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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/27/19 in Risposte

  1. Buon pomeriggio Ho letto con molto interesse l'articolo scritto da Fabrizio Leali: “1385: ANNO HORRIBILIS PER LA ZECCA VENEZIANA”. L'autore, dopo una sommaria descrizione delle precarie situazioni economiche, politiche e sociali nelle quali versava in quell'epoca la “Serenissima”, concentra la sua attenzione sulle difficili condizioni che affliggevano la zecca. La zecca di Venezia non era appaltata a terzi come spesso accadeva in altri Stati, ma veniva gestita in proprio attraverso specifiche magistrature; queste ultime, oltre ad occuparsi della coniazione delle monete, dovevano occuparsi anche delle politiche economiche dello Stato, delle sue politiche creditizie e della compravendita di metalli preziosi. La figura più importante all'interno della zecca era il Massaro e questi doveva sovraintendere a tutte le funzioni che vi si svolgevano ed era obbligato, a sua volta, a risponderne ai magistrati competenti; con le iniziali del suo nome - in questo periodo - venivano quindi improntate le monete di maggior valore, così che fosse semplice, per i magistrati competenti, controllare il suo operato e, se del caso, intervenire per chiedergli conto di eventuali scorrettezze. Non solo, grazie alle iniziali si può ricostruire la cronologia delle emissioni; dettaglio importante se consideriamo che le monete in quest'epoca non riportano la data di emissione, ma il nome del Doge regnante ed alcuni dogati potevano durare decenni. Malauguratamente non tutti gli scritti degli archivi della Repubblica di Venezia sono arrivati a noi ed ancora oggi esistono incertezze sul numero ed il nome dei Massari che svolsero le loro funzioni nella zecca. L'autore, grazie all'incrocio di vari testi e documenti, ricostruisce un periodo specifico della zecca, molto confuso, dove sembra che le sue collaudate e ordinarie dinamiche gestionali vengano drasticamente modificate; cambia il numero dei Massari, taluni vengono meglio identificati, includendo anche la durata del loro incarico, si scoprono talune malversazioni che mettono in cattiva luce tutta l'istituzione; è a mio avviso un bel lavoro che, pur limitato ad un dato periodo, offre agli appassionati di questa monetazione nuove chiavi di lettura e qualche incertezza in meno. saluti luciano
    6 punti
  2. Buongiorno, un tesoro di 293 denari d'argento in ottime condizioni è stato rinvenuto vicino a Pratteln, nella Svizzera nord-occidentale. Non è stato ritrovato alcun contenitore, le monete infatti sono state trovate in una piccola buca, sepolte insieme per qualche ragione. Il denario più antico del tesoro fu coniato sotto il regno dell'Imperatore Nerone, il più recente sotto Commodo nel 181/182 d.C. Le date delle monete più recenti suggeriscono che il tesoro fu nascosto alla fine del II secolo. Il valore totale delle monete sepolte doveva essere significativo, infatti quasi 300 denari d'argento erano l'equivalente della metà dello stipendio annuale di un legionario. A Pratteln esistono vestigia di insediamenti romani, ma chi fosse il proprietario del tesoro rimane un mistero. Le monete verranno ora restaurate, catalogate ed esposte al Museo di Liestal. Ciao Illyricum
    4 punti
  3. A grande richiesta di @Nikitae @ilnumismatico , condivido le foto del mio ultimo acquisto, assolutamente non in programma oltretutto, ma davvero non potevo lasciarlo li dov'era. Non era nei miei pensieri, non sapevo se l'avrei mai acquistato, ma anche se la conservazione non è affatto eccezionale sono molto contento di aver messo in collezione una banconota "simbolo" del Regno d'Italia. Nonostante i restauri, mi piace il fatto che il piano di stampa sia praticamente intatto, e che i colori siano gradevoli. Auguro a tutti di mettere presto in collezione un esemplare di questa banconota (anche meglio del mio!)
    3 punti
  4. @Hirpini non hai notato la "finezza" la data del ritrovamento 1905, quattro anni prima della legge del 1909 che fa da spartiacque Saluti TIBERIVS
    3 punti
  5. Buonasera, rieccomi come promesso. La tua moneta sembra essere questa: Aurelianus, 270-275, Antoniniano per Mediolanum, 270-271. D/: IMP AVRELIANVS AVG, busto radiato e drappeggiato oppure radiato e corazzato a destra. R/: PANNONIAE, la Pannonia stante di fronte, la testa rivolta a destra, la mano destra sollevata (con un ramo di olivo secondo alcuni), nella sinistra lo scettro (secondo altri uno stendardo come credo anch'io); in esergo marca di officina T (TERTIA). § RIC V 113, Sear 11578. Nel tuo esemplare il busto è radiato e corazzato, variante ugualmente prevista nel medesimo RIC V 113. Cordiali saluti HIRPINI
    3 punti
  6. Ma lui non ha chiesto "quanto vale?", ma "quando vale?"... quindi la risposta corretta sarebbe stata "tra qualche migliaio di anni" (forse) ??
    3 punti
  7. Buona sera a tutti, a Verona non ho mai trovato un granché ma stavolta ho avuto modo di vedere lente alla mano una cinquantina di denaretti, ne ho comprati 5 di cui solo un paio degni di post, questo è il primo che si va ad aggiungere a un'altro che ho in collezione con il quale condivide peso e diametro pressoché identici. Spero che possa tornare utile a chi scriverà su queste monete, a conti fatti in questa discussione sono archiviati circa la metà degli esemplari conosciuti ad oggi.
    3 punti
  8. Anche per me sono arrivati i 10 anni di iscrizione al forum... a me davvero sembra ieri quel 27 Novembre 2009. Festeggerò comprando una nuova moneta (ogni scusa è buona per farlo, no? )
    2 punti
  9. Oggi inizio a presentarvi gli acquisti fatti al veronafil. Il primo che voglio mostrarvi è questa 100 lire matrice decreto tipologia Barbetti. Del 6/3/1926. Devo ammettere che avevo altri obiettivi per questa fiera, ma quando l’ho vista esposta nell’album ad un prezzo tutto sommato non altissimo, vedendo anche le condizioni generali gradevoli della banconota e affascinato dalla matrice tutto sommato abbastanza ampia l’ho acquistata. Prezzo iniziale 130’euro, poi me l’ha data a 100.
    2 punti
  10. Sfrutto le tante ore (9) che dovrò passare questa sera in aeroporto a Malpensa prima di tornare finalmente a casa per postare un altro acquisto che ho fatto al Veronafil. Biglietto di stato da 10 lire del 1915. Condizioni generali davvero ottime. Un bel vedere in queste condizioni.
    2 punti
  11. Buonasera, in questo Paese sciagurato in cui un ponte crolla, Pompei cade a pezzi e Venezia affonda (spero che presto comprino tutto i signori cinesi) ti arrestano per un chiodo. Bisogna stare molo attenti, non manca molto e anche le suocere e le nonne, si vocifera, diventeranno patrimonio indisponibile dello stato. A parte gli scherzi o presunti tali, per fortuna la nostra legge vale sul nostro territorio e non su quello degli altri. Perciò, ironia della sorte, mentre qui la ottusità della norma favorisce un mercato sommerso di impossibile quantificazione di beni escavati che poi andranno irreparabilmente dispersi, non è vietato comprare in Paesi (dove sia lecita la ricerca) purché il venditore rilasci a corredo la documentazione che sappiamo. Qui da noi non ancora è chiaro, e non lo sarà mai, che se fino a ieri un incommensurabile patrimonio archeologico era bene e fortunatamente custodito nel sottosuolo e vi poteva restare intatto nel tempo, oggi molto e ogni giorno di più viene portato clandestinamente alla luce e tutto si perde per mille vie traverse. La salvezza sarebbe rendere lecita la ricerca e affidare al ritrovatore il bene, catalogato e corredato di un suo documento, con facoltà di alienazione purché, come avviene per le armi presso le Questure, sia di volta in volta portata a conoscenza delle Soprintendenze ogni variazione circa la detenzione. Mah, sarà mai possibile? Per una moneta no, ma per le suocere e le nonne, sì. hirpini
    2 punti
  12. Sulla conservazione mi esprimo poco, ma BB, sicuramente. Moneta rarissima, consciuta in pochi esemplari.....sapevo che l'avevi @Sanni, ne vedremo delle belle con queste monete. Proprio in questi giorni sto catalogando i Tarì di Filippo II......che spettacolo...e che divertimento per me !!
    2 punti
  13. Buonasera a tutti.. non mi pronuncio sulla moneta perché utenti molto più esperti di me hanno già detto tutto e bene!! Mi permetto una riflessione sulle tracce di terra e sulle legislazioni straniere in materia di beni culturali. Vi racconto un breve episodio: a Vienna, in un comunissimo mercatino di Natale, tra stand di cioccolatini e addobbi per l'albero, ne ho trovato uno che vendeva reperti archeologici tra cui lucerne, antefisse, statuette, fibule e... monete... divisionali e bronzetti di III secolo niente di pregiato.. ma le vendeva liberamente al pubblico (era roba autentica... non mi sbaglio). Ho iniziato una lunga chiacchierata col tipo e mi ha spiegato che lui è un antiquario (ha pure il negozio e mi ha fatto vedere il blocchetto delle ricevute intestate!) e se ne va in giro col cercametalli a trovare cose (Vienna - Vindobona era una città importante sul limes e di robetta presumo se ne trovi parecchia!!). Quel che trova deve sottoporlo obbligatoriamente all'esame della loro autorità competente... se si tratta di oggetti ritenuti di valore vengono acquisiti dallo Stato.. altrimenti sono suoi e se li può vendere come gli pare! Questo per dire che solo qui da noi la legge (che va rispettata sempre per carità!!) è così cavillosa in materia! Ora, se questo signore spagnolo del sesterzio avesse rilasciato una dichiarazione di lecita provenienza di una moneta con la terra sopra... avrebbe avuto valore qui? Il fatto che io acquisiti all'estero un pezzo uscito direttamente dal terreno perché in quel paese è lecito che si faccia... mi fa incorrere in qualcosa qui?? Lo so.. sono fuori topic come un terrazzo.. ma ve prego fateme capì!! Un caro saluto a tutti Flaminius
    2 punti
  14. Non necessariamente. Se fosse vera la mia teoria, avrebbero il bordo frastagliato solo quelle stampate nell'ultima fila del foglio, mentre quelle sopra avrebbero il bordo normale.
    2 punti
  15. Non ricordo se l'ho già postata..........
    2 punti
  16. taglio         2 cent paese     Estonia anno 2015 tiratura 17.100.000 condizioni bb+ città Milano Note News
    2 punti
  17. taglio         2 euro cc paese     Italia anno 2019 tiratura 2.973.000 condizioni spl città Milano
    2 punti
  18. Felice di condividere le immagini dell'ultimo acquisto, fortunoso ed incredibile (la fortuna aiuta gli audaci, e nel 2019 chi scandaglia siti stranieri di monete), pagata compresa spedizione € 73,50, una rara F.C. prima variante (sia stella che punto) del nostro catalogo, quella senza immagine (sin ora) https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-RM1PG/10
    1 punto
  19. Sono un po’ combattuto sulla conservazione: i fondi sono quasi integri, l’effigie del regnante è appiattita così come lo stemma, perciò ... a parere vostro è un MB, BB o altro.
    1 punto
  20. Transitato, invenduto, lo scorso 09-11-2019 in asta Ranieri 14 al lotto 812 un esemplare attribuito all'effimera zecca di Vittoria
    1 punto
  21. L'aggiustamento della cifra 5 a 6 in questa piastra di Ferdinando IV del periodo 15-16, mi era sfuggito, ma mi è stato fatto anche notare e quindi sarà oggetto di inserimento in un futuro aggiornamento. Ma si tratta di un accomodamneto della cifra 5 a cifra 6, dovuto magari a un punzone non subito disponibile della cifre del 6 (al momento).....tante altre monete con il terminale del 5 sono aggiustate alla cifre del 6, anche sotto Ferdinando II di Borbone. Il discorso è diverso per la Piastra di Ferdinando I del 1818, dove per "Legge" venne proibita (giusto per farmi capire) la data 1819 sulle monete; di conseguenza fu un atto dovuto, e sul punzone fabbricato del 9, venne riaggiustato alla cifra dell'8. Comunque ogni tanto, ripeto, bisogna anche leggersi qualcosa......di queste monete..... !!
    1 punto
  22. Bel traguardo. Avanti sempre.
    1 punto
  23. L'importanza di questa moneta in fin dei conti......è: che si vede 77 e che si vede VP, a me personalmente di tutto il resto, se MB, se B o se BB interessa poco.?
    1 punto
  24. Tu guarda che coincidenza...
    1 punto
  25. .... Sono credibile se scrivo che non mi piacciono queste piccole monetine scure e senza lustro? ?
    1 punto
  26. Ho avuto l’onore di toccarla dal vivo a Verona e confermo che la carta è bella croccante. Secondo me jaconico ha fatto un ottimo affare ?
    1 punto
  27. Buonasera, facciamo compagnia al condor di Beppe @giuseppe ballauri cinque Sucres Ecuadoregni.. Saluti Alberto
    1 punto
  28. Questa è facile, potrebbe aver letto le risposte da semplice visitatore, senza effettuare il login, poi, constatato che non era diventato ricco come sperava, è sparito, e probabilmente non lo vedremo più. Quanto ai crauti, forse Bruno Lauzi, una spiegazione l'ha trovata là dove è ora, qualunque posto sia, ma temo che noi dovremo tenerci la curiosità almeno fino a quando non andremo a raggiungerlo e potremo chiederglielo...nonostante la grande ammirazione che ho per lui e per le sue canzoni, spero il più tardi possibile petronius
    1 punto
  29. Posto la mia (ex) 1844. Ci sono leggere differenze nel decoro del bordo al R/ da quelle postate, ma voi che siete più attenti alle varianti probabilmente riuscirete a trovare ulteriori differenze se ci saranno. Cito i vostri esemplari così saranno visibili per una migliore chiarezza per confronti e paragoni
    1 punto
  30. mi sembra che il bordo sia stato spinto verso l'esterno per raddrizzare i colpi. durante questa operazione, probabilmente, sono state raschiate le lettere.
    1 punto
  31. Buongiorno , Confermo l'identificazione di HIRPINI, Precisamente la sua moneta è questa : https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GE31/40 Repubblica di Genova, Periodo Dogi Biennali , Terza Fase, 8 DENARI serie dedicata alla Madonna. Buona Continuazione.
    1 punto
  32. DE GREGE EPICURI Gaetano Scotti fu uno dei maggiori alpinisti italiani di inizio Novecento. Il 13 agosto 1913 ascese il Petit Mont Blanc coi fralelli Calegari, aprendo una nuova via. Sempre nel 1913, con uno dei Calegari, compì una prima ascensione invernale nel Gruppo del Suretta, fra la Valtellina ed i Grigioni (Alpi Retiche). Sempre coi Calegari (Romano e Angelo) eseguì la salita invernale al Fletschhorn. Zona di partenza e terreno prediletto di ascensioni era la Valmasino. Fu uno dei più attivi della SUCAI (Sezione Universitaria del Club Alpino Italiano) che nel suo decennale gli dedicò questa bella medaglia.
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  33. Medaglia devozionale tonda, bronzo/ottone, seconda metà del XVIII sec.- D/ Maria Santissima D'Adamo o Adami, in basso un vascello e conchiglia (pinna nobilis) suoi attributi, venerata a Serramanna ex provincia di Cagliari.- R/ Potrebbe trattarsi di S. Sebastino martire?- Non comune. Ciao Borgho
    1 punto
  34. E' una moneta piuttosto comune e lo stato di conservazione non è particolarmente buono (siamo sul BB). I valori commerciali vengono stabiliti dal mercato in base a rarità e conservazione, e con le tendenze attuali una monetina di questo tipo ha un valore assai limitato.
    1 punto
  35. Buonasera a tutti, nuovo arrivato in Collezione Litra68. 4 Cavalli 1788 Magliocca 337 Devo dire che sono veramente soddisfatto, piano piano la raccolta prende forma. Saluti Alberto
    1 punto
  36. Grazie @fapetri2001, aggiungerei solo che le "bruttine" in realtà sono quelle più vissute e più circolate, per cui se da un lato scende il loro valore, aumenta dall'altro il loro fascino. Io non vado certamente a caccia delle "bruttine", eppure ne posseggo e non le darei perché sono quelle che più mi emozionano. Cordiali saluti HIRPINI
    1 punto
  37. Terzo ma non ultimo valore, I GIOVANI
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  38. Buona serata Ho seguito il servizio e ho trovato aberranti le giustificazioni del tombarolo. Le sue convinzioni non solo non convincono, non hanno né capo né coda. saluti luciano
    1 punto
  39. Spero che Walter non legga il tuo post!!!? P.S: grazie Baylon per gli approfondimenti che hai postato. Ciao Beppe
    1 punto
  40. 1939 MILANO Al PALAZZO DELL'ARTE grande mostra delle invenzioni di LEONARDO DA VINCI dal 9 maggio al 22 ottobre (anno XVII dell'E. F.). Qualche giovane amico chiedeva cosa volesse dire XVII°, descritto sulla medaglia. Per la mostra fu stampato anche un volume di 257 pagine con 132 tavole fuori testo. Vedi anche: http://www.museoscienza.org/voci-della-scienza/storie/mostraleonardo.asp Bronzo verniciato di verde scuro, mm.52 - Aut. TOSINI PASQUALE - Conio LORIOLI Riferimenti: FRATELLI LORIOLI 70 ANNI DI MEDAGLIE n.957
    1 punto
  41. In attesa che la ritiri e ne condividi le immagini, Vi faccio vedere la reimpressa più malridotta della mia Collezione: Francesco I Piastra 1826 Già nel dritto I rilievi erano bassi, poi le mal riuscite operazioni di ribattitura....l'usura da circolazione.. Ecco il risultato Ribattuta su un 12 Carlini della Repubblica Napolitana
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  42. Variante ostica è quella senza punto dopo HIER Rif. Pagani 205/A D'Incerti 184/D Taglio inciso al rovescio Peso 27,40 grammi
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  43. Ciao Giacutuli, Trovare una Piastra 1844 in conservazione SPL sotto i 100 euro mi sembra difficile oggigiorno. Condivido la mia meglio conservata, proveniente da un Listino Rinaldi su Cronaca Numismatica Marzo 2003, lotto 62. Pagata 90 euro. Peso 27,49 grammi Taglio inciso al rovescio Rif. Pagani 205 D'Incerti 184/B
    1 punto
  44. Personalmente condivido la linea di quanti rifiutano qualsiasi forma di censura collezionistica: se si parla di numismatica, disciplina "ancillare" della storia, allora nessuna storia merita di essere dimenticata, a maggior ragione quella più terribile! Possiedo monete tedesche dal II Reich ai giorni nostri, passando per Weimar, nazismo, DDR e Repubblica federale. Quando guardo i 5 marchi con la svastica e penso al tempo e al luogo in cui sono nati anche a me passa un brivido lungo la schiena. E quel brivido me lo tengo stretto, come un monito, un allarme nella coscienza! Certo, se qualcuno utilizza il collezionismo numismatico per mascherare altre "passioni" malsane allora è tutto un altro discorso!
    1 punto
  45. Buonasera a tutti, Stasera ri-condivido un 10 tornesi del 1819 simbolo fiore a 5 petali. Osservate la bravura degli incisori, nel busto e nella precisione delle lettere in legenda, il simbolo la punteggiatura a rombo e il perlinato al bordo.
    1 punto
  46. Io non mi preoccuperei. A me personalmente piacciono sia i denari "veri" che i suberati, alla fine trasmettono una storia particolare e profonda. Nella mia collezione uno dei denari più belli che ho per conservazione e bellezza è suberato
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  47. Ecco! Ho indirettamente capito quanto l’hai pagata! ??
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  48. Buonasera, mi spiace ma solo ora vedo questo sesterzio. Seppure peso e modulo lo giustificano, devo dire che la moneta non mi piace. La patina non mi sembra naturale ma fatta apposta per simulare un bel trascorso della moneta e mettere in risalto i rilievi. E al riguardo poi devo farti notare che l'usura delle figure centrali cozza tremendamente con quel quasi "fior di conio" esagerato delle legende e del bordo, che dovrebbero ugualmente o peggio ancora essere usurati. La mia è ovviamente una opinione di cui sono però fermamente convinto. Cordiali saluti HIRPINI
    1 punto
  49. Servirebbero foto migliori, più nitide, comunque per quel che vedo mi vengono molti dubbi sulla sua autenticità, a partire dal bordo sottile ed irregolare. saluti TIBERIVS
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  50. Di nulla! No, non erano monete suberate. In sintesi il follis fu introdotto con la riforma monetaria di Diocleziano. Inizialmente era una moneta in bronzo di grosse dimensioni (in media 28 mm) e conteneva una piccola quantità di argento (circa il 4%) nello strato superficiale, dando così un aspetto argentato alla moneta. Con l'avanzare del tempo il follis fu rivalutato e ridotto sempre di più. Durante il regno di Costantino I il follis diventò una moneta di piccole dimensioni con bassissimo contenuto di argento, e che verrà successivamente sostituito con una nuova moneta: il centenionale.
    1 punto
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