Vai al contenuto

Classifica

  1. Alberto Varesi

    Alberto Varesi

    Utente Storico


    • Punti

      8

    • Numero contenuti

      4638


  2. prtgzn

    prtgzn

    Utente Storico


    • Punti

      8

    • Numero contenuti

      3982


  3. eracle62

    eracle62

    Utente Storico


    • Punti

      8

    • Numero contenuti

      5568


  4. Hirpini

    Hirpini

    Utente Storico


    • Punti

      6

    • Numero contenuti

      2364


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/25/19 in Risposte

  1. Buonasera, In una lettura sul tardo Impero mi sono imbattuto nella citazione dell'anfora Baratti, che voglio condividere con qualche informazione in più. L’Anfora di Baratti è una anfora di argento quasi puro, 94/96% , un capolavoro di arte tardo antica orientale, pare proveniente da Antiochia e databile al IV secolo. L’anfora ha una altezza di circa 61 cm, una larghezza massima di 35cm ed un peso di circa 7,6kg e poteva contenere fino a 22 litri di vino. Andata persa in antichità nel corso di un naufragio al largo del golfo di Baratti, fu rinvenuta accidentalmente in mare tra le reti di un peschereccio nel 1968, peraltro notevolmente danneggiata da un’estremità di un’ancora. Il lungo restauro è durato circa un anno a cura della sovraintendenza archeologica Toscana. Oggetto di pregevolissima fattura, l’anfora presenta 134 applicazioni ovali con figure, legate al culto di Cibele, diffuso soprattutto in Siria e Anatolia (Frigia); vi si riconoscono altresì Zeus, Era, Afrodite, Atena, Apollo, Ares, Attys, Dioniso, musici e menadi danzanti. Tra le varie ipotesi c'è quella che il tema ruoti attorno al mito di Paride, con intrecci e rimandi ad altri miti. Le figure si allineano su dieci file, fino al collo del vaso, interrotte da una ghirlanda. Non solo si tratta quindi di un raro pezzo di argenteria tardoantica, ma anche di un documento sul persistere della cultura pagana in alcune frange di popolazione dell’Impero Romano anche dopo la conversione statale al Cristianesimo. Non è chiaro se si tratti di un oggetto destinato ad abbellire una mensa privata o se avesse una qualche funzione cultuale. L'attribuzione a una manifattura di Antiochia si basa sul fatto che tale centro fosse il più importante per la lavorazione dell'argento, ma non si può escludere che provenga da un centro danubiano come Sirmium o Naisuss. L’anfora, dopo essere stata a lungo al Museo archeologico nazionale di Firenze, è oggi conservata nel Museo archeologico del territorio di Populonia a Piombino.
    4 punti
  2. Ciao, "picciolo" è un aggettivo per dire di una cosa piccola, ma tanto piccola che poi con l'uso ha cominciato a voler significare una cosa che non vale molto. Lo stesso "picciolo" moneta, su cui c'era il n. 1, aveva un peso minimo e un valore insignificante (or ora leggo che nel 1860 valeva 0,00354 lire). I siciliani usano ancor oggi la parola "picciotto" per chiamare i giovani e "picciulo" per chiamare i loro soldi, come d'altra parte tutti noi ci riferiamo al danaro col nome di antiche monete, appunto come il "soldo" o il "quattrino" e ora anche la "lira" (non ho una lira! è il mio caso?) Semplificando un po' le cose, che si ingarbugliano con la monetazione napoletana, possiamo dire che il Grano valeva 6 piccioli, 20 grana (più raramente grani) erano un tarì, 30 tarì un'onza. Onza… oncia… penso a una moneta che mi ha sempre affascinato e per la sua grandezza (55-56 mm. e 68,32 grammi di peso) e per la sua bellezza e per bellezza del suo regno: il "REGNO DI SICILIA", che con quello di Napoli erano le corone più ambite da tutti i paesi del Mediterraneo. Quella moneta è la incredibile "Oncia da 30 tarì" d'argento, anno 1785, che malgrado il naso di Ferdinando III di Sicilia (e IV di Napoli) prima o poi farò entrare nel mio monetiere. . Ecco il tipo del 1791, un po' diversa, ma sempre a grandezza naturale: Se riuscirò a ritrovarle, posterò altre due grandi monete d'argento che rientrano nei miei sogni. Buona serata a tutti
    3 punti
  3. trovare una news o una moneta con tiratura bassa è una soddisfazione, ma trovare questa monetina dopo 18 anni non ha prezzo... peccato per le condizioni... una volta era FDC Taglio: 1 cent Nazione: Monaco Anno: 2001 Tiratura: 330.700 condizioni: B Città: Milano
    3 punti
  4. Trovato, il buon Traina aiuta: Do' a ciascuno ciò che è suo. Grazie a tutti.
    3 punti
  5. Per me fu una sorta di corso forzoso, vidi un tavolo strapieno di monete scintillanti, non capii più niente, tutte le altre cose che avevo visto e che mi circondavano compreso i miei giocattoli, e un armadio pieno di lego, mi parvero inutili e senza senso. Avevo quattro anni, il tavolo era quello di mio padre grande numismatico, mi trasmise il morbo e da allora fu solo grande gioa ed emozioni, che ancor oggi mi fanno compagnia, e si ripetono ogni qual volta mi appare d'innanzi un tondello. La prima volta non si scorda mai.. Ciao papà... Eros
    3 punti
  6. Buona sera a tutti, spulciando nelle varie discussioni e sezioni del Forum mi è balenata un idea, descrivere ognuno di noi, chiaramente in totale libertà, la propria prima volta con una Moneta.. ?
    2 punti
  7. Perdonate il titolo volutamente provocatorio della discussione ma l'intento è quello di proporre un momento di riflessione che riguarda noi partecipanti e frequentatori di questo utilissimo spazio. Ho solo recentemente appreso che uno dei nostri contributori piu' validi, Teofrasto, alias Marco Bazzini ha deciso di lasciare il Forum. Marco Bazzini è un esperto d monetazione medioevale, tra i migliori in Italia, autore di decine di articoli in primarie riviste scientifiche, conferenziere, autore di numerose schede della Guida alle Zecche d'Italia, coordinata dalla prof.ssa Lucia Travaini e autore del Bollettino Numismatico n. 16 LA ZECCA DI MILANO Età comunale e signorile. Dalla metà del XIII secolo al 1330 ca. - nell'ambito del progetto di collaborazione portato avanti dal Museo Nazionale Romano in collaborazione con la SNI, tuttora in corso, che comprende la catalogazione di oltre 5000 monete della zecca di Milano appartenenti alla collezione ex Reale. Oltre allo shock per la perdita - come contributore sul Forum - non solo di un numismatico tra i piu' esperti della sua materia ma anche di una delle persone piu' disponibili verso gli utenti con aiuti, riferimenti bibliografici, catalogazioni, spiegazioni, commenti, segnalazioni etc., mi sono chiesto perché succede che un esperto di tale calibro lasci il Forum e soprattutto se vi è il modo di recuperarlo. La domanda è in parte retorica, sappiamo bene che un Forum, è, per sua natura, un'area totalmente libera. Si è assolutamente liberi di leggere e partecipare scegliendo se, come e quando contribuire. Non vi sono vincoli - se non le regole del civile argomentare che un po' tutti i fora adottano - e si lascia libertà totale al singolo di entrare, presenziare e uscire a proprio piacimento. Non è un Circolo, nè un'Associazione/Società dove l'ingresso del socio e la sua uscita sottostanno a determinate regole che vanno accettate e rispettate. L'interazione offerta dal Forum è pero' molto forte, piu' forte spesso di quella che i soci di un'Associazione possono avere con l'Associazione stessa. In qualche modo si è in presa diretta con gli altri utenti e questo naturalmente nel bene e nel male. Ovvero l'immediatezza della risposta, il contatto con persone esperte offrono dei vantaggi straordinari che permettono di saltare tanti passaggi che vi sono invece nella vita reale. Dall'altra parte le occasioni , ahimé, di scontri di personalità o anche piu' banalmente di incomprensioni sono perennemente in agguato. § Scusate se mi sono dilungato in questo preambolo ma credo sia importante per riflettere su come stia evolvendo il Forum e se vi possa/vi debba essere una coscienza - collettiva - per impedire (anzi fare in modo) che tali perdite non avvengano o siano in qualche modo recuperabili. Perdere un commentatore esperto del calibro di Bazzini è un impoverimento per tutto il Forum. Non voglio nemmeno per un momento entrare nelle dinamiche che hanno portato al suo, volontario, allontanamento ritengo pero' sia comunque doveroso non solo prenderne atto portandolo alla conoscenza di tutti ma anche parlarne per capire se anche gli altri condividano la rilevanza di tale perdita ed eventualmente cosa si possa fare per rimediare. Personalmente penso che un post informativo, ben argomentato che dia elementi di conoscenza sia fondamentale per il progresso della divulgazione numismatica. I post di Bazzini erono tutti molto densi di informazioni, di dati, di riferimenti e contribuivano in tal modo alla crescita della conoscenza collettiva. § Negli anni tanti commentatori validi si sono avvicendati di volta in volta dominando alcune aree. Alcuni - molto/estremamente validi - purtroppo hanno deciso di non postare piu'. Altri sono rimasti ma il loro impegno oggi è meno forte o si è grandemente ridotto. Il mio appello è a non perdere tali contributori facendo di tutto per mantenerli. Il loro sapere rappresenta un arricchimento per il Forum e per la divulgazione numismatica che si intende fare in questa sede e non vi è quantità che possa sostituire o compensare la qualità. Non dobbiamo essere invidiosi per le loro realizzazioni bensi stimolarli affinché ve ne siano ancora di maggiori. Solo cosi a mio avviso si puo' crescere, tutti insieme, nella conoscenza comune di questa splendida materia. Scusate se mi sono dilungato ma questo episodio mi ha dato lo spunto per queste riflessioni e per condividerle chiedendomi cosa ne pensano gli altri utenti. Grazie per i vs. commenti.
    2 punti
  8. Segnalo l'uscita nel prossimo supplemento degli Atti della Deputazione Veneta di Storia Patria de: I SEGNI SEGRETI NEI GROSSI VENEZIANI: UNA NUOVA SCOPERTA. Uno scritto figlio di questo forum, della collaborazione della sezione "Serenissima" e di @mfalier .
    2 punti
  9. Onestamente non ricordo quando fu la prima volta, la memoria mi porta ad un contenitore a forma di pesca, probabilmente c'erano cioccolatini o caramelle, dove papà gelosamente teneva tante monete. Quando avevo la possibilità e papà lo permetteva mi piaceva guardarle. Forse è da quello che mi è nata la passione. Erano è sono, perché le conservo ancora, monete comunissime del Regno.... rimane un bel ricordo di papà.
    2 punti
  10. Stessa cosa successe a me, facevo la quarta o quinta elementare, un amico mi fece vedere una 5 lire del 1848 e dopo essersi vantato della moneta e del grande valore, me la regalò. Per molto tempo credetti di avere un tesoro!! Il tempo passava e tutte le monete che mi capitavano, le raccoglievo. Quando incominciai, dopo 5 o 6 anni anche ad acquistarle, la feci vedere al negoziante e mi disse che era una riproduzione delle patatine degli anni '70. Ci rimasi molto male, la tolsi dall'album e la persi. Oggi l'avrei tenuta lo stesso per ricordo ma da allora non l'ho più ritrovata. Ricordo, andando ancora più indietro, che durante un viaggio in Francia con i miei genitori, all'età di 6 o 7 anni, prendevo le banconote in franchi che usava mio padre e siccome non le potevo avere, perché all'epoca avevano un valore, mi divertivo a ricopiarle sui fogli e per me era come se erano quelle. Ricordo che le riproducevo abbastanza bene. Alcuni anni dopo, quelle stesse banconote, che poi mio padre non spese e le portò in Italia, sono diventate mie e ancora oggi sono nella mia collezione. Sono bei ricordi questi, e fa piacere rievocarlo! Grazie forum.....?
    2 punti
  11. La compro, 4000 euro mi sembra un buon prezzo, ho deciso oggi stesso che la comprerò, appena avrò fatto un terno al lotto
    2 punti
  12. Estate... sole a picco sulla massicciata della ferrovia che percorrevamo ,sprezzanti del pericolo , per raggiungere "la spiaggia" al fiume che lambisce il paesello ; il calore scioglieva il catrame perso dai treni e noi affrontavamo le traversine e I binari roventi equipaggiati di costume e sandali di plastica trasparente ,tra I sassi improvvisamente qualcosa... una moneta ! Ricordo che sopra vi era impresso il profilo di Ludovico il Moro e, sull'altro lato ,un cinghiale ,un tesoro ! Ma subito il dubbio : sara' vera ? sara' falsa? ( gia' a quel tempo ,avro' avuto sei o sette anni , complici le pubblicita' su topolino ,eravamo coscienti dell'esistenza delle copie ,Perugina o Mister day che fossero ) ma in fondo poco importava ,l'emozione del ritrovamento ,la storia in mano ,la curiosita'... Purtroppo a quei tempi non esisteva la Moneta .it e il dubbio rimase... insieme al ricordo e alla passione.
    2 punti
  13. Ciao Xenon97, ben ritrovato! E' bello trovarci tutti qui a discutere di monete che sono, come detto, fuori dai nostri specifici interessi (come mi sembra di aver capito seguendovi). E' un segno che poi, quello che conta, e' la passione per la numismatica e la storia, lo studio, la curiosità. Ma anche il condividere, lo scambiarsi informazioni, il confrontarsi. Ciao da Stilicho
    2 punti
  14. Salve Hirpini, non pensavo che avevi una passione per le monete siciliane, davvero una bella sorpresa! A me piace tantissimo la moneta da 12 tarì di Ferdinando III e spero in futuro di prenderne una. Se non sbaglio su Ebay ci sta un venditore che vende proprio un'oncia da 30 tarì del 1785 a circa...(rullo di tamburi)...quasi 4000 euro!
    2 punti
  15. Già, tutto vero, tutto formalmente ineccepibile, ma è altrettanto vero che in alcuni casi, per fortuna pochi, vengono fornite risposte che rasentano lo snobismo e poco hanno a che vedere con la divulgazione/educazione, soprattutto se dirette nei confronti di neofiti/inesperti, che magari, prima di porre una domanda, hanno riflettuto per giorni. Sono consapevole che dopo aver scritto queste poche righe, non potrò ambire al premio del "Lamonetiano dell'anno" ma dopo un periodo di scoramento, penso proprio che riuscirò a farmene una ragione.
    2 punti
  16. Ciao sembrerebbe un bagattino di Ercole II d'este ..zecca Reggio Emilia.. dritto testa del duca e leggenda rovescio regium Lepidi su 4 righe
    2 punti
  17. mi pare sia un difetto comunemente indicato come "embossing"
    2 punti
  18. Molto interessante @Cato_maior questa anfora che, personalmente, vedo qui per la prima volta . Se si volesse dire dei 'casi del mare' , da quel mare che è ormai la rete, alla parola Baratti emerge anche la lontana notizia di altro ritrovamento, questo di epoca ellenistica .
    2 punti
  19. Salve a te. Io non nutro pregiudizi e non intendo sollevare polemiche religiose di sorta. Faccio una questione di metodo. Dinanzi a a qualsiasi documento, le domande abituali sono almeno due: 1) Il documento è originale ? 2) Il contenuto del documento è veritiero? a) Non ritengo che la mera esistenza del documento ne attesti la originalità (pensa alle diatribe sul papiro di Artemidoro) b) Non ritengo che una mera compatibilità con un contesto storico sia prova della veridicità del contenuto (pensa alla Donazione di Costantino). Concludo dicendo che non ho elementi per dire che il documento non sia originale o non sia veritiero, ma non ho neanche prove della originalità e della veridicità Tutto qui. Cordialità Polemarco
    2 punti
  20. Bel Tarì @Francesco1984, peccato per l'usura sui rilievi nel dritto. Il 1796 è il più comune di tutta la tipologia, chissà quanti ne vennero coniati. Condivido il dritto del mio Tarì
    2 punti
  21. Controllo anch'io, ma mi sa che è tempo perso... Se accade qualcosa..., diamoci una voce quì!
    2 punti
  22. Ero con un amico nel vigneto del nonno, dopo aver visitato la cantina ci sdraiammo su di un prato a chiacchierare mentre con la mano giocavo con la terra, ad un certo punto senti qualcosa di metallo, era una monetina dall'aspetto molto vecchio, subito pensai di aver trovato una moneta antica, la portai a casa e la feci vedere ai miei genitori, poi la misi in una scatola e li rimase per 5 anni fino a quando mi ricapito'tra le mani ed allora decisi di informarmi di che moneta fosse, contattai il grande Mario traina tramite cronaca numismatica ma purtroppo mi disse che era un gadget di una vecchia assicurazione che rirpoduceva un ambrosino di Milano, rimasi molto deluso ma allo stesso tempo mi nacque la curiosità di conoscere meglio questi frammenti di storia... Avevo 13 anni quando la trovai, non potrei mai dimenticare quel giorno , la prima moneta... la prima sbornia.. ?
    2 punti
  23. Si dovrebbe fare un lavoro fra le correlazioni della monetazione Borbonica di Ferdinando IV per Napoli e quella di Ferdinando III per Palermo, essendo lo stesso regnate ma con titolo diverso, potrebbero essere stati usati alcuni criteri incisori uguali, un bella ricerca che potrebbe arricchire un po' tutti. E comunque Palermo potrebbe dare risultati ancora più interessanti di Napoli per alcuni aspetti, visto che se ne parla sempre poco, e poco è stato scritto.
    2 punti
  24. Ungheria. Sigismondo (1387-1437).
    2 punti
  25. Non è così. La regola è questa: onus probandi incumbit ei qui dicit non ei qui negat. Ritengo particolarmente debole probatoriamente ritenere, in difetto di altri elementi a supporto, che il riferimento da parte di un vangelo "apocrifo" ( e le parole hanno un senso) sia sufficiente a ritenere che le lettere siano veritiere e genuine. I vangeli apocrifi hanno detto di tutto, a volte anche in maniera imbarazzante, tanto da essere espunti da quelli canonici. Non dico che sia tutto falso, non dico che sia tutto vero. Come distinguere il grano dalla pula ? Il regno dei cieli si può paragonare a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma mentre tutti dormivano venne il suo nemico, seminò zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi la messe fiorì e fece frutto, ecco apparve anche la zizzania. Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: Padrone, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene dunque la zizzania? Ed egli rispose loro: Un nemico ha fatto questo. E i servi gli dissero: Vuoi dunque che andiamo a raccoglierla? No, rispose, perché non succeda che, cogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Cogliete prima la zizzania e legatela in fastelli per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio. » (Matteo 13,24-30) Questo è un vangelo canonico. Cordialità Polemarco
    2 punti
  26. Mi permetto alcune osservazioni finali, e chiudo qui il discorso (ben disposto però a ricredermi). Posto sotto un'immagine (cliccarci sopra per ingrandirla): Il diritto della mezza piastra è preso da un esemplare esitato lo scorso anno da Numismatica Picena. Ad esso appartiene il particolare B. A rappresenta invece lo stesso particolare dell'esemplare qui in discussione. C lo stesso particolare ma di una mezza piastra anno I. 1) La freccia azzurra indica un punto che fiancheggia l'I dell'anno (· I ·) nel particolare C; in B si può vedere - in corrispondenza - una piccola protuberanza semicircolare che è assorbita nella rozza I dell'anno (II). Ciò significa che questo punto è stato ribattuto nel conio ANNO I, ovvero che è stato usato uno stesso conio, modificandolo, per i 2 anni; Nel particolare A si nota uno sghiribizzo informe (usura?). 2) La freccia gialla indica una porzione di N, arrotondata nel part. A, piatta (come deve) in B e C (effetto fotografico?). 3) la freccia rossa indica un punto nel part. B (manca in C) che è diventato informe e irregolare in A (evoluzione del conio?). 4) la freccia verde nel part. A indica un profilo slabbrato a forma di C aperta in alto (con morfologia indicata sopra la freccia) a livello del profilo del fiocco. Esso non è apprezzabile nei part. B e C (bolla in negativo? altro?) 5) la freccia bianca indica in A 2 piccoli puntini che non appaiono né in B né in C (bolle in positivo? altro?). Perché poi un metallo non argento (probabilmente una lega di zinco-stagno)? Perché non presenta le corrosioni tipiche di questa lega quando invecchia (basta guardare i falsi del Regno d'Italia per vedere come si riducono dopo soli pochi decenni)? Perché presenta segni di usura? le porosità diffuse? I particolari sopra indicati? Parlavo di microfusione perché volevo pensare "antico" (o relativamente tale) il tondello ma, come suggerito, è più probabile una pressofusione (dunque "falso" recente) in quanto maggiormente in grado di simulare una coniazione e riprodurre i particolari di minore dimensione. Sono possibili altre ipotesi (es. coniazione postuma di dischetto in lega bianca) ma tale ipotesi non passa il vaglio di alcuni dei punti sopraesposti. Tuttavia talora la realtà supera la fantasia; per il momento mi limito a citare il "rasoio di Occam" che mi fa propendere per l'ipotesi più semplice: un falso relativamente recente.
    2 punti
  27. 2 punti
  28. Messina, 2 piccioli, battuti sotto Filippo II (1556-1598), Spahr,127- M.I.R.,341.- Ciao Borgho
    2 punti
  29. Ciao questa è il mio angolo , (stanza compresa ) lo stativo è lo IANUS che ho modificato con una seconda lampada ma non per le foto delle monete e la macchina è collegata al computer così le vedo direttamente a schermo in LV. Silvio
    2 punti
  30. Mi sembra il periodo dell' anno piu' adatto per scrivere due righe su due straordinari , nel bene e nel male , personaggi storici e sul Figlio di Dio . Tutti conosciamo l' esistenza dei cosi' detti Vangeli Apocrifi , nei quali fanno parte le lettere scambiate tra Ponzio Pilato , Governatore della Giudea e Tiberio , a riguardo della figura di Gesu' . A proposito di questa corrispondenza tra Pilato e Tiberio occorre dire che la datazione di queste lettere e' incerta , si stima che possano essere state scritte dopo il processo e la “morte” di Gesu' , tra l' anno 33 e 35 . In relazione a queste lettere , sembra che Pilato non volesse in alcun modo condannare Gesu' , anzi esisterebbero brani in cui lo elogia apertamente , rovesciando la colpa della condanna , a causa della loro pressione , su scribi , principi e anziani del popolo ebraico , che avevano gia' deciso tra loro la condanna del Nazareno ; Pilato avendo come priorita' di Governatore la tranquillita' della Provincia , non ebbe la forza morale di opporsi e la condanna venne eseguita , suo malgrado ; da cio' deriverebbe la condanna storica di Pilato . Infatti anche Tiberio nella risposta che invia a Pilato lo rimprovera aspramente per aver condannato un giusto e ordina che sia condotto alla sua presenza in catene , assieme a tutti i capi degli Ebrei e afferma inoltre di essere già stato informato dell' accaduto anche da Maria Maddalena , la quale evidentemente prima della morte di Gesu' avrebbe scritto a Tiberio per chiederne la grazia . Sempre in base ai Vangeli Apocrifi , Pilato , perdonato poi da Tiberio , viene accidentalmente ucciso dall' Imperatore , in una caverna durante una battuta di caccia ; successivamente Tiberio propone al Senato di Inserire Gesu di Nazaret tra gli Dei di Roma , in tal modo onorare Gesu' tra tanti altri Dei , sarebbe diventato lecito e di conseguenza i Cristiani non sarebbero stati piu' perseguibili , ma non era questo lo scopo per cui Gesu' era nato ; il Senato comunque rifiuto' la richiesta di Tiberio e come conseguenza il Cristianesimo divenne religione illegittima . Per maggiori dettagli sull' argomento : http://www.gesustorico.it/htm/News/Tiberio&Gesu.asp https://www.radiospada.org/2018/10/gesu-e-tiberio-da-tertulliano-a-marta-sordi/
    1 punto
  31. Posso solo immaginare l'emozione! I miei complimenti
    1 punto
  32. Buona sera a tutti. Vi raccontero' la "mia prima volta". Sono sempre stato affascinato dalla storia medioevale, sopratutto riguardante Venezia. In passato ci ho lavorato. E la frequento tuttora nei momenti liberi. Citta' pregna di storie e aneddoti..Traffico di sete e spezie..leggende e molto altro ancora, che leggevo nei libri di biblioteca. Volevo toccare con mano tutto questo. Mi decisi ed entrai in un negozio di numismatica a Treviso. Comperai il mio primo bagattino..con i pochi soldi che avevo. Lo conservo ancora dopo 20 anni.
    1 punto
  33. Credo che all epoca il falsario non stesse a guardare se falsificare una moneta con un determinato simbolo o data, penso che gli Importasse ben poco se avesse una variante o meno... ha falsificato la prima che ha avuto tra le mani, non possiamo sapere con certezza se all epoca era rara o comune, quello che sappiamo ad oggi è che si conoscono solo due esemplari.. molto probabilmente non hanno avuto lunga vita nella circolazione, altrimenti ne vedremo in numero più elevato...
    1 punto
  34. Secondo me fra le monete più belle in assoluto, è un sogno per molti..
    1 punto
  35. @Arka le varie cassandre del malaugurio avevano già previsto tutto ciò, basta guardare i vecchi post per averne conferma. Anch'io ero molto interessato alla tematica, però dopo quelle oscenità alla Camera dei Comuni dove hanno votato su tutto senza mai trovare uno straccio di maggioranza, mi ha fatto capire che questa è una pagliacciata di dimensioni colossali tali che rimarranno impresse nella memoria della storia, per di più fatta sulla pelle dei Popoli Europei e di quelli dello UK. In Italia di cose pazzesche se ne sono viste in Parlamento, ma mai come quelle avvenute a Londra. Stanno veramente esagerando.
    1 punto
  36. Complimenti @Litra68 per avere aperto questa discussione, ci vogliono poi anche attori che con personalità e voglia inizino discussioni magari già viste ma non per chi e’ da poco sul forum e poi giusto ricordare. Le mie prime furono regali natalizi di mio nonno, a Natale mi regalava una moneta, a volte anche un Marengo, lui pensava a darmi qualcosa di duraturo io invece pensavo ai giocattoli ? ....e quindi furono conservate ma ci sono ancora... La vera passione voluta e sentita arrivò invece in età matura, volevo ristudiare la storia e capire le radici delle identità, libri quindi ma anche monete per rendere il tutto più piacevole. Le motivazioni rimangono anche oggi queste, nulla di più, indubbiamente c’e’ stato un arricchimento personale. La prima moneta fu comprata in un negozio di Milano prestigioso, non sapevo dove andare e non ci ritornai poi , era un denaro di Tiberio, personaggio che mi incuriosiva. Ma il giorno dopo andai al Cordusio e il mondo mi si aprì, poi venne Lamoneta coi suoi consigli, le discussioni, gli scambi di pareri, due mondi nuovi che hanno contribuito in modo diverso alle mie conoscenze, poi ovviamente ognuno deve sempre anche metterci del suo ...e poi iniziò questo lungo viaggio che continua anche oggi alla ricerca di quello che eravamo e che siamo ...
    1 punto
  37. Diffetto ( non errore, che è tutt'altra cosa ... )!
    1 punto
  38. Mi dispiace ma il mondo dei raggiri/truffe/imbrogli è pieno di persone "bisognose" che "svendono". Per citare il vecchio Less Gold del programma banco dei pugni:" se un affare è troppo bello per sembrare vero, allora non è un vero affare!" In certe cose deve prevalere la ragione e non le emozioni.
    1 punto
  39. Grosso da tre soldi di Gian Galeazzo Maria Sforza, sotto tutela (per modo di dire) dello zio Ludovico (1481-1494)
    1 punto
  40. Per ora non c'è https://www.monnaiedeparis.fr/en/shop/coins/year-date-2019 Ogni tanto vado a controllare perchè aspetto asterix
    1 punto
  41. Ci può stare. Dovrebbe essere stata scartata...... invece è nelle tue mani.
    1 punto
  42. Buonasera. Io non penso che la "Corte abbia emanato una sentenza più politica che giuridica" bensì credo che i termini della questione debbano essere invertiti: il Provvedimento del Governo (2011) fu prettamente politico mentre la Sentenza (2015) fu giuridica. Insomma, ognuno fece il suo dovere: il Governo quello di prendere decisioni emergenziali senza tergiversare e la Magistratura quello di controllare la conformità delle predette ai principi del nostro ordinamento ed eventualmente censurare le difformità. Dopodiché, ripeto quanto ho scritto pochi giorni fa in merito al fatto che tra il 2011 e il 2015 la situazione di emergenza era nel frattempo cessata e ciò ha consentito valutazioni di carattere diverso. Quanto all'evasione fiscale non è questa la sede per discutere una questione così difficile e fondamentale per la sopravvivenza dello Stato (anche perché sono stati scritti interi libri): resto convinto del fatto che il blocco del cambio delle Lire possa aver dato fastidio a taluni, i quali per X motivi sono stati costretti a fare un uso non previsto delle vecchie Lire... L'esempio del commerciante lo vedo sinceramente poco realistico ma, se anche fosse, non sarebbe null'altro che un tentativo di speculazione finito male. Un saluto.
    1 punto
  43. Ciao. Concordo con Te. Disquisiamo a lungo dei particolari, spesso quasi insignificanti, delle monete ma spesso non approfondiamo altri aspetti fondamentali delle stesse. Per la moneta da 20 lire del 1936 non dispongo, al momento, di documentazione che possa confermare o escludere che abbia realmente circolato. Posso però riportare dei dati certi, provenienti dai documenti ufficiali della zecca ("Relazione della regia zecca - 25 esercizi finanziari ecc."), lasciando poi a ciascuno la possibilità di formarsi un'opinione. Le monete da 20 lire, ufficialmente emesse con millesimo 1936, vennero coniate in 9.000 esemplari nell'esercizio 1936-1937 e in 1.000 esemplari nell'esercizio 1937-1938. In tutto quindi, si coniarono 10.000 esemplari in due esercizi. Ricordo che per la zecca gli esercizi finanziari non coincidevano con l'anno solare ma andavano dal 1° di luglio al 30 giugno. A partire dall'esercizio 1938-1939, questa moneta venne emessa solo per i "numismatici" in 50 esemplari. Detto questo (dati di fatto oggettivamente riscontrabili) e contestualizzando l'emissione in un periodo non certo florido per l'economia del Regno (opinione facilmente verificabile documentandosi sul periodo storico), la presenza nella normale circolazione di questa "manciata" di monete in argento da 20 lire è difficilmente ipotizzabile (opinione personale fondata essenzialmente - ma non solo - sulla esiguità della sua tiratura e sul fatto che essa venne emessa "per la circolazione" solo per due anni). Vorrei anche ricordare che le "sorelle" da 20 lire "littore" e "cappellone" vennero entrambe private del corso legale con decorrenza 31.12.1937 e questo mi pare un ulteriore argomento che milita a sostegno della tesi che questi grossi moduli argentei non fossero più ritenuti idonei per la circolazione. Rimane sul tappeto la legittima domanda di come si acquisissero queste 20 lire del 1936 se non venivano reperite nella/dalla circolazione. Sul punto la documentazione consultata è carente, anche perché la retorica del periodo non era incline a far passare il messaggio che queste monete non fossero "per tutti". Sarebbe interessante, se qualcuno avesse sotto mano dei cataloghi d'asta o listini di fine anni '30 o primi anni '40, verificare se queste monete fossero già proposte dai commercianti a prezzi di molto superiori al facciale. Non dico che sarebbe la "prova del nove" ma certamente sarebbe un indizio importante che testimonierebbe come queste monete venissero trattate da subito (o da quasi subito) come esemplari aventi importanza numismatica. La qual cosa contrasterebbe con la tesi che le vorrebbe inserite nell'ordinaria circolazione. Saluti. M.
    1 punto
  44. Concordo con Brios. Dovrebbe essere un Ord (2 duit). La corona sopra la scudo che arriva al livello della M di MO farebbe pensare alle coniazioni del 1644 al 1649. 17° secolo. : https://www.ngccoin.com/price-guide/world/netherlands-friesland-2-duit-km-41-1646-1649-cuid-1084245-duid-1432892
    1 punto
  45. Ex collezione Keber [emoji6]
    1 punto
  46. Come ho detto non metto in dubbio ed attendo di leggere le spiegazioni e le motivazioni.. ma le varie forme, i numeri di raggi, le varie varianti delle stelle di Umberto II le ho sempre solo considerate come le varie varianti da un intagliatore di conio ad un altro...
    1 punto
  47. Contromarca di una collezione o, più facilmente in caso la moneta sia reduce da montatura (l'usura particolare lo suggerirebbe), la firma dell'autore. Ciao, RCAMIL.
    1 punto
  48. Nonno ha 90 anni da qualche giorno, classe 1929 il padre, il mio bisnonno, era Commendatore della Corona d'Italia e industriale della mia zona, e aveva la passione per il collezionismo, dai quadri, ai libri alle monete (non era un tombarolo, svaligiatore o affini). Ora grazie a nonno parte delle monete le ho prese in custodia io, e sto cercando con sacrifici ad integrare la collezione di famiglia e ad approfondirne la storia. Seguirò allora il suo consiglio, mi farò scrivere una sorta di dichiarazione e poi vedrò di farla autenticare (ho letto che anche tramite posta si riesce a certificare la data provo a sentire anche lì). Grazie mille per la cortesia espressa. Comunque in generale, non è che se uno ha ricevuto in eredità dal nonno monete o roba varia deve essere tacciato sempre come essere menzognero o truffatore, è un cliché rituale che riemerge sempre. Ho 21 anni ringrazio mio nonno che mi ha trasmesso la passione per la numismatica (anche se a lui non ha mai interessato) e che soprattutto ha mantenuto la collezione del padre (piccola rispetto alle vostre, ma importante per me) negli anni. Grazie a chi mi ha aiutato cortesemente
    1 punto
  49. E' la giornata dei forti ! Forte Amedeo IX Mir Savoia 192b simbolo del sole Giovanni Cumassel per Torino
    1 punto
  50. Visto che giochiamo metto la mia. Giovanni Soranzo Notate la parte alta della veste di San Marco. 2 punti per le spalle ed una linea per l'inizio veste, il promissorio appena accennato. capelli e baffi uguali con pallino (da notare che di solito abbiamo il cerchietto)
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.