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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/19/19 in Risposte
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Ciao a tutti, Vi posto un nuovo arrivo un Follaro civico di Gaeta classificato MIR 452 e D'andrea Contreras n. 19 Riguardo l’epoca di coniazione, Mario Rasile nella sua opera “ Le monete di Gaeta” fissa la data dell’inizio della coniazione intorno alla metà del XII Secolo con l’avvento di re Guglielmo I e Guglielmo II quindi tra il 1154 ed il 1166) stante la sostanziale identità del Diritto ( stessa legenda CIVITAS GAIETA e la stessa figura del Castello). Lucia Travaini, invece, ritiene che tali follari civici possano essere stati emessi tra la fine del XII secolo ed i primi decenni del XIII secolo dopo la breve emissione di Enrico VI, in continuazione con i follari emessi in epoca normanna. La loro coniazione è dovuta alla consuetudine e conoscenza della loro circolazione in ambito locale. Quindi, tale emissione è anteriore alle limitazioni poste da Federico II di Svevia. Al diritto troviamo, un castello stilizzato e la legenda CIVITAS GAIETA; al rovescio, invece, un croce trifogliata, accantonata da quattro globetti e legenda SCS ERASMVS, santo patrono della città7 punti
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Buonasera a tutti cari amici, immerso nei miei pensieri durante la pausa digestiva prima di rimettermi al lavoro sulle mie carte, mi sono soffermato a meditare su una vicenda che mi è capitata qualche tempo fa, e che non mi è mai risultata del tutto chiara. Al di là dei risvolti incomprensibili della questione, protagonista ne è indubbiamente la numismatica e una moneta in particolare, così, sperando di non annoiarvi, ho deciso di raccontarvi la storia e proporvi magari di intervenire a vostra volta raccontando di un vostro rimorso o rimpianto. Indubbiamente a tutti noi è capitato, anche ai più avveduti, di pentirsi di un acquisto effettuato; allo stesso modo, sarà capitato anche di pentirsi a posteriori per non aver colto un'occasione, magari perché ci ha presi alla sprovvista. La storia qui di seguito narra di uno dei miei rimpianti. Non sono un grande frequentatore di convegni, ma un appuntamento irrinunciabile è da molti anni VeronaFil. Ogni volta, puntualmente, riesco a spendere tutto quello che mi sono portato dietro, fino all'ultimo centesimo; per questo motivo, mi sono imposto di non pagare mai con carta di credito, così da evitare possibili catastrofi e limitare i danni al contante La vicenda che vi sto raccontando è avvenuta cinque anni fa. La mia fidanzata viveva a Venezia, mentre io abito in Lombardia: avevamo pensato di incontrarci a metà strada in occasione del fine settimana del VeronaFil. Io avevo intenzione di visitare la fiera al pomeriggio, poi sarei andata a prenderla e avremmo dormito lì a Verona, per poi fare un giro per la città il giorno successivo. Insomma, in quell'occasione sarebbe stato opportuno, per una volta, non spendere tutto fino all'ultimo centesimo, così da mantenere un minimo di liquidità per il weekend romantico. Venuto il gran giorno parto con una buona scorta di contanti e comincio il consueto saccheggio. Giunto quasi alla fine del mio giro ero particolarmente fiero di me: avevo ancora 160 euro nel portafogli. Io insegno al liceo, e all'epoca ero ancora supplente: 160 euro erano dunque una bella somma, pari più o meno alla metà del budget totale che avevo portato con me. Stavo dunque ripensando con orgoglio a tutte le volte che la mia fidanzata mi aveva preso in giro per la mia compulsività, a fronte delle straordinaria parsimonia messa invece in campo in questa occasione. Se non che, proprio a uno degli ultimi tavoli, trovo un magnifico 5 lire 1832 di Maria Luigia: io sono appassionato di scudi, e di Parma non avevo nessuno dei due, né il '15 né il '32. Qui mi trovo di fronte proprio l'anno più raro, in conservazione ottimale per i miei standard (era un bel BB+, gradevolissimo, con pure una bella patina). Prezzo: 200 euro. Due chiacchiere con il venditore, un signore anziano molto gentile, che è disposto a scendere a 180, e poi, con un po' d'altra opera di convincimento, fino ai fatidici 160, "visto che sei giovane"! Rimarrei pulito pulito senza un centesimo, ma porterei a casa una moneta fantastica a un prezzo straordinario. Apro il portafoglio e guardo i miei 160 euro... Rimanere senza un euro non sarebbe neppure un problema, alla fine potrei sempre prelevare qualcosa in serata... però a rodermi era il pensiero di ciò di cui mi ero vantato tra me e me fino a poco prima: "sono perfettamente in grado di uscire da Verona senza aver speso tutto fino all'ultimo centesimo"! Insomma, pensa che ti ripensa, medita e rimugina cambiando e ricambiando idea più volte, alla fine ringrazio il gentile signore e me ne vado, senza comprare la moneta. La storia potrebbe finire qui, semplicemente con il rimorso di aver perso un'ottima moneta (che non ho più messo in collezione) a un prezzo strepitoso (che infatti non ho più ritrovato per monete che neppure si avvicinassero a quella conservazione)... Ma c'è di peggio. Uscito dalla fiera mi incontro con la fidanzata, e andiamo a scaricare i bagagli in albergo. Una volta in camera apro il portafogli e... i 160 euro non ci sono più. Vuoto. Le tre banconote da 50 euro e quella da 10 sono scomparse. Tutto il resto è a posto, ma dei soldi nessuna traccia. Mi metto a frugare in ogni tasca, magari li ho spostati, magari senza pensarci li ho infilati nella carta d'identità, magari nella patente, magari li ho messi in tasca, magari nello zainetto: controllo, ma nulla nemmeno lì. Butto in aria ogni cosa, rovescio ogni tasca, ogni anfratto, tutto. E' tutto assolutamente al suo posto, comprese le altre monetine acquistate, ma dei fatidici 160 euro nessuna traccia. Ripeto, erano (e sono tuttora) una bella cifra per me, ma a farmi impazzire non era tanto la perdita della somma in sé, quanto il fatto che avessi rinunciato a quella bellissima moneta per non spenderli, e ora li avevo smarriti! Ho chiesto alla reception dell'albergo (magari mi erano caduti mentre consegnavo i documenti per il check-in), ma al di là di uno sguardo compassionevole dell'addetto non ci ho cavato un ragno dal buco. Sono passati cinque anni, ma come vedete ci rosico ancora: non sono mai riuscito a capire come diavolo abbiano fatto a volatilizzarsi quelle quattro banconote. Un furto mi pare impossibile (chi diavolo riesce a sfilare i soldi da un portafoglio senza toccare il resto?), una pardita accidentale incredibile (io sono sempre molto attento, e li avevo visti l'ultima volta meno di un'ora prima)... forse è il demone del collezionismo che ha voluto punirmi per la mia morigeratezza. Nel dubbio, da allora non sono più tornato dal VeronaFil con un solo euro superstite nel portafoglio.7 punti
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Alle 16:40 di sabato 19 ottobre il Forum Lamoneta ha raggiunto i 2 milioni di risposte totali. Grandi numeri per il più importante forum di numismatica italiano. E' tempo di brindare con tutti voi.5 punti
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Davvero un bel convegno. Lontano dagli afflussi consistenti di altre città che fanno numismatica ma a misura di collezionista. Più gente rispetto all'anno scorso, ho rivisto e parlato volentieri con collezionisti e venditori. Grazie a chi porta avanti l'iniziativa e si impegna per il continuo miglioramento.5 punti
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La tua ragazza ti vuole bene e ha voluto crederti, ma noi queste storie le conosciamo bene: facci vedere questa moneta... [emoji16][emoji16]5 punti
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Buongiorno, ho il piacere di presentare nuovo arrivato in Collezione Litra68, erano anni che cercavo questa moneta, è quella che ha ispirato il mio Nick Name. Campania. Suessa Aurunca 265-240 a.c.Litra D/Testa Elmata Atena Vs. Sx R/Galletto rivolto a Dx. Stella a Sx. A Dx SVESANO SNG ANS 609 HN RUTTER 449 Ho letto, a riguardo della monetazione di questa antica Città, un interessante discussione dell'amico Fratello Lamonetiano @acraf e gli interventi di @money_59. Sono a conoscenza di altre emissioni simili con Etnico diverso, Suessa Aurunca faceva parte della Pentapoli Aurunca. Mi farebbe piacere leggere vostri commenti e condivisioni dei Galletti in vostro possesso per confronto. Saluti Alberto P. S. Ho dimenticato una cosa importantissima, conoscendo il mio desiderio, la moneta mi è stata segnalata dal mio Amico Fratello Lamonetiano @Rocco68 che ancora una volta ringrazio. ?4 punti
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Ho letto parecchie imprecisioni nei post precedenti, oltre a dei punti di vista che ho stigmatizzato più volte in questo forum. E vorrei dare la mia lettura. Punto Primo, cioè la genesi di questo convegno: nasce, per chi se lo ricorda, da un’iniziativa comune di Andrea Cavicchi, di Walter Nasi, di Francesco Cavaliere e mia. Puntavamo, sulla scorta delle crescenti delusioni, soprattutto a livello di location e di carenze strutturali nell’ambito della sicurezza (chi non si ricorda i convegni al Palanord circondati dai campi dei nomadi evidentemente ha la memoria corta e quindi va aiutato). Sull’onda del primo convegno che organizzammo, operativamente, io (che scelsi la prima location), Andrea Cavicchi e Walter Nasi, seguirono gli altri convegni, la cui organizzazione venne portata avanti e continua ad essere portata avanti, egregiamente, da Walter Nasi, per ovvie motivazioni logistico-territoriali e di pertinenza. Punto secondo: con tutto il rispetto per il Bophilex (il circolo si sta adoperando tanto per migliorarsi e va apprezzato), le due ambientazioni sono completamente diverse. Ed onestamente io, da commerciante, prediligo nettamente quella di un hotel, più professionale, curata e seguita. Purtroppo certi ambienti si tirano attenzioni di malintenzionati come mosche (e quest’anno al Bophilex è successo l’ennesimo furto importante ad un collega). Vogliamo parlare di Verona, che nell’ultima edizione è stato peggio del Far West ed ha visto fare finalmente noi commercianti fronte comune, contro i sempre maggiori rischi di fronte al dilagare delle azioni criminose ed alla sfrontatezza di chi le esegue? Ma andiamo!!! A certi convegni ci dobbiamo andare, ma incrociamo le dita, per riuscire a tornare tutti interi!!! E non è una battuta. Punto terzo: io ho partecipato a tutti i convegni di Walter Nasi, essendone il padre putativo; ed ho visto l’escalation delle presenze. E le ho viste in crescita, altro che i 13 commercianti citati!! Nelle affermazioni bisogna essere precisi, non sparare ad alzo zero. Si getta anche discredito sul lavoro degli altri con disarmante pressappochismo. Punto quarto ( e qua ribadisco un concetto che ho già espresso in altre sedi): se volete i grandi convegni, andate a Verona!! Se poi vi succede qualcosa (perché lì ci vanno anche persone losche che niente hanno a che vedere con la numismatica, ma presenziano con il solo intento di fottere il primo malcapitato che gli capita sotto tiro; con il colpevole lassismo dell’organizzazione, che in questa prossima edizione ha promesso di porvi finalmente rimedio), non lamentatevi. E, fra di noi, non ce n’è uno che non sia stato toccato dalla cosa. Punto quinto che è figlio dei precedenti : mi sento molto più a mio agio in questi ambienti in cui mi sento anche maggiormente protetto. Sesto ed ultimo punto, anche questo figlio dei precedenti: se vogliamo fare una numismatica diversa, migliore, bisogna uscire da quelli che sono i binari fin qui tracciati da quello che è stato fatto fin ad oggi. Visto che gli altri non lo fanno, io, Walter ed altri lo stiamo facendo, partendo dal basso, con fatica, umiltà, lavoro. Rome wasn’t built in a day!4 punti
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Vorrei chiosare, per stasera, confidando nelle ulteriori foto di @dabbene: le vostre parole ed anche quelle dei presenti sono di sprone, ci sono ampli margini di crescita. La presenza più bella, fra il pubblico, è stata quella di un ragazzino di 9 anni che avevo omaggiato di un centenionale di Costanzo II un paio di mesi fa e che mi è venuto a trovare, con i suoi genitori, che lo hanno assecondato in questo desiderio. Che bello, mi sono commosso e lo dico con trasporto, veramente! E grazie veramente a tutti, ancora, per il validissimo supporto, al Circolo Numismatico di Padova, al Circolo di Noale; agli espositori, che hanno rinnovato la loro fiducia e a quelli che hanno sperimentato questa iniziativa; al pubblico che ha presenziato, in crescita sostanziale rispetto alle precedenti edizioni; ai relatori che hanno aderito con entusiasmo e trasporto alla manifestazione. Ed un grazie particolare all’amico Andrea Melchioretto per il valido supporto durante le conferenze.4 punti
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Oggi mi sono veramente divertito. Sia ad esporre la mia presentazione sia, soprattutto, ad ascoltare quelle bellissime degli altri relatori. Grazie di cuore all'amico @sivispacemparabellum per tutto l'impegno profuso e per lo splendido risultato. Oltre ad essere un venditore molto competente, serio ed onesto (perdonate la pubblicità ma è ció che penso realmente) è anche uno straordinario appassionato e conoscitore di numismatica Grazie, grazie davvero4 punti
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Ciao, ecco le foto che sono riuscito a fare con il cellulare. Spero sia quello che volevi4 punti
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Buon pomeriggio a tutti Pescata dello scorso settembre.... Francia, 1 Centesimo 1899, Francia 2 Centesimi 1903 Francia 5 Centesimi 20114 punti
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Buon fine settimana a tutti, Altra monetina di Ferdinando IV che al momento risulta rara e introvabile... È questo Tarì del 1794 con al dritto SICLIAR anziché SICILIAR Personalmente ne ho censiti solo due esemplari. Saluti, Rocco.4 punti
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Ho ascoltato con interesse e piacere le due belle presentazioni di @Ross14 e dell'avvocato Merola. Ho poi curiosato tra gli espositori e apprezzato le tante proposte. Ho incrociato alcuni cari amici, e tra questi @mfalier @gigetto13. Che dire, bella giornata e rinnovo i complimenti a chi si è impegnato per questa iniziativa; non ho dubbio alcuno che nei prossimi anni sarà un crescendo. Paolo3 punti
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Sicuramente un bel convegno con commercianti che potevano darti più possibilità di scelta, ho comprato da tre ma avrei potuto farlo da altri per le proposte che c’erano. Il salottino dove puoi sederti, vedere in mano, commentare, chiedere con calma , in fondo per comprare l’ideale. Complimenti agli organizzatori anche per la parte culturale, ho sentito gran belle relazioni, accattivanti ma anche facili e divulgative, in particolare cito @Ross14, Sanavia e Merola e Ricchiebuono. Ho molte immagini che forse contano di più delle parole, piano piano le posterò, comunque bella, serena, cordiale giornata di numismatica, l’obiettivo era questo e così e’ stato.3 punti
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Con immenso piacere annuncio in anteprima l'imminente apertura di una nuove sezione del forum, non una sezione come le altre, ma un'area dedicata ad approfondimenti di elevato spessore tecnico e numismatico. L'accesso a tale area, per ovvie ragioni, sarà riservato solo ad una determinata categoria di utenti, i cui prerequisiti d'idoneità verranno attentamente esaminati dal direttivo della stessa sezione di studi avanzati. Tale direttivo è costituito da un membro dello staff avente compiti di vigilanza e supervisione tecnica, i nomi dei cinque restanti membri verranno resi noti nella giornata di sabato 26 ottobre. La candidatura per l'accesso alla sezione potrà essere presentata solo inserendo un post nella presente discussione, al fine di ottenere il più elevato livello di trasparenza possibile. La sezione risulterà pienamente operativa dal primo dicembre 2019. Alla scadenza dei primi sei mesi di operatività, per un periodo di 24 ore, la sezione verrà resa visibile a tutti i membri del forum, che potranno leggere ed esprimere il proprio gradimento solo a mezzo della funzione "mi piace". Siamo certi che un'iniziativa di questo tipo rappresenti un'innovazione senza precedenti nel panorama numismatico nazionale ed internazionale. I contenuti prodotti, pur non essendo divulgabili in alcun modo, rappresenteranno il fiore all'occhiello del nostro forum. Le due annuali finestre temporali di 24 ore ciascuna consentiranno alla massa degli utenti di poco conto di prendere visione di quanto prodotto, cosicché gli appartenenti alla sezione potranno trarre opportuna gratificazione personale, nonché fregiarsi di una nuova serie di bollini appartenenti alla categoria "forumista massonico". L'autore che riceverà più "mi piace" potrà fregiarsi del bollino di "Gran Maestro" e da qui, in ordine decrescente, sono stati previsti 5 livelli iniziatici. Gli autori che non riusciranno a raggiungere il numero minimo di "mi piace" utile al raggiungimento del livello iniziatico più basso verranno esclusi dalla sezione. Prerequisiti per l'accesso alla sezione: Avere all'attivo non meno di 2.000 messaggi sul forum Avere punti reputazione non inferiori a 750 Impegnarsi a non divulgare in alcun modo i contenuti sviluppati nelle discussioni interne all'area riservata Avere un cane di nome "Birillo" (verrà richiesta copia del certificato di iscrizione all'anagrafe canina) Non aver mai approfittato di una campagna promozionale di Poltronesofà ...in sintesi... ogni tanto fermiamoci un attimo a riflettere, il forum può non essere perfetto, ma si danno ormai per scontate forse troppe cose che alla fine, in assenza di un ambiente di questo tipo, così scontate potrebbero non essere.2 punti
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Vorrei ringraziare tutti coloro che sono passati a trovarmi. Eravate troppi per citarVi uno ad uno, ma mi ha fatto molto piacere far quattro chiacchiere con Voi. Il convegno sta crescendo e la cosa mi fa molto piacere. E sono convinto che la prossima volta sarà ancora meglio. Arka Diligite iustitiam2 punti
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Proprio un bel convegnetto, curato e vivace. Ho trascorso una mattinata davvero piacevole con @gigetto13 @Arka @Bassi22@dabbene @sixtus78 @gianvia @sivispacemparabellum @Scudo1901. Mi dispiace aver mancato @chievolan. Tante belle monete e ottime chiacchiere con amici appassionati. Ottime le conferenze! Direi che l'appuntamento sta decisamente decollando. Bravi gli organizzatori. Bravi bravi bravi!!!2 punti
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Ne approfitto per annunciare pubblicamente che ho appena terminato la mia ultima fatica: un pamphlet intitolato "rivoluzione macroeconomica" che stravolgerà il pensiero scientifico come non accadeva dai tempi di Malthus. E' riservato esclusivamente a persone di alto livello culturale e che la pensano esattamente come me in tutto e per tutto (macroeconomia, politica, calcio, donne e sputo del nocciolo di ciliegia). Sarà stampato a casa mia in numero di copie 1, che conserverò gelosamente . PS. Gnè, gnè, gnè.2 punti
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Ancora grazie a te @Ross14. Il rammarico è non aver potuto essere presente al tuo intervento.2 punti
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Aspetto le foto che sicuramente avrai fatto anche delle relazioni dei Prof. Lucchelli e Ricchebuono. E comunque grazie per il tuo ottimismo e per aver documentato i contributi di oggi.2 punti
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Grazie davvero @dabbene per le belle fotografie ma soprattutto per la tua presenza! Per non dimenticare del libro che mi hai regalato2 punti
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Qui una gran chicca ... Mi fermo ma non ho per nulla finito ...magari domani continuo....2 punti
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Buon pomeriggio a tutti, devo tornare alla identificazione del sesterzio perché rileggendo la discussione, oggi noto che la moneta postata da Flaminius ha al diritto "busto laureato e drappeggiato" e viene classificata col RIC II 945. La moneta SEAR 3630 che io ho postato viene invece classificata con "testa nuda e busto drappeggiato" (e proprio così mi sembra di vedere Adriano sul sesterzio di @Flaminius) e riferita allo stesso RIC II 945. Venuto il dubbio (variante o svista?) ho consultato il RIC su OCRE e ho trovato questa notizia che reputo molto molto molto interessante, che chiarisce ogni dubbio e perfeziona ulteriormente la classificazione, perché riporta due diversi busti sotto lo stesso RIC 945, diversificati coi numeri 945/c e 945/f: Va da sé che il sesterzio molto suggestivo di Flaminius è precisamente il RIC II 945/c con testa nuda e busto drappeggiato. Giustizia è fatta Cordiali saluti a tutti HIRPINI2 punti
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E' un AE3 di Costantino Magno, non un antoniniano, con al rovescio il Sol Invicto Comiti Vediamo se altri utenti individueranno la zecca. Saluti Eliodoro2 punti
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E' sempre bello ed emozionante poter arricchire la propria collezione con una moneta desiderata! Ed è anche molto bello condividere con tutti noi la nuova acquisizione!2 punti
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Presentazione con Stefano Palma2 punti
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Caro Mario, sul concetto che hai espresso sfondi una porta non aperta bensì spalancata, sul tipo di ambiente, la vedo esattamente come te, altri sono i contesti in cui trovare la massa. Anche se il desiderio di far fiorire questa iniziativa l'ho espresso ripetutamente, ma vorrei sempre farlo con attenzione e cura, mi auguro. Estendo i tuoi complimenti alle persone che mi hanno aiutato e che mi auguro mi aiuteranno anche nel futuro e cioè: 1) Il Circolo Numismatico Patavino nella figura di Gianpietro Sanavia; 2) Il Circolo Filatelico Numismatico di Noale, nella figura del segretario Andrea Fusati; 3) I Sigg. ri Pannella Marco e Melchioretto Andrea per la collaborazione nella diffusione sul territorio. Mi sentivo in dover di fare questa importante estensione.2 punti
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Salve forum, non scrivo da molto, ma ci tenevo a mostrarvi una foto che racconta la mia passione per le monete maltagliate, in questo caso la mia piccola collezioncina Siciliana in crescita, con protagonista una moneta che desideravo da molto molto tempo, uno Scudo Siciliano, Filippo III, 1611. Spero sia di vostro gradimento, saro' lieto di mostrarvi maggiori foto qualora interessati, Un caro saluto, Gasp1 punto
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Buon sabato a tutti, condivido con voi il primo esemplare di Roma Repubblica entrato a far parte della mia collezione sulle monete della storia della Sardegna, ossia un sestante con monogramma MA (Piras 29 in Le monete della Sardegna, Crawford 64/6a): Dato che, come ho già detto, è il primo esemplare della Roma Repubblicana che possiedo (e dato anche l'ingente quantità di sestanti "anonimi" dello stesso tipo spacciati come di zecca sarda che ho incontrato) mi piacerebbe molto avere vostri feedback e considerazioni! Per esempio, a me pare che questo esemplare non sia stato riconiato su un esemplare del tipo Kore/Toro, sbaglio? Grazie mille in anticipo!1 punto
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Buonasera @Xenon97, ti credo pienamente e penso che il follis sia questo: D/ IMP CONSTANTINVS PF AVG, busto laureato drappeggiato e corazzato o solo drappeggiato a ds. R/ SOLI INVICTO COMITI, il sole stante a sn., alza la mano destra e regge il globo nella sinistra; all'esergo segno di zecca R seguito dalla marca di officina P, R - F nel campo. RIC VII p. 296 (1-2-5), SEAR IV 16095 (Roma, AD 313) Su wildwinds c'è con marca di officina S Credo che sia proprio lui e anzi mi sento di farti i miei complimenti, so della tua speciale simpatia per Costantino che ti permette di individuare la zecca solo a guardarne la faccia. Bravo Un cordiale saluto HIRPINI1 punto
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Taglio: 2 Euro CC Nazione: Italia Anno: 2016 A Tiratura: 1'500'000 Condizioni: BB Città: Pavia (PV) Taglio: 2 Euro Nazione: Lituania Anno: 2015 Tiratura: 25'000'000 Condizioni: qBB Città: Pavia (PV) Taglio: 1 Euro Nazione: Spagna Anno: 2019 Tiratura: ? Condizioni: SPL Città: Pavia (PV)1 punto
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...a me sembra più un cavallo. Io farei un giro in Macedonia, o in Tessaglia.1 punto
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In effetti, guardando bene la moneta di @Flaminius, sembra proprio che la testa non sia laureata. Grande @Hirpini! Buona serata da Stilicho1 punto
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Congresso piccolo ma simpatico e tranquillo, ho passato alcune ore in ottima compagnia.1 punto
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Fa piacere leggerVi. Se il congresso e dico se fosse spostato a novembre sarò felicissimo di venire a trovarVi (per ragioni lavorative), ma capico che la concorrenza con Verona è impossibile. Un grande plauso, in ogni caso per l'impegno profuso. Tanti auguri ed un abbraccio a tutti gli organizzatori. P.s. alcuni amici dell'area di Venezia mi hanno invitato e purtroppo sono veramente spiaciuto di non poter esserci. Un abbraccio anche a loro.1 punto
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"Molto" più spessi no, già la tua è sufficiente. Ripeto, io ritengo che nella identificazione di una moneta vada valutato per primo il peso (cataloghi SEAR) e più orientativamente il diametro (RIC e altri obsoleti). Io stesso ho un sesterzio di Adriano relativamente piccolo, ma abbastanza spesso, che comunque pesa quanto doveva pesare un sesterzio, ma se tu l'avessi voluto classificare solo in base al diametro, a prescindere dalla testa laureata o radiata, avresti potuto pensare forse a un dupondio. Certamente il peso, tanto per i metalli nobili quanto per i vili, era ed è la discriminante. Per ragionarci devi però tenere presente l'avvicendarsi delle riforme monetarie dovute alle progressive svalutazioni, per cui il peso di una stessa tipologia di moneta è sempre andato via via riducendosi: un denario è sempre stato un denario, ma se i più antichi pesavano 4,55 grammi, gli ultimi scesero a 1,7, poi addirittura a 0,17 grammi. Quindi una valutazione in base al peso va fatta in considerazione dell'epoca di emissione della moneta. Spero che i più bravi mi correggano se ho sbagliato. HIRPINI1 punto
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Vi porto verso est, sperando di fare cosa gradita posto anche qui la scheda che ho preparato per la discussione sui "Rubli di Ferro" in monete estere 1 Rublo 1924 Zecca: Leningrado Tiratura: 12.998.000 esemplari Metallo: Argento 900 Peso: 20 g Diametro: 33.5 mm Spessore: 2.6 mm Referenze WCK: Y# 90.1, Y# 90.2 D/ In alto, al centro, vi è lo stemma dell’URSS come formalizzato nella Costituzione del ’24, “Lo stemma si compone di una falce e di un martello sul globo terrestre disegnato nei raggi del sole e incorniciato di spighe. Al di sopra dello stemma vi è una stella a cinque punte.” Lo stemma taglia in due la sigla in cirillico "CCCP" (in caratteri latini "SSSR") formata dalle iniziali del nome ufficiale dello Stato. In basso, il valore in caratteri cirillici “Un Rublo" (ОДИН РУБЛЬ), e lungo il bordo perlato il motto marxista "Proletari di tutti i paesi, Unitevi!" (ПРОЛЕТАРИИ ВСЕХ СТРАН, СОЕДИНЯЙТЕСЬ!). Bordo perlinato. R/ Il rovescio è dominato dalla figura di un lavoratore con in mano due arnesi, sullo sfondo una fattoria agricola, alla sinistra un giovane rivoluzionario che tenendogli un braccio sulla spalla punta il dito al futuro e gli mostra "Il sol dell'avvenir" che sta sorgendo da un monte, ai piedi un edificio industriale. Il giovane proletario sta dicendo al vecchio lavoratore che la futura grandezza dell'URSS verrà attraverso l'industrializzazione. In esergo, la data “1924г” con vicino l’iniziale della parola russa “anno”. Bordo perlinato. C/ In incuso, il peso e le iniziali russe di P. V. Latishev, direttore della zecca di Leningrado, e la dicitura “Argento Puro 18gr.” (ЧИСТОГО СЕРЕБРА 18 ГРАММ) Storia della moneta Dopo il consolidamento del potere di Joseph Stalin in seguito alla morte di Lenin, nel 1924 l’URSS lanciò una terza riforma monetaria introducendo il Rublo "oro" per un valore di 50.000 vecchi rubli. Con questa importante riforma il Rublo veniva collegato allo Chervonets “oro” (10 Rubli) e si poneva così fine all'iperinflazione dei primi anni post rivoluzionari, la carta moneta fu emessa in rubli per valori inferiori a 10 rubli e in Chervonets per le denominazioni più alte. Si tratta della prima moneta coniata in nome dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, era stata preceduta dalla serie 10, 15, 20 e 50 copechi e 1 rublo tutte in argento 1921-1923 che portavano invece l'emblema e le leggende della RSFSR (Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa). Questa moneta nota come “Rublo dei lavoratori” assieme alla moneta da 1 poltinnik (½ Rublo) e la moneta in oro da 10 Chervonets rappresenta appieno lo stile artistico che nasceva in quegli anni in URSS, il Realismo socialista. Furono introdotte le monete di rame nei tagli da ½, 1, 2, 3 e 5 copechi, insieme a dei nuovi copechi d'argento nei tagli da 10, 15 e 20, che andarono ad affiancare le monete della RSFSR che continuavano ad avere corso legale, le monete di questo periodo furono emesse nelle stesse dimensioni e peso delle monete utilizzate durante il periodo zarista. Come facilmente immaginabile le monete in argento venivano subito tesaurizzate e sparivano dalla circolazione poco dopo essere state distribuite, l’argento stava diventando troppo costoso da utilizzare e gran parte doveva essere importato, nel 1930 la carenza di monete divenne acuta e le autorità sovietiche accusarono gli "accaparratori" e gli "speculatori di cambio" di essere i responsabili delle carenze, furono prese misure confiscatorie e nel 1931 furono definitivamente ritirate dalla circolazione e sostituite dalla nuova serie divisionale in cupronichel, da quel momento il solo possesso costituiva reato. Correva l’anno 1924, anno cruciale nella storia dell’Unione Sovietica. 21 Gennaio: a Gorky muore Lenin pseudonimo di Vladimir Il'ič Ul'janov, uomo politico, organizzatore del partito comunista (frazione bolscevica), capo della rivoluzione di ottobre del 1917, primo presidente dell'Unione delle repubbliche socialiste sovietiche. Servì come primo ministro della Repubblica russa dal 1917 al 1918, della Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa dal 1918 al 1922 e dell'Unione Sovietica dal 1922 al 1924. Sotto la sua guida la Russia – e in seguito l'Unione Sovietica – diventò uno Stato socialista monopartitico governato dal partito comunista sovietico. Ideologicamente marxista, le sue teorie politiche sono state poi riconosciute come "leninismo". Il suo corpo verrà imbalsamato. È attualmente visibile in un Mausoleo in piena Piazza Rossa a Mosca. Poiché i meccanismi di successione non erano stati stabiliti nelle procedure del Partito, la scomparsa del leader sollevò una feroce lotta tra fazioni. Questa "lotta per la successione" coinvolgeva principalmente due esponenti, Lev Trockij e Iosif Stalin 26 Gennaio: La città di Pietrogrado viene rinominata Leningrado in onore di Lenin. 31 Gennaio: Viene approvata dal II Congresso dei Soviet la Costituzione del 1924, che legittimò l'unione avvenuta nel 1922 della RSSF Russa, RSS Ucraina, RSS Bielorussa e RSSF Transcaucasica, viene proclamato ufficialmente il nuovo stato federale l'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche. La nuova Costituzione rifletteva ancora l'atmosfera tempestosa dei primi anni e proponeva la dittatura del proletariato senza alcun addolcimento; i borghesi, gli ecclesiastici e quanti non svolgevano un “lavoro produttivo” erano esclusi dal voto, secondo il principio “Chi non lavora non mangia”. Febbraio: la Gran Bretagna riconosce ufficialmente lo stato sovietico, seguita cinque giorni dopo dall'Italia fascista e dalla Francia, gli USA lo riconosceranno ufficialmente solo nel 1933. 7 Marzo: Per fermare l’iper-inflazione viene introdotto il “Rublo oro” per un equivalente di 50.000 vecchi rubli. Maggio: La moglie di Lenin consegna il “Testamento di Lenin” affinché possa essere letto al XIII Congresso del Partito. Il documento fu letto ma ampiamente ignorato. Inoltre, i sostenitori di Stalin gli altri due membri della Troika, Zinoviev e Kamenev dichiararono che Stalin era cambiato e che i commenti di Lenin non erano più pertinenti. Maggio: XIII congresso del PCUS, prende piede la tesi del socialismo in un solo Paese presentata da Stalin già al XII Congresso del 1923 in contrapposizione a quella della rivoluzione permanente di Lev Trotzkij. Stalin partiva dal presupposto che le prospettive di una rivoluzione europea fossero fallite dopo la distruzione della Lega Spartachista adoperata dai Freikorps nel 1919 e sottolineava la necessità impellente del consolidamento della «patria del socialismo» attraverso la normalizzazione dei rapporti con gli altri Paesi capitalisti e il convogliamento di tutte le risorse economiche dei partiti comunisti occidentali in questa impresa. All'interno invece bisognava pretendere il massimo sforzo per fare di un Paese sottosviluppato uno Stato industrializzato e potente. Trotzkij invece sosteneva la tesi della Rivoluzione permanente, ovvero bisognava favorire l'estendersi del processo rivoluzionario nell'Occidente capitalistico, Trockij voleva esportare la rivoluzione nel mondo tramite l'Armata Rossa e i partiti comunisti degli altri Paesi fino alla vittoria globale del socialismo. Fu uno scontro durissimo che si trascinò fino al 1927 dentro e fuori il partito, nelle piazze e sui giornali, Stalin si sbarazzò di Trotzkij (che del resto fu sempre in minoranza), fu dapprima esiliato in Kazakistan e successivamente allontanato dall'URSS. Da allora questa dottrina è stata contrastata e considerata una «deviazione» come tutto il pensiero trockijsta dalle organizzazioni di sinistra legate all'Unione Sovietica o alla Repubblica Popolare Cinese.1 punto
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Sottolineo ancora, se le cose funzioneranno, arriveranno, statene certi. Ed anche gli esteri. Si è citato Verona..., non abbiamo la pretesa di diventare come Verona, questa manifestazione è presente da decadi, ero ancora bambino ed abitavo a Verona, quando andavo al Palazzo della Gran Guardia in Piazza Bra dove si faceva. L’intenzione, sicuramente, è quella di percorrere una strada nuova; il mio personale obbiettivo è, con l’occasione di questa manifestazione, di intercettare nuovi collezionisti, rinnovato interesse, linfa nuova. Di questo ne abbiamo assoluto bisogno. Ribadisco che la parte culturale parallela è un primo passo. Poi alcuni commercianti della zona verranno comunque a fare una ricognizione, lo so. E va bene così, leggete quello che ho scritto precedentemente. Chiosa finale: sono comunque soddisfatto della partenza mediatica, anche l’articolo di Cronaca Numismatica, beh..., c’è di che compiacersi e ripaga tanto. Adesso vediamo di dare soddisfazione anche a chi vi partecipa; discorso materialistico, ripetitivo, ma purtroppo necessario nella contabilità del commerciante. Io, comunque, mi ripeto, sono già soddisfatto.1 punto
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No no, nessuno denigrato. Ci si confronta e si scambiano opinioni. Però ribadisco a Verona 2-3 sono i commercianti di cui uno presente al convegno e uno che non li fa proprio mai. A Padova sono 2 e saltuariamente presenti a qualche convegno nazionale e uno di questi a Mestre c'è. In provincia di Treviso i più noti sono 2-3 e uno c'è. Per la provincia di Venezia io conosco solo l'organizzatore presente e altri mi pare che non ci siano proprio o quasi.... Per il Trentino non ne conosco personalmente nessuno. Per il Friuli ne ho citato uno e un altro a Trieste che non ci sarà. Altri friulani mi pare che non esistano proprio ormai anche se famosi nel passato. Mi scuso se qualcuno non me lo ricordo ma così sottolineo che nel Triveneto che praticano commercio numismatico non è che ne esistano tantissimi... Ma di questi a Mestre un bel po' ce ne saranno.1 punto
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E' una sorta di lancia 'venatoria' con puntale di spiedo e sottile asta in legno, anticamente usata appunto nella caccia . Ed alla caccia è dedicata la decorazione pavimentale della cosiddetta 'sala della piccola caccia' nella villa romana del casale di Piazza Armerina : villa attribuita al tardo IV sec., scoperta nel 1950 a 4 km. da Piazza Armerina, che ci ha trasmesso una importante documentazione dell'arte del mosaico di quel periodo . La sala della piccola caccia, forse una sala da pranzo invernale, ci restituisce una pavimentazione in mosaico con 12 scene di caccia su 4 ordini : tra queste scene quella di un cacciatore a cavallo in atto di colpire una lepre acquattata . L'arma impugnata dal cacciatore è il venabulum, qui di costruzione particolare avendo lo spiedo del puntale curiosamente di forma biforcuta .1 punto
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Altra tipologia monetale assolutamente rara e che non può non mancare in questa discussione è la Piastra del 1804. Conosciuta in 5 varianti, catalogate nel gigante dai numeri 66 a 70, di cui solo la 66, probabilmente, andò oltre la fase progettuale. Quella che allego è la foto fatta a quella fotografata nel catalogo dell'asta NAC-SPINK TAISEI, corrispondente al numero 67 (11° tipo) del gigante. Precedenti passaggio dello stesso esemplare è avvenuto presso l'asta Ratto, collezione Curatolo (1972) Ulteriori notizie in questa importante discussione sul forum:1 punto
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