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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/14/19 in Risposte
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Sapessi quante ne ho io di monete "scalcinate" nella mia collezione. D'altra parte, se non si trova di meglio....son "molto meglio" di niente! ?4 punti
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Salve a tutti, tra il 10 ed il 2,5 reali mancava anche il pataccone da 5 reali. Stasera vorrei mostrarvi un esemplare da 5 reali maltagliati di Filippo II del III tipo, MIR 49 (diametro: 34,8 cm; peso: 13,6 g). D/ + PH[ILIPPVS R ARA ET SARD]IFAI Busto coronato a destra; ai lati C/V-A R/ [INIMICOS EIVS] . INDVAM . [CONFVSIONE] Croce ornata Inoltre è possibile intravedere alcune tracce del precedente conio spagnolo relativo al 4 reales su cui venne riconiato: sotto il busto del sovrano appare parte dello stemma e della legenda, credo PH, mentre nel rovescio è possibile notare qualche lettera illeggibile e una piccola porzione di cornice che racchiude la croce. Buona visione e saluti!4 punti
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Sinceramente non riesco a prevedere il futuro, anzi di solito le sbaglio proprio tutte anche in numismatica, io non so come andrà ...” un ottimo inizio ...” titola il post iniziale, mi auguro almeno anche “ un buon finale ...” o “ un discreto finale ...”e magari anche un vivere più serenamente questo mondo che e’ la numismatica che onestamente nel reale pensavo difficile ma non a questo punto ...da uno che e’ entrato come antistress l’unica altra cosa che posso augurare a tutti e’ qualche altro periodo di buona condivisione numismatica su Lamoneta e forse, se si potrà, qualche ulteriore segno reale ed effettivo da lasciare agli altri per una crescita e diffusione culturale della collettività , me lo auguro e spero si possa farlo ...dopodiché passeremo ad altro, buon futuro Numismatico !3 punti
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... Doppi gigli, ovali in incuso, legende doppie: una in un verso e l'altra incisa dall'altro, legende attaccate.....2 punti
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Guarda ho acquistato il Manuale (copia n.437) e me le stavo riguardando una ad una per catalogarle, ma questa particolarita' dei tagli non l'avevo notata ....i 2 gigli...4 stelle ...ne escono fuori sempre di belle. perchè ogni tanto è bello riguardarsi i pezzi uno ad uno....2 punti
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Aspetto "gommoso" (ingrandendo sui dettagli è molto evidente), bollicine diffuse, assenza di linee di espansione. Per questo ritengo MOLTO PROBABILE che sia una copia fusa.2 punti
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Complimenti @Philippus IX, che dire una splendida moneta, del resto come tutti i maltagliati, monete con una storia che parte da molto lontano, solo dopo varie avventure l'argento che lo compone arriva in Sardegna e diventa questo splendore. Sicuramente non vi sono due monete uguali, ognuna è unica e con propie impronte, tutte diverse, quindi ogni moneta può raccontare una storia diversa. Bellissima2 punti
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Taglio: 2 Euro CC TDR Nazione: Olanda Anno: 2007 Tiratura: 6'355'500 Condizioni: qBB Città: Pavia (PV) Taglio: 2 Euro CC Nazione: Italia Anno: 2018 B Tiratura: 3'000'000 Condizioni: qFDC Città: Pavia (PV)2 punti
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Altri esempi sono il museo archeologico del Finale (Finale Ligure) e il St. Giulia di Brescia che creano laboratori. R.2 punti
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Il”decalogo” per gli acquisti tra italiani è abbastanza chiaro: una dichiarazione in cui il venditore, identificato con codice fiscale ed estremi di un documento, dichiara di aver venduto il bene( o i beni) sottoelencati e descritti ( e fotografati) all'acquirente, a sua volta identificato come sopra, per l’importo X , ricevuto a mezzo: cash-assegno-bonifico etc. E in cui il venditore si assume la responsabilità della provenienza lecita dei beni transati ( non è obbligato a dichiarare da che asta o commerciante o altra via lecita li abbia acquisiti, ma, ovviamente, una copia dei documenti di acquisto non farebbe scomodo averla) ai sensi della legislazione vigente ( TU 422 et altri) in questo modo l’acquirente non potrebbe essere accusato fondatamente di ricettazione o incauto acquisto. Anche se, ovviamente, in caso di contenzioso, con contemporaneo sequestro cautelativo, l’ipotesi accusatoria sarebbe proprio questa. Per le transazioni con l’estero bisogna anche tenere conto delle leggi locali, ma una documentazione simile a quella sopra descritta dovrebbe essere più che sufficiente.2 punti
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20 centesimi esagono 1918 di Vittorio Emanuele III ribattuto sopra a un 20 centesimi 1894 di Umberto I2 punti
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Quella postata da Roth37 è sicuramente una moneta interessante. Qui sotto Vi faccio vedere il prototipo. Secondo Voi come mai Trieste ripete questa iconografia? Arka Diligite iustitiam2 punti
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Ciao @niko, un caro saluto intanto, la tua frase finale e’ quella che poi conta in fondo, me lo auguro personalmente anche se ho sincere perplessità ma spero di sbagliarmi, conta nella vita ma anche nella numismatica l’uomo con la sua sensibilità e il cuore, poi ci sono gli aspetti tecnici sicuramente, ma l’uomo e il cuore sono sopra tutto e tutti. Eros mi colpì diversi anni fa per una discussione che feci su Lamoneta, dove non fu nominato, dal titolo “ la ciotola magica “ dove c’era un idealista sognatore che regalava monete ai ragazzini che passavano spiegandogli cosa rappresentasse la moneta avuta, rimasi colpito e da quel giorno tutte le volte passavo e mi fermavo li ...era la mia postazione in fondo ideale, mi ritrovavo in tutto questo, la ricompensa ? Un sorriso e poi vedere ritornare dei bambini e ragazzini ...2 punti
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grazie,ma io mi limito solo a comprarle ??... il grosso del lavoro è stato fatto da chi le ha martellate ,ma mi sfugge il nome ? forse @Poemenius che è più esperto li conosce ? e dal tempo che le ha conservate bene. Per il resto non mi sono mai piaciute le collezioni nascoste anche se posso capire le motivazioni,ma la storia e la cultura preferisco condividerle2 punti
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Beh , qui si sta giocando pesante ?, siamo all’eccellenza monetaria e storica, elettro, Asia Minore, incuso, pensare che nel 400 a.c. si potessero fare gioielli monetari, anche iconografici e simbolici così, fa venire la pelle d’oca ...1 punto
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Taglio: 1€ Nazione: Italia Anno: 2017 Tiratura: 2.976.000 Conservazione: qFDC Località: Padova Taglio: 50 cent Nazione: Spagna Anno: 2011 Tiratura: 4.068.159 Conservazione: BB Località: Padova1 punto
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ecco tutte le fortune a te ? ma c'è un catalogo o un elenco per vedere le bizantine a budapest ?1 punto
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Bravo Aldo, mi hai preceduto...... Sono andato anch'io a verificare (non ci si può ricordare tutto a memoria...) ed è proprio lo stesso esemplare. Un ulteriore conferma che le monete di estrema rarità come questi testoni, alla fine sono sempre gli stessi 4/5 esemplari che per 1 secolo hanno impreziosito le più importanti e prestigiose raccolte... Aggiungo anche che i collezionisti in questione, gia' consapevoli della difficoltà nel reperirle, non hanno stabilito la conservazione una variabile dell' acquisto......( abbiamo visto testoni in MB vicino a quadruple in FDC) ?1 punto
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Neapolis https://auction.catawiki.com/kavels/23247803-greece-ancient-campania-neapolis-ae-20-250-225-bc Per il valore pochi euro, è molto consumata1 punto
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Non so dove tu abbia visto prezzi ASSURDI , perché i prezzi degli ultimi anni si sono abbassati di molto rispetto a prima , devi considerare il fatto che dalle prime emissioni il prezzo dalla zecca è salito di ben 30 euro rispetto alla prima moneta del 2003. Paradossalmente, le ultime emissioni costano meno a prendere la un grande venditore tedesco, che prenderle dalla zecca austriaca che aggiunge ben 25 euro di spedizione1 punto
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In fondo tutti siamo un po’ solitari, Lamoneta ha aiutato e ovviato un po’ a tutto questo, meglio poi il reale o il virtuale ? Io ripeto mi terrei stretto questo mezzo di comunicazione e divulgazione numismatica....1 punto
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nulla di nuovo, ho sempre un amico che ha una collezione di AE4 di V-VI secolo da urlo, parliamo di migliaia di pezzi, moltissimi unici e poi ho avuto la possibilità di vedere e toccare tutte le bizantine del museo di Budapest, tra le quali pezzi incredibili e di qualità eccelsa…. siamo d'accordo che appena il mio bimbo sarà più grande torneremo là per sistemare una parte dei solidi di VII secolo… sarà ancora una grande emozione1 punto
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5 centesimi 1918, Regno d'Italia, pescata al convegno per 1 euro...1 punto
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Magnifico, queste coniazioni non hanno eguali per il velo di mistero che le accompagna, il tondello mi sembra in ottima conservazione per la tipologia, la corona di Filippo II si staglia magnificamente per composizione e rilievi..il ritratto c-[ tutto, e il rovescio fa la sua sporca figura.. Patina, sublime... Carissimo che dire..1 punto
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Non ho avuto modo ancora di complimentarmi con Mario e tutti gli autori per Il Gazzettino del Cordusio 4, lo faccio solo ora pubblicamente, bravi e coraggiosi.. Eros1 punto
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Siete sicuri di questa identificazione? E' una moneta lontana dalle mie conoscenze, ma ho dei dubbi nel guardarla. Noto lo stile della figura (belli gli occhietti a crocette) ... noto le legenda, in gotico corsivo, .... ho cercato di interpretarle senza riuscirci .... Chi conosce questa monetazione, la osservi con attenzione.1 punto
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https://www.wired.it/scienza/spazio/2019/03/12/stephen-hawking-moneta-regno-unito/1 punto
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complimenti anche da parte mia! la banconota è molto piacente soprattutto per l'aspetto naturale che denotano le foto. la carta è in buone condizioni ed i fori da spillo solo la prassi per questo decreti, non ci farei molto peso, magari dacci ulteriori ragguagli in merito quando la riceverai. Credimi, hai preso un pezzo che ti darà grandi soddisfazioni, specialmente per il costo molto conveniente.1 punto
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Così dovrebbe andare meglio, le foto purtroppo non sono a colori.1 punto
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Molto bella. La zecca inglese è sempre più prolifica. A fine mese toccherà ai 50 Pence dedicati alla Brexit: https://www.cronacanumismatica.com/dalla-royal-mint-50-pence-per-il-mesto-addio-alla-ue/ ?1 punto
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Rieccomi, Il 2 Grani è arrivato.... Peccato per i rilievi quasi inesistenti, la data è illeggibile purtroppo. Il peso è di 5,50 grammi e le facce sono allineate a "medaglia".... Sullo stesso asse. Condivido le nuove foto del dritto e rovescio e di più parti del taglio.1 punto
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Una bella terna di follis anonimi, anche questo credo di Classe B: Le differenze ortografiche rispetto al greco classico, come B=V=I (BASILE, VASILE, IASILE) sono quelle del greco medievale bizantino. Aspettiamo altri pareri Arcangelo1 punto
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Gorny & Mosch Giessener Münzhandlung, Auction 114, lot 321, 4/03/2002 RÖMER RÖMISCHE KAISERZEIT Objekt-Nr.: 321 Hadrian, 117 - 138 n. Chr. AE Sesterz, (26,49 g.), 132 - 134 n. Chr. Mzst. Rom. Vs.: HADRIANVS AVGVSTVS, gepanzerte Büste des Hadrian nach r. Rs.: FELICITATI / COS IIII PP / S-C, Schiff mit fünf Ruderern und Steuermann n. l. Im Heck Standarten. Auf dem Bug eine weibliche Figur, die eine Salpinx bläst, RIC 706. Grüne Patina, ssvz Estimation : € 1.250,001 punto
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II PARTE A rilevare l’importanza (e la rarità) del secondo esemplare fu F. De Luca (1974) che illustrò la moneta rinvenuta a Stongoli (v. supra) alquanto consunta con scarse tracce epigrafiche successivamente confluita nell’asta Smenzato, 29.11.1980, 25 attribuita ai Brettii come “mezza unità”. Ulteriori contributi di dettaglio furono apportati da A. Taliano Grasso (1995, 1999), P. Attianese (1996, 2000), J. Boersma e J. Prins (1994), B. Carroccio (1996, 2003) e J. Morcom (2000). Sul piano interpretativo permangono tuttora incertezze legate alla corretta lettura ed interpretazione della legenda. Prima della comparsa del pezzo della NAC 1995, 450 i pochi esemplari a disposizione conservavano solo le prime tre lettere dell’etnico e/o risultano scarsamente leggibili. La legenda pertanto fu integrata con BPE(TT) (British Museum, Smenzato, NAC, E, 1995, 2559: “uncertain Bruttian mint”; Taliercio Mensitieri 1988, 232 con riserve) e riferita ai Bretti nonostante la grafia peculiare e alquanto anomala rispetto alla più comune BPETTIN. Successivamente Boersma e Prins (1994) reinterpretarono l’iscrizione nella forma BPE(NT) attribuendo le monete a Brundisium, il cui nome greco riportato da Strabone (VI, 3.6.282) era appunto Brentesion. A quest’ultima rimanderebbe per gli studiosi anche il tipo della testa di cervo (in messapico brention, in greco brendos), una sorta di “nome parlante” e di richiamo “topografico” da cui avrebbe tratto origine il nome stesso della città, la cui forma del porto ricorderebbe per Strabone proprio la testa di un cervo. Sulla scia di Boersma-Prins si pone Rutter (2001, 85 n. 736) seguito da Polosa (2009, 164 n. 310) che accolgono la lettura BPENT ed assegnano gli esemplari t. di cerva/aratro alla zecca di Brindisi datandoli nella prima metà del III secolo a.C. La comparsa sul mercato antiquario (NAC 8, 1995, 450-1) di due esemplari (t. di cerva/aratro; Traes/spiga) in buono stato di conservazione consentì di rivisitare la lettura della legenda, rettificata per la prima volta nella forma da Taliano Grasso (1999) che ne propose una derivazione dal nome dei Frigi illirici, riprendendo una vecchia teoria di S. Ferri (Taliano Grasso 1999, 181-2 e nota 13). La lettura , per quanto verosimilmente corretta, non riceve unanime consenso essendo, anche nella recente bibliografia (Rutter 2001), riferita ancora a Brentesion nonostante le monete di questa città non abbiano mai esibito tale legenda. NAC 8, 1995, 450 (da Taliano Grasso 1999, 189, fig. 4) Ulteriori problematiche si legano alla singolare legenda , probabilmente un idronimo che identifica il tipo del toro androprosopo, ricondotto da Attianese ad una divinità fluviale locale, ossia il fiume Traente (od. Trionto), nei pressi del quale, come attesta Diodoro (XII, 11, 1-2), era stata fondata una “nuova Sibari” dopo la distruzione della prima e dove peraltro sembrano dislocarsi la maggiorparte dei rinvenimenti degli esemplari noti, tanto che i compilatori della NAC ipotizzarono l’attribuzione della serie ad uno small settlement signing itself Breing localizzato nel bacino del fiume Trionto ma non altrimenti noto (Taliano Grasso 1999, 181). Per l’abbinamento protome di toro androprosopo/spiga sono stati istituiti confronti con dioboli in argento di Metaponto (Attianese 1996, Taliano Grasso 1995). Un dato che ben si inserisce nel novero di quei collegamenti tipologici tra le emissioni brettie e metapontine più volte evidenziati nel corso degli studi (Taliercio Mensitieri 1988, 240; Taliano Grasso 1995, 201) ma nel contempo di relativa utilità ai fini cronologici considerato l’ampio divario tra le due emissioni. Metaponto, diobolo AR (Gorny & Mosch, 156, 2007, 1075) Alquanto dibattuto risulta anche lo scioglimento del monogramma BA (?) - attestato anche su bronzi brettii di peso ridotto datati da Scheu tra il 211 e il 203 a.C. (Scheu 1961, p. 57 n. 55 e p. 60 n. 99; Taliercio Mensitieri 1995, 142 nota 104) - in MVBA che unitamente alla legenda e al tipo della spiga suggerisce a Taliano Grasso (1995) una connessione con le vicende del trasferimento di popolazioni lucane nel territorio brettio, episodio a cui generalmente vengono riferite anche le emissioni contrassegnate dall’etnico dei Lucani. Lucani - AE, Ares/Hera Hoplosmia (Triton V, 2002, 63) Un’ulteriore chiave di lettura del monogramma interpreta BA come lettere iniziali di , con riferimento ad Alessandro il Molosso in base a supposti confronti iconografici e stilistici con le serie in AR e AE emesse da Metaponto a nome del re epirota (NAC 1995).1 punto
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Salve @fabio.veronesi , osservando con attenzione il tuo anello mi sento di confermare l' antichita' dello stesso , naturalmente non posso confermare che sia medievale , ma comunque e' antico di diversi secoli , direi almeno rinascimentale . Ora il problema da risolvere e' il significato dell' incisione del castone e per provare a capire cosa rappresenti , forse mi viene in aiuto un mio hobby che riguarda l' astronomia ; il disegno inciso nel tuo anello mi ricorda molto delle rappresentazioni antiche di una Cometa di cui ti allego come esempi tre disegni tratti da libri . Che un antico osservatore di una Cometa si sia fatto realizzare un anello riproducendovi quanto aveva osservato ?1 punto
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Concordo, non solo per il soggetto (in linea con le ultime emissioni), ma anche per i colori: se l'azzurro è quello usato per la moneta 2013 (secondo me il più bel colore utilizzato finora) e il blu è lo stesso del 2010, credo che il risultato sarà fantastico.1 punto
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Il 17 marzo 1829, firmato da Re Francesco I e dall'ora ministro delle finanze De' Medici, venne promulgato l'atteso decreto legge n°2329, concernente i lavori da eseguirsi nel gabinetto d'incisione dell'amministrazione generale delle monete dei reali dominii di qua del faro nonché il relativo organico con l'importo degli emolumenti da corrispondersi al personale. Contemporaneamente al decreto venne pubblicato pure il regolamento riguardante i lavori che eseguirsi debbono nel gabinetto d'incisione dell'amministrazione generale delle monete, il metodo del servizio e le attribuzioni di ciascuno degl'impiegati. La riforma entrò in vigore il 1°gennaio 1830 e le prime monete comparvero con la data del 1831 sotto Ferdinando II. Il nuovo ordinamento, resosi necessario per la semplificazione dei metodi di lavorazione, per la fiducia con cui la moneta del regno era ovunque accolta e per la fama e la serietà degli incisori, rese famosa la zecca di Napoli. ... (Art. 3) Gli incisori dei dritti incideranno le immagini dei conii delle monete e delle medaglie, ed eseguiranno tutti i lavori che rappresentano figure. Essi adempiranno per la perfezione dei medesimi quanto dal direttore del gabinetto verrà loro imposto. (Art. 4) Gli incisori dei rovesci incideranno tutti gli stemmi e caratteri sui conii delle medaglie e monete. Essi eseguiranno anche tutti gli altri lavori d'incisioni che non rappresentano figure, e quanto altro potrà essere loro prescritto dal direttore del gabinetto d'incisione per la perfezione dei lavori medesimi. (Art, 5) L'aiutante incisore supplira'gli incisori dei dritti e dei rovesci in quei lavori che il direttore crederà di potergli affidare. (Art. 6)Gli alunni si occuperanno ai bozzi dei disegni sotto l'ispezione del direttore,e si istruiranno nel bolino presso quegl'incisori che crederà di assegnare loro il direttore. ... Una eventuale ripartizione basata sulla volontarietà o involontarieta' non è accettabile, data appunto l'insita difficoltà di distinzione. L'errore, o l'imprecisione involontaria, potrebbe essere giustificata dal fatto che l'incisore, nel lavorare di bulino al nuovo conio, non si poteva ripetere mai esattamente come la prima volta, specialmente perché tutto il lavoro veniva svolto a mano. Queste imprecisioni riguardano naturalmente i soli particolari dell'effige e dello stemma, perché solo questi due elementi fondamentali della futura moneta, per legge, venivano rispettivamente lavorati dall'incisore del dritto e dall'incisore del rovescio, anche se quest'ultimo aveva altri compiti. Da:LE MONETE DI NAPOLI L'evoluzione della tecnica monetaria e le varianti della zecca napoletana dal 1516 al 1859 di Giuseppe De Sopo, pagine 149,152,153 e 159...1 punto
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Buongiorno a tutti, Domenica ho inviato il mio lavoro appena concluso (sezione senior). Alessio1 punto
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Disponibile Proof (tiratura 5.000) e Coincard di € 2 "450 anni Bruegel" tiratura 75.000 in lingua olandese e 75.000 in lingua francese qui: https://www.herdenkingsmunten.be/munten-belgie/nl/page/2765/1 punto
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Regno di Hannover / 1 vereinsthaler / Georg V Buondì nuovo arrivato in collezione della serie dei vereinsthaler inneggianti alla vittoria; non è propriamente un siegesthaler in quanto non coevo alla vittoria: festeggia infatti l'anniversario della vittoriosa (per gli hannoveriani) battaglia di Waterloo, ma tant'è, sta bene insieme agli altri siegesthaler. Quella che non mi è chiara è la sua funzione monetaria. Mi spiego: A) per composizione, peso e diametro è un vereinsthaler a tutti gli effetti, anche se non riporta in legenda il valore (ma non tutti i vereinsthaler lo facevano) B) la legenda sul verso riporta la scritta: "dedicato ai vincitori di Waterloo 18 giugno 1865" e Krause specifica che "questa moneta fu data ai veterani della battaglia come pagamento della pensione". C) La tiratura di 15.000 pezzi è congruente con la precedente affermazione (dopo Waterloo, 26.000 caduti, non ne erano rimasti molti di veterani); giusto per capire quanto incidesse tale volume sulla circolazione monetaria nel regno, negli anni precedenti Georg V aveva fatto coniare la bellezza di 877.000 vereinsthaler. D) Numista la classifica come: "moneta non circolante" La domanda che mi pongo (e che mi permetto di porgervi) è: trattasi di moneta, oppure di medaglia? Cioè quei veterani, questa moneta, la spesero, visto che era un tallero a tutti gli effetti, o la riposero, visto che, secondo Numista, non circolava? (lo so, i veterani non consultavano Numista prima di andare a bersi una birra...) Domanda complicata, ma non sono riuscito a trovare altre informazioni, anche perchè la mia biblioteca non contiene letteratura tedesca (e chi lo sa leggere, il tedesco?). Spero, sono sicuro, che mi stupirete. Vi ringrazio per ogni risposta1 punto
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