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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/16/19 in Risposte
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taglio 0,10 euro paese Vaticano anno 2015 tiratura Solo in divisionale condizioni FDC (anche meglio della mia nelle sua confezione divisionale, e non scherzo ) città Roma Note: NEWS! p.s. Ogni tanto una botta di ciapet anche per me, grazie alla pizzeria di Pasquale5 punti
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Dissi anch'io cosi.. poi ci ricascai.. Certi tondelli ti annebbiano la vista, l'adrenalina sale e non capisci più nulla...3 punti
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La mia "malattia"... banconote italiane in genere ed estere datate + quello che mi piace. Ed a proposito di malattia: Il collezionismo di banconote nuoce alla salute e causa dipendenza patologica. Si osservano perdite di peso (portafogli più leggeri), allucinazioni (visioni del 1.000 lire Barbetti matrice in FDS dovunque), nonchè bruxismo (digrignare i denti quando si perde un'occasione irripetibile), insonnia (pensando all'Irraggiungibile 25 lire V.Ema.III° del 1902), nausea e vomito (odorando certe banconote trattate). Posologia: Due Leuchtturm 500 la mattina a digiuno Un cucchiaio di Amaro medicinale Giulianini dopo i pasti3 punti
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Ciao, hoard inglese da poco presentato al grande pubblico: Sleaford oggi è un piccolo paesino della verde campagna inglese, nel Lincolnshire, lontano dai principali centri urbani, ma durante l’occupazione romana della Britannia era un crocevia di rilevante importanza geografica, forse anche sede di un mercato. Nei pressi del villaggio è stato recentemente scoperto un tesoro di monete del IV secolo d.C., che testimoniano la centralità e la ricchezza dei cittadini romani di questa provincia. La scoperta è avvenuta dopo anni di ricerche da parte di due cercatori di tesori con il metal detector, Rob Jones, un ingegnere e professore universitario di Lincoln, e Craig Paul, manager di un’azienda locale. Il tesoro, che consiste di oltre 3.000 monete in lega di rame, molte delle quali storicamente uniche, è oggi sotto esame dagli esperti del British Museum La scoperta è avvenuta nel luglio 2017, ma è soltanto negli ultimi giorni, per la precisione giovedì 9 maggio, che il gruzzolo di monete è stato dichiarato protetto dal Treasure Act del 1996, diventando di patrimonio nazionale. Tratto da https://www.vanillamagazine.it/scoperto-un-tesoro-di-monete-romane-in-inghilterra/ Si tratta di un deposito monetale che copre il periodo 284-306 d.C.: La dottoressa Eleanor Ghey, curatrice del British Museum per l’epoca dell’età del ferro e Roman Coin Hoards al British Museum, ha aggiunto: “Al tempo della sepoltura del tesoro, intorno al 307 d.C., l’impero romano era sempre più decentralizzato, e la Britannia era sotto i riflettori di Roma dopo la morte dell’imperatore Costanzo a Eboracum, l’odierna York. Per la prima volta le monete romane avevano iniziato a essere coniate a Londra, e la scoperta di questo tesoro riveste una grande importanza per lo studio dell’archeologia del Lincolnshire“. Per curiosità, recentemente in zona era stato scoperto anche un hoard della Guerra Civile Inglese: https://www.sleafordstandard.co.uk/news/monumental-hoard-of-over-1-000-coins-from-the-civil-war-found-in-field-near-sleaford-1-7682735 Ciao Illyricum2 punti
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https://www.moruzzi.it/chiara_peguiron.html Non ho visto la trasmissione, ma forse (dal nome) poteva essere questa signora, gentile e professionale, incontrata da Moruzzi Numismatica.2 punti
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O meglio qui ? http://heurtoirslanguedociens.over-blog.com/article-le-graphisme-du-denier-melgorien-108029926.html2 punti
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In attesa di foto un pò più nitide ecco cosa potrebbe esserci sotto considerando che un altro tipo di illuminazione potrebbe smentire tutto. Fenomeno gia' studiato per Genova ed Asti PS. in rosso ciò che vedo e in bianco ciò che intravedo e suppongo dovrebbe esserci.2 punti
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Ciao @Cato_maior , certamente , se di Augusto si tratta , il ritrattista dell' epoca di Claudio , forse provinciale , e' stato pesantemente influenzato dall' aspetto di Claudio nello scolpire un Augusto divinizzato , la fronte e la fisionomia generale del volto hanno molto del successore . D' altra parte occorre sempre ricordare che Augusto era di nascita un Ottavio e quindi aveva poco a che fare con i Giulii e nulla con i Claudii .2 punti
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Salve e grazie a tutti gli intervenuti ; ho posto la domanda come titolo : Chi e' ? proprio per il motivo che la foto della testa in apertura discussione non ha alcuna identificazione , probabilmente perche' non sicura , infatti nel monumentale libro : "Moenibus et portu celeberrima , Aquileia : storia di una Citta'" , e' definita semplicemente "Testa virile" , eta' supposta III secolo . Purtroppo della vita di Treboniano Gallo sappiamo poco , non essendo sopravvissuta la parte della Storia Augusta inerente a lui , cioe' da Filippo a Valeriano ; per quello che se ne sa Treboniano , tornato a Roma opero' nei due anni del suo principato principalmente in questa Citta' .2 punti
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Alzi la mano chi non ha mai strapagato una moneta per l'impeto della passione...2 punti
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Nerva non è frequente, questo è vero, e piace molto anche a me come personaggio. Ma che brutte foto, Alessandro. In generale, non mi riferisco a questa particolare moneta, indugerei molto a comprare monete con foto poco chiare, salvo da validissime provenienze (che di solito non mettono foto poco chiare). Per cui temo che la provenienza non sia di per sé una garanzia. Nello specifico, con immagini decenti, potrebbe non essere tanto male...2 punti
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Sono curioso di sapere cosa collezionate, se solo cartamoneta italiana o anche mondiali, nel caso fossero italiane se amate collezionarle tipologiche o per decreti. Se collezionate anche banconote trattate o restaurate. Parto io, colleziono cartamoneta italiana, per ora ho solo regno e repubblica ma presto mi sposterò anche su occupazioni,RSI e BNR. Colleziono per tipologica, mi accontento dei decreti più comuni. Ho impostato la collezione dall’SPL in su. Ovviamente per i biglietti più rari e costosi mi accontento anche di conservazioni più basse. Personalmente compro anche banconote trattate/restaurate se capita, risparmio e tutto sommato ho sempre un pezzo originale in collezione. in foto anche piccolo esempio di come ho impostato la collezione. Materiale della Leuchtturm e perizia sempre allegata lì vicino dove ho le perizie ovviamente, E divisori neri da una pagina ad un’altra.1 punto
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Salve amici del forum ho appena ricevuto l'allegata moneta acquistata ad un'asta sul web. Gradei un vostro parere sulla sua conservazione. Certo le foto non le rendono giustizia sono fatte con un cellurare e luce artificiale. Forse con luce diurna potrei ottenere una luce più omogenea. Vi ringrazio in anticipo per le vostre valutazioni. Filippo1 punto
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Grosso di Piemonte 1610 Carlo Emanuele I Segno inedito al dritto : stella a 7 punte Mir Savoia 6701 punto
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Buona serata In non poche discussioni presenti in questa sezione, si è spesso scritto sull'esistenza di monete veneziane che riportano il ritratto del doge regnante; per alcune c'è la certezza conclamata, per alcune c'è più che una fondata certezza e per altre si può solo parlare di ipotesi più o meno realistiche. Riguardo a quelle monete che riportano sicuramente il ritratto del doge, ne avevo scritto nella relazione che pubblicai a seguito di un intervento fatto al CCNM su questo argomento e che riporto di seguito: http://numismaticamente.it/collezionismo-numismatico/i-signori-tiranni-si-mettono-in-medalia-e-non-i-cavi-de-repubblica In particolare, riguardo alle monete coniate sotto il dogato di Cristoforo Moro, potei inserire nel testo solo i disegni del Kunz e la foto di un esemplare presente nel volume del Castellani, dove viene riportata la collezione Papadopoli, donata al Museo Correr. Taluni considerano le monete coniate sotto il dogato del Moro delle prove che non circolarono mai, stante il fato che non se ne vedono in vendita ..... eppure alcune di quelle presenti nel Museo Correr hanno chiaramente tracce di consunzione da circolazione, tracce che smentiscono la surriferita ipotesi. Certamente alcune di queste monete circolarono; forse ne vennero emesse poche prima di cambiare idea e bloccare la coniazione; sta di fatto che un esemplare del bagattino è stato posto in vendita nell'asta NAC 108 del maggio 2018, giudicato in conservazione migliore di BB e quindi ascrivibile a quei pochi esemplari che rircolarono. Segue scansione. saluti luciano1 punto
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In effetti...ho sempre pensato e lo penso tuttora che certa "sensibilita'" verso il bello..non sia per fortuna dominio di "molti"...1 punto
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Guardi per esperienza le dico che gli indici di rarità delle monete (o banconote) indicati sui cataloghi, vanno presi molto con le pinze..., non sono affatto verità assolute.1 punto
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E' possibile si tratti dei conii delle medaglie private prodotte dal Mercandetti, ma non di quelli delle medaglie Camerali ufficiali. Infatti nella presentazione del libro sui riconii del Mazio (mio #36 sopra) a pg. 4 si legge che dopo l'acquisizione dei conii Hamerani da parte dello Stato Pontificio, tutti i conii delle medaglie ufficiali erano di proprietà della Zecca e non più dell'incisore.1 punto
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Ultimamente va cosi, non ho fatto certo una statistica, ma penso il 99% di chi si affaccia per una volta al forum, è per chiedere delucidazioni, su oggetti di natura la più disparata, poi ottenuta la risposta si eclissano, ci sono casi persino che non si prendono la briga di ritornare e vedere le risposte. Senza contare come al solito, di dimenticarsi che qui si fa tutto per piacere.....senza un grazie ed un buongiorno. saluti TIBERIVS1 punto
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Probabilmente, i prodotti meno richiesti li rimettono (ad es. a me hanno riproposto il 10 Euro Au depennato l’anno scorso). Invece se depenni un prodotto più richiesto, l’anno dopo lo assegnano a qualcun altro1 punto
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Ciao. Se devi fare un investimento come bene rifugio allora sicuramente convengono le monete di borsa. Molto più facili da piazzare in caso di bisogno. Per quanto riguarda comprare monete da collezione come investimento, mah diciamo che devi farlo per passione più che altro. Poi potresti avere anche un guadagno sicuramente. Però devi farlo più per passione che per guadagnare. Saluti.1 punto
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buongiorno, quella ve la posso dare io, sono di Perugia e la storia carrarmati - monete la conosco bene l'ho vissuta da ragazzino, posso comunque dire che il carrarmato era eccezzionale, molto meglio dei regali, comunque3 simpati all'epoca e perchè no istruttivi, portavano a conoscenza dei bambini delle storiche monete, anche se negli anni tanti ritrovatori hanno pensato di avere ritrovato un tesoretto..... sarebbe bastato scriverci (fax simile)1 punto
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Il dominio di Carlo Emanuele III sul ducato di Parma e Piacenza fu solo una breve parentesi fra la dominazione austriaca e quella dei Borbone di quel territorio usato come merce di scambio dopo la scomparsa della dinastia Farnese. Attiva solo la zecca di Piacenza che ha coniato solo moneta piccola in rame, i sesini, il periodo sabaudo ci crea come sempre qualche problema. Le differenze di conio fra i sesini del I e del II tipo che ci fanno faticare nelle esatte classificazioni, il sesino del IV tipo, praticamente impossibile da vedere, ed il III tipo, come quello che posto ora, non chiaro se un falso d'epoca oppure una tipologia a parte. In arrivo nella collezione grazie ad un omaggio francese, cosa ci facesse in Francia non lo scoprirò mai, anche se in brutta conservazione si merita un posto con le altre mie savoiarde, visto che l'unico esemplare che mi era capitato di vedere era quello di @incuso inserito sul catalogo https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CE3P/31 punto
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Sicuramente verrà trattata meglio adesso, poi mi sono fatta spiegare bene dove la ha trovata: una specie di sottopassaggio poco raccomandabile, incredibile trovare una cose del genere li.... Sarei curiosa a sapere come diamine ha fatto ad arrivare li ma rimarrà un piccolo mistero ?1 punto
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Da questa mappa dell'UE continentale con l'eurozona in blu, senza confini fra i suoi membri e con l'aggiunta degli altri paesi che adottano l'euro, si vede chiaramente che gli utilizzatori della moneta unica formano dal punto di vista territoriale quattro zone distinte. 1) Il "corpo principale", composto grossomodo dall'UE centro-occidentale più i cosiddetti microstati. 2) La "regione baltica", composta da quattro stati fisicamente quasi contigui ma lontani dal corpo principale (Finlandia, Estonia, Lettonia e Lituania). 3) Le "isole", ovvero gli stati che non confinano fisicamente con altri utilizzatori dell'euro (Irlanda, Malta, Grecia, Cipro e l'accoppiata non UE Montenegro - Kosovo). 4) Le "isole lontane", cioè i vari dipartimenti e territori d'oltremare francesi in cui si usa l'euro.1 punto
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E pensare che c'e chi aspetto il Veronese per affrescare...i palazzi, o Giotto le chiese... Dopo questi affreschi...del I° Secolo a.c., il resto è solo antico... Ovviamente per il medaglione bastano anch'esse le immagini..1 punto
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Fritz Rudolf Künker GmbH & Co. KG, Auction 64, lot 922, 27/09/2004 GRIECHISCHE MÜNZEN CRETA PRIANSOS. AR-Stater, 4. Jahrhundert v. Chr.; 11.33 g. Hygieia (?) sitzt l., davor Schlange, dahinter Palme//Poseidon steht l. mit Delphin und Dreizack. Le Rider vergl. Pl. XXX, 24; Svoronos 3. RR Feine Patina, gutes sehr schön Schätzpreis: 5,000,00 EUR ILLUSTRAZIONE: STATUETTA IN TERRACOTTA DI UNA DEA SEDUTA, MUSEO ARCHEOLOGICO DI THIVA, GRECIA1 punto
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Ma non si può parlare di falso con queste caratteristiche, è semplicemente un gadget turistico. saluti TIBERIVS1 punto
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@fabio22 https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ME7B1B/17 Peso mio esemplare gr. 47,721 punto
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Certo, avevi anche scritto che era un'adesione probabile. Mi basta tenere sotto controllo il numero massimo di partecipanti per la prenotazione.1 punto
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Un grazie a te che ci hai dato lo spunto divulgativo... Perchè va ricordato, "senza dialogo non c'è crescita, senza coesione non c'è futuro, senza divulgazione non si aggrega". Eros1 punto
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Sul fatto che in Gran Bretagna trattano i beni archeologici come patate c'è molto da discutere. Vengono rimesse sul mercato solo dopo averle studiate e fotografate. E quelle di interesse vengono acquisite al patrimonio comune. Così non si perde alcuna conoscenza. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Salve nuovamente! Volevo informarvi che ho scelto questa moneta qui in bronzo, raffigurante Augusto! L'ho acquistata da Diana Numismatica. Grazie a tutti per il vostro prezioso aiuto ?1 punto
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Salve, allego immagini di un interessante e rarissimo cavallo aquilano di Carlo VIII, con la legenda del rovescio invertita , D.A. - ; MIR 1101 punto
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Il discorso si fa lungo ed impegnativo, hai due esigenze: il collezionare monete, ed investire nell´oro. Le due cose non sempre vanno d´accordo (anzi quasi mai). A questo punto bisogna considerare ( per te) quale dei due è preminente. L´acquisto di zecchini, sicuramente dal lato collezionistico é più appagante, però per l´investimento non trovo sia il massimo che si possa ricercare, ( ammesso che non esplodano le quotazioni dell´oro) . Capitasse questo ultimo evento, sicuramente le monete di borsa darebbero più soddisfazioni e ritorno economico. Considera sempre che l´eventualità dello smobilizzo ( tuo scopo finale) è sempre un po' "traumatico " ( dovendo vendere l´intera collezione numismatica) meno problematica se la vendita è relativa a monete d´oro di borsa, soprattutto se le quotazioni nel frattempo sono salite, però considera che possono anche scendere vanificando i tuoi risparmi. Saluti TIBERIVS1 punto
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Nella medaglia papale gli studiosi distinguono le ufficiali, le semi-ufficiali, le private. Le medaglie ufficiali (le annuali e quasi tutte le straordinarie antiche) sono state emesse con un procedimento amministrativo, avviato con la scelta dell'incisore e del progetto e concluso con un atto della Autorità statale , che ne stabilisce anche la tiratura. Peraltro fino al 1800 i coni non venivano acquisiti dallo Stato pontificio, ma rimanevano nella disponibilità dell'incisore, che ne faceva anche un uso commerciale (noti sono i coni postumi seicenteschi e settecenteschi degli Hamerani ). La operazione Mazio, molto criticabile per certi aspetti speculativi, ebbe il pregio di riunire nella proprietà dello Stato Pontificio tutti i coni esistenti, che sono rimasti depositati dopo il 1870 presso la Regia Zecca(ora Zecca Italiana). Mazio sostenne un costo per acquistare i coni e lo recuperò con l'operazione di vendita dei riconi: oggi tutto il materiale produttivo della medaglistica papale è raccolto, archiviato, a disposizione degli studiosi. Le medaglie semiufficiali sono medaglie autorizzate dallo Stato pontificio; sono state emesse nei secoli da Istituzioni legate allo Stato pontificio e forse anche da privati; si dovrebbero ricercare la autorizzazione per vedere quali vincoli sono stati posti. Le medaglie private, che sono una produzione avviata a fine 1800 e sviluppata in epoca moderna, ovviamente non hanno vincoli e controlli; ma solo queste oggi rientrano nel dubbio proposto da Giov. L'utilizzo dei coni delle medaglie ufficiali per nuove tirature esigerebbe atti autorizzativi ufficiali, alla stessa maniera del riconio di una moneta. Dirò ora una cosa cattiva sul mercato. Le medaglie papali ante 1800,nate da conio originale (per l'uso i coni deteriorati furono dagli Hamerani e poi dal Mazio riparati o rifatti e sono con lo studio riconoscibili su base oggettiva) sono molto rare . Nei tempi in cui l'acquisto si faceva prevalentemente presso i commercianti, non esistevano stock a disposizione (a differenza di tante monetazioni). L'acquisto delle medaglie papali veniva sconsigliato e le incertezze delle riconiazioni Mazio (non c'era il bellissimo CORPUS del Modesti) erano una buona motivazione. Così la medaglistica papale è stata lasciata allo studio e alla passione di pochi . Per nostra fortuna non ci sono stati picchi speculativi e si può ancora comperare a prezzi che non tengono conto della rarità, ma solo della antichità….e della bellezza estetica. Sulla medaglia moderna non mi farei illusione. Trenta anni fa c'era la ricerca della medaglia d'arte e vi erano molte imprese che vivevano con questa produzione (penso a Johnson, Pagani, Lorioli……..); queste hanno cessato. l'attività perché è una forma di collezionismo crollata. Nella medaglistica papale solo recentemente le tirature sono state ridotte; con Papa Francesco le emissioni annuali in bronzo ed in argento degli ultimi anni sono diminuite da 6.000 pezzi a 1.500/2000pezzi . Ciò significa minori donazioni di questo oggetto e minore collezionismo. Papa Francesco ha eliminato il ritratto dalla medaglia annuale e evidentemente non intende utilizzarla come messaggio pubblicitario (penso al contrario al tanto collezionismo internazionale - e particolarmente polacco- per papa Giovanni Paolo II). Io penso che la medaglia moderna nella collezione ci sta bene, perché continua e completa una storia. Avverso le speculazioni e i prezzi elevati (di emissioni private), che hanno danneggiato il collezionismo e deluso nuovi collezionisti. Le medaglie dal 1800 all'anteguerra si trovano ancora a prezzi molto interessanti in rapporto alla bellezza estetica e all'interesse storico. Se ci fosse un aumento di collezionismo, anche modesto, non sarebbe facile fare una collezione completa (e già non lo è perché i primi anni di Pio VII in argento si trovano con grandissima fatica). Le medaglie ante 1800 (da differenziare nella valutazione tra i coni d'epoca e i riconi) sono una collezione affascinante, che richiede anche lo studio del numismatico, proseguendo l'insegnamento di Adolfo Modesti.1 punto
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Per il momento due commenti (molto interessanti oltre a tutto...) e qualche attestazione di gradimento. Non c'è da fare i salti di gioia ma neanche deprimersi. Grazie a tutti, anche a chi interverrà prossimamente. Effettivamente in una eventuale monografia le mezzaglie meriterebbero un capitolo a parte. Ora sappiamo che le produzioni sono avvenute anche in periodi diversi e ben definiti. Mi sembra un buon passo in avanti e un ottimo spunto di partenza. Ultimamente il nostro Aberto Varesi ha avuto in asta proprio una mezzaglia lucchese (in questo caso reale ). E' un buon parametro di confronto fra due tipologie e c'è da dire che difficilmente si vengono a creare opportunità del genere. https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=3067&lot=441 Cari saluti1 punto
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Grazie @Francesco1984 ma sai.......x qualcuno molto + competente di me è BB, al massimo BB+ Sono contento che tu la pensi come me, non è affatto BB ? e con queste nuove foto spero di aver dato "giustizia" a questa moneta. @Rocco68 anche il tuo esemplare è privo di punteggiatura accanto alla data?1 punto
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Grosso di Piemonte 1611 Carlo Emanuele I Mir Savoia 670 i presenta ancora parte dell'argentatura e si legge bene il millesimo. Al D/ e al R/ compare una stelletta1 punto
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5- Il potere d’ingrandimento di una lente Argomento delizia e cruccio degli utilizzatori! Determinare con precisione il potere di ingrandimento (PI) di una lente, è cosa abbastanza difficoltosa, ma c’è un metodo che permette di avere un risultato apprezzabile, senza dover ricorrere a formule complesse. Misurate, in millimetri, la distanza di messa a fuoco che corrisponde alla “lunghezza focale” (LF) della lente che state utilizzando (fig. 8). Dividete 200 con la misura che avete verificato e otterrete il potere di ingrandimento (approssimativo) della vostra lente. Es.: LF=20 mm PI= 200/20= 10X; LF=50 mm PI= 200/50= 4X Da questi esempi si può capire che maggiore è il PI, minore è la LF, quindi quando leggete su una lente (spesso avviene su prodotti cinesi!) 30X o 40X, quanto dovrebbe essere la LF? Basta fare 200/30X=DF 6,666 mm o 200/40X=DF 5 mm, che significa che dovreste tenere la lente a una distanza di 6,5 mm o 5 mm dall’oggetto, cosa che manualmente è praticamente impossibile! Con le lenti manuali si possono raggiungere al massimo i 20X (LF= 10 mm) e bisogna fare un bell’allenamento per utilizzarle, anche perché presentano un campo visivo alquanto ridotto. 6- Il microscopio Il microscopio è un ingranditore complesso, costituito da un sistema di lenti che permette di arrivare anche ad altissimi ingrandimenti, mantenendo planarità e assenza di aberrazioni cromatiche. Ne esistono diverse tipologie in funzione degli esami che si devono eseguire. Per l’utilizzo in campo numismatico, sia per la verifica di genuinità di monete antiche sia per operazioni di restauro, il più indicato è il “microscopio stereoscopico”, che permette una visione tridimensionale della moneta. Di questo tipo ne esistono due versioni con diversi sistemi ottici (fig. 9) In alcuni casi è necessario utilizzare anche un altro tipo di microscopio, il “microscopio metallografico” che permette di esaminare la superfice del metallo eseguendo osservazioni specifiche ad alti ingrandimenti, con un sistema di illuminazione particolare come si può vedere dalle figg. 10 e 10a. 7- Quale tipo di ingranditore usare in numismatica? Girando per convegni, spesso, abbiamo notato che sia collezionisti che operatori, per verificare lo stato di conservazione di una moneta, spesso utilizzano lenti da 10X, che riteniamo non adeguate a tale scopo. Se teniamo conto che tali tipi di lenti vengono utilizzate come standard internazionale nel grading dei diamanti dove è necessario individuare i più piccoli difetti, va da sé che tale strumento non è adatto per il grading numismatico, pena incappare in un giudizio completamente sbagliato, valutando difetti del metallo che in realtà tali non sono. Per tale attività riteniamo che le lenti più adatte sono quelle con un potere d’ingrandimento 4-5X, che dovrebbe essere adottato come standard operativo, in maniera che tutti noi sapremmo vedere i difetti allo stesso modo. Tale potenza d’ingrandimento permette di stabilire la maggiore o minore visibilità di un difetto, permettendo allo stesso tempo la completa visione della moneta in esame. L’utilizzo di una lente 10X va riservata per l’esame dei particolari che permettono di stabilire la genuinità di una moneta quando non si ha a disposizione un microscopio. Per chi si dedica al restauro monetale, invece, è assolutamente necessario utilizzare il microscopio stereoscopico con un adeguato illuminatore. Fine seconda parte1 punto
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Scusate il ritardo....mi è impossibile fare una "panoramica" di tutte, vi posto solo un vassoio, la foto inquadra quelle che preferisco: I piccoli nominali in argento Napoletani, spero che vi trasmettano lo stesso piacere che provo io quando le ammiro. Dalla prima, un Tari' 1796 all'ultima un Tari' del 1859 di Francesco II. P.s. nessuno che ha il piacere di far ammirare le proprie monete?1 punto
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Moneta del giorno...Ferdinando I, 60 Grana 1818- testa piccola. Saluti, Rocco.1 punto
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