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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/22/19 in Risposte

  1. Taglio:  2€ CC Nazione: Monaco Anno: 2013 Tiratura: 1.226.631 Conservazione: BB Località: Sottomarina (VE)  Taglio: 2€ CC  Nazione: Spagna Anno: 2005 Tiratura: 7.892.077 Conservazione: BB  Località: Padova ..che bofice di ritrovamenti, soprattutto la don chisciotte la aspettavo da almeno un decennio..
    4 punti
  2. Ciao a tutti, vi presento la mia prima bizantina: un XX Nummi di Costante II per Napoli. Prima un pò di storia ( fonte:: http://www.accademianuovaitalia.it) Lo storico tedesco Ralph-Johannes Lilie così riassume questo strano episodio nella sua importante opera «Bisanzio. La seconda Roma» (titolo originale: «Byzanz. Das zweite Rom», Berlin, Siedler Verlag, 2003; traduzione italiana di Giorgio Montinari, Roma, Newton & Compton Editori, 2005, pp. 97-99): "In questo periodo [cioè verso il 662] si ebbe una delle azioni più bizzarre dell'ormai trentenne Costante II. Nell'estate del 662 egli riunì l'esercito e, passando per Tessalonica, marciò su Atene,, dove fece una breve sosta, per procedere poi verso occidente e approdare infine in Italia. Qui assediò, senza successo, la longobarda Benevento e si diresse poi verso Roma, dove fece un ingresso trionfale in quanto primo imperatore d'Oriente a recarsi in visita nell'antica capitale, dopo la divisione dell'impero nel 395! Lo scalpore fu corrispondente all'entità del fatto. Ma l'imperatore si trattenne per poco anche nella Città Eterna. Dopo aver estorto un contributo consistente a Roma (si dice che abbia portato addirittura con sé i tetti di rame delle chiese), voltò le spalle alla città e al papa e si recò in Sicilia, dove dichiarò sua capotale Siracusa e dove, nel 668, fu assassinato da un membro della sua corte. La motivazione di tutto questo è sconosciuta. Ma cosa voleva Costante in Italia? Molti sono stati gli interrogativi sulla questione, ma non esiste ancora una risposta definitiva. Forse aveva intenzione di liberare dai Longobardi l'Italia? In realtà si impegnò appena contro di loro, . Già l'assedio di Benevento rese evidente la debolezza delle truppe bizantine e Benevento era soltanto un piccolo principato dell'Italia meridionale. Se l'esercito imperiale non aveva conseguito la vittoria in questo caso, come poteva pensare di prevalere sul re longobardo nel Nord Italia e di riconquistare i territori lì situati? Ma Costante non tentò neanche un'impresa del genere, ma si diresse velocemente verso la Sicilia, che pareva più sicura. Voleva, come si è supposto, predisporre un catenaccio contro la penetrazione araba nel Mediterraneo occidentale? Ma la forza di Bisanzio era concentrata in Oriente, le sue province occidentali (il Nord Africa, la Sicilia, la Sardegna e alcune altre isole) erano, al confronto, più piccole e deboli militarmente. Inoltre Costate non aveva alcun motivo per fornire il suo sostegno ai Visigoti e ai Franchi, per non parlare del fatto che questi due popoli non rientravano, già da lungo tempo, nella sfera d'interesse di Bisanzio. Forse le motivazioni dell'imperatore sono da ricercare piuttosto nell'ambito privato. Sembra che Costante godesse di scarsa popolarità a Costantinopoli. I suoi insuccessi contro gli Arabi, come la sua politica in campo religioso, gli garantirono la simpatia di pochi amici. Gli ortodossi avevano espresso tutto il loro odio per l'imperatore per la crudele punizione inflitta a massimo e ai suoi seguaci, con la loro conseguente morte , come per la morte di papa Martino I durante l'esilio in Crimea. L'uccisione, imputata al suo volere, dell'amato fratello minore Teodosio nel 660, incrementò ancor di più l'astio contro Costante. A Costantinopoli. Potrebbe essere quindi che egli vagheggiasse di ricominciare una nuova vita in Occidente e ritenesse, negando totalmente la realtà, di incontrare maggior favore in Sicilia che a Costantinopoli. Egli chiese alla mogie e ai figli di raggiungerlo, ma questi furono fermati dall'opposizione dei governatori della capotale. Così Costante fu tagliato fuori in modo definitivo. Non si ostinò a fare ritorno a Costantinopoli, ma continuò il suo soggiorno in Sicilia. Anche se fosse vissuto più a lungo non avrebbe più potuto esercitare alcuna influenza sul corso politico dell'impero. Il temporaneo spostamento della residenza imperiale in Occidente rimase un episodio senza conseguenze.»
    3 punti
  3. Condivido anche la 1834 con la contromarca BOMBA. Impressa come sfregio sul collo del Re "come un collarino."
    3 punti
  4. In tutto questo; io 25 enne appassionato da quando avevo 10 anni sarò presente per la mia prima volta a Verona, facendo oltre 1100 km di strada per arrivarci! Motivazione alta e tanta voglia di vedere e continuare ad imparare ??☺️ Ci vediamo lì a Verona il 23 susu
    3 punti
  5. ottima e riuscita IV giornata di studi Longobardi, mia prima assoluta. Ho potuto reincontrare e discutere con Ermanno Arslan, conoscere la Dott. Lusuardi Siena, un portento e Fabio Carminati di cui apprezzo le ricerche sull Isola Comacina e Capiate. Devo ringraziare per la compagnia durante il pranzo @ambidestro e @vwgolf. un saluto a @giancarlone, @Testone68 @parpagliola sempre attivi nel partecipare a questi eventi straordinari. Ho apprezzato gli interventi di : Matteo Dolci "Strade e castelli sul lago di Como tra tarda antichita' e medioevo". Anna Ceresa Mori e Leonardo de Vanna " Lo scavo del palazzo imperiale di via Gorani a Milano". Alexandra Chavarria Arnau " Gli scavi di Torba". Tutti i relatori per la disponibilita' nel discutere dei propri lavori. e devo ringraziare la Dott. Valeria Mariotti che ci ha accompag ato nella visita del monastero di Cairate, spiegandoci alcuni dettagli svolti nella preparazione e gli aneddoti sulla NON ancora avvenuta apertura dal 2017.... @Adelchi66 penso di averti intravisto, io sono rimasto sempre in prima fila a Dx ( nella foto di parpagliola si intavede un "lucido" ?) , ci si incontrera' la prossima volta. Roberto alla V giornata, allora...
    3 punti
  6. È bello essere nuovamente qui e ritrovare tanti cari amici. Grazie Mario, adesso diciamo di sì, tutto ok.
    2 punti
  7. Buonasera @Scudo1901 questa in effetti è la "sintesi" dei miglior Utente della nostra sezione, Rocco C. che io condivido totalmente. E aggiungerei, con una collezione di monete degna di far parte di un museo.
    2 punti
  8. Ieri ho visitato il monastero di Santa Maria Assunta di Cairate, sede di un percorso archeologico veramente notevole. Al suo interno si può spaziare dall'epoca romana fino al basso medioevo. Veramente strepitose sono alcune tombe monumentali di epoca longobarda, soprattutto una che riutilizzare una stele romana come elemento strutturale della stessa. I curatori sostengono che fu scelta in base al fatto che essa sia appunto romana nel tentativo di riallacciarsi a tale cultura prestigiosa C'e da notare che tale manufatto reca, come decorazione," un sole delle alpi", quindi mi stupisce che nessuno abbia fatto il collegamento, stella a sei punte - tremissi stellati- simbolo della regalità longobarda ( tesi sostenuta dalla Pardi). Molto probabilmente la stele non fu scelta per un ipotetico collegamento con il passato ma più semplicemente per un più probabile richiamo ai regnanti longobardi. Possibile che gli sia sfuggito il nesso?
    2 punti
  9. Ciao Rocco e Litra68, mi inserisco nella discussione postando uno dei miei due 120 Grana 1834 che ho in raccolta. Questo ha la particolarità che i capelli sembrano "bulinati" e nella nuca c'è uno strano "ciuffetto" che non ho mai visto. Premetto che questa anomalia si nota solo con luce radente ( come le foto che ho fatto). La moneta pesa 27,33 g Se è importante fotograferò anche il contorno. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate. Ciao e Buona Domenica.
    2 punti
  10. In famiglia abbiamo l'abitudine di svuotare le tasche dagli spiccioli e metterli in un sacchetto. Stimolato da questa discussione, ho pensato di controllare e... sorpresa, ho trovato un 20 L. Fascetto di Vitt.Em.III. !! Peccato che è in una lega a base di rame e l'autore ha pure sottolineato il fatto che non era originale inserendo "copia". Sapete qualcosa in proposito ? Si tratta delle copie della Parmalat MisterDay ? Posto la foto accoppiata con un 5 Cent.di Euro che ha lo stesso diametro e quindi è facilmente confondibile. Ciao e grazie
    2 punti
  11. Sono stato chiamato in causa, quindi intervengo.. 1795, l'anno successivo Vittorio Amedeo III morì a Moncalieri. Le mutte hanno un bel carico di storia da raccontare... venivano chiamate mutte le monete da 20 soldi perché erano "Mute" rispetto al suono cristallino che aveva una moneta d'argento buttata su di un tavolo, ovvio, il loro valore intrinseco era di 2/5 quello dichiarato, 8 denari e non 20! Le ultime lire di Carlo Emanuele III avevano una bontà di 11 denari mentre queste 3.12 ed un peso minore. Tanta storia e tante mani, queste monete circolarono per 7 decenni quando già l'Italia era regno! Voglio portarvi ad immaginare queste monete coniate in soldi che circolano assieme ai centesimi di Vittorio Emanuele II, dopo che sono passate già monete dei tre figli Carlo Emanuele IV, Vittorio Emanuele I e Carlo Felice, il potere è passato al ramo cadetto con Carlo Alberto e poi il primo Re d'Italia Sabaudo... sono monete comuni, ma la loro storia non è per niente comune, la data di coniazione è 1795, ma questa moneta è legata a più di mezzo secolo di fatti e di avvenimenti che hanno rivoluzionato il vecchio mondo.. e come ci ha raccontato @Litra68 anche il nuovo mondo...
    2 punti
  12. Taglio:  2€ CC Nazione: Francia Anno: 2018 B Tiratura: 15.000.000 Conservazione: BB Località: Amsterdam (Olanda)  Taglio: 2€ CC  Nazione: Irlanda Anno: 2016 Tiratura: 4.500.000 Conservazione: BB  Località: Amsterdam (Olanda)
    2 punti
  13. Buongiorno Oggi condivido con voi questo pezzo appartenente alla mia collezione estense È una tipologia che si vede di rado in giro, e quindi oltre ad avere una quotazione di tutto riguardo, quando la si trova ci si deve accontentare. Penso comunque per la tipologia di aver preso un esemplare piacevole, con al dritto il profilo del duca ancora visibile nonostante questi scudi abbiano un conio per il dritto appunto molto basso. Il rovescio sta meglio con una bella aquila che porta fiera in petto lo scudo estense. Ha una bella patina che spero si noti dalla foto. Cosa ne pensate? Grazie a tutti quelli che commenteranno e un saluto al forum Marco Rovescio
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  14. Ciao a tutti..mesi fa avevo acquistato questa moneta ma non sono mai riuscito a classificarla con precisione..ho cercato in rete ma uguale non lho trovata..dovrebbe essere un denaro piano imperiale di Milano o grosso..?presenta 2 cunei nei quarti inferiori della croce..in rete le ho trovate con i cunei nei quarti superiori..le foto non sono un granché..le macchie nere che presenta sembrano incrostazioni alcune e altre mancanza di metallo.. Mi piacerebbe avere una classificazione precisa dagli esperti di questa monetazione se possibile Grazie in anticipo 2,00gr 20mm
    1 punto
  15. Grandissimo! Hai fatto benissimo a cedere alla tentazione ? Mi raccomando, quando ti arrivano (dopo averle giustamente coccolate a dovere), mostracele anche a noi ?
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  16. Buonasera a tutti, @giuseppe ballauri @Rocco68, @Scudo1901, al momento non posso mettervi mi piace, vi ringrazio per aver condiviso le vostre piastre del 34, mi fa molto piacere poterle confrontare con la mia che in questo caso è quella con la conservazione più bassa, ho notato subito le differenze del numero, disposizione e forma dei pallini nello stemma del Portogallo, mi farebbe piacere vedere anche il taglio delle vostre monete se possibile. Inoltre prima di avere il Magliocca, avevo come riferimento solo il mio Montenegro del 1991 che riporta la piastra 1834 come Rara, in questo ultimo trentennio è cambiato qualcosa allora oppure il Montenegro si era sbagliato? Saluti
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  17. Grazie ricambio la mia stima nei tuoi confronti.Sei uno dei pochi utenti che ha visto e dato un giudizio giusto alle mie monete in passato insieme a cembruno:scusate se ho reagito male non era mia vera intenzione è che alle volte sono permaloso e irascibile anch'io ho dei difetti e nessuno è perfetto
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  18. Buonasera, complimenti @eliodoro, bella moneta, piena di Storia, interessanti le monete bizantine, anche se ne ho una sola, non disdegnerei qualche altro pezzo dovessi incontrare sulla mia strada, a volte ho trascurato queste monete che si pongono tra le romane e le medioevali/moderne. Ma le sto rivalutando. Saluti Alberto
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  19. Buonasera, @piergi00 e @Rocco68, ecco ora devo assolutamente fare Poker.. ? Saluti Alberto
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  20. Roma Numismatics Ltd > Auction XVIII Auction date: 29 September 2019 Lot number: 639 Dynasts of Lykia, Perikles AR Stater. Circa 380-375 BC. Head of Perikles three-quarters facing, turned slightly to left, wearing laurel wreath and drapery around neck / Warrior, nude but for crested Corinthian helmet, in fighting attitude to right, holding sword aloft in right hand, shield on left arm; Π↑PEKΛ↑ (PERIKLE in Lycian) around, triskeles to lower right; all within shallow incuse square. Mildenberg, Mithrapata 27 (dies 16/22); Podalia 434–47 (A3/P10); cf. Falghera 215; SNG Copenhagen Supp. 478 var. (no star); SNG von Aulock 4253 (same dies). 9.79g, 23mm, 6h. Near Extremely Fine. Rare, and uncommonly well preserved for the issue, with a superbly detailed reverse. Acquired from Muizon Rieunier, Paris. Lykian Perikles, dubbed 'the other Pericles' by Bryce (Historia: Zeitschrift für Alte Geschichte, Bd. 29, H. 3, 1980) to distinguish him from his more famous Athenian namesake, was a native of the city of Limyra who eventually came to be sovereign of the whole of Lykia. Bryce speculates that Hellenistic influences seen in Lykian architectural and sculpture around this period suggest that Perikles' own name may have been an adopted one taken as an homage to the former Athenian general in an attempt to both distance himself from Persian influence in the area, and to present himself as just such a leader. Bryce uses this coin type as further evidence of Perikles' active move away from Persian influence during his rule; previous coinage of the dynasts of Lykia show a clearly satrapal-style portrait, where the dynasts often wear a bashlik or kyrbasia (see Roma XIV, lot 258 & 259), whereas this coin depicts a laureate head, facing three quarters with long wavy hair, providing an overall much more Hellenised effect, particularly given the contemporary vogue for such facing portraits, made popular by Kimon a couple of decades or so earlier. Estimate: 5000 GBP
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  21. Ciao ,IO sicuramente ero dietro di te.... è devo dire che ti ho visto "agitare " il telefonino: ma gli anni passano è la vista diminuisce, quindi non sono riuscito a cogliere il logo LAMONETA sarà per un`altra occasione.
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  22. set. 2019 Due belle monetine per un euro e mezzo anche se modernissime almeno metto nella mia raccolta qualche nuova acquisizione. Una di esse è commemorativa, anche se molto comune (pz. 30.500.000), fu coniata in occasione dell'incoronazione della Regina Beatrice (25 aprile 1980). Stranissimo il numero 8 del millesimo, mi sembrava schiacciato dalla circolazione invece è stato concepito proprio così. Olanda - 2½ Gulden in nickel Guernsey 1983 - 20 Pence in rame/nickel (pz.500.000)
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  23. Buongiorno a tutti @sandrocoin ti ringrazio per il "mi piace" ma (date a Cesare quel che è di Cesare) dovresti premiare @okt, senza la sua individuazione non sarei riuscito a darti presto la risposta giusta. Buona domenica HIRPINI
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  24. Buongiorno a tutti, Confermo quanto detto da Borbonik, solo nel dritto... Aggiungo anche il ritocco al lobo dell'orecchio.
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  25. Buongiorno Giuseppe, i capelli ed il sopracciglio sono stati bulinati.
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  26. Ciao se non succede niente noi di Aosta dovremmo essere in due forse tre. A presto Silvio
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  27. Procederò anche io in. Questa maniera, più che altro quanto detto dal gentilissimo @And08 sembra che le spedizioni siano in ritardo, in quanto devono evadere ancora gli ordini del 2€ commemorativo. Di questo passo (se riceverò) la divisionale proof, probabilmente arriverà il prossimo anno... Un grande saluto a tutti e grazie per le risposte ?
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  28. In particolare il problema che affligge questo tipo di monete (quindi con metallo di tipo ferroso all'intero) era già ben noto alla germania prima dell'avvento dell'euro. Ma si è voluto comunque procedere in questa maniera, molto probabilmente per un fattore di costi e per poter utilizzare metalli di probabile provenienza dal riciclo. Un grande saluto a tutti
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  29. E' interessante notare come anche in Giappone si adottasse (o si adotta ancora?) la stessa tecnica di pesca al polipo descritta sopra. Si chiama "tako-tsubo": "tako" dovrebbe voler dire polipo e "tsubo" qualcosa come cestello, anfora per l'appunto. Quindi trappola per polipi: Ancora più interessante e' il fatto che questa "tako-tsubo" ha dato il nome ad una sindrome chiamata appunto "Sindrome di tako-tsubo", frequentemente correlata a stress psico-fisico acuto, nella quale in ventricolo sinistro del cuore assume proprio la forma della "trappola per polipi": Ciao a tutti. Stilicho
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  30. Altra immagine dalla conferenza del Dott. Arslan La pubblicazione contenente i lavori della giornata.
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  31. L´unica cosa autentica è il BUCO. Saluti TIBERIVS
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  32. Mi ha molto impressionato la notizia del ritrovamento, durante l'ultima campagna di scavo a Castelseprio, di divisionale ostrogoto, praticamente un fulmine a ciel sereno nella vexata quaestio della fondazione del sito notoriamente avaro di ritrovamenti monetali.
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  33. 1 punto
  34. Alla ripresa dei lavori la conferenza del Dott. Arslan su Le monete dai Goti a Carlo Magno dal Po all'area alpina. Della compagnia presenti @Testone68 @ciosky68 @giancarlone mi spiace molto non aver potuto incontrare @Adelchi66
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  35. Nella pausa visto la vicinanza del parco archeologico abbiamo fatto una visita a Castelseprio. Interno della chiesa Santa Maria foris portas con gli affreschi Le rovine della basilica di S. Giovanni
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  36. Complimenti per l'ottimo e raro esemplare.
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  37. Per conservazione, attenendomi unicamente a quanto si vede dalle foto, opterei anch’io per il 50 lire del ‘58. Quei graffi sul ‘57, a mio avviso, sono eccessivamente deturpanti. P.S. Spero che il “buttare nella discarica” sia in senso metaforico e non effettivo... Anche perché non ne capirei molto il senso ?
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  38. Queste monete in MB hanno un fascino che nessun MS70 del novecento mai avrà.... P.S. La foto del millesimo 1717 manca pure al nostro catalogo; se vuoi contribuire... https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-MORI/10
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  39. Bella, Gianni, non l'ho ancora in collezione! Sarebbe possibile che le fessure siano dovute ad uno colpo di martello troppo vigoroso.
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  40. Taglio: 2€ CC Nazione: Italia Anno: 2018 B Tiratura: 2.985.000 Conservazione: qSPL Località: Padova  Taglio: 2€ CC Nazione: Spagna Anno: 2014 A Tiratura: 3.949.537 Conservazione: BB  Località: Padova
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  41. Una buona pesca nella ciotola! Le monete di Vitt. Amedeo III risentono ancora di tecniche di coniazione di vecchio tipo, quindi hanno poco rilievo ed essendo monete che circolavano presso il popolo, si usuravano molto in fretta. In particolare questa da 20 soldi, quelle da 10 e 7,6 soldi erano coniate in mistura con basso titolo d'argento ( 29%) e probabilmente venivano sottoposte ad argentatura superficiale ( chiedo conferma a savoiardo) cosicchè, le poche che trovi in alta conservazione, possono sembrare d'argento. Ottime come sempre le note storiche. Ciao
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  42. Peccato, ti auguro comunque di raggiungere presto il tuo obiettivo...
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  43. Buongiorno, vorrei condividere con voi il mio nuovo acquisto. La moneta è del ducato di Lucca, di Carlo Ludovico di Borbone (1824-1847). E' un Bolognino con data 1790. E' uno di quei bolognini che sono stati ribattuti nel 1835 con nuovi coni per sostituire i vecchi bolognini precedentemente ritirati in quanto logori. Desrizione: - dritto: pantera rampante con lo stemma coronato, affiancato da un ramo di lauro con 6 foglie. In basso all'interno di una cartella l'indicazione del millesimo (1790). - rovescio: San Pietro di fronte con le chiavi alzate. Intorno la scritta BOLOGNINO DI LVCCA e una rosetta a sei petali. - contorno rigato Cosa ne pensate?
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  44. La pesca al polpo con anfora di terracotta è ancora in uso. Ricordo che durante le vacanze estive sul mare Ionio (molti anni orsono), c'era un pescatore che la sera con la sua barca, calava una fune a cui erano legate a distanza regolari, dei recipienti di terracotta a forma di anfora. La mattina presto li recuperava e in molti di essi c'erano i polpi che pensavano di aver trovato una nuova casa.
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  45. Circoscrivere troppo l'area geografica di origine di questo tipo di dracma imitativa credo sia un errore. Questa dracma tipo alfa secondo gli studi di A. Pautasso e E. Arslan secondo me i più autorevoli in materia, è una delle primissime emissioni imitative della dracma massaliota, e darà il via ad una vastissima tipologia di monete celtiche peculiari del nord Italia.
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  46. Siamo tutti curiosi a questo punto di sapere quali siano gli onesti commercianti che vendono quelle FDC non circolate ai prezzi che hai menzionato
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  47. La prossima banconota Capranesi che andrò a descrivere sarà il 50 lire "Buoi", per me la vera opera d'arte della cartamoneta italiana del Regno d'Italia. La postai tempo addietro, ma oltre ad essere saltate le immagini, mi piace riproporla in un contesto di approfondimento come questo. Il tripudio di decorazioni ed i dettagli incredibilmente minuti, rendono questo biglietto un autentico quadro da ammirare ripetutamente. La scena agreste rappresentata nel rovescio del biglietto, nella sua semplicità grafica, risulta al tempo stesso ricercata e realistica a tal punto da far quasi materializzare davanti a noi questa scena, percependo perfino i profumi contadini della buona terra agricola, prevalente attività lavorativa di quegli anni che videro anche il nostro paese sconvolto dalle brutalità della prima grande guerra. L'aquila araldica, con scudo sabaudo crociato in petto compare nei due angoli inferiori del biglietto, sormontato dai prodotti agricoli, simboli di sussistenza per intere famiglie che non condividevano altro che il duro lavoro agricolo, sin dalla più giovane età (e chi ha ancora nonni o padri che hanno vissuto quei tempi, può avere la fortuna di ascoltare direttamente da loro storie di vita al riguardo...) Al dritto troviamo la raffigurazione della dea Atena Pallade, simbolo si assennatezza e ponderatezza, con elmo e corazza, scudo nella mano sinistra e una pianta di ulivo nella sinistra, simbolo di pace e serenità... peccato sia rimasta solo una bellissima illustrazione e non anche un'intenzione, che c'avrebbe (a noi, ed a tanti altri) evitato indicibili sofferenze. Bellissima la trasparenza dei buoi raffigurati nel retro (e qui domando: era qualcosa di voluto tecnicamente? oppure si riscontra a seconda della quantità di inchiostri usati nella stampa?) Il biglietto riporta la firma del console italiano negli States: qualcuno ha ulteriori notizie in merito? Qualitativamente è un biglietto dai grandi colori, aspetto ostico da reperire su questa tipologia. Ho avuto la gran fortuna di incontrare ed acquistare (in questo preciso ordine) quasi "per caso" questo biglietto, ma ho colto al volo l'attimo fuggente (non me lo sarei mai perdonato, nonostante "il salasso" inaspettato e non indifferente che ho affrontato). La carta è croccante, con delle leggere grinze nella parte superiore destra del biglietto, che vengono enfatizzate dalla scansione. Benchè frusciante, la carta è molto sottile. E' dovuta ad un diverso processo produttivo della tipologia Barbetti, che invece l'aveva molto più pesante e corposa? Vi lascio con la stringata scheda riepilogativa, sperando in un vostro contributo a 360 gradi su questa banconota e/o anche sulla precedente. @petronius arbiter cortesemente, ti chiedo se avresti la pazienza di correggere il titolo della discussione eliminando le parole ripetute. Grazie!
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  48. RIPRENDO UN TOPIC SU QUESTA MONETAZIONE DI: FEDAFA Il “Saluto” napoletano e la scena dell’Annunciazione Questa bellissima moneta voluta proprio da Carlo I d’Angiò, riporta su un lato la scena dell’annunciazione dell’Arcangelo Gabriele alla Vergine Maria, accompagnata dalla legenda AVE GRACIA PLENA DOMINUS TECUM (SALVE, PIENA DI GRAZIA, IL SIGNORE (E’) CON TE, vangelo , Luca, 1,28), mentre dall’altro lato riporta lo stemma ripartito di Gerusalemme e di Francia con la legenda riportante il nome del sovrano. Carlo I d'Angiò - Saluto d’oro o Carlino d’oro Da asta NAC 53 lotto 104 – Rif. CNI XIX n°1 pag. 13, P/R n°1 – MEC n°675 - D’Andrea/Andreani N°1 – MIR n°18 Come è stato detto questa moneta è stata voluta proprio da Carlo I d’Angiò che si affidò a Giovanni Fortino da Brindisi per la sua realizzazione. La prima prova di questa moneta mostrata al sovrano fu “bocciata” in quanto il re pretese che le due facce della moneta, ruotando la stessa su un asse verticale, risultassero sempre “dritte” e non ruotate (Volumus et mandaìnus ut Karolenses ipsos secundum istum modum et formam cudi de cetero faciatis ut uniforme reddantur, ita quod capita ymaginum predictis capitis predicti scuti, et pedes earumdem ymaginum punte seu pedes eiusdem scuti respondeant… Registri Cancelleria Angioini XIX, p. 217, n°263). Dagli stessi registri possiamo leggere “Quod caput ipsius scuti capitibus ymaginum Beate Virginis et Angeli parte alteris positis et punta semper eiusdem scutis pedibus eorundem ymaginum eguali ordine responderent” da cui si può dedurre che era volontà del re indicare come Dritto della moneta il lato con la scena dell’Annunciazione e come Rovescio il lato con lo stemma ed il suo nome; questo probabilmente per anteporre “l’autorità religiosa” all’autorità regale (ciò nella descrizione di questa moneta in cataloghi e listini spesso non è rispettato in quanto si segue il criterio generale di indicare come Dritto il lato riportante il nome del sovrano regnante). Assieme al Saluto d’oro, con le stesse impronte, fu coniato anche il Saluto d’argento e le relative loro metà (1/2 Saluto d’oro e ½ Saluto d’Argento), ma per evitare falsificazioni negli esemplari d’argento (oltre ad essere di diametro maggiore) non sono presenti le decorazioni attorno allo stemma ed il vaso che si trova tra l’Arcangelo e la Vergine è con i manici. Fu coniata anche sotto il regno di Carlo II d'Angiò.
    1 punto
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