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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/08/19 in Risposte
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Inserisco immagini e riferimenti per il futuro: D\ IMP C ALLECTVS PF AVG R\ ORIENS AVG, ML Si tratta di un aureo della zecca di Londra. Non ricordo di averne mai visti del tipo ORIENS AVG per Alletto e non mi risulta sia listato nel RIC (sarebbe da consultare Sam Moorhead per eventuali altri esemplari o comunque per emissioni similari). Questa un'immagine un po' più d'effetto con ancora del terriccio addosso: Il tipo ORIENS AVG è comunque noto per gli antonianiani: D\ IMP C ALLECTVS PF AVG R\ ORIENS AVG, S-P ML RIC 26 Ma per l'antoniniano nel rovescio non ci sono i due prigionieri ai lati del Sole. Altro esemplare in collezione Mauseus: D\ IMP C ALLECTVS PF AVG R\ ORIENS AVG, S-A ML RIC 26 Rovescio in uso anche nell'altra zecca inglese, la cosiddetta "C mint", probabilmente Colchester: D\ IMP C ALLECTVS PF AVG R\ ORIENS AVG, S-P C Esemplare recuperato dall'archivio online del PAS. Che dire... gran botta di fortuna per un simile ritrovamento e soprattutto un nuovo interessantissimo tassello nel corpus delle emissioni di questo usurpatore!5 punti
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Caro @Legio II Italicaconfidi troppo nelle mie capacità. L'oggetto in questione è presente anche su altre epigrafia funerarie. Alcuni lo interpretano come l'urna destinata ad accogliere le ceneri del defunto, altri come un cesto di vimini, dove veniva conservata la lana, simbolo, quindi, della vocazione domestica della defunta. Io propenderei per questa seconda possibilità.3 punti
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Si tratterebbe del secondo esemplare conosciuto, il primo e unico finora è al British Museum. Abbastanza incredibile per noi che dopo averlo trovato con un metal detector in un campo inglese ora possa anche venderlo e che andrà all'asta a Giugno presso DNW a Londra. Magie della legislazione britannica... https://news.artnet.com/art-world/metal-detector-discovers-golden-roman-coin-1509847/amp-page2 punti
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Oggi vi presento questo nuovo hoard che esula dal mio usuale range temporale della seconda metà del III secolo (antoniniani gallici & c.), ma a essere sinceri esula fino a un certo punto visto che oramai la mia passione per i ripostigli sta creando una vera e propria "collezione nella collezione" con una estensione temporale che va ben oltre alle "colonne d'ercole" del mio usuale campo d'azione. THE HOLME HOARD (detto anche Bottesford II) rif. https://finds.org.uk/database/hoards/record/id/1241 Report pubblicato in Numismatic Chronicle n.166/2006 Il ripostiglio è stato rinvenuto in un'area che già aveva restituito nel 1996 (https://finds.org.uk/database/hoards/record/id/1238) un altro tesoretto di 169 denari d'argento denominato appunto Bottesford I. Il ritrovamento in questione è opera dei detectoristi J. Robinson e J. Sparks che l'hanno portato alla luce il 25 novembre 2003 a Holme, nel Lincolnshire. Composto da 408 denari d'argento è stato rinvenuto assieme a parte del contenitore: un piccolo vaso in argilla grigia il cui fondo aveva in diametro di 58 mm. Di tutto il ripostiglio, 115 pezzi sono stati acquisiti dall'associazione British Museum Friends che ne ha donati 15 al museo: https://www.britishmuseum.org/research/collection_online/search.aspx?searchText=holme+hoard La parte rimanente è stata restituita agli scopritori che hanno poi provveduto a venderla in un'unica occasione tramite la casa d'aste DNW (Dix Noonan Webb Ltd) con la vendita pubblica del 16/03/2005 (https://www.dnw.co.uk/auction-archive/special-collections/foreword.php?specialcollection_id=316). Questo infine è l'esemplare che è entrato nella mia collezione: D\ ANTONINVS AVGVSTVS, busto laureato e drappeggiato a destra di Caracalla. R\ PONTIF TR P III, Caracalla nudo con mantello sulle spalle stante a sinistra, con un globo nella mano sinistra e una asta a punta in giù nella destra. RIC 30/b Ex D. Taylor collection; Ex DNW auction 16/03/2005; from Holme Hoard 2003. Per concludere, si tratta di un ripostiglio rientrante nel cosiddetto "denarius period" britannico e a proposito degli hoard rientranti in questo arco temporale, Roger Bland dice: A voi la parola per eventuali commenti o integrazioni!2 punti
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Salve a tutti, direi che @marmo87 ha postato uno dei 10 reali di Filippo III alias Filippo II più enigmatici che abbia mai visto e che ho provato già diverse volte ad interpretare. Secondo me si tratta quasi sicuramente di un tondello di Filippo III su cui sono presenti i coni di Filippo II. L'unico problema è il III di PHILIPPVS nel dritto che sembra sovrapposto a SARDINIAE della legenda sarda di Filippo II. Qualora i coni di Filippo II fossero stati utilizzati anche successivamente, tale parte di legenda del presunto conio spagnolo di Filippo III dovrebbe risultare nella porzione sottostante e non sopra. Quindi secondo me potrebbe trattarsi del conio di Filippo II su Filippo III o II, al quale venne successivamente aggiunta la legenda di Filippo III. In ogni modo si tratta di un interessante rebus numismatico. @dabbene, in relazione alla tua domanda direi che in quel periodo di accentuata crisi finanziaria, ossia nei primi decenni del XVI secolo ed oltre, si cercò di riutilizzare tutta l'attrezzatura possibile (basta osservare il 5 reali di Filippo III), anche fortemente deteriorata, inoltre anche gli scarti e le scorte di metallo. Saluti2 punti
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Le motivazioni possono essere, anche di carattere economico, creare un nuovo conio costava soldi, e per risparmiare si optava per l’utilizzo del vecchio conio, oppure la figura del precedente Re ispirava più fiducia in un taglio usato in maggior modo per le transazioni di un certo livello, pensiamo al Tallero di Maria Teresa. I motivi possono essere vari, sta di fatto che questa moneta è solo grazie al fatto che il suo conio grossolano lascia intravedere le vere impronte del tondello originale.2 punti
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Cari amici, di rientro da Annecy vorrei condividere con voi questo bel Quarto di grosso di Carlo d'Orleans, II periodo (1447-1465)! Quelli passati in asta nell'ultimo decennio si possono contare sulle dita di una mano (senza nemmeno usarle tutte), di varianti differenti da questa (un paio del I periodo, con la rosa al centro della croce) e soprattutto con la legenda quasi mai completamente leggibile! Corpus, vol. 2, pag. 24, n. 20 - (MIR manca) @piergi00, @teofrasto, @adamaney, @dabbene, @monbalda2 punti
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Vero, ma se hai un'attività come la mia, e ti portano sacchetti stracolmi di queste "cosine", quello 0,2 diventa 50 grammi2 punti
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Si, Doppiopunto Faccio foto al mio 4 Cavalli e le condivido con molto piacere.2 punti
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Particolare di una cassapanca presente nel Castello di Annecy , visitato ieri2 punti
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Da Tarso di Cilicia, Bellerofonte (eroe dunque guerriero) per ben due volte, dal diritto e dal rovescio di un bellissimo statere, combatte cavalcando Pegaso : curiosamente la sua arma è un tridente . Passerà, il prossimo 5 Maggio, in asta Nomos 18 al lotto 203 .2 punti
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Porto la mia testimonianza, la mia passione è nata praticamente in concomitanza con l'inaugurazione di questa fantastica esposizione numismatica in Ambrosiana e se non ci fosse stata questa esposizione non avrei mai potuto appassionarmi ancor di più ma soprattuto non avrei mai potuto vedere monete che non posso permettermi di possedere. E' sembrato avvenire tutto apposta...ho appreso della nascita abbastanza recente di "Quelli del Cordusio" e ne sono felice perchè siete persone che è possibile incontrare di persona e con cui discutere liberamente anche qui sul forum. Grazie ancora.2 punti
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La moneta originaria è stata coniata sicuramente dopo il 1617 sotto Filippo III, quindi almeno 19 anni dopo la morte di Filippo II. Come mi ha fatto notare un amico collezionista, non è l'unico caso in cui nelle colonie spagnole si utilizza l'effige del sovrano precedente. https://forums.collectors.com/discussion/986045/mexican-charles-iv-bust-of-charles-iii-8-reales-1789-1790-transitional-set2 punti
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Il catalogo della prossima asta Busso Peus (Auction 406) presenta, nella sezione dedicata alle monete greche, uno statere argenteo a rovescio incuso emesso dalla zecca di Sibari (n. 19) nella seconda metà del VI secolo a.C.: D/ VM in esergo. Toro retrospiciente stante a s. su linea di base perlinata tra due linee. Bordo perlinato entro doppio cerchio lineare. R/ Stesso tipo incuso a d. Bordo perlinato. http://www.peus-muen...%20406&losnr=19 Per il ductus retrogrado della leggenda (VM) e la sua collocazione nell’esergo del campo monetale, l’esemplare si colloca all’interno della classe B della classificazione operata da Fabricius nel 1957. Puntualizzazioni in merito e ulteriori proposte di inquadramento delle emissioni sibarite sono state apportate da studi successivi, tuttavia la verifica della loro attendibilità resta ancorata all’auspicabile prossima edizione di un corpus della monetazione di Sibari. La moneta presenta un flan a circolarità irregolare, porzioni del bordo risultano fuori campo e al rovescio si evidenzia una duplicazione di battitura del tipo. Tutti elementi che potrebbero connotare una fase di coniazione scandita un ritmo “affrettato”, con il quale appare forse congruente anche il dato ponderale (gr. 9,63), che allo stato attuale della documentazione appare tra i più elevati (se non il più elevato) tra quelli registrati per la zecca sibarita. Esso rientra nel novero di quei pesi ampiamente eccedenti la soglia di gr. 8,00 ca., su cui appare imperniato il sistema cd. “acheo-corinzio” o “corinzio ridotto”, adottato da quasi tutte colonie achee della Magna Grecia (Sibari, Metaponto, Crotone, Caulonia) a cui si aggiunge in progresso di tempo anche Taranto. Un rapida ricognizione di esemplari, senza alcuna pretesa di compiutezza, può fornire una prima embrionale esemplificazione del fenomeno: Sibari 9,63 Peus Nachf., 406, 25-27.4.2012, 19 9,03 Sambiase 26 9,01 Hirsch, 267, 5.5.2010, 34 8,52 Sambiase 32 8,47 Curinga 76 8,46 LHS Numismatik AG, 100, 23.4.2007, 127 8,43 Künker, 100, 21.6.2005, 5 8,41 UBS Gold & Numismatics, 76, 22.1.2008, 1208 8,41 Gemini LLC, III, 9.1.2007, 38 8,41 Hirsch, 250-251, 8.5.2007, 2 8,40 Künker, 143, 6.10.2008, 50 8,38 Sambiase 39 8,34 Freeman & Sear, Manhattan Sale II, 4.1.2011, 3 8,34 A. Tkalec AG, A. May 2006 (7.5.2006), 20 8,32 Gemini LLC, V, 6.1.2009, 13 8,22 Lanz , München, 125, 28.11.2005, 58 8,21 Sambiase 27 8,20 Curinga 73 8,17 Künker, 111, 18.3.2006, 6047 8,15 Ponterio & Associates, Jan. 2012 NYINC Auc., 6.1.2012, 48 Una situazione analoga emerge dall’analisi della distribuzione dei pesi all’interno delle monetazioni incuse di Metaponto, Crotone e Caulonia: Metaponto 8,38 UBS Gold & Numismatics, 76, 22.1.2008, 1205 8,29 UBS Gold & Numismatics, 63, 6.9.2005, 31 8,28 NAC AG, 29, 11.5.2005, 33 8,26 Curinga 12 8,23 Ponterio & Associates, Jan. 2012 NYINC Auc., 6.1.2012, 43 8,22 Curinga 20 8,21 LHS Numismatik AG, 102, 29.4.2008, 33 8,21 Curinga 16 8,19 NAC AG, 48, 21.10.2008, 10 8,17 Ponterio & Associates, Jan. 2012 NYINC Auc., 6.1.2012, 44 Crotone 9,00 The New York Sale XIV, 10.1.2007, 16 8,91 Curinga 124 8,88 SNG München 1422 8,88 SNG Lloyd 591 8,83 SNG ANS III, 231 8,72 SNG Bud. 524 8,68 S. Stefano di Rogliano 16 8,61 K&M, XXIV, 1984, 38 8,54 Attianese 258 8,53 SNG Sweden I, 13 8,51 SNG ANS III, 237 8,49 SNG Manchester 306 8,47 SNG München 1421 8,45 Attianese 265 8,40 Hess-Leu 53, 1991, 17 8,34 S. Stefano di Rogliano 17 8,33 Attianese 266 8,31 SNG Aarhus 130 8,29 Triton I, 1997, 164 8,27 SNG Tüb. 514 8,19 SNG ANS III, 234 8,18 SNG ANS III, 235 Caulonia 8,77 Noe 2v 8,70 Noe 22a 8,69 Noe 8e 8,54 Noe 9a 8,53 Noe 8h 8,47 Curinga 80 8,47 Curinga 117 8,46 Noe 4b 8,45 Noe 2b 8,44 Curinga 120 8,37 Noe 20c 8,36 CNG MbS 72, 14.6.2006, 126 8,35 Curinga 95 8,33 Curinga 77 8,32 Noe 8l 8,31 Noe 8k 8,27 Noe 57a 8,26 Curinga 79 8,25 Curinga 88 8,24 Noe 1e 8,23 Curinga 109 8,21 Curinga 96 8,20 CNG MbS 72, 14.6.2006, 136 8,21 Curinga 112 8,17 Curinga 113 A questi esemplari si aggiungono gli stateri a leggenda Sirinos-Pux di NAC AG, 54, 24.3.2010, 20 (gr. 8,25) e NAC AG, 59, 4.4.2011, 503 (gr. 8,15) In assenza di uno studio per sequenza di coni non è possibile stabilire se tale fluttuazione ponderale rappresenti un fenomeno occasionale o sia correlata al una specifica tecnica di battitura (al marco ?) adottata dalle zecche. Tuttavia, nel caso di Sinbari, l’attestazione di dracme dal peso anomalo (v. NAC AG, O, 13.5.2004, 1156: gr. 3,18; Künker, 182, 14.3.2011, 57: gr. 2,99) se inquadrate in un sistema di frazionamento ternario dello statere di gr. 8, suggerisce quantomeno di verificare, mediante successivi sviluppi della ricerca e su base statistica più ampia, una certa “versatilità” dei pesi teorici, la cui funzionalità è forse rapportabile al variare delle esigenze monetarie della polis in distinti momenti storici. La ricerca di uno “standard” metrologico resta pertanto una questione dai contorni forse più “fluidi”, “aperta” alla ricezione di nuovi elementi che potrebbero in parte attenuare, in termini ponderali, lo scarto tra sistema euboico-corinzio e quello (acheo-corinzio) in uso nelle poleis magnogreche. In quest’ottica va valutata anche la posizione di Taranto, che per quanto oggetto di posizioni contrastanti in merito al sistema ponderale e al relativo criterio di partizione del nominale maggiore, non appare esente da “esuberi ponderali”: Taranto (riferimenti alla sequenza di Fischer-Bossert) 8,50 FB 9a 8,22 FB 32a 8,15 FB 5a 8,15 FB 9b 8,15 FB 36a 8,15 FB 39a 8,14 FB 25a 8,13 FB 25b 8,13 FB 12a 8,13 FB 19a 8,12 FB 13a 8,12 FB 32b Nota bibliografica Sulla monetazione di Sibari: K. FABRICIUS, Sybaris. Its History and Coinage, in ACIN VIII (Paris 1953), Paris 1957, 65-76. A. STAZIO – E. SPAGNOLI, La moneta, in Sibari e la Sibaritide, Atti Taranto XXXII (Taranto 1992), Napoli 1994, 597-631. F. BARRITTA - B. CARROCCIO, Ritmi di coniazione e storia: elementi per una riconsiderazione della monetazione incusa a Sybaris e nel suo "impero", in NAC, XXXV, 2006, 53-81 Sui ripostigli di Sambiase, Curinga e S.Stefano di Rogliano: E. SPAGNOLI, Ripostiglio di Sambiase. Ripostiglio di Curinga. Ripostiglio di S. Stefano di Rogliano, in E. SPAGNOLI – M. TALIERCIO MENSITIERI, Ripostigli dalla piana lametina, Soveria Mannelli 2004, 9 ss. Per le monetazioni di Caulonia e di Taranto i riferimenti sono rispettivamente a: S.P. NOE, The Coinage of Caulonia, New York 1958. W. FISCHER-BOSSERT, Chronologie der Didrachmenprägung von Tarent 510-280 v. Chr., Berlin-New York 1999.1 punto
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@doppiopunto, ti vedo ogni giorno sempre più interessato, e prendo atto della tua disponibilità ad apprendere; ma lasciamo da parte rarità e valori di mercato, che a me interessano solo relativamente, perché devo per forza di cose completare il cerchio. La più grande soddisfazione per i 3 e i 4 Cavalli fu quella di aver trovato un punto di demarcazione tra i coni SICI è quelli con SICIL e che di conseguenza decisi di dividerli perché il 90 non poteva essere variante dell'altro 90.1 punto
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Il Gigante lo considera tutt’ora comune, ma i fatti dimostrano il contrario.. Sul rame, in particolare sui piccoli nominali, una “rarità” diventa davvero tale in quanto, a differenza dei più importanti nominali in argento, non venivano tesaurizzati, occultati ecc, con la possibilità che con lavori di demolizione/ristrutturazione, ne possano venire fuori altri.1 punto
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Ciao Pietro, mi permetto di darti un consiglio da collezionista di lunga data (colleziono monete da 25 anni). In numismatica è FONDAMENTALE la pazienza. Non è possibile avere fretta: se si vuole correre in numismatica ci si schianta e basta, è una certezza matematica. A cosa mi riferisco? Alle monete che vai cercando. Non so da quanto tempo tu collezioni, ma dal fatto che tu non ci venga a chiedere dell'autenticità di patacche riconoscibili a tre metri di distanza è evidente che ti serve ancora un po' di allenamento. E allora perché vuoi andare a cacciarti nei guai con monete rare e pericolose, che traggono in inganno anche i più esperti? Il Regno è pieno di monete interessanti e meno impegnative, le hai già tutte? Parti da quelle, credimi, e quando arriverai a puntare ai pezzi importanti sarai pronto, non avrai bisogno di chiedere consigli a nessuno e sarai felice e consapevole del traguardo a cui sarai arrivato. Un saluto1 punto
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Pietro qui dobbiamo lavorare su un tomo bis... Più che su un'integrazione...1 punto
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Mah la fattura di quello scudo e di quella corona troppo rozzi ed elementari ... Dubbia... P.s però interessante...Io le adoro quando sono così...1 punto
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C’è anche questo esemplare con 10 torrette e rigatura sotto la corona che va da destra a sinistra...!1 punto
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Mah Gianfranco il punto due non ha fondamenta su cui poggiare... a meno che allora anche quello BM sia un falso. Mi pare che ci sia una identità di conio tra i due esemplari, sia di martello che di incudine. Cambia solo la luminosità e l'incidenza della luce ma sono uguali... Ciao Illyricum1 punto
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Un tondello non coniato è solo un pezzo di metallo..a meno che non sia un tondello in oro o argento1 punto
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Grazie. Sei molto gentile. Ma io intendevo una sua BIOGRAFIA.? Mi serve per fare la pagina del mio libro...OMAGGIO A FRANCESCO MUNTONI1 punto
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Azz.. @doppiopunto, stai studiando alla grande. Complimenti. C'è ne è di materiale nel Manuale da spulciare. Hai letto la sorpresa? .. altro che comune il 339. Comunque decisi di inserirlo R4, dando la possibilità di verifica con accuratezza dei collezionisti di questo conio..magari lo avevano è non conoscevano la sua Rarità. Ma a quanto pare il 339, scarseggia. Grazie.1 punto
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Grande chicca questa, il cavaliere al dritto e al rovescio anche in incuso, che perfezione, che dettagli e siamo nel 400 a.c. ....cosa ci state facendo vedere ?1 punto
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Il 4 Cavalli 1790 SICI è molto raro, ad oggi ne ho visti solo 3 esemplari e tutti non arrivano al BB Non ho riferimenti di passaggi in asta.1 punto
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Guardati i passaggi d'asta.... https://numismatica-italiana.lamoneta.it/passaggi/W-VE3/49-0 https://numismatica-italiana.lamoneta.it/passaggi/W-VE3/50-0 e renditi conto che non e' facile vendere le proprie monete soprattutto se non si conoscono per niente. Per lo stesso motivo ti cosiglio di farle periziare. Per le conservazioni io direi il fascio BB e la vetta qSPL. Sempre a spanne.1 punto
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Questa tipologia non si vede quasi mai . Per di piu' e' in una conservazione sopra la media . p.s. Ci vediamo il 30 giugno ..1 punto
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I cataloghi sono di nuovo operativi. Rimane da sistemare solo quello relativo ai falsi.1 punto
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Non saprei dire la lega di cui è fatta la moneta; qui un confronto tra falso e originale.....1 punto
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proprio bella, ottima conservazione.1 punto
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Ciao @Cato_maior , circa il cognome Olia : https://www.cognomix.it/origine-cognome/olia.php , naturalmente rimane una ricerca del cognome del tutto teorica , in quanto non esiste alcuna certezza della sopravvivenza diretta attraverso 2000 anni di questo cognome . Come antica Gens Olia non ho trovato nulla , solo questo nome relativo ad un marchio , che dimostra pero' come il cognome Olia sia diffuso in Italia sebbene molto raro e dove sia l' origine regionale del cognome : http://www.gens.info/italia/it/turismo-viaggi-e-tradizioni-italia?cognome=OLIA Comunque lasciando in secondo piano la Gens Olia , provero' a chiedere ad un Professore in Epigrafia greco romana il significato di quello strano oggetto .1 punto
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Ammazzi sti doppi punti...fanno faville.... Mi sa che mi devo controllare un po di cose...1 punto
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Magnifico il denarino di Traiano, il ritratto di grande qualità incisoria, per le fattezze e per lo stile. Ovviamente il basso rilievo è degno di nota, profondità, prospettiva, ed effetto scenico notevole, oltre la qualità scultorea..1 punto
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Biglietto da uno scellino del 1943, fu utilizzato dalle truppe britanniche nei territori occupati in nord Africa ed in Italia, era equivalente a circa 20 lire dell'epoca. Purtroppo solo qualche euro in queste condizioni. Biglietto da un quarto di dollaro emesso dagli USA nel 1965, poteva essere utilizzato solamente all'interno delle basi militari all'estero, solo qualche euro date le condizioni. Conservale con cura anche se hanno un piccolo valore, sono entrambe delle testimonianze storiche.1 punto
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Taglio: 2€ CC Nazione: Germania D Anno: 2014 Tiratura: 6.300.000 Conservazione: BB Località: Padova Taglio: 2€ CC Nazione: Germania J Anno: 2013 A Tiratura: 2.310.000 Conservazione: BB Località: Padova1 punto
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Sigh, io sono più vecchio di queste monetine, mi sa che devo considerarmi preistorico....1 punto
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Penso possa essere utile mostrare anche qui un pezzo pubblicato su PN nel 2017 che, per svariati motivi, non può essere attribuibile a Filippo II, benché riporti la sua effige. Non ho al momento notizie di altri esemplari con le medesime caratteristiche. Ringrazio gli amici che leggeranno o che vorranno commentare.1 punto
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Vorrei un forum più scritto e meno letto .. vorrei più utenti con la maglia dell’identita’ lamonetiana... vorrei numismatici che la citassero negli ambiti che frequentano ... vorrei oltre agli aspetti tecnici e divulgativi, cuore, emozioni, sogni, rispetto per gli uomini che sono poi i vari nick ... vorrei una manifestazione comune con chi ci crede, con chi ritiene di aver avuto nel tempo da questo mezzo, con chi ritiene che Lamoneta e’ anche il vostro circolo ... vorrei che si ricordassero sempre quelli che hanno contribuito a fare di Lamoneta una Wikipedia della numismatica per tutti a costo zero e si ricordasse il lavoro volontario che e’ stato fatto da tanti ...senza di loro non ci sarebbe stata Lamoneta ....1 punto
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Ciao, esatto (tutto sommato cerco di non annoiare chi ha posto una semplice domanda, quindi mi fermo su "livelli" accettabili di risposta). Ma la verità completa è questa: Dunque Caracalla: -Cesare sotto Settimio Severo, come Marcus Aurelius Antoninus Caesar, 195/196-198; poi Augusto, come Marcus Aurelius Severrus Antoninus Pius Augustus, 198-217: -con Settimio Severo,198-209; -con Settimio Severo e Geta, 209-211; -con Geta, 211; -solo, 211-217. Là si concluse la sua carriera, quando fu assassinato da un ufficiale della guardia del corpo imperiale! .1 punto
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Proseguendo con la zecca piemontese di Casale : Mezza Parpagliola Guglielmo II Paleologo Casale1 punto
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Riprendo questa discussione di @salvo1973 Condividendo una importante scoperta nel decoro del taglio nel mio Mezzo Ducato del 1784 : Sui cataloghi viene riportata la "treccia in rilievo"1 punto
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Soldo "curioso" 1798 Carlo Emanuele IV Mir Savoia 1016d con cartellino d'epoca1 punto
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personalmente trovo che il forum sia davvero completo per quanto riguarda la proposta di sottocategorie. io imparo tantissimo in continuazione grazie ai suggerimenti e risposte di tanti appassionati. noto in generale che molti appassionati ed esperti attivi sul sito hanno competenze specifiche notevolissime, complimenti meraviglioso il catalogo virtuale: solleciterei chi ha monete significative di proprietà a postarle nelle categorie specifiche (anche in forma anonima... se teme "visite"...) garantendone la proprietà al Curatore. Siccome le critiche, se proposte con intento costruttivo, sono più utili di mille elogi, mi sento di proporre con umiltà alcuni miei "ma", e scusate se ripeto in parte quanto già detto - noto qualche volta una sorta di comportamento un po'sprezzante verso colori i quali approdano al sito solo occasionalmente per mostrare monete, trattati sostanzialmente da estranei sciocchi o non degni di risposta: capisco che certe grossolanità possono irritare le persone abituate a discussioni dotte e ad ampio respiro, ma.. punto primo, se trovo la moneta del nonno e non mi intendo di numismatica dove vado a mostrarla? ma è naturale: lamoneta! e quindi: rispondere educatamente ed in modo completo trattenendo il fastidio è segno di competenza e disponibilità. se d'altra parte ho un problema di tarme del legno a casa mia vado sul sito degli entomologi e questi mi rispondono e mi danno un suggerimento per la disinfestazione, senza tanto contestare il fatto che ho sbagliato la specie dell'insetto, mi spiego? e poi: vedere monete e capire se è vera o falsa aiuta tutti, specie i giovani. compresi quelli che spendono il patrimonio di papa' per i "FDC assoluti". ed ho detto tutto. i commercianti, periti o non periti. vivono inevitabilmente (è normale che lo sia) una sorta di conflitto d'interessi quando partecipano a certe discussioni. sarebbe corretto fossero individuabili, ciò per altro ne valorizzerebbe la competenza in molti contesti. - facebook e monete, semplice: fregarsene. qualsiasi contesto culturale di nicchia ha una faccia in rete potenzialmente di basso livello. farsene un cruccio è del tutto inutile, la rete dilaga e con essa le deviazioni di lucro e dalle sfumature più o meno grigie. ormai tutto si mescola e bisogna farsene una ragione, chi ha la testa per farlo distingue, chi non ce l'ha..beh...la bottiglia di champagne può stare nel frigo col tavernello (va bene per l'arrosto) quando uno apre una nuova discussione e non vede riposta dopo alcuni giorni ...beh..è frustrante. i Curatori sollecitino una risposta, almeno un contentino, please, magari da parte di quelli più quotati per darla... grazie a tutti1 punto
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Qualche cane lo fa ancora . Il mio bastardino mangiava le crocchette della sua ciotola ma ne lasciava qualcuna, poi fingeva di dormire, e quando arrivavano le tortorelle con un balzo le afferrava, anche al volo. ne ha catturate e mangiate tantissime. Ora è vecchio, ci prova ancora ... ma quando arrivano le tortorelle è realmente addormentato.1 punto
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