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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/19/19 in Risposte

  1. A Milano un convegno organizzato dall' Università Cattolica, dall' Università di Salerno e col sostegno dei NIP, presso i locali della Cattolica, il 16 e il 17 settembre. Argomento: "Monete frazionate. Aspetti economici, questioni cronologiche, quadri regionali". Ma cos'è una moneta frazionata? Si tratta di una moneta spezzata in più parti, anche tre o più, ciascuna delle quali circolava autonomamente. Un'usanza soprattutto della Roma tardo repubblicana o del primo impero, quando a volte mancavano monete e si risolveva il problema così. Un po' come se oggi si spezzasse una moneta da un euro in due e si usassero le frazioni come se fossero 50 centesimi. All'evento parteciperanno numismatici, archeologi, docenti universitari, ricercatori, studiosi, personale delle Soprintendenze e degli Istituti ed Enti di Ricerca, appassionati. Il programma è ricco e tutti gli interventi saranno pubblicati sulla rivista "Dialoghi di numismatica". Per info, è disponibile la mail [email protected]
    2 punti
  2. Ciao a tutti Dopo diverso tempo, aggiungo alla mia collezione questa moneta con al R/ una barca a vela. Isola di Man. 2 pence 2000
    2 punti
  3. Tra le ardite costruzioni ingegneristiche degli antichi Romani (post10) valgono un cenno i ponti degli acquedotti di Gard e Segovia . L'interessante riferimento alle cisterne sotterranee di Venezia (post11) un poco ricorda l'Idume, il fiume che scorrerebbe per lungo tratto sotterraneo sotto il centro città di Lecce, con accessi da alcuni edifici, e che a quei cittadini avrebbe anche fornito nei tempi, un qualche contributo idrico .
    2 punti
  4. Buona giornata I veneziani non potevano però limitarsi a bere solo acqua piovana , le scorte di acqua potabile potevano essere integrate attingendo acqua dal fiume Brenta (la Brenta in veneziano) grazie all'opera degli “Acquaioli o Burchieri” che provvedevano al trasporto dell'acqua del fiume su barche (burchi) fino a Venezia e qui scaricata nei pozzi con delle canaline in legno (gorne); i capricci della meteorologia e la possibilità che i pozzi stessi e la foce del Brenta venissero inquinati erano comunque una spada di Damocle che li preoccupava incessantemente. Burchieri che, con le gorne, riempiono i pozzi. Il corso del fiume Brenta era già stato deviato (insieme a quelli di altri corsi d'acqua), fin dal XII secolo, perché dalla sua foce entravano in laguna troppi detriti e quest'ultima si stava interrando, tanto che si stava creando una lingua di terra che avrebbe unito Venezia a Lizza Fusina in terraferma. Con importanti lavori di ingegneria idraulica chiamati “intestadure”, la foce naturale del Brenta era stata sbarrata con un argine e spostata di vari chilometri più a sud, allungando il suo corso che veniva fatto scorrere parallelo al litorale della laguna e convogliato nel canale Resta d'aglio; questa operazione era stata denominata “tajada” (tagliata). A tutti i barcaioli era fatto divieto di superare l'argine per passare dalla laguna al Brenta e viceversa, le imbarcazioni dovevano seguire il nuovo corso. Nella seconda metà del 1500 veniva costruito, a cavallo dell'argine, un macchinario detto il “carro” che, mediante un sistema di piattaforme mobili, scivoli, cime e verricelli mossi da forza motrice animale, sollevava i burchi e consentiva il superamento dell'argine, dall'una all'altra parte; così facendo si dimezzava l'uso di burchi e si evitava il trasbordo dell'acqua dalla barca sita nel Brenta alla barca sita in laguna. Schema del "carro" Schema topografico dell'argine a Lizza Fusina e della posizione del carro" Il divieto di scavallare l'argine con le barche venne abrogato per le sole esigenze degli “Acquaioli”. saluti luciano
    2 punti
  5. Di custode in custode, Amati e studiati.... Arrivano a noi per poi riposare in altri vassoi. Altre mani, altri posti... altre cure.... Viaggiatori del tempo.
    2 punti
  6. E si dovrebbe essere proprio cosi carissimo, allora magari ci sarebbe maggior riscontro ed interesse, ma se remano sempre gli stessi, dopo forse potresti anche essere frainteso...
    2 punti
  7. Per confronto condivido anche il mio 5 Tornesi 1798 con P sotto lo stemma. Entrambi senza il punto di compasso, né al dritto e né al rovescio in mezzo ai tre gigli.
    2 punti
  8. Bel modulo largo complimenti è veramente gradevole, riguardo le incrostazioni anche io le lascerei dove sono, danno un qualcosa in più alla moneta
    2 punti
  9. Buonasera a tutti, ennesima apparizione in vendita sul noto sito della "riproduzione moderna" della Piastra 1854 con nel taglio i FERT I falsari si stanno raffinando: Patine artificiali e qualche segno di usura e contatto. Non mi stancherò mai di avvisarvi, chiedete foto del taglio e sopratutto il peso... Non è in argento e non arriva ai 27,53 grammi. Qualche inesperto ci sarebbe cascato. Per farvi vedere fino a che punto sono arrivati. Ho avvisato il venditore, l'ha subito rimossa.
    2 punti
  10. Ciao @fronesis, di primo acchitto mi paion incrostazioni di cuprite. Io le trovo gradevoli, danno un tono di "storicità" alla moneta e non le toccherei. Non so comunque aiutarti sul come fare. In ogni caso, pur avendo il conio stanco, è un esemplare molto gradevole. Complimenti! Ciao.
    2 punti
  11. Buona giornata Discussione molto interessante che mi dà l'opportunità di descrivere una situazione diametralmente opposta a quella romana e di tutte quelle città costruite in terraferma, dove l'acqua potabile poteva essere presente sotto forma di sorgenti naturali, fiumi o rii, oppure estratta da pozzi artesiani o convogliata da acquedotti più o meno lunghi. A Venezia non c'era acqua potabile e non era disponibile in nessuno dei modi sopra citati; il diarista Marin Sanudo, intorno al 1500, scriveva correttamente che “Veniexia è in aqua et non ha aqua”; in città, fin dai suoi albori, si beveva esclusivamente acqua piovana. Già nell'alto medioevo nasceva quindi l'esigenza di raccogliere l'acqua piovana in specifiche cisterne che a Venezia assunsero il nome di "pozzi alla veneziana", denominazione che li differisce da quelli artesiani che raccolgono l'acqua da fonti sotterranee. Com'erano costruiti i pozzi alla veneziana? Innanzitutto la realizzazione era affidata alla confraternita dei “Pozzieri”, aggregata all' “Arte dei Muratori”, costituita da esperti che si tramandavano la professione di padre in figlio e che avevano l'obbligo di lavorare esclusivamente per la costruzione dei pozzi all' “uso di Venezia”; venivano privilegiate aree rialzate che non subissero l'intaccamento dell'acqua salata in caso di innalzamento del livello delle maree, in caso contrario si provvedeva artificialmente all'innalzamento dell'area prescelta; si scavavano delle vasche profonde circa 1,5 metri con delle pareti adeguatamente coibentate da uno strato di circa 50 cm di argilla; sul fondo veniva posta una pietra d'Istria sulla quale veniva costruito verticalmente la canna o sifone centrale in mattoni, che avrebbe consentito il pescaggio dell'acqua e tutto intorno si depositavano strati di ghiaia e sabbia che avrebbero filtrato e depurato l'acqua. La vasca veniva poi sigillata dalla pavimentazione e venivano predisposti dei tombini in adeguati avvallamenti che facilitassero l'adduzione dell'acqua, detti pilelli o gattoli; infine prendeva posto, sopra la colonna, la così detta “vera da pozzo”, generalmente realizzata in pietra d'Istria, rifinita con decorazioni e bassorilievi. Sezione tipo di un pozzo. Esempio di pozzo rialzato. Le “Vere da pozzo” a Venezia erano ovunque; ancora oggi se ne possono contare circa 600 pur non essendo in uso, ma alla fine della Serenissima erano circa 7.000. Per vederne di parecchi tipi, è sufficiente navigare in internet …. ce ne sono alcune estremamente pregevoli, che denotano la maestria degli scalpellini; ci sono poi le uniche due realizzate in fusione di bronzo, all'interno di palazzo Ducale Poiché il costo per la realizzazione di un pozzo era estremamente costoso, la maggior parte di questi veniva fatta realizzare da congregazioni religiose in prossimità delle loro chiese e/o all'interno dei conventi, oppure da famiglie nobili in prossimità e/o all'interno dei loro palazzi; in ogni caso la maggior parte di questi erano accessibili dall'intera popolazione, seppur in determinati orari. C'erano pure i pozzi fatti costruire da famiglie nobili e realizzati in diversi campi o campielli della città per semplice benemerenza (questi riportano scolpito sulla “vera” lo stemma della casata), nonché quelli costruiti a spese dello Stato, ma il numero di questi ultimi rappresentava circa il 10% del totale; su questi era immancabile la presenza del leone marciano, scolpito in “maestà” o “andante”, tutti, o quasi, scalpellinati dalle zelanti masnade giacobine. Per sovrintendere alla manutenzione, pulizia e controllo della salubrità del pozzo concorrevano varie istituzioni; in primis c'erano i fanti dei Provveditori alle Acque, Santità e Comun, seguivano poi i parroci ed i capicontrada, ai quali erano anche affidare le chiavi della copertura della "vera" che veniva aperta due volte al giorno: mattina e sera, al suono della “campana dei pozzi”. Intorno alla metà del 1400 ci si accorse che, comunque, la quantità d'acqua piovana non era sufficiente per dissetare i veneziani; bisognava integrare l'acqua dei pozzi con altra acqua e quindi rivolgere la ricerca in terra ferma. Questa è però tutt'altra storia, che vedrò di sviluppare prossimamente, perché Venezia è particolare e unica e quasi tutti gli aspetti che la coinvolgono, anche quelli che sembrano semplici, in verità non lo sono mai. saluti luciano
    2 punti
  12. DE GREGE EPICURI Io al rovescio leggo: SS VV E (opp. B) M SOR S QUIT. Vista la scritta ROMA, suppongo si tratti di un testo latino (abbreviato). Proporrei, con riserva: Sanctae Virgines Beatae Martires Sorores Sanctae Quiteriae. In effetti si vede un folto gruppo di donne, direi 8, tutte con la foglia di palma, simbolo del martirio. Tutte sorelle? Occorre approfondire la storia di questa santa Quiteria, per me del tutto sconosciuta.
    1 punto
  13. Vista la tua ultima passione per gli argenti, perchè invece di aprire singole discussioni non continui questa? Se non la conoscevi penso ti prenda un mezzo colpo ?!
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  14. Buonasera, vi ringrazio per le vostre opinioni, anche @Rocco68, infondo lo spirito del Forum è anche quello di confrontarsi, sono contento che sia una variante, ma sarei stato contento anche nel caso fosse stata comune. Non vi nascondo che l'altra sera ad una fiera di paese, una bancarella di cianfrusaglie aveva anche una medaglia di acciaio, neanche bella, ma solo perché era rotonda mi aveva acceso una fiammella indescrivibile negli occhi, mi hanno dovuto portare via di peso, non era mia intenzione acquistarla ma mi teneva incollato lì. ?
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  15. Grazie della consulenza
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  16. Sulla moneta medioevale si guarda anche la conservazione ma per le monete spicciole se la moneta è integra, abbastanza integra, sia nella leggenda che nel campo allora la conservazione c'è. Bisogna affinare un ottimo l'occhio per capire se la conservazione è abbastanza... Forse l'unico modo è avere l'occasione di vedere monete si in internet che dal vivo. Ci vuole un attimo di pazienza per riuscirci. Al inizio si acquisterà qualche moneta non ancora ad un livello buono possibile, significa che bisogna allenarsi ancora un pochino. Più importante della conservazione è la rarità. Si può collezionare una moneta per tipo oppure tutte le varianti che, di solito, contraddistinguono la leggenda. Si può trovare una moneta abbastanza integra non comune con meno di 30 euro. Monete interessanti. Secondo me le monete medioevali vanno acquistate non tanto in asta quanto ai mercatini
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  17. Buonasera, mi permetto di confermare Simonesrt , la moneta è più che buona e tutte quelle bollicine.... che sono state segnalate, credo che in primis siano frutto della bustina di plastica che contiene la moneta e che dovrebbe essere anche periziata e penso che qualsiasi moneta con quel livello di ingrandimento possa riservare qualche imperfezione, ma ripeto questa è semplicemente una mia impressione, F.P.
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  18. Buonasera Rommel88, grazie per l'indicazione, ho controllato ma non corrisponde alla moneta da me postata, è sicuramente Probus ma non è quello il RIC e scrutando non ho trovato uguali alla mia, come si può notare in mezzo ai piedi di Vittoria e l'Imperatore nel RIC 731 II c'è un II mentre nella mia una stella, inoltre nella dicitura in basso nel 731 vi è XXI nella mia XXIB spero di essermi spiegato al meglio, ora speriamo di qualche aiuto per rintracciarla, saluti F.P.
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  19. 1 punto
  20. RIC 731, II Probus Silvered AE Antoninianus. Siscia mint, 282 AD. IMP C M AVR PROBVS P F AVG, radiate, cuirassed bust right / RESTITVT ORBIS, Victory standing right presenting wreath to emperor standing left, holding spear; II in lower centre. Mintmark XXI. Cohen 509.
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  21. Buonasera, sembrerebbe una moneta del regno di ponto... https://it.m.wikipedia.org/wiki/Regno_del_Ponto
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  22. Da Interista...molto piacevole ! La storia della nascita è anche molto interessante. Ve la risparmio, tra Aquile laziali e Lupacchiotti romanisti ! ( per chi volesse leggere: https://www.bauscia.it/storia-inter/inter-le-origini-e-il-primo-scudetto-1908-1919/ ). Ma domani è il Cinquantenario dello sbarco sulla Luna ! e quindi vado a mitraglia postando una serie di monete "centennali" che ricordano il '69 ( senza allusioni !) Il 1769 è un mezzo Scudo di Carlo Em III per la Sardegna 1669 è un 5 Soldi di Carlo Em. II 1559 è tratto da " Bobba - Monete di Casa Savoia " ed. 1971
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  23. Le aree monetarie sono un altro aspetto da considerare. Nel XII secolo abbiamo il Regno Italico che usa il denaro d'argento e nell'Italia meridionale e Sicilia usano monete in rame e i tarì in oro o monete straniere. Si delineano nello specifico altre aree come quello del denaro pavese per il Regno Italico, il denaro veronese per la Marca veronese e il denaro lucchese per l'area dei Conti di Canossa. Si affiancano altre nuove monete di zecche esistenti come quelle di Milano, Venezia e poi Genova, Asti, Piacenza. Queste aree che non sono impermeabili tra loro sono sede di zone di commerci e finanza.
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  24. Beh, visto che hai citato la nascita dell'Internazionale nel post precedente, per par condicio, va citato che nel 1927 nasce la maggica!
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  25. Caro rikkk, la moneta è collezionabilissima, anzi te la invidio ? Secondo il mio modesto parere è un BB e, per un millesimo così, è tanta roba ( come dicono i giovani !). Sarebbe interessantissimo che qualcuno di noi ricercasse i vari passaggi nelle Aste di questi Scudi per ristabilire un po' di ordine sulla vera Rarità degli stessi. Infatti i Manuali riferiscono la Rarità sulla Tiratura, non considerando che molti di essi sono stati ritirati e rifusi, che le annate iniziali e finali sono state coniate con altra data etc. Sarebbe molto interessante sapere l'esperienza dei Professionisti ( e mi sembra che in questo forum ne siano iscritti molti ). Molti di noi stanno cercando una moneta classificata R o R2 quando è quasi introvabile, altre magari R3 passano abbastanza frequentemente in asta. Ad esempio posto il 1856 TO della mia raccolta, ( poco disponibile da Commercianti e pochi passaggi in asta ) forse un po' sottovalutata come stima dai vari Manuali, in quanto, a mio parere, una delle più difficili da trovare. Cosa ne pensi ? Ciao
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  26. I am sorry but I am not sure why/what @Tinia Numismatica is trying to say but I feel he is defending the auctioneers? As far as I am aware the Krotonians, the Sybarites and the Metapontians did not colonise the UK and as far as I am aware teleportation has not been achieved yet, so in some way these coins were smuggled outside their place of find (probably Italy) to the UK. For me saying if coins were out of Italy before a cut off date is like the ostrich hiding its head in the ground and feeling safe that it cannot be spotted. Of course these are not rare or unique coins so they would never have been displayed in any museum but that does not aleviate the fact that they have been smuggled. As for business ethics, I have seen a big decline during the past years. You can easily notice that Athenian tetradrachms with the characteristic appearance of the recent hoard are auctioned as with cabinet toning or from european collections formed before 20xx. And the laughable provenance of Prof. Pozzi who was another Pozzi and not the one one would assume. A couple of weeks ago a turkish citizen was arrested by customs officers trying to enter Greece with seven 0.5 litre plastic bottles full of around 1000 greek silver fractions (probably from Miletos). His destination was Munich. Where do you think all the crap Hubert is selling is coming from? From coin trees in his garden? And also note that he cooperates with ROMA to whom he channels the best coins as he stopped his own auctions. Cooperating with someone who considers tooling the equivalent of makeup for women is like dancing with the devil. So please don't preach about ethics in auctions.
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  27. Notoriamente gli antichi alchimisti associavano l'argento alla Luna, fatto sta che volgarmente viene detto metallo lunare, più per somiglianza fisica con il colore del nostro satellite che per reali questioni tecnico-fisiche. Che io sappia l'argento non è presente nè in forma minerale nè tantomeno metallica. Quindi quale miglior occasione per vederne un abbinamento eccezionale.
    1 punto
  28. Ma è sempre questa? Ti hanno già detto, e confermo, che non vale nulla, aprire altre discussioni non fa lievitare il suo valore petronius
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  29. taglio         5 cent paese   Spagna anno 2019 tiratura ?? condizioni spl città Milano Note News?
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  30. Salve , altre notizie riguardo all' argomento principale del Post : la foto sottostante mostra la sezione del canale sotterraneo dell' acquedotto in un punto in cui emerge da sotto terra nei pressi del Casale chiamato Roma Vecchia , le lettere in rosso indicano : A canale della Marcia , B resti delle Tepula collocata sopra , C rinforzo , forse del periodo adrianeo , D altro rinforzo forse del periodo severiano , P canale dell' Acqua Felice di Papa Sisto V , F - F' , arcate dell' acquedotto della Claudia e dell' Anio Novus . Foto tratta dallo stesso scritto del Lanciani di cui sopra .
    1 punto
  31. taglio         2 euro BNDR paese   Austria anno 2015 tiratura 2.500.000 condizioni bb città Milano
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  32. Proviamo a continuare….ma come si legge una moneta ? Bisogna individuare in legenda la piccola croce che spesso c'è o il simbolo che la sostituisce e da lì in senso orario procedere nella lettura. A volte troverete abbreviazioni per impossibilità di riporto per esempio dei vari titoli. A volte i caratteri sono di tipo gotico, successivamente di tipo romano come nella monetazione sforzesca, nell'Italia meridionale vennero utilizzati i caratteri cufici.
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  33. ...ho girato e rigirato la foto almeno una decina di volte... e sembra che l'ultima lettera (forse quella che si riesce a leggere meglio delle 4) è proprio una E. quindi, LATE (un doppio mi piace ad ak72)... poi quando inserisce quelle schede... mi fa andar via di testa! - ma quante ne sa! ☺️
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  34. bella la foto e bellissimo il tondello! come te l'hanno periziata?
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  35. una moneta proof in mia collezione; da un forte richiamo storico ed anche geografico per ciò che rappresenta: il rovescio della moneta d'argento con protagonista Marco Polo (1254-1324) con la famiglia innanzi a Kublai Khan. Marco Polo, partito nel 1271, farà ritorno a Venezia nel 1295
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  36. Buongiorno, @Rocco68e @giovanni0770 mi state facendo morire di invidia? sana e Fraterna invidia, complimenti per i vostri 5 tornesi, mai visti di cosi belli e interessanti. Con dei rilievi così nitidi, i dettagli dello stemma così PULITI. UN Cordiale saluto
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  37. In questo rovescio si vede bene. 5 Tornesi 1798 con P sotto i rami.
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  38. A volte basta poco anche un semplice telefono.. Complimenti bella foto... E be tondello ovviamente...
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  39. Ciao @Legio II Italica, una discussione molto interessante e scritta molto bene, davvero ! Ho un dubbio: dove si trova esattamente il Ponte Lupo? Buona serata. Stilicho
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  40. Per rimanere in tema "Medaglie" va ricordato l'episodio delle olimpiadi londinesi, dove l'italiano Dorando Pietri lasciò una pagina di autenticità nello sport olimpico: lui vinse sorretto da alcune persone perchè arrivò stremato al traguardo: per questo motivo fu squalificato, ma: qualcuno riconda a chi fu dato l'oro? Da Wikipedia: Dorando Pietri, è stato un maratoneta e mezzofondista italiano, passato alla storia per il drammatico epilogo della maratona ai Giochi olimpici di Londra 1908: tagliò per primo il traguardo, sorretto dai giudici di gara che l'avevano soccorso dopo averlo visto barcollare più volte, stremato dalla fatica. A causa di quell'aiuto fu squalificato e perse la medaglia d'oro, ma le immagini e il racconto del suo arrivo, facendo il giro del mondo e superando la cronaca viva di quei giorni, lo hanno consegnato alla storia dell'atletica leggera. Nonostante quell'oro sia stato vinto da Johnny Hayes, il nome di Dorando Pietri richiama subito uno degli episodi più celebrati dei Giochi olimpici.
    1 punto
  41. Buongiorno, oggi facciamo un salto indietro, anno 1908, per questo millesimo posto il 20 Centesimi Regno D`Italia Donna Librata collezione Litra68 , moneta semplice e fortemente allegorica. Per gli eventi di quest'anno ho come al solito cercato notizie dell'Italia e Estere. Alcune Tristi altre piacevoli, così come è l'alternanza nelle nostre vite. Buona lettura e sono graditi vostri interventi. 28 dicembre Il terremoto di Messina, uno degli eventi più catastrofici dell'inizio secolo, danneggia gravemente in 37 "lunghissimi" secondi le città di Messina e Reggio, provocando quasi 120.000 morti. Si aprì subito una gara di solidarietà internazionale tra navi straniere ed italiane per portare aiuto ai superstiti e trasportare sui luoghi colpiti dal sisma i materiali e gli uomini necessari. I primi soccorritori giunti a Messina furono i marinai della flotta imperiale russa, che si trovava nel porto di Augusta per le esercitazioni; appresa la notizia della sciagura, l'Ammiraglio Livtinov salpo' nella nottata del 28 dicembre e giunse a Messina la mattina successiva. I russi si adoperarono con grande eroismo nell'opera di salvataggio, scavando anche con le mani sotto le macerie. Solo nel primo giorno salvarono un centinaio di persone e trasportarono circa 500 feriti sulle navi. Nei giorni che seguirono fecero la spola con le città di Palermo, Siracusa e Napoli, prestando soccorso a più di 2.500 vittime del disastro. La solidarietà russa per Messina andò oltre il primo e immediato soccorso: fu costituito un comitato Pietroburgo - Messina che inviò generi di prima necessità e raccolse fondi per la ricostruzione, lo stesso Zar donò 50.000 franchi. Lo scrittore Maksim Gorkij contribuì, scrivendo un libro sul terremoto, i cui proventi furono donati alla città.
    1 punto
  42. Concordo con Paparoupa esemplari genuini, probabile medesimo conio, puliti uniformemente , usciti sul mercato tutti insieme, e inoltre medesima casa commerciale che li mette in vendita. L’ipotesi piu’ probabile e’ un collezionista seriale, che ha dedicato la sua passione a raccogliere in 50 anni tutti gli esemplari dello stesso conio che ha poi pulito tutti insieme, e ha deciso di venderli tutti insieme ( eccezionale strategia commerciale) attraverso lo stesso dealer, senza citare ovviamente la provenienza . L’altra ipotesi - assai meno probabile - è che vengano da un hoard.... ?
    1 punto
  43. E naturalmente sono solo medaglie, niente a che vedere con le monete. petronius
    1 punto
  44. Taglio: 2 euro cc Nazione: Grecia Anno: 2004 Tiratura: 34.495.000 Conservazione: BB Località: Bologna Taglio: 2 euro cc Nazione: Grecia Anno: 2016 B Tiratura: 742.000 Conservazione: BB Località: Bologna
    1 punto
  45. Ciao, sembrerebbe questa di Stolberg, o molto similare. https://www.ma-shops.com/sesambestcoins/item.php?id=35949&lang=en
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  46. Grazie a tutti! Penso che questa moneta sintetizzi ció che rende affascinante la numismatica: arte e storia. Non vi è dubbio che l’incisore fosse un grande artista (di cui purtroppo non conosceremo mai il nome) per la carica di pathos e di solennità che ha infuso nel ritratto di Ercole e nella scena della lupa, con una miscela di realismo, simbolismo e stilizzazione che (a me) lascia senza fiato per la sicurezza e l’audacia nel tratto. E la scelta non poteva essere migliore per il primo argento coniato nell’Urbe: coloro i quali si trovarono per le mani questo simbolo di forza e primato della tradizione sicuramente ricevettero a prima vista un chiaro segno della grandezza di Roma.
    1 punto
  47. Non era il doppio, ma il mezzo mecheleer . Puoi vedere tutte le caratteristiche.
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  48. Oggi ho visto la pubblicità delle lire 500 caravella PROVA in oro della Editalia. Racconta il famoso attore con la bambina che era una moneta sbagliata e appena accortisi dell'errore l'hanno ritirata dalla circolazione. Ovvio che non potevano dire che la Prova era una regalia per i Parlamentari.
    1 punto
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