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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/06/19 in Risposte
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Carissim*, eccomi di nuovo qui per comunicarvi con piacere che sabato 16 novembre p.v. a partire dalle ore 16,30 in quel di Massa Marittima si terrà la prima presentazione al pubblico del volume Massa di Maremma e la Toscana nel basso Medioevo: zecche, monete ed economia curato dalla sottoscritta: https://www.insegnadelgiglio.it/prodotto/massa-di-maremma-e-la-toscana-nel-basso-medioevo/ Il volume raccoglie sia gli atti delle giornate di studio Per una storia economica e sociale della Toscana bassomedievale: le monete e le zecche, tenutosi a Massa Marittina il 20 e 21 ottobre 2017, con i contributi di numerosi studiosi, compreso anche qualche altro forumista (se non erro...), sia il catalogo e testi rielaborati dei pannelli della mostra Monete e zecche nella Toscana del Trecento, allestita presso il Museo di San Pietro all’Orto di Massa tra il 13 maggio 2017 e il 14 gennaio 2018. Qui potete visualizzare l'indice e le primissime pagine del volume: https://www.insegnadelgiglio.it/wp-content/uploads/2019/06/anteprima-massa-marittima.pdf Sperando di potervi incontrare in quell'occasione, allego infine la locandina che funge anche da invito. un caro saluto MB9 punti
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Ricordo a casa dei miei nonni paterni quando ero piccolo, esattamente attaccato al muro in un lungo corridoio un piccolo quadretto con al suo interno una mille lire biMetallica quella con il confine sbagliato. Mi ricordo che ogni volta che andavo lì dai nonni mia nonna me lo faceva vedere raccontandomi che era una monetina con un errore che gli aveva regalato un parente che lavorava in banca. L’errore non lo sapeva nemmeno lei qual’era, spesso ci sedevamo al tavolo insieme e lo cercavamo,ipotizzavamo, passavamo del tempo insieme insomma. Fatto sta che forse in quei momenti, io piccolissimo cominciai a sviluppare le prime simpatie per le monete. Da qualche anno i miei nonni non ci sono più. Mi ricordo che quando c’è stato da dividerci in famiglia le cose di quella casa a me personalmente toccò la mitica lettera 22 dell’olivetti (fu la prima e unica macchina da scrivere regalata a mia nonna nemmeno 20 enne.) ricordo che la trattava sempre benissimo, erano poche le volte che la toglieva dalle sue protezioni , quasi tutte le volte in mia presenza. E poi mi diedero quel famoso quadretto. Ora ho un dilemma. Se liberare finalmente la moneta al suo interno da quel quadretto che certamente non è il modo migliore per conservarla. Oppure visto che è una moneta comunque comune e che ho sempre visto nell’insieme in questo quadretto stavo pensando che magari potevo lasciarla lì dentro e magari solo facendolo restaurare dietro perché il cartoncino si è gonfiato col tempo. Voi che dite? Cosa fareste?4 punti
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Non è per il Sig. giocatulo (lui non merita nemmeno un secondo del mio tempo libero) ma per tutti coloro, Numismatici “altri” che leggono in questa sezione, ovviamente poi ci sono cari amici molto addentrati nello studio delle monete di Napoli, questi avranno già capito, e conoscono, anche dietro le quinte quello che spesso accade, al di fuori dei forums…. cercherò per un minuto di fare comprendere loro alcuni meccanismi della numismatica; ovviamente qui discorro del solo caso della moneta oggetto della discussione, ma ahi ahi voglia quante c’è ne sarebbero da raccontare, ma rimango al tema. Il Tarì da 20 Grana del 1798 con le lettere S rovesciate è stato (e ancora lo è per alcuni cataloghi), sempre riportato come una moneta “in variante” al tipo base, addirittura con un grado di rarità R3 e con tratteggi per tutti i gradi di rarità. Dico per anniiiiiiiiiiiiii, non so se questo è chiaro, anche nel Corpus c’è. Nel 2017, Pietro Magliocca, anche dopo l’apparizione sul mercato di alcuni altri esigui esemplari, scrive un saggio su questa moneta, mettendo su carta delle supposizioni, ma mai contestando la genuinità di quanto riportato fin d’ora, anzi, a maggior ragione, la constatazione di ulteriori esemplari, si integra e si rafforza la genuinità della moneta. Bhe….ma nel 2019…cosa accade ? … non si sa per quale motivo, ma la moneta diventa un falso d’epoca. Sono queste le vere chicche della numismatica.4 punti
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Da ubriaco non ti facevano entrare in zecca. Gente seria i Veneziani. Secondo me è stato uno starnuto tra un colpo e l'altro... Arka Diligite iustitiam4 punti
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Si l’idea del quadretto intero mi è piaciuta da subito e già stamattina ho provveduto a portarla da un signore che fa quadri e me la sono fatta “restaurare” lasciando tutti i pezzi originali. Signore gentilissimo che non si è nemmeno fatto pagare. Ora il quadretto potrò appenderlo in camera e ricordarmi dei miei nonni ogni volta che lo vedo3 punti
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Di origini non documentate, si ritiene appartenente alla nobile famiglia di origine longobarda dei Supponidi, forse figlia di Adelchi I conte di Parma e duca di Spoleto . Sposa nel 852 (o 860) il bisnipote di Carlomagno, Ludovico II imperatore e re di Italia . Coadiuva, anche politicamente, nel suo regno, il consorte essendo citata in documenti dell'epoca come 'imperatrix' e 'consors imperii' . Tra il 866 e 872 Angilberga segue Ludovico II a Benevento per la lunga campagna contro le pesanti incursioni dei Saraceni in quelle regioni : nel 871 il principe Adelchi ed i Beneventani segregano per 1 mese i due imperiali, forse per colpa dell'arroganza, secondo i cronisti, della stessa Angilberga . In questo periodo, con atto piuttosto inconsueto per il tempo, la zecca di Benevento batte denari imperiali in argento al doppio nome di Ludovico II ed Angilberga . Morto nel 875 Ludovico II, si riduce anche l'influenza politica di Angilberga che, da allora, si spenderà per lo più nella difesa dei suoi beni, cospicuamente impiegati nei donativi delle abbazie di S. Salvatore in Brescia e maggiormente di S. Sisto in Piacenza .2 punti
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Buona sera a tutti, Viaggio a Praga con gitarella fuoriporta alla cittadina di Kutna hora patrimonio Unesco dal 1995, di seguito un estratto dal sito "I viaggiatori magazine" per alcuni cenni storici: 《 L’anno 1300 fu una svolta importante per la storia di Kutna Hora. Il re Vaclav II (Venceslao II) emanò lo ius regale monetarum e realizzò una riforma monetaria. Le zecche di tutto il regno furono concentrate nel castello reale, che aveva originalmente le funzioni di magazzino dell’argento estratto a Kutna Hora. La zecca centrale è stata chiamata La corte italiana perché i tecnici che fecero la riforma monetaria erano italiani, inviati da Firenze. La base della zecca era formata dalle forge, disposte intorno al cortile, che si chiamavano “smitny”, e dalla sala nella quale si coniavano le monete, chiamate “prazske grose”, i grossi praghesi. La Corte italiana fu la residenza del re durante le sue visite a Kutna Hora. Sotto la cappella reale fu sistemata una cassa con l’iscrizione Noli me tangere scolpita nella pietra. Una vera perla della città è la chiesa consacrata alla santa patrona dei minatori》 . All'interno della chiesa c'è una cappella denominata "cappella dei coniatori" con affreschi della metà del 400' raffiguranti scene di coniazione a dir poco interessanti, il coniatori di dx ha in mano martello e torsello come da "manuale" ma quello di sx sembra adottare una tecnica diversa che a me sfugge, qualcuno può spiegarmela ? PS. da notare l'espressione al quanto preoccupata del collaboratore che confida nella buona mira del battitore.2 punti
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Forse riesco ad esserci anch'io, sarebbe la prima volta al Veronafil per me,sono molto curioso... Anche di incontrare altri lamonetiani.2 punti
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Ciao @giuseppe ballauri, se tu vai a leggere le pagine 321 e 322 del Manuale otterrai tutte le risposte alle tue domande..... è scritto lineare e limpido, anche facile da comprendere.2 punti
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Riporto un pensiero che avevo già provato a esprimere nella discussione “Prime monete e commercio al minuto”, che in parte si collega a quanto detto da @chievolan: La moneta nasce nel VII secolo a.C.. Ció siginifica che l'economia (e il genere umano, più in generale) ne ha potuto fare a meno per migliaia di anni. Di certo non mancava la tecnica per incidere il metallo. Pensiamo per un attimo a quello che succede dopo la sua introduzione: il mondo greco (in senso ampio) conosce un periodo di grande fermento culturale, politico ed economico. In questo secolo vengono poste le basi per il pensiero moderno, si sviluppa la matematica, la filosofia...non mancano i primi esempi di speculazioni finanziarie (pensiamo a Talete e ai mulini, guarda a caso a Mileto, una delle prime città a coniare moneta). Puo essere una coincidenza, naturalmente. Prima della nascita della moneta, la circolazione della ricchezza era controllata da una ristretta cerchia di individui. Quanti popolani potevano raccogliere ricchezze e riscattare la propria posizione sociale? Si può parlare di un popolo veramente libero in questo contesto politico/economico? Sono domande vere, dal momento che non ho informazioni definitive a riguardo. Nel VII secolo si assiste all'ascesa dei tiranni, supportati proprio dal popolo che chiedeva maggiore equità. Nello stesso secolo arrivano anche le monete e i cambiamenti sociali sopra descritti. Percy N. Ure sostiene che siano stati i tiranni a coniare le prime monete. Kurke ci dice che gli aristocratici (coloro che controllavano la ricchezza, come detto sopra) si opposero alla moneta, in quanto avrebbe dato la possibilità ai cittadini comuni di agire con maggior libertà in un nuovo “mercato”, compromettendo pertanto la posizione privilegiata degli stessi aristocratici. Con la moneta i tiranni avrebbero da un lato accontentato il popolo, dando loro maggiore libertà, e dall'altro avrebbero ottenuto nuovi introiti applicando un valore nominale maggiore del valore intrinseco. É difficile affrontare argomenti di questo tipo senza rischiare di scemare nel cospirazionismo...Evidenze archeologiche non possono dimostrare queste teorie. Ci si può affidare ai testi antichi, come fatto da Leslie Kurke, e nulla di più.2 punti
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La moneta favoriva pagamenti e scambi, poteva essere tesaurizzata, poteva essere nascosta, favoriva la diffusione di ricchezza nella popolazione. Non mi meraviglia che le autorità potessero temerla. Per esse erano probabilmente più controllabili i pagamenti di tasse e tributi tramite merci. Quando qualcuno ha iniziato però non se ne è più potuto fare a meno .2 punti
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Quadra se nell’equazione ci fai entrare lo Sceicco - pace all’anima sua - che all’epoca era bello attivo2 punti
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Potrebbe essere come dici.........ma come si spiegano questi sbalzi , lo statere di Pantikapene , nel 2014 , da una stima di 150.000 CHF chiude a 370.000 CHF e appena 5 anni dopo, viene riproposto a 200.000 CHF . Cosi pure il gran bel tetra di Syra , firmato KIMON, aggiudicato a 2.300.000 CHF anche questa dopo 5 anni viene riproposta a 1.500.000 CHF. Ammettiamo che non superano le somme precedenti.........qualcuno ci rimette .....o c'è altro ? Qualcosa non quadra.2 punti
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@Litra68, alcuni Grani Cavalli 1790 AP presentano due punti dopo il 122 punti
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A me sembra una SECVRITAS REI P di Costante o Costanzo II. La figura è appoggiata a una colonnina. Anche il diametro e il peso corrisponderebbero. Furono battute solo dalla zecca di Roma. Arka Diligite iustitiam2 punti
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Grazie dell'intervento @numa numa A proposito delle legende sulle monete della Lidia, avevo iniziato questa discussione, piuttosto sommaria. In realtà è stata semplicemente l'occasione per comunicare che a breve dovrebbe uscire uno studio sul tema delle legende da parte di Fischer-Bossert, per il quale sono in trepidante attesa: Tornando a questi lingotti marchiati, Miriam Balmuth è stata fortemente criticata per la sua posizione specialmente da Nicola Parise nel suo articolo "Intorno alle riflessioni di Miriam Balmuth" (contenuto in La Nascita della Moneta). Parise e altri studiosi, italiani e non, fanno notare come la legenda apposta sui dischi del Zanicrli hoard sia, con tutta probabilità, un "marchi di proprietà". Aggiungerei che una moneta, per essere considerata tale, deve essere anche essere riconosciuta come mezzo di estinzione di obbligazioni entro una comunità, cosa non ragionevole da pensare per dei dischi di peso rilevante rinvenuti in soli 3 esemplari. Si potrebbe pensare che Balmuth abbia puntato più sulle definizioni che su realtà storico/economiche. Infine, riagganciandomi a quanto scritto da @numa numa nella conclusione del suo intervento, ci si dovrebbe chiedere perché la moneta sia stata un'invenzione così tardiva. Senza voler banalizzare troppo, concedetemi di dire che per un'autorità apporre dei sigilli di garanzia del peso e del valore su pezzi di metallo di peso ben definito, riconoscendone il potere liberatorio, non è un'idea così sconvolgente: sembra anche una cosa piuttosto ovvia da fare! Eppure ci sono voluti secoli e, anche dopo il VII secolo a.C., Egitto e Mesopotamia si sono ben guardati per altre centinaia di anni dall'adottare la moneta come invece era stato fatto in Lidia, Grecia e altre aree del Mediterraneo (Lasciamo un attimo da parte Cina e India, anche se parte di questo discorso è estendibile anche queste aree). Le spiegazioni, secondo me, non sono da riconoscere in processi di perfezionamento, come Balmuth suggerirebbe. La moneta, mi ripeto, è tutto sommato un'idea di semplice realizzazione. Ci deve essere stato qualcos'altro, una sorta di divieto all'introduzione di un mezzo di questo tipo. La ragione potrebbe essere legata a un avversione nelle pratiche di mercato per fasce medio/basse della popolazione, a cui la moneta potrebbe essere stata destinata (questo spiegherebbe l'esistenza di nominali molto piccoli fin dai primi anni). Leslie Kurke sul finire degli anni '90 e Ure negli anni '20 si sono concentrati su questa possibilità. Ne avevo già parlato in altre discussioni, ma possiamo ritornare sull'argomento, se interessa2 punti
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20 giorni fa ho ricevuto la email dall'UFN dove mi si comunicava la registrazione del mio ordine relativo a tutte le emissioni numismatiche del 1Ottobre , ma stranamente non ho ancora ricevuto la email dell'avvenuta spedizione , così poco fa ho chiamato per avere informazioni e mi è stato detto che sono in ritardo con le spedizioni , non per colpa loro , ma perché la zecca non ha ancora consegnato alcune monete .... perciò se qualcuno sta aspettando di ricevere alcune monete che tardano ad arrivare , ora sa il motivo [emoji6]2 punti
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Non so cosa intendi con "altro" ma pensare che le monete siano due cloni la ritengo un ipotesi improbabile, sarebbe stato stupido in quel caso riprodurre il colpo di zappa che rende il confronto fra le due immediato. Come scritto anche da @Ross14 la moneta è la stessa solo fotografata con due esposizioni diverse e probabilmente orientamenti di luce diversi.2 punti
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Ciao! Un bel pasticcio di moneta ..... qualcuno aveva bevuto un'ombra di troppo. saluti luciano2 punti
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A 1908 1-peso of the "United States of Me=xico," although still clothed in the livery of the "Republic".... v.2 punti
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Su quasi nessuna moneta antica era indicato il valore ne’ tantomeno il peso quello che contraddistingue una moneta era il simbolo dell’autorita’ . Nelle monete dell’antica Ionia e della Lydia il ‘badge’ della citta’ ( : la foca di Phokaia, il grifone oppure il leone etc) che dava il crisma dell emissione ufficiale ‘tagliata’ su uno specifico piede ponderale di riferimento - costante nel tempo - che permetteva di riconoscere se quella moneta ra uno statere, mezzo, 1/4 e via via giu’ fino a 1/96mo ( o addirittura fino a 1/192mo come sembrerebbe dal peso di alcuni frazionali) sarai sorpreso ma vi sono diverse monete Lidie ( che @Matteo91 conosce bene :)) con legende che riportano il nome del sovrano o patronimici non ancora ben identificati. Infine esistono moltissimi articoli e libri che trattano i precursori delle monete prima della nascita della moneta. La moneta / come e’ stato osservato piu’ volte / nasce molto tardi rispetto alla nascita sia delle città sia delle attività commerciaki sviluppatesi con le primd produzioni - e quindi surplus - destinate allo scambio e ai mercati : di prodotti agricoli, cereali, allevamento, vasi , etc. Mentre in Mesopotamia e Oriente numerosissime sono le testimonianze di contabilità e scambio che risalgono anche ben oltre 1000 anni prima della comparsa della moneta. Relativamente piu’ rare sono invece in Egitto che per altri versi aveva una civiltà sviluppatissima e raffinatissima.2 punti
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Grazie Alberto, Quanti avvenimenti in zecca a Napoli nel 1790 ! Si comincia con le Coniazioni del Conte Cesare Coppola.2 punti
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Buonasera a tutti, a volte dopo aver visto alla TV un film non proprio bello, o che mi abbia messo di cattivo umore, cerco di vedere subito dopo uno spezzone di qualche bel film o programma leggero per fare in modo di andare a dormire avendo in testa un pensiero piacevole e le ultime immagini della serata, ritornando allo spirito del Forum e al titolo della bellissima discussione del nostro Fratello @Rocco68, posto un affascinante grano millesimo 1790 Collezione Litra68. Vi Auguro una buona notte. Saluti Alberto2 punti
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Ma ancora state a dargli retta? Questo tipo di personaggi vive solo per creare disturbo nelle comunità online... don't feed the troll2 punti
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Anche se la moneta gli e stata conferita alla Gorny & Mosch , andava pulita. Conoscendo le varie forme di ossidazioni..... questa, non sarebbe stata una pulitura che avrebbe danneggiato la moneta in se. Non avendolo fatto , i dubbi si moltiplicano. La casa d'asta non ha mai venduto monete ossidate e come scrive @Archestrato avrebbe inciso molto al rialzo. (sempre che ....... genuina). Cosa che n'e dubito.2 punti
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Vorrei anche dedicarmi un pò a questo personaggio nuovo della sezione, ma non ho tempo a disposizione per lui. Quindi passo. Quando apro il forum e leggo .... ogni giorno è una "barzelletta" oramai. Ci sono amici, qui, molti esperti, che cercano quotidianamente di dargli una mano, di trasmettergli una sorta di conoscenza...una retta via da sguire, ma lui la rifuta continuamente....mi chiedo allora: ma gli amministatori, sono contenti più delle visite e dei clic .... o del livello di bassezza di cultura numismatica napoletana che questa sezione sta per toccare ?1 punto
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Partecipo inserendo i miei falsi d'epoca per il Regno d'Italia. 2 lire del 1923 (sembrerebbero in zinco ma non ne sono sicuro) 5 Lire del 1928 10 Lire del 1927 10 Lire del 1927 in ottone (almeno credo) a suo tempo doveva essere argentata. 25 Centesimi del 19021 punto
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A mio avviso è un "EF" XVIII quindi 1939/1940 Non esiste alcuna moneta del Regno d'Italia con un EF XXIII...il massimo è XXI (1943)1 punto
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In mezzo ci stanno le Coniazioni a beneficio della Regia Corte1 punto
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Buongiorno, Costantino il grande, follis della tipologia con MARTI CONSERVATORI, di cui posto un esemplare di Arles a titolo di esempio: Arles RIC VII 23 Constantine I. AE Follis. 19mm. Arles. AD 313-315. IMP CONSTANTINVS PF AVG, laureate, draped, cuirassed bust right. / MARTI CON-SERVATORI, Mars standing right, helmeted, in military dress, cloak spread over upper chest, holding upright spear, point downwards, left hand on shield. Mintmark PARL. RIC VII Arles 23. Più di una zecca ha coniato questo follis, ma poiché sul tuo non è leggibile l'esergo, non è molto chiara la figura di Marte né del tutto corrispondente il busto di Costantino, prendo tempo per una identificazione più precisa, anche della zecca. Saluti HIRPINI1 punto
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Piu’ che un articolo mi sa tanto di estratto di tesi universitaria. Le considerazioni esposte sono molto generiche , per nulla argomentate ( si fa un gran minestrone) , a volte anche sgrammaticate ( “ il cui valore rimane quasi intaccato dalle dinamiche degli altri mercati” ..?) probabilmente scritte da qualcuno che ha scarsa dimestichezza dei meccanismi del mercato dell’arte, e di come opera. Posso dire di conoscere un po’ diversi ambiti ed operatori del mercato dell’arte e in particolare di quello numismatico. Che girino oarecchi soldi è vero e che non tutti gli acquisti vengano fatti da collezionisti ma anche da chi investe semplicemente il proprio denaro anche ma che dietro vi siano organizzazioni di criminalità organizzata proprio no a meno che non vogliamo far rientrare nel novero gli ‘artisti’ ( soprattutto siciliani) che ci inondano quotidianamente con le loro produzioni nocive ma sinceramente credo quello sia piu’ un fenomeno malavitoso spicciolo.1 punto
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Con questa nuova foto si vede abbastanza chiaramente un cerchio di perline e una legenda inscritta al suo interno Sempre per giocare con le pareidolie mi sembra di vedere una testa (la freccia indicherebbe un possibile occhio?) qui frontalmente ma temo che in questo tondello si possa vedere un po' di tutto...la evidenzio comunque nel caso possa ricordare a qualcuno qualche tipologia nota inoltre nella parte finale della legenda vedo una parola più decifrabile del resto: BANCO(?) ho rimpicciolito appositamente l'immagine perchè paradossalmente mi pare si veda meglio1 punto
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Taglio: 1 euro Nazione: Italia Anno: 2019 Tiratura: ? Conservazione: qFDC Località: Biella Taglio: 1 euro Nazione: San Marino Anno: 2010 Tiratura: 1.044.134 Conservazione: MB Località: Biella1 punto
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Buonasera a tutti !! Bella-bella! Praticamente raffigura Geta in qualità di Cesare... un Geta bambino perché infatti è stato nominato Cesare a 9-10 anni !! Poi ha fatto una finaccia per mano del fratello! Il rovescio ho letto che sarebbe caratteristico della monetazione severiana in argento... e che in queste forme non si troverebbe altrove. Vi risulta? Comunque bella proprio. Un caro saluto Flaminius1 punto
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1807 Occupazione Napoleonica Principato di Lucca e Piombino - Elisa Bonaparte e Felice Baciocchi 5 Franchi1 punto
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Invece sentirla parlare la scopri quasi più presa di Mirko!!! Mi dispiace non incontrarti Mirko, anche perché avrei voluto sapere della tesi e farti un monte di domande su VEIII..., ma riusciremo senz'altro in un'altra occasione!!!1 punto
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E' vero, ci sono discussioni lunghe. Ma, secondo me, vanno lette anche quelle, se si vuole scrivere qualcosa. Tra l'altro, leggendo, si impara sempre qualcosa. Arka Diligite iustitiam1 punto
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parli di rispetto quando poi sono mesi che metti in discussione il lavoro di anni di studi e passione di autorevoli studiosi, oltre a dare continuamente dell'analfabeta ai napoletani... Allora perché è ancora qui?...1 punto
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Benvenuto! da questo piccolo nucleo iniziale puoi già individuare cosa ti attira di più, se le monete in rame, oppure i grandi moduli di argento, come gli scudi (le 5 lire). in ogni caso, il consiglio iniziale è quello di acquistare un buon catalogo, come il gigante, https://www.amazon.it/Gigante-Catalogo-nazionale-italiane-alleuro/dp/8889805226/ref=dp_ob_title_bk per prendere almeno una confidenza conoscitiva con la monetazione moderna italiana, ed acquisire le nozioni di base. Nel frattempo, puoi esplorare il nostro catalogo online https://numismatica-italiana.lamoneta.it/ il prossimo grande convegno numismatico sarà a Verona, il 22 e 23 novembre. Se potessi venire sarebbe un ottimo modo per fare conoscenza di altri collezionisti, ma soprattutto vedere tante monete in mano, cosa questa assolutamente imprenscindibile per capire aspetti importanti della valutazione numismatica. Per i primissimi periodi, non gettarti in acquisti importanti, e non affidarti ciecamente ai pareri scritti sulle perizie o ai consigli, ma concentrati su fare paragoni, capire dettagli come lustro, difetti di coniazione e la differenza tra un metallo lavato e pulito. per domande o altro siamo a disposizione, se vorrai, anche in privato un saluto fabrizio1 punto
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La differenza sta nel fatto che la tua Collezione l'hai ereditata e "cerchi di capirci qualcosa", la mia l'ho formata in 25 anni con amore e passione, seguendo un periodo ben definito e ascoltando i consigli di grandi Numismatici e leggendo i testi di grandi studiosi. Hai la fortuna di avere a tua disposizione in questa sezione, studiosi e Collezionisti per "capirci qualcosa"..... E tu che fai? Offendi e sei pure irrispettoso verso chiunque cerca di aiutarti. Avessi avuto io questa possibilità in tanti anni.1 punto
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Taglio: 2 centesimi Nazione: Cipro Anno: 2008 Tiratura: 99.930.000 Condizioni: qBB Città: Milano1 punto
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Quello che posso fare per invogliarvi ? e’ dare, a chi e’ interessato ovviamente, il nuovo Gazzettino 6 anche al pranzo. Nei prossimi giorni vi darò poi le info per partecipare invece alla presentazione e consegna in fiera che avverrà sabato 23 novembre in mattinata allo stand dove avremo un nostro spazio che vi indicheremo in settimana.1 punto
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