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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/01/19 in Risposte
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Quando arrivai a dover spendere tanti soldi per una moneta appena coniata, cambiai collezione e mi dedicai a monete molto più antiche. Non mi sono mai pentito di questa scelta. Arka Diligite iustitiam6 punti
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C'é uno scritto di Solone Ambrosoli che lamentava che i giovani non erano più interessati alla Numismatica e che quindi quest'ultima era destinata a scomparire. Era la fine dell'ottocento... Arka Diligite iustitiam6 punti
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Molti giovani collezionisti e appassionati di numismatica hanno poche disponibilità economiche. Ma collezionare bronzetti imperiali romani o antoniniani non mi sembra troppo costoso. Molte monete medievali dell'area triveneta costano poche decine di € ( parlo di loro perché sono delle mie zone ). Pezzi minori degli stati preunitari di casa Savoia o dei Borboni o degli stati pontifici ce ne sono sul mercato a prezzo accessibile anche a chi ha basse disponibilità. Chiaramente un giovane di quelli di cui si parla non può pensare di comprare un aureo , una doppia d'oro dei Savoia, un 30 ducati di Napoli o una piastra papale R2 tutte almeno SPL ogni 2 mesi.... Però all'interno del vastissimo mondo del collezionismo numismatico c'è molto da collezionare senza spendere cifre astronomiche.4 punti
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Come più volte già da me espresso, questa " caccia al giovane numismatico" non mi convince. - La numismatica è un hobby costoso, per cui non credo, con questi contratti di lavoro che esistono,che un ragazzo di venti anni possa spendere in monete: - E' un hobby, per cui, la giovinezza non è anagrafica, ma direi di inizio collezione o interesse numismatico ( per cui se si inizia a 70 anni, si è giovani numismaticamente) I convegni, come leggo, se la passano male (per me dipende dal numero esponenziale di aste, e, contestualmente, dall'aumento del numero dei venditori)4 punti
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Sante parole! Quanti di noi hanno intere scatole di Commemorative della Repubblica, San Marino, Vaticano, coniate per collezionisti e chiuse nella plastica ? Monete senza storia che nessuno vuole più. Comunque l'importante è avvicinarsi alla Numismatica. E' un passaggio quasi obbligatorio cominciare con le monete che vedi tutti i giorni. Dopo un pò di tempo di solito o si abbandona ( e spero non sia il tuo caso ), oppure si fa come i salmoni... si risale la corrente e si scoprono altri ambienti più stimolanti. Ciao e comunque non smettere di collezionare monete,3 punti
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Anche se oggigiorno non esistono nel panorama numismatico italiano delle figure carsmatiche o dei leader che possano far fare un balzo "importante" alla numismatica ciò non significa che questa non prosegua con la naturale lentezza che le è propria, quella cioè di una scienza storica, giusto o sbagliato che sia. Imporante inoltre sarebbe defire "maestro" e quali le caratteristiche che dovrebbe avere in un contesto (auspicabile) di molti giovani e fin dove questa "guida (?) " sia indispensabile. Che poi i tempi siano cambiati, questa è un ' evidenza, e , si sa, il cambiamento è sempre visto come qualcosa che turba lo status quo.. e porta a ripetere continuamente "una volta si che...".2 punti
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@Litra68, lo studio del Bovi lo puoi trovare qui, a p. 309. Buona lettura! http://www.storiapatrianapoli.it/it/156/edizione-digitale/show/657/archivio-storico-per-le-province-napoletane2 punti
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Ho finito i " mi piace ". Scusami doge82 se rimani senza. Condivido pienamente le risposte precedenti, che gli euro siano un passaggio, un viatico per iniziare per poi andare a collezionare davvero.... Sia che siano moderne o medievali o antiche.2 punti
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I maestri li puoi trovare anche qui sul forum. Sono quelli che gli basta leggere qualche commento che fai e pare ti conoscano perfettamente. Sono quelli che non fanno finti complimenti velati di falsità o sarcasmo.2 punti
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In effetti è meglio restringere il campo nell'ambito italiano. Questo è sicuramente un valido parametro per gli interessi collezionistici attuali, anche se non permette di fare un raffronto con 50 anni fa. Come ho scritto sarebbe molto importante acquisire il parere di Professionisti che da molti anni hanno un negozio oppure da esperti Curatori di Aste. Ciao e Buona Domenica2 punti
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Manca anche e spiace una cultura numismatica, in molti casi, dei curatori dei musei cosa che c'è molti di più in altri paesi. L'ignoranza sul tema è anche politica e la legislazione colpevizza il collezionismo cosa che è diversa in altri paesi. Sicuramente per superare l'ignoranza ci vuole divulgazione. Sul piano commerciale internet ha modificato molto. Verona, Riccione possono essere una vetrina per le case d'asta, munite di vigilanti. Bene invece gli aspetti culturali collegati al convegno. Più dei giovani c'è il discorso delle protagoniste femminili della numismatica che è sicuramente una strada da percorrere! Meglio da iniziare Manca, in molti casi, e spiace una cultura numismatica degli insegnanti di Storia e Storia dell'arte delle superiori che dovrebbero trasmetterla2 punti
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Non pubblicavo ritrovamenti da parecchio ma questa mi mancava e probabilmente è una delle monete con la tiratura più bassa che abbia mai trovato . Taglio: 1€ Nazione: Malta Anno : 2016 Tiratura: 125.000 Condizioni: BB Citta: Caserta2 punti
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Secondo me la domanda centrale sul tema giovani (non sul convegno che immagino sia stato positivo) è: "Vi erano più giovani interessati alla numismatica 40-50 anni fa oppure oggi?". Sono giovane e non ho la memoria storica dunque chiedo.2 punti
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Se posso dare un suggerimento a questi giovanissimi virtuosi vi direi di provare a iscrivervi al CGN che e’ nato su Lamoneta per i giovani e proverei a rivitalizzarlo e a cercare di far nascere una nuova generazione giovanile di numismatici in prospettiva...credo che si debba ripartire anche da qui.2 punti
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Ciao ho 14 anni e ho cominciato come te, ora colleziono il Regno da qualche anno. Frequento una scuola impegnativa e in certi periodi capita che abbia poco tempo da dedicare alla numismatica, ma non ti preoccupare, la passione non ti passa, appena posso leggo il forum, libri e sfoglio i cataloghi delle aste. Ti consiglio di leggere il forum e cercare una monetazione che ti emoziona, poi iniziare a informarti. Qui troverai sicuramente persone competenti e appassionate che ti sapranno aiutare. Saluti e buona collezione, Giacomo2 punti
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E i pochi che ci sono comprano chiedendo se la rivendono quanto possono guadagnare.....2 punti
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Buongiorno, chiedo per cortesia l'identificazione di questa moneta, diametro 17mm. peso g.1,84. Grazie per le risposte.1 punto
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Carissimi tutti, dopo mesi di latitanza riesco finalmente a scrivere nella comunità e in questa sezione... Il mio lungo silenzio purtroppo è stato legato ad un evento spiacevole che mi ha portato ad allontanarmi da qui: specifico, nulla a che fare con la salute o il lavoro (cose fondamentali nella vita), ma alla "visita" in casa di persone sconosciute e non gradite (per capirci). Dopo l'evento, ho, l'ammetto, avuto la nausea e il rifiuto anche per la numismatica, e ho consequenzialmente dovuto, e voluto, staccare la spina. Se sono di nuovo qui lo devo a @fabry61, al suo tatto in quel momento non facile, alle sue parole, ai suoi consigli, e alle letture che mi ha consigliato durante la latitanza (Fabrizio non ti ringrazierò mai abbastanza, te lo assicuro)... Ho ripreso a seguirvi e a leggervi, e la fiammella si è riaccesa (quindi sono in debito morale anche con voi ) Ricomincio da capo la mia collezione, e con questo Grosso di Jacopo Contarini: è un nuovo inizio, e sicuramente nell'acquisto mi son sbloccato mentalmente da paure, rimorsi e pesi vari, con la voglia di continuare ad imparare e approfondire questo meraviglioso mondo. Dopo la pappardella (e mi scuso se vi ho annoiato), riporto la scheda che ho redatto per la classificazione di questo Grosso. Vi chiederò alla fine della stessa se potete aiutarmi in alcuni dubbi venutimi in fase di osservazione e stesura. GROSSO 1° TIPO o MATAPAN – JACOPO CONTARINI 1275/1280 – TIPO 8 Dritto • IA • 9TARIN • / • S • M • VENETI; Lungo l'asta1 DVX2. San Marco3 stante a destra, di fronte, tiene nella sinistra il libro dei Vangeli e con la destra porge il vessillo al Doge4 stante a sinistra, di fronte. La banderuola con la croce5 è volta a sinistra. Verso Il Redentore, con nimbo crociato6, seduto in trono7 di fronte. Ai lati del nimbo, IC / XC Contorno Liscio Riferimenti Montenegro 38, Gamberini 42, Paolucci 1, Papadopoli 1-2, Zub-Luciani 63[7] Zecca Venezia Riferimenti8 Tipo 89 Periodo Senza data Stato di Conservazione BB10 Rarità C Nominale 1 Grosso Materiale Ag 965 Diametro 20mm Peso 2,15g Assi 180° Note 1 E’ presente al centro del tondello, tra la mano destra del Doge e l’asta, un elemento puntiforme, probabilmente il centro del compasso 2 San Marco presenta: - sul braccio destro una croce composta da 4 globetti - sul braccio sinistro una croce composta da 4 globetti 3 Il mantello del Doge presenta: - sul lato destro 13 globetti - sul lato sinistro in alto 6 globetti - sul lato sinistro in basso 5 globetti 4 La X presenta delle gambette terminali 5 La croce è composta da 2 braccia rettilinee perpendicolari 6 Perpendicolare alla testa 7 Il trono presenta: - sulla gamba destra 4 globetti - sul montante destro 7 globetti - sulla gamba sinistra internamente 5 globetti, esternamente 4 globetti - sul montante sinistro 7 globetti 8 I tipi sono classificati secondo i segni di massaro al R/. Il sistema grafico è quello usato dal Papadopoli: i due campi superiori indicano i segni posti sotto i gomiti del Redentore, quelli inferiori i segni posti presso le gambe. 9 Segno del massaro al R/: globetto tra i piedi del Cristo e globetto affianco alla gamba destra del Cristo 10 Al D/ presenza di lieve usura nella parte centrale del tondello, in particolar modo sulle mani destre del Doge e di San Marco, presenza di incrostazioni tra ore 4 e ore 5; sul R/ presenza di lieve usura sulla capigliatura del Cristo e sulla parte sinistra della sua aureola perlinata Fin qui la descrizione, permettetemi di porvi alcune domande: 1) sul catalogo https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-JCO/1, vengono riportate al D/ per la legenda al contorno due varianti censite dal Papadopoli, ovvero • IA • 9TARIN • / • S • M • VENETI oppure IA • 9TARIN • / • S • M • VENETI; nel caso di questo grosso, ad una analisi anche con lente d'ingrandimento considero il punto precedente alla S posto in maniera apicale piuttosto che centrale... può quindi essere considerata una nuova variante, oppure è da consierarsi anche il mio centrale? 2) come segnato nella nota 1, sussiste questo puntino che, a ricordo di una situazione simile postata sulla discussione del Soranzo veniva spiegata come il centro del compasso... è corretto o sto vaneggiando? 3) Dal punto di vista figurativo, cosa rappresenta questo elemento sotto al trono affianco alla gamba sinistra dello stesso??? Possono variare i globetti anche qui? 4) sullo stato conservativo mi son tenuto sul BB per i "difetti" indicati in nota 10 (sempre che siano incrostazioni, intanto la moneta sta facendo un bagnetto in acqua demineralizzata) ... può starci secondo voi, anche se, devo ammettere, che soprattutto il rilievo del trono del Cristo è considerevole (almeno a mio giudizio)? Ecco, scusate il mio fiume di parole, e la mia filippica esplicativa per questa moneta... Ma era veramente tanta la voglia di tornare a scrivere qui e condividere un grosso veneziano con voi. Grazie anticipatamente per chi vorrà rispondere Mattia Ps: E scusatemi ancora per il pistolotto post-depressivo iniziale1 punto
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Ciao, queste cosine sono nel "nostro" piccolo museo. Testimonianze-longobarde-dal-sito-della-Piana-di-S.-Martino-Pianello-Val-Tidone-Piacenza.pdf1 punto
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Infatti, ho usato il termine "nummo" nel senso comune di moneta, non col significato del nummo bizantino. E chiaro che quello della discussione è un Asse.1 punto
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asse, il nummo è bizantino, anche se il termine oggi può essere usato per indicare una moneta1 punto
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La moneta è buona al 100%, ma ha sicuramente una piega recuperata. Come stima starei abbastanza più basso da quella compiuta dal nostro amico (?) pseudo-russo, con 175/200 Euro si compra un BB senza segno di piegatura. Allego foto del mio esemplare come confronto....1 punto
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Già secondo questa affermazione sarebbe una collezione estremamente estesa, altro che" solo." La coniazione dall'unità di Italia in poi è veramente un mare , se ci metti pure le zcche lombarde Pre unità d'Italia devi essere consapevole dell'estensione della collezione. Non posso nè voglio sapere la tua disponibilità economica e che tipo di collezione tu abbia in mente, ma mio consiglio è quello di limitare il ventaglio. Ad esempio il regno oppure una zecca lombarda in particolare. Ma prima, mi raccomando, informati bene,e studia1 punto
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Non credo tu faccia un crimine a dare dritte qui sul forum, perchè ti sei iscritto ad un forum se vuoi trasmettere qualcosa di culturalmente e umanamente rilevante unicamente nel reale? Nessuno, compreso me e l'amico Masiserafino, pretende di imparare senza vedere monete dal vivo, ma istruire o dare consigli a distanza è già qualcosa.1 punto
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I maestri hanno conoscenze e capacità di dare agli altri, non so quanti ce ne siano e quanti lo possano essere oggi, indubbiamente io però potrei raccontare cosa ha fatto un gruppo in dieci anni anche qui per i giovani come iniziative reali e concrete ma sarebbe troppo lungo raccontarle....purtroppo molti non c’erano o non ricordano ma il forum certifica tutto per fortuna.1 punto
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Gent.mo talpa, Concordo con Te che la monetazione citata, sia attualmente una delle più vivaci. A mio parere concorrono alcuni fattori: 1- la varietà dei conii e le varianti che aprono nuovi orizzonti al collezionista ed allo studioso. (Io che colleziono per millesimo monete dei Savoia rilevo che sono monete molto belle, ma che soffrono per la ripetitività dei soggetti - almeno fino ad Umberto I°-). 2- un notevole numero di studiosi che pubblicano lavori molto interessanti 3- la revisione storica. Tutti noi, di una certa età, abbiamo studiato che gli uomini che hanno unito l'Italia erano buoni, intrepidi e dotati di ideali, mentre le popolazioni del Sud erano briganti, inaffidabili, sporchi e cattivi. Per fortuna questa visione della storia, estremamente di parte, è cambiata ed abbiamo scoperto una nuova realtà che non conoscevamo. Questa è una tipologia di collezione sicuramente più internazionale, soprattutto interessante per i Paesi di cultura cattolica. Purtroppo gli Anglosassoni, gli Americani, ed i paesi del Nord Europa ( non cattolici ) vedono questa tipologia "papista" come fumo negli occhi e quindi si guardano bene da intraprendere questa collezione. A parte questo, noto che è un tipo di collezione complessivamente in ascesa soprattutto per le monete che hanno l'effige del Papa o commemorano degli avvenimenti storici. Però la collezione del Vaticano post 1929 ( Patti Lateranensi) è, secondo la mia opinione, una di quelle che è invecchiata peggio. Cosa ne pensate ?1 punto
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Volgendo l'attenzione alle collezioni specificamente italiane, Savoia e Regno a parte, sarebbe interessante capire l'evoluzione che si è avuta in questi decenni, la mia impressione è che la monetazione napoletana e siciliana borbonica abbia avuto una certa rivalutazione dopo anni di ristagno, il periodo precedente invece rimane ancora assai sottovalutato, ma c'è da dire che la complessità della monetazione vicereale richiede parecchio studio preliminare per addentrarvisi con una minima cognizione, sicuramente poi la cattiva conservazione di quasi tutti i pezzi di quel periodo non aiuta la crescita dell'interesse... c'è poi il settore della monetazione papale a cui chiedo lumi ai più esperti, personalmente ho l'impressione che in passato fosse più seguita, almeno la monetazione del XIX secolo, poi forse c'è stata una diffusione del collezionismo più specializzato in merito, sia per zecca che per nominale, solo piastre o testoni oppure solo rame... Credo sia interessante approfondire l'evoluzione del collezionismo di monete papali, un settore che pur essendo territorialmente italiano tuttavia ha un potenziale d'interesse più internazionale rispetto alle altre collezioni italiche....1 punto
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Quindi la questione e’ che mercato/ambito che si intende guardare. se la ns indagine è solo per il mercato italiano: probabilmente gli appassionati del Regno sono in maggioranza rispetto agli amanti del settire ‘Classico’ Se allarghiamo l’ambito a comprendere ‘tutto’ il mercato (worldwide), temo non ci sia confronto..?1 punto
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Beh, io di giovani quest'anno ne ho visti al mio banco, a memoria: 1 che cercava bronzetti di Alessandro Magno, ne ha presi 2 (veniva da Urbino) 1 che mi ha preso un cavallo di Napoli e 1 cavallo di L'Aquila (era di Teramo) 1 che mi ha comprato un denaro di Rimini (di Rimini) 1 che ha preso un picciolo di Urbino raro (di Cattolica) 1 che mi ha comprato 1 di Montefiascone,1 di Fano,1 di Sulmona,1 di Viterbo,1 di Chieti, colleziona 1 moneta per ogni zecca italiana. e altri che sicuramente dimentico. Inoltre sono rimasto molto soddisfatto del convegno,come sempre, giovedì c'era tanta gente e sopratutto comprava. CORALLINO1 punto
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Voglio aggiungere ancora una cosa.. Guardiamo le discussioni aperte sul forum in questi 15 anni Romane imperiali circa 94000 Medioevali italiane più di 40000 Regno d'Italia 205372 Repubblica più di 45000 Napoli (due sicilie) 78000 Savoia antichi più di 33000 Anche se calcoliamo che molte discussioni sono futili ed inutili per il nostro discorso si può notare come il regno è nettamente in vantaggio rispetto alle altre categorie!! Per me può essere un termine di paragone accettabile che rende l'idea della situazione..1 punto
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Che dire. Grazie...Sono felice...Bel grosso...Un abbraccio... per tutto il resto gli amici del forum spiegheranno e risponderanno alle domande. In caso contrario c'è sempre Mastercard.?1 punto
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Ottime le spiegazioni fornite dai vari esperti su questo fenomeno deleterio. Quello che mi stupisce di più è il circolo vizioso: falsario di alto livello -> professionisti compiacenti -> collezionista sprovveduto o "furbetto" ( compero a poco per poi rivendere a "tot volte" ad un altro collezionista danaroso e/o inesperto ). Considerato che la Legge ha le armi spuntate per colpire i falsari ( non scendo in particolari ma un falsario beccato in flagrante probabilmente eviterebbe non solo il carcere, ma anche una multa ) ed escluso che si possa agire sui "furbetti" o gli "scemotti", perchè esisteranno sempre, l'unico anello della catena che si può spezzare è quella dei professionisti compiacenti. Mi spiego meglio: ci sono delle professioni nelle quali la reputazione viaggia di pari passo con la competenza, anzi è il requisito essenziale per avere clienti ed essere stimati da loro. Una di queste Professioni è quella del Perito, che oltretutto ha una valenza giuridica importantissima. Sarebbe utile per tutti avere una "blacklist" dei professionisti/periti compiacenti o in malafede, ma per questioni legali, di privacy oppure semplicemente perchè la calunnia potrebbe colpire anche le persone oneste, è una via non percorribile. Però esiste un Albo vero? Quindi quando si verificano questi fatti inqualificabili, non sarebbe utile informare ( con tanto di prove ) questo Ordine ? Per tornare al tema della discussione: dove posizioniamo l'interesse per la collezione di monete greco-romane, rispetto a qualche decennio fa ? In crescita - Stabile - In decremento ? Ciao a Tutti1 punto
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Fausto, se ho capito bene quello che intendi dire, devo contraddirti. A parte il fatto che non possiamo partire dalla presenza delle ultime due lettere della legenda di una moneta (RI) per suddividere una tipologia da un'altra, possono essere vari i motivi della cosa come la mancanza di spazio dovuta ad una stampigliatura più larga delle prime lettere che porta a dover abbreviare l'ultima parola, ti faccio notare che in un mio esemplare datato 1648 (la seconda immagine a catalogo) la legenda termina con CYPRI 1648. Questo è un periodo difficile da studiare, le mie sono sopratutto supposizioni date dalla mia esperienza e dalle monete viste e studiate, non ho una base documentale appropriata, ma le "piccole" vengono studiate ed approfondite poco, vengono considerate di minor interesse. Secondo me sono tra le più interessanti, proprio perché hanno un grosso impatto storico, quando si parla di carenza di circolante si parla di moneta spicciola, sono tra le più falsificate e contraffatte, ci danno una idea globale della situazione economica, ci parlano della gente comune dell'epoca, ci parlano dei nostri predecessori.1 punto
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L'archetto potrebbe essere la rappresentazione dello scalino (parte del trono) dove posare i piedi1 punto
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È stata una morte improvvisa in piena notte. Pochi minuti e ci ha lasciati. Personalmente sono profondamente affranto ed incredulo. Aveva sempre una buona parola per tutti . Ci mancherai, amico caro ed insostituibile. Avevi ancora tante aspirazioni e tanti progetti ma il destino torvo e spietato ci ha separati . Ti vorrò bene per sempre, come un figlio o un fratello . R.I.P.1 punto
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E' chiamato uovo al tegamino, ci sono collezionisti che adorano questo genere di errore, i più valutati sono ovviamente quelli commemorativi.1 punto
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@Gabriele Peris "merce rara" al giorno d'oggi per un ragazzo di 14 anni, complimenti per questo tuo interessamento alla numismatica. Penso che tutti, io si, abbiano iniziato in questo modo seguendo quello che più lo incuriosiva. Se la passione rimarrà piano piano troverai la monetazione o il periodo storico che più ti potrà interessare, l'importante è leggere e documentarsi e conoscere quello che la moneta è stata. Nel Forum sono coperti più o meno tutte le monetazioni, alla sera (dopo aver terminato i compiti ?) passa un pò di tempo sul forum per trovare la tua strada.............buon viaggio.1 punto
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Ci ho fatto un salto ieri mattina al convegno, purtroppo sempre più deludente come numero e qualità dei banchi che come materiale nuovo proposto. Che le monete e gli scambi migliori passino fuori dal convegno in sé è cosa nota....fa un po dispiacere perché i km alla fine ce li facciamo per venire a vedere qualcosa di interessante e non i banchi del veronafil di maggio È comunque un'occasione per rivedere amici e far due chiacchiere sull'estate trascorsa. Marco1 punto
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Il mio primo 4 Cavalli lo vidi in una piccola cartoleria in città, la Signora Ida teneva in negozio ciò che restava della Collezione del defunto marito. Grande Collezionista di francobolli, non disdegnava collezionare le monete del suo territorio. La moneta mi sembrò troppo piccola e con una patina scura che la rendeva proprio brutta per i miei gusti. La prima domanda che feci alla Signora fu: Che significa C4? ? E lei con tutta la sua pazienza a spiegarmi che la C stava a significare il tipo di nominale: Cavalli e che il 4 era il suo valore, Uscii dal negozio con in prestito il suo vecchio Gigante. La sera ricopiai tutti i contatti dei professionisti che si trovavano a fine pagine del Catalogo, quelli che spedivano i listini gratuiti. La moneta la presi in seguito e fu l'inizio della mia avventura numismatica. Sono passati quasi 25 anni da quel giorno e spero non mi passi la voglia di andare avanti nello studio e nel collezionare. Scusate le chiacchiere. Saluti a tutti.1 punto
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Come dicevo ieri in un altro thread, dipende da come si intende la moneta. Oggi l'interesse principale per la moneta è a livello artistico - come si vede dal fatto che la maggior parte dei raccoglitori preferisca una moneta comune in alta conservazione piuttosto che una rara in bassa conservazione - per cui mi sembra che i tuo discorso abbia senso. Ovviamente non ne ha per chi nella moneta vede l'oggetto storico (io sono di questa minoranza): non mi interessa la conservazione - e infatti tutti i miei pezzi sono al di sotto dello SPL, spesso e volentieri con fori di sospensione o appiccagnoli - per cui non metterei mai una patacca coniata ieri in collezione.1 punto
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salve, per rimanere in ambito romano (romano-campano per la verità): Anonymous. 234-231 BC. Half-litra. Head of Roma right, wearing Phrygian helmet. Rev. Dog standing right, ROMA in exergue. Crawford 26/4 ; 1,44 g dimensioni...giudicate voi!1 punto
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infine tra i frazionali 'minimi' greci esiste una frazione di litra (quindi non di statere come quelle menzionate finora) che peserebbe addirittura 0.05gr. Se confermata sarebbe il frazionale greco probabilmente piu' piccolo in assoluto rappresentando il valore di 1 onkia. La litra era divisa in 12 onkie. La litra aveva u n peso di circa 0.85gr. (pari ad 1/5 della dracma euboico-attica) di peso simile all'obolo (che era pari ad 1/6 della dracma ma abbiamo esempi di litre che pesano tra 0.7 e 0.75 gr. SICILY. Katane. Circa 461-450 BC. Onkia (Silver, 5 mm, 0.05 g). Balding head of Silenos to right, with an animal ear and a long beard. Rev. K-A (retrograde) Pellet or shield. Boehringer, Kataneische -. HGC 2, -. Extremely rare, possibly unpublished. Very fine.1 punto
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Ecco una delle tante di cui vado fiero, il Tari' del 1794 SICLIAR, ad oggi il secondo esemplare conosciuto e non riportato in nessun catalogo.1 punto
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Buon giorno, chiedo scusa per non essere intervenuto nella discussione, recentemente, ma sono stato colpito da un grave lutto, ho avuto la perdita del mio caro papà. Lo faccio adesso che sono ritornato a casa......... Avete letto logicamente cosa ha riportato numa numa e a differnza di quanto si è letto e tramandato fino ai giorni nostri credo che la NAC abbia effettivamente visionato attentamente e riportato ciò che la moneta porta inciso sopra è cioè le lettere GF e non CF...........lasciamo stare ciò che altri studiosi hanno scritto, ripeto nessuno è immune da errori, ma non capisco perchè non si accettano queste evidente segnalazioni; credo che alla NAC non interessa il particolare delle sigle impresse e di chi sono, ma ad alcuni personaggi che le studiano sì.....per rispondere un pò a numa numa, qui come in altri casi "evidenti" non si tratta di felici intuizioni di peter, ma della realtà dei fatti, più chiaro di così cos'altro si vuole, conosciamo tutti quanto è difficile ricercare documenti di quest'epoca, ma se quei pochi che già ci sono, gli ignoriamo, bhè io non sò più che dirvi !! Io non devo convincere nessuno per il lavoro che stò portando avanti, cerco solo di fare un pò di chiarezze su alcune monete che palesemente sono state riportate "errate", questo del Carlino "EGO IN FIDE" è accompagnato anche da qualche scritto è prova tramandata a noi. E rispondo anche al "Dunque" di Odjob che non sò se è una sua affermazione convinta o è il frutto di ciò che è stato riportato. Questo Carlino è stato coniato a partire dal 1600 anche se reca la data 16.. (credo fino al 1606) e come detto prima, sostituendo l'altro carlino commemorativo del matrimonio di Filippo III, anch'esso coniato nel 1600. Mi spigate adesso come avrebbe fatto Giovanni Francesco Citarella a siglare questa moneta in quanto la sua carica è a partire dal 19 novembre 1611 ? Aggiungo....la sigla G del maestro di prova non è di Francesco Antonio Giuno (che entra in carica il 6 giugno del 1609) ma di Gaspare Giuno, maestro di prova in quel periodo e se osservate attentamente la moneta dell'Asta Artcoins credo che la sigla non sia G ma GI, la stessa che poi troviamo molto frequentemente sui mezzi carlini (zanette) siglate da lui. Tutto questo riportato nell'ultimo pezzo e scritto tra le righe del bollettino del Bovi e in alcuni altri lavori. Non sò più che dirvi http://www.mcsearch.info/search.html?search=carlino+filippo+III&view_mode=1&en=1&de=1&fr=1&it=1&es=1&ol=1&sort=&c=&a=&l=#11 punto
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Chiedo scusa ma il MIR (che è una pubblicazione/volume/catalogo) come tanti altri, è stato l’unico posto dove ho potuto osservare la moneta…..e riportarla, non avrei potuto fare altrimenti. La moneta è nota sì da tempo, ma questo non vul dire che non può essere “modificata” anche se tutti l’hanno osservata, con una foto. Il ritaglio della foto del Carlino “EGO IN FIDE” non è stato preso dall’appena esitata Artcoins in quanto come potete ben osservare al post 130 dietro la testa del sovrano risulta non visibile la sigla (altri sono i motivi che lo rendono particolare), ma la foto è presente in rete dal 2006 (Asta NAC 35) e forse anche da molto prima, forse alla Civitas Neapolis (chiedo conferma a qualcuno che gentilmente potrebbe verificare). Fatto irrilevante è…………..non avendo il catalogo in cui era presenta la moneta e le dovute informazioni su dove potesse essere stata esitate (l’importante sia avere le opere/cataloghi dove vengono riportate, mica posso controllare “tutte le monete” dove sono apparse) ho riferito a colori invece che B/N, ma non credo che questo mi debba portare a documentarmi meglio prima su dove sono apparse o chi le abbia, ma osservarle e studiarle su dove vengono trascritte sì…… anche perché i libri sono i miei e li ho pure comprati.1 punto
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Buona sera...........credo proprio che la mia pubblicazione sarà questa Discussione, renderò un servizio alla Monetazione Napoletana...........mi raccomando gli interessati possono prendere nota. Mi scuso per la foto di questa Rarissima moneta, ma è difficilissimo trovarne, se non impresa impossibile, questa senza sigla è l’unica che sono riuscito a recuperare. D/ PHILIPP. III. DG. REX. ARA. VT. SI; busto radiato, paludato e corazzato rivolto verso sinistra; R/ MAGARI + AVSTR + CONIVNXIT; busti affrontati di Filippo e Margherita d’Austria posti su due cornucopie intrecciate in basso; al centro del campo una corona reale e all’esergo 16 . .; Questa moneta commemorativa del matrimonio di Filippo III con Margherita d’Austria (1599) fu coniata a Napoli nel 1600, per ordine del Vicerè il Conte di Lemos, con lo scopo di farla gettare al popolo in occasione della programmata ma mai avvenuta visita dei sovrani a Napoli in quell’anno; per tale motivazione venne ritirato e ripercosso con il conio del Carlino con la legenda EGO IN FIDE 16 . . ;1 punto
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Come primo atto dovuto mi sottraggo dal replicare a provocazioni del tipo " Cacciatori di errori", "Gloria personale" , Screditare l'opera" perchè non rientrano nel mio linguaggio Numismatico. Mi fa piacere che a rispondere sia stato uno degli autori dei volumi interessati..........E' CHIARO CHE TUTTA LA FASE INIZIALE DELL'INTERVENTO E' BASATO SU QUANTO HO RILEVATO è quindi per me non è una novità. Questa volta però per non dar corso a polemiche ......mettiamola così, brevemente............Mi sono messo in testa il compito di portare alla luce tutti i refusi di questa Monetazione per non tramandarli ai posteri. Chi ha compilato il Corpus ha fatto un "refuso", il Pannuti e Riccio hanno fatto un lavoro a dir poco lodevole, spulciando tutte le monete presenti nel Corpus aggiungendone altre (ma comunque non esenti da annotazioni....questa è la parola giusta e non mancanza, termine da me non usato), ma chi è venuto dopo, molto tempo dopo ed ha avuto un pò come dire "il piatto servito a tavola" con l'avvento anche di nuova tecnologia che altri non hanno avuto, non credi che questi refusi doveva annotarli?...così come semplicemente è stato fatto in questa discussione; si è anche potuto scegliere di non farlo......certo, ognuno è libero di scrivere ciò che ritiene opportuno riportare, ma rilevo che dopo cinque pubblicazioni (e questo è un dato di fatto) ancora ci sono monete in cui ad esempio la lettera G è riportata C ed altro che non stò qui ad elencare............forse chi stà prendendo appunti per una Sesta uscita e chi ne voleva sapere di più su questo Ducato, dovrà ringraziare anche Peter1 A proposito di questo Ducato, che è quello che più mi interessa di questo intervento e su questo sono daccordo con te....bellissimo, è che Peter1 voleva capire se (non so se agli altri appassionati interessa) il Ducato con la sigla C "tagliata" esiste........tu credi di avermi dato una risposta ? Hai scritto > ma perchè il P/R ha inserito come riferimento la n. 1270 (con il refuso) e non per esempio la n. 1269 (senza il refuso) ecc. ecc. Io aggiungo.........perchè il Bovi al n. 109 riporta il Ducato con IAF C "tagliata" (oggetto del refuso) e poi successivamente al n.111 un'altro Ducato con le sigle IAF/G (di cui c'è anche la foto).....continuo......... perchè il CNI al n. 1273 riporta un'altro Ducato con la sigla IAF C "tagliata" appartenente alla Coll. Catemario che il Bovi non riporta anche. Ecco la confusione che ne viene fuori per non aver scritto una semplice noticina........ e così sarà per gli altri che verranno !! Ma quale cacciatore di errori, qui si tratta di persone che studiano......mio caro.1 punto
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