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  1. Rex Neap

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/07/19 in Risposte

  1. Completata anche la sezione relativa all'Italia, con l'inserimento delle monete del Regno, altro argomento piuttosto complesso e con possibilità di qualche inevitabile errore.... Sperando di averne commessi pochi, sono gradite segnalazioni, penso che sia una delle monetazioni più collezionate... Monete in Lire del Regno d'Italia
    3 punti
  2. Sembra "Sisimio Magistro" o qualcosa del genere
    2 punti
  3. Complimenti @britannia, hai messo un bel pezzo raro in collezione. Non sono in tanti che possono dire di avere questa variante. Ti auguro di mettere altri pezzi belli e rari come questo in collezione. Saluti Angelo
    2 punti
  4. eccola qua! @nikita_ apprezzerà, immagino.
    2 punti
  5. Salve a tutti. La zecca è Lugdunum: SLVGD (non riesco a distinguere bene la prima lettera, potrebbe anche essere P e quindi sarebbe RIC VIII, n. 239 - Scarce). Coniata tra il 360 ed il 363 d.C.
    2 punti
  6. AE 3 di Giuliano II con al rovescio VOT X MVLT XX. Non riesco a capire la zecca... Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  7. Gli scarti di zecca entravano lo stesso in circolazione, anche i pezzi in argento come il tuo.... Basta che fossero del peso corretto. Ti faccio vedere il mio Grano Cavalli del 1793, anche questo ritenuto uno scarto di zecca. Peso 3,10 grammi.
    2 punti
  8. Ciao @talpa, sicuramente come dici le due biblioteche, quella cartacea e quella digitale, ormai devono coesistere ed andare di pari passo, se uno vuole accrescere la propria cultura. Sono curiosissimo di leggere la seconda parte del tuo articolo sul nuovo umero del Gazzettino, spero esca presto. Complimneti.
    2 punti
  9. Il problema di capirlo non si pone dato che nessuno lo leggerà!
    2 punti
  10. Buongiorno a tutti, volevo rendervi partecipi di questo mio ritrovamento che penso sia uno dei più particolari mai fatti da quando colleziono monete euro. Infatti, ho trovato in circolazione (nel resto dopo aver fatto compere) un due euro della Slovacchia dell'anno 2010, coniato in soli 65.000 esemplari che, oltretutto, dovrebbero far parte di divisionali. Allego sotto le immagini, fatemi sapere cosa ne pensate. Gabriele 
    1 punto
  11. Ma davvero qualcuno pensa che lo "strofinamento" di monete, di qualunque metallo siano, possa lasciare su un tessuto di lino delle particelle? e che di queste si possa UNIVOCAMENTE attribuire l'origine ad una lega o ad un'altra? A me pare sia la solita notizia estiva che rimarrà come tale. Anche perché, nell'eventualità (e lo dico sommessamente da scienziato chimico), per rinvenire tali materiali - microgrammi o forse meglio nanogrammi - si sarebbe dovuta fare una analisi distruttiva su una porzione non indifferente del tessuto. Ma dubito che in questi ultimi mesi / anni si sia avuto il permesso di fare ciò. Quindi ci dovremmo basare sui pochissimi cm2 prelevati nei decenni scorsi. Parliamo di frammenti già analizzati in ogni modo, con ogni tecnica. Portare oggi queste notizie mi sembra un modo per convincere la gente alla propria teoria. Ragionamento errato, e soprattutto non scientifico. Al di là di notizie che sono apparse (un po' come copia e incolla) su diverse testate, non vedo ancora lo studio in questione - soprattutto la parte scientifica, ovvero materiali, metodi, dati precisi e non solo frasi messe là - , e, memore di molte bufale estive delle ultime estati (ne ricordo molte, su sedicenti Caravaggi, Leonardi, Codici Voinich ecc.), nonché delle innumerevoli sindonate, ritengo anche quest'ultima un divertissement fine a se stesso. Il problema è che il web reitera le cose spesso senza controllo. Ora faccio una provocazione: Prendete un tessuto di lino, strofinate le vostre monete in elettro o in oro o in qualsiasi metallo per decine, centinaia, migliaia di volte. Portate il lino ad un laboratorio serio e chiedetegli se siano in grado di riconoscere particelle, e determinarne la composizione metallica. Non ci riusciranno. Figuriamoci con un tessuto di mille anni fa.
    1 punto
  12. Condivido per confronto la mia mezza Piastra 1832, stesso dritto ma variante nel rovescio: Senza punteggiatura dopo SIC e HIER Queste giovanili vanno prese in qualsiasi conservazione.
    1 punto
  13. Scusami Rocco per il ritardo,ero fuori sede.Comunque le allego una foto della moneta in cui non sono riuscito a decifrare l'ultimo numero(sembra uno zero),potrebbe essere anche un6,un 8.Un grazie sincero.
    1 punto
  14. Buonasera Legionario, grazie per la sua gentilissima risposta e da quanto ho capito per il procedere all'inserimento della foto, metta pure il mio nikname, saluti F.P.
    1 punto
  15. DE GREGE EPICURI La coniazione dei "coccodrilli" è stata davvero enorme, e con immagini abbastanza varie. Vi mostro un coccodrillo dalle fauci molto esili (sembra un caimano!) e un altro invece di tipo tradizionale. Quest'ultimo fra un po': ho superato i KB.
    1 punto
  16. Nulla da aggiungere all'ottimo intervento di Caio Ottavio. Moneta estremamente rara: mancante anche nella famosa collezione RBW. Un grazie per il voler postare la foto nel catalogo online. Per l'inserimento nella scheda: si vuole inserire le immagini in forma anonima oppure con un nome (o nickname)?
    1 punto
  17. Ho scoperto questo tuo sito un anno fa.. e mi è parso fin da subito ben fatto! Scoprendo ora che il suo autore è qui sul forum colgo l'occasione per complimentarmi "di persona"?Complimenti davvero un lavoro ben fatto! Ottima iniziativa anche l'inserimento di un catalogo sul Regno d'Italia
    1 punto
  18. buon pomeriggio Solo 4 monete? non fermarti alla prima osteria e vai al post 10 della discussione che hai allegato, vedrai che ce ne sono ben piu' di 4; ora puoi divertirti a cercarne una uguale alla tua.... Saluti Luciano
    1 punto
  19. Ciao, ti segnalo questo link relativo ai pesi dei follis nel periodo da te indicato. http://manuali.lamoneta.it/Follis.html#follis2 assolutamente sì, ho letto anche la definizione "1/5 di follis" ... Ciao Illyricum
    1 punto
  20. Abbiamo corretto il titolo.
    1 punto
  21. Salve @Enki Si tratta di questa: Bronzo AE 16 coniato a Dyrrhachium (Illyria) intorno alla prima metà del I sec. a.C. Il nome del magistrato al rovescio è Chairillos. Al D/ testa laureata e barbuta di Eracle a destra. Al R/ XAIΡIΛ-ΛOY ai lati del tripode centrale. In esergo, ΔYΡ (indicazione della zecca). Rif.: BMC n. 169.
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  22. Ciao Rocco, la moneta da te postata è veramente un pezzo di storia! Mi piace più la tua moneta che quelle messe in vendita in FDC da Nomisma (Asta 60 ) a 2000 Euro ! Ti chiedo però una cosa, in considerazione della tua grande esperienza in questa tipologia. Di solito le monete "malformate" venivano messe in una cassa e poi portate via per la rifusione. In tempi recenti qualche moneta del Regno "malformata" è stata probabilmente trafugata ( qualcuno dice sfuggita ai controlli... ) dalla Zecca per il possibile valore numismatico ( in commercio se ne vedono molte a prezzi molto più alti della moneta normale). Invece, secondo Te, a quei tempi erano messe in circolazione con il beneplacito della Zecca o non è più probabile che fosse qualche operaio ad intascarle e metterle in circolazione ? Vedendo la tua moneta noto che ha il bordo molto "tagliente", sarebbe stato difficile da maneggiare, avrebbe magari tagliato le tasche, sarebbe comunque stata una moneta difficile da accettare in un pagamento. Ciao e Buona Domenica
    1 punto
  23. 2 euro della Slovacchia anno 2010, emesso in 65.000 esemplari appartenenti esclusivamente a serie divisionali.
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  24. Mentre questa ci sta come anteprima del convegno in quanto è lo scavo fatto dall'archeologa Caterina Giostra su una chiesa vicino allo svincolo autostradale di trezzo, individuata da una lunga ricerca bibliografica. Peccato che qualche anno prima il proprietario del terreno (per motivi agricoli) abbia distrutto gli avanzi di mura che erano ancora esistenti e spianato l'unica tomba importante alla interno della chiesa lasciandone solo il fondo che si vede anche nella mia foto. Si ignora che fine abbia fatto l'eventuale corredo e la lapide che sicuramente recava una qualche iscrizione. Se infatti si usano dei programmi di foto aeree come quelli di Atlante italiano e si guardano le foto storiche si vedono bene i muri della chiesa con le ombre sul terreno. Sicuramente di questo scavo si parlerà nel convegno. Posso solo anticipare che l'importanza di questa chiesa era quella di essere l'unica a cui facevano riferimento vari nuclei abitativi ininterrotti dal 500 al 1500 (mille anni documentati di insediamento). Trovare una chiesa utilizzata dai longobardi non è fondamentale...lo sarebbero stati trovare e scavare in uno di questi nuclei abitativi in quanto sono rarissimi gli scavi di questo tipo come quelli di Castelseprio (presenti anche loro nel convegno). Be' a fine scavo in una mezza dozzina di voli di ricognizione ne ho individuati 4...tutti intorno alla chiesa...ma purtroppo l'esperienza di scavo si era chiusa e non si e' deciso ad ampliare l'area di scavo
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  25. E' così. Il trasferimento da uno Stato a un altro dove c'è richiesta (il cosiddetto "pooling") è una prassi comune per le banconote, che in questo caso è stata adottata anche per le monete.
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  26. Sul fatto che la Storia sia scritta dai vincitori non vi è ombra di dubbio: per rimanere in tema Savoia, basta leggere quanta bolsa retorica farcisce gli scritti sul Referendum Istituzionale del 1946. Pur essendo svoltosi in un clima tutto fuorché tranquillo, senza gli opportuni e necessari controlli e presidi, con un esito contestato e che senza la saggezza del Re avrebbe scatenato un'altra guerra civile, è diventato "la festa degli Italiani"... Sul Risorgimento è indubbio che taluni abbiano "calcato la mano" dando i tratti della pomposità a fatti e personaggi che però "epici" lo sono stati davvero. Credo sia indiscutibile che il Risorgimento - iniziato se vogliamo con il Congresso di Vienna del 1815 - sia stato quanto di meglio gli Italiani (o meglio le elité italiane) hanno saputo fare, debellando i potentati stranieri (vedi tutti i regnanti di Casa Asburgo che governavano in Italia) e le oligarchie esauste (vedi Genova e Stato Pontificio) che impedivano agli Italiani di avere uno Stato Unitario come inglesi e francesi avevano già da 300 anni. Da milanese, peraltro, non posso dimenticare che senza il Risorgimento la mia città mai avrebbe potuto diventare la capitale industriale d'Italia, con tutto quello che ne è conseguito in termini di sviluppo e benessere... PS: le Langhe sono eccezionali...
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  27. Tò , casualmente ho trovato una foto ..-
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  28. Sarebbe ora che Lamoneta. It cominciasse a "coniare" magliette, felpe e cappellini, così ai convegni ci si potrebbe riconoscere...
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  29. Ciao Luca, per te che ami i grandi moduli di questa tipologia sinceramente potevi aspettare un esemplare con meno difetti ed in conservazione migliore. Per questo millesimo è impresa fattibile, ci vuole pazienza e soldi in mano quando esce. Se fai una ricerca sul forum troverai un mio esemplare per questo millesimo in conservazione altissima e qualitativamente eccezionale
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  30. Un altro stupendo esemplare @lukas1984 molto probabilmente è stato lavato, ma rimane comunque molto affascinante.
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  31. follis di Magnenzio, 350-353 D.C.
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  32. Spero di poter dare il mio piccolo contributo con questo mio grosso di Giovanni Soranzo del tipo 1, di cui evidenzio alcune particolarità (non vi annoieró con la scheda di catalogazione, giuro ). Al D/ - stendardo con Leone in moeca (dritta del buon @fabry61); - legenda al contorno quasi senza interpunzione, difatti, per quanto sia un tondello abbastanza vissuto, leggo IOSUPANTIO [P “barrata]; • S M VENETI - su San Marco, Croce del braccio destro composta da barrette perpendicolari fra loro mentre Croce sul braccio sinistro composto da 4 globetti; Al R/ non ci facciamo mancare una bella ribattitura verso destra, come si può notare dal raddoppio della porzione sinistra dell’aureola del Cristo e della ripetizione, per metà, dei globetti della gamba destra del trono, della veste e della gamba destra del Cristo, e di conseguenza alla mancanza di parte della parte esterna della gamba sinistra del trono e di uno dei tre globetti del bracciolo sinistro.
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  33. Anche dalle mie parti quando ricevo di resto monete da 1 o 2 centesimi, la maggior parte delle volte sono austriaci e chiaramente appena tolti da rotolino. Effettivamente però, a parte i supermercati e qualche panetteria, ormai è da un po' che è difficile spenderli. Mi hanno fatto storie anche per cambiarli in banca...
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  34. Buonasera a tutti, Questa Piastra del 1834 con la linea orizzontale sopra il 2 di 120 al rovescio la si conosce da tempo. Ma non penso si tratti di una rottura di conio, sarà stata una "svirgolata di bulino"? Voi che dite.... Cosa ne pensate?
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  35. Leggo: "... ipotizza la possibilità che, anche prima dell'anno 1000, varie monete auree bizantine col volto di Cristo siano state strofinate con la Sindone" se qualche studioso mi spiega come possa una moneta "strofinata" su un telo di lino, lasciare un'impronta leggibile, oltretutto a distanza di 1000 anni, con tutto quello che la Sindone ha subito...è veramente un fenomeno ! Oltretutto, anni fa, un'eminente studioso di Torino ( ahimè mio professore di Medicina Legale !) avanzò l'ipotesi di impronte di monete romane poste in corrispondenza della regione orbitaria ( come era prassi a quel tempo nelle sepolture). Ma non penso si sia scoperto qualcosa. Saluti
    1 punto
  36. Di estrema rarità, un esemplare di "apparently unique variety" di statere incuso di Poseidonia, probabilmente il più tardo della serie . Passerà in NAC 116 al lotto 25 il prossimo 01-Ottobre .
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  37. Ciao.. per quanto riguarda il disallineamento dell'asse del conio, è irrilevante ai fini dell'autenticità di una moneta. Quando venivano coniate le monete (a mano) non vi era alcun riguardo al fatto che diritto e rovescio dovessero trovarsi in linea e ciò è comune a tutta la monetazione antico romana.. per quel che ne so io. Il fatto che ci siano quei bitorzoli, come li chiami tu, anche questo secondo me non rileva; in epoca repubblicana il tondello d'argento del denario, all'atto della battitura, subiva una compressione che lo deformava creando delle anse e delle tacche sul contorno, anche a causa delle caratteristiche fisiche dell'argento! Aggiungi pure che il tondello non era troppo rifinito nemmeno prima di essere battuto.. quando gli operai della zecca magari dovevano sbrigarsi a produrre grandi quantità di pezzi e non badavano troppo alla forma. L'importante era che il denario avesse quel peso stabilito, fosse d'argento e fosse sufficientemente leggibile.. anche se fuori centro o con i bitorzoli!! Nemmeno a farlo apposta ho anche io la stessa moneta... che è certamente autentica.. te ne posto la foto così potrai riscontare anche sulla mia le irregolarità del contorno (anche se meno accentuate della tua). Per completezza ti suggerisco di comunicare anche il peso della tua moneta. Detto questo, propenderei per la sua autenticità. Naturalmente tutto ciò secondo la mia modesta esperienza. Ciao Flaminius.
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  38. Tutto vero....oggi i rotolini da 2 euro commemorativi Leonardo li ho trovati in Banca d'Italia ho aperto un rotolino ed ho esaminato le moinete contenute e su 25 monete solo 9 recano segni molto evidenti nei campi, soprattutto dove vi è la Dama. Altre 10 monete recano nei campi impercettibili segnetti,non molto visibili e trascurabili.Le restanti 6 monete non presentano segni nei campi. Rispetto alle successive emissioni questa è migliore per quanto concerne l'assenza di graffi dovuti,forse all'artrito con le altre monete,durante il trasporto. Queste le foto:pochi pixel ma tanto ❤️ Salutoni odjob
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  39. :blush: Adesso cercherò di rispondere a "gallo" per la sua ottima e giusta osservazione....per quel che ne so, poi magari Francesco che ne sa più di me potrà essere "chiarificatorio". Non si tratta sicuramente di "competizione", con l'Istituzione del Gabinetto d'Incisione vi furono anche delle regole ben precise da osservare, non più come nel passato ed il Direttore oltre ad esserne responsabile, vigilava e ne osservava l'esecuzione dei lavori....quindi non credo sia stato questo il motivo; per il Carlino l'anno 1832 fu la sua prima annata e qualcosa sarà sicuramente successo, purtroppo, come orami diciamo spesso, mancano documenti e di conseguenza si può solo presupporre....una cosa è certa, che in quell'anno, sempre e solo se parliamo dei dritti ci furono più di due incisori e forse qualche conio è stato inciso da un altro. Di più per adesso non conosco.
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  40. Cavolo....Francè, questo è un chiarimentiSSimo molto dettagliato, anche se hai anticipato l'uscita del tuo lavoro :good: bene ....aspetto con ansia. P.S. Francè ti sei accorto che per la medaglia che ho riportato e per un' altra incisa dal Vernucci (D'Auria 201) si è sempre e solo riportato R. Vernucci senza mai scrivere cosa stesse ad indicare quella R...........in un documento ho letto che si trattava di Raffaele ed io ho riportato "opus Raffaele Vernucci".
    1 punto
  41. Girovagando sulla reta alla ricerca di notizie sugli Incisori, mi sono imbattuto in questa Medaglia..........Volevo chiederVi se secondo Voi è giusta la classificazione dritto/rovescio......io nutro qualche dubbio, qualcuno ha qualche spiegazione ? Grazie Medaglia 1850. AR 87,70 g. Ø 60,5mm. coniata per l’incoronazione della Vergine Addolorata. (opus: Raffaaele Vernucci - Luigi Arnaud). Dr/ DAL P.PIO IX INTERCEDENTE FERDINANDO II.P.F.A. Scudi affiancati del Papa e dei Borbone; in alto cuore con sette spade. All'esergo, IN NAPOLI MDCCCL , in basso, B.CICCARELLI D.G. / R.VERNUCCI F. Rr/ FU CORONATA LA VERGINE DE’ SETTE DOLORI NEL DUOMO La Vergine stante di fronte accostata da due angioletti; in basso, T.ARNAUD INV.L.ARNAUD FECE. Asta Nac 47 del 3 giungo 2008 lotto 531 - Ricciardi 195 - D’Auria 228
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  42. .........a seguire, perché si fece strada in Zecca, in quegli anni, parliamo di Scipione, figlio di Vincenzo Catenacci, forse e sicuramente, oltre che per le sue doti, per la presenza del padre, che come detto divenne il Direttore Generale (come si dice da padre a figlio); trovò un po' la strada sbarrata per i grandi "mostri" che aveva davanti, il D'Andrea, l'Arnaud (Achille) e il già predetto Cariello.........ma era giovanissimo, per anni fu "aiutante incisore" (carica da non denigrare, a volte e spesso l'aiutante, come nel caso di Scipione per la continua assenza del D'Andrea e dell'Arnaud suppliva egregiamente gli stessi), e quindi poteva aspettare almeno fino a quando non usci di scena Francesco D'Andrea, siamo intorno al 1844, quando divenne Secondo Incisore, infatti la sua prima uscita Ufficiale fu la medaglia per l'esilio di Pio IX a Gaeta nel 1848........nei primi anni però, forse, come detto prima aiutato dalla presenza del padre riuscì a farsi valere con un suo primo lavoretto, non da poco, direi e cioè la medaglia coniata per il Premio per le Allieve dei Reali Educandanti di Napoli nel 1832..........e alla faccia del "ragazzino"....osservate che ritratti !! Le foto sono tratte da: Asta Nac 47 del 3 giungo 2008 lotto 497 – Ricciardi 243 - D’Auria 177 Asta Nac 47 del 3 giungo 2008 lotto 524 – Ricciardi 190 - D’Auria 217
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  43. [.....] proseguiamo: in quegli anni, 1831/1832 un giovanissimo Ragazzo, anch'egli come il D'Andrea, tra gli allievi prediletti del Rega, già sgambettava e sgomitava nei locali del Gabinetto d'Incisione; a 15 anni era già alla scuola del Maestro (Istituto delle Belle Arti) istituito nel 1822 e si fece subito apprezzare per la sua capacità d'incidere su pietre dure; aveva delle doti eccelse tanto che fu l'unico da "Alunno" ad avere l'autorizzazione dal Rega e dal De Rosa ad incidere una medaglia e firmarla con il suo cognome, anche se come è riportato in questo articolo di Francesco di Rausohttp://www.ilportaledelsud.org/cariello.htm il cognome fu scritto Carriello; a proposito dell'articolo, invito tutti (per chi non ha avuto ancora occasione di leggerlo) di dargli una letta, e molto interessante, e meno male che qualcuno scrive....la medaglia è riportata in Fig. 5 dell'Art. Ritornando a noi, dicevo ......In Zecca, nel giro di pochi mesi passò ad essere da "Alunno" (1830) a "Aiutante Incisore" (1831) e da Aiutante a Secondo Incisore (1832), questo, oltre alle sue capacità, anche perché gli eventi gli furono favorevoli: il Catenacci (Vincenzo), morto il Rega, passò alla Direzione, liberando così un posto nel Gabinetto d'Incisione, il D'Andrea passò come Primo Incisore ed il Cariello, come detto prima, divenne Secondo e sapete chi fu nominato Aiutante ? (posizione da ricoprire) il figlio di Vincenzo, Scipione Catenacci, molto ma molto giovane (tanto che nel 1832, Scipione già era operativo)...........e queste non sono storielle inventate. Del Cariello ...che posso altro dire se non farvi osservare i suoi primi lavori, (siamo nel 1832) nel Gabinetto d'Incisione, logicamente dopo quello dell'articolo di Francesco, nel 1830,........ guardate i ritratti di Ferdinando II, non vi è certezza e documenti che lo comprovano, tranne che per la scoperta delle sigle A.C. sul 10 Tornesi, ma secondo un mio parere ha coniato tutta la serie in rame di questo Re.
    1 punto
  44. Adesso mi fermo per una parentesi e per una domanda che mi viene, mentre metto su i pezzi......spero di condividere con Voi la risposta, o presunta perché certezza non Vi è..... Domanda: perché mai dopo la bordata (consentitemi il termine) di medaglie coniate, che troviamo in questi periodi, non ve né nessuna del 1831 ? ...mi potreste rispondere...e cosa c'è di male se in quell'anno non sono state coniate !! e su questo sono anch'io d'accordo, ma il fatto che nella serie degli Uomini Illustri (Vincenzo Catenacci) http://www.ilportaledelsud.org/di_Rauso_1.htm manchi proprio l'anno 1831....qualcosa vorrà dire ? Già proprio il 1831.....forse quando nel Gabinetto d'Incisione si diede corso, a tutto spiano, all'inizio della monetazione delle Piastre di Ferdinando II.
    1 punto
  45. 1 punto
  46. Visto che ho aperto io la discussione, è giusto e doverso che inizi io....stasera poi, sono in vena di scrivere......partiamo dalle Piastre. Ormai è noto che molti documenti sono andati smarriti, chi mi ha preceduto ha fatto il possibile per richercare quante più notizie possibili su queste persone, ma molti buchi sono stati lasciati nel comporre il mosaico.......ma qualcosa c'è, con un pò di buona volontà, pazienza e ricerca stò cercando di ricostruire l'ordine cronologico di queste persone che tanto hanno dato per rendere prestigiosa la zecca napoletana......dove i documenti mancano, c'è da lavorare sodo; spero anche in un vostro aiuto e qui si può dialogare. Grazie Come già detto da Francesco nella discussione della medaglia per la Basilica di San Francesco di Paola, esiste ed è riportato un documento nel quale è riferito che i coni del rovescio delle Piastre, a partire dal 1831, sono opera di Achille Arnaud...persona incontrastata ed abilissima nell'incisione dei rovesci, più altri particolari. La cosa si complica per i dritti, dove almeno fino al 1832/1833 il primo incisore fu Vincenzo Catenacci, (la conferma sono anche la serie degli Uomini Illustri) quindi si può presupporre che egli abbia iniziato la coniazione dei dritti delle Piastre giovanili del Re Ferdinando II di Borbone.....non và però dimenticato che un abilissimo secondo incisore, di nome Francesco D'Andrea, alunno preferito del Rega, si faceva avanti a tutto spiano, si ricordano di lui le incisioni di numerosisime Medaglie, tutte di pregevolissima fattura; e non va dimenticato che a volte/spesso il secondo incisore poteva, alla pari, sostituire il primo. Nel 1833 il Rega muore ed il Catenacci (Vincenzo) passa alla Direzione del Gabinetto d'Incisione, mentre il D'Andrea diventa primo incisore dei dritti. Ecco adesso mi fermo...un pò alla volta altrimenti arriviamo prestissimo al 1860. Un saluto
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  47. Vi ringrazio entrambi per le immagini!! Non c'è assolutamente paragone!!!! Mi complimento per quei vostri gioiellini (tali appaiono ai miei occhi inesperti) e continuo a stupirmi paragonando i vostri pezzi a quello di B.: molto mal conservato e venduto a 350€!!! Se non ci foste voi.. ;)
    1 punto
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