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  1. Ledzeppelin81

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/24/19 in Risposte

  1. Perdonate il titolo volutamente provocatorio della discussione ma l'intento è quello di proporre un momento di riflessione che riguarda noi partecipanti e frequentatori di questo utilissimo spazio. Ho solo recentemente appreso che uno dei nostri contributori piu' validi, Teofrasto, alias Marco Bazzini ha deciso di lasciare il Forum. Marco Bazzini è un esperto d monetazione medioevale, tra i migliori in Italia, autore di decine di articoli in primarie riviste scientifiche, conferenziere, autore di numerose schede della Guida alle Zecche d'Italia, coordinata dalla prof.ssa Lucia Travaini e autore del Bollettino Numismatico n. 16 LA ZECCA DI MILANO Età comunale e signorile. Dalla metà del XIII secolo al 1330 ca. - nell'ambito del progetto di collaborazione portato avanti dal Museo Nazionale Romano in collaborazione con la SNI, tuttora in corso, che comprende la catalogazione di oltre 5000 monete della zecca di Milano appartenenti alla collezione ex Reale. Oltre allo shock per la perdita - come contributore sul Forum - non solo di un numismatico tra i piu' esperti della sua materia ma anche di una delle persone piu' disponibili verso gli utenti con aiuti, riferimenti bibliografici, catalogazioni, spiegazioni, commenti, segnalazioni etc., mi sono chiesto perché succede che un esperto di tale calibro lasci il Forum e soprattutto se vi è il modo di recuperarlo. La domanda è in parte retorica, sappiamo bene che un Forum, è, per sua natura, un'area totalmente libera. Si è assolutamente liberi di leggere e partecipare scegliendo se, come e quando contribuire. Non vi sono vincoli - se non le regole del civile argomentare che un po' tutti i fora adottano - e si lascia libertà totale al singolo di entrare, presenziare e uscire a proprio piacimento. Non è un Circolo, nè un'Associazione/Società dove l'ingresso del socio e la sua uscita sottostanno a determinate regole che vanno accettate e rispettate. L'interazione offerta dal Forum è pero' molto forte, piu' forte spesso di quella che i soci di un'Associazione possono avere con l'Associazione stessa. In qualche modo si è in presa diretta con gli altri utenti e questo naturalmente nel bene e nel male. Ovvero l'immediatezza della risposta, il contatto con persone esperte offrono dei vantaggi straordinari che permettono di saltare tanti passaggi che vi sono invece nella vita reale. Dall'altra parte le occasioni , ahimé, di scontri di personalità o anche piu' banalmente di incomprensioni sono perennemente in agguato. § Scusate se mi sono dilungato in questo preambolo ma credo sia importante per riflettere su come stia evolvendo il Forum e se vi possa/vi debba essere una coscienza - collettiva - per impedire (anzi fare in modo) che tali perdite non avvengano o siano in qualche modo recuperabili. Perdere un commentatore esperto del calibro di Bazzini è un impoverimento per tutto il Forum. Non voglio nemmeno per un momento entrare nelle dinamiche che hanno portato al suo, volontario, allontanamento ritengo pero' sia comunque doveroso non solo prenderne atto portandolo alla conoscenza di tutti ma anche parlarne per capire se anche gli altri condividano la rilevanza di tale perdita ed eventualmente cosa si possa fare per rimediare. Personalmente penso che un post informativo, ben argomentato che dia elementi di conoscenza sia fondamentale per il progresso della divulgazione numismatica. I post di Bazzini erono tutti molto densi di informazioni, di dati, di riferimenti e contribuivano in tal modo alla crescita della conoscenza collettiva. § Negli anni tanti commentatori validi si sono avvicendati di volta in volta dominando alcune aree. Alcuni - molto/estremamente validi - purtroppo hanno deciso di non postare piu'. Altri sono rimasti ma il loro impegno oggi è meno forte o si è grandemente ridotto. Il mio appello è a non perdere tali contributori facendo di tutto per mantenerli. Il loro sapere rappresenta un arricchimento per il Forum e per la divulgazione numismatica che si intende fare in questa sede e non vi è quantità che possa sostituire o compensare la qualità. Non dobbiamo essere invidiosi per le loro realizzazioni bensi stimolarli affinché ve ne siano ancora di maggiori. Solo cosi a mio avviso si puo' crescere, tutti insieme, nella conoscenza comune di questa splendida materia. Scusate se mi sono dilungato ma questo episodio mi ha dato lo spunto per queste riflessioni e per condividerle chiedendomi cosa ne pensano gli altri utenti. Grazie per i vs. commenti.
    8 punti
  2. Buongiorno, vorrei sottoporre alla vostra attenzione, le diverse uniformi che veste il Re, quando è rappresentato nelle monete delle diverse epoche. Per esempio, in questa moneta da 5 centesimi del 1908 (come nelle altre da1 e 2 centesimi dello stesso tipo), Vittorio Emanuele veste la divisa modello 1902, di panno nero con le stellette sul colletto ed elementi decorativi sul petto , gradi sulle spalline della giubba, come si può vedere dalla foto del Re seduto e da una immagine di una uniforme coeva simile....
    6 punti
  3. 6 punti
  4. Taglio: 50 cent Nazione: Città del Vaticano Anno: 2016 Tiratura: 996.134 Conservazione: MB Località: Biella (BI) Taglio: 2 euro Nazione: Andorra Anno: 2017 Tiratura: ? Conservazione: SPL+ Località: Biella (BI) Note: è la prima moneta di Andorra che trovo in circolazione! Ora posso dire di averne trovata una almeno per ogni stato, nulla di che ma sono soddisfazioni
    5 punti
  5. Già da diversi mesi Sergio Cudazzo ed il suo "team" torinese di collezionisti e studiosi di monetazione sabauda stanno rivedendo il MIR. Grazie a documenti dell'epoca sono state riviste (nuovamente....) diverse attribuzioni, si sono aggiunti esemplari inediti, sostituite fotografie con altre a colori etc etc. Insomma un gran lavoro che porterà l'opera, molto probabilmente, ad un livello superiore anche dal punto di vista editoriale, con un formato più grande e ancora più pagine.
    4 punti
  6. Disponibile dal prossimo convegno di Verona. Monete Italiane Regionali (M.I.R.) TRIVENETO zecche minori, ISTRIA, DALMAZIA ED ALBANIA @Alberto Varesi editore In 432 pagine: 451 tipi monetali descritti ed illustrati, con le maggiori varianti stilistiche ed epigrafiche. Rarità, valutazioni e riferimenti al C.N.I. Circa 70 monete mancanti nel Corpus Nummorum Italicorum ZECCHE RAPPRESENTATE: • AQUILEIA • BRESSANONE • CENEDA • DOBBIACO • GORIZIA • GRADISCA • LATISANA • MERANO • PADOVA • PALMANOVA • PORCIA • ROVIGO • TRENTO • TREVISO • TRIESTE • VERONA • VICENZA • ANTIVARI • CATTARO • LESINA • SCUTARI • SEBENICO • SPALATO • TRAU • ZARA • MONETAZIONE ANONIMA VENEZIANA • MONETAZIONE DOGALE VENEZIANA • LIENZ • OBERVELLACH • STEIN • GUTENWERT • WINDISCHGRAZ
    3 punti
  7. Buonasera, In una lettura sul tardo Impero mi sono imbattuto nella citazione dell'anfora Baratti, che voglio condividere con qualche informazione in più. L’Anfora di Baratti è una anfora di argento quasi puro, 94/96% , un capolavoro di arte tardo antica orientale, pare proveniente da Antiochia e databile al IV secolo. L’anfora ha una altezza di circa 61 cm, una larghezza massima di 35cm ed un peso di circa 7,6kg e poteva contenere fino a 22 litri di vino. Andata persa in antichità nel corso di un naufragio al largo del golfo di Baratti, fu rinvenuta accidentalmente in mare tra le reti di un peschereccio nel 1968, peraltro notevolmente danneggiata da un’estremità di un’ancora. Il lungo restauro è durato circa un anno a cura della sovraintendenza archeologica Toscana. Oggetto di pregevolissima fattura, l’anfora presenta 134 applicazioni ovali con figure, legate al culto di Cibele, diffuso soprattutto in Siria e Anatolia (Frigia); vi si riconoscono altresì Zeus, Era, Afrodite, Atena, Apollo, Ares, Attys, Dioniso, musici e menadi danzanti. Tra le varie ipotesi c'è quella che il tema ruoti attorno al mito di Paride, con intrecci e rimandi ad altri miti. Le figure si allineano su dieci file, fino al collo del vaso, interrotte da una ghirlanda. Non solo si tratta quindi di un raro pezzo di argenteria tardoantica, ma anche di un documento sul persistere della cultura pagana in alcune frange di popolazione dell’Impero Romano anche dopo la conversione statale al Cristianesimo. Non è chiaro se si tratti di un oggetto destinato ad abbellire una mensa privata o se avesse una qualche funzione cultuale. L'attribuzione a una manifattura di Antiochia si basa sul fatto che tale centro fosse il più importante per la lavorazione dell'argento, ma non si può escludere che provenga da un centro danubiano come Sirmium o Naisuss. L’anfora, dopo essere stata a lungo al Museo archeologico nazionale di Firenze, è oggi conservata nel Museo archeologico del territorio di Populonia a Piombino.
    3 punti
  8. Buongiorno, qui siamo all'antica, usiamo salutarci e chiedere una risposta "per favore". Comunque belli i francobolli della serie Imperiale sovrastampati, il colore dell' 1,75 mi fa impazzire.
    3 punti
  9. Ciao savoiardo, è una moneta romana della tipologia URBS ROMA coniata da varie zecche dell'Impero (in questo caso Treviri) durante il regno di Costantino.
    3 punti
  10. Il trolley e’ gia’ pronto, il trolley della divulgazione, pieno di doni numismatici di vario tipo, disponibile per chi sta iniziando ma anche per chi già sa, credo che oggi la numismatica debba ritornare a dare anche per gli altri, seminare e sperare, pensavo che non l’avrei più usato ma sento per gli amici che ci saranno a Capua ricchi di cuore di doverlo fare, a volte piccoli gesti contano più di tante parole, bisogna però poi farli anche se sai che non avrai nulla in cambio come la società odierna ci ha invece insegnato, dare e divulgare, d’altronde la stessa Travaini mi disse poco tempo fa guardandomi negli occhi ma poi questa benedetta divulgazione qualcuna la deve pur anche fare ...
    3 punti
  11. @giovanni0770 bel 1798...! Ma è un punto dopo SICILIA•R• o sbaglio..?! Posto anche il mio, meno bello del tuo ma apprezzabile con bella patina di antica collezione...
    3 punti
  12. Ciao. Concordo con Te. Disquisiamo a lungo dei particolari, spesso quasi insignificanti, delle monete ma spesso non approfondiamo altri aspetti fondamentali delle stesse. Per la moneta da 20 lire del 1936 non dispongo, al momento, di documentazione che possa confermare o escludere che abbia realmente circolato. Posso però riportare dei dati certi, provenienti dai documenti ufficiali della zecca ("Relazione della regia zecca - 25 esercizi finanziari ecc."), lasciando poi a ciascuno la possibilità di formarsi un'opinione. Le monete da 20 lire, ufficialmente emesse con millesimo 1936, vennero coniate in 9.000 esemplari nell'esercizio 1936-1937 e in 1.000 esemplari nell'esercizio 1937-1938. In tutto quindi, si coniarono 10.000 esemplari in due esercizi. Ricordo che per la zecca gli esercizi finanziari non coincidevano con l'anno solare ma andavano dal 1° di luglio al 30 giugno. A partire dall'esercizio 1938-1939, questa moneta venne emessa solo per i "numismatici" in 50 esemplari. Detto questo (dati di fatto oggettivamente riscontrabili) e contestualizzando l'emissione in un periodo non certo florido per l'economia del Regno (opinione facilmente verificabile documentandosi sul periodo storico), la presenza nella normale circolazione di questa "manciata" di monete in argento da 20 lire è difficilmente ipotizzabile (opinione personale fondata essenzialmente - ma non solo - sulla esiguità della sua tiratura e sul fatto che essa venne emessa "per la circolazione" solo per due anni). Vorrei anche ricordare che le "sorelle" da 20 lire "littore" e "cappellone" vennero entrambe private del corso legale con decorrenza 31.12.1937 e questo mi pare un ulteriore argomento che milita a sostegno della tesi che questi grossi moduli argentei non fossero più ritenuti idonei per la circolazione. Rimane sul tappeto la legittima domanda di come si acquisissero queste 20 lire del 1936 se non venivano reperite nella/dalla circolazione. Sul punto la documentazione consultata è carente, anche perché la retorica del periodo non era incline a far passare il messaggio che queste monete non fossero "per tutti". Sarebbe interessante, se qualcuno avesse sotto mano dei cataloghi d'asta o listini di fine anni '30 o primi anni '40, verificare se queste monete fossero già proposte dai commercianti a prezzi di molto superiori al facciale. Non dico che sarebbe la "prova del nove" ma certamente sarebbe un indizio importante che testimonierebbe come queste monete venissero trattate da subito (o da quasi subito) come esemplari aventi importanza numismatica. La qual cosa contrasterebbe con la tesi che le vorrebbe inserite nell'ordinaria circolazione. Saluti. M.
    2 punti
  13. Ok, faccio brevemente il punto. Mi pare siano emerse 4 opinioni: - l'ufficialità (Nikita) - l'utilizzo storico (PriamoB) - la preferenza soggettiva (giulira) - la liquidità totale (io) Ottimo direi, considerato che siamo praticamente in... 4 gatti!
    2 punti
  14. Ciao Ares, direi che condividono tutti e tre gli esemplari il conio del rovescio, e il primo e il terzo anche il diritto, a mio modo di vedere non avrei dubbi particolari sull'autenticità... Interessante... Cordialmente, Enrico
    2 punti
  15. Moneta molto ma molto malmessa. Probabilmente e' autentica, ma quasi impossibile da classificare e da prezzare. Personalmente non la vorrei neanche gratis. Ci vuole del cuore a chiedere 970 euro.....mi ricorda le sole che si faceva rifilare mio padre da un certo personaggio in via Testoni a Bologna (ai tempi pero' non c'era internet e neanche il forum).
    2 punti
  16. Beh, a parte Venezia, per la quale c'è di tutto e di più, mancherebbe all'appello la parte centrale dell'Italia e, tolto Roma, non è tantissima roba. Vedremo di trovare qualcuno di buona volontà. Poi ci sarebbe da rivedere i primi volumi (Lombardia, Piemonte/Sardegna/Liguria e Corsica, Emilia), esauriti e molto richiesti. Ma il giorno dovrebbe essere di 48 ore, 24 non mi bastano
    2 punti
  17. Il caro Toffanin, dopo il tour de force dei due volumi precedenti, ha da poco iniziato la stesura del terzo volume. Credo che se ne parlerà per Verona di maggio 2020, dubito che riesca per quella di novembre.
    2 punti
  18. Per un confronto, È uguale al Tarì in basso a destra.
    2 punti
  19. L'uniforme modello 34 era meno pratica di quella precedente; prevedeva l'uso della cravatta anche in modalità di combattimento... qui l'immagine ufficiale del Re in tempo di guerra e la sua effigie su di una moneta da 1 lek 1939 per l'Albania. Nell'ultima foto, manichino con uniforme da combattimento ed elmetto, di un ufficiale del Regio esercito....
    2 punti
  20. Concordo con Numa Numa su tutto. Avevo già espresso in altra sede il mio rammarico per l'allontanamento volontario di Teofrasto. Non conosco esattamente i motivi che lo hanno portato a tale scelta, ma li immagino e non tutti sono legati al forum. Il forum come tutte le cose funziona a livello individuale se ci si diverte o se si ritiene di essere utili. Quando il divertimento diventa invece un'insopportabile pesantezza la tendenza è di mollare tutto. Lo so perchè era successo anche a me. Poi, per fortuna, ho trovato uno spazio dove ho ritrovato il divertimento e sono rimasto. Non c'è una ricetta per questo. O perlomeno non c'è lasciando il forum inalterato. Del resto non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca... Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  21. Stupendo profilo, grande equilibrio compositivo, una chioma con movimento, come i delfini che circumnavigano la stessa Aretusa.. Devo ammettere che il ritratto di Eukleidas e di grande impatto, i delfini sembrano non stiano fermi un'attimo, son in continuo movimento, e poi alcuni particolari sono accurati, direi un grande lavoro incisorio.. Per essere solo un profilo...grande qualità..
    2 punti
  22. che svalutazione !! 2014 2018 2019 ????? @mares : secondo Hoover (Handbook of Greek coinage Series) R1 : Rare = Within an approximate range of 25-60 examples R2 : Very Rare = Within a range of more than 2 generally less than 25 examples R3 : Extremely rare = 1 or 2 examples only are believed to be extant @VALTERI le due monete della collezione De Luynes sono stateri la seconda: Nel suo lavoro "Inscriptions grecques dialectales de la Grande Grèce" , Olivier Dubois analizza in dettaglio l'iscrizione FIIS e convalida, con argomentazioni convincenti, l'ipotesi che la legenda FIIS è un'allusione al nome dell oikiste di Sibari IS
    2 punti
  23. Messina, 2 piccioli, battuti sotto Filippo II (1556-1598), Spahr,127- M.I.R.,341.- Ciao Borgho
    2 punti
  24. Ciao a tutti, anche io sono nuovo sia al forum che alla numismatica. Abbiate pazienza con i novellini: tra i falsi, le aste, la difficoltà a identificare le monete... non è per nulla facile. Questo per dire: Continuate a rispondere! Serve non solo a chi posta. se poi uno è maleducato, problemi suoi. Gli altri leggono con interesse. ps: la mia collezione di 5 monete crescerà... ah se crescerà!
    2 punti
  25. posto anche il mio del 98 per fare confronti.
    2 punti
  26. Ti posto un rovescio senza varianti di un altro Tarì 1796
    2 punti
  27. cari amici, mi è capitato nel weekend di chiacchierare con chi ancora sosteneva che la siliqua con il "noto" monogramma fosse di Matasunta... l'"amico" in questione , alla mia reazione del tipo "e mo bbbasta" mi ha detto che molte pubblicazioni anche recenti la citano ancora come tale… si è anche un po' scocciato devo dire... eh come no… certo… se la vendi come Matasunta forse ci fai un 50% in più sul prezzo quindi pubblicazioni alla leggera, o cataloghi vendita con silique di Matasunta ne trovi quanti vuoi Allora… faccio il punto... la presunta siliqua di Matasunta con monogramma: - NON è di Matasunta - NON è ostrogota - NON è nemmeno di zecca italica! Grierson la attribuiva correttamente a Cartagine già nel 1959, con il solo dubbio potesse essere una imitatva berbera… l'anno prossimo sono 60 anni...e siamo ancora fermi qua… Cecile Morrisson ha poi qualche anno dopo dimostrato definitivamente che la moneta era una produzione ORDINARIA E BIZANTINA di Cartagine, supportata poi da Hahn e da Metlich… insomma da tutti quelli che piacciano o no, sono abbastanza esperti della cosa…. ma visto che l'IPSE DIXIT è sempre fastidioso, lascio a voi almeno il giudizio sullo stile… risparmiandovi il pedante discorso (ulteriormente a riprova) sulla presenza della D nel monogramma, D per Dominus che per Giustiniano ha un senso, per Matasunta, anche in quelle fasi concitate di poteri opposti no … dovremmo supporre che avesse inserito nel suo monogramma la titolatura Domina… mi pare un po' troppo...per molti motivi…. insomma… lascio a voi la valutazione… guardate bene i busti e i volti per prima cosa poi si capirà perché quando qualcuno ancora mi sostiene Matasunta dico…. "e mo bbbasta"
    1 punto
  28. Dopo tanto tanto tempo torno a scrivere per presentarvi la mia coppia argento e oro della CRI 1915. Aspetto i vostri commenti [emoji4].
    1 punto
  29. Buonasera, sarò veramente onorato di incontrarvi, sarò al convegno sabato primo pomeriggio
    1 punto
  30. Nel topic specifico si parla dei capelli di Vulcano come segno distintivo. Io non faccio testo, ma i rilievi li vedo un pò usurati... Comunque a 20 euro l'avrei presa anche io... (Sono arrivato tardi)
    1 punto
  31. Non posso che confermare, tra Regi Decreti, Leggi, Decreti legislativi, emendamenti e chi più ne ha più ne metta, ne ha pubblicato più lui che il Governo dal dopoguerra ad oggi.
    1 punto
  32. Ringrazio per il parere e la classificazione, il valore mi interessa relativamente collezionando monete per interesse storico che per investimento (per di più queste sono arrivate dalla collezione di famiglia, che sto cercando con fatica e nel poco tempo libero di riordinare e catalogare). Grazie ancora @rickkk
    1 punto
  33. Mi piace! considerato che, e @PriamoB mi è testimone ocul.. volevo dire a video! in tantissimi miei interventi cito e posto spessissimo ritagli delle gazzette "ufficiali" tipo: ps: Ottimo direi, considerato che siamo praticamente in... 4 gatti! Ti è andata bene! se eravamo in 10 avresti dovuto stilare ben dieci profili diversi!
    1 punto
  34. Buongiorno, dovresti mettere peso, diametro, ciò che leggi, soprattutto in esergo. Aiuteresti molto coloro che cercano di aiutarti!
    1 punto
  35. Vi ringrazio..... Vittorio Emanuele aveva una grande passione per l’esercito e all’uniforme ci teneva moltissimo. Le fotografie che lo ritraggono in borghese sono rare, indossava quasi sempre la divisa, in qualsiasi circostanza. Non c’era ovviamente nulla di strano o di insolito nel fatto che il re volle essere effigiato anche sulle monete, con indosso l'uniforme militare. Nella foto, immagine giovanile del Re.
    1 punto
  36. Di certo un quattrino senese. Per il resto attendi gli esperti di questa monetazione.
    1 punto
  37. Tondello semplice, grezzo ed essenziale, però con tanto simbolismo, la Tiara Armena e la città turrita, iconografie che poi ritroviamo nel tempo, e l'unicità dell'esemplare fanno il resto, a volte basta poco...
    1 punto
  38. Buonasera, circa la bizantina credo sia un mezzo follis di Giustino II, 565-578, con sua moglie Sophia. Per leggere l'anno di regno e la zecca, sempre che tu non li abbia già individuati (sono requisiti fondamentali per una classificazione completa) occorrerebbero fotografie un po' più ravvicinate e soprattutto a fuoco. (in ogni caso, a distanza, mi sembra che la zecca sia TES, Thessalonica) Hirpini
    1 punto
  39. Nessun dubbio sulla gravità della perdita. Non conosco i motivi dell'allontanamento, ma se sono personali non vedo come sia possibile porvi rimedio, né penso che sia giusto: questo è un luogo che tutti noi frequentiamo volontariamente, e nel momento in cui qualcuno vuole andarsene - perché evidentemente non ne gradisce più la frequentazione - non si può fare altro che rispettare la scelta e ringraziare per il tempo speso assieme.
    1 punto
  40. preso io ?, una delle monete più rare coniate in Abruzzo , probabilmente è il migliore per conservazione ad oggi noto , aggiudicato a 900,00 euro + diritti
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  41. Devi essere soddisfatto e contento, un ottimo lavoro, complimenti di cuore.
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  42. Leu Numismatik AG > Auction 4 Auction date: 25 May 2019 Lot number: 356 Lot description: ARMENIA. Artaxata (?). Octachalkon (Bronze, 21 mm, 10.58 g, 1 h), circa mid 1st century BC. Turreted and draped bust of the city-goddess to right. Rev. A[PT?]A[...] Five-pointed Armenian tiara to left. Kovacs -. Unpublished and unique. A fascinating and highly important issue. Very fine. From an important collection of Armenian coins. Given that all previously known civic Armenian issues avoid Royal types, the emergence of a coin showing an Armenian tiara is both surprising and exciting. Unfortunately, the legend on the reverse is incomplete: we can only read A[..]A..., which perhaps stands for Artagigarta or Artaxata. However, as all the known civic coins from Artagigarta carry the city name in the form of a monogram, it is much more likely that the present coin was issued by the city of Artaxata, perhaps in the early 50s BC, like Kovacs 213-217. On the other hand, it has to be pointed out that the Armenian tiara on the reverse resembles the very rare Royal issue of Artaxias III-Zeno (18-35 AD) with Tiberius (Kovacs 189), but the rather crude flan and style do speak against such a late dating. Estimate: 2000 CHF ILLUSTRAZIONE: TIARE ARMENE
    1 punto
  43. Passino pure le solite balle complottiste dei governi "imposti dall'UE", a cui siamo abituati da fin troppo tempo... ma mi chiedo se con tutti i problemi che abbiamo è ancora il caso di spaccarsi la testa sulla prescrizione della lira. Come a mio avviso giustamente osservato in alcuni post precedenti, la famosa opposizione di Berlusconi alla permanenza dell'Italia nell'unione monetaria era solo una comodissima trovata per raccattare voti o scaricare colpe sugli altri, ma in futuro rischia di avere mano libera qualcuno che questo sogno malato ce l'ha sul serio... e non ritiene nemmeno di aver bisogno del consenso del popolo italiano per fare una cosa simile (vedi ad esempio i vari piani più o meno segreti per valute alternative camuffate da BOT di basso taglio, o altre bestialità del genere): io mi preoccuperei di questo. Che mi venga imposto dall'alto di gettarmi in un pozzo - questo sì che sarebbe davvero forzato - non lo accetto.
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  44. 2 Denari 1749 Carlo Emanuele III Mir Savoia940o
    1 punto
  45. Direi proprio di si prendendo per buono quanto scritto nell' articolo di M.Orlandoni riportato da Daniele Tuttavia il Cudazzo pur conoscendo probabilmente gli articoli di Orlandoni si e' limitato solo a mettere in dubbio l' attribuzione ad Asti ,fatta dagli studiosi del passato ,ponendo un punto interrogativo ma non si e' sbilanciato ad inserire questo testone fra quelle battuti ad Aosta
    1 punto
  46. Ho messo affiancate le immagini del testone 1560 (Inedito) e del 1561 (III Tipo Mir510), che ho in collezione , per evidenziare le differenze
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