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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/21/19 in Risposte

  1. Rieccomi con un colpo di scena! https://imgur.com/a/whDPe1C
    3 punti
  2. Giuseppe Rovera Monete e Zecche dei Conti Sabaudi da Oddone ad Amedeo VIII" L'Artistica Editrice Savigliano 2019 A questo link trovate depliant aggiornato e modulo per prenotare il volume usufruendo dello sconto :
    2 punti
  3. Grazie davvero a tutti . Fa molto piacere sapere che non ho poi fatto questo grosso sbaglio ? Ilmumismatico in realtà la piega è più o meno la stessa ovunque. Aggiungo un’altra foto di quelle meglio e ‘peggio’ conservate e anche un piccolo video che forse aiuta Meglio a sentire la frusciantezza della carta ? https://imgur.com/a/W13V4Ac
    2 punti
  4. Taglio : 2 Euro Nazione : Francia Anno : 2014 Tiratura : 3.000.000 70° anniversario sbarco in Normandia Conservazione : m BB Citta : Roma
    2 punti
  5. Quando sono andato a prenderle mi sono trovato davanti la sorpresa. Aveva ritrovato quella che mancava e ancora un‘altra! Non ci ho pensato su e ho aggiunto altri 300 euro. Per 1800 mi sono portato a casa tutto il malloppo. Spero di non aver fatto una scelta avventata ma al momento sono felicissimo! Sentirle frusciare fra le dita fa veramente impressione ❤️
    2 punti
  6. Ciao @El Chupacabra , hai avuto gia' preziose informazioni dalle precedenti risposte , ma vorrei aggiungere una mia riflessione : la moneta da te postata purtroppo esclude la possibilita' di una perfetta identificazione del numero e del nome della Legione , pur rimanendo nell' ambito della serie dei "Legionari" ; come indicato nell' elenco delle Legioni , molte avevano come emblema il Capricorno , pero' spesso le Legioni avevano doppio o piu' emblemi , emblema che poteva cambiare nel corso del tempo , comunque stando al rovescio della tua moneta , paragonato con quella da me postata praticamente identici , direi che la Legione sia la IIXX o la XXII come indicato da @dabbene : con LEG IIXX VI e' MIR 118 , entrambe sembra siano esistite sotto Gallieno , sicuramente la XXII Primigenia , in quanto attiva almeno fino agli inizi del IV secolo , mentre la XXII Deiotariana era gia' scomparsa a meta' circa del II secolo . Altre Legioni con questa numerazione secondo Giovanni Forni : Il reclutamento delle Legioni da Augusto a Diocleziano , non esistono . Rimane la possibilita' che la tua moneta si riferisca alla IIXX , numero di Legione che in teoria pero' non dovrebbe piu' esistere dall' epoca di Augusto al tempo di Varo , ne' la storia ce ne ha tramandato la numerazione dopo Varo , che sia stato un errore del coniatore che avrebbe dovuto incidere XXII o una disattenzione di Gallieno ?
    2 punti
  7. Concordo sul fatto che gli esemplari con la "P" siano quelli stilisticamente e temporalmente piu' vicini agli anni indicati da @adolfos che non a caso sono quelli delle prime coniazioni di denari pisani con la "F", e dovrebbero essere conformi agli infortiatus H4a, mentre quelli con la "C" mi sembra che si sia osservato che ricoprono un arco di tempo più vasto e sono posteriori, certo è che più di qualcosa non convince e non permette di porre fine ai nostri ragionamenti ed arrivare ad una conclusione, l'unica "quasi" certezza è che i primi denari con "F " coniati a pisa dal 1155 hanno evidenti corrispondenze con un tipo di Lucensis infortiatus databile proprio a quegli anni e che all'interno di questo tipo ve ne siano alcuni con la "P " verrebbe perciò voglia di fare 2 +2 anche se mi sembra un po presto per azzardare conclusioni visto che si possono fare ancora tante ipotesi. PS. Ho sbagliato, L'omino che piange non doveva stare ad inizio post ma qui alla fine, solo che non riesco più a toglierlo..
    2 punti
  8. Complimenti bellissime monete. Allora ne piazzo una anche io Taglio : 2 Euro Nazione : Finlandia Anno : 2015 Tiratura : 200.000 Conservazione : m BB Citta : Roma
    2 punti
  9. RRC 87 triens, letter V before the prow. On clearer examples, the wavy line inside the superstructure is actually a dolphin. Richard
    2 punti
  10. Salve Franco Bosio, più noto agli appassionati di enigmistica come Orofilo, scrive nel suo “Il libro dei rebus” che il rebus (cioè: “con le cose” in latino) era indubbiamente conosciuto dai Latini e preso non solo come curiosità divertente ma spesso molto sul serio. A questo proposito sono da citare molti esempi che alludevano in maniera più o meno evidente a nomi geografici o di persona. Nell’antica Roma i triumviri che si occupavano di coniare le monete non esitavano ad incidervi qualche immagine che ricordasse i loro nomi. Così C. Publio Malleolo raffigurò sulle proprie monete un piccolo maglio (malleolus in latino). C. Malleolus. 96 BC. AR Denarius (18mm, 3.99 g, 5h). Rome mint. Helmeted head of Mars right; mallet (malleolus) above; mark of value below chin / Warrior standing left before trophy, right foot on cuirass, holding spear; behind, grasshopper above prow. Crawford 335/3d; Sydenham 615a; Poblicia 6. Good VF, toned. Good for issue. From the Bruce R. Brace Collection.
    1 punto
  11. Vi allego il nuovo depliant contenente il modulo d'ordine per la prenotazione , a prezzo scontato , del volume : Giuseppe Rovera Monete e Zecche dei Conti Sabaudi da Oddone ad Amedeo VIII" L'Artistica Editrice Savigliano 2019 depliant_1101.pdf
    1 punto
  12. Oggi ho riordinato la mia scrivania ed in una vecchia pendrive del 2005 (da 512 mega ), oltre a delle vecchie foto, ho trovato l'immagine di questa mille lire M.Polo, non è presente nella mia collezione e non mi ricordo minimamente se l'ho scambiata, se me l'hanno proposta, se me l'avevano inviata per valutarla, ecc. forse era su ebay, ma non ricordo. Le due immagini jpeg furono salvate come "Mille front e Mille retro", ma non mi aiutano a ricordare proprio nulla, buio totale.... praticamente è come se la vedessi per la prima volta. Ha un bel errore di stampa, se a suo tempo l'ho tenuta in memoria un motivo ci sarà... possibilmente qualcuno che frequenta questa sezione del forum c'è l'ha nella sua raccolta e magari potrebbe dirci come ne è venuto in possesso, mi aiuterebbe a ricordare qualcosa.
    1 punto
  13. Buonasera a tutti, Ecco qui l'ultima monetina che di recente é entrata a fare parte della mia collezione. Lo stato di conservazione non é il massimo, ma da quando ho cominciato la collezione di monete di Arezzo (da circa 3 anni) ne ho visti veramente pochi in vendita o nelle aste. Si tratta di: Quattrino di Arezzo 1530 c.a., II Cattività Fiorentina, Monetazione Autonoma. Se non sbaglio é la "versione" con il santo con testa rivolta a sinistra e non verso il centro. Cosa ne pensate?
    1 punto
  14. Ti devo far notare quanto dici: a partire dalla 100 lire oro del 1903, anno in cui - mi corregga se sbaglio - l'intrinseco già superava il nominale. è in netta contraddizione con quanto ti allego, ( paragrafo 3): http://www.bankpedia.org/index.php/it/113-italian/l/20928-lira-italiana anzi, in quegli anni la carta faceva aggio sull'oro! saluti TIBERIVS
    1 punto
  15. Taglio: 50 cent Nazione: San Marino Anno: 2006 Tiratura: 193.000 Conservazione: MB Località: provincia di Piacenza Taglio: 50 cent Nazione: San Marino Anno: 2007 Tiratura: 320.000 Conservazione: MB Località: provincia di Piacenza
    1 punto
  16. Un'altra parola importante in questo contesto e' sicuramente programmazione, per fare eventi di spessore e qualità ma anche prodotti editoriali come anche il Gazzettino ci vuole programmazione e organizzazione, aggiungerei anche serietà di impegno preso, in fondo non e' un lavoro ma ha la serietà e la precisione di un lavoro, e per farlo ci vogliono energie, impegno e ovviamente passione, e non ultimo, il volerlo fare veramente coi fatti. Quindi si programma già il numero 5, non tanto nell'esecuzione, ma nell'impegno di volersi cimentare dicendolo o qui o sabato o per mail e ovviamente nella scelta del tema. La mail onde dichiarare l'intento a partecipare e' la solita [email protected]
    1 punto
  17. Ciao molto interessante come sempre, alcune mi mancavano. Silvio
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  18. Ad esempio anche Quinto Cecilio Metello Pio (Quintus Caecilius Metellus Pius) coniò anche lui una moneta raffigurante al dritto la Pietà e una cicogna, e al rovescio IMPER con un Lituus e Praefericulum in una corona d'alloro. Il dritto (secondo alcuni) si riferisce al titolo Pius conferitogli dal popolo romano o da Lucio Cornelio Silla in virtù della sua devozione alla famiglia. Imperator invece per aver sconfitto Sertorio in Spagna nel 79 a.C. Infatti l'unica scritta presente è l'IMPER,
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  19. Ma quale scelta avventata, hai fatto un più che eccellente acquisto.
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  20. Ciao , credo che sfiorera' o superera' i 100 euro circa .
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  21. 1 punto
  22. Qua c'è più o meno tutto. https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&uact=8&ved=2ahUKEwjwlcGu3v7fAhVPqaQKHUfJBcIQFjAAegQICRAB&url=https%3A%2F%2Fwww.bancaditalia.it%2Fcompiti%2Friserve-portafoglio-rischi%2Findex.html&usg=AOvVaw3Y6_lXxIps7njTvOVL5N8Q
    1 punto
  23. Ma sono 11 e tutte consecutive... non mi dire che le hai prese tutte per 1500 euro? Da queste foto sono ancora più belle... "complimentoni"
    1 punto
  24. @Legio II Italica, @Emilio Siculo, @grigioviola, @dabbene e @Illyricum65, Vi ringrazio tutti per la collaborazione pronta, precisa ed esauriente. Per quel che ho potuto vedere (confrontando le immagini con la foto in mio possesso), il conio che più si avvicina sembrerebbe essere il RIC 362 (o SEAR 10273) della Legio IIXX (corretta in XXII), sia per la conformazione del busto che per la posizione (ed il profilo) del capricorno rispetto al bordo ed al residuo di legenda. La moneta m'intriga nonostante l'incertezza d'attribuzione (che viene data, invece, alla Legio I). Attualmente ha un'offerta che s'aggira sui 30 €: che dite può valer la pena fare un rilancio? Che valore - approssimativamente - potrebbe essere quello corretto per tipologia-conservazione? Grazie ancora a tutti.
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  25. Se non hai il principale testo di riferimento per la classificazione di Gallieno (il Goebl), puoi fare delle identificazioni "rapide" utilizzando questi due siti specifici dedicati alle emissioni di questo imperatore: 1) http://gallienus.net/ 2) http://www258.pair.com/denarius/cgi-bin/erfind.pl?sstring=legio+milan (qui ti ho messo il riferimento diretto alla serie legionaria, ma ha un motore di ricerca interno molto utile per ottenere una classificazione partendo dalla legenda del dritto o del rovescio, anche riportata parzialmente). Specificatamente sulla zecca di Milano, c'è quest'opera enciclopedica in francese scritta da J. M. Doyen, un po' datata ma ancora validissima: https://univ-lille3.academia.edu/JeanMarcDoyen/Thesis-Chapters (7 tomi, tavole comprese). L'opera copre il periodo 258-268 esclusivamente per la zecca di Milano (compresa la parentesi di Aureolo).
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  26. 145 a.C.: M. Iunius Silanus inserisce un asino sui suoi denarii (nella mitologia greca, Sileno era spesso ubriaco a cavallo di un asino) http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G242/1
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  27. Si tratta di questa emissione, attribuita a una zecca itinerante nell'Italia meridionale: http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-B26/3
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  28. Inforziato-mezzanino si distinguono abbastanza bene grazie alle diverse dimensioni del modulo, se non hai una bilancia sotto mano. Secondo me non ci sono cremonesi tra le tue monete.
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  29. Una possibilità rimane. Ovvero, potresti provare a cercare corrispondenze dei conii fra il tuo esemplare e quelli con legende complete su acsearch, cercando "Gallienus capricorn". Non si sa mai...
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  30. Esatto, sono 5 serie comprensive del primo 2€ commemorativo. Quindi 45 monete
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  31. Salve a tutti, volevo proporvi la mia piccolissima collezione di monete di Cremona, zecca della mia città. Riporto foto, descrizione, diametro e peso. Purtroppo non riesco a trovare gli stralci del M.I.R e del Biaggi dedicate a Cremona e quindi non posso cercare di catalogarle (anzi, se qualcuno di voi avesse delle foto o pdf da potermi passare ne sarei molto grato). Ho scaricato il CNI e mi sto leggendo in questi giorni il Fenti. Le misure le ho prese io, mentre la classificazione è quella che mi ha dato chi mi ha venduto la moneta. 1: peso g 0,35 - diametro mm 14,50 - denaro imperiale - CNI 7 var (con punte) - MIR 293 2: peso g 0,87 - diametro mm 19,34 - mezzanino 3: peso g 0,77 - diametro mm 16,30 - cremonese 4: peso g 0,98 - diametro mm 16,70 - cremonese - Biaggi 679 - Fenti FA 5: peso g 0,75 - diametro mm 16,52 - mezzanino (oppure cremonese??) 6: peso g 0,84 - diametro mm 17,25 - mezzanino - CNI 15 - MIR 294 - Biaggi 674 7: peso g 0,71 - diametro mm 16,20 - mezzanino - CNI 13 - MIR 294 - Biaggi 678 Descrizioni: 1 testo non leggibile (tranne la tipica F centrale) 2 D/ ✠FREDERICU~ dentro corona “a spirale” ΩPRI, bisante al centro -- R/✠CREMONA con A chiusa, entro corona croce con stella a 5 punte nel primo e secondo quadrante 3 D/ ✠FREDERICU~ dentro corona “a spirale” ΩPRI, bisante al centro e una punta a sinistra e una a destra della I -- R/✠CREMONA con A chiusa, entro corona croce con bisanti nel primo e secondo quadrante e punte nel terzo e quarto quadrante 4 D/ ✠FREDERICU~ dentro corona “a spirale” ΩPRI, bisante al centro -- R/✠CREMONA con A chiusa, entro corona croce con stella a 6 punte nel primo e secondo quadrante 5 D/ ✠FREDERICU~ dentro corona “a spirale” ΩPRI, bisante al centro e una punta a destra della I -- R/✠CREMONA con A semi aperta, entro corona croce con bisanti nel primo e secondo quadrante e punte nel terzo e quarto quadrante 6 D/ ✠FREDERICU~ dentro corona “a spirale” ΩPRI, bisante al centro -- R/✠CREMONA con A chiusa, entro corona croce con bisanti nel primo e secondo quadrante e punte nel terzo e quarto quadrante 7 D/ ✠FREDERICU~ dentro corona “a spirale” ΩPRI, bisante al centro e punta a destra della I -- R/✠CREMONA con A aperta, entro corona croce con bisanti nel primo e secondo quadrante e punte nel terzo e quarto quadrante Secondo voi le classificazioni sono corrette? Cremonese e mezzanino sono così simili come diametro e peso? Oppure che mi ha dato le monete non ha interpretato correttamente il tipo? Grazie Marco
    1 punto
  32. Penso piuttosto che in questa parte, la moneta sia stata "smoothed"
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  33. Zecca di Parma, potrebbe essere un soldo o vitalino di Ranuccio II Farnese (1646 - 1694), tipo M.I.R.,1045. Ciao Borgho
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  34. Ma il globetto sopra la tiara, e una delle tre stelle,non mi convincono con discorso delle luci,comunque di foto non sono competente.
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  35. Hai assolutamente ragione @cristianaprilia, anche se penso che questo mio messaggio in questo topic sarà l'ultimo. Non c'è più nulla da dire in merito alla moneta in questione nel topic. Un grande saluto a tutti ?
    1 punto
  36. Non solo di una legione in particolare bensì di più legioni. Della Legio XVIII non pare se questo elenco è completo ma in assenza di una datazione di riferimento non escludo che alla metà del III secolo d.C. vi sia stata una Legio XVIII (o IIXX) con simbolo capricorno. E' però possibile che si tratti bensì della XXII. Il Capricorno era il simbolo di numerose legioni romane. Simbolo unico sul vessillo della Legio II Augusta, scritta Legio II Avgvsta secondo l'ortografia latina (Seconda Legione Augusta) e uno dei simboli delle: Legio I Adiutrix, scritta Legio I Adivtrix secondo l'ortografia latina (Prima Legione Cooperante) Legio II Adiutrix Pia Fidelis, scritta Legio II Adivtrix Pia Fidelis secondo l'ortografia latina (Seconda Legione Cooperante Leale e Fedele) Legio II Italica (Seconda Legione Italica) Legio III Augusta, scritta Legio III Avgvsta secondo l'ortografia latina (Terza Legione Augusta) Legio IIII Macedonica, scritta anche Legio IV Macedonica (Quarta Legione Macedone) Legio IIII Scythica, scritta anche Legio IV Scythica (Quarta Legione Scitica) Legio XIIII Gemina, scritta anche Legio XIV Gemina (Quattordicesima Legione Gemella) Legio XX Valeria Victrix (Ventesima Legione Valeria Vincitrice) Legio XXI Rapax (Ventunesima Legione Rapace) Legio XXII Primigenia (Ventiduesima Legione Originale o Primigenia) Legio XXX Ulpia Victrix, scritta Legio XXX Vlpia Victrix secondo l'ortografia latina (Trentesima Legione Ulpia Vincitrice). Col passare degli anni, la XXII ricevette diverse volte il titolo Pia Fidelis, senza che però ne sia restata traccia: tale evento può essere inferito dai titoli Pia VI Fidelis VI e Pia VII Fidelis VII ricevuti dall'imperatore Gallieno per il sostegno e la lealtà fornitigli durante il suo scontro con Postumo, l'imperatore dell'Impero delle Gallie: il fatto che Gallieno abbia dato il titolo Pia Fidelis per la sesta e la settima volta testimonia a favore della possibilità che altri imperatori, dopo Domiziano, abbiano conferito il titolo altre quattro volte. Nel 268 la Primigenia combatté probabilmente, agli ordini di Gallieno, nella battaglia di Naisso , conquistando la vittoria contro i Goti, ma l'anno seguente il comandante della XXII, Laeliano, divenne l'imperatore dell' Impero delle Gallie, conquistando brevemente Magonza con la sua legione. (da Wiki) Dopo una ulteriore ricerca ti confermo che non esiste una IIXX bensì una XXII a nome della Primigenia se ti affidi al sito https://www.beastcoins.com/RomanImperial/V-I/Gallienus/Gallienus.htm D'altra parte mi pare che l'esemplare proposto non consenta di stabilire con una certa sicurezza a quale legione si riferisca la moneta. Ciao Illyricum
    1 punto
  37. Ciao, ci sono diverse varianti che sono elencate su MIR, con LEG I Mir 74/75/76 con LEG XXII Mir 117/119 con LEG IIXX VI e' MIR 118.
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  38. A dire la verità, non era il giorno dopo, ma solo dopo pochi minuti. ?
    1 punto
  39. prova a confrontare https://www.acsearch.info/search.html?id=4585841
    1 punto
  40. Non ce la faccio a non scrivere . Che brutto vizio, cavolo.... A quanto ho capito siete orientati verso un teorico "Civitas - Pisa" per quanto concerne le famigerate C e P iniziali (mai insieme....) nella legenda del rovescio di alcuni (pochi) esemplari di denari documentati nella discussione. Oppure mi sbaglio? Mi sembra "ragionevole". Sarebbero, quindi, monete pisane coniate negli anni compresi fra il 1149 e il 1155 (in base ai documenti dell'epoca vd. Baldassarri 210 pag. 35) del tutto simili alle produzioni lucchesi a parte le sopraindicate lettere. Effettivamente, i pezzi con P sembrano collimare con il Tipo H4a infortiatus (1129-1160 circa). Problematici invece i tipi con C che sembrerebbero più tardi. Tutto da discutere, comunque, in assenza di prove assodate che allo stato non ci sono. Bello, però ........ ciao
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  41. Come inizio non c'è male, Si ripesca una discussione vecchia di 5 anni senza neanche leggere di cosa si parla, per non parlare del buongiorno o buonasera o ciao.
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  42. Buona ed in conservazione intorno al BB . Per quanto riguarda la perlinatura non perfettamente regolare non avere dubbi perché le monete del '28 rispetto a quelle del '27 presentano questa caratteristica.Ciao Andrea
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  43. Confermo Pisa come già detto dal falco @avgvstvs
    1 punto
  44. Se non sbaglio era una moneta di Traiano, l’asta era in Inghilterra e lo stato, di quelle monete, ne ha più che a sufficienza.....quindi perché si sarebbe dovuto impegnate per acquisire proprio quella, quando ne ha già?....oltretutto questa “ lamentazione” nei confronti del mancato intervento dello stato in questo caso è in contrasto con quanto scritto relativamente allo scarso valore da dare alle monete in genere e, in particolare modo, a quelle già repertoriate, di cui lo stato è accusato di essere un rapace , quanto ingiustificato, accaparratore. ...un minimo di coerenza intellettuale non guasterebbe.
    1 punto
  45. ciao @miza, anch'io mi sto ponendo gli stessi interrogativi
    1 punto
  46. Ciao @contemax67 Sulla tiratura di questa moneta vedo dati diversi da catalogo a catalogo. Per esempio il catalogo "Wuorld Coins" riporta i seguenti dati: 1967: 502.000 1968: 557.000 1969: 504.000 Altri cataloghi one-line come: https://en.numista.com/catalogue/pieces679.html, riportano dati ancora diversi... Sulla reperibilità di queste tre annate, non saprei cosa dirti. Riflettevo su una cosa: se per le tre annate il contingente è veramente così basso dovrebbero avere un valore numismatico più alto, invece noto, che le quotazioni sono molto simili alle monete degli anni precedenti con tiratura molto superiore...
    1 punto
  47. Marco Antonio e Cleopatra Tesoro, il mio punzone si è logorato... Posso coniare alcune monete col tuo nome? Marco Antonio - Cleopatra (denario 34 a.C.)
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  48. La Tua analisi mi sembra corretta. E' indubbio che i pezzi da 20 Lire fossero più "pratici" rispetto a quelli da 100 o da 50 Lire ed è pertanto probabile che la zecca mantenesse pronta una scorta dei primi in modo da poter evadere eventuali richieste di oro monetato. Per chi aveva necessità di oro monetato, d'altro canto, non faceva molta differenza ricevere pezzi da 20 Lire anziché di valore facciale maggiore. La "sfumatura" dei pezzi di valore facciale maggiore la cogliamo noi collezionisti, in particolare per la rarità di questi nominali, ma difficilmente sarebbe stata colta dai richiedenti del tempo che anzi, per le ragioni "pratiche" già ricordate, avrebbero optato per i marenghi, piuttosto che per gli altri nominali maggiori. Fra l'altro, non è che in zecca ci dovessimo aspettare la fila di cittadini con i lingotti d'oro in mano e con una richiesta di oro monetato pronta da evadere. E' sempre bene ricordare che il Regno d'Italia era uno Stato i cui cittadini in condizione di richiedere alla zecca monete d'oro (e soprattutto,.... di farne uso...) erano veramente pochi, in proporzione alla popolazione complessiva. Nelle prime elezione del 1861, nelle quali il diritto di voto (elettorato attivo) era riconosciuto ai maschi che avessero compiuto almeno 25 anni, che sapessero leggere e scrivere e che pagassero un censo ai fini delle imposte dirette di almeno 40 lire annue (che poi sarebbero 2 marenghi!!) , il numero dei votanti fu di poco meno di 419.000 elettori, che in percentuale rappresentavano l'1,89% della popolazione! Dopo vent'anni (1880) gli elettori con le caratteristiche di censo e istruzione richieste per potere accedere alle urne, erano ancora soltanto 622.000, pari al 2,2% della popolazione totale. E nonostante la nuova legge elettorale del 1882 avesse abbassato l'età dell'elettore a 21 anni e il censo annuale ai fini delle imposte a 19,80 Lire (o, in alternativa, si richiedeva il superamento della seconda elementare!), l'ampliamento del Corpo Elettorale arrivò a poco più di 2 milioni di persone, pari al 6,9% della popolazione totale. Dovrebbero bastare questi pochi dati per far comprendere come l'accesso alla zecca per l'acquisto di monete auree fosse un fatto riservato a pochissimi privilegiati "persone fisiche" o a "persone giuridiche forti" e non fosse certamente una pratica comunemente diffusa fra la popolazione. Quanto meno per tutto il XIX secolo e per buona parte del XX. Diciamo che sono i collezionisti che hanno enfatizzato ed enfatizzano la monetazione aurea del Regno....in realtà la maggior parte dei "regnicoli" del tempo, le monete d'oro non solo non le richiesero mai alla zecca e non le usarono mai.... ma verosimilmente non le videro neppure mai! Saluti. M.
    1 punto
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