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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/17/19 in Risposte
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Buon giorno a tutti, Innanzitutto vi ringrazio per i complimenti, secondariamente volevo far presente che questo post ha avuto solo l'intento di segnalare, a quanti più appassionati possibili, le nuove pubblicazioni disponibili in digitale sul sito della SNI, naturalmente, senza entrare in conflitto con alcuno e soprattutto non volendo ingenerare nessun tipo di competizione sulla visibilità. Semplicemente, la mia speranza è che quanto viene fatto sia reso disponibile il più capillarmente possibile a chi voglia approfondire tutti i temi della numismatica. Cordialmente Matteo R.11 punti
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Vero, Luciano, hai ragione. al di là delle esimie rarità in MB o meno (io per riempire un buco, come si vede, mi abbasso anche al M o al tanto vituperato D della Liretta per Dalmazia e Albania), ritengo che democraticamente tutti i tondelli hanno uguale dignità. E, come storia "materiale", sicuramente molto più lunga ed avvincente (benché sconosciuta) dei loro fratelli fortunati usciti di zecca e rimasti per secoli fermi. Con tutta la loro meravigliosa bellezza ma come immobilizzati. Non è un discorso pauperistico, sebbene pezzi come la bellissima Giustina di @DOGE82 sia davvero eccezionale benché deturpata, o come tutti i nostri Grossoni del Foscari (chi può giurare di averne uno non tosato?), o come le miriadi di Soldi e Bezzi totalmente appiattiti, o ancora gli innumerevoli buchi nei grossi buoni (o falsi) o come i torneselli che giravano nelle colonie egee o come tante oselle disappicagnolate... La numismatica di "serie B", che brutta espressione, oggettivamente rappresenta la maggior parte in percentuale dei pezzi veneziani esistenti, e non solo. Non ha diritto di essere mostrata, meno ancora venduta se non in lotti multipli (quanti ducati, mezzi ducati, quarti eccetera abbiamo preso per un prezzo cadauno di due o tre euro, mocenighi e marcelli, gazzette anonime, soldini, quattrini o anche addirittura zecchini), o nei mercatini, o -nella migliore delle ipotesi- estreme rarità che solo l'occhio dell'appassionato riesce a discernere tra mille tondelli arrivati ormai ai confini dell'esistenza materiale? Lo ammetto: a volte mi è venuta la tentazione di aggiudicarmi un lotto multiplo di quelli che non ti danno soddisfazione economica né artistica, di quelli che sono descritti genericamente come "lotto di monete veneziane di varie epoche, Ag e Cu, 25 pezzi, B-MB, 50 euro", dove la maggior parte sono repliche di repliche di repliche di soldi da 12 che ho già. Poi magari ci scappa qualche moneta interessante ma ovviamente niente di eccezionale (tranne rarissimi casi). Per non sembrare ipocrita, ho anche io nella mia piccola collezione veneziana pezzi di serie A e di serie B (e di C). Ma mi piace poterle considerare tutte uguali davanti alla legge, senza distinzione di razza, sesso e religione. Infatti stanno tutte vicine. Mi piace prendermi cura di questi figli di un dio minore.5 punti
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Il forum che vorrei ? Il forum che c’ era aggiungerei anche e che ho vissuto con grande intensità e che oggi molti non ricordano ... C’era sicuramente un aspetto che oggi non vedo più o si sta smarrendo, la stima reciproca, le empatie, il FairPlay, il sapere che si stava lavorando tutti per uno scopo comune divulgativo, magari ognuno poi faceva anche il suo ma io rimpiango tanti protagonisti passati di qui ...oggi vedo gruppi, grupponi, si spingono interessi vari, si fa interdizione anche forte e per gli idealisti, per i divulgatori , per chi opera per diletto, per passione, per divertirsi anche, per una visione di allargamento della base ..ecco per questi il forum non c’e’ più e mi rattrista vedere livore, accanimenti e contrasto verso chi ha dato tanto ma tanto negli anni in modo totalmente disinteressato senza pretendere nulla, mi spiace per me, per Lamoneta, per la nostra numismatica....mi spiace molto tra l’altro senza motivazioni, se non forse avere dato troppo ...3 punti
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Dico la mia, giusto perchè, anche se non sono proprio attivo, ogni tanto mi affaccio, leggo e partecipo nel settore "Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità", se posso do il mio micro-contributo Rispondo, se è nelle mie possibilità naturalmente, anche a chi non saluta e non ringrazia, perchè sono convinto che con pazienza bisogna accogliere tutti. Come è stato detto e ricordato più volte ai nuovi utenti, non siamo un motore di ricerca, ma persone disponibili, ma non lo sanno....! Potrebbero essere digiuni su tutto, anche su come utilizzare un pc, non vedo nessuna malafede e maleducazione in questo. Noto che le mancanze di questi utenti che pongono per la prima volta una domanda, sono spesso evidenziate da chi risponde in modo piuttosto acido, come se a tutti i costi si vuol redarguire qualcuno. Sono impreparati sulla numismatica, su come funziona il sito, su come scegliere la sezione giusta, su come postare una foto, e tanto altro ancora... Peso e diametro mancano? ma credete veramente che i digiuni in materia pensano che possano servire? Il post non è una email, possibilmente viene visto come un semplice form, forse non sanno nemmeno che si comincia con un saluto, che si chiede per piacere, che si ringrazia e quant'altro. Quello che voglio dire è che se sono così basta ricordaglielo nei giusti modi o non si risponde.3 punti
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Una ulteriore precisazione tecnica sulla base di quanto scritto da Pietro. Le monete, fino a quasi la fine del periodo Sagnolo, erano coniate a martello. Ciò significa una coniazione molto imprecisa, che può dare impressione a chi ci si avvicina per la prima volta di monete assai brutte. Come ti dicevo poco sopra, la monetazione Napoletana richiede un certo periodo di assimilazione. Tanto più la parte delle monete coniate con questa tecnica. Ti consiglierei quindi di iniziare dal periodo più vicino alle monete decimali, e poi via via andare a ritroso nel tempo. In questo modo darai al tuo occhio (ed al tuo sapere), il giusto tempo di poter pian piano assimilare il concetto di "difetto tecnico", ed imparerai anche quel gusto estetico che ti permetterà di padroneggiare una tua personale valutazione estetica per le monete più "problematiche" ( di cui ti allego un semplice esempio, che potrebbe apparire... "sconcertante"). Tradotto in parole semplici, parti dall'esplorare la monetazione Borbonica, dal Regno delle Due Sicilie: 1817 in avanti, e fino alla Sua caduta, 1859. Impara le varie tipologie monetali, la tecnica di coniazione e le relative problematiche; Ti aiuterà tantissimo nella valutazione tecnica. Puoi allargare i tuoi orizzonti acquistando libri che parlano delle sigle impresse, o della storia dietro i vari stili dei ritratti. Assimilato questo periodo, potresti retrocedere al periodo 1794-1816. Sembrerà riduttivo per molti, ma meglio procedere per gradi, assimilare BENE le problematiche di conio, la qualità del metallo, il concetto di brillantezza, e come si riconosce l'usura dalla debolezza di conio. E così via via... Un ulteriore piccolo approfondimento storico. Il Vicereale è un periodo vastissimo, storicamente parlando. Il ducato di Milano, come il Viceregno di Napoli, era sotto l'egemonia del potente impero spagnolo. Se vorrai, avrai la facoltà di espandere i tuoi interessi monetali anche alla zecca Milanese (che, sembra assurdo, ma ha una tipologia monetale ancora più vasta di quella Napoletana). Se ciò avverrà, avrai scoperto la punta di un Iceberg chiamato Numismatica, e allora non ti fermerai più. In allegato: Mezzo Ducato 1610, Filippo III3 punti
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Non l'abbiamo capito solo noi, l'hanno capito anche quelli che fanno finta di non aver capito... Solo che noi siamo più altruisti, e pensiamo prevalentemente di più alla divulgazione, al futuro della numismatica e conseguentemente a quello del forum. Se tutti fossero come noi non ci sarebbe più mordente... Invece cosi siamo a confrontarci ogni giorno anche se magari ogni tanto battibecchiamo, ma sai fa parte del gioco della vita.. Altrimenti di cosa parleremmo solo del bb o dello spl.. Mi spiace che qualcuno fraintenda, ma d'altronde non è facile far capire l'amore che un appassionato come me e Mario mette ogni giorno per costruire qualcosa che possa servire alla numismatica, anche attraverso un semplice post. Quello che abbiamo fatto e che stiamo facendo è noto a tutti, peccato che ad alcuni possa dar fastidio, ma è cosi in ogni ambito scientifico. Ci sono le correnti, gli schieramenti, le fazioni, insomma la vita stessa. Ma va bene egualmente, noi andiamo avanti umilmente per la nostra strada, sperando un domani di aver donato qualcosa nel nostro piccolo agli altri.. Eros3 punti
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CIao, Come ti ha spiegato il numismatico, il periodo della prestigiosa zecca di Napoli...è moltoooo lungo.... Ti ha anche dato un ottimo consiglio, inizia a leggere e studiare tutta la base storica (vicende) del periodo in questione e capisci da quale sei più attratto. Le monete sono tantissime.....e non solo, ma ricche di varietà. Parlare di tipologia per questo lungo perido.....ti ci vuole mezza vita...se non tutta intera. Di conseguenza ti divido già quelli che potrebbero essere dei macro-periodi nei quali potresti inserirti e rimani più affascinato: Periodo Angioino Perido Aragonese Periodo Spagnolo (con i suoi vicerè) Periodo Austriaco (breve) Periodo Borbonico (quello più lungo e ricco di monete e varietà). In questi interni...puoi iniziare a collezionare. Benvenuto tra Noi.3 punti
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Fra tante discussioni dove si mostrano delle bellezze assolute (ben vengano) o discussioni dove si specula sul BB+ o qSpl, diamo dignità anche a queste monete sofferte, oltraggiate ed abusate, dove il grado di conservazione non ha ragione d'essere; eppure anche queste hanno svolto il loro precipuo dovere e meritano il nostro rispetto, almeno quello storico .... anche se io penso che meritino anche un pochino di quello numismatico.3 punti
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agli amici veneti, chiedo notizie su questa moneta o medaglia, pesa gr.5,51 il metallo sembra bronzo, ringrazio anticipatamente2 punti
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È questo il punto della discussione? A distanza di anni si continua a dire che questo denaro è sporco. Non credo lo si possa condannare tutto, gettando via il bambino con l'acqua sporca. No, il punto è che lo sTATO per raggiungere i propri scopi utilizza metodi discutibili e, almeno in questo caso, illegali. Tutte le chiacchiere che abbiamo fatto mi pare si siano schiantate su questa sentenza: forse mi sono perso qualcosa? ho frainteso la sentenza? In ogni caso la mossa di Monti, anche se con il sostegno parlamentare, fu un abuso. Una bassezza paragonabile a molte altre perpetrate nel corso degli anni da amministrazioni a vari livelli (T-red, avvocatura che non paga risarcimenti ecc.) che nel tempo ha eroso la fiducia dei cittadini. Lo stato non punta all'equo, punta il tuo portafogli. Ora ciascuno ha le sue idee, ma la sentenza parla chiaro. Che senso ha continuare a difendere l'operato di Monti riguardo la prescrizione anticipata? Si, era confortato da una maggioranza parlamentare. No, non poteva fare quel che gli pareva giustificando con "servivano soldi ed il fine giustifica i mezzi"; poteva muoversi "solo" nei limiti della costituzione. Li oltrepasso', lo dice la consulta. Buona serata.2 punti
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Perfettamente d'accordo con Voi per quanto riguarda la dignità dei rottami. Anzi, alcune grandi rarità veneziane le ho viste solo in pessime condizioni. Ma quanta storia contengono! Arka Diligite iustitiam P.S. Per un grossone di Foscari sicuramente non tosato rivolgersi a uno dei principali protagonisti della nostra sezione...2 punti
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@Leila posso chiederti quanti anni hai? Lo so che non è cortese con una signora ma stai inondando il forum con continue richieste di identificazione e valore di comunissime monete in euro che tutti noi abbiamo in tasca ormai da ben 17 anni, e che non valgono più di quanto c'è scritto sopra. Quello che stai facendo, è spiegabile solo nel caso che tu abbia molto meno di 17 anni petronius2 punti
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Ritengo che parecchie discussioni su questo forum potrebbero diventare anche senza ulteriori aggiunte o elaborazioni degli articoli importanti su riviste alquanto importanti. La vera passione poi ne accresce l'accuratezza, i dettagli e le competenze. Personalmente lascerei che quest'argomento fermenti ancora un po'. Come ha già accennato @marmo87, gli spunti sono davvero parecchi ed e molto difficile capire e scegliere la giusta direzione nell'ambito di un contesto vastissimo. Tuttavia le idee potrebbero arrivare non solo dai collezionisti ma anche da tutti gli attenti lettori ed appassionati studiosi. A presto!2 punti
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Buongiorno, dopo Carino, ad uso “Biografie Imperiali”, mi ha attirato la vita di un “imperatore minore”, se così possiamo definire chi ha indossato la porpora imperiale pur per un periodo breve e senza lasciare grossi segni del suo regno. Ovvero sì… ha lasciato testimonianza della sua esistenza mediante tante monete!!! F L O R I A N O Marcus Annius Florianus Augustus Era forse il fratellastro di Tacito (le fonti storiche non sono concordi al riguardo), da questo nominato Prefetto del Pretorio e nel 276 con tale carica si recò con l'imperatore in Asia Minore per combattere i Goti. Dopo aver conseguito la vittoria, Tacito intendeva tornare in Occidente lasciando il controllo delle operazioni a Floriano ma nel giugno 276 morì a Tyana, cittadina dell’attuale Anatolia (secondo uno storico antico, fu assassinato per avvelenamento da personaggi coinvolti con la recente uccisione di un suo parente, il severo governatore della Siria, Massimino). Floriano si proclamò allora imperatore, ottenendo il riconoscimento in Asia Minore e in Occidente (Italia, Gallia, Ispania, Britannia, Africa, e Mauretania si schierarono dalla parte di Floriano - vedi Zosimo 64, 1-2); molto presto, però, gli si schierò contro Marco Aurelio Probo / Marcus Aurelius Probus, il quale comandava l'esercito siriano o quello egiziano (o entrambi); allora Floriano smise di inseguire verso nord gli Eruli e portò l'esercito verso la Cilicia per affrontare Probo. Floriano aveva l'esercito più numeroso, ma Probo era un comandante più capace, e riuscì ad evitare l'ingaggio. Nell'agosto del 276, a Tarso in Turchia, i due eserciti si preparavano allo scontro decisivo, ma Floriano fu assassinato prima della battaglia dai suoi stessi soldati. Aveva regnato per 88 giorni. NUMISMATICA: CNG 96, Lot: 865. Estimate $3000. Sold for $5500. This amount does not include the buyer’s fee. Florian. AD 276. Æ Medallion (35mm, 17.35 g, 12h). Rome mint. 1st emission, AD 276. IMP C M ANN FLORIANVS AVG, laureate, draped, and cuirassed bust right / M ONETA A VG, the Tres Monetae, each standing left on ground line, holding scales and cornucopia; at feet of each to left, a heap of coins. Gnecchi 2 and pl. 118, 9 (this medallion referenced); BN 1885; Cohen 44; Tocci 76; Froehner, p. 236. Good VF, olive green patina, fields smoothed, details of portrait tooled, area of restoration on reverse. Extremely rare. Ex Numismatica Ars Classica 72 (16 May 2013), lot 737; Arthur Bally-Herzog Collection (Münzen und Medaillen AG 93, 18 December 2003), lot 256; Consul Eduard Friedrich Weber Collection (Part II, J. Hirsch XXIV, 10 May 1909), lot 2392. https://cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=256735 The Roman Empire, Florian, June – August 276, Aureus, Ticinum June-August 276, AV 4.64 g. VIRTVS F – LORIANI A – VG Laureate and cuirassed bust l., holding spear in r. hand and round shield over l. shoulder. Rev. VIRTV – S AV – GVSTI Mars advancing r. carrying spear in r. hand and trophy over l. shoulder; before him, bound captive. C 106. RIC 24. CBN pl. 98, 509 (these dies). Kent-Hirmer cf. 542 (this obverse die). Estiot 6a (this coin). Calicó 4135 (this coin). Extremely rare. An exceptional portrait of great intensity perfectly struck and centred on a full flan, extremely fine Ex NFA XXII, 1989, 110; Sotheby’s 8.7.1996, 159 and NAC 24, 2002, European Nobleman, 215 sales. This is among the earliest regular-issue coins to depict an emperor with shield and spear, a composition that been used occasionally by Gallienus and Aurelian before him, but which only came to be a standard image under Florian’s successor Probus. The shield on our coins is decorated with horseman and enemy motif, instead on all the other known specimens the shield displays no decoration. The inscriptions on both obverse and reverse testify to the valor (virtus) of the emperor, and as such they are an ideal accompaniment to his armoured bust and the charging Mars. The reverse is copied from the most common aureii of his predecessor Aurelian, which were struck in large quantities and must have been well distributed among the soldiers. To gain perspective on this exceptional aureus, we should pause to examine earlier aurei, such as those of Hadrian or Antoninus Pius, to understand how militarised the empire had become by this point in the 3rd Century. In this difficult age emperors tended to be judged on a narrow range of virtues, namely their successes in war and how richly they rewarded their soldiers. https://www.icollector.com/Roman-Emp-Florian-Aureus-Jun-Aug-276_i8604797 FLORIAN. 276 AD. Æ As (9.62 gm, 11h). Rome mint. IMP C M ANN FLORIANVS AVG, laureate, draped, and cuirassed bust right, seen from behind / SECVRITAS AVG, S C across field, Securitas standing left, left leg crossed, holding long sceptre in right hand and leaning left elbow on draped column. RIC V 53 corr. (as); Hunter -; Cohen 85. Good VF, mottled green patina with traces of red. Extremely rare. ($2000) From the Michael Weller Collection. Ex Classical Numismatic Group 63 (21 May 2003), lot 1520. https://cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=57997 Florian. AD 276. Antoninianus (22mm, 3.77 g, 5h). Serdica mint, 2nd officina. 2nd emission, August AD 276. IMP C M AN FLORIANVS AVG, radiate and cuirassed bust right / PRO VIDEN D EOR, Fides standing right, holding signum in each hand, and Sol standing left, raising hand and holding globe; (star)//B. RIC V 110 var. (obv. legend); BN 1973; Venèra 2925. Near EF, attractive brown patina. Well centered and struck. Very rare, with only two examples cited in BN. https://cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=163006 Qualora voleste approfondire le fonti vi segnalo questa apprezzabile analisi di Nicomaco Ciao Illyricum2 punti
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Altrimenti potresti appsssionarti del periodo della Repubblica Napoletana, un momento di transizione molto importante per il popolo Partenopeo, dove le idee di intellettuali e di persone comuni, diedero vita ad una rivoluzione che portò a far nascere delle coniazioni fra le più belle del periodo, perché ricche di simbologia e di un forte carico espressivo, un breve periodo ma intenso e costruttivo per tanti aspetti, dove il popolo finalmente potette credere in una propria identità, anche se breve. Complimenti per la scelta, come appassionato di questa zecca non posso che esserne felice. Eros2 punti
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Esatto, si tratta di un'imitazione dei denari di Arezzo realizzata a Ravenna. Nella città romagnola furono imitati anche i grossi agontani con le stelle a sei punte. Siamo fuori dalla Toscana, quindi l'indovinello era un po' insidioso!2 punti
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Taglio: 2 Euro Nazione: Lussemburgo Anno: 2017 Tiratura: 50.000 Conservazione: SPL Città: Torino2 punti
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Ebbene si ... mi avete scoperto, sono Luciano. Sonia è mia moglie, ma sarebbe troppo lungo da spiegare2 punti
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Ci sto lavorando.... uff... P.S. L'emoticon è stato gentilmente "trafugato" dall'archivio @nikita_2 punti
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Ciao a tutti, mi piacerebbe potessimo condividere, come da titolo, immagini di monete veneziane brutte. So per certo che molti di noi ne hanno ma che forse un po' si vergognano a mostrarle. Una serie di freaks che non avranno mai buone possibilità di vendita (e infatti le mie le tengo con affetto sapendo di essere forse il loro ultimo possessore). Ovviamente sono accette solo monete messe malissimo, bucate, graffiate, rotte, e soprattutto molto circolate. Diamo un ultimo saluto a queste povere sorelle minori.1 punto
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Buonasera, posto immagini di un'altra moneta del 1848 di cui vorrei conoscere la valutazione. Diametro 36mm Grazie1 punto
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E per questo Ti ringraziamo. Le migliaia di pagine di letteratura numismatica che ci hai messo a disposizione sono una fonte di studio preziosissima. A quando le prossime novità? Saluti. M.1 punto
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Caro Tinia, non facevo (ovviamente) riferimento alla mia situazione personale, ma rappresentavo un caso ipotetico per evidenziare gli aspetti quanto mai bizantini della norma e gli escamotage conseguenti che chiunque potrebbe inventarsi per aggirala. Un nonno, un parente o anche un conoscente, meglio se benestante, lo si trova.....In questo non può che far sorridere la visione classista che hai dato del collezionismo, per la quale il collezionista di monete è un borghese benestante, e quindi una qualsiasi persona del ceto medio non sarebbe credibile nel dichiararsi tale. Ho scritto in un precedenze post che è meglio non farsi domande, se appunto le risposte finiscono per dare una rappresentazione grottesca e confusa, ma la colpa non è certo tua !1 punto
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Alla Zecca c'e' molta confusione. Quando hanno creato il nuovo sito ( che non mi piace per niente ), la messa in opera è stata rinviata più volte, nel frattempo si è giocato su l'emissioni dei mille trittici delle tre " VESPE ", si pubblica sul sito al primo giorno la monetazione 2019 e l'emissione del trittico da mille è già esaurito ( il rinvio della pubblicazione delle emissioni è stato un caso? ) . Mi sono affrettato a fare l'ordine di tutte le monete che mi interessavano con bonifico e dalla Zecca ultimamente mi hanno assicurato che quelle monete da me ordinate sono mie, mi reco in Piazza Verdi per il ritiro di quelle emesse e non trovo le monete. Tanto per essere chiaro avevo espressamente chiesto nel modulo di ritirarle personalmente presso il punto vendita di Piazza Verdi, ma a tutt'oggi nessuna comunicazione per il ritiro. Colleziono monete da oltre 60 anni e possiedo tutto l'argento dal 1861 ad oggi, schifezze del genere non ne avevo mai visto.1 punto
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Artisticamente, la composizione generale e il ritratto di Arethusa su questa moneta di Eukleidas è quello che mi piace di più.1 punto
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Solo perché c'è una gentile componente femminile ..... Sonia.1 punto
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Ci mancherebbe .... frequentando il forum aumenterà anche la possibilità di inserire foto più grandi. Abbiamo determinato che è del Venier, ebbene del Venier ce ne sono 3 tipi differenti: 1) uguale a quello che hai tu, del II tipo, anche con sigle dei Massari differenti; 2) del III tipo che non presenta nessuna sigla del Massaro al D/ ma due stelline a 6 punte; al R/ c'è la legenda TIBI LAVS 7 GLORIA 3) del III tipo con il viso del Doge realistico. Mi permetto di allegarti un link dove se ne parla. Per favore diamoci del tu. http://numismaticamente.it/collezionismo-numismatico/i-signori-tiranni-si-mettono-in-medalia-e-non-i-cavi-de-repubblica saluti luciano1 punto
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Saluti Luciano alla fine della risposta. Scusi Sonia...Gaffe..1 punto
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Salve Éric. Purtroppo, il suo stato di conservazione è appena passabile. Ma, come dicono i nostri amici transalpini: A cavallo donato, non si guarda in bocca... A presto. Alain.1 punto
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Vuoi l'elenco completo? Fra i responsabili anche Saviano... per la Merkel si stanno ancora attrezzando... d'altra parte c'è chi l'ha accusata per il terremoto ad Amatrice. Immagino avesse dato indicazioni ad 82,5 milioni di tedeschi di saltellare tutti contemporaneamente.1 punto
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L'affresco della creazione sarebbe davvero il top, dopo il Laocoonte dell'anno scorso, ma non mi faccio illusioni1 punto
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Il sito della Società Numismatica Italiana, col suo costante profluvio di digitalizzazioni, sta diventando un riferimento assoluto per gli studi numismatici, le opere di Cagiati sono un ulteriore preziosissimo tassello, soprattutto per i cultori della numismatica dell'Italia meridionale...plaudo all'encomiabile lavoro fatto ed in fieri a beneficio di tutti noi appassionati e studiosi1 punto
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Permettetemi una digressione ... tanto il "concorso" è chiuso Per gli amanti della scultura dei tetrarchi (mi ci metto anch'io), infissa nell'angolo della Basilica di San Marco a Venezia. Sembrerebbe impossibile, ma a Venezia non ci sono molti esempi di sculture e manufatti in porfido rosso; certamente c'è qualche elemento in porfido rosso qua e la, come parte di pavimenti marmorei, mosaici e simili; a Venezia si preferiva generalmente usare il marmo rosso veronese (ce l'avevano a portata di mano) ed i manufatti in porfido rosso sono quasi totalmente provenienti da Costantinopoli, presi ai tempi della IV crociata. Oltre al gruppo dei tetrarchi, poco sopra, sullo spigolo della balconata della Basilica, c'è collocata una testa in porfido rosso; data la sua conformazione è assodato che si tratti della testa di un imperatore del tardo impero. Gli studiosi, confrontandola con l'immagine posta su alcune monete, avrebbero determinato che si tratti di Giustiniano I; ne prendo atto essendo totalmente digiuno in materia. Per i veneziani non era importante determinare chi fosse, loro avevano deciso che quella testa rappresentava quella del Carmagnola, condottiero e capitano generale della Serenissima che venne decapitato nel 1432 per presunto tradimento e connivenza con il nemico (Filippo Maria Visconti), durante la guerra contro il ducato di Milano. La testa, esposta al pubblico come era usanza e apposta sulla balconata, doveva fungere da monito al visitatore ed ancora oggi, per i veneziani, è la testa del Carmagnola.1 punto
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15 APRILE - FORDICIDIA I Fordicidia erano delle festività romane in onore alla dea Tellus, protettrice della fecondità e contro i terremoti, che si celebravano il 15 di aprile, tre giorni dopo la fine delle Idi di aprile. Si offrivano in sacrificio a Tellus delle mucche gravide in ciascuna delle trenta curie In seguito gli embrioni dei vitelli venivano bruciati dalla vestale più anziana (Vestalis Maxima) che ne usava le ceneri per purificare il popolo spargendole sui fuochi dei Palilia (il 21 aprile) mischiate a sangue di cavalli sacrificati e fusti di fave. Questa festa facevano parte del ciclo agrario per ingraziarsi la fecondità della terra, del bestiame e forse anche di quella umana. Il nome Fordicidia derivava “bos forda = vacca gravida". Fordicidia a fordis bubus: bos forda quae fert in ventre. Quod eo die publice immolantur boves praegnantes in curiis complures, a fordis caedendis Fordicidia dicta. Palilia dicta a Pale, quod ei feriae, ut Cerealia a Cerere. Fordicidia deriva da fordae boves - forda bos è la vacca pregna, perché in questo giorno venivano pubblicamente immolate nelle curie. Fordicidia è da fordae e caedere (uccidere). Palilia (festa in onore di Pale) è detta da Pales, così come i Cerealia prendono il nome da Cerere Varrone, De Lingua Latina lib. IV Si trattava certamente di una festa arcaica che affondava le origini nel periodo monarchico. - 68 a.C. Nasce ad Arezzo Gaio Cilnio Mecenate/Gaius Cilnius Maecenas Discendente di una famiglia patrizia di origine etrusca, La sua vita pubblica si fonda sullo stretto rapporto che lo lega ad Ottaviano, futuro Augusto, per il quale ricoprirà sempre il ruolo di fido consigliere, delegato e ambasciatore per le questioni più delicate. In particolare, nella primavera del 37 a.C. ottiene un’importante missione: farsi capo di una delegazione diplomatica e incontrarsi a Brindisi con i rappresentanti di Antonio, tentando di smussare gli attriti che erano maturati proprio tra Ottaviano e Antonio in seguito alla rottura del patto che avevano stipulato nel 40. La missione, voluta soprattutto da Ottavia, sorella di Ottaviano e moglie di Antonio, non sortisce gli effetti sperati, ma rappresenta, comunque, un tentativo notevole di riconciliazione; di essa Orazio fornisce una singolare testimonianza nella Satira quinta del libro primo. L’anno successivo, Ottaviano, impegnato nella guerra contro Sesto Pompeo, gli affida il supremo controllo amministrativo dell’Italia; durante la battaglia di Azio, poi, nominato vicereggente dello stesso Ottaviano, si distingue per la fermezza con cui sventa, in segreto, la congiura ordita da Marco Emilio Lepido il Giovane. Benché sia stato anche un abile statista, Mecenate è ricordato, soprattutto, come fondatore del circolo culturale ufficiale della corte augustea, nonché come protettore di talenti letterari, che sosteneva sempre con munificenza: il suo circolo annoverava, infatti, poeti quali Virgilio, Properzio, Ovidio e Orazio. Da qui, il termine “mecenatismo”. Mecenate istituisce questo circolo perché intimamente convinto del fatto che la poesia non sia una mera vanità, ma uno strumento efficace per esaltare il principato augusteo e promuovere al suo interno un nuovo ordine ispirato ai principi del bene e della giustizia. Egli ha saputo stabilire con il Principe e con tutti i suoi protetti un rapporto di sincera benevolenza, ma è con Orazio, in particolare, che intesse un’amicizia assolutamente unica, basata sull’affetto, il rispetto e la dedizione reciproca. I due si conoscono per intercessione di Virgilio; da subito Mecenate capisce il valore artistico e umano del poeta e, sostenendolo con appoggi finanziari e l’elargizione di una villa con podere in Sabina, gli permette di comporre le sue Odi. ( https://www.archart.it/gaio-cilnio-mecenate.html ) Ciao Illyricum1 punto
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Quindi ho effettuato una ricerca sul web in merito e l’unico riferimento proviene da Wikisource che a sua volta riporta un datato (1892) scritto del Gnecchi: “ Numi plumbei”. https://it.wikisource.org/wiki/Numi_plumbei Di seguito un estratto del testo: "… Fra i numismatici della fine del secolo scorso e del principio del presente, s’è fatto un gran battagliare per decidere so veramente l’antichità abbia avuto o no una vera moneta di piombo… La conclusione della lunga battaglia si fu — come a noi ora pare naturalissimo — che le citazioni degli autori latini dovessero prendersi in senso allegorico, che il numus plumbeus dei romani non indicasse una speciale e reale moneta: ma fosse semplicemente un modo di dire, press’a poco equivalente all’espressione vile moneta dei nostri giorni: e che quindi vera moneta di piombo non abbia mai esistito nel mondo romano, quantunque di tali monete abbiano dimostrato l’esistenza nell’antico Egitto, nelle Gallie, in Numidia e forse a Siracusa… lo strano sta in questo, che tutta la battaglia venne impegnata e combattuta a proposito di quei piombi romani numerosissimi… ad essi si propriamente si può applicare l’appellativo di numi plumbei, salvo vedere poi in qual senso tale denominazione sia da intendersi. Certo sono più rari degli altri, e forse non vennero in luce che in questi ultimi tempi. I grandi scavi di Roma e, più che altro, i lavori per la sistemazione del Tevere ne hanno portato recentemente in luce una grande quantità, e in questi ultimi anni ne ho potuto mettere insieme alcuno centinaia… Questi piombi sono imitazioni o. più propriamente, riproduzioni di antiche monete e specialmente di denari della Repubblica romana, senza riguardo ad epoca: ma ve n’ha anche buon numero che riproduce monete d’argento, e alcuna anche di bronzo dell’impero, cosicchè a loro si conviene veramente il titolo fin qui usato a torto di numi plumbei… Si presentano in generale anneriti dal tempo, ma perfettamente conservati, se provenienti dal Tevere, mentre invece sono coperti di polvere bianca d’ossido e più o meno ossidati e scomposti anche all’interno, se provenienti dalla terra… … mi pare non si possa uscire dalle seguenti categorie, fra le quali procederemo per via d’eliminazione: a) Prove di zecca. b) Tessere. c) Monete genuine. d) Anime di monete falsificate. e) Monete false. a) Da parecchi numismatici li ho intesi classificare per provo di zecca. A me pare che si potevano forse ritenere per tali quando il loro numero era tanto esiguo: ma ora che tanti ne vennero in luce, davvero mi sembra che il loro numero sia una seria obbiezione a tale classificazione… b) Come Tessere, è troppo ovvio che lo Stato non avrebbe mai permesso di fabbricarne coi conii delle monete correnti… c) Lo stesso ragionamento vale per escludere l’ipotesi che i piombi in discorso fossero monete genuine. Prima di tutto monete genuine di piombo non ne conosciamo nè nel fatto nè nel diritto, ossia nè ci rimasero di cotali monete — provato che siano tali — nè sappiamo d’alcuna legge che mai le avesse autorizzate… d) Di anime di monete falsificate ne conosciamo di ferro e più specialmente di rame, sulle quali era applicata una sottile lastrina d’argento, formando così le cosidette monete foderato o suberate, comunissime nella serie romana più che in qualunque altra e segnatamente nella serie repubblicana… E poi, non sono i soli denari d’argento che riproducono questi piombi, bensì anche monete repubblicane e imperiali di bronzo, e qui la teoria non reggerebbe più in nessun modo. Avendo escluso una dopo l’altra quattro delle categorie, non ci rimano che fermarci alla quinta, quella delle monete false, la quale sembra essere l’unica che ne spieghi razionalmente l’esistenza. Nuove, le monete di piombo simulavano benissimo le monete nuove d’argento; ossidate — e il piombo si ossida presto — assumevano quel colore neutro, che moltissimo assomiglia all’argento usato, e potevano anche confondersi colle varie tinte del bronzo in circolazione. … Il piombo poi è il metallo che meglio si prestava alla falsificazione pel suo grave peso, e poteva allettare molto i falsificatori per la facilità sia di stamparvi le impronta con un conio di poca durezza formato sulle monete correnti, o anche per essere fuso in forme preparate colle stesse. Ci sono rimaste abbastanza numerose le forme in argilla di monete del III secolo (io ne posseggo alcune di Massimino Daza, Costantino Magno, Costantino II, Crispo, etc.) nella quale o falsificatori privati o fors’anche qualche officina monetaria, a risparmio di tempo, colava il bronzo, per farne monete, che entravano poi in circolazione. Ora l’operazione riesciva molto più facile col piombo. Esaminando attentamente le monete di piombo, pare veramente di poter concludere che, se una buona parte di esse furono coniate, altre furono prodotte colla fusione; e nulla osta a che si adoperassero i due sistemi. Quello però che si rileva certamente è che i conii o gli stampi adoperati per l’una o per l’altra operazione non erano fabbricati ex novo, e non erano incisi appositamente; ma semplicemente riprodotti sulle monete in corso, che capitavano alla mano e quindi d’ogni conservazione. Alcuni si vedono improntati su monete nuove a fior di conio, altri invece su pezzi di mediocre o cattiva conservazione. Né si può ammettere che la corrosione di molti piombi, possa essere la conseguenza della lunga circolazione. Prima di tutto perchè non possono averne avuta una molta lunga, e dal momento che venivano riconosciuti falsi, erano buttati via, e poi perchè il loro stato presente lascia abbastanza chiaramente trasparire il loro stato originario, come un’impronta d’una moneta, in qualunque modo fatta, lascia vedere lo stato della moneta da cui fu tolta. In altre parole molti piombi sono per sé stessi di buonissima conservazione, sono cioè a un dipresso allo stato in cui furono originariamente prodotti, ma evidentemente il conio originario non riproduceva che un’impronta molto stanca. E di questo si può avere un’idea abbastanza chiara, osservando la tav. IV, in cui è riprodotto un certo numero di piombi a diversi gradi di conservazione. Una certa maggiore difficoltà s’incontra a spiegare piombi riproducenti monete di bronzo; ma la difficoltà non è insormontabile, so si considera che grande era la differenza di valore fra il bronzo e il piombo, e grande la facilità di fabbricare tali contraffazioni, mentre il piombo presto ossidato prende quella tinta neutra o nerastra, che può benissimo confondersi colle variate tinte delle monete di bronzo da lungo tempo in circolazione. Concludendo dunque, tutti i piombi antichi riproducenti monete non si possono considerare altrimenti che come monete false. " Quindi un falso d’epoca … voi avete trovato altri riferimenti più recenti? O siete in possesso di altri “numi plumbei”? (che a dir del Gnecchi erano abbastanza comuni?) D’altra parte il piombo era abbastanza diffuso in ambito romano antico… relativa economicità, buon reperimento, bassa temperatura di fusione, alta malleabilità anche in caso di coniazione… un affare!!! Ciao Illyricum1 punto
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Grazie per gli spunti e le considerazioni. La numismatica sarda è spesso considerata meno ma facendo un'analisi puramente economica ho notato che i prezzi stanno crescendo e trovare le monete diventa sempre più difficile. Penso che ci siano ancora diversi aspetti da analizzare su questo periodo al di là del fatto che l'articolo di PN non ha sicuramente detto tutto perché ha lanciato una teoria, basata su un singolo esemplare e non so se sufficientemente dimostrata, ovvero che in seguito al decreto di coniazione del 1620 di patacche da 5 e da 10 reali, i primi siano stati coniati con un nuovo conio (seppur approssimativo), mentre per i secondi siano stati usati i conii del predecessore. Chi ci vieta di pensare che i conii di Filippo II non siano stati usati anche durante il primo periodo del regno di Filippo IV ? Inoltre, come fattomi notare dall'amico Philippvs, esistono degli ibridi nella monetazione di Filippo II di dritti e rovesci tra i 5 e i 10 reali. Non sono neanche state mai analizzate in letteratura le 2 tipologie di 10 reali del IV tipo. Se pensate ( mi rivolgo soprattutto a chi è intervenuto in questa discussione ma qualsiasi altra collaborazione è gradita) che ci sia il margine per approfondire alcuni aspetti irrisolti sui 3 Filippi possiamo studiare i conii delle monete passate in asta e sicuramente anche di quelle di cui siamo costodi, tempo permettendo.1 punto
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Azzerare il debito pubblico è una cosa ben diversa (e impossibile) rispetto all'anticipare di due mesi un termine decennale, in situazione di emergenza. Lei crede davvero che molti si sono ricordati delle banconote dimenticate perché hanno letto la notizia sui giornali? Beati loro, si vede che hanno talmente tanti soldi che non sanno neppure dove li mettono. Io ho visto i miei vecchi piangere perché non ricordavano dove avevano messo 50.000 lire... siamo seri per cortesia... Mi permetto di sorridere leggendo che Berlusconi voleva uscire dall'euro... Secondo lei, uno che ha fatto politica con il principale obiettivo di salvaguardare i propri interessi, sarebbe davvero uscito dall'euro con grave e forse irreparabile danno alle proprie aziende? Non scherziamo... Per il futuro mi auguro solo di poter vedere altre persone, preparate culturalmente e competenti, e che la si finisca alla svelta con gli improvvisati, gli agitatori, i propagandisti che in vita mai hanno studiato e mai hanno sudato al lavoro. Chiedo troppo? Forse si, dato che a noi italiani quelli seri non sono mai piaciuti...1 punto
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certo: io sono già "accasato" con Padova, monetazione e letteratura, ma come dici tu, ogni tanto vado dove mi porta il cuore... esco dai binari e "tradisco"?. Di solito però resto in Veneto, quindi ben venga questo denaro veneziano!1 punto
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Buona giornata Esatto. E' un denaro veneziano. Il nome del doge lo scopriamo appena rientro in casa. saluti luciano1 punto
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