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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/14/19 in Risposte

  1. Ciao a tutti, vi propongo questi due falsi d'epoca dei famosi monetoni pontifici da 5 baiocchi rispettivamente del 1850 (I Tipo) e del 1853 (II Tipo). Segnalo le bolle di fusione molto evidenti nel primo esemplare del 1850 (ricorda un po' la fattura di molti pezzi da 1 baiocco 1849 per Ancona. Il peso è similare agli originali. Il secondo esemplare invece è decisamente più vissuto e di dimesioni e peso calanti. Saluti Simone
    3 punti
  2. Half Guinea Zecca: Londra Metallo: Oro .917 Peso: 4,17 grammi Diametro: 20 mm Dritto : Settimo ritratto di Giorgio III; laureato e rivolto a destra. Rovescio: Scudo coronato all'interno della giarrettiera, leggenda attorno, data divisa in basso. Tiratura sconosciuta.
    3 punti
  3. 1 Heller Deutsch Ost-Afrika - 1905 J 2 Mark Otto König von Bayern - 1905 D
    3 punti
  4. Buonasera a tutti, un caro Amico mi ha fatto vedere questo 10 Tornesi di Ferdinando II, modificato nel bordo e forato al centro per essere usato come rotella taglia pasta. Non so se avete presente diametro e spessore di questo nominale...... ? Io ho subito pensato alla povera pasta....
    2 punti
  5. Anche se non attinente alla numismatica queste pagine sono molto interessanti perché incentrate sull'evoluzione dalla villa rustica romana, dal modello arcaico votato all'autoconsumo, per poi arrivare alle ville catoniane e vetruviane. Il riferimento specifico è all' ager Tiburtinus e Sabinus, ma la tematica è ricca di spunti. http://www.isvroma.it/public/villa/screen/mari.pdf Si assiste ad una prima mutazione agli inizi del IV secolo: Assistiamo poi allo spopolamento delle campagne nel corso della guerra annibalica ed al successivo cambiamento : La fase successiva è quella della villa varroniana: La logica di profitto equivale a vendite su scala sempre maggiore, ad una totale vocazione verso gli introiti derivanti dal mercato, utilizzando però schiavi. Tutto questo collima col successo del sistema denariale, con la diffusione su larga e massiccia scala della moneta di Roma, ma c'è da chiedersi: che fine ha fatto "il contadino, già valoroso soldato"? (Livio II.23.3-7) Non stiamo parlando di qualche centinaio di individui, stiamo parlando di un bacino sociale dal quale Roma attinse per secoli al fine di espandere enormemente i propri domini. Come sappiamo arrivò la migrazione verso la città di questi nuovi nullatenenti che crearono quella bomba sociale rappresentata dal proletariato urbano e che rappresentò terreno fertile per dar vita ad una sorta di nuovo livello del sistema clientelare. Non dimentichiamoci quindi della sportula. A vederla in quest'ottica una bassa circolazione di moneta enea non è così inspiegabile.
    2 punti
  6. Leggere, leggere e ancora leggere... informarsi e studiare prima di effettuare acquisti è da sempre la cosa migliore da fare, non solo per evitare fregature ma soprattutto per crescere come collezionisti, inteso nel puro senso del termine.
    2 punti
  7. Se intendevi questa http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-RC/26 qualcuna grazie a "Giunone" è sopravvissuta ?
    2 punti
  8. Complimenti Graziano. In effetti è la seconda data chiave per chi colleziona sovrane di Giorgio V per millesimo della zecca di Londra. A parte la già citata 1917 costosa in qualsiasi conservazione la si reperisca, il 1916 è l'unico millesimo quotato dallo Spink anche in conservazione EF. Tutti gli altri millesimi sono "bullion value" fino allo stato di zecca. Il tuo esemplare brilla al buio. Non solo è MS ma tranquillamente "brilliant uncirculated". Buona giornata.
    2 punti
  9. Scusa non ho letto bene i post. Quello tuo, postato da Alberto, è un Carlino, questo è un Tarì...Scusa. Comunque per il cambio con il Pestalozzi, mi accontento anche del Carlino ( inteso come moneta e non come razza di cane! ) ?
    2 punti
  10. La collezione delle monete satiriche del Regno d' Italia continua ..
    2 punti
  11. Sul RIC al il busto a s. è accompagnata solo la legenda CRISPVS NON CAES (n. 269 e 271). Tuttavia nelle note al n. 266, pag. 263, si trova la moneta di @Vincenzo 1974 citata da Nums. Circ. di Spink ma non inserita nel catalogo. Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  12. 1905 Regno d'Italia - Vittorio Emanuele III° - 1 Lira in argento
    2 punti
  13. Buongiorno a tutti, ecco il Tarì della Regina di Napoli.
    2 punti
  14. Eccoti accontentato @Rocco68 con una foto di gruppo! ?
    2 punti
  15. Caro @Liutprand, grazie per avermi taggato altrimeti non avrei forse notato questa discussione, visto che ormai riesco a frequentare di rado questo forum. Ringrazio anche @margheludo per aver cercato di dare una spiegazione a quanto richiesto da @domenico.mura tra sottogruppi b e d, che però se ho ben capito non risponde a questo caso. Il problema è rappresentato da come bisogna leggere quelle tavole tipologiche con i disegni alla fine delle serie, rispetto al catalogo scritto. Nelle tavole tipologiche, come da nome stesso, ovviamente, non sono riportate tutte le varianti di interpunzione che appaiono nel catalogo scritto, ma piuttosto le caratteristiche delle impronte del tipo e e delle principali delle lettere nelle legende. Nel caso in questione in quella tavola si vuole evidenziare che il tipo A.IIa ha ancora delle caratteristiche tipologiche transizionali rispetto al tipo II.1 se si vuole (differenze soprattutto al R/ con aquila coronata e dettagli del capitello), mentre alcune altre caratteristiche cambiano più decismanete a partire dal tipo A.IIb in poi, compreso ovviamente il tipo A.IId, del quale ho trascritto la legenda come esempio perchè evidentemente quella con le lettere meglio leggibili per quel tipo tra gli esemplari che avevo al tempo a disposizione. Pensavo che fosse una cosa evidente, visto che nella tavola in questione di quel gruppo nella prima colonna a sinistra è presente solo A.IIb, (cioè il sottogruppo a partire dal quale cambiano più cose nel tipo mentre per quanti riguarda le lettere successive del sottogruppo cambiano solo le interpunzioni citate nel catalogo analitico scritto) e non le altre lettere fino a A.IIg, mentre nella riga seguente si trova il tipo successivo nel quale cambiano le caratteristiche suddette, ovvero il gruppo A.II.3. Spero di essere stata chiara, altrimenti fatemi sapere. Un saluto cordiale e buona domenica MB P.S. Occhio: talvolta la presenza o meno del punto dopo la R abbreviata di FR, dipende dal fatto che si sia trattato/ si tratti di vera e propria interpunzione o piuttosto la terminazione del segno di abbreviazione...
    2 punti
  16. Ciao Petronius, scusa se non ti ho risposto prima ma ho aspettato che la moneta arrivasse e che quindi diventasse mia a tutti gli effetti. Comunque è davvero una moneta bellissima e sono molto contento di averla presa, indipendentemente da se si tratta di un'affare o meno. Personalmente ritengo sempre "di mercato" il prezzo di aggiudicazione di un'asta per cui non ritengo la moneta ne un affare ne strapagata ma penso di averla pagata il prezzo giusto. In ogni caso grazie a tutti per le valutazioni e scusate per le foto ma sono fatte con il cellulare per cui non rendono la vera bellezza della moneta che ha davvero dei fondi quasi a specchio e l'hairlines è davvero minimo.
    2 punti
  17. Buonasera, volevo presentarvi queste sette modeste monete della repubblica, perché 7? Perché le ho fotografate così insieme ed il titolo ci stava, mi piacciono molto per la varietà dei soggetti rappresentati, dalla frutta al lavoro dagli insetti agli animali agli oggetti agli attrezzi una gran varietà.. ? Saluti Alberto
    1 punto
  18. Proviamo a riassumere sommariamente il contesto sociale nel quale il nostro legionario viveva. Abbiamo la classe aristocratica, che non potendo contare in linea teorica sul commercio per trarre profitti, approfittò della situazione venutasi a creare nei precedenti decenni di scontri. Complici le ricchezze giunte dalle campagne espansionistiche, rappresentate anche dal grande numero di schiavi ora disponibili, prese vita un sistema agrario basato sul latifondo e sul profitto di quanto prodotto. Le ville, nelle mani degli aristocratici, divennero delle entità in grado di produrre svariate categorie di prodotti, anche non strettamente legati all’agricoltura. Quanto prodotto confluiva sul mercato, gestito principalmente da esponenti dell’ordine equestre, i soli che potevano contare sul necessario censo e che li differenziava dal resto della plebe. Questa è la Repubblica dell’aristocrazia e dei ceti più agiati, è la Repubblica del denario, ove un commercio in costante espansione richiedeva un idoneo volume di monetizzazione. Ma Roma non era solo questo. Parallelamente esistevano ceti inferiori, i cui esponenti dei livelli più alti dipendevano da un dominus, così come un liberto dipendeva dal proprio patronus, via via fino a far giungere questi legami ai ceti più bassi della società. Anche ai livelli più alti di questi rapporti clientelari gli scambi tra le figure coinvolte riguardavano non solo denaro ma anche generi di altra natura, alimentari soprattutto. La sportula non era necessariamente una somma di denaro ma rappresentava infatti un rifornimento di vettovaglie. È facile immaginare che le elargizioni in un legame clienterale (obsequium) proprio dei ceti più bassi prevedesse non certo gruzzoli di monete ma beni ben più modesti. Questa era la Repubblica di Roma ed il nostro caro legionario forse non andava a comprare una pagnotta perché una volta rientrato nella società civile doveva necessariamente inserirsi in un idoneo sistema clientelare ed a seguito di tale inserimento con tutta probabilità il pane non andava a comprarlo come facciamo noi oggi, pagandolo in moneta. Ecco perché a mio parere è sbagliato pensare alla moneta di età repubblicana quale unico ed esclusivo mezzo economico. Il contesto sociale era profondamente diverso, il modo di concepire il sostentamento proprio e del proprio nucleo familiare era profondamente diverso, la moneta era un mezzo sicuramente fondamentale e diffuso, ma non tutto si comprava a suon di assi, anzi.
    1 punto
  19. In effetti, dovrebbe essere classificato come Williams 579(b).
    1 punto
  20. Certo che le trovi, di solito ci andavo a dicembre così da prendere anche busta filatelica, quest'anno sono riuscito ad andarci prima.
    1 punto
  21. Anch'io ho adottato una divisione delle mie monete per periodi cronologici e mi sono specializzato per le monete provenienti da tutto il mondo nel periodo fino al 1950/51 avrei preferito anch'io farlo terminare col 1945 (le monete successive mi dicono poco a parte rare eccezioni) ma alla fine ho preferito tenere come data di riferimento il 1951 che è l'anno di morte di Giorgio VI; presente su tutte le monete inglesi e coloniali quindi un limite cronologico che non potevo ignorare...
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  22. Concordo sulla conservazione, anche io ho pensato a un MB. Per Te che prediligi monete vissute, questa non è male... saluti
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  23. Riprendo questa discussione ora che ho un po’ più di tempo per postare poi le monete che sono anche state oggetto della Giornata e che erano esposte a Milano al Museo Archeologico in una mostra temporanea sui Longobardi sul tema “ i tremisse d’oro di Castelseprio “, inizio con la vetrina e la cartellonistica, il tutto era inserito nella zona archeologica del Museo dedicata ai longobardi La vetrina
    1 punto
  24. 1905 Germania 1/2 Mark 1905 A. Moneta comunissima 2,78 g. 20 mm.
    1 punto
  25. L'ho scritto perchè tanto so già che tra x anni un altro utente similare si attaccherà a questa discussione per proporre la sua patacca....
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  26. Che glielo hai detto a fare? Adesso non lo vediamo più, poi non venite a lamentarvi che gli utenti chiedono un'identificazione e spariscono petronius
    1 punto
  27. Grazie Rocco, infatti mi erano venuti dei dubbi e non solo sulla data. Però guardando il catalogo LaMoneta vedo che possono esserci anche le sigle A.P. C'è un errore? Il diametro di quanto è più piccolo?
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  28. E' vero, quindi aggiusterei il tiro dicendo che il SEAR 16796 indicato nella mia classificazione, raggruppa sotto quello stesso numero folles col campgates per Arles ed esergo T-star-AR, aventi diverse legende al diritto e cioè: CRISPVS NOB CAES; FL IVL CRISPVS NOB C; FL IVL CRISPVS NOB CAES. Quindi, se ci bastasse la classificazione SEAR, senza sbagliare sarebbe sufficiente dire SEAR 16796 e fermarci qui. Se invece volessimo dare alla moneta anche un riferimento RIC (e non è detto che sia il 268) dovremmo cercare nel RIC VII tra i numeri che lo stesso SEAR elenca nel suo 16796 e che sono: pp. 264, 266-71 e 281. Ora non sono in grado di consultare il RIC, ma sarei lieto se uno dei più esperti potesse dire qualcosa. HIRPINI
    1 punto
  29. Si tratta di una delle monete più falsificate e contraffatte dei giorni nostri, i rilievi appaiono impastati e poco definiti e non lasciano dubbi, per me sono falsi. Un saluto
    1 punto
  30. è Giustino I - DOC 11
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  31. Vero. Bisognerebbe dare una sfogliata al RIC e verificare l'abbinamento di conio con FL IVL CRISPVS ed il campgate per Arles.
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  32. Ciao @Hirpini, ho guardato ora la moneta. Io sul dritto leggo FL IVL CRISPVS NOB … mentre su quella che hai postato si legge solo CRISPVS NOB CAES quindi penso che non sia questa. Buona notte. Stilicho
    1 punto
  33. la cosa più vagamente simile che ho trovato, con riserbo stilistico Caesarea Panias (Trachonitis), Syria, AE15, time of Marcus Aurelius. 2.87 g. 169 AD. Head of Pan right KAICAP PANIA DOC POB, syrinx (Pan pipes). SNG ANS 860; Meshorer Caesarea Pania, 2. se vuoi invece vuoi provare seguire la strada del "volatile", cerca la pernice
    1 punto
  34. DE GREGE EPICURI Al rovescio si legge abbastanza chiaramente ..OS.., che con un po' di fantasia (o con "stringhe" opportune) porta a BOSTRA: dovrebbe essere un bronzetto della COLONIA BOSTRA. Al diritto si legge CAESAR, secondo me l'imperatore è Alessandro Severo, SNG ANS 1224.
    1 punto
  35. Per il carissimo riviolli: la mia non voleva essere scortesia allo stato puro. Voleva essere solo una risposta scortese ad una domanda impertinente. In questo forum, e non solo in questo, ma in tutte le piattaforme e soprattutto nella vita normale, la cortesia e l'educazione sono alla base dei rapporti. Non ci vuole tanto, basta un buongiorno, buonasera, per favore, essendo il tuo post potevi anche presentarti.
    1 punto
  36. Eh, come sei esigente petronius! Magari poi vuoi pure sapere diametro e peso. Nella vita bisogna anche sapersi accontentare ?
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  37. Per i sesterzi, chiaramente il "SC" che troviamo al rovescio è un elemento di certezza, anche per quei sesterzi con doppio ritratto (es. Antonino Pio con Aurelio da cesare, con SC sotto Aurelio al rovescio). Per le greche un altro elemento è il rapporto fra conii di diritto e di rovescio per una emissione. Il conio di rovescio subisce le martellate più direttamente e si usura prima. Gli studi dei conii evidenziano bene questa situazione, con più conii di rovescio rispetto a quelli di diritto utilizzati per una certa tipologia, ed evoluzioni evidenti delle rotture del conio via via che si susseguono le coniazioni. ES
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  38. Lorenzo Celsi, sigla A (massaro Andrea Foscarini, 1364)
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  39. Soldino di Lorenzo Celsi con Massaro A. Conservazione tra MB e BB. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  40. Gentilissimo @margheludo, grazie mille! Anche per la precisazione sul tipo A.II.2e!
    1 punto
  41. Da quanto scritto da Domenico Luppino e letto in questo forum mi terrei lontano dagli esemplari che si presentano simil fondo specchio. Inoltre metterei in collezione solo scudi corredati da documentazione tramite la quale si riesca a risalire al periodo pre riconiazione
    1 punto
  42. Ciao Domenico @domenico.mura, sottoscrivo i complimenti che ti ha fatto @gigetto13 il tuo è il modo giusto di affrontare la numismatica. Queste monete hanno circolato anche sulla mia isola (elba) e lo hanno fatto fino allo sfinimento, sicuramente sfuggiti alla fusione come in Corsica e in Sardegna in quanto lontani dal continente dove invece hanno seguito un destino diverso . Ne ho uno dal diametro molto ridotto e i tre che possiedo sono tutti malconci ma anche per me è una vera soddisfazione averli in collezione. Per quanto riguarda la classificazione direi che si tratta di un denaro minuto A.II.2d. Come hai già scritto anche tu ma con un punto tra FR ed IM di FRIM PATOR come nella serie successiva A.II.2e. Sulla questione del possibile errore sul libro ricordo un episodio analogo e Monica ci spiegò che in fase di stampa qualche punto in qua e la è sparito e in questo caso una "d" potrebbe essere diventata una "b". Saluti alla tua bellissima isola.
    1 punto
  43. Buonasera a tutti, Aggiungo a questa interessante discussione l'ultima scoperta sulla nuova tipologia di busto nel 3 Cavalli 1790. ...... Anche se sono più che convinto che con il tempo ne verranno fuori altri.... Ad oggi è introvabile e raro ?
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  44. Grazie Francesco, I Carlini di Ferdinando IV iniziarono ad essere approntati proprio nel 1788, forse il conio del rovescio con le aste sottili della Croce fu una "prova" iniziale...... Ritenuta forse poco accentuata e visibile sulla moneta, successivamente modificata, rendendola più spessa. Non sono riuscito ancora a trovarne un altro esemplare purtroppo.
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  45. E sempre bello ammirare le tue monete rocco poi come mai quel particolare è stato usato un altro stampo
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  46. A volte mi viene il dubbio se prima di rispondere con sentenza, si abbia letto BENE il quesito. Ma ha detto che acquisterebbe in un negozio di numismatica! Saluti TIBERIVS
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  47. Io credo che già coloro che si interessano di numismatica non siano orde oceaniche di persone, se poi all'interno di questa cerchia si creano aristocratiche ed esoteriche fazioni che guardano se non con disprezzo almeno con sufficienza gli altri....
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  48. Per me e' una domanda lecita e facilmente prevedibile considerata la modalita' di distribuzione di Progresso Numismatico. Personalmente ritengo inutile pubblicizzare una rivista non in vendita ed e' naturale aspettarsi proteste da chi si trova impossibilitato a reperirla se non tramite alcune biblioteche pubbliche. Auspico almeno la sua distribuzione in PDF come si verifica gia' per molti bollettini dei circoli e delle associazioni , per esempio la pubblicazione del Cordusio. E' curioso inoltre notare come e da chi alcune copie siano state poste in vendita anche se dovrebbero essere gratuite ..
    1 punto
  49. Che non si siano ritrovate flavie di ‘Sibrium’ a Casteseprio non e’ poi cosi sconvolgente in quanto gia’ le flavie sono monete rarissime e le loro provenienze vengono essenzialmente dal ritrovamento di Ilanz ( conservato interamente a Coira) , Mezzomerico ( in oarte disperso e conservato parzialmente presso il Castello A Milano) e in parte da ritrovamenti singoli che pero’ potrebbero non avere alcuna attinenza con la zecca di origine della moneta ( vedi soprattutto ritrovamenti in Corsica/Sardegna ove la demonetizzazione ha operato assai piu’ blandamente). Di sibrium sonk comunque noti diversi esemplari, di antica provenienza ( in vecchie collezioni) e da ripistigli singoli piu’ recenti - tra le rare flavie e’ forse una delle zecche meno rare delle altre.
    1 punto
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