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  1. eracle62

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/13/19 in Risposte

  1. Forse è la numismatica più vera... Quella dove anche i sogni divulgativi, incredibilmente diventano realtà... Dietro ai progetti ci sono tante storie, a volte spunti per sceneggiature, e qui ce ne sarebbe da scrivere e raccontare. Certo è che in dieci anni sono cambiate tante cose nella numismatica, e quest'ultima fatica, è stata forse la ciliegina che mancava ad un'opera realizzata con tanta passione. Oggi grazie a il lavoro di molti, l'ambiente sta ritornando a rivivere emozioni assopite, e Milano potrebbe essere solo il punto di partenza..
    5 punti
  2. Concordo sul fare il punto sulle varianti emerse nel corso della discussione, anche solo elencandole e documentandole con immagini. Per quanto mi riguarda metto volentieri a disposizione le immagini e i dati dei denari che ho presentato. Un caro saluto a tutti, Valerio
    4 punti
  3. A parte che non è comune ma NC, poi stiamo parlando di toscane preunitarie, i numeri non sono certo quelli degli euro commemorativi o di Vittorio Emanuele III. Inoltre, su ACsearch c'è solo una parte (minoritaria) del venduto, io ho acquistato la maggior parte dei miei pezzi al di fuori delle aste online, e dunque non risultano su ACsearch. Se ci fai caso ce n'è in questo momento perfino uno in vendita su ebay a un centinaio di euro, e se smanetti con google ne trovi altri che son passati di recente su altri canali. Suvvia, una preunitaria coniata in 400mila pezzi non potrà mai essere rara, salvo eventi particolari (ritiri o simili).
    3 punti
  4. @margheludo grazie del prezioso aiuto !! Pensavo a dir la verità fosse più semplice , ma le varianti da esaminare effettivamente sono un po’ e faccio fatica a destreggiarmi !! Spero piano piano di migliorare ?!!
    3 punti
  5. Non capisco: naumann lo ha esitato il 7/7/19 e risulta venduto a 1000 più diritti. Sempre nauman lo propone sul suo shop a 1500 in data 11/7/19 cosa impedisce che fosse stata una moneta conferita da terzi e che naumann l’abbia comprata per il suo shop e l’abbia messa in vendita al prezzo che reputa più giusto per la tipologia e la conservazione? dove è il problema, nei 200 euro di diritti che naumann non ha incassato( avendola comprata lui stesso, ma che avrebbe incassato se la moneta fosse stata acquistata da un terzo acquirente) e che adesso ricarica sulla moneta? non ci vedo nulla di anomalo o di poco trasparente, non ha nascosto informazioni, pregressi , ne prezzi realizzati e/o richiesti, anzi: ha fatto tutto in maniera estremamente corretta..... tutto questo porta a dedurre che la malignità sia solo nell’occhio di chi guarda.....guarda caso.... Hai gia processato naumann senza appello e senza neanche aver capito cosa può succedere in un paese in cui una casa d’aste può avere un suo stock( cosa proibita in Italia) e comprare e vendere in prima persona ( altra cosa proibita in Italia) credo che tu abbia un concetto di economia di commercio molto particolare e decisamente personalistico. Ma totalmente errato,....e non solo quello
    3 punti
  6. Personalmente , come altri utenti , ho scelto di non partecipare piu' alle discussioni di alcune sezioni proprio per i tuoi stessi motivi.
    2 punti
  7. Eccoci ?, ora ci vuole la moneta ma più che altro un volontario , entriamo nel fare ora ...?
    2 punti
  8. Beh allora questo Cordusio qualcosa di buona porta ogni tanto..
    2 punti
  9. E costata cara......ma finalmente ritorna in Sicilia.
    2 punti
  10. Questo è invece il secondo esemplare. Passato su Ebay nel settembre 2010, non ne conosco il destino. Il peso non è attendibile (se non ricordo male, Lanz aveva l'abitudine di attribuire un peso forfettario di 1,0 g ad ogni denaro lucchese che metteva in vendita...)
    2 punti
  11. Questo breve Post non e' dedicato in particolare a Giano come divinita' in quanto molte e varie notizie su questo antichissimo dio italico romano sono reperibili in rete , ma al suo declino come divinita' venerata dai Romani , declino avvenuto agli inizi dell' Impero anche se il Tempio o i due Templi dedicato/i a Giano rimasero in funzione fino al tempo di Teodosio I , declino che inizio' probabilmente entro il I secolo della nostra era e che si concluse con il primo decreto di Teodosio I del 380 , seguito poi dal decreto del 392 quando inaspri' quello del 380 , proibendo tutti i culti pagani . Giano fu la divinita' forse piu' rappresentativa dei Romani dalla monarchia alla Repubblica , quando la sua immagine bifronte accompagno' e fu impressa sui Quadrigati in argento e sui massicci Assi in bronzo che recavano al rovescio la prua di nave , prima semplice , cioe' anonima , poi con simboli e infine con i monogrammi dei Legati ; l' Asse con Giano e la Prua , fu la moneta bronzea per eccellenza di Roma repubblicana , forse piu' degli argenti , esprimeva e lo fa tutt' ora , la potenza e la fede religiosa incrollabile , unita a quella della forza navale , che infine porto' i Romani a dichiarare orgogliosamente , prima il Mar Tirreno , poi tutto il Mediterraneo : “Mare Nostrum” . La rappresentazione di Giano sulle monete praticamente scompare con la Repubblica , un' era si conclude insieme ad un' altra , Giano nell' Impero compare molto raramente ed anche con dubbio , perche' non piu' rappresentato bifronte come nella Repubblica , ma come una figura che regge uno scettro ; piu' sicura la rappresentazione del suo Tempio nel Foro in quanto espressamente citato nella legenda su alcune monete di Nerone . L' antico Tempio di Giano di epoca repubblicana era situato nel Foro Olitorio , era situato ad est del futuro Teatro di Marcello e direttamente collegato alla leggenda dei 300 Fabii , sterminati al fiume Cremera nel 477 a.C. dai Veienti , tranne uno , da cui discese poi Fabio Massimo detto il “Temporeggiatore” o “scudo di Roma” , il Tempio venne ricostruito da Caio Duilio nel III secolo a.C. dopo la vittoria navale di Milazzo del 260 a.C. , poi di nuovo da Tiberio ; la leggenda narra che il Tempio nacque in seguito all' alleanza fatta tra Romolo e Tito Tazio il Re sabino e da cio' nacque il doppio volto del dio a significare l' unione del popolo romano e di quello sabino , la statua del dio fu posta in un tempietto che pare sia sopravvissuto con varie ricostruzioni , fino alla fine dell' Impero nel luogo chiamato : Tria Fata , dal nome delle tre Parche che erano vicino alle falde del Campidoglio . Anche lo storico bizantino Procopio , testimone della guerra gotica in Italia , ricorda questo Tempio che era fatto tutto in bronzo , lo colloca pero' nel Foro romano , mentre l' antico era situato nel Foro Olitorio e secondo Orazio vicino alla Porta Ratumena , verso il Campo Marzio . Questa la testimonianza diretta di Procopio sul Tempio di Giano nel Foro : “……..Allora avvenne pure che alcuni Romani sforzassero le porte del Tempio di Giano tentando di aprirle di soppiatto . Questo Giano era il primo di quegli Dei antichi che i Romani nella lingua loro chiamano : Penati . Egli ha il suo Tempio nel Foro , di contro al Senato , poco piu’ in la’ di : Tria Fata , che cosi’ chiamano i Romani le Parche . Quel Tempio e’ tutto in bronzo , di forma tetragona , e grande tanto da coprire la statua di Giano . Questa statua anch’essa in bronzo e’ alta non meno di cinque cubiti ( circa metri 2,50 ) , in tutto il resto ha figura umana salvo che ha la testa con due facce , delle quali una e’ volta ad oriente , l’ altra ad occidente . Dinanzi a ciascuna faccia sonvi porte di bronzo , le quali secondo l’antica costumanza romana in tempo di pace e di bene si chiudevano , quando invece si stesse in guerra si aprivano . Venuta pero’ quanto mai in onore presso i Romani la fede cristiana , queste porte non aprivano mai piu’ , neppure quando fossero in guerra ; in quell’ assedio tuttavia alcuni che avevano in mente, secondo io credo , l’ antica religione , si attentarono ad aprirle di soppiatto , senza pero’ riuscirvi totalmente , salvo che le porte non combaciavano piu’ tra loro come prima . Rimasero ignoti coloro che questo tentarono , ne’ in tanto trambusto di cose se ne fece inchiesta veruna . dacche’ ne fu avvertito dalle autorita’ e neppure il volgo , ad eccezione di ben pochi , ne venne a sapere” Da Wikipedia , alcuni luoghi d' Italia che sembrano avere una attinenza con il nome dell' antica divinita' italica romana : Giano viene assunto dal Medioevo a simbolo di Genova , in relazione al suo nome antico di Ianua . Come tale viene spesso accostato al Grifone , altro simbolo di questa città . Troviamo effigi di Giano nel tempietto-fontana di piazza Sarzano (l'erma bifronte sulla cupoletta, proveniente da una fontana cinquecentesca opera della bottega in Genova di Giacomo e Guglielmo della Porta, ancora negli ottocenteschi lampadari di Galleria Mazzini. Una rappresentazione indubbiamente più moderna ed essenziale la troviamo nel palazzo azzurro sito in fiumara. Oltre a Genova, Giano è il simbolo di Tiggiano (provincia di Lecce), Subbiano (provincia di Arezzo), Selvazzano Dentro (provincia di Padova) e Centro Giano (provincia di Roma), San Giovanni Rotondo (Provincia di Foggia). L'immagine di Giano è presente nel gonfalone di Tiggiano(provincia di Lecce) perché secondo un'etimologia popolare il nome del paese potrebbe derivare dal nome del dio Giano (in realtà il toponimo è un prediale costruito sul gentilizio romano Tidius . In Basilicata, presso Muro Lucano (PZ) è presente il toponimo Capo di Giano e Varaggiano , mentre presso Melfi c'è Foggiano . A Pescopagano , in una nicchia sotto l'arco di Porta Sibilla vi è una statuetta raffigurante Giano bifronte . L'immagine di Giano è presente nel gonfalone di Subbiano (provincia di Arezzo) perché secondo un'etimologia popolare il nome del paese deriverebbe dal latino Sub Janum condita ("fondata sotto [il segno di] Giano") , ma in realtà il toponimo è un prediale costruito sul gentilizio romano Sevius . Il nome della città di Avezzano in Abruzzo stando ad un'ipotesi giudicata inverosimile da storici ed archeologi deriverebbe da "Ave Jane", un'invocazione posta sul portale di un tempio consacrato al dio Giano. Secondo la leggenda attorno al tempio ebbe origine la borgata formata dai primi agricoltori stanziati nell'area che originariamente circondava il lago del Fucino . Il toponimo di Selvazzano Dentro di origine romana parrebbe riportare alla presenza di un boschetto sacro al dio Giano (selva di Giano) , l'attuale stemma comunale riporta infatti un altare dedicato al dio . Il nome del dio è invece all'origine dei due toponimi Giano dell'Umbria e Giano Vetusto, non direttamente ma attraverso un nome di persona latino Ianus (al quale sarà originariamente appartenuto il fondo sul quale è sorto il centro abitato) . A Reggio Emilia c'è un Giano su uno spigolo di Palazzo Magnani in Corso Garibaldi. Nel comune di Maddaloni, in Provincia di Caserta, esattamente dinanzi l'ospedale cittadino, sono ancora visibili i resti di un tempio con l'iscrizione "Iano Pacifico". A Trieste vi è una fontana con il volto bifronte del dio, posta all'inizio del Viale XX Settembre. In quanto alla scelta del sito, va notato che nei primi anni dell'Ottocento in quel punto si trovava un recinto con cancello, che segnava l'uscita dalla città . In foto , in ordine : tre probabili rappresentazioni del repubblicano tempio di Giano nel Foro Olitorio , il Giano ai Musei Vaticani , Giano serie fusa , Giano Asse repubblicano coniato , Giano su Quadrigato in argento , due Sesterzi di Nerone con il tempio di Giano nel Foro .
    1 punto
  12. Comunico che il giorno 17/6/2019 si e’ effettuata l’inaugurazione nella Veneranda Biblioteca Ambrosiana a Milano della terza e nuova teca di monete di zecche italiane. Si aggiunge alle due teche inaugurate un anno fa basate su un percorso monetario strutturato di monete milanesi da Carlo Magno alla chiusura della zecca. La presentazione a inviti si e’ svolta davanti alle autorità comunali, all’ Ambrosiana tutta col Capo Gabinetto del Medagliere Ambrosiana Prof. Giancarlo Alteri, ad Associazioni, a rappresentanti degli Ordini Professionali, agli sponsor che sono il Gruppo Numismatico Quelli del Cordusio e il Rotary Club Milano Aquileia che hanno coordinato e finanziato il Service che rimarrà per sempre ora per la collettività, per la città, per gli appassionati, per le scolaresche che potranno ora in ogni momento vedere le monete esposte in modo permanente. Questa nuova iniziativa divulgativa può essere riassunta con questi due spot, il primo “ da Milano a tutta la Penisola “ perché ora tutto il nostro Paese e’ rappresentato in un abbraccio Numismatico e il secondo “ dall’esposizione al piccolo Museo Numismatico “ perché ora sia per la quantità di monete esposte, che per la loro qualità e rarità e per le varie provenienze geografiche, si può parlare ora di piccola realtà museale numismatica in Milano città. Ci si augura che la Sala 19 della Veneranda Biblioteca Ambrosiana che nella mappa che viene consegnata ai visitatori ora riporta la dizione collezioni numismatiche/medagliere possa diventare, grazie anche a questo ulteriore sforzo gestionale, operativo e finanziario da parte del nostro Gruppo Numismatico Quelli del Cordusio, sempre più un polo culturale, Numismatico e aggregativo ora a disposizione della città e di tutta la collettività al di sopra di ogni sigla e appartenenza, grazie per l’attenzione
    1 punto
  13. Nuovo pezzi da 20 lire del 1957 mai chiamati "Marenghi?" Forse nel divertimento? Forse come commento storto? Qualcuno può per favore dire perché è stato permesso appianare apparentemente nel 1959 e poi morire? v. --------------------------------------------------------------- Were the new 20-lire pieces of 1957 ever called "Marenghi?" Maybe in fun? Maybe as wry comment? Can anyone please say why it was allowed to seemingly wither in 1959 and then die? v.
    1 punto
  14. Facciamo un test e vediamo che effetto fa ... Siamo a Galeazzo Maria Sforza con questo grosso da 8 soldi, al dritto un busto tra il giovanile e il maturo, al rovescio la grande scena, un Sant’Ambrogio guerriero a cavallo al galoppo, usa lo staffile per colpire i guerrieri ariani che fuggono, uno a terra alza la gamba e la spada ma il cavallo arriverà ...sembra di essere dentro la scena quanto e’ coinvolgente. Scena epica, movimento, tratti precisi, bellicosità, Galeazzo in questa moneta non sceglie lo stemma o una impresa al rovescio ma sceglie un Ambrogio guerriero rappresentate religioso e politico, un simbolo dell’identita’... Pedigree prestigiosi per questa moneta ex asta Este Milani ed ex ANPB, la stessa e’ raffigurata sul Mir Milano.
    1 punto
  15. Buongiorno a tutti! Ho comprato un lotticino di Carausio in asta un mese fa per vedere questa moneta. Si presenta con uno stile del ritratto di stampo "barbarico" / del primo periodo. Purtroppo non vi sono lettere nel rovescio, ma presumo si tratti di una classica PAX AVG zecca incerta. La curiosità nasce sul campo: IMP CARAVSIVS P AVG [PAX AVG?] V|R (R 90°rotato) Pax stante a sinistra regge ramo d'ulivo e cornucopia. peso: 3,24g diametro 21mm Ho già visto diverse monete di Postumo (sear 10967), Vittorino con V nel campo sinistro, ma in queste monete mai una pax con cornucopia, il che mi porta ad escludere mentalmente un ibrido con coniazioni galliche. Mi sta sfuggendo qualcosa? Vi viene in mente qualche altra coniazione? PS: so che le foto fanno schifo, quindi se aveste bisogno, ne metterò altre! (giuro che m'iscrivo a un corso di fotografia!)
    1 punto
  16. Beh, in realtà sulla scacchiera si vedono solo due re, per cui non è chiaramente una posizione presa da una partita dove, concordo, i due monarchi non potrebbero stare vicini (a meno che si parli di scacchi eterodossi...ma non complichiamoci la vita!). Buona serata a tutti
    1 punto
  17. Più che mettere in dubbio io R3 lo mette in dubbio la tabella da te postata (che non hai ancora spiegato perché dici che i 5000 sono di Ferdinando e invece sono di Leopoldo come chiaramente indicato), i passaggi su Acsearch e i prezzi a cui vengono venduti. Poi il mondo è bello perché è vario.
    1 punto
  18. Sembra un difetto di conio,è il retro del Caglirese nuovo Carlo Emanuele III in ambo i lati. Un lato sembra in incuso confermi? Se cosi è la conferma di un errore. Potrebbe essere molto interessante.
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  19. Come ho già scritto nella discussione di competenza, il denario va visto in mano. È possibile che sia falso ma non giudico da una foto, a meno che non sia un falso evidentissimo. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  20. Sto impazzendo!| (l'ho scritto prima di vedere la soluzione) Bravo ciosky! (e pensare che Anafi è tra le mie isole preferite... collegata da un comodo traghetto a Santorini, dove si arriva comodamente in aereo)
    1 punto
  21. Mi ricollego a quanto detto prima. Fare le stime è difficile, su delle prove o progetti mai o quasi apparsi è un terno al lotto. In ogni caso monete del genere si potrebbero far partire anche da 1 euro che poi raggiungono prezzi adeguati. Nello specifico poi quale sarebbe il reale prezzo di mercato ? 7000 come da Bolaffi o 14000 come da Nomisma? Mio parere è che il prezzo lo determina il mercato e quindi è variabile e soprattutto dipende se in quel momento ci sono più persone che cercano una determinata moneta
    1 punto
  22. ...prima trasmissione radiofonica: URI (Unione Radiofonica Italiana). 1-RO: Stazione di Roma. Lunghezza d'onda metri 425. A tutti coloro che sono in ascolto il nostro saluto e il nostro buonasera. Sono le ore 21 del 6 ottobre 1924. Trasmettiamo il concerto di inaugurazione della prima stazione radiofonica italiana per il servizio delle radioaudizioni circolari. Il quartetto composto da Ines Viviani Donarelli, che vi sta parlando, Alberto Magalotti, Amedeo Fortunati e Alessandro Cicognani, eseguirà Haydn dal quartetto "Opera 7", I e II tempo.» È la voce della violinista Ines Donarelli che annuncia l’inizio delle trasmissioni radio dalla stazione San Filippo di Roma (nell'attuale quartiere Parioli). Comincia da qui la storia della radio in Italia, che all'inizio è riservata a pochi abbonati e solo la diffusione di apparecchi più maneggevoli ne farà un fenomeno di massa.
    1 punto
  23. Ciao, consiglio spassionato: lascia perdere! Considerando che poni la domanda se in un futuro potrebbero avere una plusvalenza ( numismatica), vuol dire che tieni in considerazione anche l'aspetto dell' investimento. Tutte queste emissioni commemorative in argento, NON avranno mai un plus numismatico, vengono vendute a carissimo prezzo, ( rispetto il fino), sono solo un affare lucroso per chi le emette e le commercia. Se noti in varie aste, vengono vendute a PESO, monete commemorative in argento emesse 30/40 anni or sono ( nonostante gli anni non sono riuscite a guadagnare nulla in campo numismatico), monete proof considerate junk silver, considerato il bassissimo valore di questi tempi dell'argento ( circa 0.4356 al Gr.) Resta a favore di queste emissioni, la bellezza, l'incisione, ecc eccc, tutte cose che si possono anche riscontrare in monete "vere" con un po' di anni sul loro groppone. saluti TIBERIVS
    1 punto
  24. Buongiorno a tutti, @talpa complimenti per questi tre testi, molto interessanti, quello della Cantilena mi è scappato in una recente asta ?. Ti invidio di sana e Amorevole Fratellanza Lamonetiana.
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  25. Oltre a essere moneta stupenda nel suo insieme siamo di fronte a un libro storia schiuso. Straordinario! Grazie Mario
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  26. Penso anch'io si tratti di un follis anonimo di classe J. Difficile però stabilire di quale variante si tratti (il DOC ne elenca 14), in ogni caso il periodo è circa 1080-1085, quindi a cavallo tra i regni di Niceforo III (su follis del quale si trovano spesso ribattuti) e di Alessio I. Il Sear lo classifica sotto quest'ultimo imperatore. La zecca di produzione viene individuata in Costantinopoli.
    1 punto
  27. Grazie mille davvero per il suo aiuto, è stato di fondamentale importanza. Buona serata Rocco,i miei complimenti per la bravura nel settore
    1 punto
  28. 2000 euro è un prezzo assurdo, 5 euro invece è più o meno il prezzo di mercato in condizioni BB/MB. Saluti, Salvatore
    1 punto
  29. In queste condizioni, non suscita interesse collezionistico, è la lira più comune; vale l'argento contenuto...per dire un numero ...3 - 5 €
    1 punto
  30. Per quanto ne so io no, non erano chiamati Marenghi. La parola «Marengo» ha sempre avuto un significato ben preciso, identificando monete di borsa, così come le «sovereign» sono sempre state le sterline d'oro e non le «round pound» emesse a partire dal 1983. Circa la pausa di 10 anni in cui non furono prodotte direi che il motivo va ricercato nella grande quantità di circolante già presente. Molti tagli piccoli non furono coniati tra la fine degli anni Cinquanta e la prima metà dei Sessanta. Comunque dal 1969 fino all'avvento dell'euro le 20 lire furono prodotte regolarmente ogni anno. -------------------------------------------- No, as far as I know, the word «Marengo» always identified the gold coin, well known as a bullion coin and very popular for gifts. More or less in the same way pound coins minted since 1983 weren't called «sovereigns» but «round pounds». Production stopped in 1959 due to low demand for small change in those years. However, after 1969 business strikes of this coin were minted regularly until the switch to euro. (Was this actually the question or have I misunderstanded it?)
    1 punto
  31. @Rocco68 Il peso è di "soli" 5,80 grammi
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  32. Qui il dibattito potrebbe essere infinito. Personalmente, per le medievali, sono contrario a qualsiasi forma di imbustamento, incapsulamento e persino all'uso dei guanti. Monete così vecchie portano con sé, attraverso la patina, anche la storia di chi le ha maneggiate e dei luoghi in cui sono state conservate. Però condivido il discorso di Petrangeli, sono video divulgativi, rivolti a chi non sa nulla di monete. Mostrare i guanti nel video avrebbe un forte significato didattico. Aiuterebbe i neofiti a capire che si tratta di pezzi di storia, "da trattare coi guanti". Talvolta maneggio pergamene e carte medievali piene di polvere e di insetti morti e respiro schifezze. Ma questa non è certo l'immagine che darei ad un aspirante ricercatore. Infatti nelle giornate dimostrative gli addetti all'archivio indossano guanti candidi nuovi di zecca (che restano tali giusto il tempo della visita). Tutto questo serve anche ad insegnare il rispetto per le cose antiche. Un rispetto che nei più giovani non va mai dato per scontato. Il guanto per le monete potrebbe anche sembrare eccessivo, ma dal punto di vista didattico potrebbe inibire sul nascere ogni idea di abrasione, acidazione, raspamento ecc ecc.
    1 punto
  33. Buonasera a tutto il Forum. Controllando il vassoio dei 10 Tornesi di Ferdinando II, mi sono accorto delle differenze in questi due 1835. Oltre le evidenti impostazioni di decoro nel contorno: Uno è con perlinato e l'altro lineare. Ma quello che mi sembrava un 5, sembra riportare delle correzioni..... È stato "chiuso" ? Un particolare accomuna i due rovesci, la Corona Reale presenta la stessa mancanza nella parte centrale superiore. Cosa ne pensate, è un 1835 corretto a 6....? Grazie a chi vorrà rispondere.
    1 punto
  34. Ciao !! In attesa di capire come classificare la precedente ...ne pubblico un’altra cercando di capire meglio come classificare i denarini di Pisa secondo il libro della Prof.ssa Baldassarri. Questo denaro : peso : 0.49 gr ,diametro :16x14 mm, dimensioni della F 6x5 mm. F in contorno perlinato ,mistura con tondello brunito e Pisa intorno ad anelletto. Potrebbe essere una FIV1 oppure una IV5 ? Oppure sono ancora troppo inesperto e ho sbagliato a classificarla ? Grazie !!
    1 punto
  35. Basta leggere, riprova a leggere i post dal 38 al 43 è tutto spiegato ( se però hai almeno qualche base di fotoritocco, e sai cos'è un pixel) TIBERIVS
    1 punto
  36. buongiorno, mi intrometto nei vostri link, solo per dire che le foto dicono tanto se vuoi postare una moneta, ecco io nn posseggo la calma giusta, è neanche le giuste attrezzature, ecco perche quando posto una moneta manca della sua luce.
    1 punto
  37. Buonasera e buona domenica a tutti. Mancava il millesimo 1831 nella mia raccolta di Piastre Napoletane. Dopo anni di continue ricerche sul noto sito ho trovato un esemplare che, secondo i miei canoni, era quasi in perfetto equilibrio tra prezzo e conservazione. La disponibilità e la cortesia del venditore poi hanno fatto si che la trattativa finisse a buon fine. In effetti la moneta qualche difetto lo ha, ma appena arrivata a casa, è subito entrata nella lista delle mie preferite. Peso e diametro nella norma. Ecco le foto.
    1 punto
  38. Salve a tutti, ho esaminato attentamente il tornese in questione e mi sembra che la data sia 1583, infatti intravedo un 3 finale leggermente schiacciato. Confermo inoltre lo zecchiere Germano Ravaschieri (GR). Saluti!
    1 punto
  39. Buonasera a tutti , son riuscito ad acquistare il libro di @monbalda , però vi richiedo una mano sulla conferma dell’autentificazione che anche col libro aperto accanto , mi viene un po’ difficile : la F mi sembra sia sui 7x5 mm ; per le caratteristiche anche della P e della A potrebbe essere del gruppo IV 3a o IV 4 ? Se non facessi fatica a vedere mi sembrerebbe quasi di vedere un puntino a destra in basso della F , ma non ci sta la lettera P e allora forse son traveggole ..! Che ne dite ? Grazie !!
    1 punto
  40. La risposta e' SI attualmente, sicuramente il futuro riservera' una sorpresa. Allo stato attuale degli studi sulla monetazione sabauda non si conosce nessuna moneta attribuibile al Conte Umberto Biancamano dal quale inizia questa dinastia. Del figlio Amedeo I fino ad oggi non si conoscevano monete , vi anticipo che nell' imminente volume dell' amico Rovera avremo una bella novita' a riguardo.. Giusto per incuriosirvi ancora di piu' mi limito a dirvi che anche la Marchesa Adelaide ha battuto moneta durante la sua reggenza per i figli Pietro I e Amedeo II- Per Amedeo II avremo due nuove tipologie mentre il vecchio denaro e l' obolo che in passato erano attribuiti a questo Conte saranno trasferiti ad Amedeo III Tante altre novita' cambieranno fra qualche settimane le nostre conoscenze sulla monetazione sabauda.
    1 punto
  41. Durante l'assedio con il rame ed altri metalli recuperati dalle macerie il comandante generale Valterre fa coniare monete ossidionali ovvero prodotte per sopperire alla mancanza di denaro ad uso degli assediati. Non essendoci una zecca all'interno della fortezza viene costruito un forno in mattoni in un cascinale e quindi s’inizia la battitura delle monete. La coniazione delle monete viene iniziata probabilmente il 6 marzo, cioè solo quaranta giorni prima della resa della fortezza: circolano quindi per pochi giorni. Vengono approntate monete del valore di centesimi 50, di cui si conoscono otto diverse varianti di conio. Viene anche progettata una moneta da 25 cent., della quale, a quanto risulta, si conosce un solo esemplare che si trova ai Civici Musei di Udine. La serie si sarebbe completata con i valori di 10 e 5 centesimi, ma la capitolazione ne blocca sia il progetto che la produzione.
    1 punto
  42. Haaaaaaaa Avevo ragione io , sei diventato un professionista con adeguata attrezzatura ; ci vuole pazienza e capacità per arrivare a simili livelli ....a me preclusi . Bravissimo ,complimenti ancora ..P.S. quando mi servirà vengo da te con un paio di monete sigillate e , sconto 99% ,io sono poverino , mi immortali come sai fare solo tu ,le mie due gioie. Ciao
    1 punto
  43. Grazie per gli ammirati complimenti! Ovviamente ti garantisco che la foto fu scattata ai tempi che furono con una vetusta compatta, quando iniziai a giocare con le foto. Se noti infatti, come avevo accennato, nella foto compaiono i cenni dei riflessi sulla plastica. lo scontorno è stato effettuato con molta pazienza... Nel corso del tempo ho acquistato un'attrezzatura professionale, ed il mio sogno sarebbe proprio quello di lavorare nel campo professionale delle aste pubbliche, sogno che ha avuto un piccolo ma importante inizio, fotografando una piccola selezione di monete pregiate dell'ultima asta Varesi (la 74^). La foto in copertina al catalogo d'asta è la mia Ti allego anche una foto paragone, scattata con la vecchia compatta e la reflex che tuttora uso, di un littore stupendamente patinato. Puoi vedere non solo le differenze tecniche tra le due macchine, ma anche come nonostante le limitatezze tecniche, solo senza la bustina della plastica puoi riuscire a cogliere la vasta gamma di toni delle patine senza riflessi. Nel forum, se cerchi, ho realizzato anche una guida fotografica. Inoltre c'è il mio sito, www.ilnumismatico.com, dove puoi vedere qualche altro piccolo scatto
    1 punto
  44. Ciao ; ti ringrazio per la risposta; ad essere sincero stento a credere che la foto che hai postato sia stata fatta "attraversando " una bustina ;;..è incredibile , ma come ci sei riuscito ? Raccontala giusta : hai l'attrezzatura idonea per fare una simile foto ..vero ? O sei un professionista fotografo ? Io non riesco a capacitarmi come si possa fare una tale foto attraversando la bustina...Complimenti
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  45. Ciao, Diciamo che se si vuole fare una buona foto, che esalti la bellezza della moneta, la plastica della perizia non dovrebbe esserci. E' ovvio che in questo caso rappresenti un "collo di bottiglia" non indifferente. Quindi, sintetizzando al massimo, il concetto si riassume in: una buona (e bella) foto comincia con l'avere la moneta "nuda" in mano. Se questo non è possibile, si deve scendere a compromessi. Il compromesso maggiore sono le parti riflettenti della plastica. L'unica dritta che posso darti è quella di scattare evitando il più possibile riflessioni sulla plastica. Ti allego la foto di un marengo aratrice (in oro rosso), scattata da dentro la bustina peritale tanti anni fa con una vetustissima compatta digitale. Il riflesso c'è, ma è "poco" percepibile, e ciò ha facilitato anche l'operazione di scontorno
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  46. + In edizione Originale, skuby
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