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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/02/19 in Risposte
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Moneta presente solo in set ufficiale,coincard e cofanetto FS taglio 2 euro cc paese belgio anno 2017 B tiratura 225.000 condizioni spl città trieste nota NEWS!!!7 punti
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A proposito di lavaggi, da un po’ di tempo mi sto dedicando a esaminare con il microscopio metallografico, varie tipologie di monete, con lo scopo di rilevare se e cosa succede alla struttura del metallo, sottoposto a tale trattamento. Partiamo prendendo in considerazione lo strumento necessario per poter eseguire queste osservazioni: il microscopio metallografico (foto 1-1a). Per chi non lo conosce, questo strumento, permette di illuminare il campione direttamente attraverso lo stesso obiettivo utilizzato per l’osservazione, dando una illuminazione uniforme del campo in esame, allego schema esemplificativo e foto dello strumento utilizzato (foto 2) che permette di raggiungere ingrandimenti molto elevati (400-600X). Il metallo osservato a tali ingrandimenti presenta una trama definita “granitura” che assume varie forme a seconda del trattamento subito dal metallo stesso. Per procedere nella ricerca, ho iniziato prendendo in considerazione il noto liquido per il “bagnetto” dell’argento e per fare ciò ho sacrificato una oncia d’argento canadese immacolata. Le osservazioni sono state fatte prima del bagno, dopo un bagno della durata di 4 secondi e dopo un bagno di 8 secondi. Qui di seguito le foto dei risultati degli esami che spiegano molto più delle parole. Ovviamente tutto questo ad occhio nudo si rileva solo con un leggerissimo cambiamento del LUSTRO per lavaggi max 4 secondi, ed un evidente cambiamento della freschezza del metallo per lavaggi superiori ed una opacità per tempi pari o superiori a 8 secondi. Meditate gente, meditate!!4 punti
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Disponibile anche la versione italiana: https://www.academia.edu/39997443/F._De_Luca_I_monogrammi_sugli_stateri_coniati_ad_Aspendo_nel_IV-III_secolo_a._C._appunti_numerici_relativi_alle_dimensioni_dell_emissione_Versione_italiana_dell_articolo_pubblicato_sulla_rivista_numismatica_OMNI_n.13_7-2019_pagg.40-71_3 punti
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taglio 2 euro paese Grecia anno 2003 tiratura 450.700 condizioni bb città Milano taglio 2 euro paese Grecia anno 2006 tiratura 950.000 condizioni bb città Milano taglio 2 euro paese Grecia anno 2009 tiratura 982.500 condizioni bb città Milano3 punti
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Per risponderti la marmitta non era una Polini ma di una piccola azienda di produttori i fratelli Fresco, per fortuna non avevo elaborato il motore e lo avevo lasciato originale. Per i €5 della Repubblica Italiana d'argento che commemoravano i 70 anni della Vespa bisogna dire che erano in ritardo di 3 anni, carino confrontare la prima Vespa con l'ultima ma non sono monete che mi appassionano molto. In compenso io per quella commemorazione ho acquistato a mio figlio un PX del 79 che tiene compagnia alla mia ET3.3 punti
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Albingaunum è il nome latinizzato dell'odierna Albenga . Antica capitale dei Liguri Ingauni, esperti navigatori e provetti pirati, la città nella II guerra punica è alleata di Annibale al cui fratello Magone si offre come base navale : conquistata dai Romani nel 181 AC. , ne riceve la cittadinanza nel 45 AC. divenendo durante l'Impero importante città marinara fino al V^ sec. quando viene gravemente danneggiata dall'invasione dei Goti . Successivamente, contesa dai Bizantini, sarà anche conquistata dal re dei Longobardi Rotari . Nel centro cittadino, circondato da importanti edifici medioevali, ci è conservato pressochè integro, il battistero, raro edificio paleocristiano del V^ sec. , a pianta ottagonale con alle pareti interne nicchie quadrate e semicicolari . In una nicchia è conservato un pregevole soffitto a volta rivestito in mosaico di arte bizantina, forse unico esempio in Italia settentrionale al di fuori di Ravenna : al centro del pavimento l'antica vasca ottagonale per il rito del battesimo con immersione . Sulle pareti esterne dell'edificio, alcune finestre sono chiuse con lastre in arenaria traforate, esempi non comuni di arte longobarda .2 punti
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Buongiorno, In allegato un sesterzio di lecita provenienza di Treboniano Gallo che al rovescio riporta VOTIS DECENNA LIBUS 15.36 g Cohen 137 Nuova moneta in collezione che non si vede tutti i giorni Antonio2 punti
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Caro enriMO i genitali comparvero 2 anni dopo sul 20 L. 1927 ben visibili, ma ahimè anatomicamente poco proporzionati, come nei canoni dell'arte classica. E visto che questo è un post "simpatico" e non per bacchettoni, vi racconto un'esperienza personale: Gita Liceale dell' ultimo anno a Firenze. Nella mia stessa classe avevo un "filarino" con quella del primo banco " la più carina, la più cretina... come cantato da Venditti ". La Tipa girando per musei non faceva che dire: "che noia...che palle! - alla Sandra Mondaini -". Finchè la trovai estasiata di fronte al David di Michelangelo, sembrava rapita... Per far bella figura diedi fondo a tutta la mia erudizione ( avevo studiato un manuale del Touring ! ) ma lei non sembrava sentire. Alla fine si destò, indicò la statua e mi disse: " Ma ce l'ha piccolo...!! ). In un momento capii che non sarebbe stata la donna della mia vita. Ciao2 punti
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Il problema della monetazione in euro, secondo me, è che il mercato è ormai saturo. Anch’io 5 anni fa collezionavo 2 euro commemorativi e mi divertivo a cercarli nel resto della spesa o nei salvadanai dei parenti. Ovviamente la qualità delle monete spesso non era eccelsa ma, come detto, era più un passatempo che altro. Dopo un po’ iniziai anche a comprare qualche 2 euro in numismatica ma ben presto mi resi conto che era una fatica sprecata dato che, ogni anno, i vari stati membri aggiungevano nuovi pezzi da inserire nella collezione. Praticamente ne compravo 1 o 2 e, nel frattempo, ne spuntavano altre 10. Una volta compreso il circolo malsano (non che ci volesse molto) decisi di abbandonare quel settore ma non la passione per la numismatica, spostandomi in un altro ambito collezionistico (quello delle monete napoleoniche). Con questo discorso non voglio di certo criticare i collezionisti della monetazione in euro, anzi! La mia critica è rivolta nei confronti del sistema “corrotto” che si è venuto a creare, con sempre più tipologie di monete e tirature sempre più limitate, il tutto volto ad alimentare un mercato ormai stanco...2 punti
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Il 19 luglio si è svolto a Montopoli in Val d'Arno (PI) l'evento "Come si faceva...: la produzione delle monete e delle insegne di pellegrinaggio nel Medioevo" (qui la locandina: http://www.lamoneta.it/topic/50962-denari-di-lucca/?do=findComment&comment=2010514 ). Con una interessantissima rievocazione, Floriano Cavanna dell'Associazione Arké - Archeologia Sperimentale (Sito Web: http://www.arkearcheologiasperimentale.it/ Facebook: http://www.facebook.com/arkearcheologiasperimentale.it/ ) ha mostrato il processo produttivo delle monete nel Medioevo, dalla preparazione dei conii alla coniatura vera e propria. Ripercorriamo qui quello che è stato mostrato, cominciando con una panoramica degli oggetti che avremmo potuto vedere in una zecca medievale. Conii e punzoni per prepararli, martelli, una bilancia per il controllo del peso, dei tondelli pronti per essere coniati e infine, naturalmente, delle monete appena prodotte.1 punto
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Interessante il rovescio con i voti decennali che si trova in molti rovesci di imperatori di quel periodo. sul significato però non sono mai riuscito a chiarire, sembra si riferiscano a dei voti fatti in occasione dei dieci anni di regno dell’imperatore, ma se pensiamo a gli imperatori che hanno fatto coniare questo rovescio essi hanno regnato molto meno. Ricordo ad esempio sesterzi e antoniniani di Balbino e Pupieno, il sesterzio di Emiliano e Treboniano Gallo... http://www.treccani.it/enciclopedia/vicennalia_(Enciclopedia-Italiana)/1 punto
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Niente, non conosco queste monete Mi sa che mi hai citato per errore, magari intendevi chiamare qualcun altro Ciao1 punto
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Moneta proof acquistata oggi MONETE DA 5 EURO COMMEMORATIVA: Moneta in argento proof – TRENTO - ITALIA DELLE ARTI Anno: 2017 Valore nominale: 5 Euro Metallo: Ag 925/1000 Diametro e peso: 32 mm / 18 gr Artista / i: Silvia Petrassi Bordo: godronatura spessa continua Coniata dalla Zecca dello Stato ( IPZS ) Dritto: Castello del Buonconsiglio di Trento. Fino a prima del XIV secolo era chiamato Malconsey. Successivamente , nel XV secolo, lo si nominò Buonconsilii, ovvero “del Buonconsiglio”. Costruito da un castrum, l'edificio ha in se più strutture fatte edificare fra il XIII ed il XVIII secolo. In questo castello vennero giustiziati “recentemente”, Damiano Chiesa e Cesare Battisti (1916). Rovescio: Particolari del "Ciclo dei Mesi" di Torre dell'Aquila, Trento. Nella scena centrale si vedono delle persone dedite a tirarsi le palle di neve. Il mese raffigurato in questa scena è gennaio. A sinistra la scena ritrae il mese di ottobre per la raccolta dell'uva. Si nota infatti un contadino in azione con un torchio a vite. L'ultima scena, quella a destra, non sono riuscito a trovarne il mese: suppongo sia agosto, anche se dalle foto degli affreschi non trovo i personaggi (forse ho visto male), poiché vi sono tre contadini intenti alla raccolta del grano. Questo affresco è attribuito a Maestro Venceslao (metà XIV - primi XV secolo), che lo fece fra il 1390 ed il 1400 circa.1 punto
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MONETE DA 5 EURO COMMEMORATIVA: Moneta in argento proof – TRENTO - ITALIA DELLE ARTI Anno: 2017 Valore nominale: 5 Euro Metallo: Ag 925/1000 Diametro e peso: 32 mm / 18 gr Artista / i: Silvia Petrassi Bordo: godronatura spessa continua Coniata dalla Zecca dello Stato ( IPZS ) Dritto: Castello del Buonconsiglio di Trento. Fino a prima del XIV secolo era chiamato Malconsey. Successivamente , nel XV secolo, lo si nominò Buonconsilii, ovvero “del Buonconsiglio”. Costruito da un castrum, l'edificio ha in se più strutture fatte edificare fra il XIII ed il XVIII secolo. In questo castello vennero giustiziati “recentemente”, Damiano Chiesa e Cesare Battisti (1916). Rovescio: Particolari del "Ciclo dei Mesi" di Torre dell'Aquila, Trento. Nella scena centrale si vedono delle persone dedite a tirarsi le palle di neve. Il mese raffigurato in questa scena è gennaio. A sinistra la scena ritrae il mese di ottobre per la raccolta dell'uva. Si nota infatti un contadino in azione con un torchio a vite. L'ultima scena, quella a destra, non sono riuscito a trovarne il mese: suppongo sia agosto, anche se dalle foto degli affreschi non trovo i personaggi (forse ho visto male), poiché vi sono tre contadini intenti alla raccolta del grano. Questo affresco è attribuito a Maestro Venceslao (metà XIV - primi XV secolo), che lo fece fra il 1390 ed il 1400 circa.1 punto
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Complimenti anche da parte mia, è un gran bel sesterzio, con un rovescio senza dubbio molto interessante.1 punto
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Quella piccola frattura di conio sulla parte finale della S in effetti fa sembrare di vedere una freccia. Ma in realtà togliendo quella imperfezione, la S finisce a campana, proprio come la parte iniziale.1 punto
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Ipotesi plausibile ed interessante. A me sembra tuttavia che la seconda "I" sia troppo parallela alla prima per essere collegata all'asta legionaria.1 punto
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Ciao Claudio. @claudioc47 Grazie. Ti faccio gli auguri e ti auguro buone vacanze.1 punto
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Ciao @claudioc47 mi dispiace per i tuoi problemi fisici e ti auguro di tornare in forma presto, anche meglio di prima. Ti faccio anche i complimenti per questa discussione che mi ero perso e che invece è estremamente interessante. Spero che tu possa presto darci ulteriori delucidazioni. Grazie!1 punto
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E che c'entriamo noi? Se ti sei iscritta qui apposta, mi sa che hai sbagliato un'altra volta se invece vuoi parlare di monete, medaglie e banconote, sei la benvenuta1 punto
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Ex cucine economiche Comune di Milano Informazioni generali Costruite nel 1883 su progetto dell’architetto Luigi Broggi per conto dell’“Opera Pia Cucine Economiche”, allo scopo di offrire pasti a prezzi calmierati a operai e famiglie non abbienti, le Cucine Economiche di viale Monte Grappa rappresentano uno dei primi e più felici esempi di architettura sociale a Milano. Con la fine dell’Ottocento, la progressiva industrializzazione e il conseguente aumento della popolazione cittadina obbligarono la città di Milano a dotarsi di nuove strutture e servizi, in particolare a scopo assistenziale e sanitario. Le Cucine Economiche sorsero in un luogo strategico della città, a due passi dal Naviglio Martesana, caratterizzato da una forte presenza operaia dovuta al concentramento di grandi fabbriche (l’Elvetica e il vicino stabilimento Pirelli di Ponte Seveso su tutte), nonché agevolato dalla presenza di infrastrutture ferroviarie, tra cui la vicina stazione Milano-Monza. L’impianto razionale dell’edificio, distribuito su due piani, era stato studiato da Broggi per garantire secondo criteri di funzionalità distributiva la massima efficienza nell’offrire pasti a prezzi accessibili: il deposito dei cibi era situato nei sotterranei, mentre il piano terra era dedicato alle attività di preparazione e distribuzione dei pasti. Era inoltre presente un forno sociale per la vendita di pane a prezzi modici, mentre il piano superiore era destinato all’alloggio del custode e agli uffici amministrativi. L’edificio neoromanico, caratterizzato dall’utilizzo di materiali poveri tipici della tradizione lombarda, presenta nelle facciate decorate in terracotta mattoni a vista negli archi e inserti decorativi grafico-geometrici. L'intero fronte principale è ripartito da pilastri decorati da bande orizzontali in cotto alternate a mattoni a vista, dove si alternano quattro portoni ad arco a sesto ribassato, in corrispondenza dei quali si aprono al piano superiore le finestre. Dagli anni ’70 le Cucine Economiche non hanno più l’originaria funzione di mensa e oggi, in seguito ai recenti lavori di restauro per l’adeguamento a centro polifunzionale, ospitano diverse attività socio-culturali. In particolare, ospitano il Centro Socio-ricreativo per Anziani dei Servizi Sociali del Comune di Milano, mentre il grande refettorio è usato come salone delle feste. Da http://www.turismo.milano.it/wps/portal/tur/it/arteecultura/spaziculturali/spaziespositivi1 punto
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di fronte a un fdc meglio andarci cauti e farlo fare a persone competenti... la mia idea invece è quella di preservare la patina originale.. se proprio si vuole fare.. meglio parlare di "lavaggio" e non di "pulizia".. il termine pulizia fa riferimento a una procedura più invasiva sia in termini di prodotti da usare sia in termini di sfregamento sul metallo... il termine lavaggio fa riferimento a semplice immersione in liquidi specifici per pochi secondi.. poi risciacquare e asciugare con cura senza graffiare... ovviamente se un fdc ha una patina molto pesante il lavaggio non è sufficiente... per cui conviene non provarci proprio altrimenti attuare una pulizia porta a rovinare la moneta.. sia per i graffi che verrebbero fuori.. sia perché usare prodotti più aggressivi rovina il metallo1 punto
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Gent.mo TIBERIVS, pur abitando in Prov. di Cuneo, non conoscevo quest'opera. Di solito si cita "La Sfinge" monumento funerario della Fam, Pansa nel cimitero di Cuneo, opera struggente ma anche inquietante.. Ciao e grazie per il contributo.1 punto
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e davanti a questa domanda io ne approfitto per fare un po' di propaganda ai miei amati marchi. L'aquila n°2 è il retro di tutti i marchi della Germania imperiale, dal 1889 in poi. Il bello (per il collezionista) della Germania di Bismark fu che, fissato il retro comune, ogni regno, granducato, principato, libera città eccetera, era libero di decorare con la faccia del proprio governante (o con altre immagini) il dritto e pertanto, con 40 e più stati che formavano l'impero, capisci che pacchia per il collezionista! Tale rovescio era comune a tutte le monete d'argento e d'oro, quindi dal mezzo marco ai 20 marchi. Se l'aquila del 1889 ha le ali ribassate, quella che la precedette le aveva più alte (mi sa che, in 18 anni, si era un po' stancata); per vedere le differenze pubblico qui le immagini dei retri, rubate al dettagliato sito di Lopezcoins che mai finirò di ringraziare per lo splendido lavoro che ha fatto. Le altre due aquile sono invece anteriori alla creazione dell'impero (1871): appaiono sui retri di 2 vereinstaler, e furono coniate rispettivamente da libera città di Francoforte e Prussia.1 punto
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VEIII era inadeguato ad essere Re perché era un incapace ( è storicamente dimostrato ), ed anche un codardo, a prescindere dall'aspetto fisico.1 punto
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Scusate mi sono tolta da una chat di WhatsApp per sbaglio, invece di cliccare su cancella chat, ho cliccato segnala. La tizia non riesce più ad aggiungermi, cosa devo fare?1 punto
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Ovviamente sembra VII, però voglio lanciare un dubbio: alla base dello stendardo di sinistra si vede bene che in questo conio (di cui non ho trovato altri esempi) il puntale inferiore dell'asta è molto accentuato, una vera e propria "V" a fianco di "LEG". Se l'incisore ha fatto lo stesso con lo stendardo di destra, e la "V" del puntale è stata un po' distorta dal colpo del conio, ecco allora che la la legione potrebbe essere solamente "VI"1 punto
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No e’ falso lo stile e’ quello dei cloni fosse stato autentico svrebbe fatto 20 volte la stima che pena vedere questo ciarpame essere venduto in aste blasonate..1 punto
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E' un argomento che sto approfondendo da un po' di tempo, e sto scoprendo cose davvero inquietanti. Più ci studio sopra e più mi pare che il problema vero non siano gli accordi commerciali con questo o quel paese / comunità (che se i controlli fossero davvero rigorosi non costituirebbero in ogni caso un problema) ma che tutta la filiera del cibo, in generale, non sia messa molto bene, tra frodi di ogni genere fatte a ogni livello (dai produttori/importatori ai distributori), controlli di sicurezza scarsi e spesso blandi, schifezze chimiche dannose in molti cibi, certificazioni "inventate" ( ci avevo aperto sopra questo thread: https://www.lamoneta.it/topic/177408-non-sarà-che-ci-hanno-pigliati-ben-bene-per-i-fondelli/ ) e campagne di marketing a dir poco criminali. Ho la netta impressione che la consapevolezza generale sia molto scarsa, e di conseguenza molto scarse sono le misure che si possono realmente prendere a propria tutela (a parte la conoscenza). In Italia poi c'è tutta una costruzione propagandistica in cui si vuol far credere che il prodotto italiano è per divina grazia automaticamente superiore e più sicuro di qualunque altro, con la proliferazione negli ultmi anni di un nazionalismo demenziale in cui tutto è buono e sicuro solo se è "100% italiano". Per cui bisogna mangiare solo italiano, indicato con bandierine e scritte ovunque, boicottando tutto il resto come fosse soltanto sterco. L'altro pretesto per questo poco saggio comportamento è che tanto "ci sono un sacco di controlli, e poi i controlli italiani sono i migliori" ecc. ecc. Si tratta di espedienti inventati per cercare di distorcere il libero mercato, che vanno a discapito innanzitutto proprio della nostra sicurezza: prodotti italianissimi quanto assai discutibili per quello che contengono e/o come vengono lavorati diventano automaticamente ottimi per il solo fatto di essere italiani. In tale ambito rientra anche questo allarmismo della Coldiretti: vade retro accordi per facilitare il commercio di prodotti dubbia sicurezza (rischiando di consumare meno "Made in Italiy", che è la loro vera preoccupazione alla faccia della libertà di commercio e scelta), benchè la carne prodotta in Italia non sia affatto di alta qualità, proveniente all'80% da allevamento intensivo. Di solito a questo punto qualcuno mi urla di essere un "traditore antipatriottico". A parte che io coi miei soldi ci compro quello che voglio dove voglio, dobbiamo stare attenti a non fare troppo i furbi, perchè se cominciassero anche tutti gli altri a ragionare così voglio proprio vedere come faremmo ad esportare il nostro amato made in Italy.1 punto
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La mia è con me dal 1981... anche se ora l'ho riportata alle sue fattezze originali.. via il cupolino, l'espansione ed il cavalletto traverso... ma lei non è invecchiata, io si...1 punto
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Carissimi @Farthing , @giuseppe ballauri e tutti coloro che si occupano di questa particolare raccolta, leggo solo ora questa discussione. Anch'io ho, come collezione secondaria, quella della Confederazione Elvetica (abito a 20 km. dal confine) frutto dell'acquisizione casuale di 3 o 4 collezioni minori. Se doveste essere interessati, potremmo metterci d'accordo con MP per eventuali scambi e reperimenti delle monete mancanti (e magari trovarci di persona, non dovremmo essere molto lontani)... Qui sotto, una pagina a caso tratta da uno dei due album sistematici in mio possesso...1 punto
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Grazie mille... Sono semplicemente due fogli di compensato, un inferiore a cui ho applicato strisce di velluto adesivo e quello superiore invece l' traforato con punte da legno di varie misure. E poi incollati insieme. L'idea sarebbe poi di riunire i vari panelli in un mobiletto provvisto di scanalature a mo'di cassetti... Ma devo ancora metterci mano☺️1 punto
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Caro Numa, ti capisco.. Non dimenticarti di citare anche Ezechielis Spanhemii - seconda ed. - Dissertatio tertia, p. 204 ciao skuby1 punto
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Grazie Sku tutti cloni dei falsacci discendenti della storia che ho raccontato penso che mi decidero’ a scrivere un articolo per condannarli le uniche Lopadousa originali restano tre, emissione di cui ho ricostruito la storia, molto affascinante per la prima volta menzionata in un testo del 1570 e poi scomparse per due secoli e ritrovata dal principe di Torremuzza e pubblicata nel suo ‘Auctarium’ del 1789, monete di cui si sono perse le tracce mentre gli unici esemplari oggi conosciuti sono quelli provenienti da un ritrovamento degli anni Settanta riportate nel Mini’ e nel Calciati ( mi pare che il Gabrici non le menzioni ma dovrei controllare)..1 punto
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io la considererei cmq autentica, pulita probabilmente male in modo invasivo.1 punto
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Da Restbazar - ebay 2016 Islands off Sicily, Lopadusa. 3rd century BC. Æ 16-19 mm 5,39 g da Aitnacoin 2014 (lo stesso venditore sopra, altro alias ..) Sicily, Islands off Sicily, Lopadusa. 3rd century BC Æ ( 7,80 grams 6h. 17 - 20 mm ) ........ skuby1 punto
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Queste sono le due monete della mia collezione, pesano rispettivamente 9,7 e 8,15 g., con un diametro di 21 e 19 mm. Sono classificate come Calciati, CNS vol. II, n. 240 e Buceti, Vol. II Siracusa n. 1734. In effetti, nei miei esemplari manca la puntinatura al rovescio. La mia impressione è che la moneta sia autentica, piuttosto mi sembra che sia stata ripulita dalle concrezioni, un poco rilavorata e poi ripatinata. Naturalmente è solo una mia impressione, ho postato le mie due monete per un confronto. Saluti Federico1 punto
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Mi dispiace di quanto sta accadendo,ripeto forse non sono stato molto chiaro ed ho scritto magari in contemporanea con Lei Rory36 e a volte scordo di editare o citare ma ero chiaramente rivolto all'amico russo(?) appoggiando il suo post e cercando con una serie di domande di far capire che dichiarare falsa una moneta solo per quel piccolo particolare in foto era un pò esagerato. Quando ci si parla attraverso una macchina spesso capita di fraintendere è capitato a me come a molti credo e magari il momento non è dei migliori e si può cadere nel litigio invece di cercare una giusta discussione e soluzione civile. Per quanto mi riguarda possiamo cancellare quella "inutile" discussione dal sito e dalla mente e tornare a parlare di Numismatica come piace a tutti noi. Virtualmente le porgo la mano Rorey36, a presto Favaldar1 punto
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Ero stato invitato l'altro giorno a postare in questa discussione le monete argentee di mia collezione. Purtroppo, dimenticandomi, oggi ho aperta una nuova discussione per la moneta che andrò a presentare. Chiedo quindi scusa per la nuova discussione che appare nel forum. Moneta in argento – “GIORNATA MONDIALE DELLA PACE. LA FAMIGLIA UMANA COMUNITA' DI PACE” Anno: IV – 2008 Sovrano: Papa Benedetto XVI Valore nominale: 10 Euro Metallo: Ag 925/1000 Diametro e peso: 34 mm / 22 gr Artista / i: Daniela Longo / Valerio De Seta / Annalisa Masini Bordo: circolare Coniata dalla Zecca dello Stato ( IPZS ) Dritto: il Papa con la mistra e la stola, seduto sul trono di Pietro Rovescio: icona, in stile greco bizantino, della Sacra Famiglia. Sopra, alla testa della figura del figlio (Gesù) si notano l'Alfa e l'Omega: “principium et finem”. Dall'altra parte, il monogramma di Cristo ICXC (ΙΗΣΟΥC ΧΡΙΣΤΟC), separati nella tipica versione delle icone della chiesa greco ortodossa. NOTE: Sopra il monogramma ICXC c'è un'altra scritta in greco, che non sono riuscito a decifrarla bene. Se qualcuno ne è a conoscenza scriva pure1 punto
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Una volta preparata la barretta, veniva ritagliata in quadratini tramite forbici o cesoie. A questo punto si poteva procedere in due modi diversi: 1. Rifinire il tondello con le forbici per dargli una forma il più possibile circolare.1 punto
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Veniamo ora alla preparazione dei tondelli. Questi venivano in genere prodotti a partire da barrette metalliche di spessore opportuno. Queste barrette venivano preparate appiattendo a martello delle barrette più spesse e più strette (nella foto una barretta semilavorata a sezione quadrangolare, a volte potevano essere a sezione circolare).1 punto
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Sappiamo che i conii vengono preparati tramite l'ausilio di punzoni. Questi venivano applicati dopo aver tracciato una circonferenza sul conio per mezzo di un compasso. Generalmente bastavano pochi punzoni per costruire le lettere della legenda: ad esempio, sui denari lucchesi che abbiamo visto coniare, lo stesso strumento curvo poteva essere usato per la C, la O, la S. In realtà sembra che prima di battere il punzone sul conio sia necessario "preparargli la strada" scavando in corrispondenza del punto dove questo andrà applicato. Ciò produrrà molto meno materiale di riporto sulla superficie del conio dopo la sua incisione, facilitando la rimozione dei residui metallici mediante, ad esempio, sabbia. Altro particolare interessante è la eventuale differenza di profondità di incisione del punzone: questa non è rilevante ai fini della coniatura, in quanto comunque il metallo della moneta coniata non penetra troppo all'interno del conio stesso. Infine, eventuali trattini aggiuntivi a fine lettera (serif) vengono fatti abbastanza semplicemente con un punzone piatto molto sottile o con uno strumento a punta.1 punto
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Cominciamo dai conii: nelle foto seguenti possiamo vedere conii di incudine (tozzi e con un perno che verrà inserito in un foro dell'incudine) e di martello (quelli lunghi). Sono realizzati in ferro acciaioso e la durezza deve essere calibrata in modo tale da poter assorbire i colpi a cui saranno sottoposti (un conio troppo duro è infatti destinato a rompersi presto). Il conio di martello, ad esempio, è sottoposto ad una tempra progressiva che lo rende più duro dove c'è l'incisione e più tenero dove verrà colpito. Si noti come i conii di martello presentino, in maniera più o meno marcata, una forma svasata in alto, effetto dei ripetuti colpi di martello.1 punto
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Bella medaglia seicentesca con madonna di Loreto e S. Carlo Borromeo in preghiera, con mani giunte davanti al Crocifisso.1 punto
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Dal 1524 grazie a Paolo Pitotto che nel suo sito sui gettoni, nella sezione RELIGIOSE al n.1760 descrive questa tessera o medaglia del comune di Ameno (Novara) sito in riva al lago d'ORTA, così la descrive: Serviva per ritirare il pane e vino il giorno successivo alla processione dell'Ascensione dal 1524 al 1941 ( Legato di Cominetto Maraza o Marazino in rogito notaio Alberto Bergollo di Ameno del 11/02/1524 ). D/ SS / A = Confraternita di S. Spirito - Ameno Ottone, ottagonale, incisa e speculare, mm. 25 circa1 punto
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