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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/29/19 in Risposte
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Frugare nei box dei turchi con mille monete non mi delude mai. E in questa giornata piovosa mi sono portato a casa un Buono da 20 Centesimi 1906 da brividi. Le foto non rendono ma vi assicuro che luccica , riflette ed il bordo taglia, peccato solo per la macchiolina nera ed il graffio sul sopracciglio sinistro. E si, l'ho pagato 1 euro4 punti
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Il primo, Arcivescovo di Otranto (1155 - 1179) con il secondo,forse monaco basiliano nel monastero di Casole, promossero e realizzarono tra il 1163 ed il 1165 il grande mosaico policromo che ricopre pressochè interamente il pavimento delle navate, del presbiterio e dell'abside della Cattedrale romanica di Otranto . Opera ragguardevole dell'arte musiva medioevale, la rappresentazione si sviluppa su tre alberi della vita sui cui rami si collocano le diverse figurazioni, che abbracciano dai temi delle Sacre Scritture a quelli del mondo classico (Alessandro), fino a quelli del mondo medioevale dei cicli bretone e cavalleresco (Re Artù) . I due 'autori', citati in due cartigli nel mosaico, sono probabilmente il committente, l'Arcivescovo Gionata, ed il sovrintendente all'esecuzione, il monaco Pantaleone : quest'ultimo, per alcuni, è stato ipotizzato tra gli esecutori materiali dell'opera .3 punti
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Per il Principato di Monaco: Un Franco del 1924 e 10 Franchi bimetallico del 19893 punti
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Bellissimo lo Ziani che ti sei aggiudicato, complimenti @fabry61!!! Ed è interessantissima la particolarità dei tre globetti tra l'asta e il vessillo... che volesse rappresentare i tre "laccetti" con i quali la bandiera viene legata all'asta, posti, come accade anche alle nostre bandiere sui pennoni,nella parte alta, mediana e bassa?3 punti
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Quest'anno ricorre il cinquantenario. Il cinquantenario del più famoso passaggio pedonale. (sembra ieri)2 punti
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Ciao a tutti, vi presento la mia prima bizantina: un XX Nummi di Costante II per Napoli. Prima un pò di storia ( fonte:: http://www.accademianuovaitalia.it) Lo storico tedesco Ralph-Johannes Lilie così riassume questo strano episodio nella sua importante opera «Bisanzio. La seconda Roma» (titolo originale: «Byzanz. Das zweite Rom», Berlin, Siedler Verlag, 2003; traduzione italiana di Giorgio Montinari, Roma, Newton & Compton Editori, 2005, pp. 97-99): "In questo periodo [cioè verso il 662] si ebbe una delle azioni più bizzarre dell'ormai trentenne Costante II. Nell'estate del 662 egli riunì l'esercito e, passando per Tessalonica, marciò su Atene,, dove fece una breve sosta, per procedere poi verso occidente e approdare infine in Italia. Qui assediò, senza successo, la longobarda Benevento e si diresse poi verso Roma, dove fece un ingresso trionfale in quanto primo imperatore d'Oriente a recarsi in visita nell'antica capitale, dopo la divisione dell'impero nel 395! Lo scalpore fu corrispondente all'entità del fatto. Ma l'imperatore si trattenne per poco anche nella Città Eterna. Dopo aver estorto un contributo consistente a Roma (si dice che abbia portato addirittura con sé i tetti di rame delle chiese), voltò le spalle alla città e al papa e si recò in Sicilia, dove dichiarò sua capotale Siracusa e dove, nel 668, fu assassinato da un membro della sua corte. La motivazione di tutto questo è sconosciuta. Ma cosa voleva Costante in Italia? Molti sono stati gli interrogativi sulla questione, ma non esiste ancora una risposta definitiva. Forse aveva intenzione di liberare dai Longobardi l'Italia? In realtà si impegnò appena contro di loro, . Già l'assedio di Benevento rese evidente la debolezza delle truppe bizantine e Benevento era soltanto un piccolo principato dell'Italia meridionale. Se l'esercito imperiale non aveva conseguito la vittoria in questo caso, come poteva pensare di prevalere sul re longobardo nel Nord Italia e di riconquistare i territori lì situati? Ma Costante non tentò neanche un'impresa del genere, ma si diresse velocemente verso la Sicilia, che pareva più sicura. Voleva, come si è supposto, predisporre un catenaccio contro la penetrazione araba nel Mediterraneo occidentale? Ma la forza di Bisanzio era concentrata in Oriente, le sue province occidentali (il Nord Africa, la Sicilia, la Sardegna e alcune altre isole) erano, al confronto, più piccole e deboli militarmente. Inoltre Costate non aveva alcun motivo per fornire il suo sostegno ai Visigoti e ai Franchi, per non parlare del fatto che questi due popoli non rientravano, già da lungo tempo, nella sfera d'interesse di Bisanzio. Forse le motivazioni dell'imperatore sono da ricercare piuttosto nell'ambito privato. Sembra che Costante godesse di scarsa popolarità a Costantinopoli. I suoi insuccessi contro gli Arabi, come la sua politica in campo religioso, gli garantirono la simpatia di pochi amici. Gli ortodossi avevano espresso tutto il loro odio per l'imperatore per la crudele punizione inflitta a massimo e ai suoi seguaci, con la loro conseguente morte , come per la morte di papa Martino I durante l'esilio in Crimea. L'uccisione, imputata al suo volere, dell'amato fratello minore Teodosio nel 660, incrementò ancor di più l'astio contro Costante. A Costantinopoli. Potrebbe essere quindi che egli vagheggiasse di ricominciare una nuova vita in Occidente e ritenesse, negando totalmente la realtà, di incontrare maggior favore in Sicilia che a Costantinopoli. Egli chiese alla mogie e ai figli di raggiungerlo, ma questi furono fermati dall'opposizione dei governatori della capotale. Così Costante fu tagliato fuori in modo definitivo. Non si ostinò a fare ritorno a Costantinopoli, ma continuò il suo soggiorno in Sicilia. Anche se fosse vissuto più a lungo non avrebbe più potuto esercitare alcuna influenza sul corso politico dell'impero. Il temporaneo spostamento della residenza imperiale in Occidente rimase un episodio senza conseguenze.»2 punti
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io sono veneto, ma, se mio padre avesse chiesto la mia opinione quando nacqui, avrei preferito nascere friulano. Solo i friulani riescono a spiegare con arguzia tanti strani fenomeni: A lavà il cjaf al mus si bute vie la aghe, e si infastidis le bestie. (per chi non conosce il friulano, riporto la traduzione in veneziano: A lavarghe ea testa all'aseno se perde acua e anca saon)2 punti
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Luca costa, aiutami a capire... il 18 aprile 2017 scrivi: Ciao a tutti mi chiamo Luca e ho 34 anni. Ho un iniziato da poco (due mesi circa) a collezionare ed appassionarmi alle monete. il 24 agosto 2019 scrivi: Ormai colleziono (e vendo) monete da 15 anni ma non finisco mai di stupirmi e di meravigliarmi quando ne trovo alcune così belle, quasi perfette. Questa "cronodiscrepanza" , che per altri versi la teoria della relatività spiegherebbe, per me che sono semplicemente galileiano suona anomala. A meno che non vi siano 2 utenti di nome Luca costa, nel qual caso il buon reficul dovrebbe preoccuparsi di un baco (bug) del software così corposo.2 punti
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Carissimi, mi sono aggiudicato un lotticino all'ultima asta Rauch, un bel grosso di Lorenzo Tiepolo https://www.hdrauch.com/site/de/elive.php?akcija=showSingleLot&what=goStart&a_sn=e31&a_gid=8525&a_pid=710&ad_id=64600. La moneta mi ha colpito per il buono stato di conservazione, con dei rilievi considerevoli vista l'età, e per la particolare patina, che, in mano e sotto la luce giusta, da una fortissima caratterizzazione alla moneta. Mi ritengo perciò molto soddisfatto La moneta ha un diametro di 20mm, pesa 2,04g con assi a 180°, ed è stata classificata dalla casa d'asta come qspl. Sto compilando la mia consueta scheda di identificazione di questa nuova arrivata in collezione, e ne approfitto per segnalarvi alcune particolarità e provi alcuni dubbi (sul link sovrapostato è riportata la foto del tondello ad altissima risoluzione con possibilità di zoomare): Dritto 1) In legenda, la "A" di LA non è affatto stata coniata, sembra quasi non si sia in quel punto impresso il conio lasciando dell'esubero di metallo... E' corretta come ipotesi? 2) La croce, a mio parere, sembra di tipo templare, o, meglio, di tipo patente o pattée, ovvero è composta da braccia perpendicolari strette al centro e poi svasate verso le terminazioni... E' segnalata anche da Andrea Keber nella sua classificazione del Grosso Tiepolo a pag. 68 del suo Le monete della Serenissima – da Vitale Michiel II a Cristoforo Moro [ @ak72 sto studiando e non poco ] Rovescio 3) Viste le condizioni generali della moneta per entrambi i versi, mi domando se il "cuscino" (giusto?) del bracciolo sinistro e parti delle vesti sia usurato o se soffra di debolezza di conio visto che il piede sinistro del Cristo presenta praticamente distinguibilissime le dita del piede (Ps: lo stesso discorso vale al dritto per la non precisa lettura dei nasi del doge e di San Marco e per la copertina del Vangelo... sempre usura o debolezza di conio?). 4) Discorso che so che avete già più volte affrontato nelle varie discussioni, ma a me fa molto sorridere che si siano dimenticati (nel senso di "non ricordano più cosa significasse quel particolare figurativo") del codino sulla spalla sinistra del Cristo, che ormai viaggia per conto suo. Grazie anticipatamente a chi vorrà dedicarmi un po' del suo tempo e condividere idee ed opinioni.2 punti
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In questo "oggetto" mi ero imbattuto tempo fa ma non ricordavo assolutamente come diavolo si chiamasse e cosa fosse... per colpa tua non ho dormito! La notte poi porta consiglio... Si tratta di un incensiere o Thymiaterion e ricordavo bene circa l'origine. Cimmerian Bosporos, Pantikapaion AR Diobol. Circa 200-150 BC. Laureate head of Apollo right / Thymiaterion; ΠΑ below. https://www.coinarchives.com/a/lotviewer.php?LotID=1533616&AucID=3189&Lot=385&Val=25eb1fdd3adebb46895bd3913dce53dd2 punti
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ok allora ti do la spiegazione lunga…. 1 - non è che tutto ciò che appare brutto è vandalo… questa concezione è fortunatamente andata scemando a metà del XX secolo, ma tuttavia è una di quelle cose che sono dure a morire…. 2 - la definizione della monetazione di Trasamondo e degli altri regnanti vandali è complessa, ma non apro il capitolo qua perché la tua non è di Trasamondo, non è cartaginese e non è vandala 3 - per le classificazioni suggerisco di consultare altri testi 4 - vendere una moneta come "vandala" fa sempre aumentare l'interesse… e comunque la classificazione di questa roba si basa spesso ancora su testi del 1911 tipo il Wroth … peccato che siamo nel 2019.... La tua moneta è un esempio classico dello stile della zecca di Roma della prima metà del V secolo… di questo sono certo al 100% guardati se non il RIC, quantomeno ""Cepeda Due ripostigli monetali di V secolo d.C. rinvenuti a Roma. Villa Giulia, 1922 - Pratica di Mare, 1967, Bollettino di Numismatica 16-17, 1991, pp. 7-199" ora… al rovescio è evidente IA AV, quindi non è una Salus, ma una Victoria avg…. zecca Roma, officina fuori tondello potrebbe essere di Onorio, Teodosio II (Giovanni per) o Valentiniano III, tuttavia, la posizione della V al dritto davanti al naso mi fa propendere per quest'ultimo. trattasi quindi di una Victoria Avg romana probabilmente di Valentiniano III da Cepeda te ne metto una a caso…. saluti Alain2 punti
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Salute domenica scorsa,in chiesa,nella prima lettura,dal libro del profeta Amos ,ad un certo punto è citato il Siclo. Ai tempi di Gesù Gerusalemme era "gemellata"(usando un termine odierno) con Tiro e si utilizzava per gli cambi commerciali il Siclo di Tiro che è la moneta argentea(i famosi 30 Denari) con cui venne corrotto Giuda al fine di tradire Gesù. Ho voluto aprire questa discussione per sottolineare il fatto che anche nelle sacre scritture e nei Vangeli sono citate le monete e perchè si nomina,in questo caso,proprio il Siclo testimonianza storico-numismatica che ne attesta la circolazione in tale periodo. Salutoni odjob1 punto
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Ciao Al Cordusio spesso si trovano monete interessanti, in un caso anche monete rare. Soddisfatto1 punto
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avevo letto il tuo articolo e quando ho visto la moneta in asta ho voluto proportela...non e' stato proprio un caso. Roberto1 punto
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Sembrerebbe questa: Basil II and Constantine VIII, AE Class 2 anonymous follis. 976-1028 AD. IC-XC to left and right of bust of Christ, facing, with nimbate cross behind head, holding book of gospels, sometimes with dots in centre of book's border, five dots in the limbs of the cross / IhSUS XRISTUS bASILEU bASILE in four lines, ornament below. SB 1813.1 punto
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Non solo per un collezionista di Augusto... la magnificenza dell'essenzialità.1 punto
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sono passati un po' di anni, forse una cinquantina... mamma mi ha mandato a fare una commissione, per andare in centro c'era il filobus con il bigliettaio e sul banchetto aveva una piastra di ferro dove faceva cadere le 500 lire a sentire se suona l'argento. il bigliettaio (una donna cattiva) mi ha detto che noi ragazzi veniamo sempre con le 500 lire sapendo che probabilmente non ha il resto, forse il biglietto costava 50 lire o forse meno, non ricordo. Mi ha fatto scendere alla prima fermata perchè non voleva darmi il resto. Purtroppo quel giorno mamma non aveva altri soldi in casa, abbiamo provato ma è andata male. beh quattro passi a piedi non fanno male a nessuno Tennison1 punto
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beh, più che fortuna ho fatto esperienza e confronti negli anni e lui è sempre risultato il più a buon mercato......ma non è una mia esclusiva, chiunque se ne può servire ed è sempre presente nei maggiori convegni, peccato non abbia un sito.? Per il resto ho dimenticato di indicare che eventuali costi di spedizione non sono stati considerati. Nessun problema, allego la tabella Euro monete.xlsx1 punto
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Riguardo agli assi dei coni, ti confermo che Venezia adottò quelli incavigliati per la coniazione dei grossi "Matapan" e dei ducati d'oro fino alla metà del XIV secolo, poi proseguì la coniazione con conii semplici o liberi. Esempio di conio semplice (a) e incavigliato (b) Altro tipo di conio incavigliato (c)1 punto
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Passerà tra poche ore in asta NAC 116 al lotto 71, un accattivante, piuttosto raro tetradramma di Terone di Macedonia . Di questa rara tipologia, unisco, da 'Wine and Coins in Ancient Greece' di Franke & Marathaki, il solo diritto di un esemplare nel Museo di Berlino .1 punto
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Bentornato dalle ferie. Magari non sparare subito a zero su un utente abbastanza nuovo che forse non conosce ancora il tuo passatempo. Se dici che è un rough fake, ci dici almeno quale moneta araba dovrebbe falsificare?1 punto
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Quando ripenso al "primo ricordo" che ho con la Lira, mi viene in mente il circo... Quando ero bambino, ed i miei genitori ci portavano al circo, il resto del biglietto ci veniva regalato da nostro padre... Quando avevo fra le mani quella moneta da 5 lire, in cui è raffigurato un delfino, associa o quella Moneta ad una sorta di "gettone" legato al circo stesso. Beata gioventù ?1 punto
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Ciao genny, a quanto è stata venduta..?! Era citata la variante..?! Ne ho una anch’io, se mi fa postare le foto le metto... questa è la quinta conosciuta...!1 punto
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Forse sono nate su basi diverse. Le coniazioni del 1923 avevano valenza propagandistico-celebrativa e lo stato voleva "spingerne" la vendita al maggior numero possibile di utenti, che fossero o meno interessati alla numismatica (alla fine il valore non si discostava troppo da quello dell'oro). Evidentemente 15 anni dopo questo obiettivo non era più necessario, dal momento che la celebrazione del potere passava attraverso canali differenti (una società ormai strutturata sull'ordine fascista, radio, cinegiornali, ecc.). Le monete dunque sono state prodotte solo e unicamente su richiesta degli appassionati numismatici.1 punto
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Gli unici punti in verticale ben definiti sono questi.... Al centro dello stemma. Ma sono punti di compasso.1 punto
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Qualcosa come questa: https://www.numismaticaranieri.it/archivioscheda/12242-roma-clemente-vii-giulio-demedici-1523-1534-quattrino.aspx1 punto
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In ogni caso nel v. a cui si fa riferimento il siclo è citato come unità di misura in parallelo con l'efa e non come moneta. «Ascoltate questo, voi che calpestate il povero e sterminate gli umili del paese, voi che dite: “Quando sarà passato il novilunio e si potrà vendere il grano? E il sabato, perché si possa smerciare il frumento, diminuendo l’efa e aumentando il siclo e usando bilance false, per comprare con denaro gli indigenti e il povero per un paio di sandali? Venderemo anche lo scarto del grano”». Altri interventi nel forum in tema possono essere trovati qui1 punto
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Io credo che le due monetazioni sulle quali c'è ancora molto da dire sono appunto quella bizantina e quella longobarda. Molto si è scritto ma molte cose restano da chiarire. Ben ritrovato a @Poemenius1 punto
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Ciao @Naghicol Sul rovescio direi che sia rappresentata la PIETAS stante a sinistra davanti ad un altare con il fuoco acceso, con il braccio destro teso sopra di esso e che ha una ciotola contenente profumi nella mano sinistra (direi nell'atto di compiere un sacrificio). Mi sembra questa: RIC 1755 Notavo però che nel campo destro della tua moneta si vede quella che sembra una lettera "C" (che potrebbe essere parte del S-C dei bronzi), ma rovesciata. Vediamo se qualcun altro ci può aiutare. Buona domenica. Stilicho1 punto
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@Saturno posted a 1989 Polish 500-zlotych as a sad reminder of the 80th anniversary of the opening of WWII in Europe. @Arka and @Sixtus78 followed, noting that tragic anniversary seemed to be passing without much mention. There has been no activity on that thread since…. https://www.lamoneta.it/topic/180783-polonia-500-zlotych-1939-1989/ I remember when I was a boy—it’s been more than 50 years ago now—that in a discussion with my Dad about WWII, I exclaimed something like, “Well, we’ve finally learned our lesson!” Again, I was just a boy, but I recognized the sadness that overtook my father in that moment. Then, speaking to me in a voice I can remember still, with that sort of quiet seriousness that penetrates even the happy fog of boyhood—“I hate it for you son, but if you live long enough, you’ll see it all being forgotten.” Pop was right, of course. But God how I wish he had been wrong. The lessons of the 1930s and ‘40s were just too expensive for all of us to forget. So in this tiny corner of the planet, I won’t forget, not today, anyway—my coins won’t let me. Without blame for any particular country or people, but only in a plea for remembrance—two entries from my coin-notebook…. x: The war had begun in Europe the year before, but not until May 1940 was the die actually cast. This Berlin-mint 1940a 50-reichspfennig was there—right there—in the middle of that cascade of world-changing events. (xx) x: By the time this aluminum 50‑reichspfennig was coined at Berlin in 1943, Hitler’s and Himmler’s death‑factories were operating at peak horror, in the ugly efficient shadows of what Churchill called “the lights of perverted science.” When new, this innocuous‑looking piece of stamped aluminum would buy a kilo of human hair from the Nazi S.S. A kilogram of human hair—2.2 pounds of “output” from a Nazi death camp. (xx) v.1 punto
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Buongiorno, Ho notato che i doppi punti nelle monete di Ferdinando IV si presentano ben definiti solo quando sono in orizzontale: Tarì 1798 ET.. Magliocca 365/b Carlino 1798 SICIL.. Magliocca 366 10 Tornesi 1798 SICILIAR.. Magliocca 367 6 Tornesi 1800 A P ET.. Magliocca 383/a In quelle monete in cui sono in verticale, il secondo punto è sempre evanescente o poco marcato. Ripeto, questa è una mia opinione personale.1 punto
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Piccolo ot Lavorando come operatore ecologico da oltre 22 anni quante volte sollevando un sacchetto di spazzatura sono uscite delle monete,a volte le ho salvate riconoscendo il tintinnio tra di loro nel sacco dell'immondizia. Purtroppo la gente le butta ed effettivamente finiscono la loro vita in una discarica. Sarebbe bello poterle salvare tutte ma è impossibile. Fine ot1 punto
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Buonasera a tutti, appena passate in asta ACM, piastra 120 grana 1798 doppio punto...1 punto
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Salve amici ,il peso è di 3,3 gr. Confermo per la pulizia, si nota anche dal colore probabilmente lasciato da uno spazzolino di ottone. Grazie per i commenti.1 punto
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A proposito: Ecbatàna o Ecbàtana? Mi sarebbe venuta la prima, con l’accento sulla terza sillaba, ma ho visto poi che la giusta accentazione è sull'altra, come in greco Ἐκβάτανα che letteralmente significa "luogo di riunione". Fu a Ecbàtana che un giorno in cui si stavano preparando i festeggiamenti per l’arrivo dell’autunno, Efestione, di gran lunga il più caro di tutti gli amici di Alessandro Magno, allevato alla pari con lui e custode di tutti i suoi segreti, si ammalò. Tutto cominciò con la febbre a volte alta, a volte bassa che si alternò per alcuni giorni, ma quando si pensava che Efestione stesse meglio, ritornò una febbre altissima che lo stroncò. Morì tra le braccia di Alessandro che urlava di dolore fino a quando i suoi servitori e fedeli non riuscirono a staccarlo. Il dolore per la perdita fu tale che Alessandro entrò in un periodo di profonda depressione, nel quale tutto ciò che lo circondava gli era indifferente e i progetti di viaggi e conquiste finirono nel dimenticatoio. Ordinò che tutte le criniere dei cavalli fossero tagliate in segno di lutto, che tutto l’oro e l’argento fosse verniciato di nero, sempre in segno di lutto, e che il medico che aveva cercato di curare Efestione fosse arrestato, impiccato e che il suo corpo fosse poi inchiodato ad una croce. Il rito funebre si sarebbe svolto a Babilonia con la cremazione del corpo. Alessandro fece costruire una pira altissima e riccamente decorata: ogni lato della base misurava duecento metri ed era rivestita di bellissime piastrelle. Mano a mano che si saliva, la pira andava assottigliandosi. Lungo le pareti erano scolpiti nel legno bassorilievi, scene di guerra con arcieri e guerrieri; poi torce lunghe sei metri, adornate da aquile e serpenti, quindi una scena di belve e cacciatori dorata. Subito sopra trofei d’armi, ancora più su elefanti, leoni e ghirlande. In cima si intravedevano sirene alate e grosse e lunghe bandiere cremisi pendevano svolazzando verso il basso. Quando il corpo di Efestione venne trasportato in cima alla pira, le sirene intonarono il canto e continuarono a cantare fino a quando non scesero di sotto. Avanzò Alessandro con una torcia accesa in pugno fino alla base della pira dov’erano nascoste tra le colonne fascine di paglia e erba secca; lanciò la torcia e le fiamme guizzarono. Gli amici di Efestione fecero altrettanto e le fiamme salirono a spirale fino alla cima dove il corpo di Efestione fu avvolto dalle fiamme, fino a quando, con un fragore, la torre iniziò a cedere, la bara scomparve all’interno e bruciò fino al mattino.1 punto
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Comprato oggi. Non ha la completezza del Gigante - di preunitario c'è solo Savoia e Stato Pontificio - ma le foto sono belle e sono presenti due sezioni che a loro volta mancano nel Gigante, ossia Pio VI per lo stato Pontificio e i Savoia a partire da Carlo Emanuele III. Si vede che siamo ancora alle prime edizioni perché ci sono alcuni refusi anche a livello strutturale (per esempio per la monetazione di Pio VI invertono sempre la colonna delle rarità con quella dei riferimenti bibliografici), e forse si potrebbe migliorare qualcosa nella grafica (che per esempio nel Gigante è più chiara), comunque credo sia un catalogo che merita di essere acquistato. Oltretutto promettono aggiunte e aggiornamenti costanti nelle prossime edizioni, e questo potrebbe dare una marcia in più rispetto ai cataloghi tradizionali, che sono invece sempre molto più statici.1 punto
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Ma se vi scoccia così tanto perché rispondete? Se non siete d'accordo con i modi di porsi dei nuovi utenti non rispondete alle loro richieste e basta... Sarò sincero, personalmente trovo più fastidioso le risposte con punzecchiature piuttosto che le richieste senza buongiorno per favore e grazie dei nuovi utenti...1 punto
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Accidenti! Sbadato come al solito, ho dimenticato di pubblicare il rovescio. Provvedo ora:1 punto
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Anche a me sono arrivate 2 giorni fa, e come al solito non se ne salva una... Ora sarei curioso di sapere se sono solo io lo sfigato e questo bronzital incomincia a starmi proprio antipatico, un materiale migliore si poteva scegliere. E guardate la Vergine, si vede lontano un chilometro che gli da fastidio il fogliame sulla capigliatura... oh mi signur1 punto
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Nasce e chiude la sua esistenza in Chiusdino di Siena tra il 1148-52 ed il 1181 . Probabilmente di nobile famiglia, è accreditato dagli agiografi di una gioventù trascorsa in violenza e dissolutezza fino all'incontro con due apparizioni dell'Arcangelo Michele : queste indirizzano la sua restante vita all'eremitaggio che gli varrà, a soli quattro anni dalla morte nel 1185, la canonizzazione a Santo . La larga devozione a San Galgano fa si che per decisione del Vescovo di Volterra Ildebrando Pannocchieschi, in località Montesiepi di Chiusdino ad opera dei Cistercensi, venga costruita tra il 1218 ed il 1288 una grande abbazia dedicata al Santo . Tra i sec. XIV e XV le gravi crisi e calamità di quei tempi portano all'impoverimento dell'Abbazia la cui chiesa, bell'esempio di stile gotico, priva anche delle normali manutenzioni decade rapidamente in rovina restandone ad oggi le pur suggestive sole murature principali, prive delle volte e del tetto crollati . Nella stessa località, vicina all'abbazia, esiste la rotonda, la chiesa dell'eremitaggio di San Galgano nella quale è conservata una roccia con infissa una spada : è leggenda che si tratti della spada da Cavaliere di Galgano, da lui stesso infissa nella roccia come segno della svolta della sua vita .1 punto
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A mio parere le tirature delle 20 e 100 lire fascione sono state alte perchè il regime ha stabilito una quantità di 20.000 pezzi, tutto qui, e non in base a richieste di privati. La prova a mio parere è che nei famosi barili sono presenti 5.000 fascioni. Saluti Marfir1 punto
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Gran bella domanda, @petronius arbiter, che stimola la curiosità e la voglia di fare qualche ricerca. Allora, come ben sai, il valore monetario dell'oro, fino al 1971, non aveva niente a che fare coi mercati, venendo fissato (in base a criteri che ancora non arrivo a capire, non essendo io un economista) in modo del tutto arbitrario. Ad esempio, leggi questa nota (che non mi ricordo più dove ho trovato): Il prezzo dell'oro è rimasto notevolmente stabile per lunghi periodi di tempo. Ad esempio, Isaac Newton, come maestro del Regno Unito Menta, ha fissato il prezzo dell'oro a L3.17s. 10d. per oncia troy nel 1717, e rimase effettivamente la stessa per due secoli, fino al 1914. L'unica eccezione è stato durante le guerre napoleoniche dal 1797 al 1821. Il prezzo ufficiale del governo USA oro ha cambiato solo quattro volte dal 1792 ad oggi. A partire da $ 19,75 per oncia troy, elevato a 20,67 $ nel 1834, e $ 35 in 1934. Nel 1972, il prezzo è stato portato a $ 38 e poi a $ 42,22 nel 1973. Un sistema di prezzi a due livelli è stato creato nel 1968, e il prezzo di mercato per l'oro è stato libero di fluttuare da allora. Dalla curva qui riportata (e dal dettaglio ingrandito), si può vedere come l'oro, nel 1928, fosse quotato a 20.67 $/oncia. Tramite le tabelle di rivalutazione gentilmente offerte dalla rete, si arriva a scoprire che, nel 1928, ci volevano ca. 19 Lire per fare un dollaro; a questo punto il conto è subito fatto: il 20 lire contenva 72.8 Lire di oro, il 100 lire conteneva 366 lire di oro. Se non ho sbagliato i conti, e se le informazioni fornite dalla rete sono veritiere, allora si può desumere che, nel 1928, l'IPZS d'allora aveva la mano più delicata di oggi nel fare la cresta. salve.1 punto
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