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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/24/19 in Risposte
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è una tipica imitativa della seconda metà del V secolo, al dritto si vedono i laccetti del diadema TUTTAVIA il peso è certamente molto alto per questo genere di monete, e ho visto un numero significativo di falsi dalla Serbia anche per queste andrebbe vista in mano...per dire se sia buona o meno è certamente di area occidentale (italia, Spagna Africa)....se buona9 punti
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Gran bella domanda, @petronius arbiter, che stimola la curiosità e la voglia di fare qualche ricerca. Allora, come ben sai, il valore monetario dell'oro, fino al 1971, non aveva niente a che fare coi mercati, venendo fissato (in base a criteri che ancora non arrivo a capire, non essendo io un economista) in modo del tutto arbitrario. Ad esempio, leggi questa nota (che non mi ricordo più dove ho trovato): Il prezzo dell'oro è rimasto notevolmente stabile per lunghi periodi di tempo. Ad esempio, Isaac Newton, come maestro del Regno Unito Menta, ha fissato il prezzo dell'oro a L3.17s. 10d. per oncia troy nel 1717, e rimase effettivamente la stessa per due secoli, fino al 1914. L'unica eccezione è stato durante le guerre napoleoniche dal 1797 al 1821. Il prezzo ufficiale del governo USA oro ha cambiato solo quattro volte dal 1792 ad oggi. A partire da $ 19,75 per oncia troy, elevato a 20,67 $ nel 1834, e $ 35 in 1934. Nel 1972, il prezzo è stato portato a $ 38 e poi a $ 42,22 nel 1973. Un sistema di prezzi a due livelli è stato creato nel 1968, e il prezzo di mercato per l'oro è stato libero di fluttuare da allora. Dalla curva qui riportata (e dal dettaglio ingrandito), si può vedere come l'oro, nel 1928, fosse quotato a 20.67 $/oncia. Tramite le tabelle di rivalutazione gentilmente offerte dalla rete, si arriva a scoprire che, nel 1928, ci volevano ca. 19 Lire per fare un dollaro; a questo punto il conto è subito fatto: il 20 lire contenva 72.8 Lire di oro, il 100 lire conteneva 366 lire di oro. Se non ho sbagliato i conti, e se le informazioni fornite dalla rete sono veritiere, allora si può desumere che, nel 1928, l'IPZS d'allora aveva la mano più delicata di oggi nel fare la cresta. salve.4 punti
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Grazie@dabbene [emoji4]. Aggiungo un collage con il fratello maggiore di 1 anno [emoji16].3 punti
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3) Belgio - 10 cent 1902 Colgo l'occasione per lodare l'iniziativa di queste discussioni che a mio avviso han grande ricchezza proprio nell'occasione di vedere un gran numero di monete diverse omogeneamente e perfettamente inquadrate nel loro periodo storico a cui a mio avviso sono sempre profondamente avvinte. Della numismatica apprezzo molto soprattutto la Storia e queste discussioni col loro succedersi di anni e monete secondo me ne valorizzano al massimo proprio questo aspetto riportando ogni moneta al suo periodo storico esatto.3 punti
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Apro questa discussione per tentare, insieme ai volenterosi che vorranno cimentarsi in questa "impresa", di far luce su una serie di emissioni repubblicane il cui inquadramento risulta ad oggi fortemente dibattuto. Non parliamo tuttavia di un inquadramento cronologico ma piuttosto "politico" e la serie in esame è quella di L. Rubrius Dossenus, costituita da tre emissioni denariali, un quinario, due assi ed un quadrante. https://numismatica-classica.lamoneta.it/cat/R-G118 In questo caso la cronologia dell'emissione si pone in un periodo estremamente turbolento, ovvero gli anni che vedono continui ribaltamenti di fronte nella reggenza politica della Repubblica tra gli ottimati di Silla ed i popolari mariani e che rappresenta, in termini prettamente numismatici, un vero punto di rottura iconografico ove il monumentum gentilizio inizia a lasciare il posto a tematiche riguardanti degli eventi in corso. In merito alla serie in esame la vexata quaestio riguarda proprio la militanza politica del magistrato monetario, aspetto fondamentale per la comprensione del messaggio celato in questi ad oggi misteriosi tipi monetali. Premetto di non essere troppo ottimista circa l'esito positivo dell'indagine... le fonti dalle quali attingere sono numerose e la mia biblioteca non è sufficientemente fornita, ma unendo gli sforzi le possibilità di venirne a capo naturalmente aumentano. Partirei da una serie di considerazioni diciamo superficiali, quelle che arrivano da un primo sommario sguardo delle monete. Sui tre tipi denariali abbiamo un inequivocabile riferimento alla Triade Capitolina, soggetto non proprio tipico delle emissioni di matrice popolare, accompagnati al rovescio da tre carri trionfali (la presenza dell'attributo della medesima divinità del dritto farebbe propendere non ad un carro generico ma ad una tensa). Qui sorge il primo problema in quanto la famiglia del monetale è di origini plebee ed anche se lo specifico ramo dei Dosseni è noto solo grazie alla serie in esame, non parrebbe naturale associare il nostro magistrato alla fazione degli ottimati, considerando che nel medesimo periodo un Rubrius Varo viene inserito nelle liste di proscrizione dell'88 di Silla, insieme allo stesso Gaio Mario. Osservando invece il quinario ed i due assi emergono altri riferimenti simbolici, sicuramente meno diretti, che potrebbero però fornire altri elementi utili. Sul quinario abbiamo al dritto una testa di Nettuno accompagnata al rovescio da una Vittoria incedente verso un'ara inghirlandata, sulla quale vi è un serpente attorcigliato. La medesima ara appare sui due assi, in un caso al dritto tra i volti della testa gianiforme, nell'altro caso al rovescio. In questo secondo asse appare invece al dritto una testa bifronte argiforme, rappresentante un' insolita dicotomia Ercole Mercurio. L'analisi di tutti questi elementi non ha finora portato ad una lettura univoca e le opinioni risultano contrastanti. Chi inquadra le emissioni quale espressione degli ottimati vede in Rubrio Dosseno l'ultimo monetiere di questa fazione prima della presa di potere a Roma di Cinna, avvenuta sul finire dell'anno 87 a.C. a seguito della partenza di Silla impegnato nell'organizzazione della prima guerra mitridatica. Di questo avviso pare essere il Crawford, che ritiene totalmente errata l'interpretazione dei rovesci denariali che li vuole associati ai Ludi Circenses. Il riferimento alla Triade Capitolina invece a suo avviso ben si adatta alla situazione politica dell'87 ed alla lotta serrata contro Mario. Per quanto concerne il quinario l'associazione Nettuno e Vittoria rappresenterebbe un auspicio di vittoria sia in mare che in terra, mentre l'ara inghirlandata alluderebbe ad Esculapio ed alla pestilenza che flagellò nel medesimo anno l'esercito degli oppositori dei populares. Non solo il Crawford è di questo avviso, per chi volesse approfondire rimando a De Florio (https://www.forumancientcoins.com/monetaromana/corrisp/b534/b534.html) Non mancando tuttavia opinioni che associano il richiamo alla Triade Capitolina alla fazione dei popolari (Wolfgang Haase e Hildegard Temporini) ed in tale inquadramento viene presa in esame anche l'emissione più caratteristica dell'intera serie, l'asse con testa gianiforme di Ercole e Mercurio, banalmente spiegata dal Crawford quale semplice variazione stilistica. E' l'Anföldi a dedicare un approfondimento proprio su questo asse e sulla conseguente appartenenza al partito mariano di Rubrius Dossenus ("The Giant Argus and a Miracle of Apollo in the Coin-Propaganda of Cinna e Carbo", in In Memoriam Otto, Mainz 1976, pp. 115-119) Purtroppo non dispongo di queste pagine dell'Anföldi ma ho trovato dei riferimenti nel testo di Alberto Silvestri "Le Erme Bifronti di Aricia" (p.23). Si parla della contrapposizione di Argo bifronte a Giano sfruttata nella propaganda monetale dei partigiani di Mario, con lo scopo di "annunciare al mondo e soprattutto a Silla: noi abbiamo la flotta superiore, e stiamo vegliando infallibilmente sulle nostre coste e sui nostri porti". Al momento mi fermo qui perché la situazione si complica notevolmente. Esistono infatti tracce di una particolare iconografia italica di Argo Panoptes, il custode di Io ucciso da Ermes ed entrano in gioco fenomeni sincretici piuttosto complessi tra le figure di Argo ed Ermes, di Enea e Turno... mettendoci perché no in mezzo anche Evandro (figlio di Mercurio) e Pallante. Diciamo che sto radunando i pezzi di un puzzle...con la speranza di riuscire a metterlo insieme. Basandomi solo sul titolo dell'approfondimento dell'Anföldi leggo anche di un "Miracolo di Apollo" e qui brancolo quasi nel buio. Il riferimento potrebbe essere questo: Se qualcuno conosce altri "miracoli" di Apollo o può illuminarmi in altro modo gliene sarei infinitamente grato. Qualora il miracolo al quale si riferisce l'Anföldi fosse proprio questo l'ara inghirlandata che compare su questa serie potrebbe essere meglio vista con l'omphalos di Delfi e il tipo monetale potrebbe anch'esso essere visto come un auspicio di vittoria di fronte alla non certo totalmente neutralizzata minaccia gallica.2 punti
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Buonasera agli amici della sezione Regno d'Italia, è molto che non posto monete, non è facile infatti aggiungere pezzi alla collezione per via dei pochi pezzi, e cari che mi mancano, stasera però vi volevo mostrare una coppia che in realtà già avevo ma che ho sostituito. Il 25 centesimi è un taglio molto particolare che non ebbe molta fortuna, e venne subito sostituito per via della somiglianza al pezzo da 1 lira, argentando questi pezzi potevano infatti trarre in inganno. I soli due anni di conio il 1902 e 1903 restano un unicum per tutta la durata del Regno d'Italia. Saluti Marfir2 punti
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Buonasera a tutti, il mio 4 Cavalli del'89 si sentiva un po' solo, sono riuscito a trovargli compagnia, ho il piacere di presentarvi il mio 4 Cavalli del 1804. Aspetto vostri commenti. Saluti Alberto2 punti
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Il mio primo pacchetto di sigarette (110 lire) comprato con 11 pezzi da 10 lire che avevo racimolato a casa. Nazionali con filtro, pacchetto morbido da 10 sigarette troppo tempo fa.... Anch'io ricordo il gettone telefonico a 45 lire, in ogni caso veniva comunque accettato per 50 lire sino a quando non gli venne attribuito ufficialmente il valore tondo da 50.2 punti
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Nuovo arrivo in collezione : Obolo di Bianchetto II Tipo Filiberto I di Savoia (1472-1482)2 punti
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Una stampa molto blanda naturalmente, di questo biglietto se ne è parlato in questa discussione (sono presenti immagini di molti particolari), una Stringher/Accame (falsa od autentica) non passa di certo inosservata.2 punti
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Buongiorno Oggi condivido con voi questo pezzo appartenente alla mia collezione estense È una tipologia che si vede di rado in giro, e quindi oltre ad avere una quotazione di tutto riguardo, quando la si trova ci si deve accontentare. Penso comunque per la tipologia di aver preso un esemplare piacevole, con al dritto il profilo del duca ancora visibile nonostante questi scudi abbiano un conio per il dritto appunto molto basso. Il rovescio sta meglio con una bella aquila che porta fiera in petto lo scudo estense. Ha una bella patina che spero si noti dalla foto. Cosa ne pensate? Grazie a tutti quelli che commenteranno e un saluto al forum Marco Rovescio2 punti
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Questo è il bello di partecipare a un forum di numismatica: vedi apparire o riapparire esemplari quasi dimenticati!2 punti
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il peso pesava una doppia di Pisa, esso era contenuto in una scatola lionese, la sigla IB sta per Jacques Blanc e le lettere V D per cinque denari2 punti
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Ecco il rebus di Sem: usando PE da solo (invece P con gli anelli) si rende una scena più verosimile, dove il disegnatore non è legato a un particolare oggetto (perchè mai Sem dovrebbe roteare degli anelli? Non è un giocoliere!). A proposito dell'attore Paolo, negli anni '80 la rivista enigmistica "Penombra" bandì un concorso con tema "Follirebus", ovverosia giochi con chiavi assurde in prima o seconda lettura...ovviamente si poterono usare frasi altrimenti inusabili, con risultati di una comicità incredibile...magari una volta ne parliamo!2 punti
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Incensieri (thymiateria) raffigurati su monete: un campionario iconografico tutto da scoprire...2 punti
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1801 Regno di Sicilia - Ferdinando III° - 1 Grano Ancora oggi, dopo più di due secoli, si suole dire in Sicilia "ci'hai i grana?" (tradotto: hai i soldi?), in tutte le varianti possibili tipo: 'pi campari ci vonnu i grana (per campare ci vogliono i soldi).2 punti
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Buongiorno, vorrei condividere con voi il mio nuovo acquisto. La moneta è del ducato di Lucca, di Carlo Ludovico di Borbone (1824-1847). E' un Bolognino con data 1790. E' uno di quei bolognini che sono stati ribattuti nel 1835 con nuovi coni per sostituire i vecchi bolognini precedentemente ritirati in quanto logori. Desrizione: - dritto: pantera rampante con lo stemma coronato, affiancato da un ramo di lauro con 6 foglie. In basso all'interno di una cartella l'indicazione del millesimo (1790). - rovescio: San Pietro di fronte con le chiavi alzate. Intorno la scritta BOLOGNINO DI LVCCA e una rosetta a sei petali. - contorno rigato Cosa ne pensate?2 punti
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Ciao a tutti, vi presento il secondo "upgrade" preso già da diverso tempo. In pratica ardevo dalla voglia di migliorarla già nel momento in cui avevo acquistato il primo esemplare (che potete vedere in questo collegamento, parte integrante di un'interessantissima discussione sull'intera serie Capranesi) Non è un FdS, qualche grinza da conteggio e piccole pieghe angolari, ma dal momento che ormai volevo un primo decreto, meglio contentarsi) Sono sempre pienamente convinto che queste siano la serie più bella dell'intero periodo repubblicano. Le dimensioni e lo stile grafico raffinato rendono queste banconote veramente un'opera d'arte! ps. era questa la tipologia "primo tipo" che compariva nel celebre film "la banda degli onesti". Presenta una tonalità più giallina, differente dal secondo tipo.1 punto
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Buonasera a tutti, vi presento la nuova arrivata di Casa Borbone nella Collezione Litra68. Ferdinando II Piastra 120 grana anno 1834 Taglio inciso al Rovescio. AR. P/R 58. MIR 499/4. BB aspetto vostri commenti e foto delle vostre per confronto. Saluti Alberto1 punto
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Ciao Alberto, È un esubero di metallo dovuto a rottura del conio. Nella piastra di @Ledzeppelin81è appena accennato, mentre nella mia è al massimo della fuoriuscita di metallo. Stranamente somigliante al simbolo & ?1 punto
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Minuscola monetina d'oltre oceano di difficile reperibilità. 1902 Canada - Edoardo VII° - 10 Cents in argento .925 Moneta coniata dal 1902 al 1910. Per il 1902 ed il 1903 esistono due produzioni: la zecca reale di Londra (quella che presento) senza segno di zecca (1902 720.000 pezzi coniati - 1903 500.000 pezzi coniati) Le moneta prodotte a Birmingham (Heaton mint) presentano una H sotto i rami d'alloro (1902 1.100.000 pezzi coniati - 1903 1.320.000 pezzi coniati) Dal 1904 al 1910 sono state coniate senza segno di zecca (circa 15.000.000 di pezzi in totale) Allineamenti: 1902-1907: ↑↓ 1908-1910: ↑↑1 punto
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Zecca di Roma, quattrino con l'Immacolata in ellisse di raggi, emesso sotto papa Gregorio XV (1621-1623), Muntoni, 28.- Ciao Borgho1 punto
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E' già avvenuta la presentazione delle nuove banconote che saranno emesse nel 2024, a vent'anni esatti dalla messa in circolazione della serie attuale. Sulla 1000 è raffigurato il batteriologo Shibasaburo Kitasato, e sul retro la famosa xilografia "Sotto l'onda di Kanagawa". https://cdn.cnn.com/cnnnext/dam/assets/190409034031-file-japanese-yen-01.jpg Sulla 5000 c'è Tsuda Umeko, pioniera della scienza dell'educazione nel periodo Meiji. http://cdn.cnn.com/cnnnext/dam/assets/190409034835-file-japanese-yen-03.jpg Sulla 10000 si vede Eiichi Shibusawa, industriale che contribuì alla modernizzazione dell'economia giapponese, e sul retro la principale stazione ferroviaria di Tokyo. http://cdn.cnn.com/cnnnext/dam/assets/190409034838-file-japanese-yen-02.jpg Fra le caratteristiche di sicurezza ci saranno gli ologrammi 3D. La tanto discussa banconota da 2000, poco stampata e poco conosciuta nello stesso Giappone, rimarrà uguale ( https://cdn.internationalpress.jp/file/international-press-cdn/wp-content/uploads/2018/09/2.000.jpg ). In Giappone il contante è molto amato, usato spesso anche per pagamenti di notevole entità: secondo gli ultimi dati disponibili, risalenti al 2016, solo il 20% delle transazioni era elettronica. Piccolo glossario: 円 YEN (pronuncia: en), "oggetto rotondo". 日本銀行 NIPPON GINKO (pronuncia: nippòn ghincoo), "Banca del Giappone".1 punto
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1998 PADOVA 71a ADUNATA NAZIONALE ALPINI Bronzo, aut. BERTOLETTI1 punto
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Solo ora ho avuto di resto le mie prime 10 stampate da F (la filiale bulgara della Oberthur), che non sono molto diffuse. Due banconote, una il giorno dopo l'altra... strane coincidenze1 punto
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Grazie per le conferme! Complimenti di nuovo per il tuo percorso Modenese1 punto
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@ilnumismatico Ciao fabrizio è sempre un piacere ricevere i tuoi interventi. Il mio in mano lo valuto attorno al qspl, l'esemplare che avevo già preso come paragone della varesi è migliore sia al dritto che al rovesciooltre al fatto che il conio mi pare meno logoro (esempio il valore 103).... Meglio di spl classificata potrebbe in mano anche essere spl/fdc...insomma direi eccezionale per il tipo. Nella prossima nomisma ci son parecchi ducati e mezzi ducati ma di scudi come questo ahimè nemmeno uno?.... È a tutti gli effetti il taglio in argento più raro di tutto il 700 modenese e compare davvero di rado. Un salutone Marco1 punto
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Bentornato @Poemenius, è stata una lieta sorpresa ritrovarti, questa è un grande giornata! Arcangelo1 punto
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Vi mostro un 50 Lire Barbetti Decreto falso d'epoca, (non annullato ) che postai tempo fa in una discussione apposita. I falsi d'epoca sono molto interessanti, ed una discussione incentrata su una raccolta organica ha sicuramente uno spessore storico-numismatico non indifferente1 punto
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Salve a tutti. Appena arrivato l'ultimo numero questa mattina. Complimenti a tutti gli autori per i lavori presentati. Trovo particolarmente interessante il contributo di @King John, anche perché anni fa volevo intraprendere uno studio simile, ma molto più circoscritto. Non mi resta che dedicarmi alla lettura, ora.1 punto
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questi sono i falsi d'epoca presenti nella mia collezione. Il biglietto da 10000 Michelangelo proviene da uno scambio con un collezionista, ne parlai all'epoca in questa discussione https://www.lamoneta.it/topic/71136-10000-lire-michelangelo-falso-depoca/ La falsità del pezzo da 50000 venne scoperta al momento del versamento in banca. Piuttosto che ritirarla e verbalizzarla, la banca preferì annullarla e restituirla al malcapitato. Si tratta di un falso di ottima fattura, tale da sfuggire facilmente ad uno sguardo superficiale.1 punto
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20 lire Littore 1927....anche qui il valore dipende dalla conservazione. Ma perchè non continui la passione del nonno? Se inizi a studiarle vedrai quanto c’è dietro, al di lá del valore.1 punto
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Riprendo questa discussione per segnalare che l'articolo pubblicato in seguito a questa discussione è ora disponibile in pdf e scaricabile gratuitamente al seguente collegamento: https://www.academia.edu/40423261/Mantova_Un_inedito_denaro_mantovano_del_X_secolo_a_nome_dei_re_Ugo_e_Lotario Voglio qui nuovamente ringraziare tutti coloro che qui sul forum e privatamente hanno voluto dare il loro contributo allo studio di questa enigmatica moneta. Voglio in particolare ringraziare Federico Pigozzo @mfalier a cui va attribuito il merito della decriptazione proposta, di tutta la ricerca d'archivio (immagine dell'originale diploma di Lotario II compresa) e l'impegno per la pubblicazione. Ancora ricordo con grande piacere l'istruttivo e stimolante pomeriggio trascorso insieme a studiare questo minuscolo tondello e a confrontarlo con rare monete veronesi e veneziane... ? Buona lettura! Mario1 punto
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Buonasera, mi piace molto quella del Sud Africa. Saluti Alberto1 punto
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L' orecchio di Dio. Greek JUDAEA, Achaemenid Province (Yehud). Anonymous. Circa 375-332 BCE. AR Gerah – Twenty-fourth Shekel (6mm, 0.38 g). Ear (of God?) / Falcon upward, head right, wings spread; [YHD (in Phoenician) to right]. MCP dies O1/R2; Meshorer 18; Hendin 1061; HGC 10, 440; Bromberg–; Shoshana –; Sofaer –; Spaer –. Good VF, find patina. Very rare.1 punto
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Buongiorno a tutti, @paoloilmarinaio Grazie per aver condiviso le tue belle Piastre. Nell'attesa che altri utenti ci facciano ammirare le loro 1834 per integrare e arricchire la discussione di @Litra68 Vi ri-faccio vedere il mio falso d'epoca in lega di metalli bianchi.... Che all'epoca avrà sicuramente fatto piangere un bel po' di sprovveduti. Auguro a tutti un buon inizio di settimana.1 punto
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FILE DI RIEPILOGO IN FORMATO XLSb AL 19/09/2025 Aggiornamento al 2025 09 19.xlsb1 punto
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Condivido anche la 1834 con la contromarca BOMBA. Impressa come sfregio sul collo del Re "come un collarino."1 punto
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Buonasera, Questa Piastra del 34 è stata la prima per questo millesimo ad entrare in Collezione.1 punto
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Queste monete in MB hanno un fascino che nessun MS70 del novecento mai avrà.... P.S. La foto del millesimo 1717 manca pure al nostro catalogo; se vuoi contribuire... https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-MORI/101 punto
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Grazie mille! Sono veramente commosso dalle tue parole e sono certo che tu potresti realizzare lavori molto più che degni (lo so perché ho letto spesso i tuoi interventi) Per scrivere il libro ho impiegato circa tre anni spesi, oltre che nella scrittura, a leggere e studiare vari testi, sia antichi che moderni. Penso che per la scrittura di un testo storico/numismatico serva documentarsi in modo meticoloso (come ho cercato di fare), giustificare ogni affermazione senza dare nulla per scontato e non accontentarsi di quanto già scritto da altri sull'argomento (che comunque va tenuto in altissima considerazione). Alessio1 punto
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Oggi vi mostro quella più nascosta nella foto: un bel mezzo scudo del 1612, patina policroma con tracce innocue di ossidazioni, bel modulo ampio e ottimi rilievi seppur con qualche salto di conio al rovescio e una frattura avvenuta in fase di coniazione Ditemi la vostra! Un saluto1 punto
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Ciao @azaad, grazie del tuo commento e sei riuscito a cogliere l’essenza della mia collezione Lascio in allegato il dritto, il rovescio è leggermente migliore a mio avviso, ma fu amore a prima vista, moneta gran l’altro corredata di bella patina antica1 punto
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Nulla da aggiungere all'ottimo intervento di Caio Ottavio. Moneta estremamente rara: mancante anche nella famosa collezione RBW. Un grazie per il voler postare la foto nel catalogo online. Per l'inserimento nella scheda: si vuole inserire le immagini in forma anonima oppure con un nome (o nickname)?1 punto
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Salve @fapetri2001 Non sembra essere una moneta appartenente alla serie anonima, perché al di sopra della prua vi è il monogramma AV, come hai ben letto anche tu. Ipotizzo, quindi, possa trattarsi di qualcosa di simile: Semisse in bronzo coniato a Roma tra il 194 ed il 190 a.C., gens Aurelia. D/ Testa laureata di Saturno a destra. Dietro, S (indicazione del valore). R/ Prua di nave a destra. Sopra: AV in nesso; davanti: S (indicazione del valore) e in esergo: ROMA. Rif.: Crawford, p. 212, n. 136/3; Babelon, Aurelia, p. 236, n. 3. Si tratterebbe di una moneta molto rara: il Crawford ne elenca solo 3 esemplari conservati a Parigi, mentre sui cataloghi del Forum è data R5, con un diametro di 26 mm ed un peso di 13,8 g. (è indicata la stessa foto riportata dal Crawford II, tav. XXIV). Il Crawford a p. 51 dice che la serie bronzea della gens Aurelia si basa su uno standard ponderale avente un asse dal peso di 36 - 31,5 g., il che significa che un semisse peserebbe tra i 18 ed i 15,75 g. Il tuo esemplare rientrerebbe benissimo in questo range di peso. Inoltre, lo stile della prua sembra coincidere con questa rara emissione, in particolare da quella sorta di "triangolo" che si vede sotto la lettera A del monogramma. In attesa di ricevere anche altri pareri, ti indico di seguito il disegno pubblicato in Babelon ed il link alla scheda dei nostri cataloghi: https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G16/131 punto
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