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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/06/19 in Risposte

  1. Abbiamo atteso qualche giorno per comprendere il riscontro da parte del pubblico e degli operatori, alcuni dei quali qui resi pubblici . Della iniziativa programmata dal pomeriggio del venerdì 1 febbraio alla sera del sabato 2 febbraio potremmo distinguerla su quattro temi : 1)Affluenza del pubblico, 2)gestione logistica, 3) ritorno commerciale degli operatori 4) Spazi culturali gestiti 1) AFFLUENZA definiremmo eccellente la presenza del venerdì alla presentazione del libro che ha inaspettatamente superato la capienza della sala . Buona la presenza in mattinata dove oltre alla apertura del convegno, erano previste le tre conferenze. Decisamente scarsa la presenza nel pomeriggio. Quest'ultima per certo penalizzata dalla prima edizione, dal maltempo (che ha scoraggiato gli arrivi da media percorrenza) 2) LOCATION E GESTIONE DELLA LOGISTICA : tutti hanno riconosciuto ed elogiato la prestigiosa location , la luminosità , la ampiezza nonché la presenza della guardiania armata e dei servizi accessori quale bar ristorante etc. 3) RITORNO COMMERCIALE: va riconosciuto che fatto salvo qualche eccezione e' stato sofferto da diversi ma molto apprezzato lo spirito con cui si gestiva tale iniziativa. Tra le cause sicuramente la novità della prima edizione e la concomitanza con Berlino. 4) SPAZI CULTURALI GESTITI: la presentazione del libro al venerdì 1 introdotta dal Prof. Gorini ( tanto da dover declinare l'accesso a chi non aveva prenotato) , la visita guidata al Bottacin ma anche le tre conferenze della mattina (con particolare riguardo alla presentazione del Museo della Zecca da parte della Prof. BAlbi De Caro) e' stato un successo riconosciuto da tutti e la vera punta di diamante. Come Circolo Numismatico Patavino abbiamo cercato di fare il massimo ed il meglio per mostrare agli operatori la potenzialità del luogo e del progetto e questo siamo felici che ci sia stato riconosciuto. Anche da parte dei nostri soci e' stato un investimento in termini di fatica e credeteci, anche economici, ma consapevoli che va costruito. Per certo il ritorno concreto che come associazione abbiamo avuto e' sulle relazioni (molti rappresentanti in forma privata che si sono presentati elogiando il ritorno a Padova di eventi di questa natura il ritorno di tali progetti lo si vede nei due anni successivi) ma anche sul diffondere la numismatica : moltissimi i professionisti che, sebbene non esperti e non hanno fatto acquisti, si sono mostrati stupiti di trovare nella numismatica pezzi di storia a prezzi giudicati abbordabili . Anche questo e' un segnale di come si diffonde la numismatica e il collezionismo. Da parte nostra come Circolo Numismatico Patavino rimane la disponibilità a mantenere i contatti istituzionali con il Comune di Padova per conservare la location e proseguire con la iniziativa sul territorio. Per certo in data diversa e più confacevole per facilitare l'ambito di scambio e commerciale ( e che quello che maggiormente ha sofferto). Ma i veri decisori per la edizione 2020 saranno gli operatori (dove va meglio condiviso il programma) ma anche la presenza dei collezionisti dove bisognerebbe duplicare la forte rete presente in qualche altro evento numismatico. Invitiamo anche altri che sono venuti, a commentare l'evento. Grazie di nuovo a tutti gli aderenti
    6 punti
  2. That’s very true! Many people are under the misconception that all old and ancient coins are expensive, which is not really the case.. One must understand that the market value of a coin mainly depends on rarity and condition... there are many historical coins which are affordable and people should definitely be encouraged to collect them!
    3 punti
  3. Per Stati Preunitari e tutto il Regno d'Italia : Giovanni Carboneri - La Circolazione monetaria nei diversi stati Vol. I Monete e biglietti dalla Rivoluzione francese ai nostri giorni , Tipografia Unione editrice Roma 1915
    3 punti
  4. In fondo si, il medievale e' ancora un ambito dove se non vai sulle monete simbolo, top, trovi anche a poco monete di riferimento, significative e che possono darti grandi soddisfazioni. La moneta medievale spesso di primo acchito non ti conquisterà, ci vuole tempo, occhio, studio dei particolari, ma quando avrai capito come leggerla e a volte trovarci anche segni o variantine potrà appagarti senza spendere come in altre monetazioni. Proprio la difficoltà, il non dare nulla per scontato, il cercare e capire la moneta rendono le monete medievali ostiche ma molto affascinanti, non c'è che da provare e qui sul forum ci sono discussioni ormai bibliche su alcune di queste monete in cui per anni gruppi di studiosi si sono rotti la testa anche arrivando a considerazioni importanti divertendosi nel contempo, il medievale nei gruppi e' sempre stato negli anni un gruppo di studio rispettoso del parere altrui e con stima e rispetto reciproco che sono le basi per fare qualcosa di buono insieme.
    3 punti
  5. Accadde oggi 5 febbraio del 2 d.C. che il Senato e il Popolo Romano conferì ad Augusto il titolo di Pater Patriae (Padre della Patria) “Mentre esercitavo il mio tredicesimo consolato [2 a.C.], il senato e l’ordine equestre e tutto il popolo romano mi chiamarono padre della patria, e decretarono che quell’appellativo fosse inscritto nel vestibolo della mia casa e nella Curia Giulia e nel Foro Augusto sotto la quadriga che in mio onore vi fu posta per decreto del senato.” Augusto, Res Gestae, 35. La locuzione latina iscritta di solito sulle monete o su i monumenti imperiali era abbreviata epigraficamente come P.P. Il titolo non rappresentava una particolare magistratura e quindi non aveva carattere giuridico ma era solo un riconoscimento onorario ufficiale attribuito dallo Stato. Valerio Messalla glielo comunicò in Senato: «Le mie parole siano di buon auspicio e di felicità a te e la tua famiglia, Cesare Augusto! Così noi riteniamo di invocare eterna prosperità e gioia eterna per la Res publica: il Senato, con il consenso del popolo romano, ti saluta pater patriae (padre della patria).» (Svetonio, Augustus, 58.) Al che Augusto rispose: «Avendo ottenuto quanto avevo desiderato dai miei voti, padri coscritti, che altro potrei chiedere agli dei immortali se non che possa vedere questo vostro accordo mantenersi fino all'ultimo giorno della mia vita?» (Svetonio, Augustus, 58.) Ciao Illyricum
    3 punti
  6. N° 7 PARMA. Repubblica. Autonome, 1248-1322. Denaro imperiale. Mi gr. 0,70 Dr. DE PARMA. Castello a tre torri. Rv. IMPERATOR. Croce patente. CNI 7/12; MIR 905. Bel BB Ex Asta Ranieri 13 del 10/11/2018 lotto 546 aggiudicato a 50€ N°8 MESSINA - Federico II (1197-1250) - Denaro - (1209-1213) - Aquila coronata - R/ Croce intersecante - (MI g. 0,44) R Spahr 86; MIR 82 Emessa per le nozze con Costanza d'Aragona; BB-SPL Ex Asta Bertolami del 24/02/2018 lotto 1125 aggiudicato a 25 € N°9 ENGLAND. Edward I (1272-1307). Penny. London. New coinage, class IIIg. Obv: ЄDWR ANGL DNS ҺУB. Crowned bust facing. Rev: CIVITAS LONDON. Long cross patté, with trefoil in each angle. SCBC 1393; North 1022. Condition: Very fine. Weight: 1.42 g. Diameter: 19 mm. Ex asta Naumann lotto 672 aggiudicato a 40€ N°10 RAVENNA - Archbishops, Anonymous issue AD 1200-1300. Ravenna Denaro BI 15mm., ,51g. good very fine Ex Asta Savoca del 30/11/2018 lotto 2283 aggiudicato a 16 €
    3 punti
  7. Buonasera è con un pò di orgoglio modenese che vi mostro questo scudino del 1782 con il quale concludo il giro delle monete d'argento dell'ultimo regnante del ducato di Modena. dopo tallero ,tre e due scudi ecco anche la più piccina....lo stemma di casa estense in questa serie di monete è davvero superbo. come vi pare? grazie a chi commenterà e un saluto a tutti marco
    2 punti
  8. Purtroppo i miei sempre pressanti impegni hanno determinato una forte riduzione della mia presenza nel forum e faccio fatica ad essere più esaustivo. Colgo l'occasione per allegare un interessante lavoro di Barello e Manenti (reperibile su Academia.edu https://www.academia.edu/38268310/F._Barello_-_A.M._Manenti_Il_ripostiglio_di_Scoglitti-Camarina_1938._Tutela_esportazione_e_falsificazioni_monetali_in_Notiziario_del_Portale_Numismatico_dello_Stato_12_2018_ che sembra essere piuttosto un racconto di Camilleri... Partendo da una bella moneta in elettro che era stata presentata all'Ufficio di Esportazione di Torino per essere venduta all'estero, essa ha ricevuto diniego in ragione della sua importanza come bene culturale. Senonché a un esame più approfondito essa era risultata essere un falso e quindi sottoposta al sequestro Approfondendo le indagini gli autori hanno riscontrato un altro esemplare della stessa coppia di conii, ma senza errori di battitura, in un'asta Gorny & Mosch (244/2017, n. 104, definito proveniente da Rinaldi di Verona, nel 1969, ma del pero ridicolmente alto, di 5,64 g quando questi elettri pesano 3,4-3,6 g). Inoltre è stato rintracciato altro esemplare, sempre da Gorny & Mosch, con lo stesso diritto, ma diverso conio rovescio, definito R2, anch'esso definito falso dagli autori: Ma la cosa strana è che sono stati reperiti altri falsi sempre più vecchi, talvolta con lo stesso rovescio incrociato ad almeno altri due diritti con diversi simboli (Protome equina e anfora) a loro tempo riconosciuti falsi. E alcuni esemplari erano addirittura presenti in un tesoretto che si dice proveniente dalla spiaggia di Scoglitti, nel 1938. Gli autori hanno ricostruito le circostanze di tale ritrovamento e hanno riscontrato certe anomalie che fanno supporre una contaminazione (già allora !) con pezzi falsi. Addirittura i primi falsi noti sarebbero ancora più vecchi, comparsi nel 1912 e sarebbero stati censiti in tutto, da allora, 32 esemplari usciti dalla medesima officina, con 3 conii di diritto e 3 conii di rovescio, variamente incrociati.... Inutile dire che non fu identificato il pericoloso falsario siciliano di allora.... Per chi vuole divertirsi a ricostruire tutti i pezzi (non tutti illustrati in quanto alcuni già presenti in musei noti), senza dimenticare che si tratta di un ennesimo episodio sulle difficoltà di studiare materiale anche da ripostigli, quando non hanno tutti i crismi di integrità all'origine come ad esempio nel caso di un ripostiglio trovato intatto in scavo archeologico: Barello & Manent 2018i Il_ripostiglio_Scoglitti-Camarina_1938.pdf In ogni caso sarebbe utile mettere ordine su questi esemplari e conoscerli meglio, anche in comparazione con esemplari autentici. Buon lavoro !
    2 punti
  9. La BCE e le non meglio precisate varie istituzioni europee non hanno potuto imporre niente perchè non sono state nemmeno chiamate in causa, in quanto fin dall'inizio gli stati hanno deciso che la questione del cambio del contante delle ex-valute dovesse rimanere competenza degli stessi. Se proprio vogliamo tirare in ballo un'istituzione europea questa è il Consiglio, ovvero proprio l'assemblea dei capi di governo degli stati. Bello? Brutto? Giusto? Sbagliato? Possiamo discuterne quanto vogliamo, basta farlo con cognizione di dove sta la responsabilità delle cose. La mia opinione personale è che come in tutti i sistemi confederali o federali non è detto che ogni cosa debba essere per forza uniformata... per poi magari andarsi a lamentare come certi fanno che "l'Europa cerca di appiattire le culture dei popoli" e via farneticando. La disparità di trattamento in questo caso non mi pare un fatto catastrofico, dato che nella maggioranza degli stati ogni cittadino ha comunque avuto un lasso di tempo non certo breve per cambiare i suoi vecchi soldi in quelli nuovi. Se poi a distanza di decenni salta fuori all'improvviso qualche gruzzoletto (trovato a caso in giro, dimenticato da chissà chi... o magari tirato fuori dalle banche di Bananas dov'era stato depositato illegalmente) è tutt'altro discorso.
    2 punti
  10. Ciao @avgvstvs, era ovvio che se l'avevi postata c'era un motivo, io non me ne ero accorto ma effettivamente sembra così evidente ......visto che non ti esponi mai provo ad indovinare dove vuoi "andare a parare" mettiamo che sia veramente una"E", quella dopo potrebbe essere una "R" ? Sbaglio o ne abbiamo già viste di forma rettangolare?
    2 punti
  11. La particolarità di questo esemplare è, secondo me, la forma della "r" al rovescio che somiglia -da queste foto- ad una "E". Segni casuali? Effetto dell'inquadratura? Intanto, teniamola da parte...
    2 punti
  12. Quando parliamo di banconote così rare in fds il prezzo essenzialmente lo fa il venditore. Se trovi l’amatore tranquillamente 1000, come suggerisce PriamoB PS poi sarò strano io ma tutti quei soldi non li spenderei mai per una varietà che si riconosce solo con una lampada UV...
    2 punti
  13. acquistata forata.. che ho fatto restaurare perché tutto sommato non era messa male a livello di conservazione.. certo di questi tempi non l'avrei mai fatto.. errore di gioventù... mi è costato più il restauro che la moneta.. diciamo che ho fatto beneficienza per salvare il patrimonio dei beni culturali ?. Da notare che oltre al buco è stata ricostruita anche la "D", che in parte non c'era più e anche il puntino...è stato fatto proprio un bel lavoro. Peccato che, con la patina che ha messo su, quel foro ha patinato diversamente... quando era lavata era tutto omogeneo il colore. Il foro era netto e preciso... forse non è mai stato usato come ciondolo in quanto intorno al foro non c'era alcun graffio derivante da contatto con una catenina.. a meno che non sia stato usato un laccio.
    2 punti
  14. Fonti primarie per il periodo di Vittorio Emanuele III : MINISTERO DELLE FINANZE DIREZIONE GENERALE DEL TESORO Relazione sui Servizi della Regia Zecca per l' esercizio finanziario 1910-1911. Roma 1912.Tipografia Bertero MINISTERO DELLE FINANZE DIREZIONE GENERALE DEL TESORO Relazione sui Servizi della Regia Zecca per l' esercizio finanziario 1911-1912. Roma 1913.Tipografia Bertero MINISTERO DELLE FINANZE DIREZIONE GENERALE DEL TESORO Relazione sui Servizi della Regia Zecca per l' esercizio finanziario 1912-1913. Roma 1914.Tipografia Bertero MINISTERO DELLE FINANZE DIREZIONE GENERALE DEL TESORO Relazione sui Servizi della Regia Zecca per l' esercizio finanziario 1913-1914. Roma 1915.Tipografia Bertero MINISTERO DELLE FINANZE DIREZIONE GENERALE DEL TESORO Relazione della Regia Zecca - 25 esercizi finanziari dal 1 luglio 1914 al 30 giugno 1939. Roma 1941.Istituto Poligrafico dello Stato
    2 punti
  15. Benvenuto anche a te @Baylon in questo salotto virtuale di biblionummofili entusiasti e incalliti … l'ambito che ti interessa è decisamente vasto e può essere approcciato a diversi livelli di approfondimento, dato il taglio "collaterale" della presente discussione comincerei proponendo un paio di opere gustose e particolari: Domenico Luppino / Stato e collezionismo: indagine sulla numismatica: dalle prove e progetti alle legende numismatiche italiane (1730-2002) E' un'opera molto originale che conduce dietro le quinte della produzione monetaria italiana contemporanea rivelando una ricchissima messe di notizie ed informazioni illuminanti, una lettura appassionante e arricchente… l'autore inoltre ha prodotto altri splendidi e originali volumi sulle prove ed i progetti di monete italiane, anche dei Savoia. Un'altra opera assai importante è: Michele Cappellari, Matteo Rongo, Simone Ascenzi / La Monetazione di Vittorio Emanuele III: raccolta legislativa commentata dal gennaio 1900 al dicembre 1947 Trattasi di una vera e propria bibbia conoscitiva della monetazione di Vittorio Emanuele III con tutti i riferimenti normativi attinenti alla monetazione, sicuramente indispensabile per gli appassionati della produzione del Re numismatico… Altri appassionati potranno sicuramente arricchire il quadro bibliografico del Regno concentrandosi sempre su opere più particolari e defilate, interessanti anche altri ambiti storici ed economici...
    2 punti
  16. E' vero, più che di una questione economica si tratta di una questione culturale, di sensibilità all'oggetto. Prima bisogna comprendere cosa c'è dietro la moneta, i suoi aspetti economici, artistici, culturali e politici, poi il resto vien da sé. Ogni monetazione può avere le sue attrattive: quella medievale italiana ti affascina soprattutto per gli aspetti legati alla ricca storia delle nostre città, mentre quella romana (che per gli antoniniani del III secolo ed i bronzi del IV secolo, può presentare prezzi ancora inferiori a quelli delle monete presentate da @Matteo95) ne offre delle ulteriori, così come altre tipologie monetali. Tornando all'aspetto economico, ricordo di aver avviato la mia collezione frugando nelle ciotole del mercatino del Cordusio e non credevo ai miei occhi di poter acquistare dei piccoli bronzi romani, tutto sommato decenti, dei veri e propri pezzi di storia, a sole cinquemila/diecimila lire. Saluti a tutti. Federico
    2 punti
  17. concordo con @gpittini e con gli altri : molto difficile giudicare dalle foto molto sgranate. Gli elementi da attenzionare sempre da ciò che si " interpreta" : Rispetto agli esemplari del Pautasso il naso della dea è un po' anomalo sembra schiacciato , in tutti gli esemplari censiti ha la caratteristica di essere più allungato. Anche la testa dell'animale/leone è anomala rispetto agli esemplari suddetti, in particolare criniera molto scarna e stilizzata quasi inesistente , testa che è diventata una linea di contorno L'aspetto più caratteristico è la legenda che non mi sembra assomigli a quelle dei conii del Pautasso : vedi immagini allegate. Potrebbe assomigliare alla 525b, Ma in questo caso la legenda ha un aspetto più curvo tale che la " I " finale sembra "incontrare" la testa dell'animale (466), " i" che nella moneta postata non si vede o meglio sembra intravvedersi fuori conio. Detto ciò la moneta potrebbe essere sicuramente genuina , ma visto che le immagini non aiutano potrebbe essere interessante sapere il diametro e in particolare il peso che potrebbe aiutare, confrontando con i pesi degli esemplari catalogati.. Altra nota nei falsi di cui sono a conoscenza non è presente ne il dritto ne il rovescio della moneta postata. Alberto
    2 punti
  18. Visto che le discussioni sugli stati UE che non hanno ancora l'Euro sono sparse in giro ho pensato di riassumere la situazione aggiornata in un solo thread, aggiungendo qualche altra informazione utile, in modo che si possa continuare a discuterne avendo sempre sotto mano il quadro generale. ________________________________ [ERM II, ovvero Meccanismo Europeo di Cambio. Sistema secondo cui chi aderisce al meccanismo deve mantenere la sua valuta con un margine di fluttuazione del ± 15% rispetto all'euro. Per entrare nell'unione monetaria bisogna farne parte per almeno due anni] Bulgaria Il 29 giugno 2018 il ministro delle finanze bulgaro e il governatore della Banca Nazionale Bulgara hanno inviato una lettera all'Eurogruppo per chiedere l'ingresso nell'ERM II entro luglio 2019 ( http://www.consilium.europa.eu/media/36111/letter-by-bulgaria-on-erm-ii-participation.pdf ). Il 12 luglio l'Eurogruppo e la BCE hanno pubblicato una dichiarazione sui passi necessari perché la Bulgaria venga accettata nel meccanismo ( http://www.consilium.europa.eu/en/press/press-releases/2018/07/12/statement-on-bulgaria-s-path-towards-erm-ii-participation/ ). La permanenza nell'ERM non sarà un problema dato che la Bulgaria ha la sua valuta ancorata da cambio fisso all'euro ( 1,95583 lev = 1 euro ). Tutti gli altri requisiti sono già soddisfatti ma la Bulgaria è ostacolata dal troppo elevato tasso di corruzione, che spaventa non poco e fra l'altro impedisce il via libera a Schengen. Romania La Romania scalpita per l'ingresso nell'unione monetaria ma l'obiettivo del 2022 che il governo aveva fissato l'ultima volta non è considerato realistico, perchè nonostante il forte sviluppo economico c'è bisogno di riforme strutturali per rendere più stabile e moderno il sistema. Per ideare un piano dettagliato di passaggio all'euro è stata fondata la "Commissione nazionale per il passaggio alla moneta unica" che coordinerà gruppi di lavoro tematico formati da membri dell'Amministrazione Presidenziale, delle confederazioni padronali e sindacali, della Banca Nazionale di Romania e dell'autorità di vigilanza finanziaria rumena, ma anche da personalità della scienza e della cultura e da rappresentanti di organizzazioni non-governative. Per quanto rigurada la possibile data d'ingresso non ci si sbilancia troppo ma ora si parla di non prima del 2024. Croazia Anche l'ultimo entrato in UE sta cominciando a darsi da fare. Alla fine dell'anno scorso è stato presentato congiuntamente da governo e Banca Nazionale Croata il documento "Strategia per l'adozione dell'euro in Croazia" (*), dove si spiega nel dettaglio cosa dovrebbe fare la Croazia per arrivare all'adesione all'unione monetaria e le linee guida da seguire anche durante e dopo l'evento. Dato che alcuni criteri non sono ancora soddisfatti non si stimano date per l'ingresso: per ora di certo c'è solo che la prima tappa sarà l'adesione all'ERM II, con l'intenzione di attuarla entro il 2020. In Croazia l'euro è già oggi piuttosto usato: basta pensare che l'80% dei crediti e dei risparmi sono espressi in euro, come anche molti prezzi. (*) https://euro.hnb.hr/documents/2070751/2104255/e-strategy-for-the-adoption-of-the-euroin-Cro.pdf/9e02b33f-665a-46a9-a1b6-ac63f9af3c95 Altri stati e casi particolari UNGHERIA - L'ingresso nell'unione monetaria, cosa gradita a una vasta maggioranza della popolazione, richiede una modifica costituzionale. Il primo ministro Orbán ha posto di fatto veto stabilendo che non entreranno prima che lo stato abbia raggiunto il 90% della media di reddito pro-capite dell'eurozona. REPUBBLICA CECA - Il governo ha una posizione attendista e si limita a dichiarare che bisognerebbe entrare "il prima possibile" nell'unione monetaria. POLONIA - L'adozione dell'euro richiede una riforma costituzionale ma il governo non sembra realmente intenzionato ad affrontare la questione generale dell'ingresso nell'unione monetaria. SVEZIA - In seguito al referendum del 2003 continua a rimanere fuori dall'unione monetaria evitando apposta di entrare nell'ERM II. UK e DANIMARCA hanno l'opt-out che gli permette di rimanere fuori dall'unione monetaria, salvo loro ripensamenti. La Danimarca aderisce lo stesso all'ERM II e mantiene volontariamente un margine di fluttuazione ristretto al ± 2,25% sull'euro, attuando di fatto un cambio fisso. Paesi non UE ALBANIA - Dal 2014 è uno dei candidati ufficiali all'ingresso in UE. Nonostante il percorso d'adesione sia ancora lungo già da tempo si parla di adozione unilaterale dell'euro, come in Montenegro e in Kosovo (per quest'ultimo escluse le zone del nord a maggioranza serba), dove l'euro viene usato come valuta nazionale. Il principale sostenitore di quest'idea è l'economista Zef Preçi, direttore del Centro Albanese per la Ricerca Economica, secondo cui in tutti i Balcani occidentali sarebbe meglio sostituire le valute locali con l'euro, sia per favorire la crescita economica che per spronare il processo di allargamento dell'UE nell'area. Si fa anche notare che come in altri paesi gran parte dei risparmi e dei prestiti albanesi sono già ora denominati in euro, il cui tasso di cambio influenza anche la formazione dei prezzi. Altri esperti invece sono contrari e sostengono che il passo sarebbe prematuro, in quanto l'Albania ha ancora molto da fare nel corretto funzionamento dello stato di diritto e nella stabilità finanziaria. In quest'ottica i casi dl Montenegro e Kosovo sono ritenuti particolari, in quanto per loro l'adozione dell'euro era soprattutto un modo per ottenere l'indipendenza effettiva dalla Serbia.
    1 punto
  19. cari amici, tra le mille cose che sto leggendo mi sono imbattuto in "DN ODINN P F AVC? germanic imperial portraits on scandinavian gold bracteates" - Axoboe-Kromann lettura davvero interessante per molti, perché tratta proprio (e non solo) di monete romane come "prototipi" dei bratteati vi porto un bell'esempio, il bratteato di Undley - 23 mm, "ispirato indiscutibilmente da una monetina romana….. ci sono ben 3 elementi almeno presi da questa emissione di IV secolo
    1 punto
  20. peppe1111111111

    oro

    salve sono nuovo del forum desidero avere info su questa serie di medaglie 20° della Repubblica in oro 21 sono 5 medaglie di diversi Presidenti peso 25-27 gr cadauna CONIATE MILANO per conto IPZS può avere un valore interessante? ciao e grazie a tutti...
    1 punto
  21. Creo una nuova discussione per non interferire ulteriormente nel topic di @Illyricum65 . Dato che @Stilicho e' stato cosi bravo ,per "punizione"? dovra' definire a quale prototipo lisippeo e' ispirata l'immagine del suo avatar . Naturalmente la ricerca e' aperta a tutti coloro che vorranno cimentarsi. Buona caccia.
    1 punto
  22. Salute è da parecchio che non posto video di Daverio. Anzicchè vedersi un film è stupendo seguire questo studioso d'arte e storia in questo video Salutoni odjob
    1 punto
  23. Et voilà ! Trovato !
    1 punto
  24. 1 punto
  25. Intanto rinnovata oggi la tessera per il 2019 del Circolo Numismatico Bergamasco e anche questo conta molto per un Circolo, un mio amico mi ha parlato poi anche di una nuova medaglia molto bella fatta fare, direi però a questo punto buon Convegno commerciale e buon caffè numismatico !
    1 punto
  26. Buonasera Rocco, la moneta in perizia è giudicata FDC...
    1 punto
  27. Un'altra moneta da ciotola del XVII° secolo. Il foro è dell'epoca, sicuramente praticato sulla moneta da qualche devoto per poter essere indossata, me lo fa ipotizzare la presenza di San Giorgio, patrono di Ferrara. Stato Pontificio - Clemente X° zecca di Ferrara 1676 Mezzo baiocco in rame (gr. 6,50 - 28 mm)
    1 punto
  28. Grazie mille! Vedrò se potrò venire...comunque complimenti e in bocca a lupo!
    1 punto
  29. Noto con piacere che questa bella banconota è stata apprezzata ?. Le banconote francesi sono cariche di storia e, il più delle volte sono delle opere d'arte in miniatura (tranne l'ultima serie, direi... ? ) Provvederò a postare prossimamente qualche altro biglietto francese proveniente dalla mia collezione.
    1 punto
  30. Buonasera a tutti, sono nuovo del forum... anch’io come tutti voi sono amante delle monete napoletane, a tal proposito posto il mio 20 grana di francesco ll veramente bello...!
    1 punto
  31. si ma è più un "amo" perché non è scritta proprio così, c'è un riferimento all'"alto" e una dissertazione in merito.. l'articolo è molto piacevole https://www.academia.edu/2380676/Morten_Axboe_and_Anne_Kromann_DN_ODINN_P_F_AUC_Germanic_Imperial_Portraits_on_Scandinavian_Gold_Bracteates
    1 punto
  32. Buongiorno a tutti Inserisco una piccola monetina, solo poco più di 16 mm. Monete con il profilo della Regina Vittoria (Regina del Regno Unito 1837-1901) penso siano fra le più "forate" . Sicuramente anche questa monetina è stata impiegata come ciondolo per una collana. 3 pence 1855
    1 punto
  33. Guinea, 5 sylis 1971, alluminio, km 45. Il syli sostituì il franco guineano dal 1971 al 1985. al dritto busto di Almamy Samory Touré ; sovrano africano nato nel 1830 nel villaggio di Sanankoro in Guinea al rovescio: valore e motto TRAVAIL-JUSTICE-SOLIDARITE (lavoro, giustizia, solidarietà) e LE 1er MARS 1960 , data della creazione della moneta nazionale e della Banca della Repubblica di Guinea.
    1 punto
  34. Anche io bramo ...prima o poi ...ho avuto però modo di consultarla per delle ricerche, indubbiamente da avere, finanze permettendo, perché ti apre un mondo straordinariamente affascinante per chi ama come me raccontare, e in questa opera ci sono le storie, le storie più incredibili delle monete e che monete ...
    1 punto
  35. @dabbene… ecco un'opera capitale che purtroppo ancora non possiedo e che bramo non poco, lavoro non solo di grande rilevanza scientifica ma anche didattica in quanto permette di decifrare e spiegare la componente epigrafica delle monete, le legende monetali erano sempre scritte in un latino fortemente compendiario, irto di abbreviazioni e di riferimenti a motti e stilemi cari alle varie dinastie o autorità emittenti...poi è anche un'opera di colui che considero il mio mentore e ispiratore principale in ambito numismatico quindi vi è anche un aspetto affettivo che mi lega alla sua produzione… parlando di affettività è proprio ad una sua opera che sono particolarmente legato, forse una delle opere più particolari e originali della numismatica italiana, mi riferisco a "Gli assedi e le loro monete", in tre volumi ponderosi, opera ricchissima di fascino e sapore storico nonostante il riferimento a situazioni storiche sostanzialmente drammatiche e tragiche come gli assedi con il loro carico di violenza e sofferenza diffusa, ma la magia di Traina è quella di condurre con garbo il lettore in vicende dure e difficili ricostruendo in dettaglio momenti apparentemente secondari eppure vitali come la produzione monetaria in condizioni estreme… a mio parere un'opera preziosissima degna di figurare nelle più serie biblioteche numismatiche.
    1 punto
  36. E' la volta del profilo della Liberty degli Stati Uniti d'America in questo cent del 1845, sicuramente un forte simbolo, sinonimo di appartenenza. Anche in questo caso il foro sembrerebbe d'epoca, un piccolo nominale ma con un grande significato per chi aveva scelto di portarlo con se. Stati Uniti, un cent braider head (100% rame - gr. 11 ca. e 27,50 mm)
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  37. Grazie @acraf per questo interessante spunto di lettura, che apre a riflessioni che direi siciliane nell’oggetto - la moneta in elettro di Agatocle di Siracusa - ma anche per la commistione e confusione fra vero, verosimile e reale, che mi sa tanto di Camilleri, come suggerito sopra, ma forse ancor di più di Sciascia... Ebbene, la moneta sopra è evidentemente fuori dal range ragionevole di peso per il tipo. Ma come se non bastasse, ho avuto un sobbalzo quando ho visto un ulteriore esemplare, dal peso dichiarato di 5,64 g, alla prossima Gorny & Mosch 261, lotto 101: Il dritto ricalca fedelmente quello dell’esemplare falso bloccato all’ufficio esportazione MIBAC, è comunque molto poco credibile, e ho una certa difficoltà a credere che possa ritornare ragionevolmente in asta dopo due anni esatti dalla precedente vendita... Si tratta infatti proprio del lotto 104 della Gorny & Mosch 244 del marzo 2017, e condivide il conio del dritto con l’esemplare che la stessa Gorny aveva ritirato nell’asta 224, lotto 76, dal peso dichiarato 3,68 g: Ora, a voler anche credere che il vero talvolta è più incredibile del verosimile, possiamo credere che la moneta prossimamente alla G&M sia genuina, con quel evidente sovrappeso e con una provenienza da un conio incriminato? Direi proprio di no...
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  38. Io sono un po’ tradizionalista, e quindi metto ora un “ monumento “, da qui si può partire a capire, raccontare, spiegare le monete con motti, imprese, legende, grande opera di Mario Traina.
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  39. Salve @Legio II Italica , bellissima galleria di ritratti! Anche se si tratta ormai di volti anonimi, mi piace pensare che la loro memoria viene comunque tramandata, perché finché qualcuno, visitando un museo o sfogliando un libro, soffermandosi ad osservarli penserà anche solo per un momento "Chissà chi era costui? Cosa ha fatto?", non saranno dimenticati. Un saluto e grazie per il bel post
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  40. Ho in collezione il pezzo da 50 di questa serie.... abbastanza disastrato ma mi venne offerto al facciale e non volli farmelo sfuggire. Si tratta di una banconota di fattura francese, realizzata con la carta velina tanto apprezzata oltralpe e tanto facile a rovinarsi. Piccola annotazione: i biglietti emessi dalla Bank deutscher Länder sono tuttora convertibili in euro quindi, per quanto straccetto, un minimo di valore lo conserva.
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  41. E secondo te ci mettiamo a discutere su di un'intera raccolta di banconote per così poco? Costava un migliaio di euro in più (l'inserzione è stata chiusa).
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  42. Assolutamente no. Il fascino di Ercole ha contaminato anche gli artisti del Rinascimento Parco di Bomarzo - Ercole squarta Caco. Alle influenze di Ercole nel Rinascimento hanno dedicato anche mostre. http://www.artsblog.it/post/6731/ercole-il-fondatore-dallantichita-al-rinascimento-a-brescia-un-percorso-nella-storia-dellarte Compositori di musica classica gli hanno dedicato brani E’ comparso su dollari USA del 1830 E pure vola nei cieli moderni Hercules Loockheed C 130 Lo vediamo anche al cinema come cartone animato Hercules, Walt Disney, 1997. O in TV/DVD: E anche in tempi moderni lo vediamo raffigurato su monete nelle sue Mitiche Fatiche Gibraltar, 2 Pounds, 1997 ELIZABETH II-GIBRALTAR 1997 Crowned youthful bust of Queen Elizabeth II right . THE LABOURS OF HERCULES . 2 / POUNDS Hercules strangling the Nemean Lion Reeded edge Brass outer ring, Copper-Nickel center, 12.00g, 29mm Mintage: Unlisted KM 755 https://www.beastcoins.com/Topical/Hercules/Hercules.htm Per cui dopo 2500 anni il fascino esercitato da Ercole continua a manifestarsi… Ciao Illyricum
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  43. Africa Occidentale Francese 25 francs 1956, km 7, alluminio-bronzo.
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  44. Buonasera a voi, scrivo qui di seguito alcuni pensieri sparsi. Per @numa numa: é vero quanto scrivi, la zecca di Sens come luogo di emissione - o quantomeno di indicazione geografica - per questa tipologia di monete ancora oggi non è accettata da tutti. Per quel che può valere la mia opinione, io credo che il Lafaurie avesse ragione (per la verità l’attribuzione a questa città era gia stata proposta da Völcker alcuni anni prima). Alcuni anni fa sono venuti alla luce in territorio francese due monete di re Pipino il Breve con legenda ECL // SEN la prima e la scritta SEN sulla seconda. Le due monete per chi le ha pubblicate sarebbero senz’altro autentiche. Secondo me sono la “prova provata” che le lettere SEN si riferiscono a Senones e alla città di Sens piuttosto che a Sena Julia (Siena) o a Sena Gallica (Senigallia), com’era stato proposto in precedenza. Per quanto riguarda il numero di pezzi conosciuti di questa moneta, Depeyrot, nell’ultima edizione del suo testo Le numéraire Carolingien (corpus des monnaies), p. 391, n. 918, lo indica in sei esemplari. Io ne conosco solo quattro: uno/due al Museo di Berlino (purtroppo le loro foto non sono on-line!), visibili sulla tavola L del Karolingische Münzfunde der Frühzeit del Völcker (non sono sicuro che entrambi gli esemplari illustrati da Völcker appartengano alle raccolte berlinesi) , e quello della ex Collezione Reale, visibile a p. 15 del volume di Paolozzi Strozzi B., Toderi G., Vannel Toderi F., Le monete della Repubblica senese. Il quarto esemplare del quale ho le immagini è quello della vendita Pandolfini citato sopra. per @magdi: le striature o la loro mancanza nelle monete d’età carolingia non posso ritenersi dirimenti per capire se un esemplare è falso oppure no. Ci sono monete sicuramente autentiche che mancano di questi segni (basta fare una piccola ricerca su Acsearch per sincerarsene), mentre ce ne sono altre indubitabilmente false che li hanno: su molti denari antiquiores falsi prodotti dal Tardani, per esempio, queste striature fanno bella mostra di se (come @giollo2 ben c’insegna). Quindi, il fatto che sul pezzo di @gundeperga non siano presenti, a mio parere non è significativo. A proposito del denaro di Firenze, se vuoi, quando ci vedremo ne potremmo parlare. Ci sono molti, molti indizi che depongono per una sua falsità, ma fatti recenti, dei quali però non posso autorizzato a parlare, potrebbero anche far propendere per una sua autenticità... (i trattini mi servono solo per creare suspense). Autenticità: I due esemplari illustrati da Völcker, dei quali uno riproposto in Morrison and Grunthal, Carolingian Coinage, pl. X, n. 292, sono autentici (uno è quello del famoso ripostiglio di Sarzana) e provengono entrambi dallo stesso conio di dritto. L’esemplare di Pandolfini proviene da conii differenti dai primi due, ma “a pelle” mi sembra autentico anch’esso. Certo solo da immagini non se ne può essere certi, bisognerebbe vederlo dal vivo, averlo in mano, ecc., ecc... Ancora diverso quello posseduto da Vittorio Emanuele III. Secondo Grierson anche questo pezzo, acquistato dal commerciante Stettiner nel 1900, sarebbe però autentico. E veniamo a noi: Grierson nel saggio Some Modern Forgeries of Carolingian Coins, pubblica un conio di dritto appartenuto - e usato! - dal falsario italiano Tardani - attivo a Roma tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento - e l’immagine di una moneta sicuramente coniata con quel conio. Le foto non sono particolarmente belle, ma consentono un paragone con l’esemplare oggetto di questa discussione. Bene, io credo che anche la moneta di @gundeperga sia stata creata con gli stessi coni di quella illustrata dal Grierson e quindi con il conio di dritto del Tardani del quale lo studioso irlandese fornisce la foto. Inserisco di seguito le immagini tratte dal lavoro di Grierson. Saluti, Teo
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  45. Ciao. Non c'è dubbio che l'argomento oggetto della petizione desti oggi un grande all'allarme fra collezionisti e commercianti. A suo tempo (Convegno di Torino del 25 marzo 2017), nell'ambito dei rituali incontri/conferenze che si svolgono in occasione del Convegno, avevamo anche organizzato un confronto dal titolo "La riforma della tutela penale del Patrimonio Culturale", proprio all'indomani della presentazione del "famigerato" d.d.l.: tuttavia, vuoi forse perchè il d.d.l. Orlando/Franceschini in quel momento era stato appena presentato (e quindi la "minaccia" sembrava aleatoria) o forse perchè certi argomenti interessano solo quando si ha la percezione - sulla propria pelle - che ci possano realmente penalizzare, la partecipazione all'incontro fu (desolatamente) poco nutrita. Oggi, con la possibile approvazione dal parte del Senato del d.d.l., che in tal modo diverrebbe legge dello Stato, "l'allarme rosso" è decisamente più avvertito, anche se il problema principale che viene evidenziato nelle cd. "petizioni" e cioè, in buona sostanza, la definizione troppo opinabile di "bene culturale", (nozione che viene fornita attualmente dall'art. 10 del "Codice Urbani") è un aspetto critico della materia che ci trasciniamo da almeno 15 anni, e cioè dal momento in cui il "Codice Urbani" con il suo art. 10 divenne Legge dello Stato (D. Lgs.vo 22 gennaio 2004, n. 42). In realtà, quindi, la causa dell'allarme non dovrebbe essere tanto il d.d.l. in corso di approvazione quanto piuttosto la ridefinizione (e ri-perimetrazione) della nozione di "bene culturale". Detto questo e non entrando nel merito della serietà o meno delle piattaforme utilizzate per lanciare queste "petizioni" nè dell'efficacia, attendibilità e credibilità delle "firme" così ottenute, come N.I.A. abbiamo pensato di non creare un'ulteriore "petizione" e di lasciare la piena libertà di coscienza agli iscritti di appoggiare o meno le petizioni già in itinere. La nostra Associazione infatti non è un "ente di categoria" e annovera fra i propri iscritti collezionisti e commercianti così come esponenti delle Forze dell'Ordine appassionati di numismatica, studiosi e pubblici funzionari cultori della materia. Quindi, come è giusto che sia in un Associazione pluralista e di liberi pensatori, ciascuno deciderà in piena libertà di coscienza se appoggiare o non appoggiare le petizioni, a cui va comunque tutta la nostra attenzione e rispetto. Per quanto ci riguarda, stiamo riprogrammando per il Convegno di marzo prossimo un nuovo incontro sul tema, al quale abbiamo invitato (e ci terremo moltissimo che possano intervenire) Esponenti della Soprintendenza di Torino e del Nucleo CC. T.P.C. del Piemonte, che con i nostri associati della Guardia di Finanza (Col. Luppino) e dei CC. (Col. Fardella Mungivera) e l'eventuale pubblico in sala, potranno dare vita ad un incontro franco ed informale, per dimostrare in concreto (magari, perchè no, anche mediante esempi pratici di "vita numismatica vissuta"...) il grande disagio che ormai da tempo attraversa il collezionismo ed il mercato numismatico italiano. L'auspicio è sempre quello che il dialogo fra le varie Componenti possa far superare le incomprensioni normative, che non sono soltanto viste come ingiuste ed afflittive da una certa parte della "barricata", ma rappresentano spesso un problema anche per chi, in buona fede, le deve interpretare dall'altra parte. Saluti. M.
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  46. Buonasera a tutti gli utenti del forum. Magliocca 290 Ferdinando IV di Borbone Carlino da 10 Grana 1798 Taglio liscio Note: Segni di incussione al rovescio e ultima cifra della data ( 8 ) ribattuta. Comunissimo in bassa conservazione...... Raro da SPL in su. .... alla prossima condivisione.
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  47. FAQ VATICANO La seguente guida è stata elaborata dall'utente Cristianaprilia Spero di fare cosa gradita rispondendo alle più comuni domande e richieste per entrare nelle liste o effettuare gli ordini direttamente all’Ufn, il tutto nasce dal voler non vedere aperte nuove discussioni o intasare quelle già aperte con le più comuni domande. Sono accette modifiche dai più esperti! Come ci si iscrive alle liste del vaticano? Semplicemente mandando una mail all’indirizzo di posta [email protected] scrivendo che si richiede di entrare a far parte delle liste numismatiche (per le monete), filatelica (per i francobolli), od entrambe se si è interessati a tutto! Si lascia nome, cognome, indirizzo (se magari è anche quello di spedizione è meglio) un recapito telefonico (cellulare è sempre meglio per la reperibilità)e mail di riferimento (scriverla anche non fa male!). Il tutto condito da modi gentili ed educati (con me ha funzionato!). Come si può contattare l’UFN per qualsiasi problema? Questo è il link del loro sito http://www.vaticanstate.va/content/vaticanstate/it.html nel quale nella sezione contatti troverete recapiti, mail e fax. Ci sono anche altri recapiti telefonici che magari possono essere aggiunti a questa lista, ma armatevi di santa pazienza perché potrebbe risultare difficile che vi rispondano immediatamente! Ho fatto richiesta ma ancora non mi hanno risposto, che devo fare? NIENTE! O meglio devi aspettare la loro prima mail di risposta nella quale (è sempre uguale per tutti) ti diranno che c’è una lista d’attesa di circa 2 anni e che ti verrà inviato il tuo codice cliente e pin (sono personali). Aggiornamento 10.03.2020: i tempi di attesa si sono ridotti, adesso si impiega quasi un anno all'incirca. Ho ricevuto per mail il codice cliente e pin ma niente che faccia riferimento a cosa posso ordinare, cosa vuol dire? Fantastico, sei ufficialmente un cliente filatelico/numismatico. Non ti preoccupare, alla prima emissione post ricevimento codici ti invieranno per lettera il modulo precompilato con ciò che ti avranno assegnato. Ho ricevuto il modulo d’ordine, ma vorrei qualcosa non assegnatami oppure un pezzo in più, cosa faccio? Sul modulo precompilato ASSOLUTAMENTE NIENTE! Come scritto anche nel retro del modulo più fare richiesta al massimo nella sezione note. Qui ci sono “scuole di pensiero” differenti. Per certo c’è che si può aggiungere ex novo in foglio a parte la richiesta per modificare il quantitativo di ordine, ma si finirà in fondo alla fila delle spedizioni perché dovranno vedere se è possibile aggiungere qualcosa. Oppure si può attendere di ricevere ciò che ci è stato assegnato per poi fare richiesta separata via mail o fax per qualche prodotto in più. Solitamente però sarà difficile ricevere qualcosa che non ci è stata assegnata. Come posso pagare? Se hai il modulo in mano vedrai che potrai farlo con epay, assegno, Vaglia. E’ possibile ritirare di persona la mia assegnazione? Certo, giorni ed orari li troverai nel loro sito. Porta con te modulo ed un documento di riconoscimento per poter accedere nelle mura vaticane nel loro ufficio. Molti hanno ricevuto i moduli ed io ancora no, è il caso di chiamarli per spiegazioni? NO! Se sei un collezionista vero dovrai essere armato anche di santa pazienza, vedrai che ti arriveranno anche a te! Le poste purtroppo sono più efficienti di alcune città che in altre, e poi non mandano migliaia di lettere tutte lo stesso giorno! Sono rari i casi (ma ci sono) in cui passano anche dei mesi e non si ricevono i moduli, a quel punto una telefonatina diciamo che è consigliata. Però non è il caso di chiamarli per banalità, non si fa altro che intasare le loro linee e distrarli dal loro lavoro (spedirci le nostre amate monetine/francobolli!) aggiornamento 10.03.20: per ovviare al problema moduli andati persi o ricevuti in ritardo, dal 2018 vengono mandati anche per email, il loro obiettivo è quello di abbandonare la spedizione del cartaceo. Quali sono i numeri di telefono per parlare con qualche operatore ? 06-69885768 06-69881326 06-69882158 Aggiornamento 10.03.2020 sul sito dell'ufn sono disponibili diverse articoli delle passate annate non ancora esauriti, ordinabili da tutti gli abbonati. Questa è stata una breve guida sulle principali domande che un non iscritto si pone, non è esaustiva per tutti i problemi e non deve essere presa come una bibbia! Non mi assumo responsabilità per ogni problema creato dalla male interpretazione od altro.
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  48. I cartellini di BiondoFlavio ... "impressive" !! Io mi ostino a farli a mano, ho fatto stampare il cartoncino in tipografia, smussare gli angoli, color panna. La carta è tirata a lucido in modo che non sia assolutamente abrasiva se a contatto con la moneta. Li compilo da entrambe le parti: Riferimento collezione Stato Sovrano Regnante periodo di regno valore e zecca Bordo e note Rarità e Conservazione -------------------------------- Legenda al dritto Legenda al rovescio peso, diametro e se prova spessore, verso degli assi , della legenda sul taglio, metallo Bibliografia Provenienza, data, importo pagato (sempre con i diritti e costi aggiuntivi e con conversione in € a 1926,37 per £.) e mia stima con anno in cui l'ho fatta. Tutto in inchiostro di china tranne il riferimento mio, può cambiare e non devo rifare il cartellino e la mia stima. Che rifaccio circa ogni 5 anni. Molte volte aggiungo un secodo cartellino, fatto di carta panna ma grammatura 90 con le note aggiuntive mie a seconda di dove vado a trovare notizie o impressioni sulla moneta, passaggi in asta significativi etc. etc. Se presente il cartellino della precedente collezione, oppure del commerciante lo allego. I cartellini sono imbustati con le monete e non sono a contatto con le medesime. Quindi è immediato il riconoscimento della moneta, e se mi cadesse una tegola in testa, mia moglie sa di cosa si tratta, e non me le danno via per quattro soldi !!
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