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  1. Rocco68

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/30/19 in Risposte

  1. Il mio primo 4 Cavalli lo vidi in una piccola cartoleria in città, la Signora Ida teneva in negozio ciò che restava della Collezione del defunto marito. Grande Collezionista di francobolli, non disdegnava collezionare le monete del suo territorio. La moneta mi sembrò troppo piccola e con una patina scura che la rendeva proprio brutta per i miei gusti. La prima domanda che feci alla Signora fu: Che significa C4? ? E lei con tutta la sua pazienza a spiegarmi che la C stava a significare il tipo di nominale: Cavalli e che il 4 era il suo valore, Uscii dal negozio con in prestito il suo vecchio Gigante. La sera ricopiai tutti i contatti dei professionisti che si trovavano a fine pagine del Catalogo, quelli che spedivano i listini gratuiti. La moneta la presi in seguito e fu l'inizio della mia avventura numismatica. Sono passati quasi 25 anni da quel giorno e spero non mi passi la voglia di andare avanti nello studio e nel collezionare. Scusate le chiacchiere. Saluti a tutti.
    3 punti
  2. Te lo spiego subito caro Arka non vengono aumentati i falsi. si immettono sul mercato monete belle, ben conservatr, accattivanti a prezzi - giarda un po’ - molto appetibili. Cominciano a circolare Agyrion, Tauromenion, e altri bellissimi bronzi di zecche ricercate in condizioni ottime e che non comandano prezzi da Abecassis. La gente e’ un po’ incredula ma poi vede che questo materiale viene venduto da primarie case tedesche ( soprattutto) e anche negozi on line comunque co un certo nome. Qualche collezionista ingolosito si lancia e li per li e’ felice . Puo’ mettere in collezione pezzi che prima doveva aspettare che arrivassero quelli della Virzi o della Strozzi per avere quella qualità e a che prezzi poi. Si va avsnti. Il collezionista tedesco - diligentissimo - mette in rete la sua raccolta. Pero’ niente male - altri cominciano a sbavare e compulsano cataloghi per vedere se riescono a trovare monete simili e soprattutto a quei prezzi. Le fucine degli artisti siciliano producono a tutto spiano. Il matetiale viene offerto a chi fa grossi volumi e non ha problemi a venderle ( ottime le case tedesche). Il giro è innescato. al culmine uno dprovveduto collezionista sicikiano decide di cedere la sua collezione di bronzi. E’ un gran misto di originali ( di gran gusto) bronzi restaurati e - tante - patacche da lui comprate prr buone attraverso i grandi artisti siculi ( peccato non aver avuto i Maestri ‘firmanti’ anche qui). il mercato delle patacche non potrebbe andare meglio. noi poveri illusi continuiamo a segnalare ai varie Kuenker, busso, gorny etc. Qualche pezzo viene ritirato dopo lunghissimi scambi anche quando e’ palesemente falso. Il Forum svolge un’azione lodevolissima con esperti segugi che scovano e segnalano falsi a tutto spiano per la salvaguardia dei collezionisti ( una menzione particolare va a @skubydu tra inpiu’ attivi e preparati in questo ambito. intanto al culmine di questa girandola il castello comincia s mostrare le prime crepe: il collezionista tedesco che aveva messo orgogliosamente tutto in rete e sveva comprato tutto o quasi tramite aste di nome scopre che gran parte della sua collezione è un ammasso di patacche ( inclusa ina Lopadousa che fieramente mi aveva sottoposto aspettandosi un elogio). Il poveretto cade in mezza depressione. Nelle aste qualcuno comincia a chiedersi perche bronzi rarissimi realizzano 1/10 degki analoghi esemplari ex Virzi ( questi si buoni). Si arriva allo stato attuale: tanto materiale fasullo - fomentato inizialmente dall’offerta degli artisti siculi piazzata molto intelligentemente) che continua a girare. Ormai è talmente tanto che risulterebbe difficile anche ritirarlo/ con realizzi sempre piu striminziti. Il msteriale buono e se pure di grande qualita’ con pedigrre illustre vola ( nac ha veduto una litra in bronzo a 12.000 solomla scorsa primavera) e i collezionisti meno accorti - vero parco buoi - ristagnano, qualcuno leccandosi ke ferite, sltri disgustati abbandonando, altri dopo attenta riflessione si spostano su materiale buono - meno monete na sicure. Evoluzione prossima ?.. ecco adesso e’ piu’ chiaro come un’offera sapientemente piazzata e’ in grado di creare la propria domanda? Magari forse non di sostenerla a lungo ma certamente di svilupparla si con l’aiuto consapevole o meno di alcuni operatori di mercato.
    3 punti
  3. Il 4 e 5 Ottobre a Monte Sant’Angelo il II Incontro culturale numismatico nel Parco Nazionale del Gargano “In Sanctorum Nummis Effigies”. Di seguito la locandina provvisoria senza i patrocini istituzionali, per info: [email protected]
    2 punti
  4. Gettone da gioco con la figura di Luigi XIV con la titolatura D(ei) G(ratia) FR(ancorum) ET NAV(arra) REX ciao Mario
    2 punti
  5. Un bambino che pone una domanda, è la voce di tutto il mondo che vuole migliorare (Tristan Bernard) Si potrebbe parafrasare un giovane collezionista che pone una domanda. Domandate, domandate, domandate. (dedicata a Masiserafino)
    2 punti
  6. quattrino di Pesaro https://www.acsearch.info/search.html?id=5329510
    2 punti
  7. Inserisco quella che utilizzo come sfondo e che ha partecipato al concorso del sito sei anni fa 1° 7mbre 1799, chissà se i giovanissi d'oggi negli sms abbreviano 'settembre' così
    2 punti
  8. Esatto , in più ,per ognuno dei gradi di conservazione , suddivisa in decimali; dopo il FDC si ferma a ECZ ,che non ha suddivisione in decimali essendo il max che si può ambire da una moneta- = M >va da M1 a M10__ D> da D11 a D20 __ B > da B21 a B30 __MB > da MB 31 a MB 40 __BB > da BB 41 a BB 50__ SPL > da SPL 51 a SPL 60 __FDC > da FDC 61 a FDC 70 __ ECZ eccezionale e basta _ Con questo sistema di gradazione si stabilisce in modo chiaro lo stato di conservazione della moneta- Es : FDC 63 significa che è un bel FDC ma non perfetto , sicuramente non è collocabile in un SPL , ma si ha la certezza del FDC . Ripeto : il problema è la capacità di stabilirne il giusto grado di conservazione. > Mamic ( con licenza ,spero consentita, del Dr. Eupremio Montenegro )
    2 punti
  9. Buongiorno a tutti, oggi ci spostiamo negli anni 945-950 posto Un Follis Bizantino di Costantino VII collezione Litra68. Riporto note storiche relative a Costantino e dopo i riferimenti bibliografici alcune note storiche di quanto accadeva nello stesso periodo in Italia. Gli avvenimenti fonte Web. Le note storiche di Costantino sono fonte Enciclopedia Treccani. COSTANTINO VII, Porfirogenito, imperatore d'oriente. - Della dinastia armeno-macedonica: porfirogeniti furono detti in Bisanzio tutti i principi "nati nella porpora", cioè da genitore regnante; ma nella comune tradizione storica quel titolo rimase legato solo al nome di lui, che, nato nel 905, successe al padre Leone VI il Filosofo nel 912 e regnò fino al 959, ma non esercitò mai un'azione personale sul governo. Questo fu tenuto prima dallo zio Alessandro (marzo 912-giugno 913); poi da un consiglio di reggenza del quale furono a capo, fino all'ottobre 913, il patriarca Nicola, dal 913 al 919, nel quale anno C. fu dichiarato maggiorenne, dall'imperatrice madre Zoe, e, infine, da Romano Lacapeno, un generale di origine armena che riuscì prima a far sposare la propria figlia Elena al giovane principe e quindi a farsi associare al trono e incoronare come imperatore. Il regno di Romano Lacapeno (v.) durò fino al 944. Per tutto questo periodo C. rimase nell'ombra, dedito esclusivamente agli studî storico-letterarî. Si riscosse dal suo torpore quando si rese evidente che Romano tendeva a soppiantare la dinastia armeno-macedonica, fondata da Basilio I. Allora con subdola abilità, C. spinse prima i figli e associati di Romano a insorgere contro il padre, che fu deposto (16 dicembre 944), poi, appoggiandosi alla famiglia dei Foca, rivali dei Lacapeno, si sbarazzò dei figli di Romano che, come il padre, furono confinati in un convento (27 gennaio 945). Da allora C. rimase solo capo dello stato, ma il governo fu retto effettivamente dall'imperatrice Elena e dal suo favorito Basilio, detto ὁ πετεινός. Morì il 9 novembre 959. C. deve la sua celebrità soprattutto alla sua attività letteraria. Le opere che noi possediamo, in parte composte da lui stesso, in parte da altri per impulso e anche in collaborazione di lui, sono, malgrado i loro difetti di contenuto e di forma, pregevolissime: le une come fonti capitali per la storia dell'Impero nella seconda metà del sec. IX e nella prima metà del X, le altre come raccolta di preziose reliquie della letteratura greca classica. Appartengono al primo gruppo: Dei temi (Περὶ ϑεμάτων) o provincie bizantine, interessante sotto il riguardo geografico ed etnografico, ma essendo compilata principalmente su fonti più antiche, l'opera deve essere confrontata con le altre liste ufficiali; Dell'amministrazione dell'Impero, d'inestimabile valore per la storia dei popoli finitimi dell'Impero; Delle cerimonie della corte bizantina (Περὶ βασιλείου τάξεως); Vita di Basilio, in tono assai elogiativo del suo avo, rappresentato come l'ideale dell'ottimo principe. È aggiunta come quinto libro alla Continuazione di Teofane, scritta, come pure la storia di Genesio, per ordine di C. Vanno considerate come compilazioni di opere più antiche fatte per ordine di C. e divise in separati manuali scientifici: Collezione agraria (Γεωπονικά) in 20 libri, condotta sui Geoponici di Anatolio e Cassiano Basso; Collezione medica ('Ιατρικά) in 297 capitoli, fatta da Teofane Nonno principalmente su Oribasio; Collezione zoologica, tratta da Aristotele sull'epitome di Aristofane di Bisanzio, da Eliano e Timoteo di Gaza; Collezione storica, la più estesa e più importante delle enciclopedie costantiniane, che conteneva gli estratti degli storici greci da Erodoto a Teofilatto Simocatta distribuiti per materia (riguardante generalmente la corte e lo stato) in cinquantatré libri. Disgraziatamente ci sono pervenuti, e non completamente, soltanto quattro libri: Delle ambascerie, Della virtù e del vizio, Delle sentenze, Delle insidie. Anche i Basilici (Τὰ βασιλικά) furono ampliati e riveduti sotto C. che rinnovò l'università di Costantinopoli chiamandovi a insegnare i migliori professori. Cultore delle belle arti (fu pittore e musico), eresse, restaurò, abbellì numerosi edifici sacri e profani. Edizioni: Il De Thematibus e il De administrando imperio, Bonn 1840, e in Migne, Patrol. Graeca, CXIII; il De Ceremoniis aulae byzantinae, Bonn 1829-30, e in Migne, ibidem, XCII; la Vita Basilii, in ed. di Theophans contin., Bonn 1838, pp. 211-380, e in Migne, ibidem, CXC, coll. 225-369; Geoponica, ed. da H. Beckh, Lipsia 1895; Iatrica, in Theophanis Nonni, De curatione morborum, ed. J.S. Bernard, Gotha 1794-95; Historia animalium, ed. Sp. Lampros, in Supplementum Aristotelicum, I,1, Berlino 1885. Sugli Hippiatrica, probabilmente compilati per ordine di Michele III e di Costantino VIII, v. Corpus hippiatricorum graecorum, ed. Oder- Hoppe, Lipsia 1924-27; Excerpta historica iussu imp. Constantini Porphyrogeniti, ed. Boissevain-De Boor-Büttner Wobst-De Roos, I-IV, Berlino 1903-1910. Anarchia feudale Dopo lo smembramento dell'impero carolingio del 887, i territori del Regno d'Italia caddero in una sorta di anarchia feudale dominata dai signori locali, nonostante alcuni deboli monarchi si avvicendassero sul trono, arrivando persino a farsi incoronare dal Papa. Il governo di Ugo di Provenza fu un'eccezione più concreta: tra il 926 e il 946 regnò realmente cercando di risolvere diverse diatribe ereditarie sul titolo, associandolo subito a suo figlio, Lotario II. Questi però scomparve prematuramente, nel 950, per cui gli successe il marchese d'Ivrea, Berengario II, che a sua volta elesse come successore il figlio Adalberto. Berengario, temendo lotte e trame per il potere, fece perseguire la vedova di Lotario II, Adelaide, che per difendersi si rivolse all'Imperatore tedesco Ottone I, chiedendogli aiuto, a fronte di quella che riteneva un'usurpazione della corona da parte di Berengario. La riconquista di Ottone I Modifica La persecuzione di Adelaide diede il pretesto ad Ottone I per scendere in Italia, sulla quale aveva già dei progetti, una volta consolidato il suo potere in Germania. La sua spedizione ebbe principalmente tre motivazioni: L'Italia era attraversata dalle principali vie di comunicazione del tempo; In Italia, Ottone I poteva avviare un confronto anche con l'Imperatore bizantino, che ancora possedeva numerosi territori, soprattutto sulla costa adriatica[15] e nell'Italia meridionale;[16] In Italia risiedeva il Papa, con il quale Ottone intendeva instaurare un rapporto diretto. Dopo aver sconfitto Berengario, il re teutonico entrò nella capitale Pavia, sposò Adelaide e, nel 952, si cinse della corona italiana, legandola a quella dell'Impero romano-germanico. Ottone avrebbe forse voluto proseguire verso Roma, ma la contemporanea pressione degli Ungari in Germania lo costrinse al rientro. Da allora la corona d'Italia fu istituzionalmente collegata alla corona imperiale, per cui fu, fino al 1002, automaticamente ereditata dai successori di Ottone I. Ps. Riusciamo ad approfondire su Adelaide? Saluti Alberto
    2 punti
  10. Salve a tutti, in attesa di trovare i due pezzi da 1 e 2 Lire in conservazione alta (cosa che mi aspettavo più facile data l'alta reperibilità dei 2 tagli), volevo mostrarvi i biglietti che sono riuscito a mettere da poco in collezione. Allego la vecchia discussione di @petronius arbiter che mi ha acceso la curiosità per la monetazione del '48. Prossimo passo chiudere questa e la serie di Palmanova e poi iniziare con quella del Comune di Venezia ? Ci vorrà molto tempo ma per adesso sono felice di quello che ho potuto fare. Che ne pensate??
    2 punti
  11. Buongiorno a tutti, cercavo in rete notizie riguardo al 4 Cavalli grappolo Ferdinando IV, ma oltre a monete offerte in vendita non ho trovato altro, nemmeno qui sul forum (oppure ho cercato male, in questo caso per favore vi sarei grato se mi indicasse la discussione). Di questa tipologia ne ho solo una, millesimo 1789 che posto (in verità già postata in le più belle, ma che credo a mio avviso sia utile riproporre in una discussione ad Hoc) per avere vostro giudizio, oltre a notizie relative alla sua storia, mi piacerebbe, se postaste anche le vostre per confronto. Vi ringrazio in anticipo per i vostri contributi. Saluti Alberto
    1 punto
  12. Con grande dolore vi comunico che, questa mattina è mancato il nostro giovane amico e numismatico "Arthas" (Giuseppe Tafuri) Per chi volesse rendergli un ultimo saluto, i funerali si terranno domani mattina, Sabato 31/08/2019 alle ore 9:00 presso la chiesa Ave Maris Stella a Brindisi. Un abbraccio forte alla famiglia e a tutti voi che lo conoscevate.
    1 punto
  13. Carissimi tutti, dopo mesi di latitanza riesco finalmente a scrivere nella comunità e in questa sezione... Il mio lungo silenzio purtroppo è stato legato ad un evento spiacevole che mi ha portato ad allontanarmi da qui: specifico, nulla a che fare con la salute o il lavoro (cose fondamentali nella vita), ma alla "visita" in casa di persone sconosciute e non gradite (per capirci). Dopo l'evento, ho, l'ammetto, avuto la nausea e il rifiuto anche per la numismatica, e ho consequenzialmente dovuto, e voluto, staccare la spina. Se sono di nuovo qui lo devo a @fabry61, al suo tatto in quel momento non facile, alle sue parole, ai suoi consigli, e alle letture che mi ha consigliato durante la latitanza (Fabrizio non ti ringrazierò mai abbastanza, te lo assicuro)... Ho ripreso a seguirvi e a leggervi, e la fiammella si è riaccesa (quindi sono in debito morale anche con voi ) Ricomincio da capo la mia collezione, e con questo Grosso di Jacopo Contarini: è un nuovo inizio, e sicuramente nell'acquisto mi son sbloccato mentalmente da paure, rimorsi e pesi vari, con la voglia di continuare ad imparare e approfondire questo meraviglioso mondo. Dopo la pappardella (e mi scuso se vi ho annoiato), riporto la scheda che ho redatto per la classificazione di questo Grosso. Vi chiederò alla fine della stessa se potete aiutarmi in alcuni dubbi venutimi in fase di osservazione e stesura. GROSSO 1° TIPO o MATAPAN – JACOPO CONTARINI 1275/1280 – TIPO 8 Dritto • IA • 9TARIN • / • S • M • VENETI; Lungo l'asta1 DVX2. San Marco3 stante a destra, di fronte, tiene nella sinistra il libro dei Vangeli e con la destra porge il vessillo al Doge4 stante a sinistra, di fronte. La banderuola con la croce5 è volta a sinistra. Verso Il Redentore, con nimbo crociato6, seduto in trono7 di fronte. Ai lati del nimbo, IC / XC Contorno Liscio Riferimenti Montenegro 38, Gamberini 42, Paolucci 1, Papadopoli 1-2, Zub-Luciani 63[7] Zecca Venezia Riferimenti8 Tipo 89 Periodo Senza data Stato di Conservazione BB10 Rarità C Nominale 1 Grosso Materiale Ag 965 Diametro 20mm Peso 2,15g Assi 180° Note 1 E’ presente al centro del tondello, tra la mano destra del Doge e l’asta, un elemento puntiforme, probabilmente il centro del compasso 2 San Marco presenta: - sul braccio destro una croce composta da 4 globetti - sul braccio sinistro una croce composta da 4 globetti 3 Il mantello del Doge presenta: - sul lato destro 13 globetti - sul lato sinistro in alto 6 globetti - sul lato sinistro in basso 5 globetti 4 La X presenta delle gambette terminali 5 La croce è composta da 2 braccia rettilinee perpendicolari 6 Perpendicolare alla testa 7 Il trono presenta: - sulla gamba destra 4 globetti - sul montante destro 7 globetti - sulla gamba sinistra internamente 5 globetti, esternamente 4 globetti - sul montante sinistro 7 globetti 8 I tipi sono classificati secondo i segni di massaro al R/. Il sistema grafico è quello usato dal Papadopoli: i due campi superiori indicano i segni posti sotto i gomiti del Redentore, quelli inferiori i segni posti presso le gambe. 9 Segno del massaro al R/: globetto tra i piedi del Cristo e globetto affianco alla gamba destra del Cristo 10 Al D/ presenza di lieve usura nella parte centrale del tondello, in particolar modo sulle mani destre del Doge e di San Marco, presenza di incrostazioni tra ore 4 e ore 5; sul R/ presenza di lieve usura sulla capigliatura del Cristo e sulla parte sinistra della sua aureola perlinata Fin qui la descrizione, permettetemi di porvi alcune domande: 1) sul catalogo https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-JCO/1, vengono riportate al D/ per la legenda al contorno due varianti censite dal Papadopoli, ovvero • IA • 9TARIN • / • S • M • VENETI oppure IA • 9TARIN • / • S • M • VENETI; nel caso di questo grosso, ad una analisi anche con lente d'ingrandimento considero il punto precedente alla S posto in maniera apicale piuttosto che centrale... può quindi essere considerata una nuova variante, oppure è da consierarsi anche il mio centrale? 2) come segnato nella nota 1, sussiste questo puntino che, a ricordo di una situazione simile postata sulla discussione del Soranzo veniva spiegata come il centro del compasso... è corretto o sto vaneggiando? 3) Dal punto di vista figurativo, cosa rappresenta questo elemento sotto al trono affianco alla gamba sinistra dello stesso??? Possono variare i globetti anche qui? 4) sullo stato conservativo mi son tenuto sul BB per i "difetti" indicati in nota 10 (sempre che siano incrostazioni, intanto la moneta sta facendo un bagnetto in acqua demineralizzata) ... può starci secondo voi, anche se, devo ammettere, che soprattutto il rilievo del trono del Cristo è considerevole (almeno a mio giudizio)? Ecco, scusate il mio fiume di parole, e la mia filippica esplicativa per questa moneta... Ma era veramente tanta la voglia di tornare a scrivere qui e condividere un grosso veneziano con voi. Grazie anticipatamente per chi vorrà rispondere Mattia Ps: E scusatemi ancora per il pistolotto post-depressivo iniziale
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  14. Buongiorno a tutti, ho 13 anni e ho appena iniziato a collezionare (da circa 5 mesi) e vorrei avere qualche dritta generica su come procedere. Infatti per adesso sto andando a sentimento, per intenderci, mi approccio alle monete e a tutto il mio materiale numismatico come sembra più giusto a me, quindi, probabilmente, come non è effetivamente giusto. Spero di essere stato abbastanza chiaro. Inoltre, vorrei fare una domanda un po' più precisa e non generale come quella precedente. Infatti volevo chiedere, se possibile, a qualcuno che abita a Torino (dato che mi è stato riferito che cambia sia in base al personale sia in base al luogo), se alla banca d'Italia è possibile ricevere rotolini di monete. Ho etto precedentemente che ad alcune persone è stata semplicemente consegnata una o più buste contenenti monete circolate. Io invece volevo sapere se si potevano ottenere monete FDC e non che provengano da stati diversi. Se non sono stato abbastanza chiaro ditemelo così proverò a spiegare in modo più chiaro. Un grande saluto da Gabriele
    1 punto
  15. Gliela possiamo assegnare noi la laurea: Laurea Honoris Causa in Coglionaggine Specializzata.
    1 punto
  16. Se non ricordo male devi aspettare l'uscita dell'ultima moneta e ricevi tutto insieme, aspetta conferme o rileggiti da capo la discussione e vedrai che di sicuro ad inizio anno qualcuno ha messo la foto del modulo.
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  17. Come ho già spiegato nell’altro post gli atti ci saranno ma siccome abbiamo deciso di pubblicarli come numero speciale della nostra rivista (rivista scientifica che pubblicheremo a giorni) deve per forza uscire il primo numero della rivista. Inoltre anche se sono atti di convegno, per tenere alto il livello scientifico si è deciso (come per tutti i convegni scientifici di un certo livello) di usare il sistema del referaggio anonimo, e quindi questo ci sta facendo perdere un bel po' di tempo. Mettere su una rivista di questo livello (comitato scientifico internazionale, doppio referaggio anonimo, iscrizione al tribunale, direttore responsabile iscritto all’albo speciale e docente universitario, etc etc) non è affatto semplice e ci ha portato via molto più tempo del previsto!
    1 punto
  18. 7mbre non si può leggere, neanche i miei amici che accorciano ancora le parole lo userebbero mai. Forse gli anglofoni che mettono 4ever sono autorizzati ?
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  19. Periodo estremamente confuso per la nostra penisola. La figura di Adelaide si eleva notevolmente al di sopra dei vari Regnanti o Papi dell'epoca. Ho trovato queste note biografiche che sottolineano le virtù morali e le capacità della persona ( che dalla statua sembra anche una gran bella donna ). La moneta è bella con ritratto frontale tipico dell'epoca e poi quasi scomparso fino ai nostri tempi. Mi piacerebbe sapere perchè. Il ritratto frontale definisce molto di più i tratti della persona mentre il profilo è solo una "parte". Chi di noi farebbe un ritratto fotografico o un selfie di profilo ? Ps: esclusivamente per l'amico Rocco: preso di fronte pure Ferdinando IV non sarebbe stato male... ? Ritornando ad Adelaide, posto quanto segue, Adelaide nacque nel 931 ed era la primogenita di Rodolfo II, re dell’Alta Borgogna, e Berta, figlia di Burcardo, duca di Svevia e a soli due anni venne promessa in sposa a Lotario, figlio di Ugo di Provenza, che sposò poi a sedici anni, quando lui era formalmente re d'Italia, anche se il paese in realtà era dominato da Berengario d’Ivrea. Dalla loro unione nacque Emma, ma nel 950 Adelaide rimasta vedova, poiché Lotario fu avvelenato per ordine di Berengario, fu incarcerata in un castello sulle rive del lago di Garda, per essersi rifiutata di sposare il figlio dell’assassino del marito. Grazie a Ottone I il Grande, Adelaide riuscì a fuggire e il giorno di Natale del 951, presso Pavia, ne divenne la sposa. Anche se aveva solo vent’anni, Adelaide era una donna di grandi doti intellettuali e non mancava di prendere parte attivamente agli affari di stato, anche dopo che, nel 962, Ottone venne incoronato imperatore a Roma da Papa Giovanni XXII. Il matrimonio durò ben ventidue anni e nacquero cinque figli, tra cui l’erede al trono Ottone II, poi, nel 973, alla morte del marito, Adelaide dovette affrontare un nuovo conflitto, poiché il figlio, colmo di risentimento verso la madre, fu spinto a cacciarla dalla corte su suggerimento di sua moglie, la bizantina Teofano. Adelaide si trasferì a Vienne presso suo fratello Corrado di Borgogna, poi chiese aiuto a San Maiolo, abate di Cluny, che fece in modo che madre e figlio si trovassero a Pavia, dove Ottone II s’inginocchiò per implorare il perdono materno. Dopo dieci anni, nel 983 Ottone II morì, lasciando come suo erede l’infante Ottone III e Teofano come reggente, che, ancora ostile alla suocera, spinse Adelaide a lasciare nuovamente la corte. Con la morte di Teofano, nel 991, l’imperatrice venne però richiamata, essendo ancora minorenne il nipote, e resse con saggezza l'impero, grazie ai consigli di santi come Villigiso arcivescovo di Magonza, Adalberto di Magdeburgo, Maiolo e Odilone di Cluny. Negli ultimi anni Adelaide fondò e restaurò parecchi monasteri maschili e femminili, come Peterlingen, San Salvatore di Pavia e Seltz, in Alsaziavicino a Strasburgo, dove morì il 16 dicembre 999. Nel 1097 fu canonizzata da papa Urbano II. Ciao a Tutti
    1 punto
  20. Sono entrambe belle monete. Ho sempre difficoltà a capire bene le sfumature delle conservazioni su foto molto buie come la prima coppia. La seconda coppia é fotografata molto meglio per i miei gusti ai fini valutativi. C'é da dire che la patina presente nella prima moneta, per i golosi come me, fa già propendere per una scelta obbligata, al netto di debolezze di conio.
    1 punto
  21. Il mio tempo non è più prezioso di quello di chiunque scriva su questa piattaforma, voglio solo evitare di scrivere banalità. Cmq ritorniamo alla Dracma: x quel che riguarda le dracme di questo tipo possiamo escludere con certezza che siano state emesse monete fuse, x questo dico che se è fusa è per forza anche falsa, dunque eviterei di parlare di tecniche di fusione visto che non riguardano questa monetazione, e quindi è del tutto inutile. La coniazione come ho già detto in un post precedente è stata già trattata ampiamente ad esempio nella sezione dedicata alla tecnologia, ma non solo, in varie discussioni con il contributo di esperti, bisogna soltanto avere voglia di cercare tra le vecchie discussioni, cosa tra l'altro molto utile, visto che ci si può imbattere in argomenti nuovi e molto interessanti. Provare per credere!!!
    1 punto
  22. @Gabriele Peris "merce rara" al giorno d'oggi per un ragazzo di 14 anni, complimenti per questo tuo interessamento alla numismatica. Penso che tutti, io si, abbiano iniziato in questo modo seguendo quello che più lo incuriosiva. Se la passione rimarrà piano piano troverai la monetazione o il periodo storico che più ti potrà interessare, l'importante è leggere e documentarsi e conoscere quello che la moneta è stata. Nel Forum sono coperti più o meno tutte le monetazioni, alla sera (dopo aver terminato i compiti ?) passa un pò di tempo sul forum per trovare la tua strada.............buon viaggio.
    1 punto
  23. Bellissima ? comunque non credo, le abbreviazioni sono andate “di moda” circa 10-15 anni fa, oggi ho notato che anche gli amici di mio fratello che sono minorenni scrivono ormai tutti per esteso (molto meglio, w l’italiano). Quando ero ragazzino io invece era proprio una moda, era diventato un linguaggio, e non lo usavano solo i ragazzini ma anche gli adulti. ps. Se andassimo a vedere i miei interventi sul forum nel 2008 sai quante abbreviazioni ?
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  24. Giuseppe era un uomo eccezionale. Un'amico sincero ed un grande Numismatico. La sua scomparsa è una grave perdita per tutti noi. Non riesco ancora a crederci... Ciao Peppe, ovunque tu sia ora! Le mie più sentite condoglianze alla famiglia.
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  25. La torre a lati dritte è più stretta in corrispondenza della merlatura.
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  26. Buongiorno,Rocco Amico mio @Rocco68, bellissima la tua prima Volta con il 4 cavalli, bellissimo il desiderio e la tenacia di approfondire la storia dei nostri piccoli pezzi di storia. Grazie per il tuo contagioso entusiasmo. Saluti Alberto
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  27. Fondamentalmente, i cataloghi di riferimento sono due: Catalogo Alfa di Franco Gavello volume I, questo per capirci. Prezzo 100 euro circa. Crapanzano 2010 volume II, prezzo più abbordabile 32 euro circa. Collezione a mio parere tanto suggestiva, per quanto riguarda l'aspetto storico, quanto impegnativa, soprattutto per alcune tipologie. Ma con questo non voglio scoraggiarti, anzi, prima però documentati sulle varie emissioni per non impantanarti in una collezione particolarmente onerosa. Personalmente, tanto per iniziare ed evitare di svenarmi, ho iniziato ad acquistare qualche Assegnato.
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  28. Ciao @giorgio28 lo stemma mi sembra quello austriaco. Potresti restringere le tue ricerche tra le monete austriache di quel periodo. Non è la mia monetazione quindi non posso esserti maggiormente d'aiuto. Saluti, Salvatore
    1 punto
  29. Invece l'andare a sentimento e approcciarsi come sembra più giusto a se stessi é la visione corretta. Il problema é il lavorare su se stessi per affinare cultura e sensibilità, inquanto il limite é proprio la persona che si é: il resto é solo conseguenza. Insomma devi imparare ad andare in bicicletta da solo, togliendo le eventuali rotelle che adesso ti sarebbero necessarie per non cadere.
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  30. Buongiorno a tutti, Gabriele, @Gabriele Peris, per prima cosa ti faccio i complimenti per aver intrapreso questa passione che ci accomuna, la numismatica, mi piace molto la tua affermazione di andare a sentimento, abbiamo più o meno iniziato tutti in questo modo, per i rotolino non saprei dirti, il consiglio che sento di darti è quello di leggere i vari post del Forum nelle varie sezioni , per farti un idea, e capire quali sono le monete che più ti emozionano. Poi una volta che hai fatto questo, Comincia a leggere tutto quello che trovi (anche sul web) ed in edicola, Torino credo sia molto fornita, relativo alle monete che ti piacciono. Qui sul forum ci sono dei circoli Numismatici, trova ed iscriviti se ti fa piacere a quello più vicino a te. Vediamo gli altri Amici del Forum cosa altro ti consigliano. Saluti Alberto
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  31. ? Mi mancavano le tue monete Fausto!! Scusa il ritardo nella risposta, ma come sai ci sono periodi in cui si trova meno facilmente il tempo per fare tutto... Qui, come sempre per questo periodo di coniazione, siamo nel difficile... Io esprimo il mio parere, poi se vuoi ti spiegherò le motivazioni che mi portano a questa idea.. Per me si tratta di un mezzo soldo di CE II periodo ducale del 1648 o 1649 con ultima cifra non leggibile chiaramente. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CE2/5
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  32. un vago sentore complottista si è abbattuto anche sulla numismatica ecco qua il testo di un utente di un forum italiano: "Come facevano nell'antichità a coniare le monete in maniera sistematica? Con quale conio? Un sistema manuale? Come facevano a coniarle su larga scala? Alcuni pensano che le monete iniziarono a essere coniate su larga scala solo dopo l'invenzione della stampa poiché il conio poteva essere inventato solo per associazione di idee con quel processo. Quindi si presume come minimo nel XVI secolo." Che dire?
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  33. Meglio dire che si è risolto il mistero sul fatto che rimane un mistero... ?
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  34. È in 7 gradi anche la scala standard M -D - B - MB - BB - SPL - FDC, eh...
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  35. una classificazione più accurata sarebbe Rutter 1740 e HGC Italy 1236 (R2) Secondo Kraay (Numismatic Chronicle 1958), la moneta fu coniata dopo la distruzione di Sibari I (dopo 510 BC). Altri due esempi apparentemente di stessi coni : NC 1958 pl. III.3 (private coll.) Paris FG 1389 (7.42g.)
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  36. La penso esattamente come te Anto (non sappiamo se ciò è stato fatto nella perizia o nelle note descrittive). Nel mio sistema valutativo, il bordo avrà una sezione tutta sua Però, dobbiamo riconoscere che come tipologia, queste monete escono tutte col bordo un po “sofferente”, e se ci mettiamo a fare l’esame col contafili non se ne esci più e si rischia di andare all’eccesso (ecco perché ancora non varo ufficialmente il mio sistema... è molto complicato rendere il tutto semplice ma completo allo stesso tempo, analitico ma senza esagerare; non so se sono riuscito a trasmettere il senso...) Un saluto a tutti
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  37. Il museo è discreto, bella ambientazione,discreto metodo espositivo, notevoli i reperti e onesto il biglietto d'ingresso... Forse con un po' più di attenzione certi scivoloni si sarebbero potuti evitare, tipo nel post #1, la seconda foto : il reperto viene definito "mortaio" mentre invece si tratta di un incensiere o turibolo di epoca bizantina, comunque è sicuramente un bel museo, da visitare.
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  38. Mah, io sulla “possibilità” non sono tanto convinto... secondo me è più una questione di “voglia” ..... premesso che un falso può scappare a tutti, ci sono venditori/aste presso i quali ne scappano molte.... immaginando che non sia problemi di capacità... resta solo La voglia di scartabellare i “sacri” testi per capire, prima di venderle... basterebbe un po’ più di attenzione per evitare sorprese a chi in fiducia acquista.. skuby
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  39. Per confronto, condivido il mio 1789 Riferimenti: MAGLIOCCA 338 Comune Cosa mi consigliate per levare quello spesso strato di sporco?
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  40. MMMM:::.. la risposta potrebbe essere assai articolata inizio io... poi aspettiamo altri pareri e suggerimenti; Per "tentare" di regolarizzare questo cespite (le monete e/o comunque beni mobili soggetti ad una verifica di interesse culturale), la strada percorribile è quella di accettare l'eredità con il beneficio d'inventario. La procedura prevede l'erezione di un inventario con l'intervento del notaio e di un perito che ne dichiarerà il valore "commerciale/fiscale" All'Inventario, precede o segue l'atto di accettazione di eredità, nei tempi e nelle modalità previste dal Codice Civile e CP. I valori dichiarati vanno inseriti tra i cespiti nella dichiarazione di successione. Passo successivo si dovrà inoltrare copia alla Soprintendenza copia degli atti e istanza di Verifica di Interesse Culturale delle monete (la Soprintendenza chiederà una nota illustrativa sulla provenienza delle monete (per sapere come il Nonno ne è entrato in possesso... acquisti documentati, aste... apriti cielo). La risposta della Soprintendenza procederà a dichiarare quali monete saranno ritenute di interesse storico (con un apposito decreto di vincolo... e quelle che non lo sono - insussistenza di vincolo)... Naturalmente tutto questo ... descritto in maniera veloce.... ha dei tempi da rispettare,... dei costi da affrontare (degli atti notarili, del perito !!!!!! e tutti i suoi pro e contro. Le domande e le considerazioni vanno messe in una bilancia dei costi e del valore delle monete (se di lecita provenienza). -- aspettiamo altri suggerimenti
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  41. Salve a tutti ieri finalmente dopo mesi sono riuscito a tornare a Cordusio non c'era moltissimo a parte una ciotola che conosco bene in cui si trova sempre un po' di tutto a 50 cent anche se spesso le monete sono molto rovinate mi piace particolarmente perchè è una di quelle col maggior ricambio di pezzi e ogni volta si trova qualcosa di nuovo e particolare qualcosina di interessante (almeno per me anche se molto rovinato l'ho trovato) quindi ecco il bottino senza infamia e senza lode: 1) sx: Un soldo Napoleone Regno d'Italia 1807 moneta considerata rara peccato che nel mio malconcio esemplare non sia possibile nemmeno leggere la zecca dx: Luigi Filippo 5 cent 1841 - Moneta che mi ha sorpreso non poco...infatti non mi risultavano pezzi da 5 cent per Luigi Filippo (di cui ho riconosciuto il ritratto) tuttavia con una ricerca ho scoperto che si tratta di un pezzo da 5 cent delle Colonie Francesi in particolare i pezzi coniati nel 1841 furono coniati per la colonia francese di Guadalupe quindi questa malconcia moneta ha insomma fatto parecchia strada..
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  42. Buongiorno e Buona Domenica a tutti, oggi uso nuovamente un ponte Numismatico a proposito di Donne, ci spingiamo a ritroso nel tempo oltre i confini del primo millennio, siamo negli anni dal 136 al 141 dc. La moneta è un Sesterzio di Antonino Pio con il fulmine, collezione Litra68. Parliamo anche, solo pochissimi cenni, della consorte Faustina Maggiore, della quale posto moneta presa in prestito dalla rete. Le notizie ed avvenimenti sono rigorosamente fonte Web. Faustina sposò Antonino Pio nel 117 dc. Faustina fu divinizzata post mortem; Antonino le dedicò un nuovo alimenta, il Puellae Faustinae, sussidi a favore delle fanciulle orfane, e un grandioso tempio nel Foro Romano, diventato il Tempio di Antonino e Faustina in seguito alla divinizzazione dell'imperatore dopo la sua morte. Faustina divinizzata fu associata in particolare con Cerere, dea delle messi, che appare frequentemente nella monetazione; Erode Attico venerava Faustina come la “nuova Demetra” (l'equivalente greco di Cerere) in un santuario privato che fece costruire fuori Roma, ora divenuto la chiesa di Sant'Urbano. Oltre a Cerere, appaiono nelle sue monete raffigurazioni di Vesta e Giunone. Fu anche associata con la Magna Mater e a Cirene con Iside; a Sardi era adorata assieme ad Artemide. Nella base della colonna antonina in Vaticano è raffigurata l'apoteosi post mortem di Antonino e Faustina, che dalla pira funebre ascendono al cielo sulle ali di un Genio, scortati da aquile. LE ORIGINI L'imperatore, designato da Adriano a succedergli, Titus Aurelius Fulvus Boionius Arrius Antoninus Pius, apparteneva a una famiglia piuttosto ricca proveniente da Nemauso (Nimes), nella Gallia meridionale. Adriano aveva scelto Tito Aurelio Fulvio Boionio Arrio Antonino, che a sua volta adottò, per volere dell'imperatore, il giovane figlio di Lucio Elio Cesare, futuro Lucio Aurelio Commodo, ed il nipote di sua moglie Marco Aurelio Vero, il futuro imperatore Marco Aurelio. Antonino nacque a Lanuvio nell'86 d.c, trascorse la sua giovinezza Lorium, a 12 km. da Roma, fu Pretore, poi Questore, e nel 120 fu nominato Console, poi Giudice in Campania (uno dei 4 giudici dello stato), Proconsole in Asia e infine membro del Consilium Principis. L'ASPETTO E IL CARATTERE Historia Augusta: Vita di Antonino Pio II - "Fu un uomo di bell'aspetto e di grande ingegno: equilibrato e nobile, aveva un volto che esprimeva compostezza e un'intelligenza fuori del comune". Vita di Antonino Pio, XIII - "Il suo aspetto aveva una severa maestà; era alto di statura, e proprio per questo, quando incominciò a curvarsi per la vecchiaia, si teneva ritto fasciandosi il petto con listelli di tiglio. Anche quando era già avanti con gli anni, ogni mattina, prima che i cortigiani venissero a salutarlo, mangiava pane secco per tenersi in forma. La sua voce era rauca e grossa, ma niente affatto sgradevole". Dalla statuaria appare un volto dai lineamenti fini e regolari, magro, labbra sottili, naso greco e collo slanciato, un bell'uomo insomma. Presentandolo al Senato l'imperatore Adriano lo descrisse: "Nobile, mite, indulgente, savio, lontano dagli impeti della gioventù e dal torpore della vecchiaia" Antonino era intelligente e di buon animo, amava l'ordine e l'economia, era calmo, amante della vita sedentaria, della pace, e della giustizia. IL SENATO Morto Adriano, Antonino ne portò a Roma le ceneri e chiese che gli venisse tributata l'apoteosi; ma il Senato si oppose e minacciò la damnatio memoriae su Adriano. Non perdonava al passato imperatore i privilegi tolti ai Senatori e una certa crudeltà contro di loro degli ultimi anni. Antonino però aveva dalla sua l'esercito, per cui riuscì a vincere l'opposizione del Senato. In cambio però dovette abrogare l'organo di governo formato dai quattro giudici circoscrizionali. Gli fu dato il titolo di Pio per il buon carattere: non prese provvedimenti contro gli oppositori dell'apoteosi di Adriano e amnistiò i condannati dal predecessore. Dette sempre prova di grande clemenza: quando un certo Attilio Tiziano fu esiliato dai Senatori per aver cospirato contro di lui, non volle se ne cercassero i complici, e quando un certo Prisciano, accusato anch'egli di congiura, si tolse la vita per non essere condannato, Antonino ne aiutò il figlio con generosità. LE RIFORME Come Adriano curò molto la giustizia, assistito anche lui dai più illustri giureconsulti. Abolì i quattro giudici circoscrizionali istituiti da Adriano. Restituì ai Senatori i vecchi privilegi. Aumentò le elargizioni alla plebe di Roma, oltre ai 200.000 cittadini che avevano grano e acqua senza lavorare per la legge di Augusto, fece distribuire anche olio e vino. Migliorò la condizione della donna decretando che il marito potesse punire l'infedeltà solo se lui stesso fosse stato fedele. Migliorò la condizione degli schiavi deliberando che i padroni che uccidessero i loro schiavi fossero puniti come omicidi. Abolì la confisca dei beni paterni per i figli dei funzionari condannati per concussione purchè restituissero alle province il mal tolto del padre. Punì coloro che nella riscossione dei tributi non si comportassero con umanità. L'oro offerto per la sua adozione lo restituì per metà alle province, e il resto a Roma. Distribuì denaro al popolo e ai soldati. Spese considerevoli somme in feste e spettacoli, e per la celebrazione del nono centenario di Roma, ridusse le imposte. Nel 148, revisionando le imposte, condonò ai contribuenti gli arretrati di quindici anni. Fu generosissimo negli aiuti a Rodi e in Asia Minore, devastate da un terremoto e con le città di Narbona, Antiochia e Cartagine, danneggiate da incendi, facendo tra l'altro sospendere i tributi per anni. Molto denaro spese pure per Roma, che aveva perso in un incendio trecentoquaranta insulae (caseggiati), che era stata inondata dal Tevere, afflitta per giunta da una grave carestia e dalla rovina del circo durante i giuochi apollinari, in cui morì un migliaio di persone. Costruì acquedotti, migliorò i porti di Puteoli, Terracina e Gaeta. Costruì strade in Africa, nella Gallia, in Italia e nella Pannonia. Costruì un tempio ad Adriano e ne terminò il bellissimo mausoleo, in cui vennero deposte le ceneri di Adriano, di Cejonio e poi dei figli e della moglie di Antonino, Faustina. Questa morì nel 141 e, sebbene di costumi opinabili, le fece decretare l'apoteosi e innalzare un tempio sulla via Sacra. In memoria di Faustina fondò una istituzione di beneficienza per fanciulle orfane, dette le Faustiniane. Rinnovò l'incarico anche per sei o nove anni ai governatori delle province più capaci, attento peraltro ai reclami giuridici verso gli abusi dei procuratori del fisco nelle province. Antonino pur andando incontro a molte spese lasciò un bilancio statale floridissimo, di oltre due miliardi e mezzo di sesterzi. LE GUERRE Non mancarono le rivolte che lo costrinsero alla guerra, anche perchè l'aristocrazia forzava per l'antico mito dell'egemonia romana. Così la Scizia e la Parzia furono ufficialmente considerate province romane. Historia Augusta (Vita di Antonino Pio, IX) "- Riuscì con una semplice lettera a distogliere il re dei Parti, Vologese III, dall'invadere l'Armenia... - Rifiutò seccamente di restituire al re dei Parti il trono regale che era stato preso come parte del bottino da Traiano, - ridiede il governo del Bosforo a Remetalce, Re del Bosforo Cimmerio, risolvendo le pendenze che questi aveva con Eupatore, - mandò nel Ponto rinforzi agli Olbiopoliti, che erano in lotta contro i Taurosciti, - e sconfisse questi ultimi costringendoli anche a dare ostaggi." (Vita di Antonino Pio, IX): "- Antonino ricevette a Roma la visita di Farasmane, re degli Iberi, che si mostrò verso di lui più deferente di quanto non fosse stato verso Adriano. - Nominò Pacoro re dei Lazi, popolazione stanziata sulla riva sud-orientale del Mar Nero, - e bastò la sua autorità per richiamare il re Abgaro dall'Oriente. - Fu anche arbitro nelle contese tra i vari sovrani. - Il suo prestigio presso i popoli stranieri, insomma, fu senza precedenti, in virtù soprattutto del fatto che amò sempre la pace, tanto da ripetere spesso il detto di Scipione che dice: «Preferisco salvare un solo cittadino che uccidere mille nemici»". Le rivolte si ebbero in Acaja, Egitto e sul suolo ebraico, e combattè contro Germani, Alani, Baci, Mauntam e Britanni. Questi ultimi furono i più pericolosi, soprattutto per i Briganti, gli adoratori della Dea Brigantia, e i Caledoni (odierni scozzesi) che minacciavano il Vallo di Adriano. Il legato Quinto Lollio Urbino li sconfisse e li ricacciò più a nord costruendo un vallo provvisorio oltre il Vallo di Adriano. Stranamente ancor oggi la Scozia adotta il Diritto Romano, mentre se ne discosta di più l'Inghilterra, per quanto la conquista romana abbia pesato più su quest'ultima e poco sulla Scozia. Fu come il "Benefattore dell'umanità", "Il piu' santo di tutti i tempi", "Il piu' grande e visibile degli Dei", "Il più caro agli Dei". Per trecento anni, quando si procedeva all'investitura di un nuovo imperatore si terminava con l'augurio "Che tu possa essere come Antonino il Pio". LA MORTE Antonino Pio si spense a Lorium, dov'era nato, nel 161, a settantaquattro anni, dopo tre giorni di febbre. Il giorno della sua morte, chiamò gli amici e i prefetti delle coorti pretorie, cui raccomandò Marco Aurelio, nella cui stanza fece portare la statua d'oro della Fortuna. Sembra che l'ultima parola a Marco Aurelio sia stata "Aequanimitas", un'invito ad essere equanime, cioè giusto, poi si volse nel letto dall'altra parte come per dormire e morì tranquillamente. Venne ritenuto uno dei "Cinque buoni Imperatori" del II secolo, insieme a Traiano, Adriano e Marco Aurelio. Il Tempio di Antonino Pio a Roma Identificato grazie all'iscrizione sull'architrave, dedicato nel 141 d.c. a Faustina senior, sua moglie, morta e divinizzata in quell'anno e, successivamente, all'imperatore dopo la sua morte. Il tempio è su un alto podio in blocchi di peperino, preceduto da una scalinata, ricostruita in mattoni da un restauro moderno. Al centro della scalinata era un altare per i riti alla presenza del popolo. La fronte dell'edificio mostra sei colonne di marmo cipollino alte 17 metri con capitelli corinzi in marmo bianco. La cella interna unica è in blocchi di peperino, rivestito all'epoca di lastre di marmo, come appare dalle tracce di grappe sulla parete. Le scanalature oblique nella parte alta delle colonne, sono la traccia di un fallito tentativo di far crollare il tutto mediante tiro con corde o con catene, per il riutilizzo dei materiali. A partire dal VII secolo l'edificio venne riconvertito in chiesa cristiana dedicata a S.Lorenzo detto in Miranda, evitandogli la distruzione. Buona lettura.
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  43. @Ledzeppelin81, Angelo condivido la mia Piastra del 1802 Aggiungerò in seguito foto del taglio e peso, ora mi è impossibile. Saluti e condividete le vostre Napoletane.
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  44. Forse è meglio cambiare discorso e ritornare a parlare di monete. Faccio i complimenti agli amici Rocco e Sergio per le loro bellissime piastre del 1800. Rare da trovare, non molti possono dire di averle in collezione. Vi invidio (in senso buono) ? Riguardo la rarità tra la 1800 e la 1802 ritengo più rara la 1802 ma qui parliamo di monete entrambe "realmente" rare Particolare interessante quello delle 3 P del Planelli Cordiali saluti Angelo
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  45. Altro esemplare... Dalla rete.
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  46. Ci sono monete della Repubblica che effettivamente hanno un costo elevato. La serie del 46 e soprattutto quella del 47 hanno quotazioni alte. Le 5 lire del 56, le 2 lire del 58. Le 100 lire del 1955 hanno una quotazione elevata in FDC. prima di effettuare acquisti di monete "importanti " è meglio che ti informi tanto...tanto...tanto, perché di furbetti in giro ce ne sono tanti...tanti...tanti.
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  47. Grazie della foto, ohhh....!! Finalmente una moneta di San Marino che si rispetti, almeno come estetica, Mio parere personale ovviamente.
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  48. Non riuscendo a modificare il post che avevo creato tempo fa, riallego qui le schede scaricabili sperando di fare cosa gradita a tutti gli utenti...Un saluto Daniele
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  49. Grazie per le informazioni, non sapevo della pratica di affiggere le monete false, molto interessante. Per il resto, concordo che non si possano fare altro che congetture. Ad ulteriore elemento - puramente indiziario - di un utilizzo della tipologia di monete in esame nel commercio estero vi è il fatto che, da modenese, non le ho mai viste emergere in zona (da ritrovamenti, collezioni private, ecc.) ma solo in aste e quasi sempre estere, tra l'altro in condizioni tali da far presumere una scarsa circolazione - mentre le altre monete di Cesare d'Este di taglio inferiore alla lira generalmente si possono trovare consunte in stato qMB o inferiore. Infine, il conio della moneta di imitazione postato da rick2 è stato probabilmente inciso da qualcuno non avvezzo alla lingua italiana. Detto quanto sopra, non ho altro da aggiungere e mi ritiro in buon ordine
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