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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/27/19 in Risposte
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Come promesso vi allego il link del Gazzettino 5 ora pubblicato sul nostro sito in Accademia.edu. Dopo soli tre mesi dalla presentazione e consegna delle copie cartacee avvenuta al Convegno di Verona ora la pubblicazione per tutti on Line con la possibilità di leggerlo e poterlo anche stampare a colori Ci si augura che anche questa ulteriore fatica divulgativa per la comunità fatta a più mani, e che ricordiamo e’ a costo zero per l’utenza, possa essere piacevole e utile, indubbiamente lo sforzo di autori, editing, pubblicazione della stessa e’ stato totale e importante, buona lettura ! https://independent.academia.edu/QGazzettini5 punti
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Come promesso, La treccia a rilievo della 1802 Il peso della Piastra è di 27, 40 grammi.4 punti
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Ciao Giuseppe il quesito che poni e’ interessante e la tua giovane età ne amplifica la portata. Ci sono collezioni di moda ( vedi il Regno), spinte molto dai commercianti perche facili da realizzare, significative storicamente, e soprattutto con tanto materiale da scambiare. Immagina una collezione di monete Axumite che sono gia’ pochissime e difficili da reperire: non potrebbe mai diventare di moda. L’importanza di una collezione, a differenza di quello che pensano molti, non e’ la sua vastità bensi la profondità che è data da quanto la si studia ed approfondisce. Non esistono collezioni meglio di altre . Una collezione di monete dei Cavalieri di Rodi puo’ essere fatta con criteri ed esemplari eccellenti e rappresentare un valore culturale, storico, numismatico e a volte anche materiale superiore alla classica collezione del Regno. la collezione la fa il collezionista non le monete bensi le sue scelte.4 punti
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Salve a tutti, come qualcuno sa, io sono quello che colleziona catorci. La moneta di oggi avrebbe dei buoni rilievi, tuttavia ha indubbiamente dei "problemi", che vorrei inquadrare meglio: non riesco a capire se siano colpi (finita sulla ghiaia e schiacciata da una carrozza borbonica che portava una famiglia di nobili corpulenti?) o solo mancanze. In ogni caso il nominale è molto raro, e il vantaggio dei catorci è come sempre che li lasciano veramente a due soldi, quindi io ne sono contento. Fatemi avere le vostre opinioni, e grazie!3 punti
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Mi sono venuti in mano dei vecchi Listini a prezzo fisso di varie Ditte Numismatiche degli anni '60 e '70 con le quali mio padre era in stretto contatto. E' bello vedere foto “sgranate” e la descrizione scritta con la mitica Olivetti 32 ! I vari pezzi erano ordinati per “collezione”, con tanto di prezzo.. che se telefonavi, poteva essere contrattato. Ho notato che, a distanza di 50 anni, il valore assegnato alle diverse tipologie di collezione sia molto diverso rispetto all'attuale. Premetto che è praticamente impossibile comprendere quanto valevano 100.000 Lire del 1965 rispetto a 100 Euro del 2019. Le variabili sono troppe, bisognerebbe valutare oltre al tasso di conversione, il contesto sociale, il potere d'acquisto, il clima politico-economico ( nel 1965 ottimistico, purtroppo nel 2019 deprimente).. Il mio discorso è rivolto non ad un tipo di moneta, di un millesimo o di una conservazione ( sarebbe facile intuire che un pezzo molto raro in FDC ha perlomeno conservato l'appetibilità ed il valore negli anni). Vorrei prendere in considerazione una valutazione generale sulla tipologia di collezione ( ad esempio: Savoia, Regno, Repubblica, Stati preunitari etc ) Pertanto vi chiederei: 1- qual'è la Tipologia di collezione numismatica che, rispetto al passato, è invecchiata peggio? 2- qual'è quella che si è rivalutata di più, oppure ha aumentato il numero di collezionisti rispetto al passato ? Il mio non è solo un discorso di (ri)valutazione economica, ma anche di interesse numismatico. Mi spiego meglio: quando ero giovane, la gran parte dei collezionisti considerava la la monetazione di Vitt. Em. III° come la”vera e sola raccolta di monete”, al momento attuale, è ancora così, oppure i nuovi/giovani collezionisti si stanno orientando diversamente ? Per adesso non voglio esprimere il mio parere, per non influenzare la discussione. Ringrazio chi avrà la bontà di esprimere un parere in proposito. Saluti a Tutti e grazie per le eventuali risposte3 punti
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Popolo di stirpe germanica, i Longobardi nel IV sec. lasciano le loro sedi del basso Elba e con una lunga migrazione verso Sud, ben descritta da Paolo Diacono nei primi libri della sua "Historia L." , nel 568 con a capo Alboino raggiungono l'Italia : assassinato Alboino, pare per vendetta privata, guidati dai loro Duchi (capi clan) iniziano a disperdersi in pressochè tutta l'Italia peninsulare, allora disastrata dalla tragica guerra tra Bizantini e Goti . Già attorno al 576, Zottone, raggiunta Benevento ne inizia il ducato e mentre nei 200 anni successivi in Pavia si costituisce un regno unitario dei Longobardi, Benevento longobarda se ne mantiene sostanzialmente ai margini conservando e difendendo una forte autonomia ducale . Caduto nel 774 il regno di Pavia in mano ai Franchi, il duca Arechi II si crea principe di Benevento, subendo tuttavia una forma di sudditanza ai Franchi . Al secondogenito ed erede Grimoaldo, ostaggio di garanzia in Aquisgrana, è consentito il ritorno come vassallo in Benevento dove però, fattosi principe Grimoaldo III, pur con alterne vicende, inizia quell'indipendenza del Principato, affermata anche battendo in proprio nome moneta aurea ai tipi bizantini e rarissimi denari al tipo carolingio, che ne farà per altri quasi tre secoli l'ultimo dominio di origine longobarda in Italia .3 punti
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Carissimi tutti, Con grande piacere vi comunico che il prossimo 5 Ottobre , presso la sede del Circolo Numismatico Ligure "C.Astengo", avrà luogo il III Congresso Nazionale dei Circoli Numismatici. La sede, per chi non lo sapesse, si trova Genova al piano terra del Palazzo Ducale in pieno centro storico. L' evento costituisce la tappa successiva dopo quelle di Bergamo e Padova, con la speranza di poter ampliare i contatti e giungere a nuove idee e proposte. L'organizzazione di questa giornata è stata lunga e per certi aspetti difficoltosa, ma fortemente voluta da parte nostra. di seguito riporto la scaletta dell' evento: 09.30: apertura della sede 10.00-10.10: saluti iniziali e registrazione dei presenti 10.10-11.00: conferenza del colonnello Domenico Luppino (GdF) sul tema: Il collezionismo e la legislazione vigente: spunti per una numismatica responsabile. 11.00-13.00: dibattito fra i rappresentanti dei circoli: idee e proposte per affrontare insieme il futuro della numismatica. 13.00-14.00: pranzo a prezzo fisso presso ristorante adiacente alla sede del Congresso. 14.15-15.00: visita alla collezione numismatica comunale esposta a Palazzo Tursi in Via Garibaldi La partecipazione è ovviamente gratuita e aperta a tutti, con particolare attenzione verso i rappresentati delle varie associazioni numismatiche presenti sul territorio. Abbiamo già ricevuto numerose adesioni, chiunque avesse il piacere di partecipare lo pregerei di comunicarmelo così da poterci organizzare al meglio. Per maggiori informazioni riporto il link del articolo pubblicato su Cronaca Numismaitica https://www.cronacanumismatica.com/genova-5-ottobre-2019-3-congresso-dei-circoli-numismatici/ Per qualsiasi dubbio o eventuale comunicazione non esitate a contattarmi privatamente tramite MP o mail al seguente indirizzo [email protected] Matteo Schivo Segretario e tesoriere del Circolo Num. Ligure "Corrado Astengo"2 punti
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La moneta è davvero distrutta, ma se giri di 180° la seconda foto io in alto ci leggo ... D E S. Potrebbe quindi trattarsi di questa moneta di Mantova, o perlomeno di una tipologia similare: https://catalogo-mantova.lamoneta.it/moneta/MN-FMM/42 punti
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Concordo. E' una moneta che presenta due conservazioni diverse per le due facce, Una "sofferenza" maggiore ha avuto il D/ (forse perché la moneta in genere è tenuta col R/ in vista). Sarà la mia inesperienza, ma non vedo tutta questa usura sul R/. Quanto al contorno, si sa che è di seconda classe: le tacchette fanno parte del tondello.2 punti
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Si tratta di un lavoro impegnativo, fatto con umiltà, sempre migliorabile, ma con la volontà di donare alla comunità numismatica un punto di riferimento per apprendere, discutere, aggregare. Anche criticare, naturalmente: con intelligenza, partecipando, correggendo qualora occorra. Tenendo presente sempre e comunque che lo scopo è divulgare a più gente possibile la nostra passione: la Numismatica.2 punti
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Il mio Grazie a questi infaticabili cuori... Corro a leggerlo....2 punti
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Moneta molto rara anche secondo me. A volte bisogna accontentarsi quando si tratta di pezzi così rari. Anche io l'avrei messo in collezione. Complimenti @Gallienus @Rocco68 Meritava di stare in una collezione importante come la tua e sono felice di averti aiutato nella ricerca. Saluti Angelo2 punti
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Continua la mia opera di catalogazione di esemplari dello stesso conio di questo pezzo imitativo di bronzo di Postumo. Oggi vi propongo questo pezzo che a breve andrà all'asta per Gorny & Mosch (auction 265 14-15 ottobre 2019): L'esemplare proviene dalla collezione Pierre Gendre (autore di questo testo edito da cgb.fr https://www.cgbfr.com/lempire-gaulois-les-antoniniens-260-274-apres-j-c-collection-pierre-gendre-et-divers-amateurs-parisot-nicolas-prieur-michel-schmitt-laurent,le56,a.html sulla monetazione dell'impero gallico). Questa la descrizione della casa d'aste: In più, esiste anche questo esemplare di un collezionista francese che ha condiviso in un forum il suo pezzo: Di questo ho i dati fisici: 25-28mm per 8,22 gr. Tirando le somme, il computo a me noto di questi pezzi sale quindi a 8 esemplari tutti caratterizzati dalla condivisione della medesima coppia di conii di dritto e rovescio.2 punti
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Usura visibile su capelli del re, un po' sul seno, elsa della spada e ventre (punti più alti della moneta), diuffusi segni di contatto e tacchettine al bordo qua e la. Moneta SPL+, il qFDC é un'altra cosa ed usura non ne ha. Ciauz.2 punti
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Buonasera, sono rientrata oggi dalle vacanze, in cui ne ho approfittato per visitare il museo archeologico di Diano Marina (IM), ho scattato le foto alla parte numismatica esposta che è veramente molto esigua (ho scattato 4 foto per fare in modo che fossero leggibili, volendo potevo fare uno scatto unico). Non ho riferimenti di cataloghi numismatici né c'era un'anima pia a cui chiedere informazioni. Mi sarei fermata in biblioteca a chiedere informazioni ma stavano per chiudere (sia museo che biblioteca) inoltre si è scatenata una tempesta e la bibliotecaria non era al suo posto ma era in giro a chiudere le finestre. Volevo giusto contattare il curatore o il coordinatore della sezione Monete Romane Imperiali (dato che Diano Marina è stata un fiorente presidio romano) per mostrargli le foto e chiedere se potevo pubblicarle (ovvero se devo contattare il Museo e chiederlo a loro), dato che non mi è mai capitata finora una cosa simile e non so come comportarmi. Ps, mi auguro nei prossimi mesi di vedere altri due musei (Varese e Golasecca/Sesto Calende) in cui dovrei trovare una sezione numismatica più corposa2 punti
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Buonasera @Gallienus, ho dovuto attendere anni prima di poter mettere in Collezione una mezza Piastra del 1832. Merito del mio caro Amico @Ledzeppelin81. Sono d'accordo con te sul fatto che sia molto rara. Se ti può consolare, lo avrei preso anche io questo "catorcio"! Al dritto sembrano mancanze di conio quelle sul volto e di fronte..... La fronte. Al rovescio presenta le tipiche schiacciature su "ghiaia" come scrivi tu Complimenti per questo pezzo raro. Saluti, Rocco2 punti
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Per fine settembre dovrebbe uscire un'edizione ampliata di questo volume del RIC.1 punto
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Buongiorno a tutti gli amici del forum, in questi mesi sono attratto dalla monetazione giapponese del periodo Tokugawa e oggi vorrei condividere con voi il mio ultimo acquisto arrivato proprio oggi. Si tratta di un Hōei Tsūhō, una moneta costituita in bronzo dal diametro di 37,5 mm, dal peso di circa 9 grammi e coniata dalla zecca di Shichijō. Ma come mai fu considerata una moneta scomoda? Verso il 1700 le miniere di rame giapponesi iniziarono ad esaurirsi a causa della massiccia produzione di monete da 1 mon (Kan'ei Tsūhō) allo scopo di sostenere l'economia dello shogunato, ma la politica di isolamento del governo Tokugawa costrinse il Giappone a non importare rame. Nel 1708 (quinto anno dell'era Hōei) lo shogunato Tokugawa introdusse un'enorme moneta in bronzo dal valore facciale di 10 mon, Hōei Tsūhō, ma conteneva 3 volte più rame di una moneta da 1 mon e quindi il suo vero valore era solamente di 3 mon. Le monete erano troppo grandi per essere maneggevoli nel commercio quotidiano, ma sopratutto a causa del loro valore nominale relativamente basso non erano popolari. Dopo aver tentato brevemente di forzare la popolazione ad adottare queste monete, e addirittura minacciandola con severe punizioni, nel 1709 le monete vennero ritirate dalla circolazione. Spero che la moneta e la storia che gli gira intorno sia stata di vostro gradimento! Quando avrò più materiale farò una piccola guida sulla monetazione bronzea del periodo Tokugawa. Buona giornata a tutti! Xenon971 punto
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Visto che propendi per la Calabria bizantina mi sento di consigliare a tutti una visita a Rossano calabro con le sue chiese bizantine gli affreschi acheropiti e soprattutto il Codex purpureus rossanensis, un vangelo purpureo di V-VI sec. Imperdibile, da solo vale il viaggio. https://natalemarincolo.atavist.com/rossano-bizantina1 punto
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Indicativamente alla fine di quest'anno, sul sito della zecca, ormai quando le emissioni possano definirsi " ufficiali " grazie anche ai rumors che circolano in rete, ma la vera presentazione ufficiale avviene durante il World Money Fair di Berlino che si svolge a Febbraio 2020.1 punto
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Buonasera, vorrei puntualizzare in parte il discorso iniziato dall'ottimo @VALTERI, avendo trascorso le ferie in provincia di Messina ho scoperto che buona parte della Sicilia orientale viene definita "Lombardia siciliana" per via dei discendenti dei "lombardi" immigrati a cavallo dei secoli X E XIII. (circa 200.000) , essi ancora oggi hanno delle parlate derivanti dai dialetti settentrionali di Piemonte, Lombardia occidentale e Liguria. Randazzo, che ho visitato, ha un quartiere lombardo la cui chiesa principale è intitolata a S. Martino, una intitolazione tipicamente longobarda in quanto Santo guerriero,e il cui campanile, definito il piu bel campanile medievale di Sicilia, ha dei bassorilievi in stile barbarico. Addirittura un paese si chiama Novara di Sicilia. Un intreccio poco conosciuto e veramente epico e interessante, tutto da scoprire. Quindi in definitiva direi che in questo caso si tratta degli "ultimi degli ultimi longobardi"... https://it.wikipedia.org/wiki/Lombardi_di_Sicilia1 punto
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Ringrazio di cuore per il lavoro svolto. Domani scarico tutto ed inizio a leggere!1 punto
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Complimenti per il nuovo numero ! Per ora sono riuscito solamente a sfogliare virtualmente qualche pagina. Belle le immagini a colori !1 punto
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Ciao, per rispondere alla domanda di @manualipo circa la datazione della moneta, consiglio di leggere questa bella discussione (datata, ma bella e utile- io la consulto molto spesso) di @centurioneamico: https://www.lamoneta.it/topic/2574-come-si-identifica-una-moneta-antica/ Alla luce delle considerazioni lì esposte, se non erro, la tua moneta (con una tribunicia potestas XIIII che cade nel 234 d. C.) dovrebbe essere stata coniata tra il 234 ed il 235 d. C. Spero di essere stato utile e di non aver detto inesattezze. Una buona serata a tutti da Stilicho.1 punto
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Eccolo...tanto atteso per chi non può fare altro che leggersi la copia virtuale per ora.1 punto
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Veramente un grande sforzo divulgativo @dabbene, complimenti. A proposito che fine ha fatto quel gran maestro di divulgazione che è @eracle62non mi perdevo mai i suoi post qui sul forum, un esempio da seguire per tutti i numismatici in erba. Spero abbia scritto anche lui qualche articolo sul prossimo numero 6.1 punto
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Ci provo: Si curò A: P pigliò SICURO APPIGLIO Ciao da Stilicho1 punto
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Taglio: 50 cent Nazione: San Marino Anno: 2015 Tiratura: 750.000 Condizioni: BB+ Città: Padova1 punto
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Ben trovato! quando ho letto la parola “catorcio”, mi aspettavo, appunto, un tondello a malapena identificabile... cappero invece! Sarà che ero partito basso... è una moneta ancora molto piacente nonostante i difetti di conio. Anche per me son mancanze di metallo, probabilmente dovute ad una pasta metallica poco coesa, che si è screpolata in fase di coniazione. Sembra avere una gradevole patina, e come conservazione dalla foto direi tra il qBB ed il Bb. Direi niente male per un millesimo difficile a trovarsi.1 punto
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Credo quella di San Marino: invecchiati o passati a miglior vita i Collezionisti anni '60, '70 e '80 mi sembra non ci sia stato grande ricambio.1 punto
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Grazie ad entrambi! Ho dimenticato un dettaglio fondamentale quando ho aperto la discussione, ovvero che le foto sono speculari... So solo che sono state scattate diversi anni fa e sviluppate nuovamente in questi giorni. Sul perché siano speculari non ho la minima idea! Purtroppo la moneta non è mia e nemmeno di chi mi ha passato le foto: mi è stato chiesto di identificare una decina di monete d'epoca romana e questa è l'unica che non sono riuscito a trovare. Grazie ancora per la gentilezza e complimenti per l'intuito e la conoscenza!1 punto
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Possiamo essere prudenti finché si vuole, ma se quella è vera io so volare.1 punto
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Oggi vi parlo di un nuovo ripostiglio inglese: il Rockbourne hoard, un deposito trovato il 26 agosto del 1967 nei pressi di una villa romana, sito archeologico oggetto di campagne di scavi dagli anni '40 ai '70 (e ora museo). Il ripostiglio ebbe una notevole risonanza nella cronaca locale all'epoca e constava di ben 7.714 monete tra denari e antoniniani (la maggior parte). Il sito della villa romana di Rockbourne si trova in una zona rurale dell'Hampshire, vicino alla storica cittadina di Fordingbridge, nei pressi della New Forest. Le monete erano contenute all'interno di un grande vaso in terracotta a due manici con alcuni motivi geometrici decorativi e risalgono in larga parte al periodo 250-290. Tuttavia la presenza di emissioni a nome di Diocleziano e Massimiano fanno ipotizzare una data di chiusura attorno al 305. Nel sito internet dell'Hampshire Archeology Club vi è un breve resoconto della storia e delle vicissitudini di questo ripostiglio e ve ne porto alcuni stralci in inglese: Nel 2015 la casa d'aste inglese Spink, nell'asta n. 15004 del 25-26 Marzo, mise in vendita un lotto multiplo di ben 662 esemplari provenienti da questo ripostiglio: Il lotto, da una stima di 2-3000£ realizzò, senza diritti, la ragguardevole cifra di 5.000£. Le monete erano tutte catalogate e inventariate e custodite singolarmente su bustine di carta coeve all'epoca del rinvenimento/studio. Un anno fa ho acquistato il primo pezzo proveniente dal ripostiglio in questione (Vittorino, PROVIDENTIA AVG) ed era accompagnato da una cartolina dell'epoca, il che mi fa supporre che non facesse parte di questo lotto multiplo ex Spink, bensì fosse uno dei vari esemplari donati/regalati o venduti come souvenir per finanziare gli scavi durante gli anni '70. Gli ultimi due esemplari acquistati qualche giorno fa invece (Vittorino, INVICTVS e Tetrico II, SPES AVGG) provengono invece da questo grande lotto venduto dalla casa d'aste inglese. Tutti e tre i pezzi condividono la medesima tipologia di bustina di carta con la stessa grafia e un analogo numero di catalogazione/inventario. 1) Vittorino, AE antoniniano D\ IMP C PIAV VICTORINVS PF AVG R\ INVICTVS, *| R.I.C. 113 2) Vittorino, AE antoniniano D\ IMP C VICTORINVS PF AVG R\ PROVIDENTIA AVG R.I.C. 61 3) Tetrico II, AE antoniniano D\ C PIVS ESV TETRICVS CAES R\ SPES AVGG R.I.C. 270 Passatemi le foto delle monete che non sono meravigliose, ma le ho fatte al volo ieri sera con lo smartphone e con una luminosità alquanto scadente... ma mi premeva di lasciarvi questo contributo prima di partire per le vacanze ormai imminenti Buona lettura e, se avete domande o curiosità... son qui!1 punto
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Buon giorno Salvatore, senz'altro no dato che tutte le emissioni per questa tipologia presentano la stessa caratteristica.1 punto
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Complimenti @Gallienus, avercene di “catorci” come questa. Moneta molto rara e molto affascinante.1 punto
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Ciao @mamic secondo me la tua moneta non ha nulla che non va ed è un bel FDC È solo fotografata con luce diversa e questo può lievemente distorcere i volumi.... Molto bella Saluti1 punto
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Buongiorno, intervengo aggiungendo un esemplare proveniente dal sito che l'amico Grigioviola ha così ben presentato: Gallieno, RIC V-1# 192, Testa radiata di Gallieno rivolta a destra (variante busto senza corazza) GALLIENVS [AV]G / [F]IDES MILIT[VM], N in campo destro, Fides stante verso destra, testa a sinistra,reggente stendardi nella mano destra e scettro verticale in quella sinistra. Ciao Illyricum1 punto
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Al record in dollari manca ancora molto ma oggi il prezzo dell'oro in euro ha battuto il record del settembre 2011.1 punto
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Omoshiroi, gran bella moneta e storia. M'interesso anch'io da tempo alla monetazione giapponese, antica e moderna, anche se dell'inizio del periodo Tokugawa per ora ho solo una 1 mon.1 punto
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Io continuo a non capire dove si voglia andare a parare al di là dei latinismi da esibizione. Si spieghi in modo chiaro....1 punto
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Non credo sia facile, sono esposte a palazzo Massimo a Roma nel museo nazionale romano. Praticamente stanno in un caveau inaccessibile.1 punto
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Ottimo Litra68! Mi è sempre interessata la storia di Roma anche se ho poche monete. Posto una moneta Sabauda: Carlo II - Grosso d'Aosta ( di III° tipo ) con data ( difficilmente comprensibile ) che dovrebbe essere il 1553 ( chiedo aiuto a savoiardo ! ) Carlo II di Savoia o Carlo III di Savoia, detto il Buono (Chazey, 23 giugno 1486 – Vercelli, 17 agosto 1553) fu duca di Savoia, principe di Piemonte e conte d'Aosta, Moriana e Nizza dal 1504 al 1553. Fu anche re titolare di Cipro e Gerusalemme (la titolazione come Carlo II o come Carlo III varia a seconda se suo cugino Carlo Giovanni Amedeo di Savoia venga considerato come Carlo II oppure no). Periodo travagliato per i Savoia, invaso più volte prima dai mercenari svizzeri al soldo di Papa Leone X, poi più volte dai Francesi. Lasciò il Ducato in condizioni penose. Fu chiamato "il Buono" anche per mascherare una probabile fragilità di carattere. Ebbe la fortuna di avere un figlio come Emanuele Filiberto di tutt'altra levatura che risollevò ed espanse i territori sabaudi.1 punto
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Ciao Papillon, I 2€ con la F sono evidentemente più di 15.000 (perchè corrispondenti alle 15.000 divisionali + quelli presenti a caso nei rotolini), a meno che qualcuno non trovi delle divisionali con all'interno monete di 2€ senza F: e allora si aprono altri scenari. Seconda certezza è che sono stati coniati meno 2€ senza F (in quanto, al loro numero ufficiale, pari a 300.000, vanno sottratti i 2€ con la F che erroneamente li sostituiscono all'interno dei rotolini): anche in questo caso il discorso resta valido a meno che qualcuno non trovi delle divisionali con all'interno monete di 2€ senza F...e allora si aprono altri scenari. I conti tornano nella misura in cui la zecca francese ha fatto degli evidenti pasticci come già avvenuto in passato: vedi quanto ho scritto nei precedenti post per info.1 punto
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Abbiamo due utenti che ne hanno contate una 20ina con la F nei rispettivi rotolini, ed un altro che invece ha verificato la completa assenza di monete con la F in un altro. Se come detto, delle 600k monete destinate ai rotolini, il 35% è stato per errore coniato con la F, significa che ci sono 210k monete "sbagliate", ed ipotizzando che tutti i rotolini misti abbiano una 20ina di monete con la F, ci sono circa 10k rotolini misti su 12k totali e quindi solo 2k "normali" (e comunque non è possibile sapere con certezza quali rotolini siano misti e quali no se non aprendoli, perdendo quindi di fatto l'"esclusività"): alla fine chi paventava che fossero quelle senza la F le monete "rare", potrebbe non essere andato poi così lontano dalla verità. Certo è che 3 rotolini su 12k non sono un buon campione di riferimento1 punto
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Da sinistra a destra: 1. 1 centesimo di euro. 16,25 mm 2,30 g; 2. Ionia, Mileto. 1/12 di statere (Lydo - Milesian standard). 1,14g - 9mm; 3. Ionia, Focea. 1/24 di statere (Phocaic standard). 0.66g - 7mm; 4. Ionia, Colofone. 1/24 di statere (Persic standard). 0,38g - 6mm: https://www.lamoneta.it/topic/161361-emiobolo-arcaico-di-colofone/ 5. Ionia, Mileto. 1/24 di statere in elettro (Lydo - Milesian standard). 0.52g, 10mm: https://www.lamoneta.it/topic/135077-124-statere-di-mileto-in-elettro/ 6. Incerto. 1/48 di statere (Lydo - Milesian standard)?. 0,19g. 5mm: https://www.lamoneta.it/topic/154543-creso-achemenidi-frazioni-di-statere-incerte/ 7. Ionia, Mileto o Eritrai (?). 1/192 di statere (Lydo - Milesian standard). 0,08g - 4mm: https://www.lamoneta.it/topic/166420-piccola-frazione-ionica-in-argento-1192-di-statere/ Qualsiasi commento è ben accetto, soprattutto sul numero 6. Avevo anche altre piccole frazioni, ma essendo un po' scure non riuscivo a fotografarle in questo modo...1 punto
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