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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/09/19 in Risposte

  1. Ho letto ora la bozza del prossimo numero di PN, con prima pagina allegata e titoli e nomi di tutti gli autori ?
    3 punti
  2. @ilnumismaticocolgo l'assist complice che son a casa ammalato e ho tutto il tempo di rispondere con calma e non da telefono. Non guardo più con tanto interesse al regno da almeno 5 anni ormai...son parecchio arrugginito anche nel ricordarmi cosa c'è bene da guardare per le varie tipologie...certo è che con questa qualità di ingrandimenti si apprezzano al 100% i dettagli anche più insignificanti ad occhio nudo. è meravigliosa ed a me poi colpisce particolarmente il quasi sorriso che intravedo sul volto del pargolo di destra...è davvero bella ed immagino come in mano possa dare grandi sensazioni.non sono esperto della tipologia quindi non ho dati per poter dire che è una cosa comune,rara,o eccezionale io credo che la bellezza di questo esemplare derivi dalla sua fortuna di essere una delle prime battute(ed essersi allo stesso tempo conservato al meglio)...forse "primo conio" potrebbe esser una nota aggiuntiva ad un cartellino....come anche i riferimenti ad una sana patina naturale. non so ma per come la vedo io adesso forse non userei comunque eccezionale come nota....direi più "di inusuale bellezza" è comunque sottile il confine che separa l'inusuale dall'eccezionale e nella soggettività della materia in questione ci sta avere opinioni diverse. mi viene in mente a proposito la moneta che ha un mio caro amico...un due lire aquila sabauda 1902. moneta considerata rara dai cataloghi in realtà per me anche meno,in fdc diventa una rarità. ma quando è proof(o proof like non ricordo esattamente)e con leggera patina allora li penso di poterlo dire ECZ. e quella del mio amico è così...toglie il fiato. non che l'eccezionale sia rapportato al fdc sia chiaro...un scudo del 66 napoli è già eccezionale in spl....a trovarlo prima alla fine di tutto però le emozioni che ti può dare una moneta(ma anche un qualunque altro oggetto collezionabile) sono prettamente personali e soggettive e difficilmente schematizzabili...e son queste che fan la differenza. saluti marco
    3 punti
  3. Ciao Marco, sulla scia del tuo intervento (che ribadisco condivido in pieno), ti lancio un assist, per cercare di ampliare l'orizzonte dell'argomento, e lo faccio proprio su di una moneta di VEIII, comune, ma "diciamo non troppo facile" a mio parere da trovare in un "certo" stato qualitativo (nota bene che a tal proposito ho scritto volutamente il termine qualitativo al posto del più consueto conservativo) come ad esempio quella che ho sottomano. E' una banalissima "fecondità" del '36, ma esamina il dettaglio della scena del R/. Guarda la superficie del modellato, la "pulizia e nitidezza" del dettaglio (ad esempio il ginocchio dx e la gamba dell'Italia a sx, o il profilo dei putti, in particolare di quello a sx co alo sguardo in alto). Osserva la patina nel complesso, le iridescenze marginali, la tipologia di patina formatasi sul lustro. In mano sembra quasi non patinata... invece, esaminandola nel dettaglio, da una "quasi non patinata", ti si apre "un mondo" da ammirare. Si tende molto spesso a non scrivere altro oltre alla sigla conservativa. Io credo che esaminando certi dettagli, anzi, lo stato qualitativo di certi dettagli, potremmo scoprire come a parità di conservazione, anche le banalissime monete di VEIII possano avere "una marcia in più" l'una dall'altra. Non vorrei con questo mio discorso scomodare l'inflazionato termine "eccezionale"... però... Cosa ne pensi? Personalmente sto lavorando molto sotto questo aspetto con il mio nuovo sistema di grading. Per Marco, e per chiunque abbia piacere di approfondire
    3 punti
  4. Ah, quindi il feticcio regalato a Quasimodo é l'importanza della sua italianità e del lustro che ha portato alla nazione. Nazione che non potendo permetterselo (o almeno questa giustificazione apporta), fa perdere soldi e da vincoli a terzi, su oggetti personali di terzi. Il tutto al grido del noi, come se il feticcio fosse "nostro". Sarò esagerato, ma a me la situazione sembra semplice e chiara... Il solito "nostro" sulle cose private altrui. Non si parla di "oggetti" ritrovati fortuitamente o della quale provenienza si possano avere dei dubbi, qui si parla di vera e propria PROPRIETA' PRIVATA, legalmente acquisita e pagata. E poi legalmente "vincolata"... Ma tanto é roba "nostra"...
    3 punti
  5. Un grande premio non solo per gli autori tutti di questo numero 4, ma un riconoscimento anche per chi ha impiegato molto del suo tempo in prima fila per portare alla luce questo Gazzettino. forse è un caso, ma il mio nickname è 4mori e scrivere sul Gazzettino numero 4.........
    3 punti
  6. Il primo gennaio di quest'anno cade il 20° anniversario della nascita dell'euro, evento che non è passato inosservato su diversi media. E' positivo che sia stato ricordato anche perchè ancora oggi c'è la nota diffusa convinzione che sia nato nel 2002, con l'altrettanto ben noto e contorto discorso che "l'euro è arrivato e ha fatto aumentare i prezzi" ecc. ecc. Da subito l'euro si è imposto come seconda valuta più importante del mondo dopo il dollaro USA e in questi 20 anni ha mantenuto una media di circa 1,20 contro quella valuta. Massimo storico 1,6039 Valore alla nascita 1,1667 Minimo storico 0,8230 La massima quotazione storica contro dollaro è anche "assoluta", in quanto il picco massimo dell'ECU sul dollaro fu di 1,4557 nel 1992. Se si fosse deciso di emettere una 2 € commemorativa comune, come fatto nel 2009 per il decennale, a mio parere sarebbe stata fantastica questa proposta di annovi.frizio: http://www.friziodesign.it/coins23.html Buon ventesimo anniversario!
    2 punti
  7. Provocazione.... Esiste in Italia in una nota collezione privata un Caravaggio. I proprietari lo possiedono perché lo commissionario all'artista . Ipotizziamo una vendita..... Da un lato i talebani a gridare allo scandalo , talebani senza una lira e spesso rosiconi, dall'altro i legittimi proprietari che non potendolo esportare ci perdono qualche centinaio di milioni . Qualche difettuccio nella legge mi sembra evidente.
    2 punti
  8. 10 autori, coralità di tematiche, periodi e monetazioni, provenienze geografiche molto diverse e anche lontane rispetto a Milano degli autori, in fondo l’italianita per autori e zecche c’e’ già nello stesso Gazzettino. Presentazione in streaming, probabilmente credo con tre autori su dieci presenti, sarebbe carino e anche un giusto riconoscimento vista l’impossibilita' per tutti di esserci fisicamente che chi volesse, ma non e’ assolutamente obbligatorio, ci mandasse da leggere quel giorno una riflessione su cosa rappresenta il Gazzettino e un brevissimo abstract di quanto scritto, una paginetta scarsa direi. Diciamo che interposta persona gli autori sarebbero rappresentati con la lettura in streaming e nel video che rimarrà. La mail per chi volesse e’ la solita [email protected] taggo gli autori @ak72@Tm_NPZ@santone@King John@El Chupacabra@4mori@tornese71@fofo@dux-sab
    2 punti
  9. Mi avete emozionato. La numismatica che mi piace. Grazie per i vostri contributi
    2 punti
  10. LEGIONE III AUGUSTA La Legione III fu una Legione creata da Ottaviano tra il 41 / 40 a.C. che si distinse nelle operazioni militari nelle provincie d 'Africa dove ebbe sede a Ammaedra , attuale Haidra in Tunisia , dove rimase dal 30 a. C. all' anno 75 ; il nome Augusta dato alla Legione viene nominato per la prima volta nell' anno 14 . Come prima dislocazione conosciuta della Legione III risulta in Numidia ed ebbe base legionaria fino al tempo dei Flavi , a Theveste , attuale Tebessa in Algeria , dal 75 al 128 ; successivamente fu di base a Lambaesis , attuale Lambese – Tazoult , in Algeria , dal 128 al 238 . Sebbene l' Africa fosse una zona abbastanza pacifica dell' Impero romano , tra il 17 e il 24 , la III Augusta si dovette scontrare con Tacfarina , un capo banda delle tribù ribelli dei Numidi e dei Mauritani e tale ribellione fu talmente dura per una sola Legione , la III Augusta , che inoltre non godeva di una stimata forza militare , che dovette intervenire in aiuto anche la Legione IX Hispana ; al termine della guerra la Legione III Augusta divise il campo con la Legione III Gallica dal 238 al 253 nella nota sede di Lambaesis , la quale III Augusta qui rimase da sola fino al 290 , dopo di che si perdono le tracce di altri spostamenti di sede . Con Claudio la Legione III partecipo' alla conquista della Mauritania e alla morte di Nerone avvenne la ribellione del suo Legato , Clodio Macro , ma rimase ucciso nella rivolta e la Legione che Macro aveva formata per aiuto alla Legio III , chiamata Legio I Macriana , venne poi distrutta da Galba . Durante il periodo dei quattro Imperatori la Legio III si dimostro' favorevole a Vitellio , non a Vespasiano , ma il suo Legato di questo periodo per ingraziarsi Vespasiano fece imprigionare il Prefetto del Campo e alcuni Centurioni rimasti fedeli a Vitellio ; dopo i fatti di successione il Legato , di cui non si conosce il nome , porto' poi la Legione a combattere contro i Garamanti nel Nord dell' Africa nella odierna regione del Fezzan . Con Domiziano la III Augusta combatte' contro i Nasamoni una popolazione della Grande Sirti nella Cirenaica . Al tempo di Adriano nel corso dei suoi viaggi nell' Impero , la III Augusta ricevette rinforzi dalla Legio III Gallica o forse dalla III Cyrenaica e il 1 Luglio del 128 , Adriano in occasione di esercitazioni militari pronuncio' un discorso a tema militare giunto fino a noi . Si ha inoltre notizia della presenza di Legionari della III Augusta durante la guerre marcomanniche di Marco Aurelio . Alcuni uomini della III Augusta furono spesso impiegati anche nelle campagne contro i Parti al tempo di Settimio Severo e Caracalla e nel 193 l' Imperatore Settimio Severo concesse alla Legione il titolo di Pia Vindex a seguito dell' impegno mostrato nel corso della guerra civile scoppiata dopo l' uccisione dell' Imperatore Pertinace . Il III secolo coincise con un periodo di difficoltà per la III Augusta , innanzitutto, essa subì ingenti perdite a seguito degli scontri con una tribù del deserto , al punto che Alessandro Severo fu costretto a rinforzarla con uomini provenienti dalla III Gallica , da poco sciolta . Nel 238 , la Legione non appoggio' la rivolta di Gordiano I e Gordiano II contro Massimino , ma la Legio III Augusta per ritorsione venne poi sciolta da Gordiano III e ne danno' la memoria , pero' nel 252 l' Imperatore Valeriano ricostituì la III Augusta con truppe dalla Rezia e dal Norico e la rimandio' nelle sue basi africane a Lambaesis dove rimase fino al 290 con il compito principale di condurre un' azione di contrasto contro una federazione di Berberi che minacciavano questa parte dell' Impero , la guerra si concluse nel 260 sotto Aureliano ; la situazione critica in Africa si ripete' tra il 289 e il 297 , tant'è che l' 'Imperatore Massimiano dovette recarsi personalmente in Africa a guidare le operazioni militari contro i Berberi . Le ultime tracce della permanenza in Africa della III Augusta risalgono agli anni tra la fine del IV e l'inizio del V secolo quando fu divisa in piccoli reparti recanti il nome dell' antica Legione ; stando alle fonti , tale unità fu operativa sino alla fine del IV secolo . Tra gli emblemi della III Augusta erano presenti in tempi diversi , la Lupa con i Gemelli , il Pegaso e il Capricorno .
    2 punti
  11. Nel caso del Nobel in questione, il figlio ha venduto una medaglia/premio ricevuta personalmente dal papà. Un oggetto che più personale (e privato) di così, penso non possa essere concepito. Lo stato lo ha vincolato. Potete raccontarmi delle vostre idee idealiste quanto volete e per tutto il tempo che volete, per me é una situazione paragonabile SOLO ai peggiori regimi sovietici o nazisti esistiti.
    2 punti
  12. Ciao Biagio, bella domanda, grazie per averla posta. No, non ho assolutamente paura di questo, anche perchè il lustro (quando è "vivo" e "graffiante") non può essere assolutamente soffocato da una patina, specie di questa natura, integralmente maturata nel monetiere. Le patine a cui bisogna prestare attenzione sono altre, magari sviluppatesi in ambienti poco salutari per le monete, o laddove questi abbiano innescato reazioni dubbie con colori particolarmente coprenti e sgradevoli. Non è proprio questo il caso, ed oltre a garantirtelo, hai davanti a te lo spettacolo che queste fantasmagoriche iridescenze garantiscono. Sto meditando di farne un video... qualora (tempo permettendo) riuscirò, avrai modo di vedere cosa è in mano. Spero altresì che questo post, possa aiutare coloro che ancora non apprezzano le patine prima di tutto a farlo, e nel contempo anche nell'iniziare ad apprezzare la bellezza di una patina "sana" ed il plusvalore UNICO che questa può dare ad una moneta. In ultimo, spero che possa sfatare paure o false dicerie sul fatto che le patine possano "rovinare, coprire e quant'altro si possa dire" la moneta. Le patine SANE sono quanto di più bello possa capitare ad una moneta, ed elevano ulteriormente la loro bellezza rendendoli pezzi unici (questa frase è mia, e me la faccio scrivere sulla bara! )
    2 punti
  13. Denari forati ne ho visti già prima ma mai in quelli lucchesi (ma che vai in giro con il lanternino? ). Secondo me è da escludere l'utilizzo portativo mentre una ipotesi ragionevole mi sembra quella che la moneta - o più monete - fosse fissata a un trave in legno, o qualcosa del genere, tramite un chiodo. Forse per preservarla o come amuleto porta fortuna oppure.....oppure....Credo che solamente l'archeologia potrà fare chiarezza. Molti, molti anni fa un cercatore clandestino mi raccontava che tale particolarità era particolarmente frequente nei ritrovamenti all'interno di abitazioni ipogee ma sicuramente sono notizie da prendere con le molle. Non escluderei anche uno stratagemma idoneo al trasporto di più monete con un filo passante per tenere insieme il gruzzoletto. Mah..... Cari saluti
    2 punti
  14. Nella monetazione serba il 1/2 dinaro o mezzo grosso, chiamato anche obolus (terminologia derivante dal mezzo denaro od obolo carolingio) è una moneta conosciuta ed usata fin dagli inizi del 1300 e nello stesso periodo di Venezia emette il mezzanino con il dogado di Francesco Dandolo. Ovviamente la tosatura in questo caso viene fatta per portare la moneta al peso corrente delle monete in circolazione guadagnando l'argento. L'area balcanica sente molto la pressione dei turchi che premono ai confini fino al punto di cancellare il regno. Nei periodi di crisi sono molti i "Local Rulers" che emettono senza il controllo dell'autorità centrale (in grossa crisi) monete svalutate. Il mezzo dinaro come sarebbe più giusto chiamarlo (ricordiamoci che Dobrinic afferma che il termine dinar è intercambiabile con il termine gros) in varie sue forme ricorda molto il dinaro o grosso (sempre Dobrinic nel suo catalogo non si riferisce mai alle monete serbe con il termine gros, ma sempre con dinar) con il Cristo in trono al rovescio e le figure (che possono variare) al dritto. le foto 3/4(qui accanto sono due mezzi dinaro dal peso di 0,40 gr. e 0,50 gr. Sono anche detti reduced dinar. Non è difficile ipotizzare la coniazione di mezzi dinari con l'iconografia veneziana proprio per dare valenza di bontà alla propria moneta (contraffatta)
    2 punti
  15. Salve @MarengoMare in effetti l'iconografia del rovescio di questa moneta - che i documenti dell'epoca chiamavano più spesso "lucchese d'oro" - è assai interessante e fino ad ora non era stata discussa in modo molto approfondito, tanto che ci ho provato io in un mio contributo dal titolo "La monetazione di Lucca tra la fine del XII e gli inizi del XIV secolo: nuovi contributi" appena uscito sui Quaderni NAC, che saranno presentati a Lugano il prossimo 21 gennaio. Qualcosa avevo accennato anche in un altro mio saggio dal titolo "Da un 'Enrico' all’altro.La monetazione lucchese tra il Mille e gli inizi del Trecento", ma si trattava del testo per un volume di natura storico-artistica e molti argomenti storici e numismatici non li avevo potuti sviluppare anche per i limiti degli spazi che mi erano stati concessi. Le posso anticipare intanto qualcosa qui, ovvero che riprende il motivo dei sigilli del Comune di Lucca che erano già in uso almeno dallo scorcio del XII secolo; tuttavia è interessante che compaia sulle monete auree di Lucca proprio tra il 1267 e il 1269 (datazione da me discussa e proposta nel testo) e che abbia un certo stile e alcune caratteristiche che non ricordano affatto San Martino nei suoi tradizionali attributi, quanto un cavaliere crociato (e armato, con tanto di cotta di maglia ben vsibile in dettaglio negli esemplari più conservati) nelle tipologie più frequentemente usate nella sfragistica francese medievale. Ultima cosa interessante da notare: in questa moneta lucchese l'immagine e la legenda di San Martino prendono il posto che in tutte le altre emissioni della città era stato occupato - almeno fino a quel momento - dal monogramma e dalla legenda con il riferimento all'autorità imperiale. Per le conclusioni alle quali hanno portato queste mie osservazioni e le ipotesi conseguenti vi rimando alla lettura del contributo...così rimane la suspence (e magari leggendo, capite meglio anche le argomentazioni, se ovviamente vi interessa di conoscerle). Un caro saluti a lei, a @teofrasto e a tutti gli altri amici del forum MB P.S. Uno splendido esemplare - che compare nelle mie pubblicazioni con il permesso della Soprintendenza - è quello della collezione Supino conservata al Museo Nazionale di San Matteo di Pisa.
    2 punti
  16. Complimenti ...... è difficile comporre un testo così lungo in perfetto stile nonsense.
    2 punti
  17. LEGIONE XX VALERIA VICTRIX La Legio XX Valeria Victrix fu costituita da Ottaviano , poi Augusto ; la Legione inizio' la sua storia nell' Illyricum a Burnum , attuale Kistanje in Croazia , dal 15 a.C. all' anno 9 ; fu poi in Germania per tamponare la falla sul confine germanico apertasi dopo la sconfitta subita da Varo a Teutoburgo , qui ebbe sede ad Ara Ubiorum , attuale Koln , Colonia , dal 9 al 35 , fu poi sempre in Germania a Novaesium , attuale Neuss , dal 35 al 43 . Partecipo' in seguito all' invasione della Britannia nel 43 , dove rimase stanziata prima a Camulodunum , attuale Colchester , dal 44 al 49 , fu poi spostata come sede a Viroconium Cornoviorum , attuale Wroxeter , dal 66 all' 85 ed infine fu a Deva , attuale Chester , dall' 87 al 393 dove concluse la sua storia conosciuta come Legione romana . Si pensa che il nome Valeria potrebbe riguardare il legame con il console Marco Valerio Messalla Messallino , che dopo aver battuto i Pannoni nel corso della rivolta pannonica del 6 , non solo si meritò gli ornamenta triumphalia , ma che la Legione che comandava e prese parte alle operazioni militari , la Legio XX , fosse fregiata del titolo di : Valeria , dal nome del suo comandante e Victrix . Alla morte di Augusto la XX Valeria Victrix fu tra le Legioni che si ribellarono e solo l' intervento di Germanico riusci a ripristinare l' ordine tanto che poco dopo lo segui nella grande invasione della Germania . Nel 43 con Claudio intraprese l' invasione della Britannia dove tra una guerra e l' altra vi rimase fino alla fine del V secolo . Alla morte di Nerone la XX V.V. parteggio' per Vitellio ; poi al comando di Giulio Agricola sottomise il popolo britanno degli Ordovici e dei Briganti , occupando in seguito l' isola di Mona . Durante il periodo di Domiziano un distaccamento dell Legione XX fu inviato in Germania contro i Catti , mentre con Adriano e Antonino Pio combatte' ancora contro i Briganti in Britannia . La Valeria Victrix fu una delle legioni che si occuparono della costruzione del Vallo di Adriano e probabilmente anche del successivo Vallo Antonino . Alla morte di Pertinace la Legio XX V.V. si schiero' con Clodio Albino contro Settimio Severo , ma sconfitta a Lugdunum da Severo rientro' in Britannia e nel 211 si batte' con i Caledoni sotto Severo fino alla sua morte ad Eboracum . Nel III secolo la Legione XX Valeria Victrix parteggio' per gli usurpatoti Vittorino , Allecto e Carausio ; dalla fine del V secolo , quando la Legione era stanziata a Deva in Britannia , non si hanno piu' notizie . L' emblema della Legione XX V.V. Fu il Cinghiale . In prima foto l' antefissa con l' emblema della Legione XX V.V. trovata ad Holt nel Nolfork , Regno Unito , ma forse proveniente dall' accampamento legionario di Deva .
    2 punti
  18. Ciao a tutti, I membri dell'IBNS hanno prodotto questa guida e-book, che mi piacerebbe condividere con voi. Potete scaricarla liberamente al seguente link: https://drive.google.com/file/d/1Lnm3p3E3SLTELAB_InOoCANiLC-s_aaZ/view?usp=sharing Spero sia di Vostro gradimento Vincenzo
    1 punto
  19. Buonasera, pubblico le immagini di un denaro di Ravenna, volevo chiedere aiuto nella corretta classificazioni e datazioni visto che non posseggo testi specifici a riguardo, il peso è 0,63 g. Legenda: + (croce quadrilobata?) ARCIEPISCO - nel campo PVS + DE RAVENA - nel campo intervallati trifogli e globetti Grazie
    1 punto
  20. Fortunato che si riesce ancora a leggere la data! È la parte meno visibile della legenda, ma si legge ancora.. Monete abbastanza comuni questi soldi di Emanuele Filiberto, ma piacevoli da inserire in collezione!
    1 punto
  21. La prima è Apamea
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  22. Pino, intanto trovo sorprendente che un Numismatico possa definire un "feticcio" la medaglia assegnata a Quasimodo per il Nobel. Ma come? Proprio noi numismatici, che non facciamo altro che "santificare" dei pezzetti di metallo (che secondo alcuni avrebbero persino...."un'anima"), che siamo spesso lì a disquisire sugli R5 e sull'unicità di certi esemplari (guai poi se hanno un segnetto che con una lente da 10X si intravede appena, perché allora "il feticcio" non è più perfetto...), adesso vogliamo sostenere che un unicum numismatico come la medaglia assegnata ad un Premio Nobel sia da considerarsi un mero "feticcio"? Non mi pare così straordinario che lo Stato italiano possa essere interessato a tenere questo unicum numismatico in Italia, quale testimonianza di un evento storico e culturale eccezionale - sicuramente per chi ha vinto il premio - ma anche per il Paese di cui il vincitore è espressione. Quanto alla modalità con cui si ottiene questo risultato, ho già scritto che la situazione ottimale sarebbe quella che lo Stato si rendesse acquirente, sul libero mercato, dell'oggetto che vuole conservare e tutelare e quindi la "notifica" dovrebbe essere l'extrema ratio. Ma, a quanto pare, non sempre ciò è possibile e non potendo confrontarmi con @moneta66 sull'argomento "soldi a disposizione per queste acquisizioni", mi limito a dire che se la regola deve essere quella che lo Stato paghi ciò che vuole, può starci anche l'eccezione che, in taluni casi, lo Stato notifichi il bene che vuole conservare sul territorio nazionale. Peraltro "la notifica" non significa espropriazione, anche se, come è stato già detto (questo non lo nego), incide sul valore commerciale del bene e sugli oneri a carico del proprietario, che comunque rimane sempre il proprietario del bene notificato. Non capisco che significhi aggettivare in questo caso il cittadino come.... "inerme". Che piaccia o no, la regola che consente allo Stato di notificare un bene (non un bene qualsiasi, ma un bene che abbia un interesse particolare per lo Stato e quindi, almeno in teoria, per la Collettività), è stata stabilita da un Parlamento regolarmente e democraticamente eletto. Non è la conseguenza del Colpo di Stato di una Giunta militare sudamericana. Badate che non sto dicendo che trovo la notifica un istituto meritorio ma mi limito solo a considerare che si tratta di una regola sfornata dai nostri Parlamenti, fino a prova contraria democraticamente eletti. Se la maggioranza dei rappresentanti del Popolo italiano ha approvato una simile regola (e non si è espressa, in seguito, per abrogarla), sarebbe quanto meno doveroso prenderne atto senza scandalizzarsi e senza evocare gli "espropri proletari" degli anni '70. Poi la si potrà criticare, ci mancherebbe, ma tenendo sempre presente che essa non è il frutto di un "destino cinico e baro" che ce l'ha imposta ma, piuttosto, di una volontà politica riconducibile, in ultima analisi, al sentimento della maggioranza del Popolo italiano. Che poi l'istituto possa essere stato usato e si usi, a volte, impropriamente, può anche essere e non lo contesto, ma per quanto detto sopra non condivido il pensiero di chi lo ritiene tout court un abominio scandaloso. La tradizione storica non va "confiscata" (se non quando è strettamente necessario farlo) ma sicuramente va tutelata dallo Stato e se necessario, visto che c'è una legge in tal senso, anche "notificata" nei casi in cui ciò è previsto, senza farne abuso. Altrimenti, allora, perché andare a recuperare nei Musei americani i capolavori sottratti al Patrimonio nazionale e rivenduti all'estero? Tanto l'Impero romano è finito da 1500 anni...che ce ne frega di recuperare il ....."feticcio", l'artefatto antico? Abbiamo le foto? Conosciamo il peso e il diametro? Accontentiamoci. E' più che sufficiente. Gli stessi Musei mondiali (non parlo solo di quelli italiani) non mi pare che si limitino ad esporre foto o filmati o disegni degli oggetti antichi, ma cercano (quando possono) di esporre gli oggetti autentici. Secondo la Tua impostazione ciò sarebbe sbagliato, anche se non capisco cosa significhi l'affermazione che: "sono oggetti storici e come tali vanno trattati" (?). Ripeto, a scanso di fraintendimenti, non contesto che esistano delle discrasie fra l'azione dello Stato e la tutela reale ed effettiva dei beni che si vogliono tutelare nell'interesse pubblico; ma, d'altro canto, mi sembra eccessivo trattare la questione dei "beni culturali" alla stregua di una qualunque altra materia nella quale lo Stato è giusto che operi come qualunque privato. Per il resto, pur rispettando qualunque visione "politica" sulla materia, mi pare che esprimere concetti "rivoluzionari" senza tenere conto di quella che è la realtà consolidata, porti largamente il ragionamento fuori dai binari di un confronto costruttivo e realistico. Saluti. M.
    1 punto
  23. Ricordatevi che più un oggetto è raro è più sarà ricercato , ciò in tutti i campi, nel collezionismo ciò porta a lievitare i prezzi ... se ci fossero 2 milioni di Grace Kelly, non ne staremmo parlando ora e alcuni non la sognerebbero nella loro collezione, ma sarebbe una 2 euro come tante che mettiamo dentro al cofanetto e poi c’è ne dimentichiamo . Il bello e il brutto è proprio la rarità.
    1 punto
  24. Ho seguito e letto con attenzione alcuni interventi su questa discussione e posterò il mio pensiero...su questa "spinosa" questione, ponendovi una domanda alla quale mi sono già risposto : "Ritenete lecito, corretto onesto e giuridicamente opportuno in una democrazia (sic !) intervenire in maniera come descritto in alcuni casi sulle collezioni private ed in particolare sulle monete lecitamente acquistate, possedute, ect. ect. ect ? nei confronti di inermi cittadini ? " (perchè potete dire e pensare quello che volete ma un cittadino è inerme di fronte all'azione di tutela o giudiziaria, in particolare in questi casi dove fondamentalmente si pensa, giustamente, di non aver commesso nulla di male) Conoscete chiaramente la mia risposta ed è NO ! Cercherò di dare una risposta chiara agli utenti cosi "creduloni" da affermare che il tutto viene fatto per il bene dello Stato...appunto dello Stato e non della Nazione e dei suoi cittadini. Una democrazia deve badare al benessere dei suoi cittadini....non ai sogni, ai vezzi o interessi degli uomini di "Stato". Perchè nel caso di collezioni, antichità e monete antiche...di questo si tratta (parere personalissimo). Se non chiaramente di altro. Ma sappiamo tutti che l'arroganza e l'ingordigia non hanno limite. Lo Stato vuole degli oggetti....se vuole una cosa la paga...il giusto prezzo. Se non sussistono limiti per illecita provenienza (altro argomento spinoso e tipicamente italico) in nessun modo si dovrebbe legiferare per limitare la libertà al possesso e all'uso..... se lo si fa allora ci sono interessi occulti verso quei beni, che non trovano per me giustificazione nell'azione "tutelatrice" @bizerba62Non mancano i soldi....non diciamo cose non vere....non si trovano ..non si vedono....non sono arrivati....non sono disponibili...sono in bilancio ma......ma i soldi per tante stupide crociate paternalistiche e di facciata LI TROVANO SEMPRE...specialmente quando si tratta di arte antica e specialmente in molti ambienti e salotti dei dirigenti e preposti alle belle arti, cultura e storia italica. Altro aspetto è quello del "è un bene di interesse nazionale...storico"...io, non so voi, vivo nel 2019, l'impero romano è finito da millenni e altri staterelli minori pure e non credo che ci si appassioni alla storia e alla nazione tutelando monete o altri residuati o artefatti antichi. Sono oggetti storici e come tali vanno trattati, oggetti storico artistici e non "residui di una cultura nazionale primordiale che tanto ha dato ai nostri nonni e padri"..e altri sviolinamenti vari. La tradizione storica e gli eventi si sono tramandati, non sono stati "confiscati" o "tutelati" o "notificati". Per le monete bastano foto e dati ponderali. E la storia è fatta ! Se poi vuoi il pezzo.....paghi ! Concludo : quando una persona detiene un oggetto può disporne come meglio crede, alla luce del sole ed in serenità. Quando cosi non è vuol dire che quel cittadino non vive libero ed il bene da lui posseduto "sotto protezione di sofismi e leggi" non gli appartiene cosi come la sua libertà ! Chi lo pretende, ingiustamente in nome di una cosa lo fa, ma, in totale malafede, e per puro accanimento compulsivo possessivo ! Altra possibilità questi oggetti sono "roba nostra" altra triste sintomatologia del male italico, è roba tua o quando la trovi (e qui sapete tutti come funziona..) o quando te la regalano o quando la compri e la paghi. Roba nostra mi suona strano, a voi no ?
    1 punto
  25. Quello che fa pensare a Giovanni Dandolo piuttosto che a Giovanni Soranzo è che il primo è notevolmente più comune, quindi le probabilità sono tutte a suo favore. Arka
    1 punto
  26. Buongiorno ser Alvise. Ci siamo sovrapposti
    1 punto
  27. In questo articolo di PN abbiamo una interessante disamina sul tema https://www.panorama-numismatico.com/wp-content/uploads/PN-235-Gianni-Graziosi-monete-bucate.pdf
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  28. Ho editato la lista delle monete, che altrimenti, anche a discussione chiusa, sarebbe rimasta visibile a tutti @Albarbier per accedere alla sezione annunci, devi aver fatto un minimo di 100 post, se, come mi auguro, contineurai a seguirci e a partecipare, vedrai che non ci volrrà poi molto petronius
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  29. Paul-Francis Jacquier > Auction 45 Lot number: 1557 Price realized: 320 EUR (Approx. 373 USD) Note: Prices do not include buyer's fees. Lot description: PROBUS, 276-282. Münzstätte Siscia. Antoninian, 4. Em., 1. Phase, 277. IMP C M AVR PROBVS P F AVG. Panzerbüste mit Helm und Stkr., geschultertem Speer, Balteus und Schild links; auf dem Schild Medusakopf. Rv/ VIRTVS PR–OBI AVG/XXIP. Kaiser mit Speer n. links galoppierend, einen gefallenen Gegner niederstechend. C 931. RIC 818. 4,91 g. Seltene Büstenvariante. Gutes sehr schön Erworben in London im November 1995. Starting Price: 85 EUR ILLUSTRAZIONE: L'IMPERATORE PROBO
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  30. Vivissimi complimenti per il saggio, spero di poterlo leggere con calma e passione. Di fatti si, la natura di questa moneta mi ha affascinato proprio per il collegamento, voluto o non, con i soldati templari. Il periodo coincide più o meno con le ultime annate dell'ordine. Dal 1307 al 1312 venne sradicato. Ho avuto il piacere di leggere che anche delle monete in argento lucchesi vennero fatte a somiglianza del lucchese d'oro, ma non sapevo che anche il sigillo lucchese di quel secolo fosse similare. Grazie per le preziosissime informazioni e grazie anche per la tabella. È stato appassionante approfondire questo tema. Ringrazio soprattutto teofrasto, monbaldo e dabbene, ed anche tutti gli altri. Spero di risentirci presto su un altro argomento e se avete novità vi prego di postarle. Buona giornata a tutti!
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  31. Fritz Rudolf Künker GmbH & Co. KG > eLive Auction 50 Auction date: 18 July 2018 Lot number: 95 Price realized: 140 EUR (Approx. 163 USD) Note: Prices do not include buyer's fees. Lot description: RÖMISCHE MÜNZEN MÜNZEN DER RÖMISCHEN KAISERZEIT Philippus II., 246-249. Æs, Perge (Pamphylia); 6,56 g. Drapierte Büste r. mit Lorbeerkranz, darunter Globus//Hephaistos sitzt r. mit Hammer und Schild. SNG France 517. Attraktives Exemplar, gutes sehr schön Exemplar der Auktion Kölner Münzkabinett 56, Köln 1992, Nr. 384. Der Revers bezieht sich wohl auf den 18. Gesang von Homers Ilias, in dem ausführlich geschildert wird, wie Hephaistos den Schild des Achilleus schmiedet. Estimate: 50 EUR ILLUSTRAZIONE: TETI ATTENDE LE ARMI DI ACHILLE NELLA FUCINA DI EFESTO, AFFRESCO ROMANO DELLA CASA DEL TRICLINIO A POMPEI (MUSEO ARCHEOLOGICO DI NAPOLI)
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  32. Roma Numismatics Ltd > E-Live Auction 2 Auction date: 30 August 2018 Lot number: 221 Price realized: 2,000 GBP (Approx. 2,600 USD / 2,224 EUR) Note: Prices do not include buyer's fees. Lot description: Kings of Thrace, Lysimachos AR Tetradrachm. Pergamon, circa 287-282 BC. Head of the deified Alexander 'the Great' right, wearing diadem and horn of Ammon / Athena Nikephoros enthroned left, shield decorated with Medusa's head resting against base of throne, spear resting behind; ΒΑΣΙΛΕΩΣ to right, ΛΥΣΙΜΑΞΟΥ to left, crescent to outer left, cult statue to inner left, monogram in exergue. Thompson 218. 17.07g, 29mm, 12h. Near Extremely Fine. Estimate: 200 GBP ILLUSTRAZIONE: EFESTO REALIZZA LO SCUDO DI ATENA, CON TESTA DI MEDUSA AL CENTRO (VASO ATTICO DEL III SEC.A.C.)
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  33. Passare dalla storia alle monete può essere l’iter ideale e consigliato, comunque la storia e’ monete e viceversa. In questo caso il libro e’ di una grande autrice, il tema uno di quelli centrali per Milano, gli Sforza, la copertina poi un simbolo...
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  34. denario di MN CORDIUS RUFUS qui la scheda del nostro catalogo: https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G34/1
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  35. Quello presente a Chambery e l'ultimo postato al n.13 sono secondo molti studiosi e collezionisti autentici. @elleci
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  36. Ti allego anche una foto della tavola tratta dal libro di Bellesia
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  37. A proposito della corrispondenza tra la domanda che si pone e la risposta che ne segue, posto un "significativo" brevissimo sketch tratto da un noto film dell'Ispettore Clouseau (tra i miei personaggi preferiti): M.
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  38. @osio, la prelazione è il diritto, da parte dello Stato, di acquisire un bene oggetto di transazione commerciale in Italia, alla cifra concordata fra le parti (od al prezzo di aggiudicazione, in caso di asta) l'acquisto coattivo viene esercitato nel momento in cui si chiede il permesso per l'esportazione (per ogni bene si deve indicare un valore che, se ritenuto congruo, sarà la cifra che lo Stato verserà al proprietario del bene, nel caso di acquisto coattivo) in tutti e due i casi, quindi, non c'è un danno economico per il venditore. il terzo caso invece rappresenta lo scenario peggiore....la dichiarazione di interesse culturale (un tempo si chiamava "notifica") significa che il bene non può essere venduto all'estero, il proprietario lo deve custodire diligentemente e deve comunicare allo Stato l'intenzione di cederlo a terzi ed a che cifra, così che lo Stato possa far valere il succitato diritto di prelazione. Se questo scenario può sembrare già pessimo nel caso di notifica di un singolo pezzo, assurge a vera e propria catastrofe se l'interesse viene applicato ad una intera collezione, data l'impossibilità di cedere ogni singolo esemplare da cui è composta.
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  39. La prima potrebbe essere Soloi, la seconda invece è sicuramente Kyme, in Eolide
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  40. Confrontala con questa del link, se vedi somiglianza fai una ricerca in quella direzione: https://www.zeno.ru/showphoto.php?photo=210029
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  41. Grazie Massenzio e Chievolan avete correttamente interpretato le mie intenzioni, lungi da me volermi sostituire allo staff volevo invece avvisare l'utente @lucapobianco della normativa di legge per evitargli guai, sono stato frainteso ma a questo punto oltre al fatto già detto che non sta agli utenti del forum giudicare cosa possa o non possa interessare alle autorità aggiungo che la procedura del forum è sempre stata quella di chiudere le discussioni dove era evidente la presenza di pezzi da scavo onde evitare grane legali al sito e ai suoi admin , ricordo altresi che la legge italiana dice semplicemente che TUTTO CIÒ CHE STA NEL SOTTOSUOLO E NEI FONDALI MARINI fa parte del patrimonio indisponibile dello stato anche se si tratta di appezzamenti privati e non fa distinzione fra oggetti romani o medioevali o moderni, accenna solo ad un minimo di 70 anni di età e non sta a nessun privato giudicare cosa sia da consegnare e cosa no, mi spiace se l'autore della discussione se l' è presa ma è un problema solo suo io di sicuro non ho nulla contro di lui anzi , lo inviterei però a farsi un giro nella sezione LEGISLAZIONE di modo da cautelarsi per il futuro Con simpatia
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  42. Mi spiace @cabanesma non sono d’accordo, se nel primo messaggio la parola “trovate” poteva lasciare diverse interpretazioni come da lei scritto, il secondo messaggio di @lucapobianco non lascia dubbi che siano state trovate nel terreno e cita precedenti con la locale sovrintendenza. Che siano state trovate con metal detector o che siano state trovate camminando in un terreno la legge parla chiaro e non ammette ignoranza. non spetta all’utenza valutare l’interesse storico dell’oggetto ritrovato ma spetta alle autorità competenti. Se l’oggetto o la moneta non ha di per sè rilevanza storica lo può avere invece il luogo del ritrovamento che dovrebbe essere segnalato con estrema precisione perché potrebbe rientrare in un contesto più ampio.
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  43. No. Convengo che nel Forum alle volte vengono zittite (da parte solitamente dei curatori e a volte da normali utenti) con l'avviso in modo che può apparire a volte prematuro. Ma cosa dovrebbero fare i curatori prima di inoltrare l'avviso? Spiegare a chi apre la discussione quello che già dovrebbe sapere prima di aprirla (perché avrebbe dovuto leggere i termini del Forum)? Io non sono entrato nel merito di questo e neppure sulla gestione delle monete da parte di lucapobianco. Non ho espresso alcun giudizio. Ho affermato solo che la risposta data da @lucapobiancocontiene molte inesattezze (spero tu ne convenga). Siamo in un Forum di Numismatica. Il collezionismo è soggetto a leggi in parte sbagliate e comunque certamente difficili da interpretare. Alcune cose sono comunque chiare ma la risposta in oggetto dimostra che anche queste cose così chiare non lo sono poi per tutti.
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  44. https://www.lamoneta.it/topic/30771-lamonetait-ritrovamenti-fortuiti-e-metaldetector/
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  45. Bel rilancio su questa discussione che secondo me può offrire ancora degli interessanti spunti sulla lettura delle monete per quello che poi rappresentavano...certo si e' detto molto, ma la nostra monetazione e' un mare da esplorare ...
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  46. LEGIONE XVI GALLICA La Legio XVI Gallica fu arruolata nella Gallia cisalpina da Giulio Cesare ; dopo la morte di Cesare passò prima sotto il comando di uno dei tre TriumvirI , Emilio Lepido , ritiratosi Lepido la Legione fu di Antonio , poi dal 36 a.C. passo' sotto il comando di Ottaviano . Al momento della sua formazione sotto Cesare , la Legione fu conosciuta con il solo numero di XVI , probabilmente perche' i suoi componenti non erano ancora cittadini romani , dopo il loro riconoscimento la XVI assunse il nome di Gallica . La Legione partecipò alla lunga serie di guerre che si succedettero nella tentata conquista della Germania a partire da Druso maggiore fino al momentaneo ultimo tentativo di Germanico sotto Tiberio ; dalle fonti sembra che la XVI Gallica sia stata traferita in Germania per sostituire la Legione XX Valeria Victrix destinata a sua volta in Britannia . Come sede legionaria la XVI Gallica fu prima a Vetera , attuale Xanten in Germania , dal 17 a.C. all' 11 a.C. , fu poi ad Aliso , attuale Oberaden - Haltern sempre in Germania , dall' 11 a.C. all' 8 a.C. , successivamente fu a Mogontiacum , attuale Mainz in Germania , dal 15 al 43 e come ultima sede fu a Novaesium , attuale Neuss in Germania , dal 43 al 69 . Dopo l' uccisione di Galba la Legione con un suo distaccamento appoggio' Vitellio mentre al confine renano divampava la rivolta del batavo Civile , chiamata anche genericamente rivolta batava , questa ebbe origine nella Provincia romana della Germania Inferiore tra il 69 e il 70 . I ribelli batavi , guidati dal loro connazionale Giulio Civile , riuscirono a distruggere due Legioni romane e successivamente , a rivolta domata , a farne sciogliere altre due per codardia davanti al nemico ; la rivolta in Germania inflisse sconfitte umilianti all' esercito romano , ma i ribelli dovettero poi arrendersi al generale Petillio Cereale . Dopo la stipula della pace la situazione in Germania tornò normale , ma i Romani mantennero una Legione stabilmente fissa in zona ; a seguito di questa sommossa batava le due Legioni distrutte a Castra Vetera dai rivoltosi batavi e non piu' ricostituite furono la V Alaudae e XV Primigenia , mentre le Legioni di residenza a Mogontiacum che furono sciolte per codardia per non essere intervenute , furono poi ricostituite sotto altri nomi , la IIII Macedonica divenne la IIII Flavia Felix e la nostra XVI Gallica divenne la XVI Flavia Firma , entrambe ricostituite da Vespasiano .
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  47. LEGIONE IV SCYTHICA La Legio IV Scythica fu una Legione romana nata prima della riforma militare di Augusto , forse costituita da Marco Antonio in occasione della sua campagna in Oriente contro la popolazione iranica degli Sciti facente parte del regno dei Parti . Nella prima meta' del I secolo la IV Scythica fu stanziata da Ottaviano Augusto in Mesia , prima a Naissus , attuale Nis in Serbia , dal 30 a.C. all' anno 9 e successivamente a Durosturum , attuale Silistra in Bulgaria , dal 9 al 55 . La legione ebbe in Mesia compiti civili , come la costruzione ed il mantenimento delle strade . Fu con Nerone che la Legione venne destinata in Siria dove vi rimase fino alla fine della sua storia ; sembra che il futuro Imperatore Vespasiano da giovane prestò servizio in questa Legione . Nerone ordinò nel 55 a Gneo Domizio Corbulone di invadere l' Armenia , invasa dai Parti , richiamando anche la IV Scythica dalla Mesia , ed insieme alla III Gallica e alla VI Ferrata sconfisse i Parti e riportò Tigrane II sul trono d'Armenia . In seguito nel 62 , la IV Scythica e la XII Fulminata , comandate dal nuovo legato della Cappadocia , Lucio Cesennio Peto , sia arresero ai Parti nella battaglia di Rhandeia ; Le legioni furono disonorate , espulse dal teatro di guerra e mandate a Zeugma , attuale Belkis in Siria , dove la IV Scythica vi rimase dal 62 al 198 , poi dal 198 al 400 la sua nuova sede fu ad Oresa , attuale Tayibech , sempre in Siria . Dopo la morte di Galba la Legione insieme alle altre Legioni orientali , sostenne Vespasiano . Nonostante la fedeltà dimostrata a Vespasiano , la IV Scythica non godette di alta considerazione come qualità combattente ; nonostante cio' Traiano la porto' con se nel corso della spedizione contro i Parti . Tra il 181 ed il 183 , il comandante delle Legioni orientali fu Settimio Severo l' africano che poi divenne Imperatore , ma la IV Scythica appoggio' al trono Pescennio Nigro perdendo entrambi la guerra civile . La legione scompare dalle fonti storiche dopo il 219 , quando il suo comandante , il Legato Gellio Massimo , si ribellò ad Eliogabalo e si proclamò Imperatore ma venne tuttavia imprigionato ed ucciso . La Legione era ancora in servizio in Siria agli inizi del V secolo. Il simbolo della legione era un Capricorno.
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  48. Oppure sono i proprietari di una miniera di rame ......o anche possono aver acquistato tanti cavi di rame rubati e per non farli rintracciare hanno deciso di trasformarli in monete .....
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