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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/02/19 in Risposte
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It is a crude fake → there is no minting process. the coin minting process is absent.4 punti
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Mi sembra che sia un triente di P. Cornelius Sulla (Crawford 205/4): https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G205/37 Chiedo a @fapetri2001 la conferma del peso in quanto dovrei eventualmente aggiornare la scheda3 punti
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Sta emergendo un qualcosa di bellissimo... Utilizzare la propria collezione quale mezzo per arricchire un'altra persona, un figlio, un nipote, un amico... ma non si parla naturalmente di arricchimento economico. Questa è la cosa più bella che possiamo fare e che in un certo senso ci sentiamo in dovere di fare, ben prima di pensare alla fine che poi farà la nostra collezione, perché ben conosciamo i valori culturali ed umani che la numismatica porta con sé.3 punti
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Buonasera a tutti, stavo rileggendo i vari post di questa discussione, mi sono soffermato su quello del nostro Fratello Mario @dabbene, ho letto il racconto riportato nel link, la fine è il mio inizio, in questa frase è racchiusa tutta l'essenza della vita e del donare, donare per continuare, in questo fine settimana la mia famiglia è stata segnata da un tragico lutto, questo non mi ha distolto da quella che è la nostra comune passione, anzi da una parte mi ha distratto un po', ho partecipato lo stesso ad un asta che aspettavo da un mese e più, con lo stesso entusiasmo di sempre. In questo fine settimana mi è stato molto d'aiuto con il continuo confronto anche Fratello @Rocco68la cosa che però era diversa, era una profonda riflessione sulla vita, sulle cose materiali ed immateriali, sulla consapevolezza che quello che ci è dato ci può essere tolto all'improvviso senza nessun preavviso, ecco noi non saremo mai totalmente pronti, ma avremo la consapevolezza che nulla dura in eterno, le nostre amate monete non verranno con noi nell'aldilà, e il donarle anche solo una, rappresenta una sorta di continuazione, sapere di far felice una persona è qualcosa di meraviglioso, scegliamo ognuno di noi la moneta che rappresenterà la nostra continuità. Bello anche quanto accaduto all'altro nostro Fratello @providentiaoptimiprincipis che ha condiviso con noi su questa discussione. Adesso voglio un po' sdrammatizzare riportandovi un pezzetto di un'allegra discussione con mia Figlia, vedendomi affranto e scherzando sul da farsi per le monete alla mia dipartita, mi ha dato una pacca sulle spalle dicendomi: non preoccuparti ti metterò due monete sugli occhi quando sarai seppellito, questa cosa mi ha fatto sorridere tanto, le ho risposto.. Voglio goderne finché sarà possibile, poi mi lasceranno andare.. ? Saluti Alberto3 punti
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Io lo classificherei come un grosso da 3 bolognini. Sul MIR Toscana corrisponde al n.155/2. Il segno dello zecchiere sotto la testa del Santo, è il numero 22 dell'abaco dei segni e delle armette degli zecchieri di Lucca a pagina 122 dello stesso MIR. Complimenti @jagt per la bella moneta.2 punti
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Più che essere preoccupato a chi andrà la mia collezione penso a trasmettere e condividere la passione adesso che sono in vita. Le monete sono solo oggetti da cui è meglio mantenere un certo distacco affettivo, badando bene di non dare loro la precedenza sugli individui. Quel che conta è usarle come strumento di condivisone tra le persone. Una volta deceduto le monete passeranno a chi avrò trasmesso la passione altrimenti poco male.2 punti
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Buongiorno! Concordo con @santone, triente credo della serie dell'asse unciale con Minerva/Prua: Triens, 169-157 a. C., Gens Clovia. Magistrato monetario C. Cluvio Saxula figlio di Pr. D/Minerva a ds, sopra marca di valore oooo . R/ Prua di galea a ds., davanti marca di valore oooo, sopra C SAX (AX in monogramma), sotto ROMA. § RRC 173/3; BMCRR 649; Babelon, Clovia, 6-10; Sear RC 975. SEAR RC 975 (Spink, London 2000) quota questa moneta in F: $ 72 , in VF: $ 192 Ti saluto HIRPINI2 punti
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Grazie intanto...sulle monete, in particolare per monete medievali come questa, anch'io sono per il libero, la moneta va tenuta in mano e studiata. Su Milano ci sono tanti approfondimenti importanti specifici anche qui su Lamoneta, anche uno generalista contenitore su simboli, cultura, monete e tanto altro...è un pò un blog in realtà, indubbiamente poi ci vuole gente che voglia scrivere e renderlo più ricco, per chi volesse comunque leggere qualcosa ecco il link che trovate nella sezione monete moderne.2 punti
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Il confronto tra sesterzi va fatto con monete "certe" e dello stesso periodo : non c'è niente di meglio del database del British che mostra moltissimi sesterzi di Traiano con diversi livelli di usura e patine. Il confronto con monete di epoche diverse puó essere invece molto fuorviante. https://www.britishmuseum.org/research/collection_online/search.aspx Ad esempio parlando della materia che conosco meglio, le monete di Faustina II, le caratteristiche della coniazione (qualità del conio, lettere, morbidezza dei rilievi...) variano ed hanno caratteristiche peculiari a seconda del periodo all'interno della sua stessa epoca anche se, in questo specifico caso, ció risulta molto piú evidente nei denari che nei sesterzi. Infine il livello di conservazione risulta centrale.2 punti
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Per concludere, una delle cose che l'indimenticato dr. Metcalf mi aveva chiesto in una sua lettera autografa (non mail, si intende) pochi mesi prima di lasciarci, e di cui sarò sempre debitore, era, in poche parole: "C'è una differenza sostanziale tra la distribuzione dei pesi dei bisanti con I e quelli con I.F. ?" Non credo che sia mai riuscito a ricevere la mia risposta in tempo, ma ad oggi posso affermare "No". Sovrapponendo le curve dei pesi di I e di I.F. , al netto ovviamente della differente rarità, la forma è pressoché sovrapponibile (v. figura), si intende eliminando il fattore "errore", che solo con un ulteriore accumulo di esemplari censiti potrà appianarsi. La Sua legittima curiosità, di quelle che ti fanno pensare ingenuamente: perché non ci avevo pensato io?, era proprio questa: se I=Nicosia e I.F.=Famagosta, il peso nominale può essere effettivamente diminuito in quei pochi mesi nel 1570? Avrei tanto voluto dirgli che non era così, con i dati che ho ad oggi, e che probabilmente confermeranno che non c'è stato nessun calo nella provvigione di rame a Cipro nonostante la progressiva ed inesorabile caduta dei Veneziani. Il lavoro, comunque, è ancora tanto. Non avrò pace ancora per un po' E ancora grazie a tutti quelli che sono intervenuti in questa discussione, e a quelli che interverranno. (PS va da sé che apprezzerò ogni nuovo dato di qualsiasi tipo).2 punti
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Buonasera, @Rocco68Amico mio, sono fratelli anche i nostri 6 Tornesi, provengono dallo stesso posto, e dopo tanto vagare si rincontrano qui sul Forum, spero a breve di farli incontrare fisicamente, quando li osserveremo e li confronteremo da vicino. Io lo Lascerò con quella leggera patina e quegli ossidi verdi, non voglio rischiare di rovinarla.?2 punti
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@Litra68, Alberto ecco il mio 6 Tornesi 1800 ET.. Spatinato fino al rame da un incosciente possessore precedente.2 punti
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Moneta trovata sabato scorso, 50 centesimi; Etiopia, 5 santeem 1936-44, già l'avevo ma questa l'ho presa perché è ancora rosso rame....2 punti
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Tutti noi collezionisti ci poniamo questa domanda: cosa succederà? Tutti ci pensiamo con tristezza, perché in fondo siamo egoisti.... Non vorremmo mai separarci dalla passione che ci ha sempre regalato momenti felici e piacere quando si è aggiunto un altro tassello mancante. Anche l'affidare ai nostri figli o nipoti le nostre monete non ci rende tranquilli completamente, il timore che non apprezzino le basse conservazioni di alcuni pezzi o non comprendino la rarità di varianti..... A me personalmente non mi fa star bene. Se poi aveste una situazione come la mia..... Non dormireste sonni tranquilli ?2 punti
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Sibaritico, in qualsiasi vocabolario, vale per esageratamente raffinato, lascivo, lussurioso, perchè nella diffusa narrazione è descritta così l'antica città di Sibari . Fondata da coloni Achei verso il 720-710 AC. , nel VI^sec. AC. è all'apice della sua potenza ed è probabilmente la più importante città della Magna Grecia ( forse più di 100.000 abitanti entro un cinta muraria di oltre 9 km. ) , dominando un 'impero' su 4 popoli e 25 città . L'indubbia floridezza di Sibari deriva dal trovarsi su una grande, fertile pianura affacciata sul mare Ionio, ma forse ancor più dall'essere il terminale della rotta commerciale marittima che arriva dalla ricca Ionia (Mileto) e che attraverso la stretta Calabria silana, controllata da Sibari, raggiunge, sul Tirreno, le sue colonie di Lao e Scidro e poco più a Nord Poseidonia : da queste proseguono le rotte marittime verso l'Etruria e fino alla lontana Iberia senza l'onere di aggirare la Calabria magari sottostando ai pedaggi di Reggio per il transito dello stretto . Sul finire del VI^ sec. nel comunemente accettato 510, Sibari entra in conflitto con la vicina città di Crotone che ha ospitato fuorusciti Sibariti ed in 70 giorni di lotta viene sconfitta, conquistata e sommersa con la deviazione di un fiume : per una guerra con motivazioni non eclatanti, scompare dalla Storia una delle più grandi città dei Greci di occidente . Sola vincitrice di questa quasi casuale guerra, nella narrazione comune, Crotone, città sostenuta dal pitagorismo e validamente guidata dal pluri-vincitore olimpionico Milone . Tuttavia una manciata di anni prima, Crotone, in un tentativo di espansione verso Sud, è stata pesantemente e sanguinosamente sconfitta sul fiume Sagra dai Locresi di Locri Epizefiria, al punto da chiedersi se nel 510, potesse avere riacquistata la potenzialità per soverchiare la potente Sibari . Ed allora abbiamo, nell'area, la spedizione colonizzatrice degli Spartani di Dorieo che si sarebbero alleati (Erodoto) con i Crotoniati nell'impresa contro Sibari : possibili partecipanti, a quella che a questo punto da impresa singola parrebbe una coalizione, da non scordare i numerosi fuorusciti Sibariti probabilmente desiderosi di rivalsa . Il dubbio di insufficienza della sola Crotone potrebbe anche vedersi nel dopo Sibari : Crotone non riesce ad ereditarne l'impero e resta quasi un vuoto di potere aperto ad esempio all'influenza che Atene sta coltivando nell'occidente greco . Resta comunque da chiedersi come anche una coalizione abbia potuto avere ragione rapidamente di una grande città : potrebbe rispondere l'ipotesi dell'archeologo-sovrintendente M. Napoli che anni or sono ragionava che Sibari non sia stata una grande città murata, bensì un gruppo di piccoli centri/villaggi, ipotesi che potrebbe anche spiegare perchè ad oggi nulla di una eventuale grande città ci sia stato restituito dall'indagine archeologica . Testimonianze dell'impero di Sibari ci sono offerte dalla numismatica : oltre ai bellissimi stateri incusi con toro retrospiciente e lettere MV (iniziali di Sibari) , ritroviamo la stessa figurazione su rarissimi esemplari con leggende AMI , SIRIS.PYX , SO , LAUS, centri di incerta identificazione ma monete di alta fattura estetica e tecnica, tali da rimandare all'influsso se non addirittura alla diretta mano degli incisori Sibariti : buon ultimo il rarissimo esemplare con lettere SER attribuito a quei Serdaioi di incerta identificazione che figurano tra i contraenti del trattato (rinvenuto in Olimpia) tra i Sibariti ed appunto i Serdaioi .1 punto
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buongiorno,da vedere per nostro piaccere quella di 1.91 grammi e guasi 30mm di diametro. argento.?,con suspizione scivolo di cogno al roverscio.....ormai la sua impronta per sempre.1 punto
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Buonasera,sulle mie si distingue a malapena, ma le posto comunque per fare statistica. La prima con : la seconda con +1 punto
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Dovrebbe trattarsi di un pentanummo battuto a nome di Giustino II nella zecca di Theoupolis. Rif. Sear n°385.1 punto
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Da Lanzo riusciamo finalmente a venire! Confermo due persone, il segretario del circolo ed io Di più per noi è veramente difficile! Grazie per le novità, volevo giusto chiedere per il parcheggio .1 punto
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Falle lasciare, non scherzare, se avessi postato prima la seconda foto forse sarebbe stato più chiaro, comunque la P sembra sempre di più una C, ciao Hirpini1 punto
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Davvero felice per i risultati conseguiti :) Quando riuscirò, redigerò un nuovo Articolo! :)1 punto
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A proposito di bolle, date un'occhiata qui. Niente Longobardi, un più prosaico ducato foscariano...1 punto
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Buongiorno a tutti, io ricordo alcuni anni quando andai da un professionista della mia zona per un'acquisto, nell'entrare notai un'anziano uscire dalla studio con uno sguardo un po' avvilito che mi aveva lasciato un po' così, più tardi finito il tutto chiesi al numismatico chi fosse l'anziano uscito, in poche parole era un suo cliente storico che stava rivendendo tutto pezzo per pezzo perché sapeva che i figli totalmente disinteressati alla numismatica l'avrebbero rivenduta al primo che capitava facendosi fregare. Mi ha veramente segnato questa cosa! Io personalmente mi sono appassionato nel trovare a casa di mia nonna un piccolo album con poche monete del regno che erano appartenute a mio nonno defunto nei lontani anni 80. Per ora non mi pongo troppi problemi (ma non si sa mai) perché ho 38 anni ma mi sa che farò lo stesso, la rischierei e punterei se non a un figlio ad un nipote. Tiziano1 punto
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grazie per le foto! moneta davvero splendida, forse più in versione FDC. non vedo l'ora di osservarle dal vivo.1 punto
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Ne ho una simile nello stile e nel modulo che qui nel forum mi hanno datato tra il 1880 e 1900. Riguardo la vergine non saprei proprio ti allego alcune parrocchie associate che ho trovato sul web, prova a indagare da te, magari salta fuori qualcosa. Se riesci a sapere la provenienza sarebbe un gran passo in avanti. Buona serata Maria1 punto
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Ultime notizie dal fronte denisoviano... https://ilfattostorico.com/2019/09/30/la-prima-ricostruzione-delluomo-di-denisova/1 punto
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Azz, e me lo dici così? ? Non potevi "mentire sapendo di mentire" come fanno nei film con i feriti gravi ai quali dicono "tranquillo, non hai niente, vedrai che te la caverai!"? ?1 punto
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Le stripes nella foto di destra sembrano più cast flowlines ( vista la disposizione a ventaglio) che stricking flowlines che di solito sono radiali ..... Anzi, sembra proprio un punto di iniezione.......1 punto
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Tema profondo, anche se dalle nuances autunnali, ma come sempre l'amico Alberto tocca corde particolari, non scontate, mai banali. Essendo "collezionista" da sempre e non supportandomi credi di qualche tipo, mi sono sempre mosso nella ricerca di un appagamento personale da condividere con chi mi circonda. Riguardo al "dopo di me" penso alle mie collezioni come una opportunità di divertimento, di studio, di svago, che lascerò a chi resterà. Non ho figli, ho due nipoti ancora piccoli a cui getto ogni tanto qualche spunto... chissà... Anche pensare che un domani sarà "svenduta e smembrata" non mi disturba, perché la vedo come piccoli semi che faranno felice qualcuno che se ne appropierà. Infine mi ha commosso l'immagine di Alberto con sua figlia: bello condividere attraverso i nostri oggetti emozioni e vissuti così profondi.1 punto
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Guardando l'esemplare di jagd mi è tornata in mente la feroce discussione a proposito delle bolle sui tremissi longobardi. A sette anni di distanza mi è di poca consolazione il fatto che avevo ragione. Arka Diligite iustitiam1 punto
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taglio 2 euro cc paese Belgio anno 2014 A tiratrua 1.738.000 condizioni spl città Bologna1 punto
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Forse sono nate su basi diverse. Le coniazioni del 1923 avevano valenza propagandistico-celebrativa e lo stato voleva "spingerne" la vendita al maggior numero possibile di utenti, che fossero o meno interessati alla numismatica (alla fine il valore non si discostava troppo da quello dell'oro). Evidentemente 15 anni dopo questo obiettivo non era più necessario, dal momento che la celebrazione del potere passava attraverso canali differenti (una società ormai strutturata sull'ordine fascista, radio, cinegiornali, ecc.). Le monete dunque sono state prodotte solo e unicamente su richiesta degli appassionati numismatici.1 punto
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Siiiiiiiiiii, arrivata anche a me la mail! Quindi sono ufficialmente un cliente dell'UFN, richiesta inviata il 23 maggio, direi che i tempi sono quelli che ho sempre letto qui sul forum.1 punto
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Buonasera, Comunque io ho già deciso da tempo che fine farà la mia Collezione. Ne' figlie e né museo..... Se sarò ancora in vita le cederò solo ad Amici collezionisti che conosco bene.... Che le ameranno allo stesso mio modo. Nessuna vendita all'asta e nessun commerciante.1 punto
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Come qualcuno di voi saprà qualche anno fa ero piuttosto attivo sul forum, poi nella vita capita che per una serie di concause si debbano mettere da parte le passioni per dedicarsi necessariamente ad altre priorità. Ma il tempo passa e in un modo o nell'altro si ritorna nella propria dimensione. Le passioni non muoiono, semplicemente si sopiscono, ma hanno bisogno di un qualcosa che consenta di farle brillare come e più di prima. Personalmente quel "qualcosa" abita a casa mia ed è la mia primogenita di sei anni. Capita la giornata di vacanza, con mamma e sorellina in spiaggia ed io e lei in visita ad un museo, dove in lei scatta qualcosa. Di ritorno a casa abbiamo ripreso le mie care monete insieme, monete che certo non vedeva per la prima volta, ma ha iniziato a capirle, per carità, come può farlo una bimba di sei anni, ma diciamo ponendosi interrogativi più che sensati. Da lì è iniziata la mia "rinascita numismatica". @dabbene un paio di settimane fa l'ho portata al Cordusio... ed ho anche un testimone, tra l'altro sempre squisito come poche persone sanno essere! Il vero valore non è economico, il vero valore è umano e culturale, è in ciò che trasmettiamo e riceviamo quando si coltiva una passione di questo tipo con qualcuno.1 punto
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Gran bella domanda, @petronius arbiter, che stimola la curiosità e la voglia di fare qualche ricerca. Allora, come ben sai, il valore monetario dell'oro, fino al 1971, non aveva niente a che fare coi mercati, venendo fissato (in base a criteri che ancora non arrivo a capire, non essendo io un economista) in modo del tutto arbitrario. Ad esempio, leggi questa nota (che non mi ricordo più dove ho trovato): Il prezzo dell'oro è rimasto notevolmente stabile per lunghi periodi di tempo. Ad esempio, Isaac Newton, come maestro del Regno Unito Menta, ha fissato il prezzo dell'oro a L3.17s. 10d. per oncia troy nel 1717, e rimase effettivamente la stessa per due secoli, fino al 1914. L'unica eccezione è stato durante le guerre napoleoniche dal 1797 al 1821. Il prezzo ufficiale del governo USA oro ha cambiato solo quattro volte dal 1792 ad oggi. A partire da $ 19,75 per oncia troy, elevato a 20,67 $ nel 1834, e $ 35 in 1934. Nel 1972, il prezzo è stato portato a $ 38 e poi a $ 42,22 nel 1973. Un sistema di prezzi a due livelli è stato creato nel 1968, e il prezzo di mercato per l'oro è stato libero di fluttuare da allora. Dalla curva qui riportata (e dal dettaglio ingrandito), si può vedere come l'oro, nel 1928, fosse quotato a 20.67 $/oncia. Tramite le tabelle di rivalutazione gentilmente offerte dalla rete, si arriva a scoprire che, nel 1928, ci volevano ca. 19 Lire per fare un dollaro; a questo punto il conto è subito fatto: il 20 lire contenva 72.8 Lire di oro, il 100 lire conteneva 366 lire di oro. Se non ho sbagliato i conti, e se le informazioni fornite dalla rete sono veritiere, allora si può desumere che, nel 1928, l'IPZS d'allora aveva la mano più delicata di oggi nel fare la cresta. salve.1 punto
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Riprendo questa discussione per segnalare che l'articolo pubblicato in seguito a questa discussione è ora disponibile in pdf e scaricabile gratuitamente al seguente collegamento: https://www.academia.edu/40423261/Mantova_Un_inedito_denaro_mantovano_del_X_secolo_a_nome_dei_re_Ugo_e_Lotario Voglio qui nuovamente ringraziare tutti coloro che qui sul forum e privatamente hanno voluto dare il loro contributo allo studio di questa enigmatica moneta. Voglio in particolare ringraziare Federico Pigozzo @mfalier a cui va attribuito il merito della decriptazione proposta, di tutta la ricerca d'archivio (immagine dell'originale diploma di Lotario II compresa) e l'impegno per la pubblicazione. Ancora ricordo con grande piacere l'istruttivo e stimolante pomeriggio trascorso insieme a studiare questo minuscolo tondello e a confrontarlo con rare monete veronesi e veneziane... ? Buona lettura! Mario1 punto
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il fascino di questa moneta è indiscutibile, e sarebbe assurdo non ammetterlo... tuttavia, al di là dei discorsi sulla conservazione, c'è quel "neo" incancellabile dovuto ai riconii fatti in tempi piu' recenti che ne intaccano (e neanche poco) il prestigio ... hai voglia poi a sostenere che conii originali producono pezzi originali ... la cosa è appunto quanto mai indigesta ...1 punto
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Bona sera cumpa..! Tanto piacere di ritrovarti su lamoneta... Un abbraccio fraternu.. Che amore queste monete !1 punto
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Ciao a tutti. Volevo dare conto di un fatto abbastanza sconcertante accadutomi ieri mattina al Convegno di Verona. Oramai da molti anni mi trattengo al Convegno fino alla Domenica e ciò sia perché è capitato che proprio l'ultimo giorno, complice la stanchezza degli amici commercianti, sia riuscito a mettere a segno qualche "affaruccio", ma anche (e forse sopratutto) perché posso in questo modo dare una mano all'amico e corregionale Riccardo Rossi per lo smontaggio del banco e il caricamento della macchina e nel contempo buttare un occhio per evitare che, proprio in quella delicata fase, qualche malintenzionato possa approfittare di un momento di distrazione per rubare qualcosa (purtroppo, sappiamo bene che ciò è avvenuto e avviene ai Convegni più spesso di quanto si vorrebbe). D'altro canto, l'ingresso domenicale in Fiera da parte mia e di mia moglie avviene con molta calma, intorno alla 10, e in genere si rimane a "cazzeggiare" al tavolo di Riccardo o negli altri banchi degli amici presenti per fare due chiacchiere in assoluta tranquillità, visto lo scarso passaggio di visitatori. Ma ieri mattina, come detto, si è verificato un fatto assolutamente stupefacente. Per comprendere quello che sto per raccontarVi, devo premettere una vicenda incresciosa accaduta allo scorso Convegno di marzo di Torino, dove venne rubata una moneta d'oro dagli invenduti dell'asta Montenegro, ad opera di una coppia di giovani "fidanzati", che con grande savoir faire ed eludendo i controlli delle persone preposte, erano riusciti nel loro intento. I suddetti erano stati comunque notati da alcuni commercianti nonché dalle persone che erano presenti al furto e vennero descritti fisicamente con molta precisione; ma, nonostante ciò, non fu possibile raggiungerli tempestivamente prima che si dileguassero dalla sede del Convegno. Ma torniamo a ieri. Mentre percorrevamo una corsia che ci avrebbe condotto al banco di Riccardo, siamo stati fermati da un commerciante che a marzo era stato testimone del furto di Torino, il quale mi comunicava che aveva notato poco prima, in giro fra i banchi, proprio la coppia di "fidanzatini" già vista a Torino e mi raccomandava di informare Riccardo di stare molto attento se essi si fossero avvicinati al suo tavolo. Giusto il tempo di arrivare da Riccardo e di informarlo di quanto riferitoci dal suo collega che, neanche a farlo apposta, ecco passare alle spalle del suo banco proprio la famigerata coppia. Le caratteristiche fisiche del ragazzo e, sopratutto, quelle della ragazza, non lasciavano adito a dubbi di sorta. Erano proprio loro. A quel punto mi viene un'idea: ...potrei seguirli con discrezione per vedere cosa fanno e come si comportano. Sarà stata una reminiscenza "carabinieresca" della mia adolescenza (non mandate i Vostri figli a fare "gli sbirri"...mandateli piuttosto a frequentare i Masters alla John Opkins University di Baltimora...?) o la curiosità di vedere "la coppia" in azione....sta di fatto che mi sono messo dietro di loro, a debita distanza, per capire che cosa avrebbero fatto. Inutile dire che già dopo qualche minuto, complice la non numerosa folla presente, i due notavano la mia poco discreta presenza e con finto disinteresse smettevano di visionare il materiale sui banchi e guadagnavano lentamente la strada verso l'uscita. Nel fare ciò, transitavano davanti al banco di Riccardo e una persona immortalava frontalmente la coppia a circa 4 metri dall'obbiettivo, acquisendo in tal modo una fotografia molto nitida e dettagliata di entrambi. Tenendomi sempre ad una distanza di una decina di metri, seguivo la coppia fino ad un varco laterale del Convegno, dal quale li vedevo uscire; sicuramente la mia condotta li aveva allarmati e per evitare rogne se la svignavano. Ma non era così. Mentre facevo ritorno verso il banco di Riccardo, continuando a guardarmi intorno per notare un eventuale "rientro" della coppia, incrocio un commerciante albanese che conosco da tempo e che mi chiede perché avessi "quell'aria strana". Mentre gli raccontavo ciò che era accaduto e gli descrivevo fisicamente la coppia, invitandolo a stare molto attento se si fossero presentati al suo banco, ecco che accade il fatto...stupefacente!!!! Ero ancora intento a parlare con Nuredin, l'amico commerciante albanese, che noto dirigersi verso di noi - da solo - proprio il ragazzo, ricomparso quasi all'improvviso. Confesso che mi sono preparato...al peggio, ma mi trovavo pur sempre all'interno del Convegno, in mezzo ai banchi in parte ancora presidiati e comunque in compagnia di un'altra persona. Il ragazzo procedeva con passo lento ma sicuro verso di noi e, secondo le "regole di ingaggio" che mi hanno insegnato (non so se le ho apprese in una buona scuola...ma quelle conosco), ci guardiamo negli occhi. Giunto a circa un metro da me e Nuredin, il ragazzo si ferma e, con un gesto molto misurato della mano destra, mi chiede se mi può parlare. Gli dico, sempre guardandolo negli occhi: "ci conosciamo"? "No", mi fa lui, "però ho notato che lei mi sta seguendo e vorrei capire perché". Gli rispondo che non lo stavo affatto seguendo ma che mi limitavo a visionare il materiale esposto sui banchi, esattamente come stava facendo lui. Al che aggiunge: "anche la mia ragazza ha notato che lei ci stava seguendo...c'è qualche problema?". Alla mia risposta che avremo potuto chiamare i Carabinieri per chiarire la situazione, il ragazzo abbozza un mezzo sorriso e aggiunge quanto proverò a riportare testualmente: "Non serve chiamare gli sbirri. Guardi, io le chiedo solo di lasciarci lavorare. Noi siamo dei ladri e veniamo ai Convegni numismatici per rubare. Lo vede quel lungo tavolo (e mi indica con la mano il tavolo di un commerciante specializzato in euro), quando noi passiamo davanti a quel tavolo, gli addetti si mettono tutti in piedi perché sanno che noi siamo dei ladri. Dobbiamo pur mangiare. Non abbiamo un lavoro. Quindi, chiunque lei sia, non ci segua e non ci ostacoli perché la sua presenza non ci permette di svolgere il nostro lavoro". Dopo un comprensibile attimo di sconcerto, ciò che sono riuscito a dire al ragazzo è stato solo che un "lavoro" come il suo doveva necessariamente prevedere il "rischio" che qualcuno potesse seguirlo e controllarlo. Lui mi ha risposto di "saperlo benissimo", ma mi invitava ancora una volta a non intralciare il suo "lavoro". E, detto questo, se ne andava senza salutare. Capirete che dopo aver sentito queste cose, ci siamo guardati in faccia con Nuredin e ci siamo chiesti se avessimo bevuto, sognato o fossimo stati vittime di "allucinazioni collettive". Niente di tutto questo. Quanto Vi ho riportato è realmente accaduto verso le ore 11 del 27 maggio 2018 all'interno del Veronafil! Faccio presente che il ragazzo non ha mai rivolto né minacce né usato frasi scurrili. Il suo tono di voce era tranquillo e il colloquio si è svolto come se il mio comportamento avesse realmente intralciato un qualunque regolare lavoro. A seguito di questo episodio, abbiamo informato l'Organizzazione del Convegno, nella persona del Dott. Ambrosini, al quale abbiamo anche inviato la foto della coppia. Con lo stesso Sig. Ambrosini e lo Staff della Fiera abbiamo altresì individuato un terzo complice, del quale abbiamo però solo una foto presa alle spalle. Per la cronaca, abbiamo sottoposto la foto dei "fidanzatini" alla guardie del corpo del Dott. Rauch, le quali hanno riconosciuti i ragazzi come gli Autori di furti ai Convegni di Berlino e Vienna. In questa ultima località sembra che una volta siano stati persino identificati dalla Polizia austriaca. Nuredin ed io ci siamo messi a disposizione della Fiera di Verona e, eventualmente, anche della Autorità competente, per confermare ufficialmente e nelle forme di legge ciò che è accaduto. Per quanto, nella circostanza, non sia stato commesso alcun reato. Saluti. Michele1 punto
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Anch'io voglio rispondere a dabbene! ...lasciatemelo fare, anche se dirò banalità trovate in rete che conoscono tutti, ...per me è una conquista! da: Le Monete della Repubblica Veneta di V. Padovan su questa "spettacolare" moneta: "Con lo scudo della Croce si effettuava in argento lo Scudo d'oro del Gritti, per egual prezzo di quello, il quale da lire 6 e soldi 15, suo primo valore, era montato fino a 7 lire. Crebbe dipoi grado grado col crescere della GIustina, talchè al cadere della Repubblica veniva speso per 12 lire e 8 soldi."1 punto
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Per rispondere a Dabbene nel settecento lo scudo non circola più. Il suo destino è legato al valore di sette lire dichiarato, ma non più attuale, come era capitato alla giustina da 124. Viene ancora coniato perchè è una delle monete che vengono lanciate al popolo in occasione dell'elezione del nuovo doge. Lo spende solo chi ne ha veramente bisogno, altrimenti viene tesaurizzato. L'unica moneta pesante che continua a circolare fino alla fine della Serenissima è il ducatello. Arka1 punto
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S fa presto a dire "spiegate !" :D Sull' Oro offerto alla Patria nel 1935 per reagire alla "inique sanzioni" comminate dalla Società delle Nazioni all'Italia per avere aggredito l'Europa le notizie non mancano : tra le prime donatrici fu la Regina Elena che in una cerimonia pubblica donò la propria fede nunziale. Vennero raccolti 33.622 kg. d'oro e kg. 94.473 d'argento, inoltre si raccolse ogni tipo di metallo, dalle cancellate di ville e giardini alle pentole di rame, ai rottami metallici di ogni tipo sfruttando ogni canale possibile tra cui gli alunni delle scuole. A chi donava la fede d'oro ne veniva consegnata una d'acciaio, che recava all'interno la scritta "Oro alla patria" e la data. Come tanti altri, i miei genitori per non privarsi della loro acquistarono due fedi - le più sottili possibili - e la offrirono con scarso entusiasmo alla Patria, poi portarono quella d'acciaio fino alla sconfitta. Più difficile trovare una documentazione su un tipo di raccolta simile durante la Prima Guerra mondiale. Fu lanciato un Prestito Nazionale (rendita 5 % netto) che poteva essere sottoscritto presso tutte le banche (famoso il manifesto del Credito Italiano , in cui un soldato con l'elmetto e il dito puntato invitava a sottoscriverlo), un altro manifesto propagandava il "Prestito della Liberazione", un terzo che effigiava un cannone puntato contro il nemico recava la scritta "Date denaro per la Vittoria, la Vittoria è la pace". Non ricordo invece una iniziativa da parte del Governo che invitasse a donare oro se non la medaglia che tu hai mostrato e che avevo già visto. Spero che altri riescano a "spiegare" anche a me qualcosa di più su questo specifico argomento :)1 punto
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