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  1. Rocco68

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/09/19 in Risposte

  1. Buongiorno a tutti, Condivido con molto piacere il gruppetto dei Tarì "particolari" del 1798 che ho in Collezione. E aggiungo per la prima volta la foto del loro taglio insieme ai pezzi ufficiali. Un caro saluto, Rocco.
    6 punti
  2. Ciao a tutti, il 9 cavalli di Filippo IV è tra le mie monete preferite; ho aggiunto, negli ultimi mesi, due esmplari rari il 1626 ( che ha un gran bel ritratto) ed il 1627 ( bella patina verde) Saluti Eliodoro
    3 punti
  3. Oggi mi sono capitate le seguenti monetine Russia 1 Copeck 1910 Russia 20 Copecks 1915
    3 punti
  4. Come è’ questo numero ? Intanto più pagine, il massimo per questo formato, 68, 11 autori non sempre gli stessi che si alternano, 10 su 11 di questi tra l’altro lamonetiani, un giovane alla prima volta sulla medaglia di Leone Leoni, l’editoriale sul valore del piccolo Museo delle monete, un unicum che Milano non aveva mai avuto e che ora tutti possono vedere in Ambrosiana, con Cesare Silvatici esperto di monete cinesi entriamo nel fantastico mondo Jital, l’amico Marco Ottolini riflette con noi sulle possibilità del collezionismo Numismatico, dopo la Medaglia di Leone Leoni un appuntamento ormai fisso di Vittorio Mancini su monete, significati, realtà, poi la parte documentaria, io mi cimento a dimostrazione che e’ si divulgazione ma anche riflessione per la comunità scientifica con l’inedito denaro ottoniano Pavese, segue con Marco Sassi il mondo delle monete dei Dogi Biennali con Genova, Fabrizio Leali ci porta nelle esportazioni delle monete veneziane, Eros Guglielmo con un falso inedito di Alfonso I d’Aragona, Andrea Keber che purtroppo sarà diviso in due ci illustra le falsificazioni e contraffazioni in generale e per zecca dell’area alto adriatica, poi un articolo sul pulire le monete, tema molto dibattuto. Poi tante Rubriche come le Briciole Numismatiche che vanno da tessere di beneficenza, a monete del Regno, della Repubblica. Un grande ringraziamento per il lavoro prezioso e impegnativo di editing e ovviamente a tutti gli autori di questo numero. Rimane da leggerlo direi ...?
    3 punti
  5. 3 punti
  6. Per un giusto utilizzo di monete, gettoni, od altro...
    2 punti
  7. Ciao Luciano, con piacere ho letto il tuo post, ma devo fare una piccola rettifica. Non è completamente esatto che la Sardegna sia stata sempre fuori dalle linee commerciali veneziane. C'è una breve parentesi ed è la muda di Aigues-Mortes che portava le merci veneziane in Provenza. Nel 1412 dopo l'autorizzazione del Senato una galera autonoma, partiva in primavera e costeggiando l'Italia faceva rotta per la Provenza. E qui viene il bello. Non sempre, ma ogni tanto le tappe erano: Messina, Palermo, Napoli, Gaeta, Pisa, Aigues Mortes, Montpellier e Barcellona con puntate episodiche a Cagliari, Tortosa e Valenza. Ovviamente tutto questo durò fino alla guerra tra Genova e la Catalogna guerra che sconsigliò alla Serenissima di frequentare tutta l'area del Mar Tirreno e del Mar delle Baleari anche a causa dei corsari sia francesi sia catalani.
    2 punti
  8. Buongiorno Rocco, ma i 98 che hai postato sono i primi 4 in alto della pila? Inoltre come descriveresti il taglio dell'ultimo tarì in basso sempre della pila? Il 98 è un anno particolare e oltre a quelli che hai postato tu ci sono anche il doppio punto è il SIC1LIAR...
    2 punti
  9. La cosa assurda è che basterebbe aprire la scatoletta per verificare se la moneta è genuina o meno, invece no, si continua a spacciarla per ciò che non è... E questo a causa di acquirenti che pensano di fare l'acquisto del secolo, non posso definirli collezionisti perché non conoscono ciò che comprano...
    2 punti
  10. grazie mille @417sonia (e @gigetto13 !) per la risposta e la cartina, davvero informativa! direi allora che la risposta alla domanda sulla circolazione o meno del ducato in Sardegna risiede nella definizione di "specializzazione sociale dei metalli" introdotta dalla Balbi De Caro, ossia: le monete d'oro (e d'argento) sono destinate alle grosse operazioni finanziarie sia all'interno dello stato emittente che negli scambi internazionali tra diverse entità politiche; le monete di bronzo e rame rappresentano la quasi totalità del circolante effettivamente usato dalla gente comune/povera. In questo senso mi pare si possa parlare di "circolazione" del ducato in Sardegna... e che io possa trovare la ragione di tenere il mio ducato in collezione @417sonia avevo letto l'interessante discussione che hai citato, e mi aveva fatto venire in mente un altro "caso" del 1767, in cui il viceré di Sardegna Balio della Trinità emetteva un pregone (17 marzo) per la circolazione dei testoni. Questo perché (cito dallo stesso libro di prima) "avidi trafficanti e alcuni negozianti, specialmente genovesi, avevano infatti avviato un traffico di testoni scadenti, facilmente accettati per ignoranza del valore delle monete in circolazione nel Regno dai più poveri e sprovveduti"
    2 punti
  11. Ciao! Grazie per avermi taggato; mi hai consentito di rileggermi questa bella discussione. Personalmente sono d'accordo con quanto scrive @domenico.mura; la Sardegna apparteneva ad una differente area di circolazione monetaria, rispetto a quella veneziana; l'isola non era normalmente frequentata dai veneziani e non rientrava nemmeno tra gli approdi che le carovane di galee veneziane (Mude) facevano seguendo la rotta per le Fiandre. Ciò non vuol dire che le monete veneziane, soprattutto i ducati/zecchini, fossero misconosciuti in Sardegna. Certamente c'erano più monete pisane, genovesi, catalane e aragonesi; monete che esprimevano i grandi interessi che questi stati, in varie epoche, hanno avuto, più o meno, nell'isola; indubbiamente le monete veneziane (ducati/zecchini in primis) erano conosciute dai grossi commercianti che avevano sede in Sardegna, dai banchieri e dai cambiavalute; l'appellativo dato al ducato/zecchino di moneta internazionale non era dato a caso, ma perché riconosciuto ed accettato ovunque, soprattutto nelle grandi transazioni di merci e servizi. E' altrettanto certo che i nostri ducati/zecchini fossero più conosciuti negli stati centrali che avevano interessi in Sardegna, tant'è che alcuni dei quali - vedi Genova e le sue colonie greche e Aragona - coniavano non poche imitazioni e contraffazioni. Questo argomento mi fa ricordare una bella discussione che ha riguardato le monete veneziane in Sardegna; il periodo non è lo stesso, dal momento che il "caso" ha riguardato l'inizio del 1800, quando la Serenissima non c'era più, ma è illuminante circa la poca dimestichezza che il popolo e il Governo sardo avevano delle monete veneziane. saluti luciano
    2 punti
  12. Non penso sia stata data ancora questa notizia:ho scorso la rubrica e non l'ho trovata Ricevo e diffondo: http://www.sovana.altervista.org/furto-monete.php?fbclid=IwAR3q1yS2vWOgIz-pbvoh5NdRoxX4qX-JZVeMKj22-ikk3D_0yzKgbYtpgX0 Forse ci sarebbero voluti maggiori controlli con telecamere e vigilantes. odjob
    1 punto
  13. Cari amici, il nuovo e sesto Gazzettino di Quelli del Cordusio e’ ormai pronto per essere presentato e consegnato in versione cartacea al Veronafil il 23 novembre 2019 sabato alle ore 11. Saremo presenti con un nostro spazio allo stand di Medaglie e Monete di Marco Ottolini, n. 261 G. Come potrete vedere sarà un numero con più pagine, con più rubriche come le Briciole Numismatiche, con l’editoriale e con ben 11 articoli estremamente vari per tematiche. Come di consueto il Gazzettino successivamente sarà disponibile, come i cinque precedenti, in formato digitale su Accademia.edu, Lamoneta.it e su Facebook a disposizione di tutti. Ci auguriamo che questo ulteriore sforzo per un dono culturale gratuito per la comunità, che volesse riceverlo, possa essere gradito e possa essere di aiuto per un maggior sviluppo della numismatica e della cultura. A Verona allora il 23 novembre 2019 per un momento di serena condivisione per la presentazione di questo ulteriore prodotto editoriale !
    1 punto
  14. Giusto ieri ho acquistato un simpatico, e a buon mercato, antoniniano di Postumo da un venditore inglese. Il pezzo non è rarissimo, ma nemmeno così comune e quando appare, specialmente in buone condizioni, raggiunge anche quotazioni importanti. Ve lo presento con le foto dell'inserzione di vendita che, ahimé, non sono un granché. D\ IMP C POSTVMVS PF AVG, busto radiato a destra dell'imperatore. R\ P M TR P VIIII COS IIII P P, arco, clava e faretra (bow, club and quiver). RIC 291, Elmer 561, Mairat 448 (33 esemplari censiti tra hoard e collezioni principali), Cunetio 2447 La cosa interessante, è emersa cercando raffronti per vedere se beccavo qualche identità di conio mi sono imbattuto in questo ritrovamento: si tratta del mio pezzo, è l'archivio è il P.A.S. inglese: bingo! Ho recuperato anche la provenienza originaria: Burton Fleming, Eas Riding of Yorkshire (UK) e l'anno del ritrovamento, il 2013. Il rif. al PAS è il seguente: YORYM-3B9D42 Che altro aggiungere... questo antoniniano va a riempire una casella vuota della mia collezione che non speravo di colmare così presto e così bene! E poi si tratta di un rovescio che mi ha sempre affascinato che testimonia per l'ennesima volta come nella politica d'immagine di questo imperatore ritornino spesso attributi e richiami ad Ercole e di come Postumo sia andato a riprendere un rovescio già usato in tempi a lui relativamente vicini da altri imperatori tra cui, ad esempio, Commodo:
    1 punto
  15. Se chi di dovere non si mette nell'ordine di idee che il patrimonio che si trova nei musei deve essere tutelato e protetto nella dovuta maniera come si tutelano le cose personali, ho paura che notizie così ne leggeremo ancora. Bisogna fare in modo di chiudere i recinti prima che scappino i buoi.
    1 punto
  16. Il problema è che nel caso se ne presentasse l'eventualità i ladri non si faranno certo scrupoli a fondere il tutto...
    1 punto
  17. ciao ..e'veramente una bella moneta!
    1 punto
  18. Ciao Simone, grazie per il parere. Purtroppo mi trovo in una situazione schizofrenica... da un lato le monete non si BUTTANO MAI VIA! - ognuno di noi ha il sacchetto / secchiello / botte / cisterna piena di "scarti", di cui però non ci si disferà mai... d'altro canto qui si tratta di riproduzioni che - anche se ne esitono molte per uso didattico - sempre patacche sono... Mi sa che ci dormo sopra. 'notte! Njk PS: i miei figli (tanto per rimanere in tema ittico) hanno già abboccato: mia figlia si prenderà le mie monete belle, mio figlio quelle di valore - non so chi dei due farà l'affare migliore, ma questo è secondario!
    1 punto
  19. Nel frattempo ho controllato le lettere I in legenda nei miei Tarì 1798...... Guardate che "stranezze incisorie"
    1 punto
  20. Grazie @margheludo, non ci sono altre cose che sono riuscito ad evidenziare. Si può notare che la lettera aggiuntiva non sembra realizzata con i punzoni della P al dritto, forse potrebbe essere una lettera serif , ma è difficile essere sicuri. PS: è rimasta in vendita per un annetto e mezzo dalla prima segnalazione... non la voleva proprio nessuno, poverina! ?
    1 punto
  21. 1 punto
  22. Salve a tutti. Concordo con Eliodoro nel credere che la moneta in oggetto non sia opera di un atelier monetale del Mezzogiorno, anche perché il diadema con quel modello di pendilia a tre elementi compare con una certa regolarità sulle monete medievali (bizantine e non) solo a partire dall'XI secolo. E in questo periodo le zecche campane dell'Italia meridionale non avevano una produzione stabile di moneta argentea. Partirei da questo assunto, che offre un buon grado di sicurezza, per una sua contestualizzazione cronologica.
    1 punto
  23. Gli spaghetti erano i miei. Stamattina buona affluenza di pubblico con clima molto sereno.
    1 punto
  24. Si, è proprio una commemorativa per il 300° dell'Atto di Unione e aggiungo questo breve passo ( Fonte Wikipedia )... L'Atto di Unione fu costituito da due Atti del Parlamento: il cosiddetto Union with Scotland Act 1706, approvato dal Parlamento d'Inghilterra, e il cosiddetto Union with England Act, approvato nel 1707 dal Parlamento di Scozia. Le due leggi misero in pratica i termini del Trattato di Unione che era stato siglato il 22 luglio 1706 a seguito di negoziati tra i commissari rappresentanti i Parlamenti delle due nazioni. Con i due atti, il Regno d'Inghilterra ed il Regno di Scozia, che all'epoca erano stati sovrani separati con Parlamenti separati, ma con lo stesso monarca, furono — citando le parole del Trattato — "uniti in un regno con il nome di Gran Bretagna". Le due nazioni condividevano il sovrano sin dall'unione delle Corone del 1603, quando Giacomo VI di Scozia ereditò il trono inglese dalla cugina di terzo grado Elisabetta I ed il trono scozzese da sua madre Maria Stuarda. Anche se veniva descritta come Unione delle Corone, fino al 1707 esse rimasero in effetti Corone separate che facevano riferimento allo stesso monarca (in maniera opposta alla creazione di una singola Corona e di un singolo Regno, esemplificato dal successivo Regno di Gran Bretagna). Vi erano stati tre tentativi nel 1606, 1667 e 1689 di unire le due nazioni con Atti del Parlamento, ma fino all'inizio del XVIII secolo le situazioni politiche non permisero la realizzazione dell'idea, anche se per differenti ragioni. Documenti rilevanti all'unione personale e legislativa all'unione dei paesi componenti il Regno Unito Trattato di Windsor1175 Trattato di York1237 Trattato di Perth1266 Trattato di Montgomery1267 Trattato di Aberconwy1277 Statuto di Rhuddlan1284 Trattato di Edinburgh–N'hampton1328 Trattato di Berwick1357 Poynings' Law1495 Leggi negli atti del Galles1535–1542 Crown of Ireland Act1542 Trattato di Edimburgo1560 Unione delle corone1603 Union of England and Scotland Act1603 Act of Settlement1701 Act of Security1704 Alien Act1705 Trattato di Unione1706 Atto di Unione1707 Personal Union of 17141714 Wales and Berwick Act1746 Costituzione irlandese1782 Atto di Unione1800 Government of Ireland Act1920 Trattato anglo-irlandese1921 Royal and Parliamentary Titles Act1927 North Ireland (Temporary Provisions) Act1972 Northern Ireland Assembly1973 North Ireland Constitution Act1973 Northern Ireland Act1998 Government of Wales Act1998 Scotland Act1998 Government of Wales Act2006 Scotland Act2012 Accordo di Edimburgo2012 Gli Atti ebbero effetto il 1º maggio 1707; in questa data, il Parlamento di Scozia e il Parlamento d'Inghilterra si unirono per formare il Parlamento di Gran Bretagna, con sede al Palazzo di Westminster a Londra, la sede del Parlamento inglese. Gli Atti furono in seguito chiamati "Unione dei Parlamenti". Sull'unione, lo storico Simon Schama affermò che "ciò che ebbe inizio come un'ostile fusione, finì poi con la piena partecipazione nella più potente entità al mondo ... fu una delle più strabilianti trasformazioni nella storia europea."
    1 punto
  25. Un indice veramente corposo, un complimento a tutti gli autori, vedo con piacere dinuovo la firma di Eros, che mancava al Gazzettino, un ottimo rientro. Ora non resta che aspettare di poterlo leggere e commentare.
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  26. Peso, diametro e metallo
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  27. Qualche numero anche per quanto riguarda i 6 Gazzettini a ora fatti : iniziamo col primo a gennaio 2017 a novembre 2019 siamo al sesto, un ritmo a oggi di due Gazzettini all’anno. Vengono presentati nei 6 numeri 64 articoli più rubriche varie come le Briciole Numismatiche e i 6 editoriali. Gli autori totali che hanno scritto nei 6 numeri sono 33, alcuni molto esperti, altri esperti, altri anche al primo articolo a cui abbiamo voluto dare fiducia. Ci sono anche giovani e autori che nel tempo si sono poi riconfermati con tematiche più approfondite.
    1 punto
  28. Una volta, bisognerebbe organizzare per incontrarci. Fra l'altro, mi è sembrato ben organizzato e con una crescente affluenza di pubblico, in una città dove organizzare e spostarsi è diventato più difficile
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  29. A questo punto ti consiglio di lasciare perdere, sono due pagine che ti viene ripetuto che ti puoi fidare, ma a questo punto fossi in te eviterei di spendere soldi sapendo di vivere con questi grossi dubbi.
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  30. Buon giorno a tutti, @avgvstvs forse il migliore passato qui sul forum,noto con piacere (il tuo) che sono anche sparire le monete adiacenti, interessante notare che in alcuni esemplari compreso questo per fare posto alla "P" hanno ruotato la "L" oltre ad aver probabilmente anche accorpato due lettere in legenda, si nota altro dal vivo? PS ho un pò esagerato sulla posizione tipica della "L" in queste tipologie (vedi colore giallo) ma era per rendere l'idea in maniera più efficace
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  31. Ma no, ma no @Publius Decius Mus perché qualcuno dovrebbe sentirsi offeso? Anzi grazie per aver aperto questa discussione (che ha fatto già oltre 1200 visualizzazioni) e portato questo singolare caso. Poi se si continuerà a discutere sulla moneta non è più per darti una risposta, ormai, ma per nostro gusto. A rileggerti!
    1 punto
  32. taglio         50 cent paese     Cipro anno 2009 tiratura 985.000 condizioni bb città Milano Note News
    1 punto
  33. Sai quando un amico si attacca come una zecca e non riesci a togliertelo di torno? ...ecco, questo è capitato a me...
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  34. 1908  German East Africa (DEUTSCH OSTAFRIKA) - 10 Heller in rame/nickel J (Amburgo)
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  35. Umiltà, equilibrio e moderazione sono dei requisiti indispensabili in una discussione serena. Sia per la persona che chiede, sia per chi è più esperto e può rispondere. Gent.mo whereis, non penso che nessuno del Form ti abbia trattato male. Qualcuno forse ha dato per scontato alcuni concetti. Altri ti hanno dato degli ottimi consigli, spendendo qualche minuto per cercare di documentare la tua richiesta. La questione è questa: hai scritto il post per sapere qualcosa di questo "ninnolo per nostalgici" ( che visto il triste periodo della nostra storia, più che nostalgia induce alla depressione ), oppure da qui può cominciare una passione per le monete ? Nel primo caso hai avuto tutte le risposte che chiedevi. Nel secondo, penso che ognuno di noi ti accolga calorosamente e ti dia anche un sincero Benvenuto. Tutti noi abbiamo seguito un certo percorso, dalla patacca alle monete più importanti. Ci siamo affidati all'amicizia ed alla competenza di chi aveva già percorso un tratto di questa strada, però sempre con umiltà e voglia di imparare. Cerca di capire quale "dove ti porta il cuore" e se ti piacciono le monete troverai tanti che ti insegneranno e magari diventeranno tuoi amici. Ciao Beppe
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  36. Buongiorno @whereis. Probabilmente alcune risposte non sono state particolarmente cordiali ma questo è semplicemente il carattere delle persone che stanno dietro a un forum e ne sono la linfa vitale. C’è chi è più “solare” e gentile e chi, invece, ha dei modi un po’ più bruschi. Fortunatamente non siamo ancora degli automi con il sorriso stampato sul volto... Inoltre, anche io posso dire di avere iniziato la mia “avventura numismatica” da una patacca trovata nella cassaforte dei miei nonni e, per esperienza diretta, sono dell’idea che, a volte, aiuta più uno schiaffo o una bacchettata che una carezza. In ogni caso, chiusa questa piccola parentesi, tornerei alla “moneta”-portachiavi. Purtroppo, come ti è stato detto in tutte le salse, si tratta di un pezzo di fantasia creato nel dopoguerra soprattutto ad uso e consumo dei nostalgici del Duce. È uno di quei tanti souvenir che potresti trovare a Predappio o in alcune fiere sulla seconda guerra mondiale. Per i motivi che ti sono stati esposti da @petronius arbiter, non esistono e non sono mai esistite monete coniate col volto di Mussolini. Mi dispiace...
    1 punto
  37. Per queste patacche (chiamarle medaglie è troppo) basterebbe un libo di storia. Lì c'è scritto che Mussolini non è mai stato capo di stato, e dunque dei capi di stato non aveva le prerogative, sebbene ne avesse molte altre, a suo diretto uso e consumo... ma quella di farsi ritrarre sulle monete, no. petronius
    1 punto
  38. Ciao, testone questo piuttosto "ostico", probabilmente più che per la sua rarità (concordo anche io su R2), per la qualità con la quale generalmente si presenta. E' una tipologia difficile da trovare bella, e spesso parte già male impresso e con frequenti ribattiture o salti di conio. Un esemplare in notevole conservazione è appena passato da Nomisma 61 al lotto 1237 (ex NAC 81, collezione GdF), che allego in foto. Ho visto che sei nuovo del forum... Benvenuto! Collezioni monete papali? Ciao Michele
    1 punto
  39. 1908 Granducato del Lussemburgo - 2 1/2 Centimes
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  40. Leu Numismatik AG > Auction 5 Auction date: 27 October 2019 Lot number: 15 Price realized: 1,000 CHF (Approx. 1,008 USD / 908 EUR) Note: Prices do not include buyer's fees. Lot description: LUCANIA. Herakleia. Circa 330/25-281 BC. Didrachm or Nomos (Silver, 20 mm, 8.00 g, 8 h). Head of Athena to right, wearing crested Attic helmet adorned, on the bowl, with Skylla hurling a stone. Rev. EYΦ - [HPAKΛHIΩN] Herakles standing facing, holding club in his right hand and bow and arrow in his left; lion skin draped over his left arm; to upper left, Nike flying right to crown the hero; in field to right, Σ. HN Italy 1383. Van Keuren 81. Rare. A beautiful coin of splendid style. Some minor areas of weakness, otherwise, extremely fine. From a European collection, formed before 2005. Estimate: 500 CHF ILLUSTRAZZIONE: Marble statue of a youthful Hercules A.D. 69–96, Metropolitan Museum of New York
    1 punto
  41. Buongiorno a tutti posto questo 9 cavalli senza merli sulla torre voi che dite
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  42. taglio 2 euro cc paese germania D anno 2019 B tiratura 4.200.000 condizioni spl città trieste note NEWS!! taglio 2 euro cc paese slovacchia anno 2016 tiratura 1.000.000 condizioni bb+ città trieste note NEWS!!
    1 punto
  43. immagine https://www.numismatica-visual.es/2019/10/ceramica-de-latgalia-en-moneda-de-2-euros-cc-letonia-2020/
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  44. Taglio: 2 € CC Nazione: Lituania Festival della danza e canzone Lituana Anno: 2018 Tiratura: 500.000 Condizioni: BB Città: Roma
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  45. Come già detto al post # 5, nell’asta 3037 del 4 gennaio 2015 l’Heritage aveva proposto l’esemplare del tetradramma Price 844 di 17,04 g della foto, realizzando 3'200 USD da base 2'500 USD. Risulta dalla descrizione che lo stesso esemplare era stato presentato all’Heritage CICF Auction 3032 dell’aprile 2014 come lotto 23094 (foto sotto da http://www.acsearch.info/search.html?id=1913609 ). MACEDONIAN KINGDOM. Alexander III the Great (336-323 BC). AR tetradrachm (29mm, 17.04 gm, 11h). Uncertain mint in Greece or Macedonia, ca. 310-275 BC. Head of Heracles right, wearing lion-skin headdress / ΑΛΕΞΑΝΔΡΟY, Zeus seated left, holding eagle and scepter. Price 844. Rare. Interesting issue with no symbols or control marks, struck from dies of exceptional style. Good Extremely Fine. From The Dr. Patrick Tan Collection. La moneta non inscatolata aveva una stima di 1'500 USD, raggiungendo a livello di aggiudicazione 4'125 USD, un hammer di tutto rispetto. Però, dopo qualche mese, la moneta ha fatto ritorno al mittente che ha provveduto a riproporla nell’asta successiva, stavolta ben inscatolata. Il risultato di questa operazione è stato una perdita di circa 1'000 USD (3'200 USD nella seconda aggiudicazione rispetto ai 4'125 USD della prima), ma la moneta ha raggiunto la pace dei sensi nel suo sarcofago. C’è da far presente che questi passaggi di monete si verificano con una certa frequenza in varie case d’asta, e non necessariamente seguiti dall’inscatolamento della moneta. apollonia
    1 punto
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