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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/10/19 in Risposte
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Ciao @Emilio Siculo. La tua legittima chiamata in questa discussione su questa moneta d'oro di Syrakosion............ (Falssissima) , gia la foto urla. Mi ha commosso la tua affermazione......... "" in una sezione magnogreca greca purtroppo rarefatta rispetto ai bei tempi passati "". Ma tu ....ti sei mai chiesto .....perché !! Perché , altri autorevoli della sezione non intervengono più ? Visto che la tua chiamata chiede .....cosa ne pensiamo, ti illustro il mio pensiero . Il bravo @Archestrato, ha visto bene.....magari se osservata di più , avrebbe visto che all'inizio del pennacchio , sono ridotte , in confronto con altri genuini. Che l'occhio e ritoccato , manca del giglio e che la pupilla e stata ritoccata , cosi l'etnico e se cerchiamo ancora , troviamo che sui tre dilitron genuini , hanno tutto in comune,ma non in questo falso. Molto probabilmente riprodotto da un dilitron genuino e manipolato sul conio moderno , al punto di renderlo quasi irriconoscibile sul rovescio, i tre genuini , hanno in comune un difetto di conio a destra della figura, sul falso, lo avranno eliminato, come il colpetto accidentale a sinistra e sui capelli impasticciati. Ringraziandoti, ricevi i miei saluti. Gionnysicily.7 punti
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Sono sicuro che il tono dell' intervento di rorey36 sia ironico. Comunque a scanso di equivoci. Chi sono questi esperti che hanno messo in dubbio l'autenticità della moneta ???!!! La moneta è stata giudicata autentica dagli esperti del BM tra cui uno dei più grandi studiosi di monete romane vivente, il Professor Andrew Burnett, che tra l'altro ha scritto un libro sulle monete di Carausio e Alletto. Adesso con tutto il rispetto per le buonanime di Bazzoni e Tevere, la cui competenza sulle monete decimali era indiscussa, anche se sbagliavano anche loro come tutti, nelle monete antiche esistono esperti con reputazioni paragonabili. Per quanto riguarda Giov60. Io ho letto il suo intervento e so benissimo che non ha suggerito che la moneta fosse falsa. Mi sono limitato a dire che i suoi cons, a mio parere, non sono corretti. Quello che Lei dice sulle patine è solo parzialmente vero. Il raffiorare del rame avviene solo in alcune condizioni e soprattuto per ripostigli di grandi dimensioni (vedi Boscoreale, Karnak e Arras). Penso alle dimensioni e alle condizioni in cui le monete sono state occultate e non al terreno, perché per questi tre grandi ripostigli queste ultime erano completamente diverse. Detto questo, se Lei prende una moneta d'oro e la immerge nell'acido per alcuni secondi, la moneta verrà fuori con i campi lucenti e senza alcuna patina. Io non ho condotto campagne di scavo e non vado in giro con il metal detector per cui non comprendo perché ritenga che la foto con il terriccio sia imbarazzante. Gli esperti del BM che invece di campagne di scavo ne hanno condotte a decine la ritengono plausibile. Onestamente sono portato a dare credito a loro che ritengono che il ritrovamento non sia fittizio. Questa storia bisbigliata degli aurei falsi è una fissazione di questo forum alimentata da sedicenti esperti che a mio giudizio non sanno di cosa parlano. In Italia, con tutto il rispetto per i miei colleghi, non c'è nessun commerciante che ha comprato, venduto e maneggiato un numero sufficiente di aurei per potersi definire un esperto. Sulle monete repubblicane, sui sesterzi o sulla monete greche italiane e ovviamente sulle monete di zecche italiane ci sono degli ottimi esperti, sugli aurei, ai mio giudizio, no. Mi sembra di tutta evidenza che se non tratti una certa tipologia di monete hai maggiore difficoltà a distinguere le autentiche dalle false, ma da qui a dire che la maggior parte degli aurei che compaiono sul mercato sono falsi ce ne passa. Se Lei si va a riguardare le aste a partire dagli anni 30 vedrà che il numero di aurei offerto sul mercato è sempre stato numeroso. Consideri anche che mentre fino agli anni 90 la maggior parte delle contrattazioni era privata, oggi quasi tutto finisce in asta. Io faccio parte dell"IBSCC che è l'organo dell'AINP che si occupa di dirimere le questioni sull'autenticità delle monete. Ogni anno ci arrivano decine di monete da giudicare e di ogni tipo. Gli aurei non sono assolutamente la tipologia monetale più falsificata. Arrivano moneta greche, romane in ogni metallo, medievali e moderne. E se proprio vogliamo dirla tutta, le monete medievali e moderne che vengono giudicate false sono ricorrenti quanto se non più di quelle antiche. Per Numismatica Tinia/ La moneta è coniata, non ci sono incongruenza tra i conî dell'esemplare del BM e questa moneta, le "limature" sono assolutamente naturali e compatibili con quelle rilevate su decine di altri aurei. Questo aureo ha dei dettagli che non sono presenti sull'altro perché è in stato di conservazione migliore. Il fatto che sia un ritrovamento singolo non è inusuale per un aureo di Carausio e Alletto. É stato trovato in Inghilterra, che è il finding spot naturale per questa moneta. Che altro aggiungere ? Non c'è nessuna una ragione logica per metterne in dubbio l'autenticità se non il fatto che tutti gli aurei sono falsi e nessuno è in grado di riconoscerli....5 punti
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taglio 2 euro paese San Marino anno 2019 tiratura ?? condizioni spl++ città Milano Note News5 punti
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Taglio: 1 euro Nazione: Finlandia Anno: 2006 Tiratura: 1.705.000 Città: Napoli Condizioni: MB3 punti
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MI aggrego alla discussione con questo esemplare del doge Antonio Priuli...3 punti
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Penso che la discussione giusta fisse questa: ma va bene così. Stesso periodo, più o meno, anche per questo esemplare, secondo me. Sarebbe interessante anche sapere i pesi di questi denari, se possibile.3 punti
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Ok per oggi ho finito le reazioni per ora vi ringrazio così domani provvedo, infatti nella 38 postata da Rocco sono ben definiti proprio nel punto stabilito.2 punti
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Non posso che condividere quanto già chiaramente detto da Johnny. Per completezza allego le immagini del superbo esemplare di Antiqua (Steve Rubinger) di cui possiedo il listino. Anche il prezzo giustifica la rarità e qualità del pezzo in confronto alla pacchianata di CNG...... Odisseo2 punti
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Non ho molto tempo né molta voglia di giustificare quanto ho scritto (e che ritengo assolutamente condivisibile proprio perché volutamente generico) e vorrei evitare polemiche inutili. Comunque alcune sottolineature sono doverose. Per prima cosa non ho assolutamente detto che la moneta sia falsa: se lei legge con calma (altrimenti ne deriva la confusione dei post precedenti ...) al #39 (scritto oltre 30 giorni or sono) riporto di ritenere probabile si tratti di una moneta autentica derivante da un ritrovamento fittizio (non possiedo certezze). In secondo luogo, capisco vada bisbigliato, ma il problema degli aurei falsificati è ben noto (e sono molti quelli che hanno smesso di collezionare le monete classiche, e non solo per questioni di liceità del possesso). Terzo: l'onestà (e la competenza) di chi vende; non desidero offendere alcuno e mi limito a dire che vi sono numerosi commercianti che stimo e di cui mi onoro di essere amico. Quarto: la patina e l'usura: la questione meriterebbe molte pagine; anche le monete d'oro possono presentare una patina di grado variabile, non di ossidazione diretta (visto che l'oro possiede un potenziale ossido-riduttivo piuttosto elevato) ma in rapporto alle impurezze (tecniche di raffinazione inaccurate), in primis il rame (ma non solo) che non raramente affiora e "colora" la moneta (ma il falsario lo sa bene e utilizza spesso tondelli d'epoca per evitare il rischio che un esame di superficie del metallo sveli l'arcano). Per ultimo i ritrovamenti: si può dire tutto e il contrario di tutto: né io né lei c'eravamo; l'ho solo rimarcato! Ciò detto io la moneta non l'ho vista che in foto (a posteriori quella con terriccio mi pareva imbarazzante, ma ora mi pare più probabilmente una "ricostruzione") ed i miei dubbi riguardano prevalentemente le modalità del ritrovamento, mentre alcune considerazioni "generiche" sulle "falsificazioni" sono basate su numero e caratteristiche con cui esemplari "dubbi" compaiono in asta. Quanto all'esemplare in oggetto: è stato "sdoganato", no? Dunque perché preoccuparsi: ora è autentico a tutti gli effetti (probabilmente lo era anche prima, ma ora a maggior ragione)! Porti pazienza: io sono quasi un ... cartesiano, roso da un dubbio metodico cui cerco di porre rimedio con gli strumenti di volta in volta a mia disposizione.2 punti
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Bellissima ed interessantissima variante. Forse l'incisore si era fatto qualche ombrina di troppo2 punti
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Idem come te. Ho sconfinato nella cartamoneta per il periodo repubblicano, poi ho allargato dal 1900 al 1943, coprendo tutte le tipologie (tranne quelle impossibili delle Barbetti matrice e 25 lire effige). Nonostante abbia smesso di collezionare, la raccolta di VEIII monete-banconote sarà qualcosa da cui difficilmente mi separerò, e non escludo che nel tempo, magari cogliendo qualche occasione, inserirò anche i pezzi mancanti "folli", sia delle banconote che delle monete... (sempre tipologicamente parlando)2 punti
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Buongiorno, guardate cosa salta fuori dal permafrost della Yakuzia https://siberiantimes.com/science/casestudy/news/still-snarling-after-40000-years-a-giant-pleistocene-wolf-discovered-in-yakutia/?fbclid=IwAR2g75-i4OvBwW5mUcP66qSB6MdsNmOaCVz8_OH5-nhkNcYcTwHV4t_y7MQ Ciao Illyricum2 punti
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Buonasera e buona domenica a tutti. Contribuisco anch'io postando le mie Piastre del 1857. Modello base con lettere sottili sia al dritto che al rovescio, legenda sul taglio incisa al rovescio. Mi scuso con quelli che non hanno ancora ricevuto i "mi piace" ma come sapete finiscono subito. Appena ritornano provvederò. P.S. le Piastre mi piacciono tutte.2 punti
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Grazie Angelo, Questa Piastra il D'Incerti la riporta al numero 200/s Caratteri grossi al dritto e al rovescio. ...... Ma non riporta le aquilette capovolte. Posto il mio esemplare.2 punti
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Altra piastra 1857 con lettere in legenda spesse, taglio al dritto e aquile capovolte.2 punti
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Imteressante disccussione Rocco. Complimenti a tutti per le belle piastre. Partecipo alla discussione con le mie piastre del 1857 (purtroppo non ho altri nominali del 57) Inizio con la piastra 1857 con al dritto e al rovescio legenda con lettere grosse e taglio al rovescio.2 punti
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Ciao a tutti, nella recente CNG 111 è stato ritirato un dilitron aureo, offerto al lotto 76. Peraltro nel pre asta aveva ricevuto offerte che lo avevano portato ben oltre la stima. Fermo restando un doveroso ringraziamento a CNG per aver ritirato la moneta (e anche a chi ha segnalato dei dubbi, evidentemente fondati), vi chiedo qualche riflessione su questo pezzo: SICILY, Syracuse. Second Democracy. 466-405 BC. AV Dilitron (12mm, 1.71 g, 11h). Obverse die signed by the artist IM– (here as MI–). Struck circa 406/5 BC. Head of Athena left, wearing crested Attic helmet decorated with a coiled serpent and a spiral palmette on the bowl; ΣVPAKOΣIΩN to left, MI below (only traces visible) / Aegis with facing gorgoneion in center. Boehringer, Münzprägungen, p. 66, pl. 1, 5 = Boehringer, Ehrenrettung, pl. 2, 7 = Boehringer, Finanzpolitik, pl. 38, 12 = Boehringer, Bronze, p. 55, n. 24, fig. E13 (same obv. die as illustration); Fischer-Bossert, Coins, p. 68, n. 119; HGC 2, –. Good VF, toned, minor deposits. Well centered for issue. Extremely rare, one of eight known (see below). The artist who signed this issue was among the many "signing artists" who engraved coins in Syracuse from the late Second Democracy to the reign of Dionysios I. He is better known from his signed tetradrachms (Fischer-Bossert, Coins [Tudeer] 67), but also a rare issue of small bronze (CNS 29 fr2). This issue should not be confused with the slightly later issue of AV litrai of the same types, which are quite common and unsigned. This issue is known from eight examples, struck from 1 obverse and 4 reverse dies: 1. Dies 1/A (a) Stack's, 14 January 2008, lot 2112 = Triton VII, lot 89 = NAC 10, lot 144 = Hess-Leu, 27 March 1956, lot 210 (b) Hess-Leu, 2 April 1958, lot 9 2. Dies 1/B (a) NAC 9, lot 219 = CNG 26, lot 27 = Leu 36, lot 69 3. Dies 1/C (a) Manhattan Sale I, lot 28 = Antiqua XIV, no. 10 4. Dies 1/D (a) Roma E-Sale 45, lot 128 = Roma XI, lot 114 (b) Nomos Obolos 10, lot 17 (c) Nomos 2, lot 27 (d) Present coin. Questi gli altri esemplari citati dalla stessa CNG per confronto (tutti senza pedigree): (a) Roma E-Sale 45, lot 128 = Roma XI, lot 114, realizzo 4.000 gbp nell’asta elettronica e 7.000 gbp nella Roma XI (b) Nomos Obolos 10, lot 17, realizzo 6.000 chf (c) Nomos 2, lot 27, realizzo 30.000 chf Che ne dite? Grazie ES1 punto
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Durante la fine del XIII secolo l'Impero Mongolo fu indubbiamente l'entità politica più potente di quel tempo e l'imperatore che teneva le redini di questo grandissimo, ma fragile, impero fu Kublai Khan, nipote del temuto Gengis Khan. Fig 1. Estensione cronologica dell'Impero Mongolo Nel 1274 i Mongoli tentarono la conquista del Giappone con una flotta di 900 navi e circa 33000 soldati, ma un improvviso tifone annientò quasi completamente la flotta mongola e i pochi superstiti si ritirarono verso la penisola coreana. Il capo mongolo, irritato per la fallita spedizione, voleva vendicarsi il più velocemente possibile, ma l'impegno a conquistare gli ultimi territori sotto la dinastia Sung cinese non gli permisero di preparare una seconda spedizione. Nel frattempo in Giappone intorno al periodo 1276 -1279 i samurai, per difendersi da un probabile secondo tentativo di invasione, decisero di edificare una barriera di pietra lungo la costa della Baia di Hakata (i resti sono visibili ancora oggi) e di costruire una piccola flotta per difendere le coste. Nel 1279 Kublai inviò degli emissari per accordare la resa dei giapponesi, ma il reggente dello shogun Koreyasu, Hōjō Tokimune, rifiutò l'offerta e fece decapitare i poveri diplomatici mongoli. Questo episodio fece scaturire l'inizio della seconda invasione. Fig 2. Resti della muraglia difensiva della Baia di Hakata I Mongoli prepararono 2 armate: La prima, denominata esercito orientale, era costituita da 900 navi e un esercito tra coreani, cinesi e mongoli di circa 40000; La seconda, denominata esercito meridionale, era costituita da 3500 navi e un esercito di ben 100000. In totale 4400 navi e circa 140000 soldati, una sorta di "D - Day antico" con l'obiettivo di annettere una volta per tutte il Sol Levante. Il piano prevedeva l'unione delle 2 armate vicino a Tsushima e la successiva invasione dell'isola di Kyūshū. L'esercito orientale salpò dalla Corea il 22 maggio del 1281 e il 9 giugno dello stesso anno sbarcò, e conquistò, Tsushima. La stessa sorte toccò alla piccola isola di Iki il 14 giugno. Furono i primi territori del Giappone a cadere nelle mani dei Mongoli. Il 21 giugno l'esercito orientale arrivò nei pressi della Baia di Hakata. Nel frattempo l'esercito meridionale non era ancora completamente pronto e si trovava piuttosto indietro con i tempi, mentre l'esercito orientale continuò l'invasione ma trovarono l'imponente muro difensivo e i samurai pronti a combattere. Per evitare un difficile sbarco il grosso dell'esercito orientale sbarcò gli uomini lungo la penisola di Shiga poiché il muro difensivo non era stato esteso fino a quel punto, perciò i Mongoli potevano aggirare e annientare le difese avversarie. I samurai capirono il piano ed effettuarono massicci attacchi in stile banzai, simili a quelli del secondo conflitto mondiale, contro le forze mongole fino a respingerle, stracciando così il piano mongolo. Nei successivi giorni i rifornimenti a bordo iniziarono a scarseggiare, lasciando i mongoli in preda alla fame e alla seta. Durante la notte i samurai utilizzarono le piccole imbarcazioni costruite in precedenza per abbordare le possenti navi mongole in totale furtività; si arrampicavano a bordo, uccidevano più Mongoli addormentati che potevano e infine ritornavano nelle piccole barche per fuggire via. Questa tattica fu talmente efficace che l'esercito orientale, in preda al panico, si ritirò verso l'isola di Tsushima. Il 12 agosto l'esercito meridionale arrivò a Tsushima e si unì all'altro esercito per il piano finale. I Giapponesi pregarono gli dei affinché intervenissero in loro aiuto, e forse ci riuscirono pure! Il 15 agosto del 1281 un violento tifone, simile a quello del 1274, spazzò la maggior parte della flotta mongola. Secondo le fonti giapponesi solo 200 navi riuscirono a scappare via, mentre 80% delle truppe mongole affogarono o vennero uccisi sulle spiagge dai samurai. Fig 3. Una rappresentazione della battaglia Kublai progettò una terza invasione nel 1284, ma rinunciò definitivamente alla conquista del Giappone. Per ringraziare gli dei i Giapponesi denominarono questi venti con il nome di Kamikaze, una parola che oggi assume un triste significato ma che in giapponese significa "vento divino". Questa storia veniva raccontata ai bambini come una leggenda, ma mancavano prove effettive riguardo alla distruzione della flotta mongola. Nel 1994 il Professore Hayashida Kenzō, docente di Archeologia Subacquea presso l’ateneo Kayo Daigaku di Tokyo, ritrovò nei fondali vicino all'isola di Takashima una grossa ancora lunga circa 7 metri, e successivi esami al radiocarbonio fissarono la datazione intorno al 1260 -1270. Nei successivi anni si troveranno altri reperti, ad esempio nel 2013 un team guidato dall'archeologo italiano Daniele Petrella trovano in fondo al mare del Canale di Bungo pezzi lignei degli scafi delle navi mongole, ceramiche e utensili sempre di origine mongola. La leggenda è confermata! Fig 4. Reperti al museo Fig 5. L'ancora di circa 7 metri trovata dal Professore Hayashida nel 19941 punto
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Ciao @King John, ti ringrazio per il tuo messaggio. Ci sarà occasione di poter esternare il mio punto di vista sul perché. Ho letto il post di art74 , doverosamente esige una risposta.......magari arricchiamo la discussione di per se interessante, visto la presenza del GRANDE Arturo.1 punto
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Per numismatica Tinia / si riferiva alla parte di discorso precedente la citazione o quella dopo? anche perché io non ho espresso nessuna opinione sull’aureo in oggetto ho solo chiesto di fare un po’ di didattica( nei limiti del Possibile) proprio per spiegare meglio cosa bisogna valutare in un aureo per distinguere quelli falsi da quelli autentici...ovviamente non mi riferisco alla distinzione tra coniato e fuso, che ormai hanno imparato più o meno anche i novellini a riconoscere , ma agli aurei falsi coniati .... su un solo punto non concordo: venti o trenta o più anni fa, gli aurei in asta erano percentualmente in numero minore rispetto al resto delle monete( come è logico e fisiologico che siano) e di conservazioni correntemente più basse....da un po’ di tempo , e per averne prova basta mettersi a contare, le proporzioni si sono spostate e nelle aste sono più presenti gli aurei e in condizioni medie più alte. Il che non significa automaticamente che siano falsi, potrebbe anche essere dovuto al solo fatto che il collezionismo di medio livello si è ridotto e quindi il mercato tende a presentare monete di più alto profilo, come gli aurei appunto...,o i multipli in ogni caso , vista questa inversione di tendenza, ci sta anche che nascano comprensibili sospetti su questa fioritura abbondante se la leggiamo da un diverso punto di vista. Nulla di cui stupirsi, solo il seguire , da parte di alcuni, l’ Andreottiano pensiero .... resta il fatto che qualche anima buona che perdesse un po’ di tempo a spiegare non guasterebbe1 punto
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Ciao Paolo, non credo siano delle righe come per la 1838. Sono, come anche in altri millesimi, rigature non volute in fase di coniazione. Come ti ha già mostrato Rocco con la sua 38 sotto corona rigato la differenza è notevole. Saluti Angelo1 punto
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Per togliersi qualunque curiosità al riguardo basta consultare la pletora di discussioni fotocopia che già sono nella sezione legislazione. Inutile cominciarne un’altra oltretutto al di fuori della sezione giusta.1 punto
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Peccato che sembri cristallizzata e quindi soggetta a possibili sfaldature di metallo. La rappresentazione di Giunone Caprotina, nelle monete della gens Papia e nella Roscia sono tra le mie preferite dal punto di vista estetico, non so perché. Forse saranno arcane rimembranze di antenati pastori, che mi vengono alla mente quando vedo queste immagini.1 punto
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Un denario di L. Papius http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G277/1 Il simbolo è il Crawford n. 1471 punto
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Nel Portale Numismatico dello Stato è on line il fascicolo Materiali n.46 "La zecca di Massa di Lunigiana (1553-1623)" http://www.bdnonline.numismaticadellostato.it/materiali/index.do oltre che scaricabile e consultabile online questo numero è in vendita presso la Libreria dello Stato del Poligrafico. Per informazioni sull'acquisto scrivere a [email protected]1 punto
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Ciao @Emilio Siculo, Se non ricordo male il pezzo in questione della CNG 111 è stato ritirato 24/48 ore prima della chiusura dell'asta, l'ultima offerta che sono sicuro di avere visto era a "soli" 7500$. Detto ciò due particolari non mi parrebbero collimare con gli altri esemplari di cui ho potuto visionare le foto: la bocca (in particolare il tratto in rilievo che congiunge le labbra) e soprattutto la più alta delle due fenditure all'altezza della nuca nella cresta dell'elmo, che sembrebbe assai più stretta e con una sagoma differente rispetto agli altri esemplari. Aggiungo un paio di immagini: Il dritto dell'esemplare Ex Triton VII lotto 89 = NAC 10/144 = Hess-Leu 27/210. L'esemplare Freeman & Sear Manhattan sale I lotto 28 (che presenta un rovescio identico o quasi a quello degli esemplari fin qui postati, ma potrei sbagliarmi naturalmente, dato che viene segnalato come differente dalla descrizione del catalogatore).1 punto
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DE GREGE EPICURI Nell'antichità, il Meandro sboccava nel Mar della Caria dopo aver costeggiato Priene; al di là del golfo, ma sempre sul mare, sorgeva Mileto, che aveva un porto: l'imboccatura poteva essere chiusa da una catena, tesa fra due giganteschi leoni di marmo. Ma nei secoli questa zona si è completamente interrata: il Latmikos Kolpos (Golfo di Latmos) non esiste più, e Mileto non è più sul mare, ma in una zona parzialmente paludosa; l'acqua è più o meno abbondante a seconda delle stagioni. Vi mostro una foto di 10 gg. fa: il tempio di Apollo si staglia sopra una palude in parte disseccata (rossastra).1 punto
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Dal momento che sono stato chiamato in causa dal Sig Bordin @rmbordin vorrei chiarire alcune cose: 1- chiedo scusa per l'errore sul cognome, errore di battitura che non mi sono neppure accorto di fare; 2- "Da quello che vedo sulla tabella devo dedurre obbiettivamente che le tipologie siano 2 e non alcune tipologie che io considero genuine come affermato dal sig. ARESIII" Vorrei fare notare due errori linguistici: uno di poco conto, "obbiettivamente" , che in modo più corretto si dovrebbe usare una sola B (però ormai viene accettata anche questa forma volgare, in senso di popolare) , l'altro è più sostanziale quando si usa il termine "alcune" si intende più di uno, quindi 2 rientra nella definizione, cosa che lei mi contesta Sig. Bordin ; 3- "Non avendo io stesso ricevuto una richiesta da parte del sig. Aulisio, per una attenta analisi al riguardo delle dracme n°889 e 889 a, devo ritenere le affermazioni divulgate dal curatore (sig. Aulisio), responsabile del sito della moneta.it., prive di veridicita’ e quindi al tempo stesso a tutti gli effetti non valide" Vorrei sottolineare che in quella discussione Lei non ci ha fornito tutti gli elementi per poter giudicare le sue affermazioni, mentre il Sig. Aulisio le ha fornite. Chiederei , a conferma di ciò , l'intervento di @petronius arbiter. 4- "Fino ad ora… (eppure di anni ne sono passati molti), non ho avuto ancora la grazia di conoscere questi Altisonanti esperti, anche se, mi piacerebbe moltissimo" , quindi lei non rammenta una certa rivista in lingua inglese dove compaiono foto e descrizione dei falsi ? Dal momento che Lei è un esperto non debbo io citarLe tutti gli Autori che sono in disaccordo con Lei, in quanto li conosce benissimo (non nascondiamoci dietro un dito); 5- per ciò he riguarda il mio consiglio espresso ad soggetto che vuole iniziare lo studio/collezione di una tipologia di monete (che direi quasi di nicchia) è giusto e doveroso avvertirlo subito che esistono più visioni o idee sull'argomento. Non sono sicuro al cento per cento, però andando qua e là ho notato che le sue idee sono minoritarie tra gli studiosi; inoltre molte case d'asta dopo aver presentato quelle monete che lei ritiene genuine, le hanno poi ritirate in corso. Ci sarà un motivo oggettivo ? Avere idee differenti non solo è lecito ma penso anche utile. Personalmente non volevo offenderla, però dovrà ammettere che esistono persone che la pensano in modo diverso da Lei e penso anche che sia giusto rispettare il pensiero altrui. Infatti il sottoscritto non l'ha bollata come persona dedita alla contraffazione o allo spaccio di monete false, per carità, ha solo espresso un dubbio sul consiglio di affidarsi ciecamente sulla sua catalogazione, in quanto ripeto, vi è una maggioranza di studiosi/collezionisti/autori che ritengono alcune sue monete dei falsi. Sono idee/teorie che magari non piacciono, ma esistono e come tali meritano di essere portate a conoscenza di un nuovo appassionato delle celtiche padane.1 punto
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Fermo restando che qualsiasi commento è lecito - in una sezione magnogreca greca purtroppo rarefatta rispetto ai bei tempi passati - il mio post proponeva un’analisi nel merito delle caratteristiche che giustificano l’aver ritirato una moneta falsa. Non so, ho proposto un quesito troppo semplice? (sul serio intendo) Che ne pensate della moneta? @odisseo @gionnysicily@acraf @babelone @skubydu @Archestrato @cippal Ciao ES1 punto
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This is a rough fake → in the blue circles there are numerous open gas sinks formed during the casting process of this product (see pictures below).1 punto
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Seconda e ultima Piastra del 1857, modello accessoriato con lettere grandi sia al dritto che al rovescio, le A sono V rovesciate, le D sono aperte, e il numerale 1 della data è stato corretto in basso. Frattura di conio a ore 8 del dritto. Identico conio di quella postata da @Galenus1 punto
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Taglio: 2€ Nazione: Italia Anno: 2018 Tiratura: ??? Condizioni: SPL Città: Bassano del Grappa (VI) Taglio: 1€ Nazione: Italia Anno: 2018 Tiratura: ??? Condizioni: SPL Città: Bassano del Grappa (VI)1 punto
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Taglio: 2 euro Nazione: Italia Anno: 2018 Tiratura: ??? Condizioni: BB+ Città: Roma1 punto
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Colleziono anch'io cartamoneta. Ho affiancato alla monetazione metallica di Vittorio Emanuele III anche le banconote. Ho suddiviso la tipologia secondo i vari periodi storici seguendo un pò il catalogo Giulianini. Le soddisfazioni sono tante e le escursioni in altri ambiti a volte ci sono perchè, anche se non collegate direttamente al Regno, sono magari collegate tra loro: per esempio le occupazioni di stati con imposizione della valuta occupante.1 punto
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Mi era sfuggita questa discussione. Credo di aver già scritto diverse volte cosa e come colleziono, ma una volta in più non fa male Dunque, io ho iniziato, del tutto casualmente, collezionando banconote mondiali. Accompagnavo mio fratello, filatelista di lungo corso, a un convegno, ho incominciato a vedere sui tavoli molti album di queste banconote, tutte colorate, e alla fine ne ho comprate una ventina, di quelle da 1000 lire l'una, tutte FDS e con il dubbio che non fossero autentiche, perché, mi dicevo, se lo sono non possono costare così poco Ho continuato per un po' con queste, attualmente ne avrò un duecento circa, ma ad un certo punto la cosa ha incominciato a stancarmi, volevo qualcosa che fosse meno dispersivo (avevo già capito che non sarei mai riuscito ad avere TUTTE le banconote mondiali), focalizzarmi su una collezione, non dico da poter completare, ma che avesse un suo senso compiuto. Ancora una volta la scintilla è scattata durante una visita, quella alla mostra Soldi d'Italia tenutasi a Parma nel lontano 1996. Lì mi sono innamorato delle banconote d'occupazione della Seconda Guerra Mondiale Da sempre appassionato di storia, sia moderna che antica, non mi pareva vero di poter possedere dei veri e propri pezzi di quella storia. Così, dopo un opportuno approfondimento su diversi libri, ho iniziato a comprare banconote non solo delle occupazioni, ma anche emesse per la circolazione interna da tutti gli stati belligeranti nel periodo 1939-1945. Questa è a tutt'oggi la mia collezione più importante, anche se ben lungi dall'essere completa Ho poi altre due piccole collezioni, le emissioni degli stati pre-unitari (Regno di Sardegna, Lombardo-Veneto, Stato Pontificio) e le antiche banche private degli Stati Uniti, con un'escursione nella cartamoneta coloniale: UN biglietto della Pennsylvania del 1773, che è anche il più antico che possiedo. Le conservazioni sono le più varie, dal FDS per quasi tutte le banconote mondiali, al MB di molte banconote che "hanno fatto la guerra" e, giustamente, ne portano i segni: per un appassionato di storia, prima che numismatico, come me, pensare in chissà quali e quante mani saranno passati certi biglietti, è un'emozione senza paragoni petronius1 punto
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Buonasera, oggi visita al sito Archeologico di Minturno LT con annesso museo, solo una teca di monete(Marco Aurelio, Faustina Minore, Commodo, Lucilla, Adriano) ma da far girare la testa, peccato che le foto non rendano a pieno l'idea, anche il resto fantastico, statue, anfore, colonne, un viaggio nella storia. Vi consiglio di andare, di fronte si trova il Real Ponte di Ferro Borbonico che attraversa il fiume Garigliano, peccato che era già chiuso l'accesso, comunque è aperto la prima e la terza domenica del mese dalle 9 alle 13,001 punto
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E gli rispondiamo pure... E gli rispondiamo pure (solo) in Polacco??? Per me è uno che vuol verificare se ha fatto un "buon lavoro".1 punto
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DE GREGE EPICURI L'iconogafia dei due prigionieri seduti sotto un trofeo è antichissima (non ricordo a chi si deve la prima emissione, forse a Cesare): indica semplicemente "due nemici vinti". Quanto alla mirabolante vendita di questa moneta, avanzerei 3 iptesi: 1.L'articolo del giornale è del 5.4, ma potrebbe riferirsi ad un "evento" dell' 1.4, con tutto quel che ne consegue... 2.Il BM ha forti dubbi sull'autenticità della moneta. 3. La signora Teresa May, essendo ormai in braghe di tela, ha dato ordini tassativi di non comperare più niente.1 punto
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Tutte (o quasi) in ordine sparso le monete reali che avevano motivo di figurare nelle vignette1 punto
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