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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/27/19 in Risposte

  1. Grazie, accontentiamoci per ora di vedere nel segno della continuità e di una continua evoluzione del progetto veder nascere questo sesto numero, e’ nato da una idea lungimirante di un nostro amico sul forum e in autogestione a giorni verrà offerta questa nuova proposta che mai avrei pensato potesse arrivare fino a questi punti e assumere il ruolo di un riferimento costante nel panorama numismatico. Non tutti concorderanno ma il vedere fatto questo numero sei così ricco di contenuti e sempre più curato mi riempie pieno di orgoglio, e’ forse per me il più bello dei sei, segno di un continuo voler migliorare, le sogni e poi le fai le cose, le vedi realizzate, io sono così e mi auguro che quando arriverà tra poco la discussione dedicata a questo dono culturale non debba vedere per l’ennesima volta il cartello a rischio chiusura, sarebbe triste per il collezionismo, la numismatica, la cultura in genere, per le libere iniziative supportate da energie, passione e voglia di fare...lasciamoli scorrere questi entusiasmi, ove ci siano ancora, non ostacoliamoli o blocchiamoli, dovremmo gioirne tutti ma così sembra non essere ...
    4 punti
  2. il buon @littleEvil così, in souplesse, dice le sue, e poi per rispondergli bisogna tribolare un bel po'. Ma io sono buono, i figli sono cresciuti e non hanno più bisogno di me (fra un po' temo succederà il contrario) e quindi mi dò da fare per soddisfare le sue brame di conoscenza. " 1) La moneta per me è buona, l'Italia si sarà presa uno schiaffo in faccia" La discussione verte sulla presenza o meno di prove indiscutibili di autenticità: sulle opinioni lasciamo che ci campino i "periti". Per quanto poi riguarda la faccia da schiaffi dell'Italia, io, che non ho due faretti, ho però due dita per ruotare la moneta sotto l'obiettivo, e quindi ve la presento sotto tutte le illuminazioni: se sia stata schiaffeggiata o meno, vedete voi. 2) ilnumismatico dice che due o più sorgenti di luce non vanno bene per fotografare le monete; io, da buon talebano (in Pashto e in farsi طالبان, ṭālebān, plurale di ṭāleb, ossia "studenti/studente") mi adeguo: ma per fare felici coloro che bramano la visione della perlinatura sul lato destro, provvedo a fornire fotografia con moneta ruotata di 180°. Contenti? "3) Non lasciatevi ingannare dal colore! " Allego fotografia ripresa in formato RAW (che poi, per poter essere inserita in questo forum, ha dovuto subire la nefanda conversione in JPG). Notate differenze? Ed ora veniamo all'atto criminoso, alla ferale mancanza di quattrodecimidigrammo dal peso della moneta: so che tutti voi bramate dalla voglia di sapere dove sono finiti questi quattrodecimidigrammo! La moneta proviene da un pendaglio, era stata, per così dire, monilizzata. Ora avvenne che l'orafo (ma sarebbe più corretto dire "lo scalzacani") ritenne opportuno, per inserirla dentro il castone (o chissà che altro, io la moneta l'ho vista solo così come la vedete) di dover martellare e limare un po' il bordo: come si dice, se la montagna non va a Maometto..... La foto allegata illustra con dovizia di dettagli lo stupro. Ho fatto un paio di conti: la mancanza di quattrodecimidigrammo corrisponde, all'incirca, a una variazione di diametro di due decimi di millimetro; ad occhio mi pare che ci siamo. "cricche validanti" Ottima osservazione, non me ne ero accorto. Ma so che littleEvil ha un occhio estremamente acuto per osservare le monete (beato lui che ha le 2.5 diottrie che a me mancano -ma sul lontano faccio invidia ai falchi! -) Ho finito (contenti, eh!)
    3 punti
  3. Guarda ho controllato insieme a lui le aste concluse su ebay e si era reso conto che aveva un trio di monete da 1 euro totale. Alla fine per piccole cifre glieli do volentieri, che nella mia città nessuno compra queste cose e penso che in tutta la Giornata gli unici soldi che ha guadagnato sono i miei...Ho ritenuto 2,5 euro una buona somma per portarmi a casa 3 monetine che mi sono studiato tutto il pomeriggio (imparando anche tante cose nuove )
    3 punti
  4. Buongiorno a tutti, Ultimamente ho notato un interesse dei collezionisti di monete Napoletane per i doppi punti presenti nel rovescio delle monete in rame per Ferdinando IV. In particolar modo nei 5 Tornesi 1797 1798 Quanto per voi sono interessanti i punti di compasso? L'unico nominale in rame presente nella mia Collezione è questo 6 Cavalli 1789.
    2 punti
  5. Allora - permettetemi di mettere le cose in un qualche contesto che sia un minimo logico. king Tut, permettetemi di chiamarlo cosi e’ stato - per quanto ne sappiamo - un oscuro faraone della Xviii dinastia morto giovanissimo la cui tomba, una delle piu’ piccole rinvenute nella valle dei Re e ‘ divenuta celeberrima perche una delle pochissime ( unica) non violata dai ladri in Antichità. Tut era figlio di Akhenaton il sovrano rivoluzionario che aveva fondato una nuova capitale Tel el Amarna e sostituito il culto di Aton a quello tradizionale di Amon. King Tut nel suo breve regno ( non era un dio Art) ripristino’ il culto di Amon. Morto improvvisamente molto giovane, prima dei 20 anni per questo motivo molto probabilmente fu sepolto in una tomba rimediata in qualche modo non essendo stato possibile prepararne una adeguata. Fu la sua ( e la ns fortuna) perche la tomba non venne depredata e ben 5398 oggetti furono ritrovati, tutti regolarmente schedati e oggi custoditi presso il museo Egizio. La particolarità di questi oggetti e’ la loro fattura - letteralmente straordinaria come qualità materiali e fattura - sia che si tratti del suo bastone da passeggio ( il sovrano era zoppo) sia la sua sedua oppure uno dei numerosi gioielli questi oggetti hanno un grado di perfezione e raffinatezza difficile da credere . e qui sta la prima incongruenza con il ns oggetto che e’ abbastanza grezzo se non proprio brutto ( tanto piu nei cartigli/stampi), come riconciliamo la perfezione assoluta di tutto quanto circonda o e’ attinente a King Tut con questo oggetto meno che perfetto? E’ vero che Tut aveva ripristinato il culto di Amon ( il suo nome originario era Tut Ankh Aton) abbandonando quello di Amon e spostato la capitale nuovamente a Tebe ma per uni che era morto prima dei 20 anni e regnato sotto la reggenza di Smnkhare e del generale Horemheb poteva avere avuto tempo per introdurre un’innovazione cosi rilevante come quella del peso dell’argento monetato? e se il lingotto fosse semplicemente quello che e’ : un lingotto d’argento contromarcato ( certamente pregiato per carita’ al pari degli altri antichi a noi pervenuti) e NON una moneta come la casa d’aste vorrebbe indurre a farci credere per aumentarne il valore ? tra l’altro se fosse stata una sorta di moneta utilizzata per scambi commerciali si darebbero aspettati altri 800 prima di ricorrere a tale invenzione? e infine come mai nelle infinite serie di testi - di ogni tipo / pervenuti a noi dall’antico egitto non abbiamo finora riscontrato testimonianze scritte dell’uso di tali lingotti? Le domande superano di gran lunga le risposte- ma non tanto quelle inerenti l’oggetto in se’ quanto le domande sollevate da quanto la descrizione dell’oggetto vorrebbe suggerire...
    2 punti
  6. Ciao , per i fori... mi sembra che: avevo letto tempo fa non ricordo dove, che servivano per portarlo a peso esatto più facilmente, ma non ci giurerei.
    2 punti
  7. Ok Busseni mi scuso ma non ci sento più come una volta dopo 40 anni di fabbrica vicino al tornio [emoji4]
    2 punti
  8. Io credo che sia o "Lupa" o "Banca d'Italia" sono le più grandi. Prova a chiedere,in qualche modo velato,se vi era raffigurata una Lupa al retro. Però il colore verde se stava su tutta la banconata allora è sicuramente "Barbetti " (banca d'Italia).
    2 punti
  9. Se dovessi buttarmi a indovinare una 50 lire verde e di grandi superficie degli anni 40 io sceglierei questa, anche perché con 50€ la trovi in ottima conservazione. salutaci la nonna!
    2 punti
  10. complimenti agli organizzatori, ai partecipanti e al nostro simpatico relatore Danielone.@angelonidaniele Roberto
    2 punti
  11. Ora andiamo alle più costose... 4 euro 3 monete (la media mi dice 1,33 cent a moneta), il proprietario di quest'altro banchetto era più esigente! India commemorativa ma sempre per la circolazione: Cile bimetallica e questa bellissima moneta dell'Indocina francese Il dritto merita un ingrandimento Ben sette monete mancanti in un solo giorno, è una cosa rara per me.
    2 punti
  12. Domani festeggio 10 anni di forum In dieci anni sono cambiate molte cose nella mia vita, ma Lamoneta è sempre stata un punto di riferimento costante. Ci tenevo a condividere con voi questo traguardo ps: non vi nascondo che nel scrivere provo gioia nel ripensare ai risultati (personali e numismatici) raggiunti in questi anni, ma anche un po' di nostalgia della spensieratezza di quando muovevo i primi passi su questo forum. Avanti per altri 10 anni! Un caro saluto Matteo
    2 punti
  13. Sono perfettamente d’accordo e mi pare anche sospetta un po’ la coincidenza della comparsa dell’articolo ( 2018) con la data dell’asta, nonostante l’oggetto fosse conosciuto da molto piu’ tempo. . Inoltre se veramente tali oggetti fossero stati utilizzati come monete come mai non ne abbiamo memoria con tutto quello che è stato rinvenuto e continua a rinvenirsi in egitto ( comprese fonti scritte che dovrebbero menzionate tali ‘monete’? Se proprio di oggetti monetiformi si tratta dovrebbe essere stata un’emissione del tutto particolare e non come nel caso delle prime monete greche in elettro di nominali che svolgevano da subito la loro funzione di monete.. infine non sembra strano che in un paese dove l’oro era abbondantissimo si scegliesse proprio l’argento ( che comunque all’epoca valeva gia’ meno dell’oro) come medium per la monetazione? I greci avrebbero scelto l’oro, anzi l’elettro, secoli piu tardi compiendo una scelta naturale e logica. E l’egitto avrebbe scelto l’argento sulla base di quale logica? diffido molto di quello che appare come un’abile operazione di marketing ..
    2 punti
  14. Nel complimentarmi con le persone che hanno ricevuto i propri riconoscimenti, posso tranquillamente dire di aver passato una bella giornata; iniziata con la partecipazione alla conferenza di cui, come preannunciato da @elledi, ho trovato interessante la parte sui gioielli d'epoca come anche quella sull'appropriazionismo, tema intrigante e complesso. Naturalmente sono rimasto contento degli interventi sulla legislazione vigente che, nonostante non vi siano novità di rilievo a riguardo, ho trovato importante il fatto che se ne parli sempre e comunque, fungendo da stimolo per dibattiti e proposte per un collezionismo sempre più sicuro, perché ( e questo va sottolineato ) ognuno per propria quota parte è " responsabile " di quei beni storici che sono i nostri amati tondelli. Ho avuto il piacere di fare la conoscenza di @angelonidaniele, che saluto e ringrazio anche per avermi presentato il buon @blaise con il quale abbiamo chiacchierato amabilmente di ricambio generazionale e dato un'infarinatura sul riconoscimento dei falsi d'epoca . Infine, non ho mancato di compiere acquisti ( per chi non lo sapesse soffro di bimetallismo violentemente cronico ), dando vita ad un nuovo filone collezionistico ( e ti pareva! ) di cui ora ve ne posto uno a titolo di ringraziamento ai protagonisti di questa serena giornata ...
    2 punti
  15. Ciao @angelonidaniele Grazie per i commenti e per le fotografie! Solo per info: il mio cognome è Busseni, non Bussei
    2 punti
  16. Ti ricordo che nell'arco di 50 anni per questa specifica banconota ci sono state varie emissioni (ne posto solo alcune), cerca magari di prenderne una delle ultime, per l'appunto degli anni '40, andrebbero bene anche quelle degli anni '30 (le date le trovi al fronte nel bordo sinistro). Ciao
    1 punto
  17. Laciate che vi spieghi meglio come funzionava. Dopo il disastro dei tempi di Mao la Cina cominciò ad aprirsi un po' agli stranieri, ma come anche ai paesi del blocco URSS & c. si presentava un grosso problema: non si poteva certo permettere a un porco capitalista di girare dove gli pare e compare liberamente nei negozi, lordando cassetti e casse con la sua valuta e corrompendo i negozianti. Quindi sulla scia degli amici sovietici (amici fino al 1960, quando Chruščëv dichiarò che Mao era un "avventurista", un "deviazionista" e nientemeno che un nazionalista) venne ideato il sistema dei Foreign Excange Certificate (FEC): agli stranieri era vietato usare il Renminbi, quindi all'ingresso nel paese dovevano cambiare tutti i loro infidi ma pregiati soldi imperialisti in FEC, che potevano usare solo nei "Negozi dell'amicizia" riservati esclusivamente agli stranieri e in certi hotel. In quei particolari negozi si vendevano "beni di lusso" che consistevano di solito in whisky Johnnie Walker Red Label, sigarette Marlboro e alcuni costosi drappi di seta. Lo stesso andazzo valeva per mangiare: si poteva farlo solo in hotel. Si venne ben presto a creare una situazione in cui i turisti, stufi delle limitate opzioni disponibili, se ne avevano la possibilità cercavano di cambiare i loro FEC in Renminbi per usarli nei normali negozi e ristoranti cinesi, anche se era illegale. E i cinesi non vedevano l'ora di mettere le mani su un po' di FEC per poter assaporare l'ebbrezza di ubriacarsi con alcolici occidentali e fare due tiri con sigarette occidentali. Di conseguenza in giro ci voleva davvero poco perchè un vile cinese traditor di patria passasse furtivamente accanto a uno sporco imperialista bisbigliogli "Cambi FEC?": se l'affare andava in porto, con qualche accorgimento si potevano finalmente fare acquisti liberi in giro. Sempre che il negoziante o ristoratore fosse d'accordo: c'era chi se ne fregava delle limitazioni governative e chi invitava ad andarsene solo a varcare l'ingresso.
    1 punto
  18. Ok! Quindi posso farci giocare il bimbo senza problemi! Grazie a tutti per avermi risposto! Siete stati gentilissimi! Sara
    1 punto
  19. Ahahahaah! Lo so bene @nikita_! Anzi, grazie per essere riuscito a mostrarci il “tallero” della signora Sara
    1 punto
  20. Ok, ti ringrazio per l'informazione, ma non è la mia moneta/patacca
    1 punto
  21. Ciao, rammenda solamente la colorazione verde? purtroppo non aiuta molto... comunque, se il ricordo riguarda un utilizzo di un 50 lire tra il 1942 ed il 1945, una banconota probabile è questa, anche se di verde c'e' ben poco. Questa di seguito invece ha un'ottima probabilità, il verde è più evidente ed è quella cha ha la superficie più ampia di tutte quelle che ti faccio visualizzare: Ci sarebbe anche questa, meno probabile perché stampata il dicembre del 1944, il tempo della distribuzione su tutto il territorio italiano in quegli anni non poteva essere di certo veloce, se il limite massimo è il 1945 non è da prendere in considerazione. Questa 50 AMLIRE non è proprio verde: e questa, pur essendo verdissima, è del 1951, siamo proprio fuori dall'arco temporale che hai indicato e non è per nulla ampia. Vedi se puoi raccogliere un altro piccolo indizio, diversamente la seconda banconota, denominata 'Barbetti', è la più probabile.
    1 punto
  22. Ti dico solo che in esposizione aveva un 5 lire Umberto I 1878 ? ovviamente al mio “è falso” ci è rimasto molto male ? poi per quelle 3 monete ha capito che io ne capivo e allora ha detto “dimmi tu quanto mi vuoi dare”
    1 punto
  23. Ciao a tutti, come già ho riportato nella precedente discussione l'attribuzione dell'incendio di Roma a Nerone è azzardata, se non del tutto irrealistica. La notte in cui scoppiò l'incendio, tra il 18 e 19 luglio, Nerone non si trovava nemmeno a Roma, bensì, ad Anzio; alla notizia dell'incendio si precipitò a Roma ove provvide ad organizzare i primi soccorsi. Data l'insufficienza di uomini, Nerone capì ben presto che per il Circo Massimo, il Palatino ed il Celio non ci fosse niente da fare, per cui dirottò tutti gli uomini a disposizione verso il ben più popoloso quartiere dell'Esquilino, facendo abbattere tutto quello che fosse infiammabile, fermando così l'incendio. L'incendio durò sei giorni e sei notti e, poi riprese, ma fortunatamente in quartieri più periferici e dopo tre giorni fu estinto. Riguardo le cause, è ben possibile che l'incendio fosse divampato in maniera causale, partendo da quartieri popolosi, dove si usavano braci, torce, fornaci in catapecchie di legno; del resto gli incendi disastrosi avevano già colpito altre città come Bologna o Lione: Alcuni quartieri di Roma bruciarono sotto Ottaviano e sotto Tiberio. Altra ipotesi, l'incendio fu appiccato dai nemici di Nerone per addossargli la colpa ( i congiurati di Pisone) infine i cristiani, o meglio una setta dei cristiani che attendevano la fine del mondo, e vedevano roma, come una sorta di Sodoma e Gomorra. Alla fine, credo che l'incendio si sia sviluppato in modo causale e fu rafforzato dal vento. Saluti Eliodoro
    1 punto
  24. Buonasera Da quando mi sono iscritto al forum ho sempre condiviso con piacere le mie monete. La prova ne è la "chilometrica" discussione : le più belle delle nostre Collezioni. E con altrettanto piacere che vi faccio vedere un 10 Tornesi di Ferdinando II ridotto male dalla lunga e onorevole circolazione. Meno bello ma molto interessante. ?
    1 punto
  25. @Stilicho a proposito del suo illustre concittadino Ascanio Sobrero La nitroglicerina è stata definita ”l’esplosivo che serve a curare i cardiopatici” perché la scoperta della sua azione antianginosa è dovuta all’osservazione di quanto accadeva ad alcuni lavoratori delle fabbriche di esplosivo di fine ‘800, i quali soffrivano di mal di testa nelle ore di lavoro mentre, durante il weekend, le crisi di cefalea regredivano. Dopo un po’ di tempo la causa fu trovata: il contatto con la nitroglicerina nelle ore di lavoro provocava una continua dilatazione dei vasi cerebrali e delle coronarie (e quindi cefalea) e la sospensione del contatto con la nitroglicerina nei weekend interrompeva questo effetto. Anche se fu Alfredo Nobel a sfruttare la nitroglicerina come esplosivo, furono Ascanio Sobrero (1812-1888), medico e insegnante di chimica a Torino, e l’inglese Dr. William Murrel a dimostrarne nel 1847 l’azione vasodilatante a livello venoso (a basse concentrazioni) e a livello arterioso (a elevate concentrazioni) e quindi il possibile uso come farmaco antianginoso. Dal 1847 in poi l’uso della nitroglicerina è stato perfezionato e ha dato origine ai farmaci nitroderivati, che hanno in comune è la capacità di convertirsi in monossido d’azoto (ossido nitrico), un composto simile a quello prodotto dalla parete interna dei vasi sanguigni (endotelio) responsabile del rilassamento dei muscoli lisci che circondano la parete di arterie e vene che così si dilatano.
    1 punto
  26. Peso non monetale come da titolo. 92,22 g Al rovescio sembra che i fori siano riempiti di altro metallo. Non conosco il motivo della loro presenza. Mi e' stato detto che tale peso era utilizzato per la verifica dei metalli
    1 punto
  27. Complimenti per questo nuovo lavoro, spero di poter essere a Verona per la presentazione di questo nuovo numero, Mario tienimi una copia, sono curiosissimo di leggere i nuovi articoli.
    1 punto
  28. Complimenti belle monete @nikita_! Specialmente quella dell'Indocina Francese e quelle islandesi..mai viste in ciotola?
    1 punto
  29. Opera sulle monete Carolingie, a Berlino vi sono dei rarissimi esemplari di denari di Carlo Magno con il suo ritratto, delle meraviglie storiche.
    1 punto
  30. Una Splendida giornata ieri mattina a Torino ha visto la premiazione del concorso NIA 2019, con estremo piacere ed interesse ho potuto ascoltare gli autorevoli interventi di tutti i relatori, mi ha colpito particolarmente quello del Prof. Catalli sulla situazione delle collezioni numismatiche nei musei italiani, la loro poca considerazione e trascuratezza, di un patrimonio che dovrebbe essere fruibile da tutti, visto che è di tutti noi. Complimenti ai vincitori del concorso ed a tutti i partecipanti, vorrei fare un ringraziamento personale agli organizzatori dell’evento ed alla NIA per questo splendido momento che rimarrà sempre nei miei ricordi. Grazie a tutti ???
    1 punto
  31. Anche Adriano, considerato uno degli imperatori migliori, ne ha combinate più di Bertoldo, almeno dal punto di vista moderno.
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  32. Buongiorno al forum, nella collezione dei 2 euro vaticani mi mancano il 2005 e il 2006 ,mi dite per favore a quanto posso trovarli? Grazie a chi mi risponderà.
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  33. Eh si, direi proprio che è una bella idea quella del libro e con un relatore come te... i miei complimenti e auguri per tutti questi anni passati al servizio della divulgazione del sapere numismatico
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  34. Ciao, ti ricordo che per una determinata data la stessa moneta può essere postata da più utenti, saranno in ogni caso diverse, quindi, sempre se desideri naturalmente, se del 120 grana hai anche il tipo 'scudo piccolo' del 1805 puoi inserirlo tranquillamente.
    1 punto
  35. Come personale ricordo della giornata, posto una mia fotografia con il Prof. Catalli. Per me è stato un grandissimo onore incontrarlo alla premiazione. Alessio
    1 punto
  36. Congratulazioni al vincitore e a tutti, partecipanti e organizzatori. Mi sarebbe piaciuto partecipare, ma altri impegni mi hanno portato altrove...
    1 punto
  37. Complimenti Matteo...dovremmo fare un club dei lamonetiani iscritti da più di 10 anni!!
    1 punto
  38. Auguri! La tua presenza su lamoneta mi ha regalato fra le più interessanti e stimolanti discussioni che abbia mai fatto in tema monete antiche.
    1 punto
  39. Roberto Reynaudo Studio monete della Licia Grande studioso
    1 punto
  40. Non voglio contraddire o "fare le pulci" agli autorevoli pareri degli Esperti intervenuti in questa discussione. Premessa: la valutazione di una moneta va sempre fatta a contatto diretto con la stessa ( mio padre che, a differenza del sottoscritto, era un esperto. mi diceva che "la moneta in mano ti parla") quindi dalle foto ( seppur dettagliate ) è sempre difficile esprimersi e la cantonata è dietro l'angolo. Criteri generali: 1- Peso: "elleci" dice che è 25 g. Questo è il peso "standard" riportato da tutti i manuali. Bisogna pesarla con una bilancia digitale precisa e valutare l'usura ( la tua è un bel BB e dovrebbe pesare 24,90 circa - range tra 24,85-24,95). Se è sopra i 25 g ( 25,10-25,20) non ci siamo perchè nessuno ha mai visto delle monete moderne "ingrassare"... a differenza delle mogli ? 2- Patina: non è uniforme, non è un surplus, ma mi sembra autentica ( probabilmente conservata in ambiente umido o comunque non in condizioni ideali) Dettagli: 1- Bordo e perlinatura: nel 90% dei casi è la migliore discriminante per valutare una moneta originale dal falso: nel tuo caso il bordo è uniforme e la perlinatura mi sembra corretta ( la foto rende male la perlinatura di una parte della moneta, però con l'ingrandimento mi sembra Ok ) 2- Firma "Ferraris": è già poco definita nelle monete FDC, in quelle BB si appiattisce e quindi direi Ok. 3- Contorno: la scritta "FERT" è decentrata e non è molto bella, ma è comune in molti pezzi di questa tipologia ( potrei postare decine di contorni delle mie monete con la scritta più malformata ). L'importante, in questi casi, sono le rosette e il nodo Savoia che deve essere profondo, ben impresso. Mi sembra ( almeno per le rosette che si vedono meglio ) che la tua moneta abbia questi requisiti. Quindi a mio modestissimo parere, in attesa della "pesatura accurata", la moneta mi sembra originale. Naturalmente sono pronto ad essere smentito. Aggiungo solo che, se i falsari sono arrivati a questo livello di accuratezza, conviene a tutti iniziare la collezione delle Figurine Panini. No.. neanche quelle perchè, leggo su Internet,che (ad Oriente) qualcuno le ha già falsificate ! ?
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  41. Buongiorno a tutti, stavo controllando tra le mie rarità ? ne ho scelta una, 5 lire grappolo 1949 Collezione Litra68, vi riporto avvenimenti principali di quell'anno e un interessante articolo preso dal web su Repubblica. Anche il resto degli articoli è fonte Web. Adesione dell'Italia alla NATO 4 maggio 1949: In un'Italia divisa tra due schieramenti contrapposti, il blocco comunista e quello filo statunitense, il governo guidato da primo ministro Alcide De Gasperi firma l'adesione del paese all' Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico divenendo uno dei paesi costituenti della NATO. 1949: L’ITALIA ADERISCE AL PATTO ATLANTICO De Gasperi e la DC nella politica estera italiana di Carmelo Caruso Negli anni immediatamente successivi alla seconda guerra mondiale, l’Italia sceglie di orbitare nell’area delle potenze occidentali. Si tratterà di un’adesione molto più problematica di quanto possa apparire in superficie, non solo per la strenua opposizione portata avanti dalle sinistre, ma anche per le divisioni sorte in seno alla stessa DC, in cui, alcune componenti – in primis i Dossettiani – criticarono le scelte internazionali del governo. Accanto a queste resistenze di carattere “interno”, Il governo dell’epoca dovette confrontarsi prima con i veti posti al suo ingresso nel Patto da parte di Stati Uniti e Francia, così come di Regno Unito, Canada, Belgio. I governi di questi paesi ritenevano che l’estensione verso il Mediterraneo dell’Alleanza, concepita per le potenze “rivierasche” (che in altre parole si affacciavano sull’Atlantico del Nord) avrebbe condotto ad uno snaturamento di quest’ultima, la avrebbe indebolita e molti altri stati avrebbero potuto seguire l’esempio italiano. Secondo quanto scrive Nico Perrone, fu grazie alle pressioni esercitate dall’ambasciatore Tarchiani e dal ministro degli esteri, Sforza, che si potè superare l’impasse.[1] In piena sintonia con le aspirazioni italiane, e del Presidente del Consiglio De Gasperi era invece J. D. Hickerson, direttore dell’Office of European Affairs del Dipartimento di Stato, che concepiva l’allargamento del Patto come uno strumento di lotta anticomunista. In cosa consisteva esattamente il Patto atlantico? Si trattava di un’ alleanza difensiva proposta dall’amministrazione Truman, sintomo della nascente contrapposizione tra i blocchi nella guerra fredda. Essa realizzava la dottrina elaborata dal presidente americano, fondata sul containment, cioè sul contenimento e la risposta rapida all’avanzata sovietica. I firmatari sarebbero dovuti intervenire in difesa di una delle parti aggredite, nel caso in cui vi fosse stato un attacco da parte di una potenza esterna. L’ipotetico destinatario di di questa disposizione era l’Unione Sovietica, in quanto l’Urss rappresentava “l’unico possibile aggressore, nell’area garantita dal trattato”.[2] Per l’Italia, d’altra parte, l’adesione al patto avrebbe implicato alcuni vantaggi, e, soprattutto, il prestigio che sarebbe conseguito dall’essere ammessi al club delle potenze filoamericane. Si trattava, in altri termini, di reintegrare l’Italia nelle relazioni internazionali.[3] Il Parlamento italiano, si pronunciò favorevolmente all’adesione, confermando le aspirazioni di De Gasperi; tuttavia, come si scriveva poco sopra, si trattò di un’adesione sofferta. Lo fu per De Gasperi in particolare, le cui posizioni in politica estera furono la conseguenza di una valutazione ponderata tra i vantaggi promanati e i costi politici di una simile scelta; e l’Italia, costituì un alleato non sempre ligio alle direttive americane, poiché, come afferma Mario Del Pero, “la consapevolezza dei vantaggi derivanti da un legame più stretto con gli Stati Uniti maturò lentamente e non senza distinguo.”[4] Per questo motivo, si può supporre che De Gasperi considerasse l’opzione atlantica come l’unica alleanza concretamente praticabile nel contesto storico e politico del immediato secondo dopoguerra; ma, questo avvenne non per una presunta affinità ideologica con l’alleato d’oltreoceano, bensì per motivi strategici e programmatici. Infatti, se la Russia stalinista costituiva un modello antidemocratico e inevitabilmente lontano, non si può affermare al contempo che l’utilitarismo consumistico degli Usa fosse in profonda sintonia con un partito come la DC, orientata verso valori tradizionali, propri di un paese non ancora aperto alle innovazioni della società.[5] Ma anche alcuni settori del partito di maggioranza videro negativamente quest’operazione. La DC, infatti, in quanto “contenitore” di diversi orientamenti, registrò alcune difformità rispetto all’indirizzo generale del Governo. In linea di massima erano presenti tre correnti: i Dossettiani, neutralisti, che costituivano la sinistra del partito; i Gronchiani, che invece propendevano per il “terzaforzismo”, ossia per una posizione d’equilibrio tra Patto atlantico e COMECON, in cui all’Italia e all’Europa sarebbe spettato un ruolo di mediazione e autonomia; mentre altre componenti del partito erano favorevoli all’ingresso nell’alleanza. Nella primavera del 1949, tale dibattito divenne veramente acceso, coinvolgendo figure come Gedda, e sul versante opposto don Primo Mazzolari e Igino Giordani. Dopo la ratifica del Patto, De Gasperi seppe mediare con gli alleati, evitando conseguenze troppo impegnative. Così accadde, per esempio, nel 1950, quando, allo scoppio della guerra di Corea, il Governo italiano inviò una sola unità d’ospedale da campo[6]. Da questa scelta si comprende quali erano le intenzioni dello statista trentino: coinvolgere il Paese in un circuito politico di gran rilievo, con tutti i conseguenti frutti, senza compromettersi troppo, sebbene la questione delle basi statunitensi avesse creato un’accesa polemica attorno alla questione della sovranità nazionale. Saluti Alberto
    1 punto
  42. mi interesserebbe vedere un decadracmmo di catania...
    1 punto
  43. DE GREGE EPICURI Io ne ho viste alcune a Roma, a Palazzo Massimo. Ce ne sono qui a Milano al Castello, ma occorre prendere appuntamento col dott. Rodolfo Martini. Si vedono anche a Trento, al Castello del Buon Consiglio. Non ricordo se ce n'è qualcuna esposta a Padova, al Museo Bottacin.
    1 punto
  44. Spagna - 25 Pesetas 1995 - Castilla Y Leon Spagna - 25 Pesetas 1996 - Castilla La Mancha
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  45. Ora un po di buchi con il tondello intorno ... Spagna - 25 Pesetas 1993 - Paesi Baschi Spagna - 25 Pesetas 1994 - Isole Canarie
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  46. @Teus I ho aggiornato la scheda con la variante e la bibliografia del volume di Giuliani /Fabrizi , inserisci le immagini : https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-LADAQ/4
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  47. Caro Alberto, il tema è veramente molto interessante. Tutti noi abbiamo monete brutte, "piallate", che magari abbiamo messo in una scatola di scarpe in cantina, oppure teniamo in collezione perchè hanno un valore affettivo, oppure è un millesimo raro e non siamo mai riusciti ad arrivare ad una conservazione decente. Sicuramente ho una bella collezione di "monete brutte", qualcuna ahimè anche in collezione, perchè non ho il coraggio di buttarle, quindi ne posterò sicuramente qualcuna. Però esistono anche delle monete più brutte di quelle che, a forza di circolare, sono diventate un tondello di metallo ormai quasi indecifrabile, queste almeno anno una storia da raccontare. Ci sono delle monete che sono nate "brutte" e danno anche fastidio a guardarle, frutto di qualche incisore che non aveva senso estetico, oppure voleva essere originale a tutti i costi. Pertanto proporrei a Te ( se sei d'accordo ) di non limitare la discussione alle monete usurate, ma anche a quelle che, pur essendo in FDC - FS oppure in ottima conservazione sono proprio degli "scorfani" ( come ha postato nikita ). Anzi, non vorrei allargarmi, perchè l'idea è stata tua, ma mi piacerebbe fare un sondaggio sulla "moneta/ conio più brutto di sempre". Tipo la mitica Mariangela, figlia di Fantozzi. Comincio io con una moneta che vi stenderà Tutti ( è nella mia collezione, ma non ho avuto il coraggio di fotografarla, quindi...fonte Internet ). Ciao e ditemi
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  48. Questa la trovo una cosa molto interessante può scrivere chiunque? Grazie
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