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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/22/19 in Risposte
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Una delle cose che ho notato e che mi crea sempre più disagio è il fatto che molti utenti non leggono la discussione, ma al massimo gli ultimi interventi e dopo questa breve lettura intervengono con un loro post. Non sapendo che cosa era già stato scritto ripetono concetti già espressi, ribadiscono concetti già scartati, elogiano chi ha semplicemente ripetuto concetti altrui. E questo crea notevole confusione e incomprensioni. Vorrei quindi fare un appello a tutti gli utenti: Per favore prima di scrivere leggete. Arka Diligite iustitiam8 punti
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Buongiorno, .... "le più belle delle nostre Collezioni" è una discussione in cui le belle sono le monete che ci piacciono e in tutte le conservazioni. Personalmente preferisco le monete libere, senza perizia o slab. Per farvi capire meglio i miei gusti collezionistici, ecco il gruppo di Napoletane aggiunto alla raccolta.... Da inizio anno. Noterete molto rame e gli immancabili falsi d'epoca.8 punti
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Premetto che non ho nulla contro i Professionisti/Commercianti in quanto, essendo stato un Medico di Famiglia fino a 2 anni fa, so benissimo quali siano i costi di gestione di un' attività privata. Ho scritto 30-40% di guadagno lordo ( o ricarico che dir si voglia ) e non mi sembra una percentuale avventata, forse un pò eccessiva, ma sicuramente non disonesta. Qualcuno mi ha consigliato di mettere in vendita la moneta ( che non venderò più ) sulla Baia o su altri siti online " così vedrai quanto potrai realizzare etc etc " oppure " è il mercato, la domanda/offerta che fa il prezzo". Ok, avete ragione. Se fossi alla "canna del gas" venderei la mia collezione in fretta ad un 1/10 del valore di mercato e forse ringrazierei anche quello che l'ha acquisita. Non è una questione di prezzo. E' una questione di "atteggiamento" da parte di qualche professionista ( e non generalizzo ) che ti fa sentire un "mentecatto" quando proponi in vendita una tua moneta e poi, se vuoi comperarne un'altra: " venghino, venghino... le migliori monete del mondo". Monete sigillate ( quasi sempre non da chi le vende ) con conservazione sovrastimata e magari "slabbate" perchè fa tanto moda "American Style". Sicuramente il 90% dei commercianti non si comporta così, però questi esistono e sono quelli che guadagnano di più. In questi tempi "competitivi " tutte le Professioni si sono dovute adeguare e sopravvivono a stento. Quando ero giovane con mio padre facevamo il "tour" dei negozi di Numismatica Torinese e, anche se eri un modesto collezionista, ti facevano sentire un loro pari perchè sentivano che avevi la loro stessa passione. Adesso i veri Professionisti devono fare i conti con: - chi non ha tradizione e si spaccia per Grande Numismatico ( magari perchè è solo ricco di famiglia ) - con la concorrenza del commercio online ( che vendono tutto perchè la Normativa dice che sono solo "intermediari" quindi non rispondono i prima persona ) - con i "Compra Oro" ( e qui stendo un pietoso velo ). Su questo sono pienamente d'accordo, anche perchè l'unico modo di sopravvivere per un Negozio di Numismatica è far sentire anche il "piccolo collezionista" a casa sua, a costo di perdere tempo e guadagno. In caso contrario farà la fine delle "Latterie" e delle "Drogherie" di una volta. Ciao4 punti
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le "monster toned" non ce le hanno solo i maracani anche qui da noi le sappiamo fare. E con colori più morbidi, chè mica siamo maracani3 punti
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Io vorrei solo aggiungere questo: prima di scrivere un post bisognerebbe leggere i post precedenti, per evitare di scrivere le stesse cose! ???3 punti
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@petronius arbiter Ecco una dimostrazione di quello che sostengo poco sopra. Avrei dovuto leggere o rileggere anche le vecchie discusioni... Arka Diligite iustitiam3 punti
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Concordo pienamente con quanto detto da te e anche se non essendo un commerciante, so che comunque molti sottovalutano i costi di gestione che deve affrontare, tra affitto del negozio, bollette, imposte comunali, irpef e contributi ecc.... E' normale che per far quadrare i conti deve comprare ad un prezzo abbastanza basso, altrimenti, andrebbe in perdita. Senza considerare che a volte se determinate monete non hanno già un possibile candidato, resterebbero invendute per mesi. Diciamola tutta la vita del commerciante non è semplice come molti pensano.3 punti
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taglio 2 euro TYE paese Cipro anno 2012 tiratura 975.000 condizioni bb città Milano3 punti
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Ciao, ecco le foto che sono riuscito a fare con il cellulare. Spero sia quello che volevi3 punti
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Se non fossi ormai da anni impegnato in altri filoni collezionistici già impegnativi mi sarei senz'altro buttato su questa collezione. Se sei ancora in tempo facci un pensierino... Saluti Simone2 punti
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https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ANOANB/8 Ti passo il link del catalogo che ho fatto, in modo che tu possa verificare. La moneta oltre ad essere tosata in maniera apprezzabile è anche molto usurata al punto che le immagini sia del D/ che del R/ sono quasi appiattite. Io di questi grossi ne ho un certo numero ed il loro peso oscilla tra 1,4 e 1,8 gr. Se consideri la tosatura e l'usura, si fa subito a scendere da 1,4-1,5 gr. a 1,09 gr. nel tuo caso. Ti ribadisco comunque che per me la moneta è buona, nel senso di originale e quindi non è un falso d'epoca o non coevo. E' semplicemente molto usurata. Avevo visto le monete di Ancona di quel venditore, e quella l'avevo proprio scartata perchè dell'originale è rimasto veramente poco. Per quanto riguarda le classificazioni, devi farci l'abitudine. Molti venditori le indicano in maniera del tutto approssimativa e spesso non corrispondono alla realtà. Io per esempio ho preso una monetina che data per comune in realtà ha una classificazione completamente diversa ed è almeno un R3.2 punti
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Ciao Giuseppe, purtroppo ho solo questa del gruppo.... Ho risistemato tutti nei vassoi a riposare.2 punti
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Ho seguito questa discussione con interesse, anche dopo che ha preso una piega meno numismatica e più, diciamo, "etica", e le considerazioni proposte dagli ultimi utenti hanno suscitato in me una riflessione. Premetto che parlo da dipendente statale, quindi chiunque può sapere pressapoco a quanto ammontano le mie entrate solo consultando su internet il mio CCNL di categoria. Ciononostante non ritengo rispettoso fare le pulci al commerciante di turno, saprà ben lui quanto può offrire per una moneta conservando un margine di guadagno, e se proprio l'offerta dovesse risultare inadeguata il collezionista che vuole vendere è libero di andarsene. Reiterando tale comportamento alla lunga il commerciante uscirà dal mercato per mancanza di "materia prima"! Quello che non si può in nessun caso giustificare è, però, un certo tipo di atteggiamento di sufficienza nei confronti di chi propone una moneta, sia anche essa "roba da ciotola": il garbo è un valore qualunque mestiere si faccia! In questi casi, di fronte a un collezionista che ritiene bassa l'offerta del commerciante per la propria moneta, quest'ultimo potrebbe semplicemente, con educazione, ricordargli i costi che è costretto ad affrontare e metterlo al corrente di quale sia il suo effettivo margine di guadagno! Trovo che l'aura di mistero che qualche volta professionisti e commercianti di tutte le categorie creano intorno ai loro guadagni susciti sospetti evitabili tra i clienti! Non dico che un commerciante debba presentare al cliente la dichiarazione dei redditi, però l'arroccarsi di alcuni dietro la privacy per poi lamentarsi delle illazioni dei clienti lo trovo un po' contraddittorio!2 punti
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Naturalmente bravo e grazie @DAVIDE1982 .. è grazie a te che ci ho capito qualcosa!! @Hirpini... mi fai paura certe volte ... interessantissime le tue più che ragionate deduzioni sulla doppia battitura e sulla ribattitura. Molte grazie... sei stati impagabile... e infatti non te pago !! ... ma ancora devo sottoporvi due pezzi del lotto da me acquistato.. è singolare perchè finora due su quattro mi hanno dato problemi di identificazione ed anche la terza si sta rivelando ostica... sarà la prossima!! Intanto molte grazie. Flaminius2 punti
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Buongiorno, va bene , ora è tutto chiaro, ho chiesto notizie perché tra più di 1400 monete di Commodo non avevo trovato questo sesterzio (e difatti ora vedo che RIC non lo contempla) perciò ho pensato bene di facilitarmi il compito chiedendo a voi prima di andare oltre. Ecco quindi parte della pag. 273 del "Cohen H., Description historique des monnaies frappées sous l'Empire Romain. 8 Vols. (Paris, 1880-92)" col n. 347 che classifica il tuo sesterzio. In proposito aggiungo un particolare che dovrebbe interessare, e cioè che poiché Cohen data il sesterzio al 191 d.C., possiamo attribuire la moneta a Commodo nel periodo in cui era Augusto da solo (177-192 d.C). Circa invece la doppia battitura (un secondo colpo involontario con il medesimo conio di martello dopo che il tondello si è spostato) o forse la ribattitura (una seconda battitura su esemplare più antico), che mi sembra di vedere, chiarisco che si tratta di condizioni tipiche per alcuni imperatori (sesterzi di Postumo) e frequenti più o meno per altri. Sono situazioni che riducono purtroppo il valore della moneta. In specie è deprezzante la ribattitura, che altera la lettura della legenda e/o della figura della moneta vittima. Cosa che mi sembra di vedere sul rovescio del tuo sesterzio. A volte con molta pazienza sarebbe anche possibile risalire alla moneta originaria, ma non mi sembra che lo si possa fare nel tuo caso. Si tratta ovviamente di deduzioni credo realistiche ma comunque del tutto personali. Tutto ciò non toglie che anche questo aspetto può essere considerato interessante, al pensiero di una vita più tormentata della moneta quindi più carica di significati. Spero di essere stato chiaro ed esauriente. Ti saluto HIRPINI Dimenticavo i complimenti a @DAVIDE19822 punti
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Eccomi, mi scuso per il ritardo, solo ora sto rivendendo un po' la situazione e vorrei 1) sapere se l'attribuzione della moneta a Commodo sia stata fatta dal venditore e 2) avere specificazioni da @DAVIDE1982 circa la moneta che ha citato. Detto per inciso, il rovescio sembra avere una particolarità nello sviluppo della legenda, che mi dà l'idea di una doppia battitura o forse di una ribattitura (la qual cosa ne complicherebbe la lettura): Nell'attesa vi saluto HIRPINI2 punti
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Ciao a tutti amici collezionisti di Scudi, come procede la vostra collezione? Ogni tanto mi piace riprendere questa discussione e aggiornarci Ormai è qualche anno che colleziono Scudi e sono arrivato a comporre una lista quasi definitiva delle monete che possiedono i parametri per entrare in questa categoria Devo dire che non è stato facile fare la lista: al contrario di altre collezioni che seguo (es. Repubblica, Regno, Euro..), questa collezione necessita di maggior approfondimento, dato che non abbiamo una lista già pronta. La lista che ho composto raccoglie circa 100 scudi tipologicamente diversi e al momento sono quasi a metà, ne ho 46 in collezione. Non avrei mai pensato potessero essercene così tanti La vostra collezione invece come procede? Ciao a tutti e buona serata!2 punti
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Buonasera a tutta la Sezione Due Sicilie, ripropongo il mio 10 Tornesi, citato dall'Amico @Rocco68 perchè so che gli piace molto, ma che proprio splendido non è. Acquistato molti anni fa, in tempi non sospetti, quando il Catalogo Gigante lo dava come moneta comune.2 punti
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Salve Flaminius la tua moneta a me piace anche se un po rovinata. Sembra un sesterzio anche se un po sottopeso come diceva Hirpini. Potrebbe essere L AEL AVREL COMM AVG P FEL capo lureato, Marte in piedi MARTI VLTORI AVG COS VI PP SC. Davide2 punti
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Grazie uzifox per il tuo intervento, La moneta è stata comperata nel 1970-71 ( transazione privata ) e da allora mai pulita ( come puoi evidenziare dalla sfumatura verdastra alla base del busto del Re ). Sicuramente è stata lucidata dal precedente proprietario ( da qui le righette che comunque sono molto più evidenti nelle mie foto con luce radente ). La moneta ha anche una bella storia: era di un barbiere siciliano, amico di mio padre, appassionato di monete. Conservava le monete "alla rinfusa" cioè in ogni cassetto di casa sua ne trovavi qualcuna. I monetieri di casa sua erano i cassetti dell'armadio dove conservava mutande, canottiere e chi più ne ha... più ne metta. Sia mio padre, sia il barbiere, avevano dei "baffetti da sparviero" , baffetti sottili con una leggera punta rivolta in sù. Tutti e due si chiamavano Francesco, detti "Cesco" mio padre e "Ciccì" il barbiere. "Ciccì" ogni tanto chiudeva bottega ed andava dalla famiglia in Sicilia. Ritornava sempre con un bel gruzzoletto e sparpagliava le monete nel suo monetiere "intimo". Era una persona umorale, quindi difficile per fari scambi o compravendite ed aveva quel lato del carattere tipico dei gatti, che devi sempre blandire e mai andare contropelo... Quando andavamo da "Ciccì" , io che conoscevo i ripostigli del barbiere, davo un occhiata al cassetto dove riponeva gli asciugamani, ed al fondo tra le varie monete, vidi lo Scudo del 1911. Fu una vera meraviglia. Alla fine mio padre riuscì a comperarlo, perchè "Ciccì", ormai anziano, era andato in pensione. La moneta, per molti anni, ha profumato di Lavanda, di Brillantina Linetti, di Acqua di Colonia. I profumi della mia giovinezza, che mi ricordano ancora Ciccì, mio padre e i "baffetti da sparviero". Ciao a Tutti2 punti
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Ciao Meleto. Un consiglio non richiesto ? Anche se non collezioni gettoni, ne hai trovato uno interessante ad un prezzo irrilevante e hai fatto benissimo ad acquistarlo. La raccolta di gettoni è da qualche anno in via di sviluppo, e ancora in qualche ciotola esposta nei banchi è possibile fare acquisti interessanti, come il tuo. Di gettoni ce ne sono tantissimi, anche antichi, usati come mezzo sostitutivo della moneta corrente o che danno adito alla fruizione di qualche servizio, dalla fruizione di mezzi pubblici al noleggio di una sedia in chiesa ! Una scatola non è molto ingombrante : se ci infili dentro il tuo primo gettone hai già un punto di riferimento per altri che dovessero capitarti. Io più o meno ho iniziato così, poi nasce la curiosità di saperne di più, cominci rovistare nel cassetto che ospita di solito le cianfrusaglie, la raccolta si incrementa, si guarda e si legge ciò che compare su questa rubrica, magari si sviluppa un nuovo interesse, assolutamente non banale. Saluti.2 punti
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Buona serata a tutti. Forse (penso io, magari però non se ne è accorto nessuno) alcuni di Voi avranno notato che negli ultimi mesi non sono stato molto attivo sul forum. Ho sempre pensato che il dolore personale fosse qualcosa da non sbandierare ai quattro venti, però il mio intento in questa nuova discussione non è tanto l'esternare il proprio dolore (che fino ad oggi mi divora l'anima lasciandomi un abisso) ma piuttosto ricordare che le persone a cui vogliamo bene non si devono dare mai per scontate ed inoltre che la sanità italiana è messa maluccio (me ne assumo la responsabilità piena) e lo dico sulla base della mia esperienza personale (ci sono comunque anche medici e personale infermieristico straordinari sia per competenza che per umanità, che devono riparare ai danni degli altri). Cominciamo dall'inizio. I primi di agosto mia madre, una signora di 64 anni, con una salute discreta (mai stata in ospedale), si è sentita male ed ho chiamato il 118. I primi soccorsi arrivano abbastanza veloci e ci dicono che a mia madre è salito il diabete in modo molto elevato e deve essere portata al pronto soccorso (Urbino). Lì arriviamo alle 18/19 e alle 21 ci viene detto che è diabete e che per sicurezza sarebbe meglio rimanere in ospedale per qualche giorno. Alle 24 viene portata in reparto (Medicina). Poi per 18 giorni rimarrà in quel reparto (dove prenderà purtroppo dei bacilli polmonari) fino a quando non avrà un'ischemia coronarica. Verrà salvata da una dottoressa meravigliosa e preparatissima. Ed infine verrà trasferita all'ospedale di Pesaro per mettere uno "stent" (una retina che tiene aperta la coronaria). Il giorno successivo senza aspettare neppure un giorno effettueranno un drenaggio sui polmoni (che si erano nel frattempo riempiti di acqua per varie cause), ma per questo andrà in emorragia, perché semplicemente era piena di medicinali antiaggreganti che erano stati somministrati per l'intervento del giorno prima. Dopo ore mi si dice che ha perso moltissimo sangue ed è in pericolo di vita, quindi deve essere operata. Dopo due ore di operazione il chirurgo mi dice che l'emorragia è stata fermata ma che il cuore si è fermato 5 volte quindi potrebbero esserci stati danni cerebrali anche importanti. Poi viene trasferita in rianimazione. Qui dopo 3 giorni inizia a svegliarsi ed è priva di danni cerebrali. Incomincia a stare meglio e dopo 9 giorni di rianimazione viene rispedita al reparto precedente di terapia intensiva coronarica per 5 giorni. Qui verrà poi trasferita ad un altro ospedale di Pesaro per malattie infettive (per i bacilli della polmonite e per la LEGIONELLA , che ha contratto in qualche ospedale, in quanto a casa i campioni prelevati dall'ASL erano negativi e perché in ospedale ad Urbino avevano fatto un test apposta che era risultato pure esso negativo). In questo ospedale rimarrà per 10 giorni circa con miglioramenti dal punto di vista polmonare ma i verrà detto che ci sono problemi ai reni. Dunque nuovo trasferimento in un'altra città: Fano (che purtroppo per mia madre non sarà Fortunae). Qui infatti verrà portata prima al reparto di alta intensità di cure per due giorni, poi visto che la diuresi non andava, viene inviata in rianimazione per fare la dialisi continua. Ho chiesto ai medici di non sedarla ed intubarla di nuovo, ma loro hanno reputato necessaria questa procedura. Dopo due giorni di dialisi continua i reni hanno riiniziato a funzionare. Quindi chiedevo che fosse risvegliata. Mi dicono allora che le hanno già tolto i sedativi e che si dovrebbe risvegliare. Ma niente nessun segno. Le aprono gli occhi chiusi e le puntano una pila, ma nessun segno. Si corre allora per fare la TAC. Risultato: emorragia celebrare. Si chiama il neurochirurgo dell'ospedale di Pesaro: il responso è che mia madre aveva questa emorragia da al meno 12-15 ore, in virtù dell'estensione notevole. Quindi è morta. Piango, mi dispero. Poi chiamo neurochirurghi di Bologna e di Ancona, li prego, li scongiuro. Dico che mi accollo tutte le spese necessarie (non badando al portafoglio). Niente. Mi ripetono che è morta. Mi metto a piangere di nuovo. Sono desolato, sconfitto. Mi sento morto nel cuore. Chiedo allora ai medici che non stacchino nulla a mia madre (essendo sedata, era attaccata a delle macchine) perché vorrei che almeno si spegnesse in modo dolce e non traumatico. E chiedo di poter rimanere accanto a lei fini alla fine del suo percorso. Rimango accanto a mia madre fino al giorno dopo in quanto alle ore 20:45 il suo cuore si ferma (sempre monitorato dalle macchine). Mi è morta fra le mie braccia. Dal momento che nessuno potrà mai ridarmela, coloro che hanno sbagliato (siamo umani e tutti possiamo sbagliare), come riescono a tornare a casa sapendo di aver contribuito alla morte di una donna di 64 anni ? Prego tutti Voi di abbracciare le persone care e ternervele strette, perché è un attimo a perderle. E una volte che ci lasciano fisicamente, veniamo travolti dal dolore e dalla disperazione. Ciao mamma. Ti voglio Bene.1 punto
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In vendita presso Numismatica Genevensis SA un lingotto d'argento contenente un'iscrizione geroglifica con il nome di Toutankhamon che potrebbe costituire il primo oggetto monetario datato della storia. Ecco di seguito la descrizione che ne fa la casa d'aste: Numismatica Genevensis SA Auction 12, 18-19 november 2019, lot 101 Egypte Antique Toutankhâmon, vers 1345-1327 av. J.C. Lingot d'argent, comptoir phénicien au Liban. Poinçon en forme de broc avec l'inscription hiéroglyphique : Toutankhâmon régent de l'Héliopolis de Haute Egypte. L'arête sur le haut du lingot montre la marque de la tenaille qui a sectionné l'argent avant sa solidification. H 42mm, L (max) 20mm, Epaisseur 7mm. 41,55g. Michel Valloggia, Note sur deux lingots d'argent de Toutânkhamon, Revue d'égyptologie 68 (2017-2018), p. 141-152, lingot A. La première forme monétaire de l'histoire de l'humanité. D'une importance historique incomparable. Superbe. Provient de la collection Roger Pereire (décédé en 1968) et d'une collection privée genevoise depuis. Pendant longtemps, de nombreux historiens se sont demandés comment un empire aussi puissant que celui de l'Egypte ancienne avait pu commercer sans monnaie. En effet, les premières monnaies égyptiennes connues ont longtemps été des imitations de tétradrachmes athéniens et des statères d'or du pharaon Nektanebo II (361-343 av. J.-C.), précédant de peu la conquête d'Alexandre le Grand. Or un texte, postérieur de deux siècles et demi au règne de Toutânkhamon, nous relate les mésaventures d'un certain Ounamon, chargé de l'achat du bois destiné à la barque processionnelle d'Amon-Rê de Thèbes. Un homme de son équipage se serait enfui avec un vase d'or du poids de cinq deben, quatre cruches d'argent du poids de vingt deben, et un petit sac d'argent de onze deben. Le petit sac d'argent était certainement rempli de petits lingots. L'existence de tels lingots a été confirmée par le trésor de Tôd qui contenait douze lingots d'argent, actuellement conservés au Louvre et au Musée du Caire. Le présent lingot s'en distingue par la présence d'une inscription détaillée : « Toutankhâmon régent de l'Héliopolis de Haute Egypte » (c'est-à-dire de Thèbes). Le nom du roi n'est pas entouré du cartouche royal usuel (un ovale souligné d'un trait, symbolisant l'universalité de la royauté pharaonique). Il est inscrit dans un cartouche en forme de broc ou de cruche. Celui-ci ayant lui-même une signification hiéroglyphique : «hnm », qui se retrouve dans l'expression « hnm m hd », signifiant « incrusté dans l'argent ». Par ailleurs, la forme même de l'objet n'est pas sans rappeler la forme du hiéroglyphe signifiant précisément « lingot ». Cette forme était donc manifestement familière aux anciens Egyptiens. L'extrême rareté des exemplaires existants aujourd'hui s'explique notamment par le fait que l'Egypte ne possédait aucune mine d'argent. Celui-ci provenait d'échanges avec des cités du Proche-Orient, telles qu'Ougarit, Byblos ou Beyrouth. On peut donc penser que de tels objets étaient réservés à des fins particulières ou cérémonielles. Ce rarissime lingot constitue ainsi le premier objet monétaire daté au monde. https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=3516&lot=1011 punto
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Bell'esemplare: direi BB/SPL. Però non capisco la rarità: il 1780 anno V, è classificato nel catalogo di lamoneta.it come C, l'anno VI invece R3. forse sarebbe più corretto l'anno V NC o R, e l'anno VI R2. Per proseguire classificherei R4 il 1785 e solo R il 1796 (entrambe le tipologie di impugnatura delle chiavi), in parziale accordo col recente catalogo NOMISMA che però classifica C il 1780, non differenziando l'anno di pontificato.1 punto
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Quella di sinistra è un radiato imitatuvo credo di Tetrico ll ma invoco @grigioviola La seconda proto vandala metà V secolo prima di Guntamondo1 punto
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barbariche, se originali... @Poemenius che ne pensi, hai riferimenti nel tuo data base? Roberto1 punto
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@andreademari, i duchi, principi, marchesi lamonetiani, con una sentenza spietata, in un sol colpo, hanno disintegrato tutta la tua curiosità per la moneta di V.E. II. Non dartene pena, è così che si comincia. Sono le prime delusioni, l'identificazione di una patacca che ricorderai e ne parlerai con il sorriso sulle labbra.1 punto
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Buonasera a tutti, avevo impostato la discussione su monete suoi millesimi e avvenimenti, con l'intento di postare ogni volta una moneta diversa e avvenimenti diversi, ma credo se siete d'accordo che non ci sia niente di male nel diciamo integrare un millesimo, inizio io postando una delle ultime arrivate in collezione Litra68, un bellissimo 10 Tornesi 1859 di Francesco II di Borbone. Anno particolare che vede il passaggio del potere (a seguito della morte di Ferdinando II) nelle mani di quello che sarà poi ricordato come l'ultimo Re di Napoli. Voglio ricordare come avvenimento principale proprio il 1859 e il passaggio di consegne, e voglio riportare alcuni cenni di questa figura Storica che nella sua non proprio lunghissima vita ha vissuto 23 anni da Principe 16 mesi da Re ed il resto della sua vita 34 anni in esilio morendo al di fuori della sua patria. Riporto cenni storici reperiti da Wikipedia. L'ultimo re di Napoli La morte di Ferdinando II, avvenuta il 22 maggio 1859, trova il regno delle Due Sicilie in preda agli eventi: la forza della coscienza risorgimentale, oramai matura nel regno come nel resto d'Italia, sta per travolgere i vecchi assetti, anche se finirà con lo sfociare in una nuova e spietata monarchia, quella savoiarda. In tale clima sale al trono Francesco, nato a Napoli il 16 gennaio 1836 da Ferdinando II e Maria Cristina di Savoia, nonché marito da pochi mesi della bellissima e temeraria duchessa di Baviera Maria Sofia, sorella di Sissi e cognata dell'imperatore Francesco Giuseppe. Borbone del ramo di Napoli di quinta generazione, Francesco è a tutti gli effetti un autentico napoletano, profondamente radicato in quella terra ed animato da un intimo attaccamento alla sua gente. A soli 23 anni, dunque, diventa re. Consapevole della criticità della situazione politica, chiama subito a capo del Governo Carlo Filangieri, valido generale ed abile uomo politico vicino alla famiglia reale e con simpatie verso la Francia. Il nuovo Primo Ministro si preoccupa subito di uscire dall'isolamento internazionale, voluto da Ferdinando II, anche perché prevede che il regno avrà a breve bisogno di alleati forti per salvaguardare la sua stessa sopravvivenza. Riallaccia dunque relazioni diplomatiche con Francia e Gran Bretagna, oltre che con il Regno di Sardegna (alleato della Francia), ma quando presenta al re la proposta di alleanza con la Francia, Francesco II la rigetta decisamente, riluttante all'idea di abbandonare il vecchio alleato austriaco che per due volte, in passato, aveva salvato il regno, oltre alla stretta parentela che lo lega alla famiglia imperiale. E' questo l'atto che sancirà la catastrofe. Nel marzo 1860 il Primo Ministro si dimette. Nei primi di aprile scoppiano tumulti a Palermo. Il 14 maggio Giuseppe Garibaldi, nella spedizione ordita da Mazzini e Crispi ed assecondata da Cavour e dal re di Sardegna, sbarca a Marsala ed il 27 entra a Palermo, dopo aver vinto le prime resistenze dell'esercito regio. Allora Filangieri torna ad insistere con il re per una richiesta di aiuto alla Francia di Napoleone III, e questa volta Francesco II acconsente ma, come si vedrà, è ormai troppo tardi. A fine luglio la Sicilia è interamente in mano a Garibaldi, che riprende la sua marcia su per la penisola fino allo scontro decisivo, il giorno 1 ottobre, sul Volturno, dove l'esercito borbonico viene sconfitto e ripiega su Gaeta, insieme alla coppia reale. La resistenza di Gaeta, assediata, è strenua e riesce a durare fino alla metà di febbraio, quando le residue truppe borboniche capitolano. Il sovrano e la regina si trasferiscono in esilio a Roma nel palazzo Farnese ereditato dagli avi Borbone, ospiti politici oltre che personali di Pio IX. Le ultime sacche di resistenza, a Messina e Civitella, vengono neutralizzate di lì a poco. Molti ex-soldati borbonici, sbandati, si danno alla macchia, unendosi a bande di briganti. Ad essi si aggiungeranno, successivamente, tantissimi altri giovani renitenti alla leva piemontese. Si formano così piccoli eserciti sparsi per i boschi di tutto il Meridione che avviano una lunga serie di guerriglie dando vita alla storia del brigantaggio di quegli anni, fatta di atrocità e massacri da ambo le parti. Questa fase della storia d'Italia rimane controversa ed oggetto di copiosa letteratura revisionista, tutta accentrata intorno alla questione se il "brigante" fosse in realtà un patriota piuttosto che un malfattore, come fu sempre descritto dai vincitori di quella guerra. Da Roma Francesco II entra in connubio con essi fomentandoli e favorendone l'azione, nella mai sopita speranza di recuperare il regno. Compiuta l'unità d'Italia con l'occupazione piemontese dello Stato Pontificio, nel 1870 Francesco e Maria Sofia si trasferiscono a Parigi, in una villetta da loro acquistata in Saint Mandé. Nell'autunno del 1894 Francesco, che soggiorna nella località termale di Arco, in quel di Trento, in territorio austriaco, già sofferente si aggrava. Subito raggiunto da Maria Sofia, dopo pochi giorni, il 27 dicembre 1894, muore l'ultimo re di Napoli, a soli 58 anni. La sua "napoletanità", che comporta altresì una filosofia di vita del tutto contrapposta alla cultura del potere e della guerra, aveva indotto i suoi stessi sudditi a riferirsi a lui confidenzialmente e affabilmente con il nomignolo di "Franceschiello": un nomignolo del quale si sono poi impossessate le cronache post-unitarie facendone discendere una figura superficiale, debole e patetica, senza che nessuno potesse intervenire a tutela della memoria di un re spodestato e diseredato dagli eventi. In realtà Francesco II è stato un uomo riservato, sensibile, molto devoto, un sovrano onesto e generoso ed oltremodo perseguitato dalla sfortuna: la morte della madre pochi giorni dopo il parto, quella del padre alla vigilia delle nozze, quella della figlia dopo soli tre mesi dalla nascita, e poi quell'unico anno di regno nel corso del quale ha visto crollare il regno stesso insieme alla storica dinastia dei Borbone-Napoli. Principe reale per 23 anni, re per circa 16 mesi e, infine, 34 lunghi anni - oltre la metà della sua breve vita - da esiliato e senza i fasti delle origini. Saluti Alberto1 punto
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@Teus I , scusami, ma come puoi dire che la moneta non presenta mancanze di alcun tipo? Se fosse stato così, il venditore germanico di ebay non l'avrebbe messa in vendita a quel prezzo. Per me la moneta è buona, ma indubbiamente di mancanze ne ha molte.1 punto
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Caspita che bella iniziativa allora a Milano qualcosa si muove, molto interessante, non è solo il.Cordudio a trainare la numismatica nella città, questo fa ben sperare. Saluti1 punto
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Ciao Rocco, bellissimo panorama! Purtroppo la foto non si ingrandisce e non riesco a vedere le meraviglie. Penso sia un desiderio condiviso da tutti... Puoi fotografarle più dettagliatamente ? Grazie Ciao1 punto
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Grazie per aver riesumato questa discussione, è davvero piacevolissima e molto interessante. Ho sempre trovato gli scudi superlativi ed estremamente attraenti. Da euro-collezionista sono aperto a nuove esperienze (più impegnate) e forse chissà, un giorno non troppo lontano il percorso di "maturazione numismatica" potrebbe gioiosamente condurmi proprio qui. Aspettiamo di vedere la lista! Saluti1 punto
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S.Francesco saverio e S.Ignazio di Loyola, iconografia simile a questa: https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ME7F/6 Concordo con la tua datazione.1 punto
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Hai delle monete stupende, tutte le volte che posti qualche foto mi sento piccolo, piccolo. Anche questa è una meraviglia ! Complimenti ed un pò di sana invidia ?1 punto
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Ormai i prezzi dell' ottavo di scudo nuovo di Carlo Emanuele III sono in salita in particolare nelle medie ed alte conservazioni . Accontentandosi di esemplari fra MB/ BB qualcosa si trova a prezzo onesto. Io sono stato fortunato avendolo acquistato nel 2007 da un venditore al mercatino di Borgo D' Ale (VC) a un prezzo molto conveniente1 punto
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Ti riferisci a quella che ho citato? In genere qualsiasi foto non permette di capire la reale lucentezza, in quanto “taglia fuori” molte informazioni del bianco. In più la tua foto è sottoesposta e poco bilanciata nella luce per poter avere un’idea di questo dettaglio. Si percepisce la verginità del metallo, ma non queste informazioni1 punto
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Ciao Gianni quello che ho io in collezione non è poi tanto meglio del tuo . Comunque moneta già collezionabile. Blaise1 punto
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da commerciante, ovviamente in altro settore, ci vedo una vera mancanza di rispetto quando il cliente indaga sui costi di acquisto e cerca di dare lezioni su quanto sia giusto guadagnarci sopra... l'unica verità inconfutabile è il mercato... solo il mercato può stabilire orientativamente quali siano i margini di guadagno... e se il commerciante non segue il mercato, non vende.. per cui è inutile stare lì a giudicare l'onestà o disonestà del commerciante... alla fine sarà sempre il mercato a dare verdetti su chi fa bene e chi fa male1 punto
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Non conosco per niente le monete del Regno e non sono in grado assolutamente di fare valutazioni. Dopo aver letto la storia da lei riportata (complimenti), non la venderei nemmeno se mi offfrissero il prezzo del fdc. Questa moneta ogni volta che la si guarda è in grado di offrire bei ricordi ed emozioni, altro che qualche centinaio di euro! Consiglio spassionato: la tenga!1 punto
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....che poi , la cifra che hai detto ti sia stata offerta nel primo post sia un'assurdita', sono completamente d'accordo con te1 punto
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Purtroppo immagini di Lucchelli non ne ho, e’ stato il momento in cui sono venuto in sala a vedere monete e parlare anche con qualche commerciante, ne ho però altre che magari con calma metterò .. Butti tanti input tutti da approfondimento, io parto sempre per analizzare un problema, parto dai numeri, dallo stato dell’arte e poi da eventuali proposte. Questo avvenne mi sembra tre anni fa al Convegno dei giovani fatto a Parma col Circolo Parmense e con Lamoneta. Feci una lunga relazione con dati e input, la trovate integrale scritta sui Quaderni di Lamoneta e le slides riassuntive sono sul mio profilo personale in academia. edu. Il coinvolgimento di giovani che potessero avere parola di esprimersi la ritengo tuttora una grande idea, peccato che seguendo il mio costume, la proposi a tutti e nessuno acconsenti’. Quindi ringrazio la lungimiranza di chi poi accetto’ ma questo denota che poi il bene comune, l’allargamento della base, il far conoscere a tanti il pezzo di storia che e’ la moneta non coinvolge tutti, grandi attori in primis. Lo stesso fu nel realizzare un Museo della moneta per tutti in una città come Milano, andai poi con chi ci credette. Io credo che ci siano tante resistenze oggi a cambiare, innovare, tentare nuove strade e si preferisce rimanere nello status attuale che non può portare altro, non fosse altro per un fatto anagrafico, alla fine o al declino. Quindi che fare ? Vogliamo fare qualcosa veramente ? In primis far scorrere le energie, gli entusiasmi che poi si concretizzano in azioni reali e non ostacolarle, fermarle o peggio boicottarle , se non ci sarà questo inutile parlarne ... So che qualche attore ideologo sparso nella penisola interessato solo a far conoscere la nostra storia, l’identita, la moneta che racchiude tanti ambiti c’e’ ma non sono molti, bisogna capire se su questo punto, e ci sono sul reale da dieci anni, se c’e’ interesse comune di uomini lungimiranti a far sì che la nicchia si apra verso la società, il mondo che c’e , però bisogna andarci incontro poi. Citi tanti punti che avevo analizzato in quella relazione che e’ direi abbastanza attuale anche oggi, credo che tutto vada ripensato e visto a oggi 2019, non siamo nell’800 e tutto e’ cambiato, se lo capiremo in fretta qualcosa e’ ancora possibile, a partire dai convegni, dai musei, dalla comunicazione, dall’apertura tu citi giustamente agli ordini professionali ma ovviamente non solo ... Come sempre sono gli uomini che saranno decisivi e oggi io sinceramente dopo dieci anni di iniziative reali che hanno lasciato il loro segno dico forse ci vorrà una fase due ma ripeto le idee contano, il lavoro pure, gli uomini ahimè molto ma molto di più ...1 punto
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Ti ringrazio Paolo per aver espresso il tuo personale parere sulle rarità dei millesimi che ho condiviso. @giacutuli, comprendo la tua "confusione" nell'inquadrare le rarità delle monete Napoletane..... Dai Cataloghi/prezziari e dal catalogo LaMoneta. Il Magliocca è per le rarità assegnate alle monete...... il frutto di un grande lavoro di ricerca su cataloghi, listini, passaggi d'asta, Lo ritengo il testo più attendibile al momento.1 punto
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Giustissimo ...Simone che ho visto con piacere ieri e’ nato qui e me lo ricordo quando aveva i pantaloni corti ...e’ partito con noi con i nostri concorsi, iniziative, doni di libri ...ora molti non ricordano ma quante ne abbiamo fatte qui e non solo qui per i giovani, certo non sempre e’ andata bene con tutti però vi assicuro che di passioni sotto varie forme ne sono uscite e anche oggi con molti sono in contatto ... Ci vorrebbe un sentimento ideale comune e di iniziativa che una volta vedevo e oggi non so se c’e ancora anche qui e in altri ambiti ...1 punto
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Sicuramente un bel convegno con commercianti che potevano darti più possibilità di scelta, ho comprato da tre ma avrei potuto farlo da altri per le proposte che c’erano. Il salottino dove puoi sederti, vedere in mano, commentare, chiedere con calma , in fondo per comprare l’ideale. Complimenti agli organizzatori anche per la parte culturale, ho sentito gran belle relazioni, accattivanti ma anche facili e divulgative, in particolare cito @Ross14, Sanavia e Merola e Ricchiebuono. Ho molte immagini che forse contano di più delle parole, piano piano le posterò, comunque bella, serena, cordiale giornata di numismatica, l’obiettivo era questo e così e’ stato.1 punto
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concordo con le riflessioni di Petronius e volevo aggiungere che gli operatori l'anno scorso erano 25 noi compresi, e che oltre agli operatori presenti con il tavolo ci hanno fatto visita diversi altri operatori, questo ci ha fatto molto piacere. nel limite dello spazio che abbiamo, cercheremo di aumentare il numero degli espositori. ringrazio tutti, soprattutto chi ci da sostegno Emanuela1 punto
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