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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/07/19 in Risposte

  1. Buonasera a tutti, Stasera volevo condividere con Voi il mio ultimo acquisto , e naturalmente conoscere le Vostre opinioni. Mi aggiungo a questa interessante discussione per non disperdere dati importanti. Era da tempo che la guardavo, e così, grazie ai consigli di un Amico, e grazie alla disponibilità del Venditore ho concluso l'acquisto. Piastra in argento da 120 Grana di Ferdinando IV, Anno di emissione 1798, Taglio con treccia in rilievo, Diametro 40 mm. Peso 27,27 gr. Variante con "scudo chiuso" non censita.
    6 punti
  2. La più rara della serie, mooolto più rara di quanto non dicano i vari cataloghi Pagata... ma secondo me li vale tutti Negli ultimi 20 anni ho segnato solamente 7 monete passate in asta (8 con la mia), con molte ripetizioni (NAC 35 ripresentata poi nella NAC 47, quindi Nomisma 53 e 54; Nomisma 40 (Vitalini) ripassata poi nella Nomisma 46). In confronto il 5 lire 1901 è comune Questa dalla Montenegro 13 non mi risulta mai passata in asta Adesso riposa nel velluto in cassetta di sicurezza :) Foto catalogo... e le mie foto
    5 punti
  3. Dopo 2 anni di assoluto "silenzio" ritorno a scrivere sul forum, anche se non ho mai smesso di leggervi. Posto questa brutta moneta (in quanto a conservazione) e chiedo a voi se il punto mancante dopo la parola tornesi costituisce un ulteriore variante e rarità, oppure è dato dall'usura in quel punto. Mi scuso per la bruttezza delle foto, fatte in fretta con il cellulare. Faccio i complimenti a @Rex Neap per il suo bellissimo e validissimo lavoro. Un manuale davvero eccezionale. Saluto l'amico @Francesco1984 e voi tutti. Dritto
    4 punti
  4. Buongiorno a tutti, ieri al convegno di Bologna ho ritirato questo 4 cavalli 1791 con doppio punto dopo FERDINAN...
    3 punti
  5. Quando leggi gli anni di coniazione e ti senti antico...
    2 punti
  6. La mia impressione, guardando nel complesso il sepolcro, e' che le due figure, quella femminile e quella maschile, non vadano lette separatamente, ma insieme. La sensazione e' che in effetti, come dice Legio, sia rappresentata qualcosa di simile ad una scena di lavoro o ad una attività particolare che contraddistinguerebbe la famiglia. Poi in effetti, sembra quasi che ci sia una sorta di continuità tra quello che tiene in mano la figura maschile e l'oggetto ai suoi piedi. Un saluto a tutti. Stilicho
    2 punti
  7. Buona domenica a tutti voi del forum Rocco secondo il mio parere personale penso che in passato la tua moneta sia stata usata come ciondolo per una collana, i tre cerchi se hanno la stessa distanza tra loro sono i punti dove era incastrata in passato ne ho viste molte usate come ciondolo ed erano incastrate senza saldature in 3 punti.
    2 punti
  8. Ci sono passato stamattina, davvero molto bello e grande. In pratica tutti i portici sono occupati da bancarelle, e c'è molto movimento. Anche se non ho comprato niente, ne è valsa la pena.
    2 punti
  9. Taglio: 1 c Paese: Paesi Bassi Anno: 2013 Tiratura: 200000 condizioni: BB Città: Siena Taglio: 2€ commemorativi Paese: Germania zecca F Anno: 2012 Tiratura: 7200000 condizioni: MB Città: Siena
    2 punti
  10. Le teste alate potrebbero essere i simboli degli Evangelisti : Angelo, Leone, Aquila (quella che ti sembra un drago), e a sin Bue. Verifica. Direi si tratti di una cornice contenente una immagine sacra.
    2 punti
  11. Replico li gruppo dei tetrarchi con il commento da "Arte romana" (1966) : dallo stesso libro aggiungerei il famoso busto di Scipione africano conservato in museo a Napoli e la testa di Ottavia al Louvre dei quali però non conosco il materiale impiegato .
    2 punti
  12. Considera che per esempio per Otone, nonostante il suo breve regno, sono conosciuti più 500 conii di diritto e più di 600 di rovescio.
    2 punti
  13. Buongiorno, inserisco le immagini del taglio della mia piastra del 1815 Magliocca 427,variante senza punto dopo la data,nella quale,sul taglio si contano 5 stelle ,di cui una meno marcata vicino la O. Saluti.
    2 punti
  14. Vorrei dare il mio contributo : nei miei viaggi all'interno della storia dell'arte in Italia ho sempre un occhio di riguardo per I riusi "romani" in epoche posteriori ,in special modo nei confronti di una categoria particolare di manufatti : I "labrum" , una sorta di vasche utilizzate prettamente nelle terme di epoca romana e riutilizzate in vario modo nei secoli a seguire ,in questo caso vorrei segnalare il fonte battesimale del Duomo di Milano costituito ,appunto , da un labrum in porfido rosso proveniente ,probabilmente , dalle vicine terme erculee . https://commons.wikimedia.org/wiki/File:3797_-_Milano_-_Duomo_-_Fonte_battesimale_in_vasca_romana_-_Foto_Giovanni_Dall'Orto_-_9-July.-2007.jpg
    2 punti
  15. Taglio: 2€cc Nazione: Germania g Anno: 2019 a Tiratura: 4.200.000 Condizioni: spl-qfdc Città: Massa Lubrense (NA) note: news
    2 punti
  16. Sono d'accordo con te Luciano. Benevolenza mi pare il termine appropriato, soprattutto considerando come dici l'ampia popolazione di "occupati" greci rispetto agli "occupanti" veneziani. La stessa scelta di indicare poi il valore in tornesi (ma con l'aggiunta sull'altro lato del numerale veneziano) avrà sicuramente avuto una motivazione di non voler rivoluzionare la tradizionale circolazione dell'isola (come per altro anche per i 2,5 e i soldini anonimi). In ogni caso, la presenza del leone marciano, peraltro a mio avviso una delle più riuscite del periodo in quanto a monumentalità, doveva far capire chi comandava. Ecco il mio 30 tornesi (per il 15 temo dovrò aspettare ancora )
    2 punti
  17. Gli elefanti utilizzati dagli antichi nelle battaglie campali si possono certamente paragonare , per il loro utilizzo strategico , ai moderni mezzi corazzati chiamati carri armati ; gli elefanti adibiti a scopo bellico e opportunamente attrezzati avevano lo scopo psicologico di gettare terrore nelle file nemiche alla sola vista e nell' udire i barriti degli animali opportunamente aizzati dal guidatore che si chiamava Cornac , ma lo scopo pratico all' inizio della battaglia era quello di aprire varchi negli schieramenti avversari a seguito della carica sfrenata degli elefanti dando poi in tal modo la possibilita' ai propri soldati che seguivano gli elefanti , di entrare nello schieramento avversario prima che questo potesse riorganizzarsi . Questa tattica di utilizzare gli elefanti nelle battaglie campali fu probabilmente utilizzata per la prima volta in India dove gli elefanti erano animali autoctoni , da qui il oro utilizzo si propago' poi in Persia e dalla Persia in Grecia ; i Romani conobbero per la prima volta questi pachidermi nel corso della guerra contro Pirro , quando nel primo scontro ad Heraclea nel 280 a. C. , non avendoli mai visti e non sapendo come fermarli , vennero sconfitti pur infliggendo pesanti perdite all' esercito dell' epirota , tanto che poi nei secoli successivi venne di moda il motto “vittoria di Pirro” a significare una vittoria ottenuta a carissimo prezzo . Gli elefanti da guerra erano provvisti di un guidatore chiamato Cornac seduto subito dietro la testa dell' animale , di una placca in metallo che proteggeva la testa dell' animale e forse anche di protezioni laterali atte a proteggerne i fianchi , ma cosa piu' importante , per aumentare la forza dirompente dell' elefante , di una torretta posta sul dorso , in pratica un castello in miniatura dove trovavano posto due o tre soldati che lanciavano frecce e lance contro i soldati nemici , questi ultimi oltre a cercare di arginare la carica furiosa dell' animale opportunamente aizzata dal guidatore , dovevano allo stesso tempo proteggersi dal lancio di proiettili che cadevano loro addosso da oltre tre metri di altezza ; il tutto , la prima volta che si veniva a contatto con loro , provocava terrore e impossibilita' a difendersi da questa carica furiosa e assordante mentre la terra sotto i piedi tremava aumentando lo sgomento di chi doveva difendersi , fu cosi' per i Romani ad Heraclea . A completamento , un piccolo estratto da Wikipedia : È esplicitamente attestato che l'esercito di Giuba I di Numidia ha incluso degli elefanti con delle torrette nel 46 a.C. . Ciò è confermato anche da un'immagine di un elefante africano con una torretta di Giuba II. Anche gli elefanti egiziani di Tolomeo IV nella battaglia di Raphia avevano delle torrette. Nei secoli successivi il maggior uso degli elefanti da guerra fu contro le legioni di Roma; dalla Battaglia di Heraclea (280 a.C.), alle Guerre macedoniche, gli elefanti terrorizzarono le forze romane che non li conoscevano. La battaglia di Heraclea fu la prima occasione in cui vennero utilizzati tali animali, e fu vinta dai Tarantino-Epiroti proprio grazie all'uso degli elefanti, armi potenti e micidiali per la prima volta affrontate dai Romani. Fu la potenza e la stazza di questi enormi pachidermi a garantire a Pirro la vittoria su Roma. Ma i Romani trovarono il modo di resistere agli elefanti. E Pirro dopo un primo uso con successo nella battaglia di Heraclea, già al secondo scontro (Battaglia di Ascoli d'Apulia) dovette rendersi conto di non possedere un'arma irresistibile. Anche Annibale che faceva conto sulla forza degli animali proboscidati, portò con sé 37 elefanti da guerra durante la traversata delle Alpi, però gli elefanti, non abituati al freddo, essendo di origine nordafricana, morirono tutti eccetto Surus, il leggendario elefante di Annibale, passato alla storia come il più valoroso elefante di tutte le guerre puniche, che sopravvisse ma morì di malaria poco dopo. Alla sua morte Annibale costruì una città in suo onore.[10] Nella battaglia finale di Zama (202 a.C.) la carica degli elefanti cartaginesi risultò inefficace. Dopo le guerre puniche, Roma riportò molti elefanti come premio e furono usati ampiamente nelle sue campagne militari per molti anni dopo. La conquista della Grecia e della Macedonia, in particolare, ha visto molte battaglie in cui i romani schierarono degli elefanti da guerra. Il loro primo uso notevole fu durante la Battaglia di Cinocefale. Il ruolo della forza elefante a Cinocefale fu particolarmente determinante, in quanto la loro carica rapida mandò in frantumi la fascia sinistra Macedone informe, permettendo così ai romani di circondare e distruggere l'ala destra Macedone. Gli elefanti erano presenti anche negli schieramenti romani, nella battaglia delle Termopili e anche nella Battaglia di Magnesia dove ci fu un divario fra i 54 elefanti di Antioco, con i soli 16 elefanti romani. Successivamente i romani schierarono 22 elefanti anche nella Battaglia di Pidna . Il successo dell'uso degli elefanti da guerra romani nel mondo ellenico fu considerato ironico, in quanto secoli prima fu proprio lo stesso Pirro che fece conoscere ai romani la forza di queste creature. In seguito un altro grande uso degli elefanti da guerra nell'esercito Romano fu nella Battaglia di Tapso,dove furono utilizzati dai Pompeiani contro Cesare. Giulio Cesare armò la sua Legio V (Quinta legione) (Alaudae - Allodole) con delle assi e comandò ai legionari di colpire le zampe degli elefanti. La legione resistette alla carica e l'elefante ne divenne il simbolo. Essi vennero utilizzati anche nella campagna Romana contro i Celtiberi in Hyspania e contro i Galli. Gli Elefanti vennero usati nuovamente nella conquista della Gran Bretagna: lo stesso imperatore Claudio si presentò ai celti britannici sopra un elefante. Lo scrittore antico Pollieno registrò che "Cesare aveva un grande elefante che era dotato di armatura con arcieri e frombolieri, effettuati nella sua torre. Quando questa creatura sconosciuta entrò nel fiume i britannici e i loro cavalli fuggirono, permettendo così ai romani di attraversare il fiume indisturbati, anche se tuttavia potrebbe aver confuso questo incidente con quello di un altro elefante usato da Claudio, nella conquista finale della Gran Bretagna. uno scheletro di elefante armato fu infatti ritrovato, e fu pensato inizialmente ad uno dei seguenti elefanti, ma tuttavia degli incontri successivi rivelarono, che in realtà quello scheletro apparteneva ad un Mammouth risalente all'età della pietra. Un'arma anti-elefante si trovò nel maiale. Plinio il Vecchio riporta come "gli elefanti vengano spaventati dal più piccolo stridio di un maiale" (VIII, 1.27). Si ricorda inoltre come un assedio di Megara sia stato infranto dopo che i Megaresi avevano imbrattato di olio dei maiali, dato loro fuoco e spinti verso la massa degli elefanti da guerra del nemico. Gli elefanti da guerra si imbizzarrirono per il terrore dei maiali incendiati e stridenti. In alcuni casi il problema veniva prevenuto allevando gli elefanti insieme a dei maiali, in modo da abituarli al loro stridio. Anche lo scrittore romano Vegezio nella sua opera Epitoma rei militaris riporta, in un capitolo del terzo libro, numerosi esempi, attrezzi e stratagemmi da utilizzare contro gli elefanti: per esempio uccidere i conducenti utilizzando i frombolieri o spaventarli col fuoco. Inoltre gli elefanti si muovono in maniera assai impacciata su un terreno sconnesso o montagnoso. In foto , una terracotta presente al Museo Archeologico Nazionale di Napoli che raffigura un elefante da guerra e una sua probabile ricostruzione .
    1 punto
  18. Che dire, non una semplice libreria, ma una meraviglia numismatica, un regno della cultura, fortunatissimi i soci Genovesi dell’Astengo, spero un giorno di poterla visitare di persona. Nel video ho notato anche il volume del Piras sulla monetazione Sarda, oltre a tutti gli altri che offrono una vastissima scelta numismatica. Complimenti a tutti, fiero di poter essere socio di una così bella realtà numismatica italiana.
    1 punto
  19. Taglio: 2€ CC Nazione: Germania D Anno: 2014 Tiratura: 6.300.000 Conservazione: BB Località: Padova Taglio: 2€ CC Nazione: Germania J Anno: 2013 A Tiratura: 2.310.000 Conservazione: BB Località: Padova
    1 punto
  20. Buonasera a tutti. Mi riallaccio a quanto detto sui tagli delle piastre "Sebeto" alcuni giorni fa pubblicando la mia 1736 GH a taglio liscio per confronto.
    1 punto
  21. Penso possa essere utile mostrare anche qui un pezzo pubblicato su PN nel 2017 che, per svariati motivi, non può essere attribuibile a Filippo II, benché riporti la sua effige. Non ho al momento notizie di altri esemplari con le medesime caratteristiche. Ringrazio gli amici che leggeranno o che vorranno commentare.
    1 punto
  22. Ma certo che ce ne sono altre! Addirittura con il sottocorona con rigatura obliqua?
    1 punto
  23. Grazie a te @Ric70, sì, penserei a una medaglietta, gadget per turisti, anche perché il foro sembra nato con la "medaglietta" stessa. Ma ripeto… aspettiamo altri pareri. Buona domenica
    1 punto
  24. sperando di fare cosa gradita alla discussione, inserisco una ricostruzione proveniente dal catalogo della Mostra augustea della romanità (23 settembre 1937-23 settembre 1938) tenutasi a Roma in piena era fascista per il bimillenario della nascita di Augusto.
    1 punto
  25. Peso 22,60 grammi
    1 punto
  26. SANCT(us) MAR ... Martinus?
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  27. Buonasera Rocco, siamo stati fortunati tutti e due, sembra che il tuo falso sia unico, praticamente ad oggi non se ne conoscono altri. Un falso R5.
    1 punto
  28. la vasca/sarcofago in porfido fu rinvenuta inizialmente nel cosiddetto Palazzo di Teodorico. Proprio a partire da questa scoperta dal 1600 l'edificio fu identificato come antico Palazzo (in realtà era un nartece della chiesa di San Salvatore, anche se al suo interno oggi troviamo alcuni mosaici provenienti dall'antico palazzo di Teodorico). La sistemazione nel Mausoleo avvenne perciò in tempi relativamente recenti.
    1 punto
  29. l'oggetto in questione. riporto anche l'iscrizione: A Olia Terulla, figlia di Publio, visse 15 anni, 9 mesi 10 giorni: Olio Tertulliano (pose il sarcofago) alla figlia devotissima e a sé stesso.
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  30. Grazie di averla postata, e’ sempre un bello spot per la numismatica far vedere monete così a tutti, certo praticamente impossibili, ma sicuramente visibili almeno qui...e’ gia’ qualcosa ...
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  31. Riguardo alla sepoltura siamo fuori tempo ma il "sarcofago " e' comunque un labrum romano riutilizzato...
    1 punto
  32. dunque... il RIC cita tre tipologie di solido Ravenna (R4) quindi almeno due esemplari che per Grierson era uno soltanto…. Roma due tipologie la prima nota in almeno 8 esemplari la seconda in due esemplari a Sovana ce n'è uno…. uno è nella Dumbarton Oaks collection …..noto nel RIC uno o due sono stati venduti in asta negli ultimi 20/25 anni…. direi che il mio "50 esemplari " potrebbe essere nettamente ottimistico… includendo quelli nelle collezioni, e nei tesoretti che posso non ricordare...post 1994, direi che potremmo essere nell'ordine dei 20/30 esemplari probabilmente
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  33. Gentili tutti, ho letto solo ora questo bellissimo post e vorrei complimentarmi con voi. Mi sono veramente appassionato alla questione solo nel leggervi. Grazie! Stilicho
    1 punto
  34. Ciao Ntoniano. Francamente, per quel poco che è dato vedere, non mi sento di escludere in modo assoluto che i due elementi opposti alle Croci siano dei volatili. Invece è il colore del campo su cui campeggiano le Croci che è differente : bianco nel tuo distintivo, giallo nello stemma comunale di Fermo che aggiungo : mi farebbe piacere conoscere il parere di Corbiniano. Grazie per le nuove foto. @Corbiniano @Ntoniano
    1 punto
  35. La dracma proposta in asta Hirsch con base 5.200 euro è stata battuta ad inizio Gennaio in asta Triton XXII per 4750 dollari. Se si vuol speculare... si comprassero qualche oncia d'oro!
    1 punto
  36. Ma scusante... un tondello vergine volendo (e avendone gli strumenti) non potrei pure produrlo io nella mia cantina? Chi mi vieta di farlo? Non credo sia illegale, o sbaglio @elledi? La parte più difficile (nonché illegale) per i falsari è quella di riprodurre il conio, ma fare il semplice tondello non dovrebbe essere impossibile, e se semplici rondelle raggiungono determinati prezzi... il mio ferramenta avrebbe di che diventare ricco!
    1 punto
  37. Sarcofago di Costantina I (figlia dell'imperatore Costantino I nota anche come Santa Costanza), eseguito nel 340 d.C. circa. Già nel Mausoleo di Santa Costanza a Roma, si trova oggi nella Citta' del Vaticano
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  38. Salve @Stilicho, io invece aggiungo la famosa testa di Galerio in porfido rosso antico conservata nel Museo Nazionale di Zajecar , un busto che probabilmente raffigura Massimino Daia o Diocleziano tenuto nel Museo Egizio del Cairo e infine una testa (dicono di Diocleziano o Costanzo Cloro) rinvenuta ad Antiochia ma purtroppo data per dispersa in questi anni.
    1 punto
  39. Grazie Questa è un mio falso, ci avranno tentato di comprare un motorino?
    1 punto
  40. Buongiorno, la domenica mattina, sotto i portici di Plaza Mayor, c'è un mercatino numismatico con decine di bancarelle, inoltre sia nella piazza che nelle vie adiacenti ci sono diversi negozi di numismatica. P.S. i commercianti sono ostici, soprattutto con i turisti, ma con un po' di pazienza e facendogli capire che sei del mestiere, si riesce a spuntare qualche euro di sconto. Saluti.
    1 punto
  41. Botswana 5 Thebe 1976 Al D/ scudo tribale con zanna e gambo ai lati Al R/ Bucero becco giallo
    1 punto
  42. Buongiorno amici, allego immagini di un cavallo aquilano di Innocenzo VIII con impugnatura delle chiavi ad anello singolo, D.A. 126 ; MIR 99 , estremamente raro , è il quarto esemplare con questa particolarità della mia " piccola scuderia "
    1 punto
  43. Sergio...... A me manca, devo accontentarmi del falso d'epoca della "scudo chiuso" ?
    1 punto
  44. ciao a tutti :-) mia idea :-) http://www.friziodesign.it/coins23.html
    1 punto
  45. Moruzzi è sicuramente uno. Ma tutti i negozi con affiliazione NIP danno le stesse garanzie
    1 punto
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