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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/22/19 in Risposte

  1. Stessa ciotola , ho preso anche questo pound del 2006, che rappresenta il ponte ferroviario in stile arco egiziano a Newry nell'Irlanda del Nord.
    3 punti
  2. Buonasera a tutti, Ho da poco acquistato un Tornese del 1832 di Ferdinando II, pensando fosse un doppione. Data la difficoltà nel reperirlo, mi sembrava provenissero tutti da una sola liberata..... Mi sbagliavo! Furono approntati più conii del dritto e del rovescio. In attesa che mi arrivi la variante, condivido il mio primo Tornese 1832.
    2 punti
  3. Come detto sopra da @Saturno monete comuni, e oltretutto,, per la maggior parte, penalizzate dalla conservazione. Ma c'è il rovescio della medaglia sono monete che hanno svolto in pieno il compito per cui sono state create, e vanno apprezzate per questo, inoltre possono costituire una base per iniziare una collezione. petronius
    2 punti
  4. 2) sx: 25 Cent 1929 Belgio dx: 5 Cent 1925 Belgio
    2 punti
  5. Ciao, direi in assoluto quelli dei ministati, in particolare le prime annate e come capostipite Monaco. Poi c'è qualche rarità negli stati membri tipo la 2€ cc Finlandia 2004 e Slovenia 2007. Poi ci sono anche le varianti di conio (simbolo direttore e di zecca) di Malta e Lussemburgo. Poi ad esempio una piccola chicca poco conosciuta è la 2€ ordinaria Olanda 2017 con variante del simbolo direttore di zecca. Ma più che per rarità del pezzo le classifico rare a causa del prezzo elevato, in quanto per la cifra giusta sono tutte facilmente reperibili. Per quanto mi riguarda la più RARA di tutte (per numero di esemplari prodotti) è la mini serie euro Olanda 2002. Un grande saluto da Euro Channel / Alex-Vee
    2 punti
  6. Buon pomeriggio A cavallo del 1500 ci furono, in verità, progetti per la costruzione di un acquedotto che portasse l'acqua a Venezia dalla terraferma, una costruzione fissa che avrebbe fatto risparmiare non pochi denari allo Stato ed evitato tutto il lavoro di trasbordo dell'acqua dal Brenta alla laguna, ma l'aggressione subita dalla Serenissima nella guerra di Cambrai (1508-1516), bloccò questa aspirazione. Per ben due volte i nemici arrivarono ad un tiro di schioppo dalla città; salendo sul campanile di San Marco si potevano vedere i roghi delle case messe a sacco a Mestre e Fusina; cosa sarebbe successo se ci fosse stato un acquedotto in muratura tra la terraferma e Venezia? Certamente avrebbe facilitato i nemici che avrebbero potuto usarlo come ponte ed accedere alla città; Venezia non sarebbe stata più isolata e protetta dalla sua laguna. La crisi finanziaria che seguì, ipotecò le finanze per decenni ed il progetto di un acquedotto venne accantonato; poi arrivò la peste nel 1575, che causò più di 50.000 decessi nei successivi due anni; praticamente morì per il morbo un veneziano su tre. Non c'erano soldi da spendere se non per dare seguito al voto fatto per ottenere l'aiuto divino ed edificare la famosa Basilica del Redentore progettata da Andrea Palladio, a ringraziamento della cessazione dell'epidemia. Basilica del Redentore: Bisogna attendere il 1609 per vedere nuove iniziative idrauliche che interessino l'approvvigionamento di acqua dolce a Venezia, quando il proto Cristoforo Sabbadino sentenziò che si doveva: “tuor l'aqua dolce al Dolo”. A questa data il canale del Brenta, dal quale si traeva l'acqua attraverso il “carro”, non garantiva più la salubrità di un secolo prima; veniva così deciso di smantellare l'antica struttura e di costruire la Seriola, un canale di circa un metro di larghezza e lungo circa 13,5 chilometri che, pescando l'acqua dal Brenta più a monte, in prossimità del paese di Dolo, la convogliava verso delle apposite vasche di decantazione lungo il percorso, atte a garantire la sua depurazione e che la faceva arrivare fino a Maranzani, una frazione di Fusina, distante da questa circa 11 chilometri: in questa nuova ubicazione avveniva il trasbordo dell'acqua sui burchi. Sulla Seriola era interdetta la navigazione e qualsiasi attività che ne pregiudicasse la salubrità; nel punto di congiunzione tra il Brenta e la Seriola, la Serenissima posava una lastra di marmo con inciso un bel leone di San Marco e sotto la scritta HINC VRBIS POTVS (di qui l'acqua potabile per la città); scritta che ancora si conserva nella via Garibaldi di Dolo. Questa situazione continuò ben oltre la caduta della Serenissima e solo con la costruzione dell'acquedotto nel 1884 a Venezia si potrà avere l'acqua corrente e cosa mai vista prima di allora, anche le fontane, come quella installata – seppur provvisoriamente – in piazza San Marco. Con questo intervento ho terminato il racconto che riguarda l'acqua potabile a Venezia e ringrazio coloro che l'hanno apprezzato. saluti luciano
    2 punti
  7. Giusto per completezza, vi allego le immagini del listino di vendita (che fece appunto da report preliminare) del ripostiglio in questione, il venditore me l'ha fatto recapitare l'altro giorno via posta in originale: si tratta di un bel documento dell'epoca che fa da corredo alle monete. Interessante anche vedere i prezzi che avevano certe monete una quarantina d'anni fa! Buona lettura
    2 punti
  8. Per me la moneta è buona, è solamente molto usurata. Saluti
    2 punti
  9. la curiosità è che quel cassettino contiene spiccioli moderni di vari paesi tra cui anche 5 eurocent. E questo nonostante l'euro sia entrato in circolazione nel 2002 mentre l'opera è del 1995.....Un ripensamento dell'artista?? Un'introduzione della monetina da parte di terzi??? Non lo so... Ma mi piaceva coinvolgermi nelle mie elucubrazioni....
    2 punti
  10. Il 19 luglio si è svolto a Montopoli in Val d'Arno (PI) l'evento "Come si faceva...: la produzione delle monete e delle insegne di pellegrinaggio nel Medioevo" (qui la locandina: http://www.lamoneta.it/topic/50962-denari-di-lucca/?do=findComment&comment=2010514 ). Con una interessantissima rievocazione, Floriano Cavanna dell'Associazione Arké - Archeologia Sperimentale (Sito Web: http://www.arkearcheologiasperimentale.it/ Facebook: http://www.facebook.com/arkearcheologiasperimentale.it/ ) ha mostrato il processo produttivo delle monete nel Medioevo, dalla preparazione dei conii alla coniatura vera e propria. Ripercorriamo qui quello che è stato mostrato, cominciando con una panoramica degli oggetti che avremmo potuto vedere in una zecca medievale. Conii e punzoni per prepararli, martelli, una bilancia per il controllo del peso, dei tondelli pronti per essere coniati e infine, naturalmente, delle monete appena prodotte.
    1 punto
  11. In realtà fu la riforma carolingia, realizsata nell'ultimo decennio del sec. VIII, che mise ordine in una miriade di differenti misure monetari, mettendo le basi per ciò che sarebbe diventato, di lì a pochissimo, il Sacro Romano Impero. Carlo Magno, in un tentativo (peraltro riuscito) utilizzò la riforma anche come lterore elemento unificante dei territori a lui soggetti. La riforma prevedeva la divisione della libra carolingia in 240 parti , questo dava dei denari di ottimo argento del peso di circa 1,70 gr. Da questa riforma nacquero poi, nel tempo, i vari sottomultipli e divisionali tra cun i grossi, ecc. Si tenga presente che parlare di "medioevale" non significa nullo di preciso , il medio evo fu un periodo lunghissimo e molto diverso per zone e paesi e zecche.
    1 punto
  12. a livello straniero, secondo me, occorre almeno citare: grosso tornese (nato in Francia ed imitato in area germanica ed italiana) denaro tornese (nato in Francia ed imitato in Italia e negli stati crociati) dinar arabo (imitato in Italia meridionale, negli stati crociati e - credo - in Spagna)
    1 punto
  13. Cavallo Napoletano privo di sigle, dovrebbe essere, a memoria, mir 84, correggetemi se sbaglio.. saluti Eliodoro
    1 punto
  14. Per me siete tutti pazzi (): 1- la terra è piatta, cosa ormai risaputa da millenni; 2- la terra sta al centro dell'universo, e sono tutti gli altri a girarci intorno, come detto nelle scritture, e come si vede ogni giorno quando Sorge il sole o quando Tramonta, è fattuale; 3- il sole, la luna e le altre stelle fanno parte della volta celeste, ma sono piatte anch'esse, come abbiamo già detto per la terra, ma rigirate in senso opposto quindi è impossibile qualunque atterraggio perché, semmai esistesse una navicella capace di arrivare a tale distanza, essa non potrebbe atterrarci sopra, è una questione di fisica; 4- inoltre se non bastassero le scritture c'è anche Aristotele che lo dice , e io mi fido di lui. Chi tra noi potrebbe mai comunque contraddire una personalità di tale spessore ? 5- qualcuno accennava poi ( @Legio II Italica) alle rocce riportate, ma scusate chi potrebbe asserire che quelle siano realmente extraterrestri o semplicemente delle rocce particolari ma del nostro pianeta ? Qual è la prova principe per dimostrare che provengono dalla Luna ? Con cosa le possiamo confrontare se sono state effettivamente riportate da fuori ? Quindi basta con la scienza e queste diavolerie moderne, che annebbiano il cervello e prendiamo tutti il cilicio e iniziamo a pentirci dei nostri peccati. PS: vorrei fare una precisazione e mi rivolgo solo a quelle menti acute che chiedono un'identificazione priva di foto e di tutto il resto, (sia ben chiaro, tutti gli altri non ne hanno bisogno) che questo è un post ironico, e se qualcuno non lo ha capito, chiedo scusa e gli faccio eventualmente un disegnino più tardi.
    1 punto
  15. 3) sx: 1 lira serie Impero 1940 - la particolarità qui sta nell'errore di conio della data dell' "EF" che presenta un I in più (XVIIII) dx: 10 heller 1894 Impero Austroungarico
    1 punto
  16. Salve a tutti Ecco il piccolo bottino di un rapido giro ad un mercatino...purtroppo ho trovato una sola ciotola... 5 monete 1 euro + una in gentile omaggio 1) sx: 50 pfennig Repubblica di Weimar 1920 zecca D (Monaco) dx: 200 marchi 1923 Repubblica di Weimar 1923 zecca A (Berlino)
    1 punto
  17. Scusa, cioè ? In teoria (ma anche nella realtà) tutti i pezzi prendono il volo: o perché acquistati o perché non acquistati e poi ritirati. Forse intendevi i pezzi che ti piacciono e che ti sono sfuggiti ?
    1 punto
  18. Grazie per la bella moneta postata. Riferendomi al post di Litra68, confesso che non conosco niente di " orientale ", anche perchè è un mondo molto difficile da capire per noi. Di Psicologia qualcosa "mastico" e questa moneta mi fa venire in mente, quando giovane studente di Medicina ero orientato a diventare Psichiatra. Il primo anno di Medicina è terribile, gli esami ( Anatomia I - II -Chimica - Biochimica - Istologia ) mietevano il 95 % degli Studenti. Siccome al Liceo mi interessavo di Psicologia, inserii nel piano studi l'esame di Psicologia, professore giovane e brillante, allievi... una decina ( quell'anno a Torino eravamo iscritti in 1600 ! ). La lezione finiva alle 20 e qualche volta finivamo in Birreria con contorno di Hamburger e patatine ed il Prof era quello che ci dava dentro di più ! All'esame ero comunque preparato, ma il Prof era un'altra persona ( aveva bisticciato con la moglie ?) . Alla fine mi bocciò di brutto, consigliandomi di cambiare "settore". Lo presi in parola, per fortuna ( sarei forse stato più "psichiatrico" dei miei futuri pazienti ). Comunque continuo ad avere un odio/amore verso la Psicologia e/o Psichiatria. Cambiamo pagina e anno. Sto documentandomi sulla Storia e Numismatica dei Borboni (veramente interessante anche se sono un Savoiardo !) Nel 1859 - 22 maggio - ( sono 160 anni ) spirò il Re Ferdinando II Re delle Due Sicilie, uomo controverso che, nel bene e nel male aveva comunque cambiato la storia del Sud. Nonostante fosse chiamato "Re Bomba" per le repressioni del 1848, era molto amato dalla gente. Era sanguigno, eccessivo in molti aspetti, ma anche abile amministratore e volto al futuro ( la prima linea ferroviaria fu la Napoli - Portici ). Morì perchè era diventato così obeso che negli ultimi mesi non riusciva più a scendere dal letto ed il corpo era coperto da piaghe purulente. Tutti i migliori medici del tempo si avvicendavano al capezzale proponendo delle terapie che non avevano altro effetto che acquire i dolori terribili di cui soffriva. Probabilmente erano gli effetti di un Diabete, che ai giorni nostri sarebbe stato facilmente diagnosticato e curato. Ferdinando II fu forte fino all' ultimo. Sapeva che i "Savoiardi" erano alle porte ed il suo Regno ed il Casato dei Borboni ( storicamente il più nobile in assoluto - vedere lo stemma Araldico sulle monete ) sarebbe finito di lì a poco. Aveva un figlio che gli storici definiscono "inetto", Francesco detto "Franceschiello" dal popolino. Governò ( si fa per dire ) pochi mesi. Probabilmente era solo una persona normale, travolto dagli eventi e plasmato negativamente dalla personalità prorompente del padre. Neanche l'incisore lo rappresenta bene: sembra l'immagine di un impiegatino della Banca alle prime armi. Posto le ultime 2 monete del Regno delle Due Sicilie dalla mia collezione. Ciao a tutti
    1 punto
  19. Al museo Bottacin c'è almeno un conio del carrarino. Per quanto riguarda il dritto o il rovescio, oltre al conio di incudine e il martello, si può considerare la parte con l'autorità emittente come dritto. Certe volte abbiamo i documenti originali delle emissioni dove viene espressamente indicato quale conio è il dritto e quale il rovescio. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  20. Buonasera, approfitto della vostra bravura per poter classificare questo Cavallo. Diametro 18mm Peso 1,63 grammi Vi ringrazio.
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  21. entrambi di Sulmona, re Carlo VIII di Francia, 1495, con al rovescio croce di Gerusalemme, M.I.R. 788
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  22. Buongiorno, Mario @dabbene, ritornando all'inteerssantissimo video sul Tollero di Livorno, ho trovato, sfogliando la mia raccolta di riviste di Cronaca Numismatica anno 1991( ben 28 anni fa ?) un interessante articolo sul Tollero e su l'ongaro d'oro, quante cose sono cambiate, quanto soprattutto nel modo di fare divulgazione. Lo condivido qui. Magari come spunto per dare una risposta (se non già nota, per l'ongaro d'oro).
    1 punto
  23. Buongiorno! Credo di aver letto come dritto IMP C AVRELIANVS AVG (può confermare lei avendola di persona) Ergo, RIC 215, Siscia, 4 officina.
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  24. ...sei entrato nel mondo dei Ching, l'analogo orientale (per dirla grossolanamente) dei nostri tarocchi: un mondo esoterico che intreccia saperi conoscenze, superstizioni, inconscio (Jung ne fa un'elaborazione interessantissima nel famoso "Libro rosso". Intrecci cui non sono indifferenti le nostre monete che spesso hanno riferimenti a questi elementi (basti pensare a tutta la storia alchemica). D'altra parte anche la suggestiva leggenda dell'Aquila albanese attinge a questo mondo. Del '39 sottolineerei l'ultimo avvenimento elencato, la morte di Freud, il cui pensiero ha decisamente inciso nella nostra cultura a diversi livelli, oltre ad essere stato il mio riferimento professionale. Buon inizio settimana a tutti!!! Luca
    1 punto
  25. Buongiorno! ... Altro esemplare: sempre Sulmona. Diametro che varia da 17.7 a 17.1 mm Peso 1.59 grammi (quello precedente da 19.3 a 17.7 mm peso 2.27 grammi) Un grazie a chi vorrà aiutarmi a classificarli.
    1 punto
  26. Buona, ha solo svolto il suo compito adibito alla circolazione monetaria...
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  27. Buonasera rocco, il peso della moneta è di 12,21 grammi, mentre il diametro è di 25 mm...!
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  28. Grazie mille. Siete bravissimi
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  29. Infine ho trovato queste due monete a €1: 1) 10 lepta 1912 Grecia 2) 20 dracme 1973 Grecia
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  30. Buonasera a tutti, si effettivamente su molti 4 tornesi è presente questo globetto in modo più evidente o meno... Sinceramente non credo faccia parte della serie dei punti utilizzati come segnali come succedeva per alcune emissioni di Ferdinando IV per Napoli, Ferdinando III per Palermo e Ferdinando II ancora per Napoli, dove gli stessi si presentavano disposti in vari modi nelle legenda o in prossimità delle figure ma sempre in modo speculare (almeno secondo la mia esperienza... Un punto messo in quella posizione non credo abbia molto senso anche se dalla zecca napoletana ci si può aspettare di tutto...
    1 punto
  31. Questa discussione la potete leggere anche sulla pagina Facebook di Lamoneta https://www.facebook.com/lamoneta/
    1 punto
  32. Anzi ti ringrazio delle precisazioni, ho letto il tuo post ed è interessantissimo. Quello che ho postato è stato preso "pari pari" da Internet e quindi non è farina del mio sacco. Non mi interesso di monetazione estera ( se non di quella Svizzera ) quindi conoscevo la storia solo per aver letto un capitolo nel libro di D. Luppino " Stato e Collezionismo - Indagine sulla Numismatica" ( pp 539 e segg.) . In questo ottimo libro viene anche paragonata la serietà delle Autorità USA nei confronti con la superficialità di quelle italiane che si sono viste sfuggire molte monete che dovevano essere patrimonio esclusivo dello Stato ( anche se qualcuno non sarà d'accordo ). Bellissima la storia, che non conoscevo. Aquila Bicipite: è sicuramente uno dei simboli araldici più usati ( o più comuni ) che si perde nella notte dei tempi. L'aquila bicipite fu adottata come stemma imperiale per la prima volta dall'imperatore romano Costantino I, detto il Grande, e rimase poi come stemma nell'Impero romano d'oriente fino all'ultima dinastia di imperatori bizantini: quella dei Paleologi. Oggi, la Chiesa ortodossa greca usa l'aquila bicipite come eredità dei bizantini. Lo stesso stemma fu poi usato dagli Arsacidi, re d'Armenia, e più avanti dagli Asburgo, imperatori d'Austria e re d'Ungheria, e dai Romanov, zar di tutte le Russie. Anche i re di Serbia, i principi di Montenegro, e l'eroe albanese della resistenza contro i turchi ottomani, Giorgio Castriota Scanderbeg, adottò l'aquila bicipite come emblema. L'aquila bicipite fu adottata anche in Oriente, per il regno di Mysore nell'India. Secondo alcuni autori una testa rappresenta l'Occidente e l'altra l'Oriente, in particolare le due metà dell'Impero bizantino, una in Europa e una in Asia. Considerato il periodo infausto, le monete per l'Albania non sono male, il Romagnoli ha inciso un'ottima aquila bicipite. Per quanto riguarda il R/ ... Vitt.Em. III non è mai stato un Adone e quindi con e senza elmetto, oddio non è il massimo dell'estetica ! Posto il 10 Lek della mia raccolta. Ciao Buona Domenica a Tutti
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  33. Arrivati a quesio punto, non possiamo farci mancare il mitico Carlo petronius
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  34. Va bene, preparerò una discussione dedicata, magari integrando con altre immagini e informazioni.
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  35. Carissimo, i messaggi non sempre vengono accolti... L'esser accolto presume l'intento, la volontà, la partecipazione, l'obbiettività, il riconoscer ciò... Tanti furon i mercanti, ma pochi color che udiron... Il campo lo semino da quarant'anni, ci sono stati raccolti ottimi, carestie, e raccolti infelici, ma la caparbia, non smise mai di lasciarmi.. Oggi continuo da buon divulgatore a coinvolgere, senza dover pensar che arrivi il tempo dei frutti, ma vivo egualmente le stagioni, perchè la vita numismatica mi renda lieto e vicino alla conoscenza. Ogni tanto i percorsi divengono tumultuosi, ma questo fa parte degli esseri umani, altrimenti saremmo ovunque a tediarci con le stesse cose. Il passar il testimone è insito nel mio genoma, avendo edotto per un paio di decenni almeno, i miei alunni, senza mai chieder loro in cambio nulla. Se oggi scrivo, lo faccio semplicemente per passione, perchè l'espressione è nella mia natura, e far ciò mi diverte. Il forum lo vivo in tutto è per tutto, mi fa esser ovunque, sia geograficamente che nel tempo. Mi piace legger di appassionati come te, vuol dire che qualche emozione vive ancor... Eros
    1 punto
  36. Buonasera amici del forum e non, sempre belle ed interessanti discussioni grazie soprattutto al grande supporto di @Rocco68...! Partecipo anch io postando di seguito il mio 5 tornesi 1798 per confronto con le altre... saluti...!
    1 punto
  37. La moneta sembra buona, per avere conferma dovresti pesarla. Come conservazione direi che il Qspl ci sta tutto. Saluti
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  38. Penso sempre più spesso che dovremmo architettare anche noi qualche (lucroso) complotto da gettare in pista
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  39. In questo rovescio si vede bene. 5 Tornesi 1798 con P sotto i rami.
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  40. Ciao Art, va bene cercherò di spiegare la "metafora", anche se non sono un economista.. L'euro è un ombrello contro la pioggia nel senso che protegge i paesi che ce l'hanno da eventuali crisi economiche localizzate perché è meno soggetto ad inflazione e speculazione, essendo l'espressione di un'economia comunitaria più vasta e quindi più resiliente a problemi che dovessero verificarsi in aree limitate (es. la Grecia, che se avesse avuto la Dracma avrebbe subito un'inflazione letale..) L'euro non è lo strumento adatto per correre nel senso che non favorisce la crescita di paesi che (come precisa giustamente PriamoB) mostrano una debolezza sistemica maggiore, come l'Italia. E questo dipende proprio dall'euro, o meglio dal sistema di rifinanziamento del debito pubblico, che poi è l'anima del concetto di euro sancito dal Trattato di Maastricht: una volta gli Stati pagavano i propri debiti emettendo valuta (sovranità monetaria), oggi devono ricorrere a nuovi debiti perché non possono più "battere moneta". Questo fa sì che il costo del denaro non sia lo stesso per tutti i paesi della zona euro ma costa meno per i paesi ad economia forte e di più per quelli più deboli (tassi d'interesse diversi). Tradotto significa che chiedere un prestito in Germania costa meno che in Italia ovvero, paradossalmente, nei paesi economicamente più forti la crescita è agevolata mentre in quelli più deboli è ostacolata. La stretta creditizia determinata dall'aumento dei tassi d'interesse ha, come conseguenza, la difficoltà per le PMI di finanziarsi e svilupparsi e il ristagno del mercato del lavoro: il tasso di disoccupazione cresce facendo diminuire salari e diritti da un lato, consumi e PIL dall'altro. Per contro, non potendo godere degli aspetti positivi dell'inflazione (che una volta aumentava emettendo nuova valuta), non è possibile neanche beneficiare dell'incremento delle esportazioni verso l'estero. Chi i soldi li ha tende a tenerli in banca o preferisce investirli all'estero, dove i tassi di crescita garantiscono maggiori profitti. Eccetera... Tutto questo si chiama spirale recessiva, ci siamo invischiati ormai da oltre 11 anni. Attenzione: non sto dicendo che tornando alla Lira risolveremmo il problema, ma che l'euro, per come è stato concepito/strutturato, non è in grado di risolvere questo circolo vizioso, anzi, può solo perpetuarlo/peggiorarlo. Ed è la ragione per cui in un altro post dicevo che non sono sicuro che la Germania abbia interesse che l'Italia cresca: per anni, del resto, la Germania ha goduto di tassi d'interesse negativi. T'immagini cosa vuol dire poter avere un prestito di 10.000€ e restituirne 9.900? Se fossimo complottisti potremmo persino pensare che l'euro sia stato progettato così apposta... magari per blindare l'egemonia tedesca sull'Europa.
    1 punto
  41. Credo che tra le aste di monete papali recenti vada annoverata anche la Kuenker 233, del 18 giugno 2013. 900 lotti di monete e medaglie, anche se, a dire il vero, queste ultime sono maggiormente rappresentate. Dall'archivio Kuenker può essere scaricato il PDF di quest'asta così come della Kuenker 138, sempre ricca di monete Pontificie. https://www.kuenker.de/en/auktionen/katalogarchiv
    1 punto
  42. Ciao, si credo anch'io che non sia affatto semplice. Ma non è una bella cosa, secondo me. L'euro è un ottimo ombrello, in caso di pioggia. Ma se dobbiamo andare a correre, forse non è lo strumento adatto..
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  43. 1 punto
  44. Grazie per averle condivise, sono comunque dei gran pezzi di storia. Le date sono illeggibili per le foto sfuocate. I 3 Cavalli sono i nominali più difficili da collezionare e da studiare, per la loro difficoltà a reperire in ottima e leggibile conservazione.. Questo è il gruppetto che sono riuscito a riunire in tanti anni, incompleto per alcune varianti mancanti. Spero vi piacciano.
    1 punto
  45. @Litra68.... Come posso non accontentare la tua richiesta? Foto di gruppo dei miei 4 Cavalli. 1788 1788 1789 1790 SICI 1790 SICIL data larga 1790 SICIL data stretta 1791 1792 1804
    1 punto
  46. Il post di @falanto mi ha fatto venir voglia di prendere in mano i pezzi da 6 Cavalli di Ferdinando IV che ho in Collezione. Poi messi tutti in fila, li ho fotografati per farveli vedere. Noterete le diverse conservazioni, le patine del tempo o le passate spatinature fatte da mani inesperte, il colore diverso del metallo, i colpi e le usure sui rilievi..... Dovuti alla circolazione.... Dal passaggio di mano in mano e di tasca in tasca. Nati tutti da un unico posto... La zecca Napoletana... dopo un lungo girovagare, sono ora qui riuniti. Ogni pezzo con la sua storia da raccontare, uno fra tutti.... Il 6 Cavalli del 1791....coniato su un tondello di peso maggiore e usato come medaglietta, riporta nel taglio la macchia bianca del metallo usato per saldare l'appiccagnolo. Non so voi, a me da una forte emozione vederli tutti insieme. ?
    1 punto
  47. Contribuisco anche io con un umile me splendido 2 tornesi in conservazione inusuale per il tipo che,nonostante il mio budget risicatissimo,sono riuscito a prenderlo ad un prezzo eccezionale: 15 euro!!! (La foto non le rende giustizia)
    1 punto
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