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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/22/18 in Risposte
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Il denario è censito nel corpus "EIDbus Martiis" del Cahn, al numero 9b (con foto nelle tavole) Ultima apparizione pubblica in asta (salvo sviste) è di Münzhandlung Basel 6 (del 18/03/1936) lotto 14846 punti
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Giusto. Ecco il pedigree completo, molto prestigioso: Stack’s, 29.v.1948, 192 coll. Balderston = Münzhandl. Basel 6, 18.iii.1936, 1484 coll. Waldeck = Naville 13, 27.vi.1928, 1099 coll. Spencer-Churchill = Hess, 30.iv.1917, 2597 coll. Horsky Quindi era apparso la prima volta nel 1917 in asta Hess e per l'ultima volta in asta Stack's nel 1948. Da allora non è più girato in asta, ma solo per trattative private, credo solo in USA... L'immagine finora nota era da calchi. Il conio del diritto (O1) è noto da almeno 29 esemplari e abbinato a 9 conii rovescio. Il conio del rovescio (R9) sarebbe l'ultimo abbinato a questo diritto. La stessa combinazione O1/R9 è nota unicamente da un altro esemplare, che sta a Copenhagen, nel Ny Carlsberg Glyptotek 5, che è poi suberato.... Difficile giudicare l'autenticità. Non è un falso recente e può anche risalire a fine Ottocento. In ogni caso non sembra un falso pacchiano.... Il prezzo visto nel filmato è abbastanza in linea con questo folle mercato, anche considerando il pedigree... Non commento le leggi di mercato.... Non conosco il livello di competenza dell'esperto interpellato, Vagi, ma comunque è considerato abbastanza competente.5 punti
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Quindi tecnologia, e se c'è usuiamola, la stiamo in fondo usando anche qui in questo momento. Tecnologia per coinvolgere, arrivare a tanti, e se fisicamente, realmente puoi con pochi, con essa il messaggio può essere più ampio... Alcuni dicono va bene anche pochi, i pochi ma buoni, si ...se però la missione e' divulgare, ampliare la piccolissima nicchia non basta questo, bisogna andare anche oltre, provarci almeno... Altro tema in cui vorrei però coinvolgere qualcuno, e' il cartaceo, un cartaceo come il Gazzettino. Io se devo essere schietto vedo molte problematiche nel mondo reale attuale della nostra numismatica, il cartaceo e' oggi un po' da resistenti, vedo due riviste di numismatica sul mercato di due tra l'altro splendidi protagonisti, vedo però oggi il Gazzettino che e' altro ancora, e' un raggio di luce diverso, un prodotto totalmente autogestito, senza pubblicità per non avere strumentalizzazioni anche se sarebbe lecito averla e non si può escluderla a priori, un prodotto che si dona a chi crede nel progetto, a chi lo sostiene nei fatti, e' un esperimento, un laboratorio, fatto da divulgatori attualmente lamonetiani che in fondo prolungano il loro essere qui con questa loro presenza attiva diversa. Qualcuno diceva estemporaneo, mica tanto perché se sei al quarto e pensi al quinto, con una maturità di nuove rubriche, nuovi spazi, la prova col colore per provare, esperimento non e' più ma e' continuità, e' un dato di fatto ... Una continuità che si manifesta anche nel darlo a mano ad alcuni che lo apprezzano e che ci si augura possa essere utile per incentivare ed appassionare, con in più la possibilità offerta a tanti di provare a scrivere e vedere il loro contributo pubblicato. Ma poiché sembra giusto arrivare poi a tutti come si diceva sopra il tutto andrà poi in digitale perché e' giusto dare una testimonianza globale. Questi sono argomenti anche da circoli, associazioni, di chi vuole provare a mantenere vivo questo mondo numismatico, un tentativo operativo di dire ci siamo, ci stiamo riuscendo, in fondo si può anche, e' il messaggio diverso ma sempre divulgativo che arriva da Ambrosiana con l'esposizione permanente di monete in Milano, impossibile si diceva, poi in fondo si e' fatta e oggi le scolaresche le monete le vedono ... Vediamo chi vuole interagire su queste tematiche che poi dovrebbero interessare tutti, che ci riguardano da vicino e per chi vuole che tutto continui e che ci sia un futuro, metto qualche nickname , ma ogni parere sarà benvenuto, se propositivo o di riflessione... @4mori, @talpa@King John@niko@santone@Tm_NPZ@fofo@Zenzero@principesax@dareios it@tornese71@demonetis@giamba54@El Chupacabra@dux-sab@ciosky68@ambidestro@alfred@Sirlad@Edoardo91@adolfos@margheludo@gpbasetti@blaise@matteo95@tempolibero@Cesare Augusto@petronius arbiter@Ciprios@Alex-Vee@Baylon@Littore@savoiardo@Ross14@claudioc47@Cristian97@Sator @ceolo @magdi@cippal@quattrinotanti potrebbero dire la loro, in fondo queste tematiche riguardano tutti ...dove stiamo andando ? E poi domanda che a volte mi pongo, interessi commerciali a parte che per forza ci sono in numismatica, ma poi ci interessa veramente che ci sia un qualcosa di innovativo, divulgativo, di passione che crei un circolo virtuoso perché tutto possa continuare in futuro nel segno dei valori con gente che voglia fare e partecipare attivamente ? A volte sinceramente mi vengono dei dubbi anche su tutto ciò ...forse non preferiamo che in fondo si vada avanti così...con finché va e poi ci penseranno altri ?4 punti
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Salve, Segnalo l’uscita (prevista ad inizio gennaio, in concomitanza del Convegno di Modena) dell’opera La verifica delle monete a Modena dal XVII al XIX secolo, scritta da Renzo Bruni ed edita dalla Edizioni D’Andrea. Con quest’opera vengono analizzati gli strumenti, quali bilance e pesi monetali, che i banchieri, i cambiavalute, i mercanti ed anche il popolo minuto del territorio modenese, che ogni giorno si trovavano ad affrontare le problematiche legate alla penetrazione delle monete straniere nel mercato interno, alla presenza di monete false, alterate o “tosate”, utilizzavano per verificare e, conseguentemente, accettare le monete proposte. I molti “reperti” scovati in collezioni pubbliche e private sono accompagnati da una disamina della relativa legislazione, di cui vengono riproposte diverse “gride” a supporto del testo. Inoltre viene proposto l’intero quadro dei bolli di verifica utilizzati dalle autorità modenesi preposte alla verifica dei pesi monetali dall’anno 1824, data di entrata in vigore del nuovo regolamento, alla fine del Ducato. Prezzo € 25,00, disponibile al convegno di Modena (12 gennaio 2019) e successivamente on-line.3 punti
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taglio 2 euro cc paese Grecia anno 2013 tiratura 733.500 condizioni bb città Milano È il commemorativo in circolazione della Grecia a tiratura più bassa.3 punti
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Taglio: 1 euro Paese: Italia Anno: 2017 Tiratura: 3.000.000 Condizioni: SPL Città: Torino2 punti
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Ciao, come ti accennavo, uno identico al tuo. Unici due a mia memoria (1989-2018)2 punti
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: FLIVLHELENAAVG - Diademed, draped bust right. Rev: PAXPVBLICA - Securitas standing left, holding branch.2 punti
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Spero di leggere presto questo nuovo numero, tutti gli articoli e le nuove rubriche. Complimenti agli autori del Gazzettino e degli articoli, escluso il sottoscritto al quale spetta il giudizio degli altri lettori naturalmente.2 punti
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Credo che anche il canale o i canali YouTube diventeranno molto importanti in futuro, sicuramente le conferenze, sicuramente anche gli eventi, ma anche le monete possono diventare protagoniste, per la serie non vieni tu, veniamo noi da voi, in fondo anche lo spirito di Lamoneta e’ poi questo se ci pensiamo ...1 punto
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La domanda poi e’ cosa vogliamo fare ? Se vogliamo fare divulgazione credo che si debba partire dalle monete, se non le vedono, giovani in primis, sarà difficile la folgorazione, ecco perché credo molto nelle esposizioni perché poi la collettività potrà vederle, si parte da qui, come credo molto anche nei workshop sulle conservazioni e valutazioni, anche in questo caso le monete diventano protagoniste insieme ai partecipanti dell’evento, come credo nei circoli che facciano vedere e toccare le monete, ciò non toglie che non tutti possono partecipare realmente, quindi ben vengano spazi tecnologici, come Lamoneta, streaming, video...per arrivare a tutti, per me si dovrebbe tutti ragionare da qui ...1 punto
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Questo è del tutto soggettivo: dipende dal motivo per cui vengono istituite e dalla funzione che gli attribuiscono personalmente gli utilizzatori. Per quanto mi riguarda finchè sono usate come mezzo d'investimento è un conto ma se devono diventare un tentativo di rivoluzioni politico-economiche per abolire le valute normali e creare una specie di mondo finanziario anarcoide direi che non ci siamo proprio. Chi ha quest'idea in mente, e sono parecchi, secondo me spesso non valuta bene le conseguenze in ogni campo oppure tende a volerci vedere solo quello che gli fa comodo.1 punto
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Personalmente trovo questa necessità di non pulire le monete quasi maniacale. Va bene conservare l'originalità dell'oggetto e anche non utilizzare aggressivi chimici, ma è come dire che è meglio lasciare i monumenti di marmo neri a testimonianza delle epoche che si sono susseguite, oppure non pulire gli affreschi, per assicurarsi di non alterare l'opera originale al limite di non vederla più. Ultimamente ho comprato su ebay un mucchietto di monete non catalogate, tra le altre ci sono parecchi 5 e 10 centesimi del regno di rame, credo trovati con metal-detector. Le condizioni sono davvero brutte. La mia conclusione è che dipende dal caso. Nel caso delle mie monete del regno sono convinto che pulite hanno un significato seppur minimo, non pulite sono solo brutti pezzi di rame sporco e ossidato... insomma dipende dal caso, del resto, appunto, anche l'Ultima Cena di Leonardo è stata pulita... Vuoi mettere 20 cocci sparsi rispetto ad un vaso greco ricomposto, seppur usando stucco per riempire i vuoti? Non c'è una sola "arte museale" che tratta arte che in qualche modo non pulisce, ricompone, conserva l'oggetto. L'importante, nei casi di monete comuni, è non grattar via materiale o usare sostanze chimiche troppo aggressive.1 punto
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Buonasera a te caro Rocco, il colore mi lascia qualche dubbio, faccio fatica ad associare questo tipo di patina ad una piastra originale. Dobbiamo anche considerare che l'effige del Re difficilmente poteva essere modificata, era molto rischioso per gli incisori modificare il volto del Re. Questi due aspetti farebbero propendere per un falso d'epoca sicuramente molto ben realizzato. Per avere un responso più affidabile bisognerebbe verificare peso e bordo. Saluti e buone feste Silver1 punto
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Era da un po' che non provavo a fare il giro nella macchinetta "monete-banconote" del mio bar di fiducia, e a quanto pare facevo male perchè la pescata di oggi è stata particolarmente generosa! Taglio: 2 euro Nazione: Italia Anno: 2014 Tiratura: 3.000.000 Conservazione: SPL Località: Cossato (BI)1 punto
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Potrebbe essere Augusto? Quanto al retro mi sembra di intravvedere le mura di una città. Aspetto altri pareri. Ciao. Stilicho1 punto
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anch'io da giovane planavo sulla natica ma 4x non ci sono mai riuscito.1 punto
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No non è aplanatica, è convessa, è una 4X e comunque ha pochissime aberrazioni, è una Bausch and Lomb.1 punto
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Complimenti, Gianni, molto rara. Non sono facili a pulire, con questa miscela di terra e d'ossidazione. Auguri per la fine del anno. Alain.1 punto
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Sono del parere che in ogni collezione ci possa essere "la moneta che cambia la collezione". I motivi possono essere più di uno. Uno dei motivi può essere il valore di una moneta. Per esempio, per chi colleziona Euro, penso che inserire in collezione un 2 euro Monaco 2007 (Grace kelly) sia il massimo... Per chi colleziona monete della Repubblica aggiungere un 5 lire 1956 in conservazione FDC sicuramente rende la collezione più interessante..... Il secondo motivo può essere quella affettivo. Chi colleziona non sempre lo fa a scopo di investimento, per questo motivo una qualsiasi moneta potrebbe essere "la moneta che cambia la collezione", proprio perché collegabile ad un avvenimento, un ricordo oppure ad un semplice desiderio... Se parliamo delle monete del Regno penso che in una bella collezione non deve mancare il 5 Lire 1861 FIRENZE. (anche in BB ) Buon pomeriggio a tutti.1 punto
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Salve , potrebbe trattarsi della moneta , un Antoniniano , rappresentante Aureliano e Vaballato , RIC 381 (Vaballato)1 punto
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In questa versione la leggenda riguarda una generica principessa. C'era una volta una città in cui tutta la gente era triste perchè fuori dalle mura c'era un drago che ogni giorno pretendeva una fanciulla pura e senza macchia, altrimenti avrebbe distrutto l'intera città. Ma ora non c'era più nessuna fanciulla pura e senza macchia da sacrificare a lui. Rimaneva solo la figlia del re, e il re si rifiutava di dare al drago la sua unica figlia. La principessa però disse: "Devo andare dal drago, come hanno fatto tutte le fanciulle che sono dovute morire per la loro città. Io voglio che sia così anche per me." Su nel cielo il Signore era rimasto a osservare, ma ora che il drago chiedeva proprio la principessa, chiamò il suo fedele angelo San Michele e gli disse: "Devi trovare un cavaliere sulle Terra che combatta il drago prima che sia troppo tardi". San Michele volò sulla Terra e iniziò la ricerca. Lontano, molto lontano, in un bianco castello in mezzo alla foresta, viveva un cavaliere chiamato Messer Giorgio. Stava giusto sellando il suo cavallo, quando udì una voce dall'alto che gli diceva: "Devi cavalcare fino a una città in cui c'è un drago e dovrai combattere contro questo drago prima che catturi la figlia del re". Messer Giorgio spronò il suo cavallo e raggiunse la città proprio quando la principessa stava per essere condotta dal drago. "Aspettate!" gridò Messer Giorgio, "Lasciate che la principessa rimanga al castello. Io ucciderò il drago!" "Tu sei pazzo", gridò la folla, "ti sputerà addosso fiamme e veleno!" Ma Messer Giorgio non aveva paura. Rabbonì il suo cavallo che si era innervosito e segretamente chiamò Michele, il fedele angelo del Signore. "Che devo fare quando il drago mi sputerà addosso fiamme e veleno?" gli chiese. "Indossa questo mantello della verità e guarda che cosa succede" fu la risposta. Subito, sulle sue spalle comparve un mantello azzurro. Messer Giorgio cavalcò contro il drago, che era furioso perchè la principessa non gli era stata portata. Si lanciò sul cavaliere e sputò fiamme e veleno, ma Giorgio tenne il mantello della verità alto di fronte a sé. Quando le fiamme e il veleno colpirono il mantello, vennero respinte indietro proprio negli occhi del drago che rimase per un momento accecato. Allora diventò completamente pazzo di collera e si lanciò ancora una volta sul cavaliere. Questa volta, però, riuscì a strappargli il mantello. Messer Giorgio allora sguainò la spada e colpì il drago. Ma quando la spada toccò il drago, essa si sbriciolò in mille pezzi. Intanto gli abitanti della città, saliti sulle mura, osservavano trepidanti la lotta di Messer Giorgio contro il drago; quando videro la sua spada distrutta, il più coraggioso di loro disse: "Venite, dobbiamo andare ad aiutare Messer Giorgio". Così gli cavalcarono incontro, con la spada in pugno. Ma ogni volta che una spada colpiva il drago, si sbriciolava in mille pezzi. "Che cosa dobbiamo fare?" chiesero. "Dobbiamo chiedere l'aiuto di San Michele" disse Messer Giorgio. Si rivolsero allora tutti a San Michele, che sentì la richiesta di aiuto e volò fino al Signore. Egli staccò un pezzo di Sole e lo diede all'angelo. San Michele toccò con il pezzo di Sole la spada di Messer Giorgio e la spada tornò immediatamente intera. Ora risplendeva così luminosa che brillò su tutte le spade degli altri uomini coraggiosi, ed esse tornarono integre come prima. Allora gli uomini, guidati da Messer Giorgio, si lanciarono contro il drago, che venne accecato dalla luce della spada. Quando Messer Giorgio infilò la spada nel drago, questi si spaccò in mille pezzi, ucciso sul colpo. Allora il re uscì dalla città con sua figlia e disse a Giorgio: "Tu ci hai salvati, Messer Giorgio, e come ricompensa avrai mia figlia e metà del mio regno". Tornarono alla città guidati da Messer Giorgio, con il re e la principessa, seguiti da tutti gli uomini coraggiosi che lo avevano aiutato. Fonte https://www.rudolfsteiner.it/articolo/164/la-leggenda-di-san-giorgio/autori-vari/edizioni-red1 punto
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Un San Giorgio a cavallo che uccide il drago a Milano nel cortile della Casa degli Atellani di fronte a Santa Maria delle Grazie dove Leonardo aveva la sua vigna donatagli da Ludovico il Moro1 punto
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Per Giancarlone: ho visto che hai già postato questa medaglia in bronzo; ne ho ritirato in una collezione una in argento, della quale allego la fotografia: peso 77,45 g, diametro 58 mm Auguri di buone feste !1 punto
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La leggenda del drago in Brianza con la principessa Cleodolinda di Morchiuso. San Giorgio nacque in Palestina e morì decapitato nel 287: la leggenda del drago in Brianza fu tramandata molto più tardi, durante il XII secolo, da parte dei crociati che tornavano dalla Terra Santa. La leggenda è conosciuta come “San Giorgio e il Drago” e trova riscontro nei Bestiari medievali (Liber Notitie Sanctorum Medionalii), dove si racconta che il Santo visse in Brianza e dell'esistenza di un raccapricciante drago alto che da Erba imperversava fino alla Valassina, appestando l’aria col suo fiato pestifero. Non passava giorno senza che il drago facesse strage di tutto, fino a quando il popolo decise di placare le sue ire e la sua ingordigia dandogli da mangiare in sacrificio dei giovani estratti a sorte dai villaggi circostanti. Un giorno venne estratta la bella principessa Cleodolinda di Morchiuso, ma il sacrificio fu scongiurato all’ultimo istante quando, in soccorso della nobile fanciulla, giunse cavalcando San Giorgio che ammansì la belva offrendogli fiori di sambuco: San Giorgio, salvò la principessa e decapitò il drago. La testa del mostro alato rotolò in discesa fino al Lago di Pusiano e la leggenda vuole che ancora oggi le acque del lago custodiscano la testa mozzata del drago famelico. Da allora, San Giorgio divenne per antonomasia l’uccisore di draghi. La tradizione vuole che ancora oggi, tutti gli anni, il 24 aprile, giorno di San Giorgio, in Brianza si preparano i "Pan meitt de San Giorg", dolci di farina gialla e bianca, latte, burro e fiori essiccati di sambuco. Fonte http://www.alpinibarzano.it/index.php?option=com_content&view=article&id=84:la-leggenda-del-drago-in-brianza&catid=33:curiosita&Itemid=461 punto
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La trasmissione citata, anche divertente da vedere si basa su oggetti che di volta in volta vengono offerti al negozio. La parte interessante è che il proprietario quando non conosce l'oggetto si rivolge ad esperti del settore specifico e chiede un giudizio. Nel caso in questione credo che l'esperto sapesse da dove proveniva la moneta e quindi abbia sentenziato con le spalle coperte.... Che poi anche al tempo girassero cozze per ostriche......1 punto
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Nella monetazione dei denari di Lucca ne abbiamo visto qualcuno con legende retrograde, credo coniazioni fraudolente, l’imperizia di solito lascia anche tracce di sconnessione in legenda1 punto
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Permettimi di dissentire: se avessi i pezzi qui sotto illustrati (per rimanere nella serie 1908 presentata in altro post), avrei - sicuramente - delle monete che farebbero fare un salto alla mia collezione. E potrei citarne molti altri come, ad esempio, il 5 centesimi 1900 di Umberto I...1 punto
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Buongiorno @ferdinandoII, hai migliorato in conservazione una tipologia di 10 Tornesi già difficile da trovare in qBB e con pochi difetti. Hai aspettato 5 anni? ? Io per trovarne uno in BB con un buon rapporto qualità /prezzo.... Ho dovuto aspettare 24 anni!! ... E quanti ancora per trovare un bel 1851 busto giovane.1 punto
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Non so se ci crederete o meno, ma dopo 10 giorni aver scritto qui, mi sono arrivate le monete!!! ? Per cui ringrazio Alessio (o chi per lui) che ha letto qui sul forum questo mio messaggio di aiuto. Grazie! Spero di ritormare a seguire assiduamente questo forum come facevo un tempo. Un saluto a tutti. ...e auguri di buone feste! ?1 punto
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Belle belle... La lira ha una gradevole patina. Al R/ si vede la patina detta a bersaglio. Inoltre al R/non ha nessuna debolezza di conio, spesso presente nella lira dell'anno 1908.1 punto
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Si tratta del dipinto a olio su tavola di Raffaello Sanzio databile al 1505 circa, che raffigura San Giorgio a cavallo che sta infilzando il drago con la lancia e, defilata a destra, la principessa compostamente in preghiera con lo sguardo fisso all'eroe. Anche il rilievo su marmo “San Giorgio libera la principessa” di Donatello raffigura il Santo che a cavallo di un destriero sta affondando la lancia nel petto del mostro, mentre a destra la soave principessa sta pregando con aspettativa un po' retorica per la sua vittoria. Fonte https://it.wikipedia.org/wiki/San_Giorgio_libera_la_principessa_(Donatello)1 punto
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Manca un mese alla prima consegna e alla presentazione, ciò non toglie che si possa impiegare questo tempo in parte di festività dove magari si ha più tempo per qualche riflessione che tocca questo evento e quanto concerne le modalità e la sua realizzazione. Ci potrebbero essere tante domande, tanti input che ne escono, vediamone uno per esempio. Oggi si lamenta la scarsa presenza fisica a eventi culturali, i motivi sono svariati e comunque si può raggiungere solo una parte geografica degli appassionati. Io ho sempre pensato che si può mantenere questa modalità fisica ma che si debba anche andare oltre, lo streaming può essere la prima idea, ma non solo, un modo per andare noi da tutti e permettere comunque di partecipare e sentirsi parte integrante dell'evento, credo che la tecnologia debba comunque essere utilizzata per divulgare e creare un ulteriore step a quello che in fondo Lamoneta e' già , dal circolo all'evento per tutti e dovunque ...il passo può essere questo, ....riflessioni, pareri, proposte ?1 punto
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Dopo l’indice, arrivata la copia campione del quarto e nuovo Gazzettino, possiamo porre gli auguri a tutti con questa immagine culturale e natalizia, di quello che e’ a oggi un poker divulgativo Numismatico prodotto in due soli anni, ormai segno della continuità e non più della estemporaneità, un dono per la comunità numismatica come ai tempi lo fu il libro dato per anni ai giovani, ora abbiamo il Gazzettino che cresce e continua, nei prossimi interventi mi piacerebbe sentire più pareri se tutto questo può essere utile, gradito, se possa essere di stimolo, con cartaceo, digitale, incontro reale, incontro in streaming , il vedere monete in workshop e delle nostre istituzioni in modo permanente, il cercare di trovare nuove strade e nuove idee per la nostra numismatica...il fare da sperimentatori in fondo poi per tutti ...ma per il momento auguri con i 4 Gazzettini con il primo ormai introvabile e quasi un must !1 punto
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è solo una mia opinione; ….. dall'immagine postata pare che sotto il MULT ci siano due X - ecco perché ho postato il link come risposta. se invece Lei asserisce che si legga VOT V MULT X allora si riferisce a questa tipologia, emessa oltre che per Graziano, Valentiniano II Theodosio, Arcadio anche per Magnus Maximus - quest'ultima rara http://augustuscoins.com/ed/ricix/type28.html Type 28: AE4. VOT / V / MVLT / X in wreath. 378-388. Theodosius, Aqulieia Struck for Gratian, Valentinian II, Theodosius, Magnus Maximus, and Arcadius. It is common for Valentinian II and Theodosius, rare for Gratian, and extremely rare for Magnus Maximus and Arcadius. All images on one page. mint RIC G V2 T MM A plate Tr 73 R 3 R V2-III.10 86 3 MM-III.17 Lug 35 3 Aq 36 R R,2 S 49 S 4 A-VI.16 Rome 58 4 Sis 29 2 R,S C V2-IX.14 Con 59 3 3 Ant 52 3 RIC photos: A-VII.16 (Tr), V2-Sis 29c is plate IX.14 (cited by 29d, in error) Tr 86 is larger module,1 punto
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Taglio: 2 euro Nazione: Italia Anno: 2017 Tiratura: 2.000.000 Conservazione: SPL Località: Alliste Note: vedo che ha la stessa tiratura dei millesimi 2008-2009-2015. I primi due, all'epoca, mi fecero penare assai prima di riuscire a trovarli; il terzo, invece, non l'ho ancora trovato. Lieto che, almeno, sia riuscito a recuperare questo.1 punto
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All'ottima segnalazione di @Brennos2 aggiungo: G. Pugliese Carratelli (a cura di), I Greci in Occidente, Milano, Bompiani, 1996. Indice del volume Parte prima C.G.Doumas, La talassocrazia nel mar Egeo; V.La Rosa, L'antefatto preistorico: aspetti e problemi della civiltà minoico-micenea; P.Militello, Dal sillabario minoico all'alfabeto greco; G.Garbini, Genesi dell'alfabeto greco; F.Cassola, Forme dell'organizzazione politica dei greci; C.A.Picon, Profilo della scultura greca arcaica; A.Pasquier, Profilo della scultura greca classica; B.Andreae, Profilo della scultura greca ellenistica; D.Williams, La ceramica greca e il ruolo di Atene; A.Rouveret, Profilo della pittura parietale greca; L.Vagnetti, Primi contatti fra il mondo minoico miceneo e il Mediterraneo occidentale; D.Ridgway, Relazioni di Cipro con l'Occidente in età precoloniale; G.Garbini, I Fenici nel Mediterraneo occidentale fino al V secolo a.C.; P.Pomey, Navigazione e navi all'epoca della colonizzazione greca; G.Pugliese Carratelli, Profilo della storia politica dei Greci in Occidente; M.Sakellariou, La metropoleis delle colonie greche d'Occidente; R.Arena, La colonizzazione greca dell'Occidente: i dialetti; F.Prontera, Le comunicazioni marittime; B.D'Agostino, L'esperienza coloniale nell'immaginario mitico dei Greci; F.Sartori, Le costituzioni degli stati greci d'Occidente: Cirenaica, Magna Grecia, Sicilia greca, poleis dell'area massaliota; G.Gorini, La moneta; E.Greco, La città e il territorio; D.Mertens E.Greco, Urbanistica della Magna Grecia; A.Di Vita, Urbanistica della Sicilia greca; L.Bacchielli, Urbanistica della Cirenaica antica; D.Mertens, L'architettura del mondo greco d'Occidente; H.Treziny, L'architettura militare greca in Occidente; M.Barra Bagnasco, Edilizia privata e impianti produttivi urbani; J.C.Carter, Insediamenti agricoli; C.Rolley, La scultura della Magna Grecia; G.Rizza, La scultura siceliota nell'età arcaica; E.De Miro, La scutura siceliota nell'età classica; N.Bonacasa, Scultura e coroplastica in Sicilia nell'età ellenistico romana; L.Beschi, La scultura nella Cirenaica greca; M.Schmidt, La ceramica italiota e siceliota; A.Pontrandolfo, La pittura parietale in Magna Grecia; P.G.Guzzo, Oreficerie dei greci d'Occidente; G.Maddoli, Culti e dottrine dei greci d'Occidente; M.Gigante, La cultura letteraria in Magna Grecia e nella Sicilia greca; V.Gigante Lanzara, Civiltà letteraria della Cirenaica; M.M.Sassi, La filosofia nel mondo greco d'Occidente; V.La Rosa, L'incontro dei coloni greci con le genti anelleniche della Sicilia; B.D'Agostino, L'incontro dei coloni greci con le genti anelleniche in Campania; A.Bottini, L'incontro dei coloni greci con le genti anelleniche della Lucania; E.M.De Juliis, L'incontro dei greci con le genti anelleniche della Puglia; P.G.Guzzo, I greci in Val Padana; P.G.Guzzo, Incontro con i Brettii; C.Tronchetti, I greci in Sardegna; M.Torelli, L'incontro con gli etruschi; M.Bats, I greci in Gallia e in Corsica; V.Kruta, Mondo greco e mondo celtico: incontro di due culture; A.Giuliano, L'influenza greca nell'arte italica; E.La Rocca, Graeci artifices nella Roma repubblicana: lineamenti di storia della scultura; R.Farioli Campanati, Eredità dei Greci in Occidente nell'arte della tarda antichità e medioevo Catalogo Bibliografia Indici1 punto
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Quando dici ecco questo è il momento di fermarmi un pò e poi... puff mi sceglie. Una 1767 con bella patina e conservazione? lo lascio dire a voi.1 punto
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denaro di Traiano RIC 38 Trajan Denarius. IMP CAES NERVA TRAIAN AVG GERM, laureate head right / PM TRP COS III P P, Pax standing left, holding olive-branch and cornucopiae. RSC 222.1 punto
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Buonasera e buon fine settimana a tutti. Ritorno a condividere un piccolo tondello in rame di Francesco I, un Tornese 1827 con punto sotto il busto del Re.1 punto
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Grazie per l'intervento @Archestrato. Non si devono assolutamente favorire i tombaroli, ovviamente. infatti, il punto è che se cercando con un md, un tizio trovasse alcune monete romane ed altri manufatti in un ristretto spazio, segnalata la cosa alla soprintendenza, sarà poi quest'ultima a decidere se scavare o meno. Non intendevo dare permesso di scavo a cani e porci. Uno scavo archeologico è e deve essere solo di competenza di veri professionisti. La o le monete trovate in un pascolo possono solo essere un indizio. Magari, i ricercatori con md, schedati ed "educati" attraverso un corso obbligatorio, potrebbero raccogliere anche eventuali cocci da mostrare ad un incaricato assieme ad altri reperti di "superficie". Ti faccio notare, ma non per essere polemico, tutt'altro, che i tombaroli in Toscana e in Sardegna, non usano md ma bastoni e un fine udito. Penso che la scoperta di una tomba, per esempio, vada giustamente retribuita, lo scavo abusivo (sempre lo è se non sei un archeologo autorizzato) vada pesantemente punito. In un terreno agricolo, mi ripeto, la stratigrafia è compromessa almeno per i primi 40/50 cm. Cerco di spiegarmi meglio, autorizzare la ricerca con md non lo scavo di una necropoli. Immagino un archeologo e/o funzionario della Soprintendeza di "zona" al quale rivolgersi per i ritrovamenti fortuiti "autorizzati". Come dice @Cinna74, c'è da superare un certo atteggiamento fossile degli addetti ai lavori. Come per gli incendi e la croce rossa, una sorta di volontari appassionati, ce ne sono già di gruppi, ma che non escludano l'utilizzo della tecnologia moderna per ricerca ed individuazione. In Sardegna, il proprietario di un agriturismo nei pressi di ...non ve lo dico..., ha contattato un'azienda tedesca che utilizza particolari droni per ricerche minerarie. Lui ha proposto l'utilizzo di questi droni per rilevare la presenza di un villaggio nuragico sepolto. Quest'azienda ha accettato per scopi pubblicitari e i suoi droni hanno rilevato davvero la presenza di questo villaggio nuragico di notevoli dimensioni. Segnalato alla Soprintendenza che non scava per motivi economici. La città di Troia fu scoperta da un commerciante appassionato di archeologia deriso, prima, dai cervelloni del settore. Esempi ce ne sono. Gente onesta anche. Sarebbe un po come per chi ha i cani da tartufo, vanno denunciati. @karnescim, capisco cosa vuoi dire, può essere cambiata per chi è interessato. Per dirla semplice, se io non ho la patente non mi interessano i cambiamenti del codice della strada. Ci sono voluti decenni per legalizzare la "maria", quindi sono ottimista.1 punto
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