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  1. Rocco68

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/08/19 in Risposte

  1. Secondo il "Lessico Universale Italiano" (Treccani, 1973), la forma grafica è indifferentemente usata per indicare l'insieme delle parole, intere o abbreviate, disposte circolarmente lungo l'orlo del tondino o disco della moneta, al dritto e al rovescio; solitamente in relazione con il tipo figurato, comprende i nomi e i titoli del sovrano o il nome dello stato, nomi di santi, invocazioni, motti, imprese araldiche, ecc.; il complesso della l. e del tipo è detto impronta. Personalmente io uso le due forme ortografiche con significato rispettivamente diverso. In numismatica: "legenda (est)" derivante direttamente dalla forma perifrastica passiva latina col significato di "(è) da leggersi...". Anche leggenda ha la medesima origine (parola che, trascolorata attraverso il latino medioevale e poi in italiano, ha subito l'aggiunta di una "g"), ma qui il significato, per me, è di "racconto mitico", in pratica storia "arricchita da elementi straordinari" positivi o negativi. Perciò, io voto: LEGENDA. In italiano, tutte le parole straniere (anche il latino lo è) riportate in un contesto in lingua italiana divengono indeclinabili e, perciò, si deve scrivere la legenda (al singolare) o le legenda (al plurale). Ovviamente, essendo leggenda parola italiana, al plurale fa leggende.
    11 punti
  2. Taglio: 2 euro Nazione: Slovacchia Anno: 2010 Tiratura: 63.000 Conservazione: BB (forse qualcosa in più) Città: Torino Note: moneta che dovrebbe appartenere ad un divisionale trovata in circolazione
    4 punti
  3. Buona domenica a tutti, proseguo la serie dei 4 Cavalli condividendo il più raro della tipologia ( escludendo le prove del 1770, 1786 e il 1788 SICIL senza valore). Magliocca 339 4 Cavalli 1790 SICI R4 Peso 2,0 grammi.
    4 punti
  4. Buonasera e Buona domenica, dopo un pantagruelico e trimalcionesco pranzo domenicale, mi ritrovo a fare delle riflessioni, forse accentuate dalla difficile digestione ?. Vengo al sodo, rientro nella categoria dei collezionisti studiosi Numismatici che non hanno la possibilità logistica(per impegni lavorativi pari agli orari di apertura dei negozi) di recarsi negli studi numismatici. Pertanto la scelta e l'acquisto delle monete da mettere in raccolta è fatta quasi esclusivamente sul web. Quindi le fasi preliminari sono o dovrebbero essere, lo studio della moneta che manca in raccolta, il budget a disposizione (modesto.. a volte minimo a volte quasi nullo) l'individuazione dell'asta e del pezzo agognato, studio della moneta proposta, l'offerta, le palpitazioni fino ad avvenuta aggiudicazione, il pagamento... Dopo tutti questi preliminari viene la fase più dura, la più cruenta.. l'Attesa.. Questa è a mio avviso la fase più dura per me, ma credo per tanti di voi, l'attesa, attesa che suonino al campanello, attesa che ti chiamino da casa dicendoti.. È arrivato.. Per me È arrivato è come è nato o è nata, complimenti, ma sarà una bellissima femminuccia o un bellissimo maschietto? A quel punto dopo tanta attesa l'importante è abbracciare e dare il ben venuto a casa al nuovo arrivato maschio o femmina che sia.. ? Voi cosa ne pensate della mia riflessione domenicale? Buona domenica a tutti. Saluti Alberto
    3 punti
  5. Buongiorno, prendo spunto da un articolo della Dott.ssa Ceci pubblicato su Archeo e di cui vi presento un ampio riassunto. Lo scritto tratta dell’iconografia di Moneta e trae spunto dall’analisi di un pregevole esemplare di AE Medaglione passato qualche mese fa in asta da NAC. Numismatica Ars Classica > Auction 114 Lot number: 835 Lot description: Diocletian, 284 – 305. Medallion circa 284-286, Æ 29.72 g. IMP C C VAL DIOCLETIANVS P F AVG Laureate, draped and cuirassed bust r. Rev. MONETA AVGG The three Monetae standing facing, heads l., holding scales and cornucopiae; at their feet, heaps of coins. C 326. Gnecchi II, 15 and pl. 125, 1. Toynbee –. Mazzini 326 (this coin). Very rare. An excellent portrait of magnificent style struck in high relief and a lovely brown tone, extremely fine / good extremely fine. Ex M&M sale 76, 1991, 911. From the Mazzini and the Pierre Bastien collections. https://www.coinarchives.com/a/lotviewer.php?LotID=1462541&AucID=3010&Lot=835&Val=2dadd39f9c6fecaa5049ce7870cccbd0 L’iconografia si rifà a Moneta (colei che ammonisce, avverte), epiclesi attribuita a Giunone, le cui oche sacre custodite nel tempio sul Campidoglio avevano segnalato l’irruzione dei Galli di Brenno nel 396 a.C. Il tempio di Giunone Moneta sorgeva appunto sul Campidoglio laddove nel tempo vi fu la zecca di Roma: per tale motivo l’attributo MONETA indicò dapprima l’area prossima all’edificio templare e quindi la produzione del contante emesso dalla zecca stessa (oltre ai termini nummus e pecunia). La testa di Moneta compare su denari repubblicani e non è ben chiaro se rappresenti la personificazione della divinità tutelare del contante o ancora la stessa Giunone come protettrice dello stesso. Bertolami Fine Arts - ACR Auctions > E-Auction 73 Lot number: 670 Lot description: Roman Imperatorial, T. Carisius, Rome, 46 BC. AR Denarius (17mm, 4.11g, 6h). Head of Juno Moneta r. R/ Implements for coining money: anvil die with garlanded punch die above, tongs and hammer on either side; all within laurel wreath. Crawford 464/2; RBW 1614; RSC Carisia 1a. VF. https://www.coinarchives.com/a/lotviewer.php?LotID=1526605&AucID=3181&Lot=670&Val=3598230a0b6a9cae948e56c6b21d55c6 A partire da Domiziano, in seguito a una ristrutturazione e spostamento degli edifici della zecca, Moneta assume una dignità autonoma e deriva l’aspetto da AEQUITAS con bilancia e cornucopia, spesso con legenda MONETA o MONETA AUGUSTI). A partire da Commodo la figura triplica in modo da rappresentare i metalli monetali, ovvero oro, argento e bronzo. Nel caso del Medaglione in oggetto di studio, la figura centrale propone una bilancia retta da un’asta più lunga delle altre due, probabilmente a simboleggiare una maggior rilevanza nella pesatura dell’oro, forse effettuata con uno strumento più preciso e di maggior precisione; inoltre la posizione centrale fa ritenere che la posizione centrale, preminente rispetto alle altre due, indichi una posizione di importanza maggiore. Infine un particolare non comune ai tipi iconografici delle tre Moneta: ai piedi delle iconografie giace un piccolo cumulo che sta probabilmente ad indicare un gruzzoletto di monete e che doveva indicare probabilmente la ricchezza e la floridezza economica romana. Ciao Illyricum
    3 punti
  6. Salve, do' il mio contributo alla discussione col 4 cavalli del 1791, moneta poco usurata , ma purtroppo ha delle brutte incrostazioni, posso fare qualcosa per pulirle?Grazie. Saluti
    3 punti
  7. Salve a tutti. Volevo segnalare all'attenzione degli eventuali interessati il programma di questa Giornata di studi organizzata per il prossimo 4 ottobre all'Archivio di Stato di Salerno. L'analisi che verrà presentata in questa occasione non sarà limitata al solo aspetto numismatico ed anche quest'ultimo verrà affrontato con una nuova consapevolezza, grazie alle importanti tematiche storiche che verranno discusse in questa sede e che permetteranno una migliore comprensione della moneta in quanto testimonianza materiale di una cultura che ha forgiato la storia, la società e la politica altomedievale dell'intera Italia meridionale. Sperando che l'iniziativa riscontri il vostro favore, vi lascio alla lettura del programma.
    3 punti
  8. Ma davvero qualcuno pensa che lo "strofinamento" di monete, di qualunque metallo siano, possa lasciare su un tessuto di lino delle particelle? e che di queste si possa UNIVOCAMENTE attribuire l'origine ad una lega o ad un'altra? A me pare sia la solita notizia estiva che rimarrà come tale. Anche perché, nell'eventualità (e lo dico sommessamente da scienziato chimico), per rinvenire tali materiali - microgrammi o forse meglio nanogrammi - si sarebbe dovuta fare una analisi distruttiva su una porzione non indifferente del tessuto. Ma dubito che in questi ultimi mesi / anni si sia avuto il permesso di fare ciò. Quindi ci dovremmo basare sui pochissimi cm2 prelevati nei decenni scorsi. Parliamo di frammenti già analizzati in ogni modo, con ogni tecnica. Portare oggi queste notizie mi sembra un modo per convincere la gente alla propria teoria. Ragionamento errato, e soprattutto non scientifico. Al di là di notizie che sono apparse (un po' come copia e incolla) su diverse testate, non vedo ancora lo studio in questione - soprattutto la parte scientifica, ovvero materiali, metodi, dati precisi e non solo frasi messe là - , e, memore di molte bufale estive delle ultime estati (ne ricordo molte, su sedicenti Caravaggi, Leonardi, Codici Voinich ecc.), nonché delle innumerevoli sindonate, ritengo anche quest'ultima un divertissement fine a se stesso. Il problema è che il web reitera le cose spesso senza controllo. Ora faccio una provocazione: Prendete un tessuto di lino, strofinate le vostre monete in elettro o in oro o in qualsiasi metallo per decine, centinaia, migliaia di volte. Portate il lino ad un laboratorio serio e chiedetegli se siano in grado di riconoscere particelle, e determinarne la composizione metallica. Non ci riusciranno. Figuriamoci con un tessuto di mille anni fa.
    3 punti
  9. Condivido per confronto la mia mezza Piastra 1832, stesso dritto ma variante nel rovescio: Senza punteggiatura dopo SIC e HIER Queste giovanili vanno prese in qualsiasi conservazione.
    3 punti
  10. Allego un curioso dibattito, ripubblicato sul sito della Società Mediterranea di Metrologia Numismatica, ma apparso tempo fa sul Notiziario dell'Accademia Italiana di Studi Numismatici, avente ad oggetto l'utilizzo del termie"legenda" o "leggenda". Buona lettura! SINGOLARE DIBATTITO.pdf
    2 punti
  11. 2 Grana 1810 D/ GIOACCHINO NAPOLEONE RE DEL*DUE SICI* Busto di Murat rivolto a sinistra. R/ PRIN * E GRAND'AMMI* DI FRAN* Al centro racchiuso fra due rami d'alloro legati in basso da un fiocco: GRANA 2 e sotto la data: 1810 Peso 13,18 grammi
    2 punti
  12. Non è proprio una moneta bizzarra ma il nome è simpatico. Ecco la vera ed originale PATACA.
    2 punti
  13. Il grappolo d'uva è ben rappresentato sulle monete già dall'antica Grecia dove era molto vivo il culto di Dioniso (bacco per i romani)... Nella bibbia la vite simboleggia il benessere, la benedizione e la fecondità, il vino simboleggia invece l'alleanza, la gioia e la festa nuziale... In oriente si identificava una vita per ogni foglia di vite... Tutte motivazioni che potrebbero aver spinto in zecca a imprimere il grappolo d'uva sui 4 cavalli, ma non solo, sempre sotto Ferdinando si coniarono i grani per il regno di Sicilia sempre con il grappolo d'uva al rovescio...
    2 punti
  14. Buonasera a tutti, I nominali più numerosi della mia Collezione sono gli spiccioli in rame: Ferdinando IV è il più cospicuo come pezzi, lo considero un mondo ancora sconosciuto e pieno di varianti da scoprire. Quando ho da scegliere fra una Piastra e una moneta in rame..... Non sto a pensarci due volte...il rame! Queste discussioni in sezione le considero molto utili, per poter catalogare le varianti di conio e stabilire le rarità dei millesimi. ........ Basterebbe condividere. @Litra68 stasera aggiungo i miei due 1788, identici come rovescio ma diversi nel dritto. Il primo (con patina scura) presenta la tipica schiacciatura di conio sulla testa del Re. L'altro (spatinato purtroppo) ha i rilievi. Anche l'esemplare raffigurato sul Manuale Magliocca ha lo stesso rovescio ma un altro dritto ancora diverso dai miei due pezzi.
    2 punti
  15. Wow! Complimenti tutte varianti rare!
    2 punti
  16. Il mio primo 4 Cavalli lo vidi in una piccola cartoleria in città, la Signora Ida teneva in negozio ciò che restava della Collezione del defunto marito. Grande Collezionista di francobolli, non disdegnava collezionare le monete del suo territorio. La moneta mi sembrò troppo piccola e con una patina scura che la rendeva proprio brutta per i miei gusti. La prima domanda che feci alla Signora fu: Che significa C4? ? E lei con tutta la sua pazienza a spiegarmi che la C stava a significare il tipo di nominale: Cavalli e che il 4 era il suo valore, Uscii dal negozio con in prestito il suo vecchio Gigante. La sera ricopiai tutti i contatti dei professionisti che si trovavano a fine pagine del Catalogo, quelli che spedivano i listini gratuiti. La moneta la presi in seguito e fu l'inizio della mia avventura numismatica. Sono passati quasi 25 anni da quel giorno e spero non mi passi la voglia di andare avanti nello studio e nel collezionare. Scusate le chiacchiere. Saluti a tutti.
    2 punti
  17. Dopo un po' di assenza da questo forum, ritorno oggi - giornata piovosa - con due piccole e di per sé comuni monete costantiniane: D\ IMP CONSTANTINVS PF AVG R\ SOLI INVICTO COMITI, M|F / PARL D\ IMP CONSTANTINVS PF AVG R\ SOLI INVICTO COMITI, (R)X|F / (..?) Non sono esperto di Costantiniane, e i due pezzi non erano classificati... tuttavia credo di aver decifrato correttamente le legende. Se qualcuno vuole confermare o rettificare è ovviamente il benvenuto! La cosa interessante di questi pezzi è la provenienza: ex Gene Brandenburg - ex B.A. Seaby - ex Chilbolton Down Hoard (1941). Un ripostiglio "datato" composto da circa 900 pezzi contenuti in due vasi. Uno è esposto al Winchester museum: Notizie sul ripostiglio non ne ho trovate moltissime, a casa mi è venuto in soccorso il libro censimento "An Inventory of Romano-British Coin Hoards" di Robertson, A.S. da cui vi riporto questo estratto: Se qualcuno è in possesso di ulteriori dati e/o approfondimenti... è come sempre il benvenuto!
    1 punto
  18. Ciao amici ultima arrivata, 1798 120 grana, cosa ne pensate? Anche se con difetto la trovo affascinante e non proprio in cattiva conservazione. Attendo commenti.
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  19. Una moneta questa, denominata "patacca cinese" che ha creato non pochi problemi....
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  20. Si, l’emissione sarà ai primi di ottobre la data ufficiale e le immagini verranno rese note la prossima settimana..
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  21. Le parole non servono... Ma sappimi solidale..
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  22. Assolutamente d'accordo, caro Litra. Anch'io ho il tuo stesso problema: per questioni logistiche fatico a recarmi fisicamente nei negozi/studi e, quelle poche volte che riesco, difficilmente trovo poi qualcosa di pienamente soddisfacente. Pertanto, come te, mi avventuro spesso nell'insidioso terreno delle aste internazionali e, qualche rara volta, riesco ad aggiudicarmi qualcosa. Anche per me l'attesa è il momento più snervante ma credo che ciò sia dovuto all'impossibilità di essere padroni di quello che accade attorno ad un oggetto di nostra proprietà (avendolo pagato prima ancora di averlo in mano). Non sappiamo quando la moneta arriverà a destinazione e, soprattutto, se arriverà "viva e vegeta" oppure danneggiata per colpa di qualche corriere negligente; non sappiamo se ci sono problemi alla dogana (per monete comprate fuori dall'UE) e nemmeno se qualcuno è intenzionato a farla "sparire" in qualche modo per intascarsela. Le variabili in gioco sono molte e il rischio di incappare in qualche guaio è sempre dietro l'angolo... Poi, quando finalmente arriva sana e salva a destinazione, è festa grande!
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  23. ...ai tempi di Goering, sicuramente...
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  24. Sentitissimi complimenti @Rocco68 per questo magnifico esemplare, estremamente raro da vedere! Per quanto mi riguarda è sempre un piacere vedere le tue monete, specie quando si tratta di pezzi da 90 come questa. Se poi volessi mostrarci (in apposite discussioni) anche qualche bel pezzo del periodo di dominazione francese (1806-1815) mi faresti ancor più felice. Senza nulla togliere a Ferdinando IV, adoro il ritratto di Murat! Comunque, chiusa questa piccola parentesi fuori tema, piacerebbe sapere anche a me il perché di questa scelta dell'uva. L'unica spiegazione che mi viene in mente è che, trattandosi di una moneta fortemente utilizzata dagli strati meno abbienti della popolazione, abbiano voluto mettere un'immagine "familiare" (ovviamente è solo una mia ipotesi non suffragata da nessuna prova).
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  25. Credo che la mia abbia subito un graffio proprio nella parte superiore del 5 per questo ti sembra diversa, la "pancia" del 5 invece mi sembra similare. Però ovviamente stiamo discutendo di microscrittura e su una moneta comunque circolata quindi è veramente arduo avere certezze assolute... Saluti Simone
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  26. Ciao, grazie mille! Allora il colore dorato è dato proprio dalla lega metallica come hai correttamente ipotizzato. Le macchie sulle erosioni sono invece focolari di cancro del bronzo.
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  27. Buongiorno, mentre catalogavo i miei nuovi ritrovamenti, mi sono accorto dell'esistenza di questi 10 rappen svizzeri coniati in soli 16 esemplari, sapreste dirmi qualcosa a riguardo? Grazie in anticipo per le risposte. Gabriele
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  28. Salve @Enki, come al solito, dovresti inserire anche foto del retro della moneta. Poi, se ne hai la possibilità, sarebbe buona cosa, in linea generale, inserire anche peso e diametro della stessa. Non sono esperto di questa monetazione, ma sembrerebbe essere proprio un grosso matapan in argento coniato a Venezia a nome del doge Giovanni Soranzo (1312-1328). Rif.: Paolucci, n. 2. Variante riportata dal Papadopoli con punto dopo VENETI al D/. Per una classificazione più precisa occorre osservare il rovescio.
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  29. Hai ragione Simone, ho risposto senza consultare il mio WORLD COINS ( 1993 ), allora rimane un bel dilemma.
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  30. Ciao Angelo, l'augurio è assolutamente reciproco :-) Grazie ancora. A presto Mimmo.
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  31. Arrivati 5 euro commemorativi dedicati a Fausto Coppi. Ho osservato la moneta e sono rimasto molto contento, dal vivo da più soddisfazione che in foto. Complimenti all'incisore e alla zecca per la qualità del conio.
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  32. Aggiungo una devozionale che non è ancora presente D/ S. Maria Lauretana - R/ S. Gaetano da Thiene Dimensioni (appicagnolo escluso) 30x26 mm, materiale Bronzo, datazione fine del XVII secolo
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  33. Perbacco cabanes !!!! Oltre a @Nikita la apprezzo pure io !!! Mai vista ! Non oso chiederti se fa parte della tua collezione... Incredibile. 16 monete coniate ! E questa ( scusa se mi permetto ) ha segni di usura, quindi è stata sicuramente in circolazione e magari una "svizzerotta" inconsapevole l'ha usata per comperare un Kg di pane, il panettiere è andato dal macellaio etc etc . Le monete potessero parlare, chissà cosa potrebbero raccontare. Comunque complimenti e Grazie per aver postato questa moneta. Ciao
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  34. Mi ricorda molto alcune provinciali romane, anzi più le ptolemaiche. Al rovescio dovrebbe esserci un'aquila di profilo.
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  35. Anche più di 100 anni.. Mi sembra abbastanza evidente quindi, concordando con il tuo ragionamento, che un metodo (e che metodo!) c'è e funziona veramente. Altrettanto evidente però che chi lo conosce se lo tiene ben stretto.. Del resto tra un fdc assoluto e un fdc assoluto rame rosso beh.. c'è un mare di euro
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  36. v: DNMAGNENTIVSPFAVG - Bare-headed, draped and cuirassed bust right; A behind head. Rev: VICTORIAEDDNNAVGETCAE - Two Victories standing, facing each other, together holding wreath reading VOT/V/MVL/X with Chi-Rho above peccato che non si capisce la zecca....... a mio parere potrebbe essere Arles - ma è una opinione...
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  37. No, non tutte....alcune sono passate di mano in mano nei secoli dall’epoca di emissione fino ad oggi perché facenti parte di patrimoni ereditati o conquistati ...poche , invero, rispetto al numero dei pezzi disponibili sul mercato, ma la maggior parte di quelle in vendita vengono da paesi, soprattutto dell’est, in cui i ritrovamenti di materiali antichi non hanno avuto alcuna regolamentazione legale se non in anni molto recenti, quindi sono perfettamente legali da possedere. Altre arrivano da quote parte assegnate agli scopritori di ripostigli, succede ancora in Inghilterra e succedeva anche da noi fino a un po’ di anni fa.. altre sono di proprietà privata da prima dell’entrata in vigore delle leggi sui BBCC , quindi sono assolutamente legali da detenere...da cui si deduce che ci sono un grande numero di monete e oggetti archeologici che , per la loro storia di provenienza, sono al di fuori della giurisdizione statale e lo resteranno. certo che se poi uno comincia a comprare i lotti di monete da pulire sul web, allora cerca rogna ..... sintetizzando: comprare sempre e solo da chi è disponibile a rilasciare una dichiarazione di cessione con assunzione di responsabilità relativa alla lecita provenienza, evitare come la peste la pletora di improvvisati che non garantiscono nulla e non si assumono alcuna responsabilità penale e civile sul venduto. Il che non significa che devi rivolgerti solo ai commercianti autorizzati a questo tipo di vendita ( e non tutti lo sono) e che non puoi comprare da privato, ma che, nel caso, devi comprare solo da quei privati che sono disponibili a rilasciarti una cessione con i dati identificativi del venditore e firmata in calce , che ha valore come la ricevuta fiscale di un commerciante autorizzato. PS Per le monete antiche la vendita o cessione deve essere, per legge, accompagnata da scheda fotografica della moneta...altre documentazioni , se non corredate di questa o del numero di registrazione del bene sul registro di carico del venditore professionale, sono incomplete e non valide ai fini legali( scontrini o ricevute generiche) , quindi occhio !!
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  38. Taglio : 50 cent Nazione : Città del Vaticano Anno : 2019 Tiratura : 2.157.248 Conservazione : qFdc Citta': Padova Note: Il rotolino è stato aperto davanti ai mie occhi?
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  39. Per mia grande sorpresa pochi giorni fà ho trovato 2 euro comm. Irlandesi del 2019 del Dail Eireann!
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  40. Per confronto, condivido il mio 1789 Riferimenti: MAGLIOCCA 338 Comune Cosa mi consigliate per levare quello spesso strato di sporco?
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  41. accidenti, quanti giudizi... riparte la crociata anti SLAB vedo.. mi fa sorridere vedere come chi non condivide gli SLAB demonizzi aprioristicamente chi invece acquisti monete chiuse da enti certificatori. E che tali collezionisti (che poi nella mente di chi critica non sono più o non sono mai stati collezionisti ...) siano dei babbioni, che si fanno fregare, se va bene. O dei bagarini solo orientati dal profitto, se va male. Tutto bianco, o nero, alla talebana. Facendo un pacchetto unico della numismatica (migliaia di anni di storia...centinaia o migliaia di monetazioni differenti, ciascuna con le proprie uniche peculiarità). Però la verità viene condensata in due righe. SLAB = capisci poco. Magari tu Sirlad vivi in una grande città, hai accesso facilmente ad aste, convegni, negozi, periti...magari la monetazione che segui ti permette di comprare, o vedere monete, facendo 5 km...vedendole in mano. Magari hai amici con cui puoi scambiare consigli o pareri de visu. Magari io invece vivo sui monti Appalachi, e voglio collezionare monete austriache dell'800. E ho accesso solo ad internet-e bay, o aste on line. E magari se vedo una moneta in slab che mi interessa, venduta fisicamente in Giappone o in Sud africa, posso comprarmela (relativamente) tranquillo. Magari quella moneta la studio da anni, e ne conosco dettagli che tu nemmeno sai che esistono... però la prendo in SLAB, ERESIA!!!! quindi ne capisco poco o nulla di numismatica... tu invece la domenica mattina (è sempre un esempio eh, volutamente estremizzato, ma il tuo intervento non prevede mezze misure, hai sputato la tua verità) prendi il motorino, fai 2 km e guardi 200 monete che ti porta l'amico numismatico. E sei un VERO COLLEZIONISTA... ti piace vincere facile eh... bonci bonci poppopoò
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  42. Va bene Eros.....lascio stare I "carichi" e ritorno "terra-terra" con un nominale comunissimo ma a cui tengo molto. Ci tengo perchè riesco a distinguere tutti I dettagli nello stemma al rovescio.... Cosa ne pensate di questo 5 Tornesi del 1798?
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  43. Come non essere daccordo con te, dal primo grande modulo del 1819 per Ferdinando I.....all'ultimo di Francesco II del 1859. Quello che vi posto stasera è un 10 Tornesi 1859 per Ferdinando II.
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  44. Buongiorno, ecco il millesimo successivo: Ferdinando IV Cavalli 9- 1790, Notate le differenze nella torre al rovescio, lati superiori dritti.
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  45. Quindi dalla tua risposta deduco che avevo capito bene, si tratta di due persone diverse, invece da quella di Rex Neap mi pareva il contrario (ma forse avevo inteso male io). Invece avevi capito bene, per me sono un’unica persona. Devo dedurne che il barone Francesco, prima di diventare Direttore Generale e per un po' in contemporanea col suo omonimo Domenico è stato anche Maestro di Prova? Qui, sulla seconda parte del discorso, logicamente non mi trovi d’accordo, in base a quanto ho detto prima, ma sulla prima……ci siamo. Oppure che quando ci troviamo di fronte a un B. CICCARELLI M.P. (esempi: D'Auria 188 e 193 più l'ultima delle medaglie fotografate a pagina 322 siamo di fronte a un errore di punzonatura perché c'è la B al posto della D? Mi sembra strano che ciò sia avvenuto su tutte…come detto prima è ancora un nodo da sciogliere, forse la risposta è nell’articolo che Francesco ci ha postato, speriamo che riesco a trovare qualcosa in merito. Il barone Francesco Ciccarelli fu, oltre che Direttore Generale della Moneta, anche Maestro di Prova per determinate emissioni di medaglie, per questo era siglato in più versioni. Ottimo….infatti Io so che Domenico Ciccarelli fu incisore, infatti vediamo la sua firma al dritto della medaglia del 1844, però se non erro D.Ciccarelli M.P. è presente anche al dritto e rovescio della medaglia del 1837 del II matrimonio di Ferdinando II e del 1845 per la visita dello zar Nicola II a Napoli, non saprei ora esserti preciso, tu pensi che l'incisore abbia punzonato la D al posto della B? Penso di no, è probabile che tale Domenico (un parente del barone Francesco Ciccarelli?) abbia ricoperto in quel caso la carica di Maestro di Prova per quella determinata medaglia. Ottimo anche qui……c’è un passaggio importantissimo su quello che hai scritto se non erro D.Ciccarelli M.P. è presente anche al dritto e rovescio della medaglia del 1837 del II matrimonio di Ferdinando II e del 1845 per la visita dello zar Nicola II a Napoli a cui aggiungo quella per la Basilica di San Francesco di Paola…...ora dall’alto della tua esperienza come è possibile che su queste medaglie se avalliamo l’ipotesi di D (Domenico Ciccarelli incisore) troviamo due firme al dritto che identificano l’incisore ? è impossibile……quelle incise sono (a volte due al dritto e tre al rovescio a volte tre ecc. ) le cariche che v’erano in zecca. Quelle che hai riportato sono medaglie importantissime, di cui alcune corredate da documentazione e lavori, ed in esse non viene mai riportato un'incisore dei coni che si chiamasse Domenico. Tu pensi che l'incisore abbia punzonato la D al posto della B? Penso di no. Daccordissimo.
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  46. Ciao….il discorso è molto ma molto interessante e finalmente ne possiamo discutere, ad oggi non conosco ancora il metodo di quotare ad una ad una frasi quindi cercherò di scrivere tutto qui, magari facendo copia e incolla e se poi qualcosa mi è sfuggito, Vi prego fatemelo notare. Parto dall’intervento di Tornese……poi proseguo anche con ciò che hai scritto Francesco, così magari insieme cercheremo di chiarire. Poi, guardando le due medaglie da te citate del 1836 e 1837 (D'Auria 191 e 192), vedo che la dicitura D. CICCARELLI è seguita da M.P., che credo stia a significare Maestro di Prova. Poteva il Ciccarelli sommare le cariche di Direttore e Maestro di Prova? Il Direttore Generale ed il Maestro di Prova sono dal 1824 la stessa persona, il maestro di prova non viene più inteso come, in precedenza, colui che doveva verificare la bontà dei metalli (oro, argento) che entrava in zecca e con cui venivano coniate le monete, ma come la persona che svolgeva il delicatissimo incarico di concedere permessi e autorizzazioni, per iscritto, nell’intraprendersi tutti i lavori all’interno della zecca, firmando per autentica con il suo cognome seguito da MP…queste autorizzazioni venivano indirizzate al solo Direttore del Gabinetto d’Incisione e solo a lui in persona (come dire che la medaglia o la moneta era buona, in gergo “stata provata” prima di essere sottoposta al Ministro delle Finanze e successivamente presentata al Re). La cosa che noto è che ci sono altre medaglie emesse sia contemporaneamente che dopo quelle da te ricordate sulle quali invece la stringa è B. CICCARELLI M.P. Ad esempio: medaglia 1836 per la nascita del Duca di Calabria Francesco di Borbone (D'Auria 188) e medaglia premio 1838 in oro (D'Auria 193). Dopo quella che ho riportato e cioè la medaglia 1836 per la nascita del Duca di Calabria, Francesco di Borbone (D'Auria 188) non vi è alcuna altra medaglia con la scritta B CICCARELLI M.P. ad eccezione della D’Auria 193 (peraltro unica) e alcune per merito Ricciardi 221 – 222 – 224 – 249 del perché su queste e solo queste medaglie si sia fatto incidere con la lettera B purtroppo non ci sono documenti a sostegno (ma vi faccio osservare che sono tutte opera del Cariello). Quindi, sempre da profano, mi verrebbe da pensare che o si trattava appunto di due persone diverse oppure che, per qualche ragione, Francesco Ciccarelli siglava a volte con la B di Barone e altre con la D che però, in quel periodo non poteva essere ancora l'iniziale di Direttore. Un errore (cioé D al posto di B per sbaglio)? Non credo perché sfogliando il volume si vede che la cosa continua per anni. Non sono due persone diverse, furono la stessa persona e cioè Francesco Ciccarelli che inizialmente si “fece” siglare B e poi D, l’unico nodo da scioglie è del perchè sulle medaglie premio scelse di fare incidere prima la lettera B anche quando divenne “definitivamente” Direttore Generale e poi D. B.Ciccarelli corrisponde invece al barone Francesco Ciccarelli, Direttore Generale delle Monete, da qui le sigle D.G. (maestro di prova per le monete e medaglie) e direttore del Banco delle Due Sicilie tra il 1839 e 1860 Francè……come abbiamo appurato ci sono medaglie prima di questo periodo con B e D…secondo te il De Rosa (sempre MP), che fu il Direttore Generale prima del Ciccarelli avrebbe mai permesso di far incidere le sigle di un’altra persona al posto suo ? credo proprio di no … molte volte hai riferito che la medaglia è come un libro o qualcosa del genere in cui ci sono incise tutte le cariche…...…bene è verissimo. > continua ....ma l'articolo che ha postato Francesco potrebbe essere molto chiarificatorio :crazy:
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  47. @@tornese71 ciao …..come primo atto devo purtroppo correggere ciò che hai scritto: Francesco Ciccarelli non fu un incisore, bensì ricoprì la carica di “Direttore Generale dell’Amministrazione delle Monete” prevista dall’Art. 1 del Decreto N° 1164 del 26 luglio 1824 che recita: L’amministrazione generale delle monete verrà regolata da un Direttore Generale che sarà il reggente del Banco delle Due Sicilie, a’ termini del Decreto del 26 di Novembre 1821......ma questo avvenne logicamente dopo che il De Rosa lascio la carica. Assodato questo, altre medaglie in cui al posto dell’iniziale del nome troviamo un’ altra lettera ( che sia come in questo caso, un titolo nobiliare o altro) non ne conosco, tranne che per il Ciccarelli, ma devi sapere che il Ciccarelli aveva un debole per la condizione aristocratica tanto da farsi nominare, quasi a fine carriera, nel 1856, da Ferdinando II di Borbone, Marchese di Cesavolpe e nel 1858 Gentiluomo di Corte; questo fu uno dei motivi per cui troviamo sulle medaglie del periodo la lettera B (di Barone) invece che F (di Francesco); adesso però, dato che hai aperto un discorso un po’ complesso, delicato e ricco di ulteriori domande, ti anticipo….infatti potresti chiedermi…come mai prima del suo cognome troviamo qualche volta B (ma se non erro una sola), poi D e successivamente D G. ? Il Ciccarelli assunse la carica di Direttore il 6 marzo del 1939 “A.B.N. verb. 1939, discorso del Commendatore Prospero De Rosa dè Marchesi di Villarosa pronunziato all’udienza della Reggenza del Banco delle Due Sicilie il dì 6 marzo 1939”…e quindi non dovremmo trovare medaglie con la D davanti al suo cognome prima di questa data, ma in realtà non è così, ci sono alcune medaglie, come quella del 1836 (San Francesco di Paola) e 1837 (Le nozze con Maria Teresa d’Austria) in cui troviamo inciso prima del suo cognome la lettera D (di Direttore); Ma questo perché ?…..qualcuno si è mai posto questa domanda ? :crazy: Spero che con questa seconda parte del mio intervento stuzzico un po’ “l’appetito” di qualcuno interessato. Un saluto Pietro
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  48. è come un “racconto” quindi continuo, sperando di non annoiarVi…. :( [.....] dicevo del Rega, già…nel 1822 quindi, era ancora e solo incisore, infatti secondo il Prota, nel suo lavoro sui Maestri di Zecca, a quell’epoca esisteva ancora un Maestro in Zecca, anche se non siglava più dal 1805 e questo era Luigi Diodati……..come data ultima (1825) di presenza in zecca del Diodati avrei qualche piccolo dubbio da sciogliere, infatti le cose in Zecca, in quegli anni cambiarono, ci fu un radicale riordino di tutta l’Amministrazione Finanziaria, compresa quella delle Monete, e Francesco I, salito al trono dopo la morte di Ferdinando I non fece altro che mettere in atto quello che il padre aveva progettato e cioè dare una sistemazione ordinata ed organica all’Amministrazione delle Monete snellendo all’interno dei locali della Zecca stessa il lavoro e renderlo più efficiente e funzionale; infatti Ferdinando I dopo lunghissimi anni, si rese conto che l’interesse privato non sempre era coincidente con quello particolare e generalo dello stato Borbonico e che la zecca Partenopea non lavorava sotto il diretto controllo di Organi e Regolamenti, al servizio del paese e soprattutto per il bene pubblico; il personale poi che vi lavorava non era nemmeno investito di precise mansioni e responsabilità. A tale scopo, il 26 luglio del 1824 vedeva la luce il tanto atteso Decreto che il Ministro delle Finanze Dè Medici presentava a Francesco con il quale si decretava che tutto il personale della zecca passava al soldo dello Stato, scomparivano gli Appaltatori, i Maestri di Zecca, di Prova e tutto il personale vario e anonimo, anche se composto da valenti esperti e artigiani. Tutto il personale venne così venne inquadrato e precisato anche alla luce dei nuovi tempi e della moderna tecnica monetaria, vennero fissati il numero degli impiegati con i rispettivi emolumenti annui ecc. ecc.
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