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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/26/19 in Risposte
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https://www.corriere.it/cultura/19_agosto_25/pio-ix-escluso-dall-euro-dell-800-ma-porta-pia-evito-bancarotta-398c1a8e-c74d-11e9-b283-cf539d3cc34f.shtml3 punti
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Quasi per uno scherzo ho riunito tutte le prime pagine dei nostri lavori (mie e di Okt). Ne è uscito un link piuttosto pesante, ma di un certo interesse. Eccolo: http://roth37.it/roth37&Okt%20covers Qualora si volesse leggere il lavoro il sito è sempre quello da più di vent'anni (gulp!): http://roth37.it Gradito qualsivoglia commento. Grazie3 punti
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Salve a tutti, come qualcuno sa, io sono quello che colleziona catorci. La moneta di oggi avrebbe dei buoni rilievi, tuttavia ha indubbiamente dei "problemi", che vorrei inquadrare meglio: non riesco a capire se siano colpi (finita sulla ghiaia e schiacciata da una carrozza borbonica che portava una famiglia di nobili corpulenti?) o solo mancanze. In ogni caso il nominale è molto raro, e il vantaggio dei catorci è come sempre che li lasciano veramente a due soldi, quindi io ne sono contento. Fatemi avere le vostre opinioni, e grazie!2 punti
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Questa è una piccola guida-discussione per chi volesse cimentarsi in una collezione tematica di monete e/o banconote europee comunitarie, cioè delle valute degli stati della Comunità Europea, e volendo anche di altre che indirettamente ci hanno a che fare. Il criterio fondamentale di questa raccolta è ovviamente lo stabilire con precisione cosa sia "comunitario" e cosa no. Personalmente intendo il termine nel suo significato più ampio, nel senso che oltre all'Euro, alle ex-valute degli stati oggi nell'unione monetaria e quelle degli stati UE che non ne fanno attualmente parte per me sono in qualche modo considerabili comunitarie anche le valute dei territori dipendenti e altre di cui parlerò. Secondo criterio fondamentale è stabilire da che epoca esatta cominci l'ambito comunitario, e qui a mio avviso le possibilità sono sostanzialmente due. Se si prende come "anno zero" l'inizio del processo d'integrazione europea (con la Dichiarazione Schuman del 9 maggio 1950), che istituzionalmente ebbe la sua forma iniziale nella CECA (Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio, in vigore dal 23 luglio 1952) l'anno sarebbe il 1950 o 1952, mentre se si parte dalla fondazione della CEE (Comunità Economica Europea, in vigore dal 1 gennaio 1958) l'anno è il 1958. Quale dei due seguire? Secondo me sarebbe più corretto il primo (anno 1950 o 1952, fra i due non cambia collezionisticamente nulla) perchè per motivi che ho spiegato nel dettaglio altrove (*) la Dichiarazione Schuman e la CECA rappresentano ben più della semplice istituzione di un'autorità e un mercato comune ma furono atti fondamentali che cambiarono il corso della storia europea. Al 1950 la situazione esatta quanto a valute metropolitane era questa: - Francia: Franco francese. All'epoca il nord dell'Algeria era parte integrante del territorio francese, quindi il Franco algerino (nel contante in corso al 1950 e fino all'indipendenza dell'Algeria nel 1962) era di fatto una valuta comunitaria. - Germania ovest: Marco tedesco. - Italia: Lira. - Paesi Bassi: Fiorino. - Belgio: Franco belga. - Lussemburgo: Franco lussemburghese. Caso particolare è quello del Protettorato della Saar (1947 - 1957) che come valuta ufficiale ebbe il Marco della Saar dal 1947 al 1954 e poi il Franco della Saar dal 1954 al 1959 (le monete apposite continuarono a circolare ancora per due anni dopo il ritorno alla Germania): la Saar era formalmente un protettorato francese e non costituiva formalmente territorio comunitrario, ma se si adotta il criterio estensivo la sua valuta era indirettamente comunitaria in quanto emessa dalla Francia. Altro caso particolare è quello dell'Amministrazione Fiduciaria Italiana in Somalia (1950 - 1960) per cui vale la stessa considerazione generale. Al 1950 Francia e Paesi Bassi avevano e hanno tutt'ora territori dipendenti per cui si emettevano ed emettono valute specifiche (o versioni grafiche varianti fatte per la circolazione locale), il Belgio ne aveva. Stando al criterio estensivo anche queste valute coloniali erano e sono indirettamente comunitarie. Nel 1973 avviene il primo allargamento della Comunità europea, con l'adesione di Regno Unito, Danimarca e Irlanda. I primi due hanno dipendenze dotate quasi tutte di valute specifiche (o versioni grafiche varianti fatte per la circolazione locale), col caso particolare di Gibilterra, unica dipendenza britannica formalmente parte anche della Comunità europea. La sterlina di Gibilterra è dunque una valuta comunitaria. Segue nel 1981 l'allargamento alla Grecia e nel 1986 entrano Spagna e Portogallo. Al 1986 la Spagna non aveva più dipendenze, mentre c'è il caso particolare del Portogallo che fino al 1999 amministrava Macao. A partire dal nuovo statuto del 1976 questa antica colonia divenne territorio cinese sotto amministrazione portoghese ma la sua valuta locale, la Pataca, era indirettamente comunitaria in quanto emessa dall'amministrazione portoghese. Oggi l'emissore della Pataca in moneta è il governatorato della Regione Amministrativa Speciale di Macao, quindi la Cina, mentre il vecchio emissore portoghese della cartamoneta Pataca, il Banco Nacional Ultramarino, è autorizzato dalla Cina a continuare a stampare banconote, che dunque sono indirettamente comunitarie in quanto emesse da un'istituto statale portoghese. Nel 1995 avviene l'adesione di Austria, Svezia e Finlandia, nel 2004 di Cipro, Malta, Ungheria, Polonia, Slovacchia, Lettonia, Estonia, Lituania, Repubblica Ceca e Slovenia, nel 2007 di Romania e Bulgaria, nel 2013 della Croazia. Naturalmente dal 1999 (e dal 2002 quanto a contante unitario) la valuta comunitaria per eccellenza è l'Euro. ________________________________________________________ (*) Si veda il post iniziale di questo thread: https://www.lamoneta.it/topic/149302-i-simboli-europei-sulle-monete/2 punti
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Secondo me se riuscissi a venderla sui 5 euro saresti già fortunato. Per me non ne vale la pena, soprattutto perché finiresti con l'alimentare il già ricco e variegato mercato dei falsi. Se fossi in te la terrei come ricordo dell'esperienza fatta.2 punti
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Queste proprio no, visto che sono state coniate cinque secoli dopo... Arka Diligite iustitiam2 punti
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Salve a tutti ieri finalmente dopo mesi sono riuscito a tornare a Cordusio non c'era moltissimo a parte una ciotola che conosco bene in cui si trova sempre un po' di tutto a 50 cent anche se spesso le monete sono molto rovinate mi piace particolarmente perchè è una di quelle col maggior ricambio di pezzi e ogni volta si trova qualcosa di nuovo e particolare qualcosina di interessante (almeno per me anche se molto rovinato l'ho trovato) quindi ecco il bottino senza infamia e senza lode: 1) sx: Un soldo Napoleone Regno d'Italia 1807 moneta considerata rara peccato che nel mio malconcio esemplare non sia possibile nemmeno leggere la zecca dx: Luigi Filippo 5 cent 1841 - Moneta che mi ha sorpreso non poco...infatti non mi risultavano pezzi da 5 cent per Luigi Filippo (di cui ho riconosciuto il ritratto) tuttavia con una ricerca ho scoperto che si tratta di un pezzo da 5 cent delle Colonie Francesi in particolare i pezzi coniati nel 1841 furono coniati per la colonia francese di Guadalupe quindi questa malconcia moneta ha insomma fatto parecchia strada..2 punti
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Accusare di falsità un intera categoria di monete non mi sembra corretto. Il tetradramma di Atene è una delle più comuni monete greche e quindi la sua frequenza nelle aste è normale. Resta il fatto che giudicare dalle foto è sempre difficile, salvo casi evidenti come quello del post iniziale. Arka Diligite iustitiam2 punti
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Chissà se avremo un resoconto da chi potrà vedere la personale di Loredana Pancotto, penso di sì visto il numero di appassionati che ci saranno o ci sono già a Riccione, per il momento posto intanto la medaglia uniface, che io trovo splendida, che la Pancotto ha fatto per il recente e autorevole premio Biblionumis.2 punti
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Cari Lamonetiani, oggi porto alla Vostra attenzione due 20 centesimi del 1895, il primo è un esemplare originale in buona conservazione, il secondo un falso d'epoca...1 punto
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No non è mai saltato il convegno di riccione,fu ripreso per i capelli, ma si effettuò anche in quell'anno che sembrava saltasse ,comunque dopo verona rimane il migliore,anche per il posto dove si svolge,auguri agli organizzatori,saluti Aldo.1 punto
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Beh... storia ne hanno da raccontare. Credo che se potessero testimoniare quello che hanno visto e vissuto, i nostri figli arriverebbero ai capelli bianchi. Sono monete nate in un frangente triste e brutto. Hanno visto la fine della Grande Guerra, il tentativo di rinascita e poi la seconda guerra mondiale. Sono monete, per chi le guarda con occhio "monetale" che forse non dicono nulla perché il loro stato di conservazione è quello che è. Ma chi le guarda con occhio "storico"... ne hanno cose da dire. Per quanto riguarda eventuali tracce, penso tu sappia la storia di questi tondelli.....sono stati ribattuti sui nichelini di Umberto I del 1894 e 1895. Per cui è normale trovare tracce del conio precedente.1 punto
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Salve @corallino, la tua moneta dovrebbe corrispondere a questa: Piccolo bronzo (AE3) coniato da Costante I (337-350 d.C.) dalla zecca di Siscia (SIS), 3° officina (lettera ). Al D/ CONSTAN - S P F AVG. Busto diademato, paludato e corazzato volto a destra. Al R/ VICTORIAE DD AVGG Q NN. Due Vittorie alate affrontate reggono una corona. In mezzo, ramo di palma. In esergo: SIS. Rif.: RIC VIII, 195. Le lettere AN al D/ ci sono, sembrano evanescenti probabilmente per via di una "schiacciatura" di conio. Allego immagine tratta dal web per confronto:1 punto
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credo sia dovuto al caso, se guardi altre foto, gli intacchi sono un p'ò ovunque, sono fratture dei bordi dovute dal colpo di conio. ne producevano appunto, in gran quantità, e il metallo è pure bello spesso; sono ricercate e collezionate da secoli, si trovano facilmente, (prezzo permettendo) e ritengo sia una moneta significativa e bella a cui è difficile resistere. anche io, nonostante non seguo le greche, ne ho una, però la acquistai in un negozio "fisico" da commerciante "reperibile"1 punto
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...e.con questo siamo al terzo utente di cui disconosci la conoscenza nel mondo reale. La cosa mi rimanda a citazioni bibliche ma non vorrei andare off-topic. ???? ciao Luca.1 punto
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E' quello che penso. Il collezionista o appassionato di solito preferisce lasciare il "buco vuoto" piuttosto che mettere in collezione un falso o riproduzione, perchè, anche solo un falso ( agli occhi di un esperto ) screditerebbe l'intera collezione. Se un falsario "eccellente" riuscisse a riprodurre benissimo una moneta rara, pensi che aggiungerebbe una "R" o "copia" oppure cercherebbe di venderla come originale ? Lascio a voi la risposta. Vale anche per la numismatica, ad esempio esistono dei falsi della Repubblica ( 1946-47, 2 L.1958 o il 5 L. del 1956 ) talmente ben fatti che mettono in crisi anche i periti ( ne so qualcosa...) Ciao1 punto
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Buonasera, oggi ho acquistato questa moneta, mi sono lasciato trasportare dalla molteplicità dei dettagli di quest’ultIma. il mondo con l’italia al centro, la data 1684 scritta come se incisa su un’albero. La cornucopia e il fascio. chiedo a voi perché vorrei saperne di più. per ultimo il valore e il grado di conservazione. grazie in anticipo1 punto
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Essendo un falso creato per collezionisti inesperti e non per la circolazione (negli anni '80 ormai, l'uso di questa moneta era irrisorio), non può nemmeno considerarsi un "falso d'epoca": il valore è di pochi euro, alla stregua di tutte le "patacche" circolanti...1 punto
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Molte grazie.. mi mancava proprio.. la parola chiave era "manus dei"... a saperlo. Grazie ancora!!1 punto
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Prima ci scrivi che hai accertato che è oro e poi ci scrivi che un orefice non ti ha saputo dire di che oro si tratta. Curioso. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Ora mi sembra meglio. Azzarderei la seguente identificazione.. sempre aperta al contraddittorio s'intende: As, AD 183, D/ M COMMODVS_ANTON AVG PIVS - laureate head right; R/ TR P VIIII IMP VI COS IIII P P / S - C - Roma seated left on shield, holding Victory in right hand, and spear in left Mint: Rome - RIC III 0429(b) Con peso e diametro ci siamo rispetto al tuo. Spero di averci azzeccato e di esserti stato utile. Saluti Flaminius1 punto
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come leggi chiaramente nella legenda si tratta di un riconio commemorativo. Se d'oro vale il prezzo del fino. L'originale ha costi proibitivi, ancor di più il mezzo augustale.1 punto
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2) Come sempre ho preso anche due monete misteriose da identificare con più calma a casa.. sx: 1 Kreuzer Francesco II Austria 1812 (è stata coniata solo in quell'anno mi risulta) dx: questa moneta de diametro di 21mm e del peso di 2.5 grammi mi ha fatto penare parecchio ieri ma finalmente l'ho identificata penso...la moneta al momento dell'acquisto mi è parsa subito abbastanza vecchia come fattura..immaginavo un primi XIX secolo visto il bordo sottile e la forma imprecisa tipici di tecniche di coniazioni più vecchie, tuttavia la data che mi sembrava di leggere mi riportava in pieno Novecento. Mi sono poi ricordato che alcuni paesi più lontani e isolati avevano mantenuto tecniche di coniazione più vecchie anche nel XX secolo...questo ha ristretto un po' il campo di indagine e penso di essere infine riuscito ad identificarla con 1/80 di Rial dello Yemen del periodo 1911-1942..purtroppo la data non è leggibile poichè era sul rovescio spero di non avervi annoiato con la ricostruzione della mia breve indagine su questo logoro tondello? ma visto che la moneta di per sè diceva poco ho pensato di arricchire il post così...1 punto
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io per lo zodiaco mi ha detto che avendo pagato con l'abbonamento il primo agosto, non serviva mandare i moduli perchè avevano già registrato il mio pagamento, quindi penso che per la spedizione non c'è problema, ti auguro che la divisionale proof vada a buon fine anche lei1 punto
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[email protected] Questa la mail del responsabile della sezione numismatica, persona gentile e disponibile.1 punto
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In realtà esiste un opuscolo, molto raro a trovarsi, che illustra le collezioni in maniera sintetica ma con belle foto aspettiamo l’opera maggiore1 punto
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Banale e stranota patacca da mercatino, non è argento ma alpacca. È un tappabuchi per chi si accontenta di questo tipo di riproduzione, ecco perché non è in oro come l'originale.1 punto
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Interessante discussione. penso che sia ovvio che ognuno preferisca collezionare monete vere, con i loro anni, il fascino delle mani che le anno toccate, i luoghi ormai scomparsi che le han viste protagoniste. io credo che i pensieri degli uomini si possano trasferire sugli oggetti e chi è in grado di percepirlo, quando prende in mano una moneta...questa gli parla, raccontandogli i suoi segreti. Ma se invece si vuol fare un discorso “astratto” sull’arte e sul “bello”...diventa un discorso molto complesso. un quadro di Van goht è bello è VALE quelle cifre spopositate perché c’è la firma in piccolo su un angolo...o perché ha quei colori e quelle pennellate? cos’e artistico...sapere che l’ha fatto QUELL’ARTISTA o per le emozioni che ti riesce a trasmettere ? si è discusso molto di questo per decenni...e come tutte le discussioni non c’è una sola conclusione...anzi, più si discute è più esperti vogliono contraddire i loro interlocutori. alla fine...ognuno si tiene la propria opinione. sta di fatto che siamo circondati da falsi che a volte non riescono ad essere capiti dai soliti “esperti”. ( come è già stato detto). La mia opinione è che le copie debbano sempre essere dichiarate come tali. Chi va nei musei e vuole ammirare la pietà di Michelangelo sa che è una copia, ma l’emozione che ti trasmette quella copia è identica a quella che si proverebbe con l’originale. Come chi fa chilometri di coda per guardare per pochi secondi la Gioconda leonardesca al Louvre, a distanza, con 5 metri separati dalle corde, dietro un vetro (che non è antiriflesso)...penso che non capirebbe se dietro quel vetro ci fosse una riproduzione (e non è detto che non ci sia). si fanno chilometri di coda perché si “pensa” di vedere QUELLA Gioconda...poi si va nella stanza accanto e si ammira la Vergine delle rocce senza vetri senza code e che è molto più bella (mio parere) della celeberrima Monna. allego il link a chi produce falsi d’autori da Una vita ed ha come clienti la famiglia Agnelli, Claudia Cardinale, Mike Jagger,ecc Persone che non hanno problemi di soldi, ma che preferiscono arredare le loro costosissime ville con riproduzioni artistiche di quadri celeberrimi...che non potrebbero MAI avere in quanto NON vendibili. Non potrei mai avere la Guernica di Picasso nel mio soggiorno anche se lo volessi pagare una fortuna...non me lo vendono. Una copia fatta su tela con gli stessi colori ad olio, con le stesse pennellate...viene venduta a 200.000 euro...nulla rispetto al costo dell’originale. In conclusione.... sono favorevole alle riproduzioni (ben fatte) purché dichiarate come tali. sono arciconvinto che una moneta originale sia sempre meglio di una copia proprio perché ha dietro un vissuto ed una storia inimitabile. https://www.cdt.ch/ticino/daniele-donde-sono-l-inventore-del-falso-d-autore-CX11328591 punto
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Purtroppo si tratta di un falso di una delle monete più costose (e contraffatte) di VEIII... Mi dispiace1 punto
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Buonasera a tutti, contribuisco anche io, posto ultimo arrivo in collezione, Piastra Ferdinando II millesimo 1857 taglio inciso al rovescio. Saluti Alberto1 punto
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Taglio : 20 cent Nazione : Germania F Anno : 2019 Tiratura : ? Conservazione : BB Città : Siena Taglio : 20 cent Nazione : Italia Anno : 2019 Tiratura : ? Conservazione : EC Città: Siena1 punto
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Taglio : 2 € CC TDR Nazione : Francia Anno : 2007 Tiratura : 9.406.875 Conservazione : BB Citta : Capaccio - Paestum ( SA)1 punto
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Visto che si parla della Basilica di San Pietro posto un due fiorini del 1626 anno in cui questa Basilica venne consacrata il 18 novembre.. Un poco debole di conio sul busto, ma data ben visibile..1 punto
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Figura molto amante della sua immagine la contessa.. personaggio particolare per i tempi. Al giorno d'oggi potrebbe essere una fashion-blogger. Aggiungo un immagine1 punto
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Rimanendo nella mia posizione critica in merito all'autenticità dell'esemplare integro (ben altra cosa mi sembra invece quello spezzato riportato a pag. 182 del Bernareggi), rimane la difficoltà ad indicarne la zecca. La Pardi illustra l'esemplare frammentato indicandolo come appartenente a NOVATE (Castelnovate) e, nella tabella dei nomi delle zecche, riporta alcune desinenze che ne giustificherebbero tale attribuzione. Si tratterebbe quindi di una desinenza "particolare" di difficile interpretazione. Così come esiste SebrioPAV (in nesso) al posto di SEBRIO seguita da lettera (C, I, S o T), NovatARI (o NOVATARV ??) costituirebbe quindi una variante di legenda degli esemplari con NOVATE.1 punto
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Mi scuso con legionario se ho anticipato la scansione della richiesta di Giov60.1 punto
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...comunque l'ho inserita dopo l'ultimo 2 denari del 1800, prima dei doppioni di cui faccio fatica a separarmi..1 punto
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Grazie Achille........gli darò certamente una lettura di riguardo, anche se sono molto concentrato sulle sigle apposte sulle monete da questi signori presenti in zecca e il "Comprobatore delle Prove" mi risulta esente da questo privilegio.1 punto
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Conosco chi ora ce l'ha, mi farò inviare un'immagine ad alta risoluzione e ti farò sapere. Grazie per la segnalazione ma penso che non ci sia alcuna C. Ciao Francesco, credo che non serve che tu ti faccia inviare l'immagine, perché mi sono cimentato in un piccolo collage affiancando una parte della Y alla Y del Coronato che ho appena postato nella discussione “sul Coronato con stile particolare”, per stabilire anche l’effettiva corrispondenza di questo Coronato doppia YY e come si può ben notare, calza alla grande. YY (Yacobus Cotrullo) Ehi....attenzione che questa moneta è stata manomessa per prova !!1 punto
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Buona sera, tempo fa in una mia discussione sulle sigle apposte sulle monete (ancor prima dell’idea riaprirne una sui Maestri di Zecca) e se qualcuno lo ricorda, avevo sottoposto un quesito (anche per me non noto) su di chi fossero le sigle GC apposte sul Grano di Filippo III “CLARITAS VNIVERSA” presupponendo anche, dato che di quel periodo non vi fosse in zecca nessun Ufficiale con queste iniziali, e conoscendo che l’incisione di tale nominale fosse avvenuta ad opera di Giovanni Consolo, che gli incisori non siglassero le monete. Non ebbi nessuna risposta, ma non mi sono mai arreso nel ricercare la conferma !! Bhe…..Signori miei, oggi devo dire che mi sono sbagliato, gli incisori in quel periodo (1621 – 1623) hanno siglato eccome!!....... ed oggi mi piace riportare e condividere con voi ciò che ho letto. (riportato nel BCCN dell’anno 1920 – La moneta di Napoli di Filippo IV nel 1621 al 1623). 1) quando si parla della coniazione del Due Carlini (Tarì) d’argento detto del Sole con il motto “OMNES AB IPSO” PR 12 il Prota indica che questa moneta ha nel dritto, sotto il busto del sovrano le lettere N.G.F. (Nicola Galoti Fece), 2) quando indica il Tornese di rame (ma secondo il Pannuti e Riccio dato il peso, è il Grano) con il sole al rovescio ed il motto “CLARITAS VNIVERSA” PR 37 ci riferisce che le lettere G.C. sotto il busto del sovrano sono le iniziali dell’incisore Giovanni Consolo; 3) per ultimo il Tornese di rame con il motto “POPULORUM QVIES” del 1618 PR 63 anche qui le lettere G.C. sono le iniziali dell’incisore Giovanni Consolo. Da notare come in questi casi ci troviamo di fronte a delle monete le quali una (la prima) riporta le sigle del Maestro di Zecca, di Prova e dell’Incisore (credo caso unico), la seconda con le sole sigle dell’Incisore e per ultimo la terza, con le sigle del Maestri di Zecca e dell’Incisore.1 punto
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Ciao Francesco, permettimi una domanda diretta, tu che c'è l'hai avuto anche tra le mani, parlo del Coronato ormai ex W.........ma non c'è la vedi la lettera C anche qui sotto la Y ? io sì ......sotto quella di sx. Azzardo un'ipotesi, visto anche ciò che è successo all'altro coronato........supponiamo che anche in questo caso l'incisore volesse oscurare la sigla C, sovrapponendo la sigla Y ma il risultato non sia stato soddisfacente, in quanto la Y non copriva del tutto la C, perchè risultava un pò troppo a dx, a quel punto abbia optato per una seconda incisione della lettera Y cercando di ovviare all'errore commesso.......ed ecco che a nostri occhi appare una doppia YY, altrimenti non mi spiegherei la ragione dell'incisione della doppia Y. Che te ne pare.1 punto
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