei migliori Auguri di Buon Natale a tutti i frequentatori della Sezione!!!2 punti
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Buongiorno a tutti. Oggi voglio condividere con Voi un'altra serie completata ed archiviata di monete in buona conservazione. Le foto sono quello che sono e, se qualcuno desidera vedere una moneta specifica, sarò ben lieto di postarla in solitaria. Spero, come sempre, di fare cosa gradita. Buona visione.2 punti
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sicuramente tutte non posso farcela, non sono così matto, è un regalino di Natale. Il dritto lo posto domani, devo fare anche il nonno che mi porta via gran parte della giornata?2 punti
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Buonasera, allego foto di un 8 tornesi che ho comprato, in ottime condizioni, ma coperto da una resina/cera protettiva, come quella che anni fa qualche collezionista era solito spalmare sulla superficie delle monete. Esistono modi affidabili e privi di rischio per rimuoverla? grazie2 punti
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Centrato al primo tentativo! Questo il rovescio: Laelianus Antoninianus, battuto nel 269 d.C. . Obv: IMP C LAELIANVS P F AVG, busto a destra radiato drappeggiato e corazzato. Rev: VICTORIA AVG, Vittoria corrente verso destra, reggente corona e ramo di palma. RIC 9; Elmer 622; AGK (corr.) 1b. E' un esemplare che cercavo da tempo senza svenarmi... mi permette di chiudere i ritratti degli Imperatori Gallici (escludendo il "mitico" Domitianus II ... se esistì veramente). Qui al post #52 trovate qualche info sul personaggio: Ciao Illyricum2 punti
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Non è una moneta falsa; è un gettone svizzero (token) di una società che lavora nel campo dell'alluminio. https://en.numista.com/catalogue/pieces11515.html2 punti
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Proseguendo con la lettura sono arrivato a un tema più congeniale alle mie conoscenze, ad Aquileia con @ak72. Molto belle le considerazioni sui messaggi che escono dalla visione delle monete in particolare quella sul significato di libro aperto e chiuso. Si arriva poi ad analizzare i segni identificativi, i contrassegni numerosi che evidentemente distinguevano le varie emissioni. Belle e esplicative le immagini, passerò poi all’ “ amabile rebus “ ?, sperando che non sia troppo difficile ...?2 punti
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Ho trovato questo, molto interessante: The Royal Mint issued five pound pieces in 1902 in proof and for circulation. Both versions of this coin are widely collected, but unlike most years where a proof version exists, the circulation strike is actually rarer than the proof. While 35,000 five pound coins were struck for circulation, 27,000 were melted, leaving behind a mere 8,000 pieces. Being circulation coins, some were spent, mounted, or otherwise lost, so the number existing in high grade (MS62 or better) is low. Meanwhile, the mint made 8,066 proof examples and most of these were put aside by collectors and preserved in sets, so large numbers are still available on the market today.2 punti
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i falsi diffusi? 1-2-5-10 lire 1946 e 1947; 5 lire 1956; 2 lire 1958. Per riconoscere una falsa da una autentica ci si deve affidare agli esperti. io ho preso le ultime due in condizioni molto vissute, forse troppo, ma le ho pagate molto poco, facendo offerta negli ultimi 8 secondi per il prezzo massimo che ero disposto a spendere; sono state giudicate autentiche dagli utenti di questo forum, la conservazione è stata definita "martoriata" ? ma non le avrei prese in condizioni migliori perchè non voglio spendere troppo per Repubblica, per me è importante averle e che siano autentiche. La tua collezione sarà apprezzabile soprattutto da te, quindi tutti i gradi di conservazione saranno buoni se piacciono a te. io in altro post ti ho consigliato alcune serie FDC perchè costano molto poco, non ci sono altri motivi. se poi ti piacciono le varianti o gli errori di conio (a me non interessano) ti consiglierei di lasciarli per ultimi, dopo aver raccolto tutto il resto. Alla fine, escludendo il 46/47, il valore economico sarà molto basso, ma la collezione per me si fa per il piacere di raccogliere, guardare, studiare e comprendere il periodo storico. poi ogni collezionista ha il suo modo di vedere le cose, questa è solo la mia personale opinione che per la maggior parte non è condivisa da altri. Tennison2 punti
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Taglio: 2€ CC Nazione: Spagna Anno: 2016 Tiratura: 3.400.000 Condizioni: BB+ Città: Pavia (PV)2 punti
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Anche se non fa parte della monetazione dei Savoia questa moneta è legata a filo doppio alle monete savoiarde. Si tratta di un soldo del 1595 della zecca di Messerano nel periodo di Francesco Filiberto Ferrero Fieschi. Questa moneta è classificata nel MIR Piemonte al numero 789 Al diritto un busto rivolto a destra ed in legenda CAROLI V IMP GRATIA al rovescio uno scudo inquartato e coronato CHARITAS ET AVGVME 1595 la rappresentazione è praticamente la stessa dei soldi col busto di Carlo Emanuele I, la rappresentazione del busto praticamente uguale, persino lo stesso inizio della legenda.. lo scudo si differenzia solamente per due aquile nel primo e nel quarto quarto... anche la data è la stessa che si ritrova su quasi tutti questi soldi... ovviamente il materiale di cui è composto è praticamente solo rame. Vero e tipico esempio di contraffazione più che di imitazione! Mi piacerebbe sentire i pareri di tutti, in particolar modo degli appassionati della zecca di Messerano come @andyscudo anche perché è una moneta che non si vede spesso... e a parer mio queste coniazioni "truffaldine" le considero particolarmente interessanti!1 punto
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Benvenuti nel thread dei non-auguri di buon anno nuovo. In questo thread NON ci si augura buon anno nuovo perchè si è già coscienti che sarà peggio di quello passato, e rassegnati ad affrontarlo. Ottimisti e auguratori per routine o buona educazione vadano altrove ad esplicare la loro vera o presunta fiducia nel futuro. Ma non fraintendetemi, perchè non augurarsi buon anno nuovo non vuol dire augurarsi il male: spero che voi abbiate già preso le dovute precauzioni per attraversare il pessimo anno nuovo che si profila, e che i danni che subirete a causa sua saranno più limitati possibile. Questo sempre che siate chi mi sta simpatico o almeno indifferente: per chi non rientra in queste categorie auspico la massima sfiga possibile, escludendo solo la morte. Nel caso che la mia predizione fosse sbagliata, cioè che l'anno nuovo diventi migliore di questo, potete venire a parlarne qui a dicembre dell'anno prossimo. Grazie per l'attenzione.1 punto
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DE GREGE EPICURI Il CCNM organizza per martedì 19 febbraio alle 20.45, in sede (via Terraggio 1, Milano) una conferenza a tema archeologico-numismatico. La prof.ssa Claudia Perassi (docente di Numismatica all'Università Cattolica) ci parlerà su: "Monete e rito del battesimo in età paleocristiana. Fonti scritte, numismatiche e archeologiche a confronto". L'intervento prende spunto da una notevole scoperta avvenuta sul sito maltese di Tas-Silg al opera della Missione Archeologica Italiana a Malta: essa ha consentito di avanzare nuove considerazioni su un rito monetale legato alla somministrazione del battesimo. Si tratta di 276 monete in AE databili fra il IV secolo e gli inizi del VI, e di un tremisse bizantino di Costantino IV, accumulati sotto la lastra di fondo di una vasca, utilizzata come fonte battesimale. La conferenza presenterà anzitutto il deposito monetale, inserendolo nel quadro della circolazione nell'arcipelago maltese. Discuterà poi il Canone 48 del cosiddetto "Concilio di Elvira", che vieta ai battezzandi di gettare monete nei fonti battesimali, e gli altr cinque casi noti di monete rinvenute nei sistemi idraulici utilizzati per il primo sacramento cristiano.1 punto
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Ho il piacere di informare che è stato pubblicato il numero 43 del Bollettino di Numismatica dedicato alla monetazione di Galeazzo Maria Sforza. Autore Alessandro Toffanin http://www.bdnonline.numismaticadellostato.it/materiali/index.do1 punto
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Buonasera, interessante gettone. @Brios ci aveva fatto notare il particolare della fanciulla inginocchiata al post 75 su una moneta e su un dipinto. Mi vien da pensare che proprio il dipinto abbia ispirato gli incisori.1 punto
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...... Se fosse autentica e non un falso d'epoca..... Sarebbe un'altra tipologia di busto giovanile ?1 punto
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Rocco meglio riempire il posto nel vassoio dei falsi d'epoca se è così è ben fatto.Fammi sapere1 punto
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Mi pare che di perizie autorevoli ce ne siano state a sufficienza, e di prove sulla falsita' del manufatto altrettante, basta leggerle1 punto
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Gettone di San Giorgio e il drago con l’anello di sospensione tranciato. Ottone: 4,934 g - 27 mm Notare nelle scritte che solo la prima U di “EQVITUM” è resa con una V. Nelle raffigurazioni è facile che sfugga all’occhio la piccola figura inginocchiata in atto di supplica sul diritto a destra, sotto lo zoccolo del cavallo. Su questo gettone (non mio) con tutte U nelle scritte, la figura in ginocchio nella stessa posizione è più evidente.1 punto
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@aemilianus253 Qui la trovi in "buona" compagnia. 4 Modern Imitations of Greek Silver Coins. 4 Modern Imitations of Greek Silver Coins. 1 Archaic Drachm of Athens; 1 Lokris Stater; 1 Sicilian Tetradrachm of Akragas and 1 Sicilian Tetradrachm of Naxos. Lot sold as seen - no returns.1 punto
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C'è qualcosa che non mi convince sia nella resa del volto e dell'elmo di Atena che della civetta (in particolare le zampe esageratamente lunghe e la posa eccessivamente divaricata). Non riesco a trovare niente di simile.. Posto qui l'esemplare più "vicino" al "nostro" diritto.. Roma Numismatics Limited, Auction 15, lot 99, 5/04/2018 Greek Attica, Athens AR Drachm. Circa 500-490 BC. Head of Athena right, wearing earring and crested Attic helmet ornamented with beaded decorations on crest holder and spiral on bowl / Owl standing to right with head facing, olive branch behind, ΑΘΕ before; all within incuse square. Svoronos pl. 7, 23; cf. Seltman pl. XXII, υ; Gorny & Mosch 232, 207 (same dies). 4.27g, 16mm, 10h. Good Extremely Fine; attractive old cabinet tone. Very Rare; a marvellous example of this extremely desirable type. Privately purchased from Gorny & Mosch. Athens was one of the few Greek cities with significant silver deposits in their immediate territory, a remarkable stroke of fortune upon which Xenophon reflected: 'The Divine Bounty has bestowed upon us inexhaustible mines of silver, and advantages which we enjoy above all our neighbouring cities, who never yet could discover one vein of silver ore in all their dominions.' The mines at Laurion had been worked since the bronze age, but it would be only later in 483 that a massive new vein of ore would be discovered that enabled Athens to finance grand new schemes such as the construction of a fleet of 200 triremes, a fleet that would later prove decisive in defending Greece at the Battle of Salamis. This coin was produced in the period before the discovery of the new deposits at Laurion, around the time of the Ionian Revolt and the subsequent first Persian invasion of Greece. Athens aided the Ionian Greeks in their rebellion against Persian tyranny with both coin and soldiers, participating in the 498 BC march on Sardes which resulted in the capture and sack of that city – the only significant offensive action taken by the Ionians, who were pushed back onto the defensive and eventually subjugated once more. Vowing to punish Athens for their support of the doomed rebellion, the Persian king Darius launched an invasion of Greece, landing at Marathon in 490 BC. Just twenty five miles from Athens, a vastly outnumbered Athenian hoplite army inflicted a crushing defeat on the Persians, who after suffering horrendous casualties turned to their ships and fled.1 punto
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@acraf interessante la tua ipotesi di coniazione in Spagna, io ho sempre ritenuto che i vittoriati con simboli fossero di produzione “italica” e considerandola una moneta militare di occupazione usata in particolare nel Sud Italia avesse utilizzato determinati simboli per “adeguarsi” ai simboli già conosciuti e utilizzati in monete greche e non: ricordo nel caso dei simboli oggetto del post un AE campano di Teanum S. 280/270 AC dove sotto al Toro Androcefalo c’è il simbolo del pentagramma o una moneta del Bruttium (punica) dove sopra al cavallo retrospiciente c’è il simbolo del pentagramma. Tale simbolo ricorre su diverse emissioni di città del Centro Italia , campane, sannite oltre che nell’area del Bruttium. E’ stata ipotizzata peraltro un’associazione con la zecca di Cales, antica cittadina sita vicino Capua e Teano. Un’altra particolarità che emerge è la maggior presenza nei ritrovamenti meridionali di vittoriati con simboli e lettere rispetto ai vittoriati senza simboli, questo quindi confermerebbe la presenza di zecche ausiliarie in supporto a Roma, forse anche itineranti con l’esercito, operanti in loco: in questo modo si evitava il pericolo di spostamenti di denaro in un territorio altamente insicuro. E’ pur vero che non tutti i vittoriati con simboli sono stati rinvenuti in ripostigli dell’Italia meridionale, ricordo l’assenza del vittoriato con il crescente o falce lunare e anche i vittoriati con il simbolo del pentagramma stesso di cui adesso a memoria ricordo 1 esemplare nel ripostiglio di Pisa e 1 in quello di Fano. Mentre è singolare la mancanza dei 2 tipi nel ripostiglio di Caltrano V. dove sono presenti quasi tutti i tipi di vittoriati con simboli. Altra nota: poiché i vittoriati con simboli sono mediamente più leggeri dei vittoriati senza simboli è ipotizzabile che tali zecche operarono maggiormente in un periodo successivo al 217 AC e quindi coerentemente con la presenza cartaginese nella zona. Come ho detto ritengo che la moneta argentea romana abbia avuto in questo periodo una forte funzione di messaggio ideologico politico legato ad una politica espansionistica di carattere militare. Il vittoriato in particolare, che rinveniamo in maniera preponderante nei territori di guerra, accoppiando la divinità massima di Giove alla personificazione della Vittoria che incorona un trofeo, associa il tema religioso (la protezione del dio supremo) a quello di potenza militare vincente. Tale funzione è confermata nel sud dell’Italia, ma come evidenziato da Acraf anche in Spagna dove sono stati trovati alcuni rispostigli contenenti vittoriati. Vedi la figura di fine psot dove ho confrontato alcuni ritrovamenti, anche numericamente non significativi, in terra iberica, con la campagna di riconquista romana che aveva tra l’altro lo scopo di tagliare i rifornimenti ad Annibale in Italia. Giova ricordare che i vittoriati con legenda Roma in incuso (ma che non hanno simboli ed hanno un stile molto particolare), che sono considerati i più antichi, poiché riprendevano lo stile della legenda del quadrigato, sono stati rinvenuti quasi esclusivamente in terra iberica, tanto che si è ipotizzata una loro coniazione in loco. In Spagna sarebbe anche stato rinvenuto l’unico doppio vittoriato conosciuto che è custodito a Parigi, sempre che si tratti di una moneta genuina, considerati i dubbi che sono stati avanzati in merito. In effetti un doppio vittoriato non avrebbe avuto senso considerata la possibile circolazione ancora del quadrigato e l’esistenza del denario (se la coniazione del denario fu antecedente o contestuale al vittoriato) che come valore intrinseco era di fatto un doppio vittoriato. Così come avvenne nel Sud Italia e nella penisola iberica è probabile che il vittoriato ebbe la stessa funzione, anche se in misura minore, nei territori celtici della Gallia Cisalpina, dove era al tempo utilizzata dalle varie tribù una dracma di imitazione massaliota. La scarsità però dei ritrovamenti di ripostigli di vittoriati in quell’area e l’inesistente promiscuità con le dracme circolanti, può significarne una scarsa penetrazione, forse dovuta al fatto che il vittoriato era all’epoca della colonizzazione delle Gallia Cisalpina una moneta già in forte declino che lo porterà di fatto a in breve tempo a “trasformarsi” ufficialmente nel mezzo denario (quinario) con la promulgazione della Lege Clodia. E’ infatti evidente che mentre nei ripostigli del Sud Italia è numericamente inesistente la presenza di quinari, tali monete sono invece presenti con maggior frequenza e numerosità nei ripostigli anche promiscui con vittoriati del Nord Italia ed in particolare nel Nord Est dell’Italia. @acraf Non mi dilungo oltre perché mi sto facendo prendere la mano e sto andando fuori tema, ma, posto che RRC 105/1 e RRC 106/1 siamo effettivamente di produzione iberica e non italica, ciò che non mi convince e il motivo dei simboli contenuti che mi sembra non abbiamo alcun legame con il territorio spagnolo cosi come non ricordo (poi non di tutti ne conosco la costituzione) che tali tipi siano contenuti in specifici hoards iberici. E’ pur vero come dice @osio ultimamente questi vittoriati appaiono più frequentemente in aste e venditori spagnolI (a parte 1 vittoriato con pentagramma battuto in una delle ultime aste CNG a una cifra per me fuori da ogni logica) però ho molti dubbi…… Alberto1 punto
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LEGIONE XV APOLLINARIS Dal nome di questa Legione si presume che fosse dedicata ad Apollo e che quindi essendo il dio tutelare di Augusto , sia stata formata da Augusto stesso . Le prime notizie della XV Apollinaris la danno come sede legionaria ad Emona , attuale Lubiana in Slovenia , dal 30 a.C. al 15 a.C. , poi nuovamente in questa sede legionaria dall' anno 9 all' anno 14 ; successivamente fu stanziata a Carnuntum in Illiria , attuale Petronell in Austria , dove vi rimase dal 14 al 62 , poi di nuovo in questa sede dal 74 al 120 , per terminare la sua lunga storia come Legione romana a Satala in Cappadocia , attuale Kelkit in Turchia , dal 120 all' anno 400 . Alla morte di Augusto i Legionari della Legione , insieme a quelli della VIII Augusta e della IX Hispana , per motivi legati al soldo e alla durata della leva militare si ribellarono al punto di uccidere un Centurione e imprigionare gli Ufficiali superiori , solo l' intervento di Druso , figlio di Tiberio , con promesse e l' uccisione del dei capi della rivolta , riusci a ripristinare l' ordine . Nell' anno 6 la Legione XV Apollinaris è una di quelle Legioni che partecipò alla campagna di Tiberio Claudio Nerone contro Maroboduo muovendo da Carnuntum , ma la rivolta dalmato pannonica bloccò l' avanzata romana verso il cuore della Boemia dove si trovava il regno dei Marcomanni . Nel 63 , sotto Nerone , la XV Apollinaris fece parte dell' esercito di Corbulone con cui affronto' i Parti . Dall' anno 67 combatte' contro i Giudei avendo Tito come Legato di Legione e nei tre anni di guerra si distinse in numerose occasioni e in particolare la macchina bellica Ariete , in dotazione alla Legione , abbatte' una delle principali torri difensive della cinta muraria di Gerusalemme . Con Domiziano fu impegnata sul confine danubiano e con Adriano fu trasferita in Cappadocia combattendo contro i Parti e forse contro gli Alani ; dopo la morte di Pertinace parteggio' per Pescennio Nigro contro Settimio Severo . La Legione termino' la sua storia attiva e conosciuta a Satala in Cappadocia nel V secolo . Emblema di Legione sconosciuto , forse Apollo radiato . In prima foto l' iscrizione dedicata a Marco Pompeo Aspro , con mansioni coperte in ordine decrescente , Centurione della Legio XV Apollinaris , e della III Coorte Pretoria , Primi Pilaro della Legio III Cyrenaica , Prefetto del Campo della Legione XX Victrix . Iscrizione proveniente dall' area del Tuscolo , eta' Flavia .1 punto
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Ciao dux-sab, secondo me ci sono alcune cose che non tornano nella tua ipotesi.. in primis REX è orientato correttamente, se si trattasse di un calco fatto da una moneta anche REX dovrebbe essere speculare. Non è nemmeno pensabile usare i conii di zecca perchè che sappia io quelli autentici presentano tutti la legenda orientata in senso orario. Al rovescio poi la scritta ASTENSIS è correttamente orientata.. un calco dovrebbe rendere speculare entrambi i lati, o no? Inoltre in caso di calchi le lettere acquistano una volumetria leggermente più ampia, mentre qui corrispondono a quelle delle monete normali, anzi direi che sono stati usati addirittura gli stessi punzoni per realizzare le lettere. Infine un calco avrebbe reso speculari anche la N e la S che invece sono corrette. Non penso che sia stato realizzato in zecca ma nemmeno per mano di un falsario qualunque, quasi sicuramente un professionista, forse uno zecchiere che per evitare il patibolo pensò bene di invertire la legenda.. chissà! Sta di fatto che si tratta sicuramente di una variante o falso d'epoca inedito, c'è qualcuno che conosce altri esemplari simili?! Saluti, Luca1 punto
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Siamo all" amabile rebus" di @fabry61,che indubbiamente e' proprio un enigma numismatico ma che l'autore ci porta per mano a risolverlo e spiegarlo direi in modo splendido. E' l'ennesima dimostrazione di quanto possa indurci a studiare e capire a volte un tondello, apparentemente non bello ma tra lotte, intrighi, atti fraudolenti, il rebus viene risolto, indubbiamente una gran bella storia, da leggere assolutamente ! Ma il numero e' molto ricco di spunti e l'occhio non può non cadere su Barlassina ...ma anche questa e' un'altra storia, in fondo un po' di Lamoneta e' presente anche in questo articolo....1 punto
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Salve, la moneta e' genuina con la sua patina, davvero un bel dupondio... Kanion1 punto
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Ciao @El Chupacabra Complimenti, molto bella anche questa serie 1908. Bella anche perché le monete in rame sono molto simili nel colore, questo fatto la rende bella da vedere e conferisce alla serie uniformità.1 punto
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Salve a tutti! Premetto che non sono nè un collezionista né un esperto, di recente sono venuto in possesso di questa moneta, mi rivolgo a qualche esperto del settore che possa chiarirmi di cosa si tratta. So che "dovrebbe" essere una moneta antica romana, del periodo imperiale, secondo voi è autentica di quel periodo? Quanto può valere? Misura circa 17 mm di diametro, è spezzata e parecchio usurata come si evince dalle foto. Grazie in anticipo per la disponibilità Fabio1 punto
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Taglio: 2 euro Paese: Austria Anno: 2006 Tiratura: 2.300.000 Condizioni: MB Città: Medesano (PR)1 punto
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L'esemplare in discussione, circa tre anni or sono, è già passato in Bertolami 32 al lotto 110, forse invenduto . Il compilatore di allora lo classificava ANS 846 e lo dichiarava " Rare variant " pur non specificando se per l'etnico od altro . L'esemplare potrebbe anche essere notato per lo stile piuttosto "semplice " e per la figura centrale che incontra la cornice in alcuni punti .1 punto
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La medaglia originale è catalogata dal Bartolotti al II-40. Essendo una medaglia Francese potrebbe essere stata anche impressa successivamente con i coni originali. La non impronta perfetta mi fa pensare ad una coniazione successiva e non precedente. Da collezionista di Pio IX la reputo interessante1 punto
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taglio 1 cent paese Cipro anno 2011 tiratura 15.200.000 condizioni bb città Milano taglio 1 cent paese Belgio anno 2016 tiratura 29.750.000 condizioni bb città Milano1 punto
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Quando dici ecco questo è il momento di fermarmi un pò e poi... puff mi sceglie. Una 1767 con bella patina e conservazione? lo lascio dire a voi.1 punto
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Buongiorno io non voglio nè desidero sapere alcunchè, scrivo qui solo per ringraziarvi del tempo che mi dedicate1 punto
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Taglio: 2 euro CC "100^ anniv. Repubblica austriaca" Nazione: Austria Anno: 2018 Tiratura: 18.100.000 Conservazione: Spl? Località: Bologna1 punto
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Si veda il link https://www.britishmuseum.org/research/collection_online/collection_object_details.aspx?objectId=1196397&partId=1&searchText=caracalla+CONCORDIAE+AVGG&page=1 Quindi Il catalogo del British museum dice Liber dato che interpreta ciò che porta sulla spalla come un tirso. Pur essendo molto piccolo nella rappresentazione la forma dell'estremità superiore appare compatibile (si confronti con l'immagine sotto). Riguardo alla moneta postata si tratta della 508a dato che non è presente nessun drappeggio né completo né sulla spalla sinistra. In ogni caso complimenti per lo splendido acquisto: si tratta di un sesterzio con una rappresentazione suggestiva in uno stato di conservazione ancora godibile.1 punto
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DE GREGE EPICURI @ImmensaFHai provato a vedere se il RIC dice qualcosa (non nel "catalogo" ma nella parte introduttiva)? Altrimenti, si potrebbe cercare nel Banti,che però non credo esista in rete. In passato ho avuto una moneta simile, e mi pare che la divinità che incorona Caracalla fosse indicata come Apollo. Il sesterzio è decisamente raro, e uno dei più interessanti anche storicamente, visto come finì poi quella "concordia".1 punto
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Lo standard 10X per i diamanti è stato stabilito dal CIBJO che è l'associazione internazionale dei commercianti di pietre preziose. Quando si analizza un diamante oltre al 10X, per avere una conferma di quello che si è visto, si utilizza anche il microscopio ad ingrandimenti più elevati, ma il grading che viene riportato sui certificati corrisponde a quello verificato con la lente 10X. Preciso con la lente, perche' l'esame a 10X con il microscopio già fa vedere cose diverse in quanto la luce penetra nella pietra in modo molto più efficace. È per questo che insisto e insistero' sempre che anche nel nostro settore si deve stabilire gli standards strumentali.1 punto
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8- Quale lente acquistare? Spesso e volentieri quando è il momento di acquistare una lente di ingrandimento la soluzione più utilizzata è quella di andare sui vari siti web e acquistare quella più conveniente economicamente. Questa scelta porta ad avere, tranne alcune eccezioni, uno strumento che non risolve le problematiche, esposte in precedenza, con il rischio di crearci anche qualche problema alla viste se lo strumento è usato con frequenza. La nostra attività di analisti nel settore diamanti, prima di iniziare lo stesso percorso per le monete, ha sicuramente influito sulle scelte strumentali, ma sugli strumenti è sempre opportuno adottare il detto “chi più spende meglio spende”. Qui di seguito indico marche di lenti professionali, che come tali hanno costi abbastanza elevati, ma sia per la qualità ottica sia per quella costruttiva, sono strumenti che dureranno per tutta la vita, unitamente al alcune lenti più economiche che però hanno dimostrato di essere all’altezza della situazione. Intanto iniziamo a dire che le lenti possono essere costruite sia in cristallo ottico sia in policarbonato ottico. Ambedue i materiali possono essere trattati con i processi antiriflesso. Le lenti in cristallo ottico, generalmente subiscono anche un trattamento antigraffio, cosa che non accade per quelle in policarbonato. Questo fa sì che le prime hanno un costo decisamente più elevato rispetto alle seconde. Due parole sulle lenti di produzione cinese di basso prezzo. Sono realizzate con vetro non ottico, quindi presentano molti difetti, dalle piccole bolle alle tensioni interne, e quindi veramente di scarsa qualità e l’utilizzo a lungo andare può creare qualche problema alla vista. Detto questo diamo un elenco delle lenti di qualità ed i relativi prezzi di mercato: Zeiss D 36 (fig.11): 3X+6X per avere 9X, aplanatica e acromatica 120-150€ Eschenbach 3+6=9 (fig.12): 3X+6X aplanatica e acromatica 190-210€ Bausch & Lomb (fg.13) 5X asferica in policarbonato ottico 20-30€ Bausch & Lomb (fig.14) 4X in cristallo ottico 20-30€ Per le 10X: Bausch & Lomb (fig.15) 10X tripletta aplanatica e acromatica 50-60€ Belomo (fig.16) 10X aplanatica 50-60€ Nikon (fig.17)10X aplanatica 80-90€ Zeiss D40 (fig.18): 10X aplanatica e acromatica 90-120€ Schneider (fig.19): 10X aplanatica e acromatica 180€ Per le cinesi posso consigliare due lenti munite di illuminatore LED, molto comode nei convegni, dove l’illuminazione è sempre problematica; non conoscendo la marca alleghiamo solo le foto. La prima (fig.20-20a) è una 4X diametro 35 mm che permette l’osservazione dell’intera superficie di una moneta anche di grande modulo. L’altra (fig.21) è una 10X di buona qualità con lenti in vetro ottico ed un illuminatore circolare molto utile. Costi: 2-8€ la prima, 30€ la seconda. In questo panorama, non voglio trascurare le lenti di produzione russa degli anni ’70-‘80, che sono manufatti di alta qualità ottica e ancora si possono reperire a prezzi molto contenuti. Qui di seguito alcune foto di questi prodotti (fig.22>26). Conclusioni Credo di aver fornito un quadro abbastanza completo delle caratteristiche degli ingranditori, comunque rimaniamo a disposizione per chi volesse ulteriori approfondimenti sull’argomento, o chi avesse difficoltà di reperimento. Grazie per l’attenzione1 punto
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Gli egizi non usavano denaro, ma gli schiavi sì. Quindi la schiavitù esiste anche senza il denaro... E' schiavo del denaro solo chi vuole esserlo. Arka1 punto
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