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  1. Rocco68

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/04/19 in Risposte

  1. Ciao ragazzi, vi mostro un po' di francesconi oggi! Il resto delle foto domani appena posso.
    4 punti
  2. @Litra68.... Come posso non accontentare la tua richiesta? Foto di gruppo dei miei 4 Cavalli. 1788 1788 1789 1790 SICI 1790 SICIL data larga 1790 SICIL data stretta 1791 1792 1804
    3 punti
  3. TAGLIO: 50 CENT PAESE: GERMANIA ANNO: 2007 TIRATURA: IN TEORIA, QUESTA MONETA NON DOVREBBE NEPPURE TROVARSI IN CIRCOLAZIONE CONDIZIONI: B LOCALITÀ: GENOVA
    3 punti
  4. Buonasera, posto questa piastra del 56 con doppio punto dopo VTR al rovescio e globetto sulla S di FERDINANDVS al dritto, al momento ho visionato solo 3 esemplari con queste varianti...
    3 punti
  5. Molto interessante anche questa "variante" @gennydbmoneysoprattutto in una 1856! Io tempo fa trovai qualcosa di simile, ma in una 1834. Ho ritrovato la foto del particolare in archivio: è visibile il doppio punto dopo HIER, un po meno visibile il punto sulla S di FERDINANDVS (anche per via di una frattura di conio).
    2 punti
  6. Avremo nel prossimo numero almeno due nuovi autori che non avevano ancora scritto sul Gazzettino, ci auguriamo anche di trovare sia degli autori più abituali che altri che hanno contribuito nel tempo. Credo che a tutti sia capitato di dire ho delle riflessioni, ho una moneta particolare, vorrei divulgare o raccontare una storia numismatica...approfittatene mettetela nero su bianco avete l’occasione ora di non lasciar cadere il tutto nel vuoto o che rimanga la testimonianza nel cassetto ...
    2 punti
  7. Qualche riflessione sul nuovo conio della zecca di Kostanjevica. La fattura è identica alle monete coeve di Aquileia, ovvero lo sono la scodellatura e le tracce dei colpi di martello sul bordo. Per quanto riguarda i conii ci sono delle cose perfettamente in linea con le altre emissioni di questa tipologia e altre che si discostano. Partendo dal dritto, le lettere sono consone, così come le caratteristiche S coricate. Il personaggio rappresentato non dovrebbe essere un vescovo, ma il duca, come giustamente notato in precedenza da @ak72 e da @chievolan . Curioso il copricapo del duca, che mi ricorda il cappello di Hermes sulle monete greche. Curioso anche il rovescio. Perfetta la doppia perlinatura. Ma tempio con molte particolarità. Il restringimento della parte finale rende il tutto simile a una visione dall'alto. E sono molto particolari le cupole sopra le torri. Insomma una moneta molto interessante e ringrazio chi l'ha postata e portato alla nostra conoscenza. Chiederei ancora il peso e il diametro se possibile. Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  8. In alcuni appunti ho questo...
    2 punti
  9. In verità c'è un'altra particolarità che accomuna queste 3 monete...
    2 punti
  10. Il Gazzettino non va in ferie ...si riparte col numero 6, qualche articolo e’ già arrivato, siamo pronti a valutare ogni vostro contributo per rendere il Gazzettino sempre più vario e completo. Avremo un bel pezzo su Genova datoci da un giovane amico del forum, vedo altri articoli molto interessanti, personalmente proporrò un inedito alla comunità scientifica che voglio riservare in esclusiva per il Gazzettino. Quindi, per chi non ha ostacoli col caldo e l’estate, questo potrebbe essere un momento per partecipare ed essere presenti in questa realtà editoriale che ormai al sesto numero diventa matura e stabile e che osa con cartaceo e digitale in un momento in cui e’ più facile rinunciare che rilanciare e scommettere. Chiamiamola una opportunità .... Lascio la mail per inviare i contributi e per ogni informazione [email protected]
    2 punti
  11. Se ci metti una moneta romana è il mio alter ego, anche caratterialmente...
    2 punti
  12. Buonasera a tutti , son riuscito ad acquistare il libro di @monbalda , però vi richiedo una mano sulla conferma dell’autentificazione che anche col libro aperto accanto , mi viene un po’ difficile : la F mi sembra sia sui 7x5 mm ; per le caratteristiche anche della P e della A potrebbe essere del gruppo IV 3a o IV 4 ? Se non facessi fatica a vedere mi sembrerebbe quasi di vedere un puntino a destra in basso della F , ma non ci sta la lettera P e allora forse son traveggole ..! Che ne dite ? Grazie !!
    2 punti
  13. E' proprio vero. Il tratto più peculiare e importante di Roma, fu proprio la capacità di assimilare altri popoli, meglio, di aggregare altri popoli in una comunità universale. Questo fu un processo che i Romani impararono a caro prezzo, durante la lunga e complessa conquista della penisola italica. Dopo il momento della conquista violenta, veniva la cooptazione delle elite locali, anche nel Senato, e gradualmente del resto della popolazione. Illuminante il discorso dell'Imperatore Claudio per perorare l'entrata in Senato di aristocratici Galli: …brano tratto da Tacito (Ann. XI, 24) “I miei antenati, il più antico dei quali, Clauso, di origine Sabina, fu contemporaneamente accolto nella cittadinanza romana e nel numero dei patrizi, mi esortano ad adottare i criteri da loro seguiti nel governo dello Stato, trasferendo qui quando si può avere di meglio, dovunque si trovi. Non ignoro infatti che i Giulii furono fatti venire da Alba, i Coruncani da Camerio, i Porci da Tuscolo, e per lasciare da parte gli esempi antichi, furono chiamati a far parte del senato uomini provenienti dall’Etruria, dalla Lucania e da tutta l’Italia e, da ultimo, i confini dell’Italia stessa furono estesi sino alle Alpi, perché non solo i singoli individui, ma interi territori di popoli si congiungessero in un solo corpo sotto il nostro nome. All’interno si consolidò la pace e all’esterno si affermò la nostra potenza, quando si accolsero nella cittadinanza i Transpadani e l’insediamento delle nostre legioni in tutte le parti del mondo ci offrì l’occasione per incorporare nelle loro file i più forti dei provinciali e dare così nuovo vigore all’impero esausto. Ci rammarichiamo forse che siano passati tra noi i Balbi dalla Spagna e uomini non meno insigni dalla Gallia Narbonese? I loro discendenti vivono tuttora e dimostrano di non amare certo meno di noi la nostra patria. Per quale altra ragione decaddero Sparta e Atene, pur così potenti sul piano militare, se non per aver bandito da sé i vinti quali stranieri? Ma l’accortezza del nostro fondatore Romolo fu tale che molti popoli ricevettero da lui la cittadinanza nello stesso giorno in cui ne erano stati vinti come nemici. Su di noi hanno regnato re stranierie la concessione di magistrature a figli di liberti e non è una novità dei nostri giorni, come alcuni credono erroneamente, ma una pratica seguita dai nostri antichi (…), o senatori, tutto quello che oggi si crede antichissimo, un tempo fu nuovo: le magistrature prima riservate ai patrizi passarono ai plebei e dai plebei ai Latini e infine agli altri popoli d’Italia. Anche questo provvedimento diverrà un giorno antico e ciò che oggi noi sosteniamo con esempi precedenti sarà anch’esso annoverato tra i modelli.”
    2 punti
  14. Ed ecco il Gazzettino #5 citato su Panorama Numismatico di giugno:
    2 punti
  15. Grazie per averle condivise, sono comunque dei gran pezzi di storia. Le date sono illeggibili per le foto sfuocate. I 3 Cavalli sono i nominali più difficili da collezionare e da studiare, per la loro difficoltà a reperire in ottima e leggibile conservazione.. Questo è il gruppetto che sono riuscito a riunire in tanti anni, incompleto per alcune varianti mancanti. Spero vi piacciano.
    1 punto
  16. ciao a tutti, ciao a @simonesrt ed a @rorey36! se poi magari asearch e numisbid si mettessero d'accordo sul prezzo di vendita... questo è più plausibile: https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=3033&lot=917 Servus, Njk PS: perdonatemi, ma di questa battuta non ne potevo fare a meno:
    1 punto
  17. Buonasera, Mario @dabbene ottima opportunità per chi vuole cimentarsi a scrivere, a raccontare, sprono a fare, a condividere, è da tempo che ci penso, ma non sono ancora abbastanza maturo per farlo. La paura di sbagliare, di dire inesattezze, di dire un qualcosa già detto frena, ma la voglia di confrontarsi è tanta.
    1 punto
  18. Sembrano le bacche ma senza rametto, in fondo la posizione è quella...
    1 punto
  19. Alcune Piastre presentano i festoni ai lati dello stemma così :
    1 punto
  20. Potrebbe essere un decanummo di Giustiniano. Leggo anno XXI, e in esergo CON, ma sono dal cellulare e potrei sbagliare. Al diritto D N IVSTIN (...)?
    1 punto
  21. Pubblico anche io la mia! comune annata, meno di patina...intatta nei secoli
    1 punto
  22. okkei... facciamo finta di andare ancora più in giù! Questa tecnica si chiama "Nanoprinting": https://nanoss.de/ Servus, njk
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  23. Buongiorno Savoiardo, effettivamente i rilievi sono abbastanza evidenti, di colpi ne ha subiti, la possiamo considerare un BB, anche se a me interessa conservarla per interesse numismatico e non certo per il valore, del tutto relativo per me, grazie F.P.
    1 punto
  24. Si, certamente. La data 1202 è semplicemente quella che potrebbe aver visto battere tutte le monete della tipologia considerata. Da considerare se tutte fossero state coniate assieme e con un preciso intento più importante della semplice imitazione. Ovviamente nulla osta che siano state battute in anni diversi. Ma se nel 1195 viene imposto dalla Dieta imperiale il divieto di coniazioni di stile frisacensi. In quell'anno Pellegrino è stato eletto patriarca. Le sue prime monete erano di stile frisacense , poi ne cambia la tipologia, ubbidendo alla volontà dell'imperatore. Ma attenzione .... queste nuove monete non sono il bel denaro scodellato che qui consideriamo. Abbiamo prima il tipo con la leggenda AQVILEGIA interrotta dalla figura (Bern. 9) e abbiamo ancora dei denari con la QVI in nesso (Bern.10) che non hanno scodellatura anche se del tutto simili per legenda e figure (questa diversità sfugge nelle catalogazioni, e non dovrebbe). Con quelle monete Pellegrino si è adeguato all'imposizione imperiale. La bella moneta scodellata viene dopo. Non so quanto dopo ma viene dopo. Ogni anno è buono dal 1195 in poi. La nuova moneta di Landstrass, che si aggiunge ad una serie di monete simili e rarissime, potrebbe far pensare ( SE queste monete sono state coniate nel medesimo periodo) ad una coniazione verso la fine del patriarcato di Pellegrino.
    1 punto
  25. Ieri ho ricevuto di resto una moneta che non dovrebbe neppure trovarsi in circolazione: la 50 cent tedesca del 2007. Sulla base di questo ritrovamento, provvedo ad aggiornare la classifica degli euro ed eurocent più rari fra tutti quelle che sono in mio possesso: 1 ) 5 cent maltesi del 2017 (0 pezzi circolanti + 25.000 Divisionali FDC) 2 ) 2 euro lussemburghesi 2017 (ottenuta tramite scambio) (50.000 pezzi circolanti + 5.000 Divisionali FDC + 1.000 Divisionali F S + 9.500 Divisionali FDC comm) 3 ) 20 cent sammarinesi del 2013 (reperita tramite scambio) (20.000 pezzi circolanti + 20.000 Mini Set + 30.000 Divisionali FDC + 15.000 Divisionali Mini Set + 5.000 Divisionali F S) 4 ) 2 euro finlandesi del 2017 (reperita tramite scambio) (100.000 pezzi circolanti + 15.000 Divisionali FDC + 1.000 Divisionali F S + 14.100 Divisionali FDC comm) 5 ) 50 cent tedeschi del 2007 (0 pezzi circolanti + 83.000 Divisionali FDC + 70.000 Divisionali FS) 6 ) 10 cent belgi del 2003 (ottenuta tramite scambio) (0 pezzi circolanti + 100.000 Divisionali FDC + 15.000 Divisionali F S + 90.100 Divisionali FDC comm) 7 ) 10 cent ciprioti del 2011 (ottenuta tramite scambio) (200.000 pezzi circolanti + 10.000 Divisionali FDC) 8 ) 2 euro finlandesi del 2015 (reperita tramite scambio) (200.000 pezzi circolanti + 15.000 + 7.000 Divisionali FDC + 1.200 Divisionali F S + 14.700 Divisionali FDC comm) 9 ) 2 euro di Andorra del 2015 (trovata due volte) (200.000 pezzi circolanti + 40.000 Divisionali FDC) 11) 1 cent Olanda 2013 (trovata due volte) (200.000 pezzi circolanti + 15.000 Divisionali FDC + 5.000 Divisionali F S + 20.263 Divisionali FDC comm) 13) 2 euro monegaschi del 2009 (250.000 pezzi circolanti + 8.000 Divisionali FDC) 14) 2 euro commemorativi belgi del 2014 (150° anniv. Croce Rossa belga) (50.000 pezzi circolanti + 225.000 Coincard FDC + 12.500 Cofanetto FS) 15) 2 euro olandesi del 2015 (300.000 pezzi circolanti + 17.500 Divisionali FDC + 5.000 Divisionali F S + 34.015 Divisionali FDC comm) 16) 50 cent sammarinesi del 2005 (179.712 pezzi circolanti + 70.000 Divisionali FDC + 140.000 Mini Set) 17) 50 cent sammarinesi del 2007 (320.000 pezzi circolanti + 70.000 Divisionali FDC + 5.000 Mini Set) 18) 50 cent sammarinesi del 2006 (193.880 pezzi circolanti + 65.000 Divisionali FDC + 150.000 Mini Set) 19) 1 euro belga del 2003 (6.000.000 pezzi "circolanti" ma in realtà pressoché introvabili + 100.000 Divisionali FDC + 15.000 Divisionali F S + 90.100 Divisionali FDC comm)
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  26. Ciao @lucalup domani dovrei riuscire a mettere mano al volume così vediamo di che si tratta, il punto ci starebbe anche in questa serie con anelletto ma aspettiamo.
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  27. Ovvio, il Gazzettino oltre a neofiti ospita anche articoli di pregio scritti da cultori di eccellenza nella materia numismatica, anche nei precedenti numeri ho trovato articoli che non avrebbero di sicuro sfigurato nelle note riviste in abbonamento o nei siti internet sulla materia, faccio solo due esempi nel precedente numero, il quarto, gli articoli di Realino Santone e Federico De Luca. Insomma divulgazione per tutti e anche di qualità naturalmente.
    1 punto
  28. Potrebbe starci.. molti colpi ma usura poca..
    1 punto
  29. Si ricorda che le monete false rinvenute DEVONO essere consegnate alle autorità competenti.
    1 punto
  30. Buonasera a tutti, proseguiamo con un altra moneta, altro millesimo, ci troviamo Nel 1861 moneta da 5 Centesimi di Vittorio Emanuele II, la prima cosa che ci viene subito in mente ed è doveroso ricordare per primo è la proclamazione del Regno D'Italia, e tra gli avvenimenti di quell'anno Vi riporto l'invenzione della Rotativa che segna un punto di svolta nella Stampa. Come al solito per correttezza cito le fonti. Wikipedia e il sito cronologia.leonardo. It
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  31. Ciao @Scipio, i mie complimenti per l’acquisto, moneta assolutamente genuina, vedo che il metallo e integro e sotto quel nero ( solfuro d’argento) non c’è n BB , ma una moneta q.SPL. se vuoi, puoi benissimo farlo tu. Con un modo “casalingo” per sciogliere il solfuro, senza essere invasivo. Fammi sapere.
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  32. Piccolo contributo anche da parte mia ....
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  33. Ciao Daniele per il collezionista in questione è autentica e anche per Giovanni. Blaise
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  34. Ciao @Legio II Italica, niente di nuovo sotto il sole, oserei dire. A Roma come in altre città... Buona serata. Stilicho
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  35. Considerando che il patriarca di Aquileia doveva rispettare la decisione imperiale e che la coniazione della moneta patriarcale era diventata notevole con tutto ciò che ne consegue, la nuova moneta di Aquileia probabilmente fu coniata già a partire dal 1195. Il vescovo Wolcango ha quattro anni di tempo per coniare la moneta simile (Bernardi W1). Vedi anche MEC 12 che riprende la cronologia di Bernardi. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  36. Oltre a questo farei notare anche come quel bel 81 messo al rovescio in quella specifica posizione vada a copiare in maniera spudorata il SI (T) di inizio legenda delle monete che si volevano imitare....
    1 punto
  37. Io molto tempo indietro non ricordo dove avevo letto che se un falsario in una moneta metteva un qualcosa di diverso dall'originale come in questo caso la data inesistente, se il falsario veniva catturato la pena poteva essere un pochino più lieve.Io nel regno d'Italia ho diverse monete con date inesistenti. Blaise
    1 punto
  38. Certamente. La maggioranza dei destinatari di questi piccoli nominali erano totalmente o quasi totalmente analfabeti per cui i vari tipi monetali venivano accettati dal popolo per approssimazione all'iconografia più conosciuta nell'area di circolazione. Le differenze rispetto agli originali diventavano invece preziose nel caso fosse necessario difendersi dalle accuse di falsificazione, tant'è che, mentre sono numerosissime le grida emesse da varie autorità cittadine per vietare la circolazione di monete calanti emesse dai "soliti noti" (Desana, Frinco, Castiglione, Passerano, Messerano, ma anche Guastalla, Novellara, Correggio, etc.etc.), i provvedimenti imperiali o papali contro i reggenti dei feudi incriminati sono decisamente più rari... Mario
    1 punto
  39. Certamente si poteva scrivere di più...d'altro canto è specificato nell'ultima riga della parte generale, prima delle schede dedicate alle singole monete, che si tratta di una semplice comunicazione, ovvero presentazione e descrizione di monete inedite e/o rare e dimenticate, segnalate da collezionisti francesi e certamente provenienti dai territori di circolazione dei tipi imitati. Il particolare che invece si voleva evidenziare è relativo alle dinamiche che portavano alla produzione, al ritiro e alla distribuzione di queste produzioni. Va evidenziato infatti che queste pratiche (ordine, ritiro e distribuzione a cura di commercianti "francesi" con destinazione specifica ai territori di circolazione dei tipi imitati) generalmente non erano correttamente percepite dagli amici francesi che pensavano che queste monetine iniziassero la loro circolazione dai territori di produzione per irradiarsi poi ai territori limitrofi (vedi discussione in collegamento). http://www.numismaticom.com/t8940-desana-liard-de-delfino-tizzone e per tale motivi, grazie alla disponibilità della redazione di Panorama Numismatico (che ringrazio anche qui, pubblicamente) è stato possibile, oltre alla pubblicazione cartacea, rendere disponibile online una versione bilingue... italiano/francese. Per chi, non disponendo della rivista, volesse leggere l'articolo di cui qui si scrive (versione in francese a fondo pagina)... https://www.panorama-numismatico.com/alcuni-inediti-di-frinco-e-passerano/ Per quanto riguarda la presenza della vacca nella moneta con H coronata, va precisato che questa è il simbolo di zecca dell'atelier di Morlaas in quanto simbolo della regione del Bearn (https://it.wikipedia.org/wiki/Béarn) e quindi presente solo nelle monete emesse da questa zecca (già loro abbastanza rare). I liard con H coronata prodotti da altre zecche presentano altri segni particolari; La lista dei segni sulle monete reali francesi: https://fr.numista.com/numisdoc/les-points-secrets-et-les-differents-d-ateliers-sur-les-monnaies-royales-francaises-109.html Da ultimo la questione della non perfetta riproduzione dell'originale imitato (posizione ed estensione della data). E' un particolare che si nota in tutte le imitative (che si definiscono come tali proprio per questo motivo): l'inserimento di particolari caratteristici e differenti rispetto all'originale, ovvero: monogrammi distorti, date e legende diverse, associazione di particolari del verso nel dritto e viceversa...tutto ciò permetteva di sfuggire (o almeno di provare) all'accusa di falsificazione. Da questo punto di vista resta emblematica la legenda del soldo di Guastalla emesso a nome di Cesare I Gonzaga ed imitante il soldo emesso a Chambery (Francia, guarda caso) a nome di Emanuele Filiberto in cui la legenda originale IN TE DOMINE CONFIDO venne sostituita con lo sbeffeggio VT VIDEANT ET CONFVNDAT (perchè la vedano e si confondano...) https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CIG/1 E qui mi fermo un saluto Mario
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  40. Gran cosa vedere una nuova moneta, prima sconosciuta.
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  41. ma la migliore del mese poteva essere solo questa Taglio: 2€ CC Nazione: Slovenia TDR Anno: 2007 Tiratura: 400.000 Condizioni: BB Città: Bibione (Ve)
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  42. Taglio: 2€ Nazione: Monaco Anno: 2001 Tiratura: 899.800 Condizioni: BB Città: Bibione (Ve) Note: l'avevo già trovata da bambino, e proprio per quello è una di quelle monete a cui sono più legato e mi ha fatto enorme piacere ritrovarla dopo tanto tempo
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  43. Taglio: 2€ CC Nazione: Finlandia Anno: 2016A Tiratura: 984.000 Condizioni: BB Città: Bibione (Ve)
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  44. La storia passata e recente ci informa che presso molti popoli , impegnati in guerre offensive o difensive , furono inventate delle particolari armi atte a sorprendere negativamente i potenziali nemici ; alcuni esempi di queste armi segrete antiche e recenti furono il “fuoco greco” , gli “specchi ustori” e gli “argani” di Archimede , le “armi da assedio” , l' “esplosivo cinese” , il “carro coperto” di Leonardo anche se forse mai utilizzato in battaglia , fino ad arrivare alle “V1 – V2” tedesche e alla “bomba H” americana . In questa corsa verso l' arma che avrebbe dovuto permettere di vincere una guerra o almeno di portare ad una pace vantaggiosa , non furono esenti neanche i Romani , popolo antico pragmatico per eccellenza . Siamo nella prima guerra punica , apertasi con l' invasione romana della Sicilia dopo chiamata di aiuto dei Mamertini , che diventera' alla fine della guerra la prima provincia romana fuori dell' Italia , guerra che duro' 23 anni con alterne vicende e che stremo' militarmente ed economicamente le due potenze mediterranee in lotta : Cartagine e Roma . Roma potenza militare prevalentemente di terra composta di un esercito di cittadini , si trovo' ad affrontare una potenza marittima di primo livello , ma avente un esercito prevalentemente di mercenari ; sia Cartagine che Roma dovevano affidarsi alla marina per raggiungere le coste siciliane , facile per Cartagine seppur piu' distante , meno facile per Roma anche se molto piu' vicina alla Sicilia ; il concetto di facile o meno facile era vincolato alla marina militare , numericamente per imbarcazioni e per abilita' marinara superiore quella cartaginese , di gran lunga inferiore in tutto quella romana . La marina era l' arma che avrebbe deciso della guerra perche' , da una parte e dall' altra , avrebbe vinto chi delle due potenze fosse stata in grado di impedire via mare i rifornimenti in uomini e mezzi agli eserciti in guerra sul territorio siciliano come in effetti avvenne , Roma vinse le tre piu' importanti battaglie navali : di Milazzo , di Capo Ecnomo , delle Egadi e vinse la ventennale guerra . La tradizione storica ci informa che i Romani copiarono una nave da guerra cartaginese catturata e che da questo modello produssero centinaia di navi militari in vari cabotaggi , in pochi mesi , ma questo sarebbe bastato a vincere una guerra ? Certamente no contro gli esperti cartaginesi , occorreva una invenzione , un colpo di genio e i Romani lo trovarono ; ma quale era il motivo primo di questa ricerca di una invenzione geniale ? Quello di trasformare una battaglia navale in qualcosa che somigliasse ad una battaglia campale dove i Romani non avevano eguali , trovarono la soluzione nel Corvo da marina e vinsero la guerra . Praticamente con l' introduzione del Corvo le battaglie navali non avvenivano piu' solo per speronamento tramite il Rostro delle navi nemiche dove vinceva chi affondava piu' navi avversarie , ma con il Corvo iniziava la tattica dell' arrembaggio che portava alla cattura della nave nemica ricavandone anche un vantaggio materiale . La tradizione ci tramanda questa nuova arma marinara con questo nome , forse a causa del lungo uncino un po' ricurvo che posto sotto la passerella nella parte finale , doveva bloccare , uncinare , la nave nemica e che assomigliava al becco di questo uccello . Il Corvo era infatti un congegno in legno utilizzato per abbordare una nave utilizzato dai Romani nelle battaglie navali della Prima Guerra Punica contro Cartagine . Come era fatto questo Corvo ? E dove era posto nel ponte della nave ? Una testimonianza diretta viene da Polibio lo storico di Roma di nazionalita' Greca ; Nel libro III delle Storie , Polibio descrive il Corvo come una passerella mobile , quindi in grado di ruotare su se stesso , di alzarsi e di abbassarsi a secondo delle situazioni di utilizzo , la passerella era larga 1,2 metri e lunga 10,9 metri , con un piccolo parapetto su entrambi i lati alto fino al ginocchio . Il ponte era dotato di uno o due uncini in metallo alle estremità che agganciavano la nave nemica consentendo ai sodati romani di combattere quasi come fossero sulla terraferma , Polibio non dice pero' in quale punto della nave fosse posizionato ; si presuppone fosse posizionato vicino la prua della nave e che in posizione di riposo la passerella fosse adagiata sul ponte parallelamente all' asse lungo della nave per motivi di stabilita' della nave in fase di navigazione ; se al contrario fosse stato invece alzato in posizione verticale avrebbe sbilanciato la nave specie in condizione di mare mosso ; descrive pero' il modo in cui avveniva l' abbordaggio : “quando i Corvi impigliatosi nei tavolati della tolda nemica avevano unito le navi , se queste erano unite per i fianchi , i soldati abbordavano da ogni parte , se erano unite a prua a due a due salivano in fila attraverso il Corvo stesso ; i primi si difendevano opponendo gli scudi , gli altri si proteggevano i fianchi appoggiando l' orlo degli scudi sul parapetto” Da queste descrizioni di Polibio ne sono state ricavate varie interpretazione tutte abbastanza somiglianti tra loro , ma rimangono ipotesi . Esiste qualche testimonianza o prova antica del Corvo ? Questa prova , forse , potrebbe giungerci dalla numismatica dell' epoca in cui “visse” il Corvo . Nei bronzi repubblicani esistono raffigurazioni nei rovesci della famosa prua di nave con i vari simboli , globetti e divinita' relativi al valore e con la scritta ROMA ; in una di queste monete , si nota nel rovescio , sopra il ponte della nave , uno strano oggetto , o almeno a me pare tale , che ad una attenta osservazione sembra molto somigliante alla descrizione del Corvo fatta da Polibio , il tutto naturalmente molto stilizzato , tale da farlo entrare nell' ambito ristretto di una moneta : si nota una passerella adagiata sul ponte alla cui estremita' destra e sotto sembra esserci l' uncino o becco del Corvo , lungo la passerella circa a meta' pare di vedere un piccolo parapetto in una singola rappresentazione , dalla parte opposta all' uncino o Corvo , sotto la passerella , sembra esserci il meccanismo per alzare e ruotare il Corvo in caso di attacco alla nave nemica , addirittura pare di vedere una ruota dentata , ruota ad ingranaggi che sembra fosse gia' conosciuta , come risulterebbe dal famoso congegno meccanico noto oggi come macchina di Anticitera o meccanismo di Antikythera forse di fabbricazione siciliana o greca , la passerella sembra collegata ad una specie di albero che si trova anch' esso parallelo sotto la passerella , forse per aiutare l' alzo del Corvo o per stabilizzarla meglio quando questa veniva percorsa dai soldati romani all' arrembaggio della nave nemica , in considerazione che comunque le due navi unite dal Corvo non erano certamente stabili . Se tutto questo fosse reale , sorgerebbero pero' alcuni problemi di datazione , il Corvo fu utilizzato dai Romani per la prima volta nel corso della battaglia navale di Milazzo , cioe' nel 260 a.C. e su questa data non ci sono dubbi , mentre il tipo di moneta in foto , che tanti dettagli possiede dell' oggetto e da cui e' ricavata l' ipotesi circa il Corvo , sembra essere stata coniata tra il 217 / 215 a.C. . Le due date non coincidono ; fermo restando la data della battaglia navale di Milazzo , potrebbe essere alzata la data di emissione della moneta di circa 45 anni ? Oppure fermo restando la datazione ufficiale della moneta , che questa tipologia fosse “commemorativa” delle battaglie navali della prima guerra punica ? Domande e risposte non facili , ma questo e' il bello della ricerca storico nuimismatica .
    1 punto
  45. Riprendo la discussione sulla serie del 1792 per integrarla con un altro spicciolo. Pubblica da 3 Tornesi con correzione al rovescio nella lettera B
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  46. Non era diretto a te, ho avuto altri precedenti. Condivido la teoria del capello in quattro, sicuramente ad occhio nudo è difficile dividerlo in quattro , ma se si usa un buon microscopio, si può dividere anche di più di quattro . Certo che siamo seri.......forse perché uso spesso la LOGICA. Magari per te sono poche differenze ,per me che conosco bene le monete, uso spesso la logica, perché se è lo stesso conio, abbiamo dettagli differenti , come le foto che allego .
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  47. Una meravigliosa frase su ciò che Roma rappresentò ci viene data da Rutilio Namaziano nel V secolo d.C. , nel "De reditu suo": "Fecisti patriam diversis gentibus unam...Urbem fecisti quod prius orbis erat" (Facesti una patria di diverse genti (popoli)...Facesti una città di ciò che prima era il mondo)
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  48. Buon fine settimana, Si può essere fieri per avere acquisito un pezzo in FDC eccezionale. Per aver fatto un affare. Per aver scoperto una moneta inedita. Per aver finalmente trovato il pezzo tanto ricercato. Sensazioni da Collezionista che auguro a tutti. Oggi ho il piacere di condividere l'ultimo entrato in Collezione: Ferdinando IV Grano Cavalli 1798 A molti di voi sembrerà brutto, consumato, ammaccato, spatinato e lesionato nel tondello, ma vi assicuro che ne vado molto fiero, Chi ha il piacere di collezionare e studiare gli spiccioli Borbonici conosce bene la loro storia e quanto sia ostico da trovare il Grano del 1798. La loro conservazione raramente arriva a superare il BB. Cosa ne pensate, mi piacerebbe leggere i vostri interventi.
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