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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/10/19 in Risposte

  1. taglio 2 euro cc paese Portogallo anno 2016 tiratura 500.000 condizioni bb città Bologna
    7 punti
  2. Per me e' una domanda lecita e facilmente prevedibile considerata la modalita' di distribuzione di Progresso Numismatico. Personalmente ritengo inutile pubblicizzare una rivista non in vendita ed e' naturale aspettarsi proteste da chi si trova impossibilitato a reperirla se non tramite alcune biblioteche pubbliche. Auspico almeno la sua distribuzione in PDF come si verifica gia' per molti bollettini dei circoli e delle associazioni , per esempio la pubblicazione del Cordusio. E' curioso inoltre notare come e da chi alcune copie siano state poste in vendita anche se dovrebbero essere gratuite ..
    5 punti
  3. Riprendo la discussione per postare l’articolo sulla esposizione permanente di monete di zecche italiche in Ambrosiana realizzata grazie all’apporto del Gruppo Numismatico Quelli del Cordusio e che compare sul numero appena uscito di Monete Antiche. Con l’occasione ringrazio Antonio Morello.
    4 punti
  4. io uso i guanti da pilota, quelli con le dita tagliate.
    4 punti
  5. La collezione delle monete satiriche del Regno d' Italia continua ..
    3 punti
  6. Ma infatti non c'e' alcun problema: si faceva solo per parlare. Ognuno e' libero di scrivere e pubblicare quello che vuole e di leggere quello che gli pare (e che riesce a trovare senza impazzire...)
    3 punti
  7. Infatti non esiste alcun problema , semplicemente diversi utenti del forum compresi alcuni bibliofili stanno esprimendo le loro considerazioni sulla impossibilita' di ottenere la rivista cartacea : Progresso Numismatico . Fortunatamente in questo forum , fino ad oggi , e' ancora possibile esternare ,in modo pacato e senza vena polemica , le proprie opinioni. Personalmente a me spiace non poter inserire questa rivista nella mia biblioteca naturalmente rispetto anche coloro ai quali non importa un bel nulla di questa mancanza .
    3 punti
  8. Più fantasiose che variegate credo. comunque un periodo di transizione ci deve essere stato , potrebbe spiegare la compresenza in attesa di procedere al cambio del vecchio( vecchissimo) circolante col nuovo....ipotesi un po’ traballante ma possibile. dubito fortemente che la gente andasse in giro con in tasca assi da 250 grammi quando poteva usarne di equivalenti da pochi grammi. Senza contare la mia del tutto sopita ipotesi che l’aes grave non fosse realmente moneta corrente ma solo moneta di conto ,rituale o tributale , soprattutto finito il periodo a valore intrinseco. in ogni caso, con gli argentei e le spezzature si coprivano i 4-8-12-16 assi se dovevi pagare sette assi , succedeva un po’ come adesso con gli euri: adesso quando fai colazione cambi 5 euro e ti danno una manciata di spicci. Al tempo gli davi un quinario e ti davano un asse di resto. Oggi , al terzo cambio di 5 euro , ti ritrovi con un paio di etti di moneta di basso valore unitario quindi al quarto acquisto metti tutto insieme e paghi con gli spicci avuti in resto. mal tempo, vista la costanza dell’animo umano, presumo funzionasse allo stesso modo. Cambiavi l’argento finché gli assi non erano troppi e poi usavi quelli per la seguente transazione. Alla fine il circolante eneo era sufficiente. anche perché, sulla scorta di quanto detto a proposito dell’aumento di popolazione delle città, la spinta inflazionistica probabilmente aveva ridotto di parecchio le cose acquistabili con la moneta base( L asse) a favore di quelle che ne richiedevano più di uno. È un po’ la situazione di oggi in cui i tagli da uno/due centesimi sono in odore di eliminazione perché quasi inutili e più costosi da realizzare del loro valore facciale. Probabilmente, a roma, dopo un po’ , con un asse o due, compravi poco o niente, e questo spingeva la moneta multipla dello stesso ad un uso più intensivo relegando l’asse ai margini. Puo darsi che i “buchi” produttivi che riporti siano dovuti ad una mancanza di necessità di emettere altro eneo, essendo già sufficiente e ancora in corso il vecchio , da parte dei magistrati monetari che si limitavano a battere denari ( più richiesti) col loro patronimico. E solo in specifiche situazioni emettevano monetale eneo. non so dirti perché di alcuni magistrati si reperiscano meglio quadranti che assi, forse perché più facili da perdere....credo che una comparazione con una tabella di prezzi del periodo potrebbe far dedurre quali monete venissero più utilizzate e pertanto emesse in numero maggiore.
    3 punti
  9. Io credo che già coloro che si interessano di numismatica non siano orde oceaniche di persone, se poi all'interno di questa cerchia si creano aristocratiche ed esoteriche fazioni che guardano se non con disprezzo almeno con sufficienza gli altri....
    3 punti
  10. Sperando di fare cosa gradita vi posto qualche medaglietta di reparto della Guardia alla Frontiera. La Guardia alla Frontiera (G.A.F.) nasce nel 1934 con scopo di presidiare i confini, per mezzo di fortificazioni (il più delle volte mai costruiti) del Vallo Alpino. Si articola per settori (27) a loro volta divisi in sotto settori, in territorio metropolitano. La prima che vi presento è del XV settore di copertura (copriva grosso modo il Trentino Orientale). XV SETTORE COPERTURA
    2 punti
  11. Buonasera @Litra68, Bella domanda che ti sei posto: Di tutti i nominali coniati sotto Ferdinando IV vuoi sapere quali sono i più rari e introvabili? Ogni collezionista di questo vasto periodo si è fatta una sua classifica personale e ognuno potrà stilare la sua lista. Come giustamente scrive @gennydbmoney esistono le rarità legate all'alta conservazione del tipo, oppure per il poco numero di pezzi giunti fino a noi, poi ci sono quelle che consideriamo prove o pezzi di presentazione. Per farti un'idea puoi consultare il Magliocca, come ti ha consigliato. Se vuoi sapere quali sono per me le più rare e introvabili monete di Ferdinando IV te lo dico subito, Trascuro gli ori e Inizio con le Piastre: Piastra Fecunditas, con al dritto la data orizzontale, Piastra 1793 gigli invertiti, Piastra 1805 HSIP Piastra 1815 busto diverso Piastra 1816 14 torrette nello stemma del Portogallo e stemma rotondo. Piastra 1816 INPANS Saluti, Rocco
    2 punti
  12. Invece questa conferma cosa poteva accadere a quei tempi nella zecca milanese, stesso periodo nominale diverso
    2 punti
  13. Ma se pensate che la moneta è stata creata per passare di mano in mano e, anzi, da ragazzo, tenendone una in mano (rigorosamente senza guanti), pensavo a chi l'avesse toccata, magari una persona famosa dell'epoca, continuo a chiedermi cosa c'entrano i guanti con la Numismatica..? Ovviamente ho capito che il tema interessa solo a chi colleziona monete coniate meccanicamente e in FDC... Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  14. Così si identifica uno stretto territorio che dalla costa frisone sul Mare del Nord, separando l'allora Francia Orientale da quella Occidentale, scendeva a Sud nella Provenza ed al di qua delle Alpi comprendeva gran parte dell'Italia del Nord e parte di quella centrale . Fu per breve tempo il regno che nel 843 il trattato di Verdun, dividendo in 3 parti l'Impero di Carlomagno tra i figli di Ludovico il Pio, assegnò al primogenito Lotario I unitamente al titolo di Imperatore . Questo regno comprendeva la città imperiale di Aquisgrana e l'ex capitale longobarda Pavia ma dopo soli 12 anni nel 855, l'Imperatore Lotario I in fin di vita chiudeva il regno dividendolo tra i suoi 3 figli con il trattato di Prum : a Nord delle Alpi Borgogna e Provenza confluirono nel regno di Arles sotto Carlo, mentre le restanti terre fino al Mare del Nord divennero la Lotaringia sotto Lotario II . I domini in Italia proseguirono come regno d'Italia sotto il primogenito Ludovico II il giovane, già co-Imperatore con il padre . Al nome di Lotario I prosegue la monetazione dei denari d'argento di tipo carolingio : tra questi i tipi con nel campo al rovescio i nomi delle importanti città dell'ex Langobardia Maior, Milano, Pavia, Treviso ed anche il nome Venezia . I denari di Lotario I, ma anche prima di Ludovico il Pio, con leggenda Venecias, considerando l'appartenenza di Venezia all'Impero bizantino ed in assenza di notizie sull'esistenza di una zecca nella città, sono dibattuti se siano in realtà coniazioni di 'propaganda carolingia' forse della zecca di Pavia . Regnando Lotario I, prosegue in Roma la coniazione di denari carolingi al doppio nome del Papa e del Re o Imperatore .
    2 punti
  15. taglio 2 euro cc paese Spagna B anno 2014 tiratura 8.100.000 condizioni bb città Aprilia taglio 2 euro cc paese Italia anno 2019 tiratura 3.000.000 condizioni spl città Aprilia taglio 2 euro cc paese Germania D anno 2019 tiratura ? condizioni spl città Aprilia
    2 punti
  16. Intanto pubblichiamo anche il pezzo sulla inaugurazione della terza nuova teca di monete di zecche italiane in esposizione permanente in Ambrosiana a opera del Gruppo Numismatico Quelli del Cordusio, grazie a Antonio Morello per la pubblicazione.
    2 punti
  17. due dettagli di tondelli all'incanto: sicuri che queste ditate (il negativo dei dermatoglifi, o impronte digitali, direi che è inequivocabile...) non suscita in ognuno di noi un minimo di perplessità? Sulla 10 lire possono dare molto fastidio, o no? E NON sono tra le ditate peggiori che abbia visto ultimamente . io penso che ciascuno di noi con le proprie monete è sacrosanto che faccia quello che vuole. magari se usiamo i guanti e la presa è giocoforza meno salda, buon senso suggerisce che è meglio sistemarsi ben appoggiati ad un tavolino con tovaglia morbida e, ok, il tappeto "ultima risorsa". Io per scelta, a scanso di equivoci, le ho quasi tutte chiuse. mi mancherà quel 10% di godimento della moneta nella sua splendida nudità ma...sa mai che in un raptus dopo aver maneggiato una quattro formaggi mi venga voglia di prendere in mano il 20 lire quadriga con mano lucida... ergo: i guanti in cotone o seta (ottima idea @rickkk ) li vorrei vedere SEMPRE indossati dai periti quando maneggiano o chiudono le monete nei negozi o ai congressi. è una questione di forma, ma soprattutto professionalità e rispetto. se ti cade e sei un professionista allora è il momento di cambiare postura o di considerare una visita neurologica. sarò drastico ma non si può pagare una moneta da 2000 euro (ma nemmeno da 15 euro...), prima perfetta , poi comunque, che dir si voglia, deturpata a causa di un atteggiamento superficiale. Come minimo mi aspetto che le mani siano passate con una salvietta o gel lavamani e poi accuratamente asciugate. Mi è capitato, l ho già detto in un altro post, di farmi chiudere una moneta dalle stesse mani che due secondi prima tenevano la fatidica pizzetta (4 stagioni, la ricordo con orrore a distanza di mesi) PS: @PerUnaLira su ebay o amazon pacco da 40 paia guanti in cotone made in china per una decina di euro, nulla di raffinato, ma pratici e ne hai per i prossimi 5 anni
    2 punti
  18. ak72 hai ragione, anche questi sono falsi qui trovi quelli del bdn http://www.bdnonline.numismaticadellostato.it/materiali/index.do al numero 756-757-758-759-760
    2 punti
  19. Ciao a tutti, mi permetto di riesumare di nuovo la discussione perché ho un articoletto dedicato precisamente a quest'argomento: https://www.orodicarta.it/curiosita/lastranaserie.html Già detto riguardo ai tagli da 45 e 90 kyat: la magia del 9... Il taglio da 75 kyat fu il primo della serie ad essere emesso (10 novembre 1985) e celebrava il 75esimo compleanno di Ne Win. I tagli da 15 e 35 kyats infine apparvero 9 mesi dopo (1 agosto 1986) - un parto evidentemente travagliato... Il 15 è divisore sia di 75 che di 90 quindi... ci sta come il prezzemolo. Il 35 credo che sia stato introdotto (ma è una mia supposizione) per consentire ai poveri birmani di poter fare 35+15=50 e così cavare una cifra tonda da quella sfilza di tagli deliranti. Sono stato in Myanmar anche io, qualche annetto fa: il regime di Ne Win è caduto da circa 30 anni ma non è che le cose fossero poi tanto cambiate. Ora persino il governo del premio Nobel x la pace Aung San Suu Kyi perseguita e stermina i Rohingya, minoranza etnica musulmana. Cmq il paese è bellissimo e la popolazione è davvero squisita, meriterebbe molto di più dai loro leader!
    2 punti
  20. Forse era una spilletta, confrontala con questa del link. spilla 1930
    2 punti
  21. @Hirpini, grazie. Domani mattina, con una luce un po' piu' decente, provero' a fare foto migliori.
    1 punto
  22. Buonasera, confermo Faustina I o Senior (+ 141 d.C.) quale "Diva Faustina Senior" nelle monete emesse da Antonino Pio in sua memoria. Sia per l'acconciatura (il busto non è velato!) sia per la legenda al diritto che sembra essere DIVA-FAVSTINA, credo che nessuna delle monete postate corrisponda a quella di @CoinLover. Devo confessare però di non avere trovato finora la risposta giusta. Intanto non vedo dalla fotografia del rovescio se la figura femminile porti qualcosa sulla mano destra. A domani HIRPINI
    1 punto
  23. Forse sbaglio, ma personalmente mi lavo solo le mani bene prima di toccare le monete e/o le banconote, credo che tanto basti. Una volta ho cercato di usare dei guanti invece per rovistare dentro le ciotole, giusto per evitare le dita nere e non utilizzare dopo quei fastidiosissimi fazzolettini imbevuti e profumati! ma niente... le monete bisogna sentirle al tatto con i polpastrelli, pazienza per le mani nere, la sensazione con quei guanti era come se toccassi gettoni da gioco, come se fossero delle pedine della dama.
    1 punto
  24. @CoinLover, direi che è giunta l'ora di chiedere aiuto a @Hirpini, che ne sa sicuramente più di me e di te.. ? Siamo qui per imparare entrambi.
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  25. Buonasera, credo si tratti di una moneta risalente all'alto impero. Il rovescio è della "Vittoria in volo a sn. che porta lo scudo con la iscrizione SPQR", come in questo asse di Nerone (moneta grigia). Tuttavia nella tua moneta la scena si presenta speculare (la Vittoria vola a ds.) e il peso è pressoché dimezzato (g.10,43 c/ 5,44), il che mi farebbe pensare piuttosto ad un semis: Questo ad un primo rapido sguardo e già mi sembra un buon indizio. Mi riprometto di fare una ricerca più attenta appena potrò. Saluti HIRPINI
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  26. Buonasera, @CoinLover Diva Faustina Maggiore (Antonino Pio, 138-161), Sesterzio, Roma, dopo il 141 d.C., AE, (g 27,58, mm 32, h 12). DIVA AVGVSTA - FAVSTINA, busto velato e drappeggiato a d., capelli trattenuti da una treccia all’apice del capo, Rv. AETER - NITAS, la Providentia stante verso s., regge il globo e tiene lo scettro; ai lati, S - C. RIC 1108; C 37 Saluti Alberto
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  27. Questo è sedere comunque. Il fatto è che per quelli che sono i documenti dell epoca la moneta è la più rara coniata per la circolazione
    1 punto
  28. Ah ok, allora va bene quello o anche il Montenegro. Essendo un argomento un po' di nicchia nella numismatica veneziana, non so se esistano volumi specifici ma rientra in opere più generali come appunto queste due. Poi magari qualche altro utente venetico ti sa dare altri titoli. Scorri comunque il forum, trovi sicuramente qualcosa. Solo qualche suggerimento:
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  29. Se fosse per 300€ alla fine non sono una grande perdita, considerando l'importo complessivo speso. Piuttosto, avrebbe dovuto essere in grado di giudicare meglio la reale conservazione in fase di acquisto, dettaglio questo di fondamentale importanza davanti a spese consistenti. 2300€ non sarebbero neppure tanti per un esemplare in alta conservazione, con pregi qualitativi come segni di contatto contenuti ed assenza di difetti tecnici (ad esempio, in questo mi pare di vedere una leggere debolezza nella parte sx della legenda al R/) Le foto poi sono troppo piccole per giudicare con cognizione di causa l'effettiva qualità della moneta. Dovrebbe rifarle ad una maggiore risoluzione e meglio illuminate per capire anche il grado di lucentezza del metallo. Buona serata
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  30. Ciao Certo che si possono lavare. Io li do a mia moglie che li lava in lavatrice... con tanto di ammorbidente
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  31. Ubi maior minor cessat. Porgo le mie scuse.
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  32. Monetone da quasi 55 grammi d'argento .925 (6225 pezzi coniati) e quasi 50 mm di diametro che ho avuto in regalo da mio figlio. Senza custodia ed un po' strapazzatella l'ha avuta al prezzo dell'argento contenuto, non è nelle mie corde perché non è destinata alla comune circolazione, ma faglielo capire! Un regalo però è sempre un regalo Bermuda - 25 Dollari 1977 Coniata in occasione del 25° anniversario del Regno di Elisabetta II E' stata utilizzata la stessa nave raffigurata sul primo penny delle Bermuda coniato nel 1793, non ho trovato il nome dell'imbarcazione da nessuna parte, viene chiamata solamente "veliero lungo". Nel 1993 la stessa nave fu pure raffigurata sul 2 dollari, la moneta commemorava il 200° anniversario della prima coniazione inglese per le Bermuda.
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  33. Caspita con questa luce molto meglio, sembra in alta conservazione io azzarderei anche un q./fdc. Si vede un forte lustro complimenti. Saluti
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  34. Taglio: 2 euro Nazione : San Marino Anno : 2016 Tiratura : 874.067 Conservazione : BB Città : Milano
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  35. Le monete che si danneggiano di più maneggiandole a mani nude sono quelle in Rame rosso FDC. Il sudore è acido e quindi causa danni permanenti. Altre monete da maneggiare con i guanti sono quelle di argento Fondo specchio. L'oro non viene intaccato. L'"Aratrice" che hai postato è stata maneggiata da dita "sporche", probabilmente quelle di un Tipografo o di uno che aveva mangiato un panino con la porchetta ? Basta passare lievemente un panno in microfibra ( quello per occhiali ) e ritorna come prima. Certamente sono d'accordo che l'uso di guanti di cotone sia il metodo migliore per maneggiare le monete e dovrebbe essere la regola per il Numismatico professionista ( è anche una questione di immagine ). Ciao
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  36. articolo reperito sul sito del premio biblionumis http://premio.biblionumis.it/edizione-2019-giancarlo-alteri/
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  37. Filippo II aveva un mento allucinante...
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  38. Dunque i sotto settori si classificano a loro volta in a,b e c. Quindi nel prossimo caso siamo nel settore XVII (Tarvisio) e sotto settore B (Ugovizza) XVII b SETTORE COPERTURA
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  39. 1 punto
  40. Se non ricordo male questo accoppiamento di ducato/zecchino del Marcello ( addirittura la stessa moneta ) salta fuori ripetutamente. Anni fa' era spesso presente in una vendita sanmarinese.
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  41. Grazie per il "ripescaggio"! Fa sempre piacere notare che qualche scritto un po' datato torna utile! Ciao Illyricum
    1 punto
  42. La moneta e' questa, compare anche nella discussione citata, pagina 3, post 64: Asta CNG 96, Lotto: 1045 del 14 maggio 2014 https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=256915
    1 punto
  43. Ciao @giuseppe ballauri, la "prassi" è: 1 andare presso la propria biblioteca civica e richiedere il prestito interbibliotecario di un volume che non è presente nel loro catalogo. Normalmente le biblioteche richiedono all'utente di farsi carico delle spese (di solito possono essere quantificate in normali spese di spedizione 4/6€ per volume) 2 la biblioteca presso cui ci si è rivolti contatta l'altra biblioteca per chiedere se il volume è disponibile per il prestito interbibliotecario (non è detto che lo sia. In alcuni casi sono solo per la consultazione). Se lo fosse la biblioteca spedisce il libro alla biblioteca a cui ci si è rivolti. 3 la vostra biblioteca vi avvisa che il volume è arrivato e che potete passare a ritiralo e dovrebbe comunicarvi durata del prestito ed entità della spesa e come dovrete provvedere a pagare (normalmente con bollettino postale o bonifico bancario. Vi chiederanno anche di portare copia del pagamento) 4 ritirare il volume richiesto 5 riconsegnate il volume alla biblioteca a cui avete fatto la richiesta (insieme alla copia del pagamento delle spese), la VS biblioteca rispedisce il volume alla biblioteca proprietaria Considerate però che, normalmente volumi antichi (di solito pre 1830) e di pregio non vengono mai prestati Per quelli solo in "consultazione" si deve andare di persona presso la biblioteca che possiede il volume. se però si deve visionare solo 1 parte del volume (di norma per es 1 capitolo, che però non deve superare il 15% del totale delle pagine) si puo richiedere un servizio di Document Delivery
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  44. talmente chic che l'anno scorso se c'erano 13 banchetti è molto.... in 13 minuti ero già uscito
    1 punto
  45. Ciao Dpozzi, naturalmente diamoci pure del tu. Il 20 L. che hai postato probabilmente è stato coniato negli anni fine 60 o inizio 70 da privati "nostalgici" della Monarchia. Il Numismatico Bobba di Asti era monarchico ( i suoi manuali hanno uno stemma nobiliare, in quanto dalle sue ricerche risultava fosse Conte etc ). Mio padre lo conosceva bene, era una persona esperta, ma con un carattere volubile e la sua parola era Legge. Probabilmente in buona fede, garantì l'originalità di tale moneta e mi risulta ne abbia venduto un certo numero di pezzi che poi sono finiti alle Aste oppure venduti in transazioni private. In realtà i Decreti di coniazione non esistono, anzi, il Segretario del "Re di Maggio" scrisse che quest'ultimo non aveva coniato monete ( vedi il link postato da ART ) . Ti posto due "estratti" dal libro di Domenico Luppino ("Prove e Progetti" ) che ti consiglio di comperare in quanto molto interessante. Ciao
    1 punto
  46. Allora è come penso io, è una bridge, e non puoi sostituire l´obbiettivo con un altro. Come apparecchio, leggendo le caratteristiche è più indicata per paesaggi, molto meno per la macro. Saluti TIBERIVS
    1 punto
  47. Carissimo, i messaggi non sempre vengono accolti... L'esser accolto presume l'intento, la volontà, la partecipazione, l'obbiettività, il riconoscer ciò... Tanti furon i mercanti, ma pochi color che udiron... Il campo lo semino da quarant'anni, ci sono stati raccolti ottimi, carestie, e raccolti infelici, ma la caparbia, non smise mai di lasciarmi.. Oggi continuo da buon divulgatore a coinvolgere, senza dover pensar che arrivi il tempo dei frutti, ma vivo egualmente le stagioni, perchè la vita numismatica mi renda lieto e vicino alla conoscenza. Ogni tanto i percorsi divengono tumultuosi, ma questo fa parte degli esseri umani, altrimenti saremmo ovunque a tediarci con le stesse cose. Il passar il testimone è insito nel mio genoma, avendo edotto per un paio di decenni almeno, i miei alunni, senza mai chieder loro in cambio nulla. Se oggi scrivo, lo faccio semplicemente per passione, perchè l'espressione è nella mia natura, e far ciò mi diverte. Il forum lo vivo in tutto è per tutto, mi fa esser ovunque, sia geograficamente che nel tempo. Mi piace legger di appassionati come te, vuol dire che qualche emozione vive ancor... Eros
    1 punto
  48. Ciao a tutti, voglio segnalarvi un piccolo documento che ho rinvenuto incollato all'interno di una bella cassapanca dell'800 che ho ritrovato nella vecchia casa di famiglia. Non è sensazionale, ma mi ha colpito perché si tratta di un foglio di cambi di cui però non viene riportata la data. Su un altro foglio incollato allinterno si legge la data 1871, ma di sicuro il mobile è anteriore, a occhio direi degli inizi dell'800. Mi piacerebbe sapere da voi a quale periodo fareste risalire la tariffa. Io ho fatto alcune considerazioni: 1) Sono riportate monete correnti in nord Italia nella prima metà dell'800: le più antiche credo siano le ultime due: un Luigi (credo trattasi di luigi doro francesi degli ultimi re) e uno Zecchino (sicuramente veneziano: la cassapanca appartenne a un mio trisnonno udinese) 2) Il pezzo da 80 franchi credo sia un 80 lire dei Savoia, ma non saprei quale. Ricordo che la parola franco era equivalente a lira nel nord-est. Fino allavvento dell'Euro, per esempio, in Friuli si utilizzava esclusivamente il termine francs per intendere le lire. Il periodo della coniazione dei pezzi da 80 potrebbe dare un limite cronologico ante quem alla tariffa. 3) Le sovrane citate sono quasi certamente quelle dell'impero asburgico (battute dal 1822 al 1856 a Venezia) allora regnante nel lombardo veneto. 4) Napoleone ovviamente è il marengo, ma se non ricordo male venivano chiamati Napoleoni anche i pezzi da 20 lire dei Savoia. 5) Sulla doppia di Genova non mi pronuncio perché non conosco quelle emissioni. Però mi incuriosisce il fatto che Genova doveva probabilmente essere già territorio sabaudo, per cui le doppie citate sarebbero pezzi precedenti. 6) La Romana non saprei attribuirla. Le colonne dei cambi potrebbero anche dare informazioni. Viene citato il cambio in lire austriache, lire venete e fiorini valuta nuova. Quest'ultima penso sia da attribuire al fiorino austriaco coniato a Venezia dal 1857, data che pare verosimile come terminus post quem per la datazione del documento. Rimane curiosa, benché non inedita, l'indicazione di nominali coniati molti decenni prima che però venivano ancora evidentemente utilizzati. Come ultima curiosità, da notare che la maggior parte dei cambi interi (ovvero in lire e 00 centesimi) sono quelli in lire austriache, che furono coniate solo fino al 1848 per essere poi sostituite dai fiorini di cui sopra. Voi che ne pensate?
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  49. ...perchè ti stupisci??? ti è mai capitato di vedere delle bellissime monete con quelle belle impronte grasse di polpastrello?? fanno schifo..e resta comunque una dose di grasso e sostanza acida che non è certo un toccasana per rame e argento....e allora...l'uso dei guanti in cotone per me è d'obbligo...troppe mani toccano e ritoccano ottimi esemplari nelle varie fiere e convegni....un bel FDC fondi lucenti...ci mette poco a diventare...altro.....per non parlare del rame rosso.... renato
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