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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/30/19 in Risposte
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Gravissima perdita, confermo, ma carissimo @numa numa lo staff è già intervenuto su questa vicenda nel gruppo curatori e non è in grado di dare risposte esaustive perché il prof in questione, dopo aver avuto atteggiamenti quantomeno strani sul forum, non si è nemmeno degnato di rispondere ad un mio cordiale messaggio privato del 2 Aprile. Lo staff ne sa quanto voi o meglio sappiamo che all'improvviso si è messo a scrivere cose strane e a provocare e che è sparito a seguito di un suo post oscurato (post senza senso). Proprio per questo fa veramente impressione leggere quello che scrive uzifox, moderatore, membro dimissionario dello staff a cui è stato risposto esaustivamente ai primi di aprile, lui conosce quel poco che sappiamo e invece scrive: Un'assoluta evidenza di malafede. Uzifox aveva tutte le informazioni necessarie per poter rispondere invece di fare un inutile copia incolla del primo aforisma acchiappa like trovato su google. Per quel che mi riguarda questo comportamento è assolutamente inaccettabile. Potrei giocare anche io a fare il complottista e chiederti se vi siete messi d'accordo? ma non lo farò perché non mi interessano questi giochetti... già abbiamo svariati commenti "creativi", ci manca solo un accenno alle scie chimiche e al terrapiattismo. Io la capisco la riflessione di @numa numa e la condivido al 100%, un pò meno alcuni commenti... sapete a volte bisogna prendere atto che dietro questi allontanamenti ci sono scelte consapevoli, a volte personali e che spesso nulla hanno a che fare con il forum. Sono stato il primo a tentare di capire, ma non ci sono riuscito. Certo, non sempre ci sono motivazioni personali, a volte si può anche sbagliare e può sbagliare anche lo staff. Tanto per fare un esempio io ad esempio ho sbagliato con Giovanna e del suo allontanamento (volontario) me ne assumo piena responsabilità. Ma bisognerebbe chiedersi se questi errori sono dettati da malafede o da semplici errori... ma nessuno si fa queste domande. Però poi quella malafede la ritrovo sempre più spesso in gruppetti di persone che giocano a fare politica su questo forum portando in questo luogo fazioni, antipatie e scontri di "potere" patetici. Per chiudere, Teofrasto ha deciso autonomamente di allontanarsi da lamoneta.it e a distanza di quasi un mese io non conosco le motivazioni e le sue future intenzioni. Quello che è certo è che non c'è nessun "complotto" almeno da parte dello staff che opera sempre per il bene della community, a volte ci riesce meglio e a volte peggio. Certo è che quando ci sono delle difficoltà ci sarebbe bisogno di utenti collaborativi e non di permalosità, arroganza, commenti sibillini e di capricci infantili del tipo tu mi hai fatto questo e io mi cancello dal forum o di moderatori che giocano ad inquinare pozzi. Scusate la franchezza, ma sento queste cose da 15 anni e la diplomazia inizia un pò a risentirne.10 punti
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piccolo contributo alla monetazione foresta: siamo in pochi a seguirla (così mi pare) per cui mi sento in obbligo, ad ogni mia piccola novità, di disturbare. Per qualche strana ragione ho una certa predilezione per i regnanti sfigati (forse perchè lo sono anch'io: sfigato però, non regnante) e perlappunto qualche tempo fa, con il fattivo contributo di @littleEvil, si è ricordato il povero Ludwig II di Baviera. Stavolta mi sono fatto irretire (nel senso di essere preso nella rete) da un altro tedesco (in effetti austriaco, ma quella è la lingua), suo coetaneo, che non ha avuto una vita particolarmente felice. Si tratta di Massimiliano d'Asburgo, fratello minore di Francesco Giuseppe. Un po' se l'è cercata, la vita grama, chè poteva continuare a vivere sereno nel suo castello di Miramare invece di andare a fare l'imperatore in capo al mondo; d'altra parte, con un fratello a sua volta imperatore, e di quale impero oltrettutto, credo che anche a lui prudesse la voglia di comandare. Non so, non conosco abbastanza la sua storia, ma ho la sensazione che qualcun altro (un certo Napoleone III) abbia approfittato della sua ingenuità. E questa sensazione pare l'avesse anche Manet, che ne dipinse la fucilazione con intenti chiaramente polemici: infatti il plotone di esecuzione messicano indossa divise francesi, ed è comandato da un individuo che somiglia (ma va?) a Napoleone III. Non mi dilungo nel raccontare, che la rete è molto più ricca di informazioni di quanto io possa scrivere, e allora mi affretto a presentare il Peso fatto coniare da Maximilian I del Messico nel 1866 (un anno prima della sua morte): un bel padellone d'argento di 37 mm di diametro. Anzi no, una cosa ancora vorrei ricordare, visto che abito in una regione che ha vissuto la dominazione asburgica, ed è che Massimiliano, quando fu governatore del Lombardo Veneto, si comportò in modo molto più liberale del suo predecessore Radetzky, e proprio per questo durò poco, come governatore. Per compenso, a capodanno, a Vienna suonano la marcia di Radetzky, chè quella di Maximilian manco l'hanno composta. Così va il mondo. Grazie per l'attenzione e spero di aver risvegliato un po' di curiosità per le monete foreste. I'd like to say thank you on behalf of the group and ourselves and I hope we've passed the audition (cit.)6 punti
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Buonasera a tutti dopo un periodo di assenza vi posto una moneta che mi ha sempre affascinato sia come conio sia come contesto storico... Cercata per diverso tempo è finalmente trovata.. I conservazione alta che conserva lustro e una bella patina riposata... Buonasera serata Luca4 punti
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È complicato contestualizzare queste monete che dal mercato numismatico vengono spesso definiti gettoni da gioco. La prima domanda da porsi è perché dovrei usare una moneta per realizzare una pedina o un gettone da gioco? La seconda potrebbe essere se la lavorazione di queste monete è coeva al periodo oppure no, in effetti il tondello avrebbe potuto assumere la forma dentellata qualche secolo dopo l’emissione. Una maiorina come quella sopra riportata aveva un discreto valore, come indica anche il nome, era la moneta più grande. Quindi diciamo che avrei dovuto rimuovere una moneta simile dalla circolazione per poterla tenere in un sacchetto di pedine e giocarci all’occorrenza. Non mi sembra molto sensata come scelta. Le pedine da gioco conosciute hanno effettivamente varie forme e materiali, in pasta vitrea, altre quadrate in metallo, in coccio, altre in osso. Negli anni mi sono capitati oggetti ossei che potrebbero ricordare le lavorazioni di questi tondelli, ha nno una forma un po’ irregolare ma ricorda le monete oggetto della discussione. Gettoni da gioco non sono mai stati ritrovati come set completo quindi molte domande ancora oggi rimangono senza risposta, comunque tavoli da gioco contestualizzati insieme ad alcune pedine sono arrivati a noi come questo ligneo riportato sotto e ritrovato in Slovacchia all’interno di una tomba, se la memoria non mi inganna però questi tavolo da gioco mai con pedine ricavate da monete. Per esempio su questo ritrovamento in Slovacchia dalle analisi fatte la tavola è di produzione locale mentre le pedine provenivano dalla Siria. Se siano arrivate lì di ritorno da un viaggio o perché oggetto di vendita nessuno può dirlo però questo ci ricollega alla prima domanda, perché lavorare una moneta piuttosto che realizzare un gettone con materiali disponibili? E poi se le pedine arrivavano da così lontano probabilmente era commercializzate. Tornando ai nostri tondelli si potrebbe pensare che possa trattarsi di una conversione in tessere essendo una pratica ben documentata, ma torniamo al discorso che si tratterebbe di una tessera piuttosto cara. Sappiamo come a Roma e Ostia le tessere plumbee fossero abbondanti e utilizzate abbondantemente per i più svariati servizi, ma erano appunto in piombo e fuse localmente. Così su due piedi mi vengono in mente tre motivi per dare quella forma a una moneta: per rendere immediatamente riscontrabile un’eventuale tosatura, per renderlo immediatamente identificabile o per levarlo dalla circolazione. La prima potrebbe andare a braccetto con la funzione di peso del bronzo oggetto della discussione, ma può essere tale se ha una sorta di ufficialità, quindi una contromarca ufficiale o una coniazione a hoc con effige imperiale altrimenti chiunque potrebbe farsi un peso e farlo accettare dalla controparte. Fermo restando che una parte di queste monete potrebbe essere stata veramente usata come pedine da gioco ma in tempi ben successivi alla loro coniazione personalmente ritengo che si debba fare ancora chiarezza sulla reale destinazione d’uso di questi tondelli lavorati che rientrano in un discorso più ampio sul riutilizzo di monete per altri scopi.4 punti
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Perdonate il titolo volutamente provocatorio della discussione ma l'intento è quello di proporre un momento di riflessione che riguarda noi partecipanti e frequentatori di questo utilissimo spazio. Ho solo recentemente appreso che uno dei nostri contributori piu' validi, Teofrasto, alias Marco Bazzini ha deciso di lasciare il Forum. Marco Bazzini è un esperto d monetazione medioevale, tra i migliori in Italia, autore di decine di articoli in primarie riviste scientifiche, conferenziere, autore di numerose schede della Guida alle Zecche d'Italia, coordinata dalla prof.ssa Lucia Travaini e autore del Bollettino Numismatico n. 16 LA ZECCA DI MILANO Età comunale e signorile. Dalla metà del XIII secolo al 1330 ca. - nell'ambito del progetto di collaborazione portato avanti dal Museo Nazionale Romano in collaborazione con la SNI, tuttora in corso, che comprende la catalogazione di oltre 5000 monete della zecca di Milano appartenenti alla collezione ex Reale. Oltre allo shock per la perdita - come contributore sul Forum - non solo di un numismatico tra i piu' esperti della sua materia ma anche di una delle persone piu' disponibili verso gli utenti con aiuti, riferimenti bibliografici, catalogazioni, spiegazioni, commenti, segnalazioni etc., mi sono chiesto perché succede che un esperto di tale calibro lasci il Forum e soprattutto se vi è il modo di recuperarlo. La domanda è in parte retorica, sappiamo bene che un Forum, è, per sua natura, un'area totalmente libera. Si è assolutamente liberi di leggere e partecipare scegliendo se, come e quando contribuire. Non vi sono vincoli - se non le regole del civile argomentare che un po' tutti i fora adottano - e si lascia libertà totale al singolo di entrare, presenziare e uscire a proprio piacimento. Non è un Circolo, nè un'Associazione/Società dove l'ingresso del socio e la sua uscita sottostanno a determinate regole che vanno accettate e rispettate. L'interazione offerta dal Forum è pero' molto forte, piu' forte spesso di quella che i soci di un'Associazione possono avere con l'Associazione stessa. In qualche modo si è in presa diretta con gli altri utenti e questo naturalmente nel bene e nel male. Ovvero l'immediatezza della risposta, il contatto con persone esperte offrono dei vantaggi straordinari che permettono di saltare tanti passaggi che vi sono invece nella vita reale. Dall'altra parte le occasioni , ahimé, di scontri di personalità o anche piu' banalmente di incomprensioni sono perennemente in agguato. § Scusate se mi sono dilungato in questo preambolo ma credo sia importante per riflettere su come stia evolvendo il Forum e se vi possa/vi debba essere una coscienza - collettiva - per impedire (anzi fare in modo) che tali perdite non avvengano o siano in qualche modo recuperabili. Perdere un commentatore esperto del calibro di Bazzini è un impoverimento per tutto il Forum. Non voglio nemmeno per un momento entrare nelle dinamiche che hanno portato al suo, volontario, allontanamento ritengo pero' sia comunque doveroso non solo prenderne atto portandolo alla conoscenza di tutti ma anche parlarne per capire se anche gli altri condividano la rilevanza di tale perdita ed eventualmente cosa si possa fare per rimediare. Personalmente penso che un post informativo, ben argomentato che dia elementi di conoscenza sia fondamentale per il progresso della divulgazione numismatica. I post di Bazzini erono tutti molto densi di informazioni, di dati, di riferimenti e contribuivano in tal modo alla crescita della conoscenza collettiva. § Negli anni tanti commentatori validi si sono avvicendati di volta in volta dominando alcune aree. Alcuni - molto/estremamente validi - purtroppo hanno deciso di non postare piu'. Altri sono rimasti ma il loro impegno oggi è meno forte o si è grandemente ridotto. Il mio appello è a non perdere tali contributori facendo di tutto per mantenerli. Il loro sapere rappresenta un arricchimento per il Forum e per la divulgazione numismatica che si intende fare in questa sede e non vi è quantità che possa sostituire o compensare la qualità. Non dobbiamo essere invidiosi per le loro realizzazioni bensi stimolarli affinché ve ne siano ancora di maggiori. Solo cosi a mio avviso si puo' crescere, tutti insieme, nella conoscenza comune di questa splendida materia. Scusate se mi sono dilungato ma questo episodio mi ha dato lo spunto per queste riflessioni e per condividerle chiedendomi cosa ne pensano gli altri utenti. Grazie per i vs. commenti.4 punti
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Ho gia' avuto occasione di parlarci di persona visto che occasionalmente frequenta il circolo di Parma; vedo cosa posso fare.4 punti
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Incubo? con tutto quel po po di denaro? .........sai quante monete ci si potrebbero comprare? questo semmai è un incubo, qualche spicciolo!3 punti
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Ciao, da semplice dilettante, faccio solo alcune considerazioni. Sul dritto si legge distintamente IMP SEVERVS AVGVST.. Questa tipologia (con AVGVSTVS scritta per intero) io (con i miei limiti) non l'ho trovata su nessuna moneta di Severo II. Sul rovescio effettivamente sembrerebbe trattarsi del GENIO POPVLI ROMANI (con patera e cornucopia). In esergo mi pare di leggere PTR, che ci starebbe con la zecca di Treviri. L'aspetto delle figure mi sembra un po' grossolano se rapportato ad altre sue monete coniate dalla zecca di Treviri, ma magari e' solo la mia impressione. Da come ho visto facendo una breve ricerca, Severo non ha coniato molte monete da Augusto. Insomma, non mi ci raccapezzo molto. Aspetto curioso il parere dei più esperti. Nel frattempo saluto e auguro buona serata a tutti. Stilicho3 punti
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taglio 2 euro cc paese Francia anno 2018 B tiratura 15.000.000 condizioni spl+ città Milano3 punti
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Buonasera @Rocco68e a tutti, partecipo Con una delle mie uniche due da mezzo Tornese, questa è del 1851..3 punti
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Forse non lo faresti, ma di sicuro in cuor tuo sapresti di doverlo fare. È assolutamente così, sono assolutamente due facce della stessa moneta, accensione e combustibile. Collezionare vuol dire essere orgogliosi delle proprie collezioni, dei propri pezzi, delle loro storie monetali ed umane. Sinceramente ciò che maggiormente mi rende orgoglioso è l'effetto che le monete mi fanno. L'escapism citato da @caiuspliniussecundus, la capacità di estranearsi e di dedicarsi agli studi ed agli approfondimenti in quelle ore piccole della notte in cui tutti penserebbero "meglio dormire, l'alba è alle porte". Ma tu le porte ce le hai dentro e non hai voglia di chiuderle finché non verrà sciolta quella legenda che ci assilla da giorni o finché non scorgerai quella rosetta (che sembra più un biscotto bucaneve diciamocelo) dalla cui effettiva esistenza dipende quell'agoniato R2. Peraltro, da innamorato cronico quale sono, pur dovendomi economicamente limitare a due.. no scherzo 3.. ok ok 4 collezioni tematiche non posso, giuro non posso, far a meno di guardare, toccare monete. Per non parlare del leggere (ed in questo caro Mario @dabbene devi assumerti le tue responsabilità ?) di numismatica! E parlo di responsabilità vera perché da profondo sudista ogni tanto mi ritrovo a inerpicare tra le complicate scenografie araldiche dei talleri sassoni o perso tra le rotte dei mercanti olandesi. No dico parliamone ? Ora scusatemi tutti se vado (forse) nettamente off topic e mi piace chiamare anche @eracle62 in questo mio spunto, ma questa discussione, quelle che al suo interno vengono citate e le altre che stanno tornando a riaffiorare sono, a mio avviso, il chiaro segno della forte identità, della stretta necessità che ciascuno di noi ha dell'essere orgogliosamente un collezionista consapevole e, per ciò stesso, orgogliosamente lamonetiano!3 punti
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A gentil richiesta di Rocco allego il dettaglio di una del mucchio. Il peso ( bilancia da cucina ) 88 gr. Il diametro 58 mm. Il metallo mi sembra rame-bronzo, non saprei proprio ma la foto anche se fatta con il cell è piuttosto reale cromaticamente. Se servono altri dettagli fatemi sapere ( anche per futuri post ) Grazie a tutti! Zoe.2 punti
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Il rammarico e il dispiacere è di tutti e aggiungo che se qualcuno ha modo di contattarlo al di fuori del forum io sono sempre disponibile ad una chiacchierata.2 punti
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ringrazio Reficul per il suo intervento se non e’ dato conoscere cosa abbia scatenato il tutto almeno ora la posizione dello Staff e’ stata esplicitata. il mio dispiacere e rammarico - che traspariva con evidenza dai miei commenti - erano dovuti all’amarezza per la perdita di un contributore di prim’ordine che reputo un danno per il Forum. Diceva Cuccia che le azioni si ‘pesano’ non si ‘contano’ e Alcune perdite fanno piu’ male di altre purtroppo. Poi sappiamo bene che su i forum gli scontri di personalità - o anche le incomprensioni - per le più svariate ragioni - sono all’ordine del giorno. A volte si riesce a ricomporle altre volte no. A perderci e’ inevitabilmente l’intera Comunità.2 punti
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@Reficul In malafede no. Inquinatore di pozzi e complottista nemmeno. Che invece con quella frase sono stato troppo sibillino e che si poteva equivocare il mio pensiero (come vedo che è successo) in merito alla questione in effetti sì. Infatti per chi come me aveva seguito quella discussione sulla Zecca di Spoleto (citata più sopra da archestrato) c'era poco da aggiungere alla questione e ho dato per assodato che il silenzio dello staff (anche per quanto emerso in area staff) aveva sicuramente le stesse motivazioni visto che, come hai appena confermato anche tu, a partire da quell'ultimo battibecco poi la cosa è andata avanti così senza particolare motivazioni... ... Sicuramente se avessi linkato quella discussione perchè tutti potessero farsi la propria idea di come è andata la questione invece di essere troppo sintetico sarebbe stato meglio. Però lo ripeto nessuna malafede. Saluti Simone2 punti
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Ecco il denaro col morso di FRANCESCO I SFORZA2 punti
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@avgvstvs @margheludo Bentornati e che ritorno..... Forse uno fra gli esemplari conosciuti più riconoscibili in generale. Complimenti. Purtroppo per la "traduzione" della legenda sono in alto mare ma sono consapevole di essere in buone mani........ salutoni2 punti
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il chiaro segno della forte identità, della stretta necessità che ciascuno di noi ha dell'essere orgogliosamente un collezionista consapevole e, per ciò stesso, orgogliosamente lamonetiano! Mi soffermerei molto su questo passo.. L'identità dell'esser lamonetiano, dove solo esclamarlo porta all'unione.. Quell'unione che da anni cerco di portare avanti, quell'unione che gioca un fattore determinante nella nostra vita e crescita numismatica, fatta di amicizie, di aiuti da parte dei più preparati, dei valori umani, dei punti di riferimento, delle complicità, del voler stare insieme, del desiderio di conoscenza, dell'aggregare, dello scrivere, del leggere, del sentirsi parte di... Dovremmo sentirci più lamonetiani, forse ci arricchiremmo con poco... La consapevolezza è sempre un traguardo, non facile da raggiungere, nell'esser perennemente ostinati verso altre cause.. Ma ogni tanto succede, lo scorgo quando vi leggo, vi ascolto, mi sorprendo.. Ho letto molti interventi che altrimenti non sarebbero venuti fuori, dovremmo prendere spunto da questa discussione, magari per altre, dove il lato umano unito alla passione che ci accomuna, possa prendere la meglio, facendo uscire emozioni e quell'io che ha volte rimane troppo dormiente.. Eros2 punti
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L'orecchio è stato punzonato dopo, cosi come la chioma, infatti si intravedono le linee che corrono sotto anche in parte della capigliatura, e a piccoli tratti anche nel collo. Certo lasciano perplessi questi segni, potrebbero aver utilizzato un conio fatto precedentemente in zecca mal punzonato o mal temperato...,momentaneamente scartato e poi riutilizzato..e allora si comprenderebbero maggiormente le sovrapposizioni. Interessante.2 punti
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Ve ne approfittate sempre che arrivate all'alba... Mi sa che hanno ripopolato ultimamente... Vi aspetto carissimi...2 punti
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Carissimo era un po' che non ci deliziavi.. Ma vedo che ne è valsa la pena, un'esemplare stupendo satinato e patinato, rami lunghi con stella vicina... E' inutile questo 5 Lire è un piccolo capolavoro di sublime simbolismo... Un semplice tondello, ma ogni volta è sempre un'emozione.. Complimenti esemplare in alta conservazione, con grande lustro, avercene...il cartellino meraviglioso. Eros2 punti
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Aggiungerei anche qualche legatura e forse lettere in nesso tra loro per andare a comporre qualcosa di sicuramente diverso da ENR considerando che si vede abbastanza chiaramente la parte ICVS+2 punti
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Buonasera ragazzi, inizio io stasera con questa famigliola di mezzi Tornesi del 1853....tutti diversi. Saluti, Rocco2 punti
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la cosa è magari evidente per chi ha letto tra le righe di vari post... è chiaro che se non se ne parla apertamente è perché purtroppo non si riesce ad aprire un dialogo "strutturale" e "costruttivo", e questo non avviene perché inevitabilmente si passa dal "dialogo" alla "partigianeria" in meno di un secondo… ti troveresti così a leggere 200 post di "fazione" senza che questo porti a nulla se non ad una partizione ancora più marcata... allora accade che chi racconta sottovoce e con pacatezza, lasci che lo strillone di turno si faccia portavoce di un popolo che poi in effetti nemmeno c'è e a ben guardare è fatto di 4 gatti...che si credono il tutto… ma rappresentano solo se stessi... così è, se vi pare…. Alain2 punti
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Confrontiamo ad esempio i rovesci: Sul nuovo esemplare (a destra), benché la legenda sia meno chiara, abbiamo un certo numero di punti a comune con il precedente (a sinistra) che ritengo significativo. Ad esempio, guardando la parte iniziale della legenda, per capirci dove dovrebbe essere la H di EHrICVS, vediamo un gancio che nel caso della moneta di sinistra avevamo ipotizzato potesse essere una r seguita da una E, e questo porterebbe a pensare a legende del tipo FREDERICVS o varianti. Non era chiara, invece, la possibile C di LVCA, anche se sia io che @margheludo abbiamo in un primo momento pensato all'identificativo della tipologia "volterrana" (VVLT'). Cosa ne pensate?1 punto
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Severo II (305 - 307 d.C.) AE - mm. 18,73 - gr. 2,4 - asse di conio 11h D/ IMP SEVERVS AVGVSTVS, busto laureato e corazzato (?) a destra; R/ [...];Genio (?) stante a sinistra, patera (?) nella mano destra, clamide pendente a sinistra, cornucopia (?) nel braccio sinistro; T - [F ?]; zecca/ [P ?] T [R ?] (Treviri?). Grazie a chi mi aiuterà a classificare la moneta.1 punto
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Aeeee .... vorresti collegare anche questo...a quello che si dice del doppio orecchio ? ....1 punto
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E' un ottima moneta, naturalmente senza debolezza sarebbe meglio. A mio parere cambia il valore economico. Questo è il mio esemplare Saluti Marfir1 punto
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condivido cio' che scrive @Stilicho la moneta presenta lettere difformi e irregolari, probabilmente è stata modificata a bulino nella legenda per creare forse una rarità.....☺️1 punto
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Mi intrometto... la prima sembra una "desert patina", la seconda è meno chiara ma mi fido dell'attribuzione. La seconda puó sembrare una patina spagnola ma stiamo giudicando su foto e diverse illuminazioni che alterano le scale cromatiche per cui non mi esprimo. Ciao Illyricum [emoji6]1 punto
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Roma Numismatics Ltd > Auction XVII Auction date: 28 March 2019 Lot number: 516 Price realized: 24,000 GBP (Approx. 31,662 USD / 28,141 EUR) Note: Prices do not include buyer's fees. Lot description: Karia, Kos AR Triple Siglos. Circa 480-470 BC. Diskobolos, nude, hurling diskos right; tripod to left, KΩION to right / Crab in dotted square within incuse square. Barron, Diskoboloi in Essays Robinson, late group B, 17-18 (these dies not listed); BMC 9, pl. XXX, 5; Boston MFA 2016; Traité 1740, pl. 148, 13. 16.41g, 25mm, 11h. Very Fine. An apparently unique die set of this extremely rare issue - of considerable numismatic importance. From the collection of an antiquarian, Bavaria c. 1960s-1990s. Of a style akin to the archaicised figural representations on pottery (such as can be seen on a kylix in the Boston Museum of Fine Arts 01.8020), this depiction of a diskobolos exemplifies the skill of numismatic imagery at Kos towards the end of the Archaic and the beginning of the Classical period, as it points to a desire on the part of the die-engraver to attempt a novel and challenging type which required an understanding of movement and symmetria but was limited to the surface of a coin. The success of the die-engraver to capture the moment at which the athlete is about to turn about and release the discus is perhaps not recognised by modern viewers (in the eighteenth century the type was interpreted as Apollo dancing with a tambourine), but it is likely that the die engraver chose this particular pose having been inspired by a statue of a diskobolos made in the early fifth century possibly by Pythagoras of Rhegion, a precursor to Myron's famed Diskobolos. Known as the Ludovisi Diskobolos, two roman copies of this statue have been discovered which portray the exact same moment as depicted on this coin: one is a herm in the Ludovisi Collection in the Museum Nazionale Romano in Rome, the other is a torso in the Archaeological Museum at Side. These incomplete copies demonstrate an outstanding naturalism of the stretch of the torso muscles as the diskobolos lifts the discus above his head, paused forever in a remarkable moment of athletic tension and fate, an effect that is also achieved on this obverse type, which has the same sense of captivated momentum and includes in the background the prize for which this athlete is competing, a tripod. Discussion about the origin of this type has centred on whether or not it commemorates the athletic contests held for the festival of Apollo at Triopion on the Knidian peninsula (see Herodotus, Histories 1.114) during which athletes would compete for bronze tripods and then dedicate them to the temple of Apollo at the site. The possibility that the coin was struck in direct association with the games, in a similar way to the coinage of Elis struck only for the Olympic games, is unlikely, however; it must be noted that Kos chose to produce this type as a triple siglos rather than a smaller denomination suggesting that it carried significant connotations with the city. Since none of the other Doric cities minted any coins for this festival, a more likely suggestion is that the coin could therefore relate to prestigious local games at Kos which are unattested elsewhere. During this period, a great emphasis on individual athletes winning glory for themselves and their cities was apparent in the development of a new form of poetry called epinicion (literally meaning 'on victory'). This style of poetry highlights the attitude of the spectators and the civic importance of athletic contests. It shows that the games were more than just for sport, they tied in with the identity of the community and what it meant to be the best among others: "In such a way, amid the vast circling crowd of the Greeks, did he display his marvellous body, hurling the wheel-shaped discus, and raise a shout from the people as he flung the shaft of the dark-leaved elder-tree from his hand into the steep sky. He executed the flashing movement of wrestling, and brought strong-limbed bodies down to the earth with such high-spirited strength, then returned to the dark-whirling waters of the Asopus, whose fame has reached every land, even the farthest reaches of the Nile." (Bacchylides, Ode 9.30-41) Regarding the dating of this coin, an Athenian decree prohibiting allied minting would certainly have provided an end to coinage at Kos however, since the dating of this decree itself has been subject to debate, an exact date for this coin is difficult. As Barron notes, we are further restricted by the lack of hoard and overstrike evidence (see The Fifth-Century Diskoboloi of Kos in Kraay-Morkholm Essays). Further, the similarity of this coin to the Ludovisi Diskobolos is similarly unreliable for dating the coin since we cannot be certain that the similarity between the poses points precisely to one appearing before the other. Therefore, the Diskboloi sigloi are not only among the rarest but are also some of the most exceptional Greek coins produced in the early fifth century due to their attempt to depict on a coin a challenging and novel subject in a style not seen on earlier coinage. They are also fascinating as the precise details of their purpose and date remain unanswered. Estimate: 25000 GBP1 punto
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Ciao, considera che il mio catalogo (Crapanzano-Giulianini vol. II°) è del 2010, ma in ogni caso, a differenza del vol. I°, questo non è ancora stato sostituito da una nuova edizione.1 punto
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Taglio: 2 euro paese: Lituania anno: 2017 tiratura: 12.000.000 condizioni: BB città: Medesano (PR) Taglio: 2 euro paese: Malta anno: 2010 tiratura: 2.000.000 condizioni: MB- città: Fidenza (PR) Taglio: 1 cent paese: Austria anno: 2019 tiratura: ??? condizioni: Spl+ città: Medesano (PR)1 punto
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Ormai è molto difficile collezionare altro. Devo dire che i più o meno maltagliati mi hanno letteralmente conquistato. Tali tondelli trasudano storia sociale ed economica, ovverosia sono il risultato finale stratificato di vicissitudini e bisogni finanziari che comprendono più sovrani, da Filippo II a Carlo II. L'asta di Aureo e Calicò, ossia la coleccion Velazquez ha richiamato tutta la mia attenzione, in particolare perché rispecchia un perfetto equilibrio tra tondelli regolari ed irregolari, battuti e ribattuti, completi ed incompleti, stratificati e non stratificati. Gli esemplari presenti coprono, quindi, tutte le caratteristiche tipiche e ricercate per tale monetazione. Saluti!1 punto
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Buonasera @Rocco68e @Rex Neap e a tutti voi del Forum, provo a postare il mio modesto ma per me importante 10 tornesi del 17981 punto
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Buona sera. Approfittando del "silenzio" generale e visto che non c'è nessuno, pubblico quest'altra moneta di rame. Moneta gradevole a mio avviso in conservazione BB o al massimo BB+? Si tratta di un 10 tornesi Ferdinando I 1819 con fiore a 5 petali al D. e senza alcun segno di punteggiatura dopo la data al R. Riferimento Magliocca 450b. Moneta NC. I segni presenti sotto e accanto alla corona, sono dovuti a mancanze di metallo. Lo stesso dicasi per la mancanza al dritto sotto la basetta del sovrano. Un saluto a tutti.1 punto
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Io mi sono perso, e francamente mi pare che sia andato perso anche il senso della discussione: metà dei post sono un susseguirsi di accenni velati e misteriosi... ma di cosa stiamo parlando? Se ci sono questioni legate alla numismatica parliamone apertamente, se invece sono diatribe private perché ne stiamo parlando in pubblico trasformandole in una sorta di gossip all'insegna del "si sa ma non si può dire"?1 punto
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Il problema è che, salvo chi aveva conoscenza personale e aveva avuto modo di scambiare riflessioni con la persona in questione, tutti gli altri utenti sono all'oscuro delle motivazioni che lo hanno condotto ad allontanarsi dal forum, in mancanza di questa informazione ci si può solo rammaricare ma è difficile impostare un approfondimento che conduca a una riflessione significativa...1 punto
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Ciao. Spiacevolissima "perdita", indubbiamente. Ma se non se ne conoscono i motivi, diventa impossibile (almeno per me) formulare una qualunque riflessione riferita al caso concreto. Quanto al fatto di "non essere invidiosi" delle altrui realizzazioni, mi pare che non si possa non essere d'accordo. Che il Forum abbia perso (da tempo) Utenti e contribuiti di pregio, mi pare che sia sotto gli occhi di tutti coloro che lo frequentano da una decina d'anni a questa parte. Non c'è stato il ricambio auspicato e sarebbe il caso di chiedersi perchè, chi potrebbe dare impulsi e stimoli, non li dia più o, addirittura, si allontani dal Forum. Il Forum, almeno dal mio punto di vista, ha subito negli ultimi tempi una progressiva ma inesorabile involuzione. Peccato. Saluti. M.1 punto
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