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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/31/19 in Risposte
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Recentemente su questo forum ho letto diversi messaggi nei quali vi era scritto che la ragione principale per cui i giovani non si avvicinano alla numismatica è quella economica... personalmente ritengo che questo, suppur innegabile e palese sia la difficile situazione economica generale delle famiglie italiane, non sia vero. Ho deciso per questo di creare una discussione (era già da tempo che l'avevo in mente) rivolta ad un potenziale giovane neofita, ma non solo, nella quale presentare una potenziale ed ipotetica collezione di monete medievali ottenibile con un ridotto budget economico, col fine di dimostrare come medioevo non sia sempre sinonimo di costoso in ambito numismatico. Di seguito verrano presentate una serie di monete esitate all'asta nell'ultimo anno entro i confini europei, in buona conservazione, che sono state aggiudicate a meno di 50 € ( ovviamente coi diritti ed eventuali spese di spedizione questa cifra potrebbe essere leggermente superata). Sono tutti pezzi ricchi di storia, di arte, di spunti interessanti che aspettano solo di essere approfonditi .. Ovviamente queste sono solamente a titolo d'esempio, ci sono altre centinaia di possibili esemplari che possono rendere bene l'idea... N°1 GENOVA - Repubblica (1139-1339) - Denaro - Castello - R/ Croce patente - (MI g. 0,8) CNI 1/69; MIR 16 Ottimo argento; FDC Ex Asta Bertolami E-auction del 24/02/2018 lotto 1054 aggiudicato a 35 €. N°2 PAVIA - Ottone III (983 - 1002) - Denaro - Ar - 16 mm. 1,22 gr. Near Very Fine Ex Asta Savoca 9th Blue Auction del 25/08/2018 lotto 2103 aggiudicato a 22€. N°3 ANCONA -Repubblica, metà del XIII sec. - Denaro. - Æ. gr. 0,69 Dr. DE ANCONA, Croce patente. Rv. PP S QVI - RI - A, Lettere C V S disposte attorno a globetto. BB Ex Asta Ranieri Online del 15/10/2018 lotto 233 aggiudicato a 10€ N°4 MILANO - Seconda Repubblica (1447-1450) - Grosso - Croce - R/ Sant'Ambrogio - (AG g. 2,28) NC Crippa 2; MIR 167; bel BB Ex Asta Bertolami E-auction del 24/02/2018 lotto 1156 aggiudicato a 35 €. N°5 VENEZIA Giovanni Dolfin Doge LVII, 1356-1361. Soldino. Ag. gr. 0,52 Dr. IO DOLP - hYNO DVX. Il Doge inginocchiato verso s., tiene vessillo. Rv. S MARCVS VENETI. Leone vessillifero verso s.; a s., sigla del massaro. Paolucci 2. q. SPL Ex Asta Ranieri Online del 15/10/2018 lotto 549 aggiudicato a 30€ N°6 Aquileia Ludovico II di Teck (1412-1420) Denaro D/ + LODOVICVS. DVX. D. TECh R/ PAThA AQVILE. Ø 17 mm Biaggi 193. 0.55 g. A.Unc Ex Asta VL Nummus del 10/03/2018 lotto 1257 aggiudicato a 35€5 punti
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Ciao. Non c'è dubbio che l'argomento oggetto della petizione desti oggi un grande all'allarme fra collezionisti e commercianti. A suo tempo (Convegno di Torino del 25 marzo 2017), nell'ambito dei rituali incontri/conferenze che si svolgono in occasione del Convegno, avevamo anche organizzato un confronto dal titolo "La riforma della tutela penale del Patrimonio Culturale", proprio all'indomani della presentazione del "famigerato" d.d.l.: tuttavia, vuoi forse perchè il d.d.l. Orlando/Franceschini in quel momento era stato appena presentato (e quindi la "minaccia" sembrava aleatoria) o forse perchè certi argomenti interessano solo quando si ha la percezione - sulla propria pelle - che ci possano realmente penalizzare, la partecipazione all'incontro fu (desolatamente) poco nutrita. Oggi, con la possibile approvazione dal parte del Senato del d.d.l., che in tal modo diverrebbe legge dello Stato, "l'allarme rosso" è decisamente più avvertito, anche se il problema principale che viene evidenziato nelle cd. "petizioni" e cioè, in buona sostanza, la definizione troppo opinabile di "bene culturale", (nozione che viene fornita attualmente dall'art. 10 del "Codice Urbani") è un aspetto critico della materia che ci trasciniamo da almeno 15 anni, e cioè dal momento in cui il "Codice Urbani" con il suo art. 10 divenne Legge dello Stato (D. Lgs.vo 22 gennaio 2004, n. 42). In realtà, quindi, la causa dell'allarme non dovrebbe essere tanto il d.d.l. in corso di approvazione quanto piuttosto la ridefinizione (e ri-perimetrazione) della nozione di "bene culturale". Detto questo e non entrando nel merito della serietà o meno delle piattaforme utilizzate per lanciare queste "petizioni" nè dell'efficacia, attendibilità e credibilità delle "firme" così ottenute, come N.I.A. abbiamo pensato di non creare un'ulteriore "petizione" e di lasciare la piena libertà di coscienza agli iscritti di appoggiare o meno le petizioni già in itinere. La nostra Associazione infatti non è un "ente di categoria" e annovera fra i propri iscritti collezionisti e commercianti così come esponenti delle Forze dell'Ordine appassionati di numismatica, studiosi e pubblici funzionari cultori della materia. Quindi, come è giusto che sia in un Associazione pluralista e di liberi pensatori, ciascuno deciderà in piena libertà di coscienza se appoggiare o non appoggiare le petizioni, a cui va comunque tutta la nostra attenzione e rispetto. Per quanto ci riguarda, stiamo riprogrammando per il Convegno di marzo prossimo un nuovo incontro sul tema, al quale abbiamo invitato (e ci terremo moltissimo che possano intervenire) Esponenti della Soprintendenza di Torino e del Nucleo CC. T.P.C. del Piemonte, che con i nostri associati della Guardia di Finanza (Col. Luppino) e dei CC. (Col. Fardella Mungivera) e l'eventuale pubblico in sala, potranno dare vita ad un incontro franco ed informale, per dimostrare in concreto (magari, perchè no, anche mediante esempi pratici di "vita numismatica vissuta"...) il grande disagio che ormai da tempo attraversa il collezionismo ed il mercato numismatico italiano. L'auspicio è sempre quello che il dialogo fra le varie Componenti possa far superare le incomprensioni normative, che non sono soltanto viste come ingiuste ed afflittive da una certa parte della "barricata", ma rappresentano spesso un problema anche per chi, in buona fede, le deve interpretare dall'altra parte. Saluti. M.4 punti
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N° 7 PARMA. Repubblica. Autonome, 1248-1322. Denaro imperiale. Mi gr. 0,70 Dr. DE PARMA. Castello a tre torri. Rv. IMPERATOR. Croce patente. CNI 7/12; MIR 905. Bel BB Ex Asta Ranieri 13 del 10/11/2018 lotto 546 aggiudicato a 50€ N°8 MESSINA - Federico II (1197-1250) - Denaro - (1209-1213) - Aquila coronata - R/ Croce intersecante - (MI g. 0,44) R Spahr 86; MIR 82 Emessa per le nozze con Costanza d'Aragona; BB-SPL Ex Asta Bertolami del 24/02/2018 lotto 1125 aggiudicato a 25 € N°9 ENGLAND. Edward I (1272-1307). Penny. London. New coinage, class IIIg. Obv: ЄDWR ANGL DNS ҺУB. Crowned bust facing. Rev: CIVITAS LONDON. Long cross patté, with trefoil in each angle. SCBC 1393; North 1022. Condition: Very fine. Weight: 1.42 g. Diameter: 19 mm. Ex asta Naumann lotto 672 aggiudicato a 40€ N°10 RAVENNA - Archbishops, Anonymous issue AD 1200-1300. Ravenna Denaro BI 15mm., ,51g. good very fine Ex Asta Savoca del 30/11/2018 lotto 2283 aggiudicato a 16 €3 punti
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Ognuno imposta e sviluppa la propria collezione dando la sua impronta, quello che ha senso per uno non ne ha per un altro ed alla fine quello che conta è la soddisfazione che provi a rivederla. Non vedo particolari canoni da rispettare nella collezione di Euro. Le monete maltesi, con i segni di zecca di Utrecht, sono abbastanza rare ed un singolo esemplare viene di solito offerto intorno ai 24 euro. La varianti possono essere collezionate ma diventano tante con il passare degli anni e temo che siano volute appositamente per attirare il collezionista. Nelle coincard del Belgio a cambiare è il cartoncino, la moneta è la stessa, io collezionando per tipo trovo inutile acquisire tutte le varianti, come trovo inutile (per me, ripeto) collezionare 5 pezzi uguali da 2 euro cc delle 5 differenti zecche tedesche. Il discorso cambia in occasione delle emissioni comuni degli Stati dell'Unione. Io cerco di autolimitarmi perchè dopo 15 anni inizio ad avere notevoli problemi di spazio.3 punti
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Ciao e un grazie a entrambi, a Adelchi per la condivisione dell'oggetto e a The Judge per la corretta puntualizzazione. Stemma modellato a bassorilievo su (pietra calcarea?), scudo sagomato in cartiglio, timbrato da una corona gemmata con (credo) cinque fioroni visibili (o così penso, essendo rimasta fuori dalla fotografia). Blasone: una crocetta greca, accompagnata in capo da un rastrello e in punta da tre nappe affiancate. Il rastrello è il "parente geometrico" del lambello, figura tipica dell'araldica e spesso usata come segno distintivo (o "brisura") dei figli primogeniti, o talora dei rami ultrogeniti di una famiglia. La crocetta è figura non infrequente negli stemmi. Le nappe sono invece assai poco frequenti. E la combinazione fra queste tre figure mi sembra assai singolare. Il brutto è che... non saprei dire a chi appartenga lo stemma... Penso si tratti di un manufatto del tardo XVII/inizio XVIII secolo, realizzato da un artefice che conosceva i dettami dell'araldica e che ha saputo rendere con bella precisione le figure. Quindi, l'ambiente piemontese di quel lasso di tempo diventa scenario ben plausibile per la sua realizzazione.3 punti
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Ciao @miza , una volta che ti trovi in quella pagina del link (50 lire 31-03-1943) devi nuovamente cliccare sulla banconota in piccolo in alto a sinistra, @ilnumismatico fa riferimento a quel biglietto del 11/08/1943. E' da un bel po che i link ad inserzioni scadute sono diversamente reindirizzati.2 punti
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Salve a tutti, posto con piacere questo mio ultimo acquisto, chiedendo pareri generali, anche sullo stato di conservazione, che non mi sembra male: 1 Lira 1794 con San Giovanni Battista (nuovo conio), Genova Grazie a tutti2 punti
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Qui con Gaio. Gaius e Lucius, Caesars, AE16 di Aeolis, Aegae. Diphilos Phaita, agonothete. AIΓEΩN ΛEYKION, a capo scoperto di Lucius Caesar a destra / ΓAION ΔIΦIΛOC ΦAITA AΓΩNOΘETAC, a capo scoperto di Caio Cesare a destra.2 punti
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Io da appassionato savoiardo non posso che darti ragione... E poi copre nove secoli di storia, quindi dalle medioevali, le rinascimentali, le settecentesche e le decimali. Nessuna altra monetazione italiana è paragonabile nella sua durata e varietà. In più si aggiunga che era una casata povera, quindi in alcuni casi pochi pezzi coniati e quindi rarità... che si può volere di più per un numismatico! .... Ma io sono di parte... ????2 punti
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Di nuovo un bel ciao a tutti, finale della storia: Regalo apprezzato (Ma noo! Monete così antiche non le posso accettare!!! Chissà quanto costano!?!?) ed ho anche accennato al fatto che una indentificazione è molto difficile con tondelli così usurati. Servus Njk PS l'espositore l'ho stampato io... ?2 punti
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Questa discussione mi ha fatto ricordare qualche "lamentela" del passato. Personalmente la mia sensazione di ex giovane (47 anni, ma da quando sono passato di categoria?) è che la situazione non sia molto diversa dal passato. Ho iniziato a collezionare agli inizi degli anni 80 e sono stato sempre l'unico in tutto il mio percorso scolastico ad interessarmi di monete... al massimo qualche mio compagno di scuola collezionava.... schede telefoniche... Questa raccolta proviene da: http://salvatore-comisi.over-blog.com/2015/05/citazioni-sui-giovani-di-oggi-ai-miei-tempi.html 1. “La nostra gioventù ama il lusso, è maleducata, se ne infischia dell’autorità e non ha nessun rispetto per gli anziani. I ragazzi d’oggi sono tiranni. Non si alzano in piedi quando un anziano entra in un ambiente, rispondono male ai loro genitori...” La citazione è di Socrate, filosofo greco, che visse dal 469 al 399 prima di Cristo. 2. “Non ho più speranza alcuna per l’avvenire del nostro Paese, se la gioventù d’oggi prenderà domani il comando, perché è una gioventù senza ritegno e pericolosa” La citazione è del poeta greco Esidio, vissuto 720 anni prima di Cristo. 3. “Il nostro mondo ha raggiunto uno stadio critico. I ragazzi non ascoltano più i loro genitori. La fine del mondo non può essere lontana” La citazione è di un sacerdote egiziano che viveva 2000 anni prima di Cristo. 4. “Questa gioventù è guasta fino in fondo al cuore. Non sarà mai come quella di una volta. Quella di oggi non sarà capace di conservare la nostra cultura...” La citazione è stata scoperta recentemente in una cava di argilla tra le rovine di Babilonia, ed avrebbe più di 3000 anni. 5. “Oggi il padre teme i figli. I figli si credono uguali al padre e non hanno né rispetto né stima per i genitori. Ciò che essi vogliono è essere liberi. Il professore ha paura degli allievi, gli allievi insultano i professori; i giovani esigono immediatamente il posto degli anziani; gli anziani, per non apparire retrogradi o dispotici, acconsentono a tale cedimento e, a corona di tutto, in nome della libertà e dell'ugualianza, si reclama la libertà dei sessi” La citazione è tolta dal libro VIII de "La Repubblica" di Platone, vissuto dal 428 al 347 prima di Cristo.2 punti
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Questa casa d'aste , in quest'asta, [ANTIQVA LTD n°50 del 27/1/2019] ha in vendita alcuni libri del Corpus Nummorum Italicorum Edizioni Forni a prezzo a base d'asta di € 60 e non hanno alcuna offerta ancora( quando € 150 ,per ciascuno di questi libri ,sarebbe un ottimissimo prezzo),così come altri(tutti interessanti) a basi d'aste ridicole ancora niente:è una situazione penosa in Italia la lettura ,men che meno la lettura di libri di Numismatica.Mi si diceva ,l'altro giorno,che ilibri all'estero si vendono ed è così,basti vedere le aste di Bertolami inerenti letteratura numismatica(indubbiamente e lo spero da Bertolami ci sono stati anche acquirenti italiani,ma molti sono esteri). Avanti di questo passo,se non si legge di Numismatica ,non si potrà recriminare alcunché se le monete non si venderanno più e le collezioni non riceveranno il giusto rispetto ed il giusto interesse da parte dei collezionisti.Si profilano scenari,per le case d'aste,abbastanza deprimenti.Bisogna leggere e far leggere di Numismatica. Nel mio piccolo ogni anno riservo una spesa per libri ed abbonamenti a riviste di Numismatica:soldi assolutamente ben spesi .Quante cose imparo leggendo studi o articoli che ad una svista superficiale sembrerebbero non di mio interesse e poi addentrandomi nella lettura scopro info molto utili . Salutoni odjob1 punto
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Un denaro tornese di Campobasso Ad inizio dicembre 2018 su di un noto sito di vendita di monete è apparso un denaro tornese di Campobasso che non avevo ancora visto. E’ questo: un esemplare di ottima conservazione e dalle caratteristiche che di seguito illustrerò. Mistura – denaro tornese – Conte Nicola II di Monforte 1461/1463 D/ castello tornese con rosette ai lati e sotto – intorno: +*NICOLA*COM* R/ croce patente con un globetto ad ogni estremità, dentro un cerchio cordonato; intorno: +*CANPI*bASSI* dentro un secondo cerchio cordonato Peso: gr 1,1 diametro: mm 18 BB – D’Andrea, Andreani, Bozza: “Le monete del Molise”. Gli autori ne citano due esemplari di peso diverso: il numero 7 è a pagina 151; peso circa gr 0,9 e diametro circa mm 18 RR – collezione privata e il numero 7a è a pagina 152; peso circa gr 1,02 e diametro circa mm 18 RR – Museo della Soprintendenza Archeologica del Molise – inv. n° 58952 NOTE: la monetazione dei Conti di Monforte non era a corso legale, ma sono di notevole valore storico e di conseguenza di grande interesse numismatico. Questo esemplare ha nella legenda CANPIbASSI la lettera N latina al posto della M gotica. L’unica citazione di detta variante a me nota è quella degli autori qui riportati, mentre gli altri citano solo la M gotica, per cui ritengo che la classificazione corretta del tondello debba essere RRR.1 punto
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Segnalo la pubblicazione del n. 347 di Panorama Numismatico Questo è l'indice: Curiosità numismatiche – Pag. 3 Roberto Diegi, Alessandro Magno: grande condottiero ma uomo molto discutibile. Una breve rassegna numismatica delle sue coniazioni in oro e argento – Pag. 9 Lorenzo Bellesia, – Un quattrino bolognese con data 1592 – Pag. 14 Mario Veronesi, Guastalla. Un sesino inedito frutto di un errore nell’accoppiamento dei conii – Pag. 17 Renzo Bruni, Una moneta riscoperta: una interessante variante del marchesano grosso di Nicolò III ignorato dalla più recente bibliografia – Pag. 23 Lorenzo Bellesia, Il riutilizzo di un conio modificato da una medaglia di Innocenzo XII ad una di Benedetto XIII – Pag. 27 Corrado Marino, La travagliata storia della Cambogia attraverso le sue emissioni cartacee. Dalla fine del colonialismo francese all’ascesa al trono del figlio del “sovrano immortale” Norodom Sianuk – Pag. 31 Giorgio Di Matteo, Chirurgia in nummis – Pag. 39 Carmine Costanzo, Le medaglie pontificie per Civitavecchia: il rovescio in comune – Pag. 47 Notizie dal mondo numismatico – Pag. 51 Mostre e Convegni – Pag. 62 Aste in agenda – Pag. 631 punto
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Uno dei più bei biglietti emessi dalla Francia, qualcuno dice il più bello in assoluto, è il pezzo da 5000 franchi cosiddetto "Empire Français" oppure "Union française". Emesso in un momento storico molto delicato, ha avuto una vita abbastanza breve e non poco travagliata. Questo biglietto venne stampato dalla Banque de France a partire dal 1942 senza però essere immesso in circolazione; venne tenuto da parte, di riserva. Il momento dell'ingresso in circolazione arrivò il 4 giugno 1945. Ad un mese dalla fine della guerra in Europa, venne deciso (per contrastare il fiorente mercato nero) di ritirare tutti i biglietti in circazione di taglio superiore ai 50 franchi e sostituirli con due biglietti stampati ma non immessi in circolazione, ossia il biglietto dal curioso taglio di 300 franchi e, appunto, il pezzo da 5000 oggetto di questo post. Dall'oggi al domani, quindi, i francesi dovettero cambiare i soldi in loro possesso. L'operazione ebbe, ai fini pratici, scarsi risultati. Il mercato nero continuò a prosperare come e più di prima tanto che neanche tre anni dopo, il 31 gennaio 1948, venne deciso dall'oggi al domani di ritirare il biglietto da 5000 e sostituirlo con un altro (cosiddetto "Terre et mer"). Cinquemila franchi all'epoca erano un bel po' di soldini all'epoca e la manovra provocò panico e disagi ai francesi (per approfondire segnalo questo articolo in francese: http://www.fayette-edition.com/article_38.php). Passiamo alla banconota vera e propria. E' l'unica banconota francese destinata alla circolazione in Francia a presentare un riferimento alle colonie. Al diritto, è mostrata una figura femminile che rappresenta la Francia, insieme a tre figure maschili (un sudanese, un vietnamita, un berbero) a simboleggiare le popolazioni all'epoca presenti nel territorio coloniale francese. Sullo sfondo, il tricolore francese e decori di piante varie. Al retro, un altro volto femminile (messo controluce coincide con quello stampato al diritto) e due paesaggi, uno raffigurante l'Algeria e l'altro l'Indocina. Ho in collezione due esemplari di questa banconota, con date diverse (1944 e 1945), uno in buona conservazione e l'altro decisamente peggiore. Le grandi dimensioni (208x115mm) e i colori accattivanti lo rendono particolarmente piacevole da vedere.1 punto
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Rimango sempre affascinato dagli studi di Campana e mi chiedo... Un suo catalogo ragionato ed in italiano delle repubblicane uscirà mai? Ci sta pensando?... Lo voglio!!!!1 punto
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DE GREGE EPICURI Molto bella, non l'avevo mai vista. Ti copio quel che scrive R.A.Carson (Coins of the roman empire) sulle emissioni di Cizico per Aurelano: "Of the eastern mints, Cyzicus, unlike Antioch, was never subject to Palmyrene influence. In the early antoninianus coinage the products of its three officinae are marked by the appropriate number of dots, not always discernible, below the obverse bust which frequently faces to the left, as on the coin with reverse PROVIDENT AUG. Later series have the mint initial C in exergue, with one or two stars and, later, with officina letters P and S. When the mint was expanded to three and later four officinae these were marked by Greek numerals A to Delta placed before C in exergue on the reverse RESTITUTOR ORBIS, Victory crowning emperor. At Cyzicus, also, the reverse ORIENS AUG was widely used in issues now from five officinae. When XXI was placed on the reforme coinage here the mint initial did not figure. On the interregnum coinage for Severina with the reverse CONCORDIAE MILITUM, as used at other mints, XXI appeared in the exergue with no officina letter indication."1 punto
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Ho scurito un po' l'immagine che hai postato: Dato per scontato che non abbia nulla da nascondere al retro, la reputo spl+. Anche se è data come rara ce ne sono molte in giro, direi 50/75 euro al max, dovendo scegliere ne prenderei una in miglior condizioni.1 punto
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non so... forse un errore nel link? la banconota che linkato non ha nulla di tutto questo l'anno allego1 punto
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La rosa veniva sempre raffigurata sulle monete coniate a Rodi perche' il nome di quell'isola deriva dal greco 'rhodon', rosa. La rosa, quindi, era una paronomásia del nome dell'isola.1 punto
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Ma è bellissima, la vogliooooooooooo... Sarà perché oggi è il mio compleanno e ho deciso di festeggiare ingurgitando a più non posso dolci ripieni di quella deliziosa crema che, secondo la leggenda, il nostro Santo in " comune " ha inventato... è che sono carico a pallettoni . Tornando ad esser seri, volevo vedere che frutti dava il seguirti, da quando sono iscritto, nella discussione dei guerrieri, poiché della monetazione antica mi interessa molto più il lato iconografico che quello prettamente monetale. Tieni presente inoltre che dei miei Euro che ho in collezione, quelli Greci sono quelli che preferisco più di tutti, essendo a mio avviso le emissioni più coerenti che sono in circolazione. In ultimo contraccambio premiandoti con l'ultima emissione ed appena entrata in collezione, emessa per il 70° anniversario dell'annessione delle isole del Dodecaneso alla Grecia... Rappresentazione della rosa, con onde stilizzate, uno dei simboli parlanti di Rodi @ciosky68 Per piacere, me lo fai un regalo? Mi racconti della rosa sopra rappresentata, visto che è stata spesso rappresentata in antichità nelle monete? Giuro che se lo fai ti vorrò sempre bene . Un saluto raglioso a tutti ...1 punto
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Non credo arrivi a BB. Per me siamo sotto. Mi rialaccio al commento di @ilnumismatico sul cartellino: oltre a leggere il cartellino dobbiamo imparare a conoscere le monete, se PINCO (perito) la perizia SPL, non è che devo prendere per oro colato quello scritto se per me non è SPL. Il giudizio di un perito che ha visto, si spera, tante monete può essere più corretto del mio giudizio; ma questo non vuol dire che se non lo trovo congruo, non lo possa criticare.1 punto
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Dico la mia, premettendo che la numismatica è una passione che ho sempre coltivato alla leggera e solo da poco con costanza e studio. Come tutte le passioni nobili, ovvero che richiedono uno sforzo intellettuale prima che fisico o meramente economico, la numismatica è in declino per varie ragioni, tra cui mancanza di soldi, stagnazione culturale e sovrastimolazione da intrattenimento. Espando un attimino ciò che intendo: Il fattore economico è autoevidente, girano meno soldi e si entra nel mondo del lavoro molto più tardi, senza neanche la certezza di avere sufficiente stabilità o tempo per poter portare avanti una passione come la nostra. La stagnazione culturale è semplice, abbiamo una classe intellettuale ormai ridicolizzata dalla sua stessa essenza, non viene incentivato alcuno stimolo culturale e soprattutto si celebra il frivolo come cosa buona e giusta e si relega la conoscenza all'ambito costrittivo della scuola. Soprattutto: se sei acculturato sei uno sfigato. Questo è il messaggio che passa. Con la rete è arrivata una nuova maniera di fare intrattenimento, più invasiva e qualitativamente migliore rispetto a quella che la TV pubblica poteva passare trent'anni fa. Più invasiva perché onnipresente, nelle nostre tasche durante tutta la veglia, sul comodino nel sonno. Sebbene questo per alcuni sia un mezzo per la propria crescita personale per molti altri è un fine, fatto di frivolezze e un disicentivo alla ricerca di appagamento attraverso lo studio volontario di una qualsiasi disciplina.1 punto
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sembra un bronzo ostrogoto di Vitige 536-540 D.C. decanummo di Ravenna1 punto
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Ciao @ilnumismatico Ho osservato la banconota fotografata nel link che hai allegato nel post n°2 . Non mi esprimo sulla conservazione o eventuale valore perché la mia poca esperienza sulle banconote non me lo permette ancora, ma seguo sempre più spesso questa sezione perché desidero imparare. Per il momento, limito il giudizio a quello che vedono i miei occhi e se metto in paragone le due banconote, vedo una discreta differenza di conservazione. Giusto per parlarne, noto nella foto del link 2 che la banconota è piegata in 4, presenta diverse macchie e almeno 2 strappi nella parte inferiore. La banconota oggetto della discussione invece mostra una piega centrale molto accentuata e due piccole pieghe in alto a destra e in basso a sinistra, per il resto la trovo piacevole e di superiore valore . Se la banconota fosse di mio interesse e a parità di prezzo, prenderei senza esitare quella postata da @jaconico. Una disanima da parte di Voi esperti di banconote sui punti di forza dell'una e dell'altra banconota sarebbe per me interessate. Buon pomeriggio miza1 punto
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E’ una discussione chiave questa per Lamoneta e per la numismatica, sarebbe da importanti, ci sono 4 parole fondamentali, qualche riflessione ancora, a volte per quello che ho visto io e’ piu facile portare uno dai libri alle monete e non viceversa, la divulgazione e’ decisiva ma poi chi la fa ? Pochi, oggi la numismatica e’ business, commercio essenzialmente e nulla di dispregiativo in questo anzi, solo una constatazione, più che all’approfondimento e alla divulgazione si pensa spesso alla plusvalenza delle monete, a quanto puoi ricavarci. I giovani ...forse io stesso e altri siamo incorsi anche in un equivoco, per la numismatica secondo me e’ giovane chi inizia a qualunque età lo faccia, la carta di identità serve a poco, si può essere giovani a 50 anni come lo sono stato io per l’inizio e la passione che ho avuto, la fiammella scocca, sempre che scocchi, quando e’ il tuo momento di vita e di maturità, per alcuni arriva presto, per altri per la maggior parte arriva in piena maturità, per i più non arriverà mai, oggi la società ha altre priorità e necessità, dobbiamo anche prenderne nota ...1 punto
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Ciao , certamente che e' corretto chiamarla patina , come nel bronzo anche nell' argento avvengono reazioni chimiche , solo l' oro puro ne e' indenne , oltre ad altri pochi minerali , reazioni dovute principalmente a due cause : 1 AMBIENTE : la condizione ambientale in cui si sono conservate le monete , o si conservano , e questo nel caso dell' oricalco spiega perché alcune monete prendono colorazioni diverse o piu' raramente non prendono alcuna patina . 2 PERCENTUALI : nel caso dell' oricalco la percentuale di rame e zinco impiegate , lo zinco e' resistente alla corrosione , percentuali che non sempre erano perfette o rispettate nella produzione dell' oricalco e questo , insieme al punto 1 , come conseguenza produceva patine diverse , mentre nel caso dell' argento aveva importanza decisiva , oltre al punto 1 , la percentuale di fino rispetto agli altri minerali che accompagnano l' argento ; infatti si vedono monete in argento diventate scure quasi nere , macchiate , perfettamente colore argento o appunto con riflessi bluastri e rossicci come nella patina da medagliere , senz' altro la piu' bella , apprezzata e di conseguenza cara .1 punto
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@ciosky68 Credo che la moneta oggetto del presente quiz sia davvero di Iaso perchè di un ragazzo di nome Ermia che a Iaso cavalcava un delfino parla anche Plinio il Vecchio: https://books.google.it/books?id=7diO7gbuWEsC&pg=PA195&lpg=PA195&dq=STORIE+NATURALI+PLINIO+IL+VECCHIO+IASO&source=bl&ots=4RAQ45OcN2&sig=ACfU3U1zWiOst5viHSqxoyRFrUGDXYKHUg&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiHj_-u15fgAhVSzaQKHSi5AcUQ6AEwA3oECAkQAQ#v=onepage&q=STORIE NATURALI PLINIO IL VECCHIO IASO&f=false1 punto
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bell'effetto finale! un ottimo modo per valorizzare delle monete comuni, ma preziose per la storia che contengono!1 punto
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per una corretta valutazione occorre che lei apra una discussione SUA senza attaccarsi ad altre già evase corredata da foto ben definite, fronte e retro, senza sfondo inutile; se fossero troppo pesanti basta un programmino comune come pait per ridimensionarle opportunamente saluti1 punto
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Hai ragione pure tu, ma mi sa che dopo l’investimento con le mille lire barbetti me ne starò tranquillo per un po’ ?1 punto
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Grazie . Felice per aver destato in te un interesse per la monetazione sabauda-1 punto
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Non collezioni AM Lire?.... E' giunto il momento di darsi da fare e non dimenticare qualche bel dollaro sigillo giallo1 punto
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ciao manca il rovescio, ma per il resto sono d'accordo con la tua ottima analisi Offrigli una 40na di euro (se il rovescio fosse ben messo anche 50), secondo me un giusto compromesso, sono bei soldi, per lui che li riceve e per te che la prendi... guarda qua https://rover.ebay.com/rover/0/0/0?mpre=https%3A%2F%2Fwww.ebay.it%2Fulk%2Fitm%2F2232918491401 punto
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Akarnanien - Städte: Oiniadai: Bronze 219-211 v. Chr. Av: Bärtiger Zeuskopf nach rechts, Rv: Flussgott Acheloos nach rechts, BMC 189.8, SNG Cop. 402, 6,15 g, schwarzgrüne Patina, sehr schön. [differenzbesteuert] Acheloo (o Aspropotamo) è il fiume della Grecia che scende dal monte Peristeri, in Epiro, fino a sfociare nel Mare Ionio allo sbocco del golfo di Patrasso. Nella tradizione mitologica dell’antica Grecia Acheloo era la personificazione divina dell’omonimo fiume. Miti, culti e personificazione ci attestano la sua importanza, pari del resto a quella del fiume che è uno dei più grandi della Grecia. Veniva rappresentato con corpo di toro, e meno spesso, di serpente (visto il percorso sinuoso del fiume), e col volto barbato. Come tutti i fiumi era anticamente inteso quale figlio del titano Oceano e della ninfa Teti, ma la sua particolare importanza ne faceva il figlio primogenito dei 3000 dèi fluviali. Gli si attribuivano la paternità delle Sirene, a volte delle Muse, e delle Naiadi, ninfe protettrici delle acque dolci. Da qui il culto di Acheloo nell’antica Grecia dov’era considerato padre e protettore di fonti e sorgenti come le fonti Castalia, Dirce e Pirene, rispettivamente a Delfi, Tebe e Corinto. Acheloo è anche entrato nel ciclo di Eracle come contendente, insieme allo stesso Eracle, della mano di Deianira, figlia del re dell’Etolia. Acheloo era l’unico pretendente che non si era ritirato alla vista del possente Eracle, che indossava la pelle di un leone che aveva ucciso presso Nemea. Nelle Metamorfosi di Ovidio, l’episodio si conclude con una lotta fra i due pretendenti nella quale Acheloo dimostra le sue capacità di trasformismo: si muta prima in serpente, poi in toro, poi in drago e infine in un uomo con la testa bovina. Al termine della lotta, vinto da Eracle che gli aveva strappato un corno, Acheloo, dopo essersi gettato nel fiume Toante (che da allora prese il suo nome e che oggi è il fiume Aspropotamo), cede alle sue pretese su Deianira. Secondo una delle molte e discordanti versioni del mito, il corno di Acheloo divenne poi la Cornucopia, simbolo di prosperità ed abbondanza (secondo altri la Cornucopia sarebbe invece il corno della capra Amaltea che allattò Zeus da infante).1 punto
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ciao, il catalogo ha solo monete veneziane, mi spiace. certo che la zoppola doveva essere davvero una collezione impressionante...1 punto
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Tra tanti guerrieri anonimi, uno dei più grandi eroi, dunque guerriero, del mito . Dal rovescio di un raro bronzo di Amastris in Paflagonia, Perseo, ritto, regge la testa di Medusa, ai suoi piedi il corpo della Gorgone .1 punto
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Taglio: 10 cent Nazione: Lituania Anno: 2015 Tiratura: 35.000.000 Conservazione: mBB Località: Padova1 punto
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Per quanto riguarda il Belgio ha assolutamente senso avere il bilinguismo, poiché esistono 2 Regioni che sono le Fiandre ( di lingua olandese ) e la Vallonia ( di lingua francese ). Il riconoscimento di tale caratteristica fu sancito definitivamente negli anni '60 del secolo scorso, dopo la lunga e veramente aspra contesa che ha avuto origine dopo la caduta di Napoleone nel 1815. Per farti intendere quanto sia importante questa nota storica, i giocatori della nazionale di calcio ( che hanno origine sia fiamminga che vallone ), per non urtare la sensibilità di nessuno, fra loro parlano in lingua inglese. Per il secondo quesito, attualmente Malta e Lussemburgo coniano differenti varianti, concernenti la presenza o meno dei simboli di zecca e del direttore della stessa. Tieni inoltre presente che i simboli possono cambiare nel corso degli anni, dovute ai naturali avvicendamenti, e questo è un discorso valido per tutti gli Stati ove i predetti sono presenti. Buona Serata1 punto
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Purtroppo della vita di Traiano ci sono giunte solo notizie incomplete e frammentarie in quanto l' opera di Svetonio termina con la vita di Domiziano e la Storia Augusta inizia con Adriano , quindi per le importanti vite storiche di Nerva e Traiano dobbiamo fare affidamento su altri storici imperiali , in particolare su Cassio Dione , storico che naturalmente tratta queste due personalita' nell' ambito di una visione storica piu' ampia e non nello specifico come fecero Svetonio e gli autori della Storia Augusta a proposito degli Imperatori trattati . Ci mancano quindi di Traiano una parte di quegli aspetti umani , positivi e negativi , nonche' di quelle passioni , che fanno da corollario alla vita di ogni uomo . Tornando al tema del Post , quale sara' stato il motivo per cui Traiano si interesso' delle antiche monete repubblicane e ne restitui' alla storia tantissime ? Forse subi' il fascino di una sorta di antiquariato numismatico ? Queste restituzioni interessano sia le monete repubblicane non familiari , sia quelle piu' numerose delle antiche Gens romane ; queste emissioni postume dovettero essere moltissime perche' molte ci sono giunte ai nostri giorni ; perche' poi ne scelse alcune all' interno di una stessa Gens e non altre ? Quale fu il motivo della selezione ? Sono domande che probabilmente non avranno mai risposte ma e' lecito chiedersele , anche nella speranza che qualcuno possa dare una valida spiegazione . Queste monete repubblicane rimesse in circolo da Traiano portano alla fine della legenda : REST , come siamo abituati a vedere nelle monete di “Restituzione” classiche , quando queste celebrano , ad esempio come nel caso di Augusto , le monete che furono emesse da diversi Imperatori postumi ad Augusto fino a Traiano Decio . Rimangono comunque monete misteriose ed affascinanti proprio perche' non se ne comprende il motivo per cui Traiano le riporto' in auge , probabilmente nei brevi periodi che Traiano trascorse a Roma . Tutte queste monete repubblicane recano al rovescio , in giro attorno all' iconografia centrale , la seguente legenda : IMP CAES TRAIAN AUG GER DAC PP REST ; in base alla scritta possiamo azzardare a datare questa serie di monete ; il PP non aiuta poiche' Traiano acquisi il titolo Pater Patriae nel 98 appena eletto , quindi l' unica scritta valida della moneta , piu' antica , e' DAC , titolo che Traiano prese dopo la prima guerra dacica nel 102 e che mantenne fino al 117 ; queste monete quindi furono coniate nell' arco di 15 anni , che siano state una sorta di testamento spirituale di Traiano ? In foto alcune di queste rarissime monete repubblicane “resuscitate” da Traiano , nelle quali alcune volte si intravede il nome del personaggio originale ; alcune foto , non tutte quelle pubblicate , sono riprese dal libro “Le monete d' oro e d' argento delle Repubblica romana” , Varesi – Castellotti , 1° edizione .1 punto
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Grazie a te per averci permesso di fare queste piccole scoperte. Attendiamo le "2/3 cosette", chissà cos'altro riusciremo a trovare!1 punto
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Gorny & Mosch Giessener Münzhandlung, Auction 207. lot 591, 15/10/2012 Nero, 54 - 68 n. Chr. Sesterz 66 n. Chr. Lugdunum. 21.44 g. Vs.: IMP NERO CAESAR AVG PONT MAX TR POT P P, Kopf mit Lorbeerkranz u. Globus n. r. Rs.: ROMA / S - C, Roma mit Viktoria u. Parazonium sitzt n. l. auf Panzer, dahinter drei Schilde u. ein Helm. RIC 516; C. 267 BMC 327; Mac Dowall, Nero 442; BN - . Dunkelgrüne Patina, ss-vz ILLUSTRAZIONE: ALBERO GENEALOGICO DI NERONE1 punto
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Classical Numismatic Group, Triton V, lot 1755, 15/01/2002 CILICIA, Tarsus. Maximinus I Estimate $2000 CILICIA, Tarsus. Maximinus I. 235-238 AD. Æ 36mm (23.56 gm). AVT K G IOV OVH MAXIMEINOC, radiate, draped and cuirassed bust right, seen from behind; P P across field / The Judgement of Paris: TAPCOV, MHTPOP in exergue, Paris seated left on rock, wearing Phrygian cap and holding apple in right hand and lagobolon in left, facing Aphrodite, nude, standing left, drawing drapery from shoulder, Hera enthroned left, and Athena standing left, resting shield on ground before her and holding spear in left hand; AMK above, B to right. SNG Levante -; SNG Levante suppl. -; SNG France 1587 (same dies); SNG von Aulock -; BMC Lycaonia, etc. pg. 205, 223; Cornell 117 (this coin). VF, brown patina with sandy highlights. ($2000) From the David Simpson Collection. Ex Classical Numismatic Group Auction XXIV (9 December 1992), lot 497. Same obverse die as the following lot. Before the birth of her second son, Hekaba, wife of King Priam of Troy, dreamed that she had brought forth a flaming firebrand that destroyed the city, and the new-born child was therefore exposed on Mount Ida. Brought up by a shepherd, he was called Paris, and later, by his courage, earned the name Alexander or 'defender of men'. He was beloved by the nymph Oenone, but he deserted her as a result of a tempting suggestion by Aphrodite which led to the Judgement of Paris. When Hermes came to Mount Ida with the three goddesses he called Paris and said to him: "Come here and decide which is the more excellent beauty of face, and to the fairer give this apple's lovely fruit." (Colluthus, The Rape of Helen 130). While Paris reflected, the goddesses, who for the occasion had bathed their immortal bodies, offered him bribes in order to win the apple award of beauty: Athena offered him the command of Phrygia and the destruction of Hellas, or as some say, that he would be bravest of mortals and skilled in every craft. Likewise Hera offered him, besides wealth, the dominion over Asia and Europe. But Aphrodite offered him the hand of Helen, whose beauty was famous worldwide, and this bribe won the apple. ILLUSTRAZIONE: PARIDE RAPISCE ELENA1 punto
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L'ho pagata 120. Comunque si, l'acquisto è stato abbastanza impulsivo, giusto perchè era un pezzo che ancora non avevo ed il prezzo mi sembrava onesto.1 punto
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Bene, ho già messo un post.it in bacheca. Roberto1 punto
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Vivissimi complimenti anche da parte mia CENTURIONEAMICO hai mai pensato di scrivere un libro? Io lo comprerei immediatamente Siete forti ragazzi1 punto
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