Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/19/19 in Risposte
-
Vorreste portarvele a letto le monete???? Oggi potete farlo.... https://www.redbubble.com/people/pocat/works/36297465-roman-emperors-27-bce-1453-ce?p=duvet-cover&size=king&fbclid=IwAR1SAVl_kHKto193_rPlUTjka4XXO8lOlYImlLm03VHpxtsYx8fxqPFRp6E3 punti
-
Ricordo queste: https://www.lamoneta.it/topic/50962-denari-di-lucca/?do=findComment&comment=1540811 https://www.lamoneta.it/topic/50962-denari-di-lucca/?do=findComment&comment=18588263 punti
-
Domattina passo a prenderle. Gli ho accennato che ne avrei prese 9x1500€ e ha risposto che gli stava benissimo, una l’avrebbe tenuta volentieri per ricordo. Vi mando presto una foto col trofeo! ??2 punti
-
Sicuramente la citazione di una fonte è essenziale per chi vuole scrivere un libro dove si allega semore una bibliografia. Ma se le info di ricerche che accadono in diretta mi son state riferite da miei amici che non vogliono essere citati ? in base a questo principio non bisogna dire nulla se prima non viene scritto in un verbale ufficiale. Pensavo fossimo in un forum tra persone appassionate delle stesse cose. Pur impegnandomi non riesco a capire questa ossessione del LINK. Se mi sono state dette delle frottole.. e io nella mia ingenuità le ho prese per buone e le ho riferite pensando di fare cosa gradita....dove sta il problema? come è difficile questa vita...speriamo vada meglio in una prossima?2 punti
-
Si può aggiungere che è della prima metà del XVIII sec. e di probabile produzione romana, tipologia molto diffusa. Ciao Borgho2 punti
-
Taglio: 2 Euro Nazione: Italia Anno: 2018 Tiratura: ?? Conservazione: ?? Località: Roma2 punti
-
Che cosa si nasconde, secondo lei, nel mare di Riace? «Questo bisogna scoprirlo. Nelle carte in mio possesso (noi le pubblichiamo più avanti: le trovate cliccando su «Continua», ndr) vengono segnalate anomalie metalliche in più punti nei fondali marini. Potrebbero esserci altri bronzi, altri reperti o semplici ferri vecchi. So per certo che chi fece le ricerche è convinto che ci sia qualcosa di interessante. Durante la campagna, i radar e le altre attrezzature segnalarono un'anomalia metallica di grosse dimensioni. Il magnate americano che finanziò le ricerche, e che era venuto in Calabria personalmente per condurle, si tuffò in acqua per andare a vedere subito di che cosa si trattava, ma un carabiniere lo bloccò. Le ricerche furono sospese e mai più riprese. Sono passati otto anni, abbiamo le mappe dei luoghi dove sono state segnalate quelle anomalie magnetiche, perché non andiamo a vedere che cosa c'è in fondo al mare?» Tutti questi documenti sono stati fotografati, e pubblicati nella ricca sezione documentale del suo libro. Si tratta del verbale di denuncia fatto direttamente al Soprintendente, senza passare per i Carabinieri o per la Finanza. E’ il 17 agosto 1972. In questo verbale, in un linguaggio specialistico, più vicino ad un Archeologo che a un tecnico esperto di metalli, si parla di “un gruppo di statue”. Ne descrive una, con “braccia aperte e la gamba sopravanzante” che non assomiglia a nessuna delle due statue recuperate. Di un’altra dice che sul braccio sinistro c’è uno scudo che, come sappiamo, non è stato mai recuperato. Descrive inoltre le statue come pulite e prive di “incrostazioni evidenti”. Un secondo documento presente negli archivi della Soprintendenza, e che vale la pena di citare, è la ricevuta che scrive il Soprintendente a seguito della denuncia. In questo documento si prende atto della scoperta e si richiede di effettuare l’immediato recupero delle statue, facendosi aiutare da un suo amico. Avete letto bene. Un Soprintendente della Repubblica Italiana, un Archeologo professionista, chiede ad una persona qualsiasi, aiutato da un amico qualsiasi, di andare a recuperare, immediatamente, senza una preventiva ricognizione sistematica del luogo del ritrovamento, e senza una necessaria documentazione scientifica, due dei reperti più importanti della storia dell’Archeologia italiana. Nessuna foto fu fatta. Nessuna indagine stratigrafica. Nessun archeologo professionista chiamato ad assistere. Niente di niente. E i Carabinieri e Finanzieri furono allertati immediatamente? Naturalmente no. Io non voglio saltare a conclusioni affrettate. Ma leggendo la documentazione che potete trovare pubblicata nel suo libro, deduco, come il Braghò, evidenti anomalie nella procedura seguita, e nel verbale di denuncia. Questo è, più o meno, quello che serve per prepararvi a leggere l’intervista che gentilmente ci ha concesso Giuseppe Braghò. Signor Braghò, quando ha cominciato ad avere dei dubbi sul ritrovamento dei due Bronzi di Riace? “Io avevo iniziato a lavorare su questa vicenda senza avere il minimo sospetto. Questi sono nati dalla lettura della documentazione che sono riuscito a recuperare negli archivi della Soprintendenza di Reggio Calabria, e che nessuno aveva mai visionato. In particolare mi ha insospettito il verbale di denuncia. In questo verbale vengono descritti dei reperti che non corrispondono a quanto è stato poi recuperato.” Quali sono le evidenze più significative che le hanno fatto credere che sia successo qualcosa di poco chiaro? “Si dichiara nel verbale di denuncia di aver trovato un “gruppo di statue”. Un “gruppo” non sono “due”. Poi le descrive in un modo che non corrisponde a quanto effettivamente recuperato dai Carabinieri. Parla di una statua con le “braccia aperte e la gamba sopravanzante”. Nessuna delle due statue recuperate ha questo aspetto. Dove è finita? Sempre nel verbale parla di un’altra statua che presenta, sul braccio sinistro, uno scudo. Nessuno scudo è stato mai recuperato. Afferma che le statue sono pulite e prive di “incrostazioni evidenti”, mentre dai filmati dei recuperi, e dalla prime foto dei Carabinieri risultano essere piene di incrostazioni. Descrive una statua che si trova in una posizione supina, mentre poi i Carabinieri, come si vede dai filmati, la ritrovano prona. Una statua di 400 kg non si gira su se stessa con le correnti marine.” Chi o che cosa gli aveva fatto cambiare posizione? “Non lo sappiamo, ma sicuramente, nel momento della scoperta era in posizione supina. Lo conferma anche un rapporto dell’allora ispettore della Soprintendenza dell’area archeologica di Sibari, che, due giorni dopo, va a fare una ricognizione. Ben due giorni dopo. E anche in questo caso non abbiamo nessuna fotografia. Lui conferma, sostanzialmente, quanto raccontato da altri.” Secondo lei cosa è successo? “Per una causalità ancora tutta da controllare, i carabinieri sono andati a recuperarli solo quattro giorni dopo. Ma 4 giorni e 4 notti sono tanti per dei ladri. Per me hanno tentato di portarsi via anche un secondo bronzo, ma non ci sono riusciti. Quando arrivano i Carabinieri trovarono la statua in una posizione completamente diversa da quanto leggiamo nei verbali.” Secondo lei sono riusciti a portarsi via solo una statua? Quella con le “braccia aperte”? “Non solo quella. Hanno portato via anche almeno uno scudo e una lancia” Come può affermarlo? “C’è la testimonianza di una donna, dichiarata affidabile dai Carabinieri, che denunciò in Pretura che, lo stesso giorno del recupero dei due bronzi, a circa 600 metri di distanza dal luogo in cui stavano operando i sommozzatori dei Carabinieri, ha visto uscire due uomini dal mare con in mano un pesante scudo e una “lancia” spezzata in due. Lei credette che si trattasse della stessa operazione di recupero, e non si insospettì sul momento. Che fine hanno fatto quello scudo e quella lancia?” Secondo lei chi è che ha sottratto quello che manca? “La storia è iniziata molti mesi prima di quell’agosto 1972. Dal mare di fronte a Riace si sapeva che molti reperti erano stati recuperati da clandestini. Questo attirò l’attenzione di qualche sub, che non era nuovo a queste cose. Ad una giornalista de L’Ora, forse in un momento di poca lucidità, il sub confessò candidamente che, prima di ritrovare i Bronzi, aveva già fatto altre piccole scoperte archeologiche. Quindi lui non era lì per caso. Trovò i bronzi presumibilmente a metà agosto, ma poi ci fu l’intoppo dei quattro ragazzi che li scoprirono a loro volta e che fecero una denuncia ai Carabinieri di Monasterace. A questo punto chiese aiuto al Soprintendente di Reggio Calabria, un personaggio innamorato di denaro. Se non le basta, le posso anche raccontare che Reggio Calabria è una delle poche città in Italia con tre stazioni ferroviarie. Ne sarebbe bastata solo una. Le altre due sono state realizzate dove c’era un vincolo archeologico. L’area archeologica è stata completamente devastata. Indovini chi firmò i permessi per togliere i vincoli archeologici? Facendo partire una grande attività immobiliare. In cambio di qualcosa? Non lo sappiamo.” Quindi lei dice che il sub, vista l’impossibilità di poter recuperare i bronzi in tutta tranquillità chiese aiuto al Soprintendente? Ma avrebbero avuto solo poche ore per organizzare il tutto. “Eppure è andata proprio così. E’ stato organizzato tutto in fretta e in furia. Questo lo si capisce dai documenti ufficiali. Quando andò a denunciare il ritrovamento, il Soprintendete lo autorizzò a recuperarli immediatamente, insieme ad un suo amico. Si rende conto della gravità della cosa? Richiedere a dei non Archeologi un recupero così importante senza prima fare tutti i necessari rilevamenti previsti in qualsiasi ritrovamento. Non una planimetria, non una foto. Ma quando mai… Un archeologo professionista, un Soprintendente, non chiederebbe mai ad un pescatore subacqueo di andare a recuperare un importante reperto senza i necessari e accurati rilevamenti di archeologi qualificati. Non abbiamo nessuna foto di questa fase. Perché tutta questa fretta? Per non parlare della comunicazione ai Carabinieri e alla Finanza, solo a voce, con il sub in veste di latore. Se quei ragazzini non avessero scoperto anche loro i bronzi davanti a Riace, adesso non avremmo neanche i due esposti nel museo di Reggio Calabria.” Ha provato a chiedere spiegazioni al sub? “Si, ma non ha mai accettato un confronto con me. Hanno cercato di organizzarlo tutte le più importanti reti televisive. Ma ha sempre rifiutato” Lei hai presentato dei documenti inoppugnabili, e denunce fatte da testimoni affidabili e circostanziati. Perché non si è mosso nessun Pretore? “All’epoca i magistrati non avevano la mania di emergere. Inoltre c’era il rispetto, il senso dell’onore. Quando un altro rappresentante dello Stato diceva la sua, gli altri facevano un passo indietro. C’era quel senso del rispetto per l’Autorità che oggi non c’è più. Quando il Pretore di Locri, che era la procura competente ricevette le rassicurazioni dal Soprintendente di Reggio Calabria, per lui era acqua santa. Non aveva nessun motivo per non credergli. Lo Stato e le sue Istituzioni non c’entrano nulla in questa storia. Tutte le operazioni di resistenza e di insabbiamento avevano il solo scopo di salvaguardare l’onorabilità della Soprintendenza, e quindi dello Stato stesso.” Mi diceva che ha altre prove che qualcosa è stata portata via dalle acque di Riace. “Si. Franco Bruno, un collega giornalista della RAI, mi disse che venne da lui un personaggio che affermava di aver venduto uno scudo e una lancia al Getty Museum, ma che poi non ricevette da loro tutti i soldi pattuiti. Era molto arrabbiato e voleva sputtanarli raccontando tutto. Io ho la registrazione di questa testimonianza di Bruno.” Secondo lei dove sono nascosti tutti i reperti trafugati? “Sicuramente nei magazzini del Getty Museum” Prima mi accennava anche ad un coinvolgimento del Presidente americano George Bush. “Bush era un petroliere, come lo era Getty, ed erano molto amici. Quando Paul Getty comprò il terzo bronzo, era cosciente che non l’avrebbe mai potuto esporre, e quindi lo donò al Presidente. Ma in seguito qualcuno disse a Bush che rischiava uno scandalo internazionale se qualcuno avesse parlato, e quindi lo restituì a Getty. Sicuramente adesso si trova in uno di quei famosi armadi di cui parlava l’avvocato Fiorilli.” Questi passaggi lei come li conosce? “Questi non lo posso documentare perché me li ha raccontati un amico che lavora nei Servizi. Mi ha detto anche che si sta lavorando per arrivare ad una soluzione diplomatica. Al Getty sono molto imbarazzati per la situazione”. Questa la storia che pochi conoscono e che molti vorrebbero tenere dopo 45 anni ancora sepolta sotto la sabbia. Ovviamente tutti coloro che avessero contribuiti da aggiungere o volessero intervenire nel dibattito, avranno adeguato spazio2 punti
-
Ciao @avgvstvs grazie è proprio ciò che intendevo, questo ultimo che hai postato è sovrapponibile in maniera evidente a quello mio della discussione "denari di pisa" la "P" di IMPERATOR senza gambo, la "R" minuscola e un aspetto generale molto simile, l'unica differenza evidente è la "R" o meglio l'uso che ne viene fatto sul rovescio delle due monete, mi spiego meglio: le "R" del dritto in entrambe le monete sono minuscole, mentre al rovescio, forse per colmare gli spazi creatisi per effetto della differenza di lunghezza dei nomi F(R)EDERICVS e ENRICVS, nel denaro di lucca ha acquistato quella gamba enorme simile a quelle "scisse" dei denari di Enrico IV dando anche l'impressione che in questo tipo di Lucensis vi sia una lettera in più proprio tra la "R" e la "I", esigenza che evidentemente non c'era per il dritto riportando entrambe la stessa legenda IMPERATOR. se ciò che ho voluto esprimere avesse senso verrebbe da pensare che un espediente simile, cioè aggiungere quel "gambone" alla "R" del rovescio per colmare in parte gli spazi, sia stato partorito da un incisore "Pisano." ovviamente si fa per parlare un pò altrimenti ci si annoierebbe no?2 punti
-
Buongiorno a tutti volevo condividere con voi il mio ultimo acquisto che ve ne pare1 punto
-
Buona serata a tutti!! Vi presento una moneta che da un pò di tempo è nella mia collezione. Si tratta di un mezzo grosso di Piemonte coniato a Torino a nome di Carlo Emanuele I nel 1607. Cosa ne pensate? Attendo i vostri autorevoli pareri e vi ringrazio!! Auriate1 punto
-
Passato alcuni giorni or sono in asta Bertolami 64 al lotto 183 (hammer 600 GBP) , un tetradrammo di Katane nella tipologia quadriga al passo / testa di Apollo, classificata al n. 16 di Rizzo . Di questo tipo, senza Nike sulla quadriga e con testa a sinistra con solo etnico, ho saputo trovare in rete, per raffronto, un solo esemplare, per altro con pessima fotografia .1 punto
-
1 punto
-
Come inizio non c'è male, Si ripesca una discussione vecchia di 5 anni senza neanche leggere di cosa si parla, per non parlare del buongiorno o buonasera o ciao.1 punto
-
In effetti ho usato un termine poco chiaro: intendevo negozi "veri", venditori professionali. Questo per non mettere sullo stesso piano la zecca austriaca e dei privati, presso i quali è magari possibile trovare dei prezzi inferiori, ma con meno garanzie. Al momento, cercando "25 euro niob 2018" e "25 euro niob 2017", vedo due venditori professionali proporre prezzi simili a quelli della zecca, però con costi di spedizione decisamente inferiori (8-10 euro, mentre alla zecca si applica un prezzo di spedizione di 20€). Da qui il risparmio: pagando un prezzo simile per la moneta, ma con una spedizione di 10€ inferiore.1 punto
-
Taglio: 2 Euro Nazione: Spagna Anno: 2015 Tiratura: 4.300.000 Conservazione: ?? Località: Roma1 punto
-
Buonasera @VALTERI, Sempre graditi questi spunti di ricerca che portano a interessanti osservazioni. Inizio col postare dritto e rovescio dell'esemplare di Londra, là conservato dal 1896. Ora le mie personali osservazioni: al rovescio troviamo lo stesso conio (le varie fratture di conio, appunto, corrispondono), mentre al dritto no. Il kentron che regge l'auriga non ha la stessa posizione/orientamento: mentre nel pezzo di Bertolami il "pungolo" è diretto all'incirca verso la parte superiore della criniera di uno dei cavalli, nei pezzi Rizzo 16 esso punta nettamente più in alto. Si tratta dunque di conii "di incudine" distinti, per quanto molti elementi siano davvero assai simili?1 punto
-
Io non scrivo ma vi tengo d'occhio, attenzione..... . Il problema è che fra Pisa e Lucca mi sono perso almeno per il momento. E' un piacere leggervi. Cari saluti1 punto
-
Può essere anche questo, certamente i segnali che ci sono e che arriveranno a breve sul versante giovani e futuro non sono confortanti oggi, nel contempo anche qui sul forum e in altri ambiti molto si e' fatto per loro negli anni, inutile ricordare il tutto, e' mancata sicuramente una seconda ondata dopo quella che io chiamerei per semplificazione del CGN, indubbiamente tutto da riflessione...nel contempo molti di noi hanno anche dato molto sul tema e ci vorrebbero ora anche nuovi impulsi e nuove energie per stimolare sempre che si voglia e sia possibile...tematica che riguarda comunque tutta la numismatica e tutti quelli che a vario titolo ne fanno parte per non rischiare una estinzione sicuramente Culturale, ma anche un po' comunque commerciale.1 punto
-
Posso sapere quale asta della coll. Couturier ? La sua ricca e importante collezione fu dispersa in almeno 4 aste: J. Schulman del 19.xii.1910; Platt del 10.ii.1911; Florange/Ciani del 23.iv.1926, Page/Ciani del 7.iv.1930. Non ho mai visto un ritratto del genere, con evidente barbetta. Non so nemmeno quando pesava il denario (per capire se era superato o no). Ho iniziato a leggere l'articolo, scritto in rumeno. Intanto ho capito che queste monete furono trovate in più punti nei pressi dell'ingresso principale del bastione di Capilna, che era un'antica città dacica, sia sia all'interno che all'esterno dell'ingresso, durante scavi archeologici che furono condotti dagli archeologi M. Macrea e I. Berciu negli anni 1939-1942 (evidentemente poi interrotti per i noti eventi bellici). Erano stati trovati in tutto 27 denari repubblicani e uno di Augusto e per un intervallo temporale che va dalla metà del II secolo a.C. al 14 d.C. Questo denario di Bruto era al n. 23. Non è un vero ripostiglio, ma sono ritrovamenti sporadici nel corso di più scavi condotti in un sito archeologico. Non è riportata l'esatta ubicazione di ogni singola moneta e non è chiaro dove queste monete siano state portate, ma credo al Museo regionale di Alba Iulia, ora MUZEUL NAȚIONAL AL UNIRII DIN ALBA IULIA (uno degli autori, Berciu, era allora direttore in quel museo), un bel museo molto importante, che conserva anche decine di migliaia di monete, fra le quali numerosi aurei "Koson", che sono tipiche monete daciche. Sto provando a trovare contatti con accademici rumeni per avere maggiori notizie e soprattutto una buona immagine del denario, che si presenta suberato, anche se con discreto peso, g. 3,69 (come dall'acclusa descrizione): Sono grato di avere informazioni su qualche importante esponente rumeno nel campo numismatico. Questo esemplare, nel testo, non viene commentato in modo particolare, anzi viene trascurato.... Date le circostanze, si tratta di un ritrovamento che ha scarso valore scientifico e si spera solo che lo strato archeologico che ha fornito diversi esemplari di età repubblicana, fosse integro. E' una informazione che va presa con una certa attenzione....1 punto
-
Emendamento Boccadutri alla manovrina del 2017, approvato poi dalla commissione bilancio della camera1 punto
-
1 punto
-
Volevo condividere con voi anche la mia piccola collezzione di queste fantastiche monetine1 punto
-
Classical Numismatic Group, Electronic Auction 377, lot 473, 29/06/2016 Severus Alexander. AD 222-235. Æ Sestertius (30mm, 22.57 g, 12h). Rome mint. 15th emission, AD 232. Laureate, draped, and cuirassed bust right / Mars Ultor running right, holding spear and shield. RIC IV 635; BMCRE 846-7; Banti 49 var. (break in rev. legend). VF, dark gray patina, some brown, scratch on obverse. The reverse of this Sestertius features Mars in his most forceful appearance, as Mars Ultor, Mars the Avenger.1 punto
-
Aggiungo le foto, in modo che nel tempo magari non vadano disperse. Nell’Oasi di Dakhla, una delle principali aree verdi del Deserto occidentale, una missione archeologica locale ha effettuato una scoperta piuttosto rara, ancora di più per l’Egitto: un tesoretto di monete d’oro. In un paese in cui la monetazione vera e propria fu introdotta solo alla fine dell’epoca faraonica, infatti, un ritrovamento del genere può essere ascrivibile solo a un periodo più recente. In questo caso, in un piccolo vaso ancora chiuso da un coperchio d’argilla, erano stipati 10 solidi aurei risalenti al regno di Costanzo II (337-361), figlio di Costantino il Grande. Lo sfortunato proprietario che - chissà per quale motivo - nascose e non recuperò mai il cospicuo gruzzolo, era un abitante del sito di Ain el-Sabel, un piccolo centro rurale dipendente amministrativamente dalla vicina città di Kellis. Qui la missione di Kamel Bayoumi scava dal 2009 e ha portato alla luce i resti di diverse case in mattoni crudi e di una chiesa disposti lungo i due assi viari principali dall’andamento NO-SE. Le monete presentano sul dritto il busto dell’imperatore, drappeggiato e con diadema, e sul rovescio le personificazioni di Roma e Costantinopoli che, sedute, sorreggono uno scudo con la celebrazione dei vicennalia di Costanzo II durante i quali, dopo 20 anni di regno, sciolse i voti avveratisi e ne pronunciò di nuovi per i futuri 30 anni. Ciao Illyricum1 punto
-
Wow! What an innovative product.. would love to cover myself in one of these blankets... in fact every coin collector or numismatist would love to do it..1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
è certamente Arcadio e non può essere Costantinopoli... ci aiuta però la terza lettera in parte visibile... SMH ... quindi Eraclea RIC IX Heraclea 18b saluti Alain1 punto
-
Sono più che sicuro che il tuo "poco" sarà sicuramente più delle mie doppie, se non ricordo male, in un post di qualche giorno fa dicevi di avere un doppie delle grotte di postumia e BNDR o la prima Austriaca (ora non ricordo)..e già quelle mi sono estranee ancora..senza contare quelle che dicevi che hai rimesso in circolazione..chissà quante me ne mancavano.. Comunque attendo mia mamma che mi deve portare un po di monete e poi in caso faccio una lista e ti contatto in PM..1 punto
-
Buona sera, agli antipodi rispetto al precedente nell'insieme dell'intera produzione di questi denari epigrafici, il prossimo che vorrei mostrarvi è attribuibile sicuramente al gruppo F.IV.2 (globetto al piede della "F") di per se molto raro e osservato, sempre se ben ricordo, in 4 o 5 esemplari da @monbalda che li data al secondo quarto del secolo XIII. ma in una conbinazione inedita con un tipo non catalogato dalla stessa Baldassarri descritto ed osservato da Andrea Saccocci in soli 3 esemplari facenti parte di un tesoretto da lui studiato, questo tipo riporta al centro della scritta PISA un quadrato forato con vertici appuntiti in luogo del classico cerchietto e collocato temporalmente al terzo quarto (seconda metà) del XIII secolo. Probabilmente questo è l'anello di congiunzione databile quindi alla metà del secolo, oltre al vostro gradito parere, per questo esemplare vorrei provare a scomodare sia Monica che @Andreas mi piacerebbe molto conoscere il loro parere. Saluti a tutti. PS. Stilisticamente conforme alla serie con punto ai piedi della "F" ma con dati ponderali leggermente superiori e più in linea con quelli della serie con quadrato forato al centro di PISA ( per quanto possa contare con così pochi pezzi a disposizione). g. 0,63. mm.14-17.1 punto
-
Di nulla figurati! Si, il globo crucigero può trovarsi a sx anziché a dx ,è una variante meno "comune".1 punto
-
Si, non lo avevo specificato nel primo intervento: REFUGIUM PECCATORUM O.P.N (ora pro nobis) SALVATOR MUND .....qui la I sembra comparire dietro la figura, è cosa abbastanza comune frazionare la legenda per le medaglie di questo periodo. Un saluto.1 punto
-
In questo mio mezzo tornese 1835 si notano bene i piccoli "raggi" A guardarlo attentamente, sembra che la stella copra un altro simbolo.... Un'altra stella a 5 punte più sottile.1 punto
-
Il più bello è quello illustrato nel Manuale a pag. 190 al nr. 294a; la moneta passò alla Negrini 29 del 11/06/2009 lotto 1151...ma allora erano altri tempi.1 punto
-
Sotto Ferdinando II i simboli son ben definiti (eccezion fatta per alcune di rame con la punta, sesta, rotta).... questo invece sembra essere quello che si osserva spesso nel rame di Francesco I, del tipo asterisco.1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
Ottimo il taglio: è del tipo delle C accoppiate, più raro di quello con il giglio.1 punto
-
Ottimo compromesso per il tipo SICL...complimenti @Motoretta; tieni conto che il più bel SICL che ho visto non arriva allo Spl.1 punto
-
1 punto
-
Il mezzo tornese del 38 ... @Rocco68, se non sbaglio non avevamo mai incontrato con tante punte... o sbaglio ?1 punto
-
Trovo che questo thread sia tutt'altro che noioso, anzi, l'ho letto con grande interesse. Ma anche fosse stato noioso (percezione puramente personale), non vedo per quale motivo debba meritare la chiusura, visto che la discussione è stata fino adesso assolutamente civile. Ho fatto in passato il moderatore (sottolineo: moderatore, e non curatore) su questo forum per ben 4 anni tra il 2004 e il 2008, quindi parlo con cognizione di causa; ho dovuto chiudere, sempre a malincuore, qualche discussione degenerata, ma mai mi è minimamente passato per la testa di chiuderne una perchè "noiosa" per i miei canoni.1 punto
-
Per le emissioni comuni io sono a quota: 5/19 30 anni Bandiera Europea (GER, IRL, ITA, SLO, SPA) 7/17 10 anni Euro (AUT, BEL, EST, FRA, ITA, MAL, POR) 6/16 10 anni UEM (FIN, FRA, GER, ITA, MAL, SPA) 5/13 Trattati di Roma (AUT, GER, IRL, ITA, OLA)1 punto
-
1 punto
-
Un conto è il CNI con copertina rigida ,dorso in pelle e carta di pregio(ad una ridicolissima base d'asta di € 60,quando ad € 150 è un ottimissimo prezzo) ed altra cosa è il CNI stampato su carta da 80 grammi rilegato con costoletta a spirale in plastica(la cui spesa fra carta,toner,usura stampante del developer,rilegatura e corrente alla fine siamo da 10 a 20 euro ) ,altra cosa ancora(snaturante)avere il solo pdf del volume:ciò che conta è la sostanza ma da quello che vedi ti regoli sul numismatico.Il CNI è storia della Numismatica ,occupa spazio e ,personalmente ,lo considero più un catalogo,ma,perlomeno per le monete che si studiano va acquistato se non il volume originale,quantomeno la ristampa Forni .Ma non mi soffermerei molto sul come si tenga il CNI ,l'essenziale è che lo si consulti,se poi ci sono pochi appassionati del cartaceo pazienza;io voglio soffermarmi ,invece,sul fatto che non si leggono i libri ,si va avanti solo sul "sentito dire"come se la cultura numismatica si assumesse tramite wireless:oltre ad essere una cosa deprimente è anche controproducente perché,come ho scritto precedentemente , non comprendendo il significato delle monete,queste perdono d'interesse,non si acquistano più dando loro il dovuto rispetto economico ,oltre che storico ed artistico;in tal modo succede che quando si andrà a vendere la propria collezione non ci saranno interessati ad acquistarla. La cosa è TRAGICA!!!! Se ci fate caso anche questo forum è sceso d'interesse e ciò è dovuto proprio al fatto che non si discute più di Numismatica:si postano monete e si vuole il giudizio sulla conservazione, e coloro che non ne capiscono di Numismatica chiedono solo quanto vale la moneta o le monete che hanno postato. Non parliamo della sezione dedicata alle pubblicazioni che fu creata per mio interesse:morta! =0 discussioni =a me è arrivata la rivista,complimenti a "Giovanni"per lo scritto pubblicato. Dobbiamo un po' dedicarci agli approfondimenti ,dobbiamo un po'dedicarci a promuovere la lettura numismatica,ad invogliare a leggere ,è nell'interesse di tutti ,per i motivi che ho citato precedentemente. Salutoni odjob1 punto
-
Il falsario che ha realizzato questo bel falso, non era capace di scrivere correttamente le....... Lettere! ? Guardate che orrori di ortografia.1 punto
-
mi pare che ormai ve la cantiate e ve la suoniate sempre tra i soliti 4 gatti. Ok l'abbiamo capito, non vi garbano gli SLAB, li considerate peste demonio e sterco. Ok. Siete fortunatamente liberi di collezionare come più vi aggrada. Ma io mi chiedo che senso abbia con cadenza ormai bi settimanale aprire thread monotoni, noiosi, prevedibili e, se mi permettete arroganti. Siete depositari del SISTEMA unico certificato e moralmente migliore per collezionare? non credo. Avete ricevuto da qualcuno il patentino del perfetto collezionista? non credo. Gli slab portano in se alcune cose positive, e altre negative. Come per tutte le cose hanno difetti, limiti, e vantaggi. Non vi convincono? Ci sta. Ma veramente questo forum ha bisogno di incagliarsi ancora su questi argomenti? Poi se vogliamo iniziare col giochino del "guarda qui questo slab, la moneta è falsa AHAHAH," oppure guarda qui questo slab, moneta chiusa in au58 è un BB forse", facciamo pure. Ma che poi però non si frizzisca quando si postano perizie di supremi NIP italici con valutazioni cialtronesche, con valutazioni errate più o meno in buonafede. O con perizie palesemente contraffatte. Per non parlare di gente che sigilla monete senza averne affatto titolo o abilitazione. O di gente che vende perizie, senza moneta... La caccia alle streghe non porta mai nulla di buono, la storia lo ricorda quotidianamente1 punto
-
come no, interessa e come, se sai qualcosa o dove poter leggere di quegli accumuli ben venga.1 punto
-
Ciao, non è per nulla strano. Nella storia della moneta anche se decadeva un sovrano, seppure usurpatore, la moneta con la sua effigie continuava a circolare perché il metallo in essa contenuto era più importante dei suoi simboli. A riprova abbiamo monete repubblicane coniate con impronta regia. Se non ricordo male nessuna legge borbonica (o repubblicana e dei napoleonidi) prescisse l'abolizione della moneta dei governi passati.1 punto
-
è un rischio che si corre sempre...con la differenza che qua si conoscono i quantitativi(all'incirca)stipati in qualche scantinato. quando si fan ritrovamenti ingenti di monete antiche o bizantine o anche di zecche italiane e queste vengono immesse sul mercato,il collezionista che l'ha già presa magari ci perde un pelo mentre quello che la doveva prendere ci guadagna qualcosa. è un giochino che va avanti cosi ogni volta che salta fuori qualche tesoretto e non si ha la lungimiranza o la facoltà di immetterlo con cautela. dei due mi sentirei più sicuro a prendere un 10 lire aratrice fdc che a prendere una romana dello stesso valore(ma non ne faccio un discorso di bellezza).....di sicuro non tentennerei aspettando una immissione che la porti a dimezzare magari il valore. infine per quanto riguarda l'investimento...per me investire in monete è come investire in borsa e comprare azioni....si rischia. se si è bravi,si studia e si è un po fortunati si riesce a guadagnare qualcosa....se al contrario non si capisce niente,ci si fida sempre di chi ti vende la moneta e mai delle proprie ricerche e si è anche sfigati beh...non può che diventare una grossa perdita i soldi facili non esistono e questo va sempre ben rammentato. marco1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.
Il network
Hai bisogno di aiuto?
