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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/08/19 in Risposte

  1. Buongiorno, non mi sembra che sia già stato segnalato. Il gabinetto numismatico di Berlino sta mettendo online la propria raccolta. Finora 36000 esemplari sono stati pubblicati, ciascuno con una scheda dettagliata e foto ad alta risoluzione. https://ikmk.smb.museum/home?lang=en Un’ottima iniziativa, che si spera sia seguita un giorno anche dai musei italiani. Buona domenica Appah
    5 punti
  2. Buongiorno a tutti i partecipanti, devo dire che falsa/autentica o autentica/falsa, questa discussione è stata quanto mai appassionante e l'ho seguita con attenzione e perché no, veramente con gusto. Anzi mi auguro che al di là dell'interesse precipuo che per noi è la moneta, possiamo incappare ancora in queste diatribe imprevedibili e diciamo così, fortunate. Ora non vorrei non dimenticare di non augurare una buona… insomma: auguro una buona domenica a @1412luigi, @littleEvil, @Tinia Numismatica, @Ross14, @Adelchi66, @Gallienus, @lorluke, @Agricola e @leop. E a tutti HIRPINI
    5 punti
  3. Buonasera a tutti, non avendo al momento (ma ne prenderò appena avrò occasione) monete del 1831, condivido qualche cenno storico recuperato sul web. Innanzitutto le monete che state postando sono quelle ad un anno esatto dell'ascesa al trono di Ferdinando II, il quale si trova a fare i conti con una situazione storica di tutto rispetto, sia nella nostra penisola e isole ma anche in Europa, ed allora i confini erano molto vicini per via degli intrecci parentali, come oggi siamo vicini per la velocità di internet e dei collegamenti logistici. Iniziamo con i moti del 1830-1831 per arrivare agli avvenimenti più vicini del 1831 che riguardano una decisione e un rifiuto presi da Ferdinando II. Moti del 1830-31 Esteso movimento rivoluzionario che, a differenza di quello del 1820-21, inferse un colpo significativo al sistema della Santa Alleanza, alterando in modo permanente il quadro politico e gli equilibri di potenza dell’Europa occidentale. L’evento più importante fu la rivoluzione parigina del luglio 1830, che causò il rovesciamento del regime reazionario di Carlo X, l’ascesa al trono di Luigi Filippo d’Orléans, proclamato «re dei francesi» con legittimazione popolare e non divina, l’adozione di una carta costituzionale che prevedeva un elettorato più ampio e un regime politico in cui erano meglio rappresentati la volontà politica dell’intellettualità liberale (Guizot, Constant, Thiers, Cousin) e gli interessi dell’aristocrazia imborghesita e dell’alta borghesia in forte ascesa. Il nuovo regime proclamò inoltre il principio del non intervento e quindi la messa in guardia dell’Austria dal ripetere l’esperienza repressiva del 1820-21. L’atteggiamento inglese, contrario a una guerra in Europa, rafforzò di fatto la posizione della Francia a condizione che questa non riproponesse un’egemonia di tipo napoleonico. L’Austria rimase quindi bloccata e in agosto la rivoluzione per l’indipendenza del Belgio cattolico, industriale, per lo più francofono, dall’Olanda calvinista, commerciale e agricola, di lingua di derivazione germanica, ebbe successo. Fu proclamata una monarchia costituzionale affidata a Leopoldo di Sassonia-Coburgo sotto il patrocinio franco-inglese. Nel novembre del 1830 la Polonia, costituita nel 1815 in regno unito alla Russia nella persona dello zar Alessandro I, insorse per la piena indipendenza. Agitazioni si ebbero anche in Germania, Spagna e Italia, mentre continuava l’estenuante lotta della Grecia per il conseguimento della piena indipendenza dalla Turchia, e dove il fronte della Santa Alleanza sembrava in difficoltà per la nascita di concorrenti interessi balcanici e orientali di Austria, Inghilterra, Russia. Nell’Italia centrale le organizzazioni carbonare guardarono con grandi speranze alla posizione assunta dal nuovo sovrano francese e dal suo primo governo. Nell’autunno del 1830 i preparativi di un’insurrezione costituzionale antiaustriaca si intensificarono a Modena sotto la guida di Ciro Menotti e dell’avvocato Enrico Misley, i quali avevano fatto balenare, peraltro senza successo, al duca Francesco IV l’ipotesi di un ingrandimento del suo Stato nelle Legazioni pontificie e forse anche in Lombardia, appoggiando l’insurrezione carbonara. Quando però il 4 febbraio il moto scoppiò a Bologna e a Parma, Francesco IV lo aveva già privato della sua guida politica più autorevole facendo arrestare a Modena Menotti. La sollevazione dilagò tuttavia ugualmente, fino a coinvolgere le Romagne, le Marche e l’Umbria e costituendo il governo delle Province Unite. Altri due governi provvisori furono costituiti a Parma e a Modena, abbandonata da Francesco IV a Mantova sotto la protezione austriaca. Metternich, compreso che una vittoria integrale della Santa Alleanza sui movimenti costituzionali e indipendentistici sarebbe stata impossibile, accettò il fatto compiuto franco-belga e si attestò su una linea di difesa a oltranza nello scacchiere italiano, lasciando alla Russia il compito di stroncare l’insurrezione polacca. Decise quindi l’intervento armato nell’Italia centrale e respinse le pressioni francesi anche a rischio di una guerra europea. D’altro canto, facendo leva anche su un fallito tentativo insurrezionale organizzato a Roma dai due fratelli Napoleone e Luigi Napoleone Bonaparte, il futuro Napoleone III, accorsi peraltro a Bologna appena scoppiato il moto, Metternich insinuò nel sovrano francese l’idea che i rivoluzionari dell’Italia centrale fossero in realtà bonapartisti. La vita politica francese veniva d’altronde prendendo una piega moderata, per cui alla fine il governo francese abbandonò i governi provvisori italiani al loro destino. I ducati di Modena e Reggio furono occupati dagli austriaci negli stessi giorni di marzo del 1831 in cui in Francia si costituiva il nuovo governo del moderato Periér. Si misurò a quel punto anche tutta la mancanza di una guida politica all’altezza della situazione nel governo delle Province Unite, che non si impegnò minimamente in difesa dei governi dei ducati, pensando che l’Austria non avrebbe represso la rivoluzione nello Stato pontificio. Gli austriaci invece travolsero qualunque resistenza e ristabilirono il governo pontificio, tornando a occupare Bologna dal 1832 al 1838 per proteggere la popolazione dalle violenze delle milizie del restaurato governo pontificio. La Francia rispose con l’occupazione di Ancona. I moti del 1831 in Italia si conclusero quindi con un nulla di fatto e dimostrarono che la strategia delle società segrete aveva fatto il suo tempo. Chiarirono però definitivamente che il maggior ostacolo sulla strada dell’indipendenza e della libertà nella penisola era il governo austriaco, ma che per combatterlo i localismi e i municipalismi dovevano esser messi a tacere. Diverso invece il discorso per quel che riguarda il resto d’Europa. Se l’insurrezione polacca fu duramente repressa, la Grecia ottenne nel 1832 la sua indipendenza e in Europa occidentale, oltre al Belgio, anche la Spagna e il Portogallo videro in quegli anni la nascita di regimi liberali. Inoltre la Francia e l’Inghilterra avevano preso le distanze dal sistema metternichiano, anche se guardandosi reciprocamente con sospetto. Ferdinando II, non eccessivamente colto, ma intelligente ed abile a sbrigare gli affari di stato questo “re Lazzarone”, come fu battezzato dal popolo, fece ben sperare. Si fece fama di liberale e cominciò a identificare la figura ideale del “sovrano italiano” facendo schiumare di rabbia e di gelosia Carlo Alberto che si riteneva il più indicato alla bisogna. Il Congresso liberale riunitosi a Bologna nel 1831 gli offrì la corona d’Italia, ma il re, mostrando in quell’occasione una forte miopia politica ed una profonda sudditanza psicologica per la Chiesa, tale e quale come l’Italia di oggi, pago che il regno fosse fra “l’acqua salata e l’acqua santa”, rifiutò l’offerta. Per Ferdinando il suo regno era quello ricevuto dal padre. Sua missione era sanarlo e di garantirne l’indipendenza, mostrando più volte la sua insofferenza ai suggerimenti ed alle interferenze esterne, irridendo e destreggiandosi arditamente sia da Metternich sia da Luigi Filippo che dagli Inglesi. Inoltre ostava al disegno dei liberali l’estrema posizione periferica di Napoli e la sua particolare situazione etnico-sociale. Il sovrano napoletano non si illudeva di riuscire laddove Murat era miseramente fallito. Suo immediato e per allora unico scopo era quello di sanare il regno della cui situazione si era fatta un’idea personale dopo il ricordato viaggio compiuto in incognito ed in quest’opera profuse le sue migliori energie. Saluti Alberto
    4 punti
  4. Vorrei offrire un mio contributo a @Agricola e @1412luigi. Non sono un granché come numismatico e non so esprimermi sull'autenticità della moneta, ma con la lingua italiana mi guadagno da vivere da un bel po' di anni. Nella frase "Non può che non essere autentica" non è affatto vero che i due "non" si annullano, perché c'è quel CHE di mezzo. Si annullerebbero se la frase fosse "Non può non essere autentica", ma "Non può CHE non essere autentica" sta a significare "DEVE non essere autentica". Capite forse meglio la differenza se semplifichiamo la frase: "essere non autentica" significa "essere falsa"; pertanto, se io dico (come ha fatto Agricola) "non può CHE essere falsa" è chiaro a tutti che il significato è che la moneta DEVE essere falsa. Se invece togliamo il "che", la frase "non può essere falsa" va a significare l'esatto contrario, ossia che la moneta è necessariamente autentica. Spero che ora l'errore alla base del fraintendimento sia chiaro a tutti, e sono davvero lieto dell'occasione offerta da questa discussione per far capire quanto utilizzare correttamente la lingua italiana - che come s'è visto è tutt'altro che scontato anche per un madrelingua - possa essere di grande importanza per comprendersi l'un l'altro: in questo caso c'era in ballo il giudizio sull'autenticità della moneta, che suonava come una condanna quando voleva dire tutt'altro.
    4 punti
  5. io non sono un numismatico non mi importa che siano rare non mi importa che abbiano storia non mi importa che siano perfette non mi importa che siano preziose non mi importa che siano desiderate non mi importa che siano costose mi importa solo che siano belle
    3 punti
  6. Grazie Alberto per aver integrato la discussione con cenni storici. @borbonik, inizio io nel condividere i grandi nominali in rame. 294 - 10 Tornesi 1831 Simbolo stella a 5 punte e taglio liscio. Riferimenti: D'Incerti 293 Pagani 324 Magliocca 665 ( il mio differisce per le lettere grandi in legenda al dritto). Peso 28,67 grammi
    3 punti
  7. 50 Lire "Aratrice" Zecca: Roma Metallo: Au .900 Peso: 16,13 grammi Diametro: 28 mm Dritto : Busto del re in uniforme a sinistra Rovescio: Figura allegorica simboleggiante l'Italia raffigurata come un'aratrice recante un fascio di spighe nella mano sinistra e con la mano destra poggiata su di un aratro. Tiratura: 11.230 pz
    3 punti
  8. Buonasera, non Vi nascondo che adoro il rame di Ferdinando IV. Oggi come ogni domenica faccio prendere un po' d'aria alle mie monetine e ne approfitto per i miei soliti confronti e studio. Oggi vi presento i miei due 9 Cavalli 1788 Ferdinando IV. Magliocca 322 R2. Ho notato tra il primo e il secondo esemplare delle differenze, il più chiaro è di modulo leggermente più grande, purtroppo non ho un calibro a portata di mano. Ma si vede ad occhio nudo la differenza, inoltre l'attaccatura della leggenda mi sembra leggermente differente. E poi la S del secondo esemplare è diversa dal primo. Ipotizzerei addirittura differenti Busti. Aspetto vostro parere. Saluti Alberto
    2 punti
  9. Discussione che non può che essere carina...! Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  10. ....questo è "tosto" .... nel senso alquanto Raro..... un'amico che ha letto mi ha detto di postarlo.
    2 punti
  11. DE GREGE EPICURI Come CCNM abbiamo chiesto ad Incuso che si raccolgano risposte per tutto il mese di dicembre; noi stiamo raccogliendo risposte cartacee da persona che non usano la rete, poi le "riversiamo" nel formato on-line; cesseremo il 31.12.
    2 punti
  12. Ciao @Zenzero https://manfacedbulls.wordpress.com/neapolis-part-ii/ la n. 244 Saluti Eliodoro
    2 punti
  13. Ti ringrazio per lo scambio di opinioni. E' stato un piacere. Concludo la mia con un aforisma che mi sembra adatto a questa discussione: "Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai nulla. Sii gentile. Sempre." (Platone)
    2 punti
  14. Duca: Non valgono niente. Al massimo ci puoi prendere il carrello del supermercato.... ...e con il sistema suggerito da Duca.... aspettando il vecchietto giusto, senza carrello, ci puoi fare 1 o 2 euro?
    2 punti
  15. Ciao, semplicissimo: anche se può sembrare strano e molti ancora stentano a crederci, circolava all'epoca una quantità incredibile di 10 lire false. Ricordo che mi facevo dare dai portinai le 10 lire che allora si usavano per gli ascensori, in cambio di 500 o 1000 lire cartacee e un caffè, poi a casa era un grande divertimento scegliere le false: su 500 lire almeno due o tre arricchivano ogni volta la mia collezione. Ormai le riconoscevo a vista, ma la prova fondamentale era verificare gli assi, il 99% li presenta fuori squadro. Ne raccolsi in tutto 310 cercando inutilmente di capire chi e perché le mettesse in circolazione. Ho saputo solo che le "zecche" erano quelle di Napoli e di Palermo. Ho anche cercato di dividerle per tipologia e se vuoi puoi cercare su questo Forum diverse discussioni in merito. Te ne posto una soltanto delle mie, una di fattura assai grossolana, a confronto con una autentica con lo stesso millesimo 1955: Falsa e autentica 1955 Falsa e autentica 1955 Buona domenica. Angulus ridet. HIRPINI
    2 punti
  16. Colombia: 1912 1-peso p/m ("paper money") ' v.
    2 punti
  17. @eliodoro per Ladislao vi é la variante con AAQL e non LAAQ. Eccola qui, sempre un bell'R3.
    2 punti
  18. Cari amici, capisco che la frase sia cervellotica, ma bisogna ripassare un po' l'italiano. Nella frase "Non può che non essere autentica", "Non può che" significa "Deve". Ergo la frase significa "La moneta deve essere non autentica", ossia "La moneta deve essere falsa". Quindi era corretta la prima interpretazione.
    2 punti
  19. Buonasera Amici,grazie per aver condiviso le vostre magnifiche piastre. Continuo la discussione con la mezza piastra: Magliocca 570 R3 Peso 13,7 gr Taglio inciso al dritto
    2 punti
  20. Ciao Dabbene (Mario). Leggendo e prendendo spunto dal tuo ultimo post e contando sulla tua comprensione, voglio andare ancora una volta fuori tema. Frequento altri forum online (principalmente di fotografia che è la mia più grande passione da sempre e dove ritengo di essere, senza falsa modestia, più che un appassionato, direi un buon conoscitore della materia, sia in campo tecnico che espressivo). Sai cosa mi colpisce spesso delle discussioni che vi si intavolano in quelle sedi? La poca empatia che si instaura tra chi è agli inizi della sua esperienza (che magari vorrebbe tramutare in passione) e chi si ritiene ormai un professionista arrivato (magari solo perché ha visto pubblicato un suo scatto in una rivista minore o ha stampato un libro fotografico a proprie spese). Mi intristisco quando leggo di persone che vorrebbero avvicinarsi all'arte fotografica, le quali pubblicano una delle loro prime foto carichi di aspettative chiedendo pareri o consigli ed invece vengono immediatamente stroncate dagli pseudo-professionisti con recensioni al limite dell'offensivo. Frequento questo interessantissimo forum da poco meno di un anno ed all'inizio ho avuto un misunderstanding (poi chiarito). La mia età e le mie esperienze mi hanno permesso di superare il momento e di andare avanti; se ce ne fosse bisogno, mi scuso ancora per l'enfasi utilizzata in quei frangenti. Spesso noto (magari è solo una mia impressione!), anche qui, delle risposte a domande (forse un pò ingenue e per questo mal poste) che, a mio parere, invece di avvicinare le persone a questa grande passione che è la numismatica (e non si tratta solo di collezionare monete, ma di storia, di arte, di passione e tanto altro!) le allontaneranno definitivamente. Ecco, secondo me bisognerebbe anche partire da qui: da parte di chi è esperto della materia cercare di incuriosire il novizio, magari coccolarlo, informarlo e, se serve, anche criticarlo costruttivamente, consigliarlo, indirizzarlo. Ti auguro buone feste e scusa la prolissità. Giovanni
    2 punti
  21. È Crispina (l'acconciatura non mente) ed è autentica. Ora sono fuori e non riesco a catalogarla
    2 punti
  22. Taglio: 2 euro Taglio: 2 euro Nazione: San Marino Anno: 2013 Tiratura: 572.624 Condizioni: MB Città: Lugo (Ra)
    2 punti
  23. Ciao amici del forum e degli Stati Preunitari, sperando di fare cosa gradita, vi propongo un video di "approfondimento" dedicato al Regno Lombardo-Veneto Ho messo la parola "approfondimento" tra virgolette in quanto può essere considerato tale per un pubblico che si sta avvicinando a questa monetazione: il video vuole proporre una panoramica della monetazione e della storia del periodo in oggetto, senza particolari pretese. Molte delle monete presenti nel video le ho comprate o scambiate con utenti del forum, magari qualcuno riconoscerà qualche tondello Spero che questo video possa far appassionare qualcuno al Regno Lombardo-Veneto come mi sono appassionato io.
    1 punto
  24. Ovvero, l'importanza della punteggiatura.
    1 punto
  25. DE GREGE EPICURI Te le hanno regalate, mi segnali il luogo in cui vigono questi prezzi?
    1 punto
  26. Buonasera, mi spiace riaprire questa discussione, vorrei solo farvi vedere questo statere con una Athena e il suo elmo corinzio di una bellezza straordinaria, un piccolo/grande capolavoro dell'arte ellenistica racchiuso in una ventina di millimetri di argento. Mi sembra di vedere la Dea che tira giù l'elmo a coprire il suo profilo greco: Ravel, 1008_2 Su questo sito preso da Wildwinds, Greek Coins, si apre una panoramica assai interessante sugli stateri greci di Akarnania, Brutium, Corinto, Illyricum, Leukas, Syracuse, e poi sulle tipologie dei Pegaso e sui simboli: http://www.wildwinds.com/coins/greece/corinthstaters/i.html HIRPINI
    1 punto
  27. Gallienus, il tuo parlare è chiaro e la tua analisi è ineccepibile. Tuttavia, noto a volte nel linguaggio parlato che il non può essere, attento io dico può, non che lo sia necessariamente, pleonastico. Cioè si aggiunge a volte il non come lo si fa con il got inglese o il de greco. Chiaro che nel nostro caso questa negazione rovescia il senso della frase, ma può nella mente di Agricola rafforzare semplicemente il concetto. Pensiamo a quando diciamo 'Tu sei Commodo, non è vero?' La negazione nella domanda è pleonastica e non significa nulla, salvo che intenda: 'io so che è vero, potresti forse negarlo?'. Parimenti Agricola avrebbe potuto intendere: 'forse, Luigi, potresti negare che sia autentica?'
    1 punto
  28. Ciao Cristianaprilia, ho sempre amato sia il modulo dei 2 centesimi sia quel solchetto al bordo In realtà anche perchè volevo scegliere, in modo un po bizzarro, una moneta un pochino "bistrattata" diciamo, almeno rispetto ai pezzi più quotati da 1 e 2 Euro
    1 punto
  29. Giusto! Il famoso politico e militare tebano grazie al quale Tebe (dove nacque nel 418 a. C.) uscì dal dominio di Sparta morì a Mantinea nel 362 a. C. Il rebus proviene dalla Settimana Enigmistica del 1983, quando erano ancora in uso i termini come ‘epa’ ora banditi (per non dire rottamati) dall’enigmistica moderna. Personalmente non vedo il motivo per cui Epaminonda non debba più ‘rivivere’ in un rebus. Buona domenica apollonia
    1 punto
  30. Cari amici, Qualcuno ha parlato di frase sibillina; mi viene in mente quanto scrive Alberico a proposito della famosa risposta delle Sibille al soldato che chiedeva loro se sarebbe tornato vivo dalla guerra. Ibis redibis non morieris in bello si poteva leggere come sentenza di vita o di morte, visto che era scritta sulle foglie. Tornando a noi, la questione non è se la moneta sia o non sia autentica, visto che la giudicate unanimemente autentica; la questione è se Agricola la giudichi autentica o falsa e soprattutto perché. Proviamo ad usare il rasoio di Occam per risolvere questo intrigante enigma. Ipotesi A: Agricola la giudica falsa. Vede una moneta fotografata a 90 gradi, non vuole farsi venire il torcicollo per leggere bene la scritta e mentalmente si adegua a quanto ho scritto io e cioè che il bronzo è di Faustina. Faustina e non, come è in realtà, Crispina. Dunque la moneta, con la scritta immaginata di Faustina ma con l'evidente chignon di Crispina a rigor di logica è falsa. Ipotesi B: Agricola la giudica autentica. La sua sibillina frase 'non può che non essere autentica' significa appunto che è verace. Ma allora perché non reagisce al mio commento in cui dichiaro di prendere atto che è fusa ma che la conserverò comunque? E' elementare, il Nostro è stato distratto da qualcosa o da qualcuno e non è più tornato sulla discussione. Si farà vivo Agricola? Pare lo abbiano visto in Scozia...
    1 punto
  31. Ciao, ti ringrazio per la fiducia ma non sono per nulla preparato sulla monetazione/euro, e men che meno sui "difetti di conio" mi dispiace, ma sicuramente qualcun'altro ti saprà rispondere.
    1 punto
  32. 40 Lire "Napoleone Imperatore e Re" Zecca: Milano Metallo: Au .900 Peso: 12,9 grammi Diametro: 26 mm Dritto : Testa del Re volta a sinistra Rovescio: Scudo sull'aquila all'interno del mantello incoronato Tiratura: 105.767 pz nb. malamente lucidata.
    1 punto
  33. Le prime emissioni di questa tipologia, anche quelle con l'aureola sono tutte ben leggibili. Le ultime e anche le più leggere diventano incomprensibili. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  34. 1912 Regno d'Italia - Vittorio Emanuele III° - 2 Lire
    1 punto
  35. 1 punto
  36. Taglio: 1 euro Nazione: San Marino Anno: 2018 Tiratura: 1.097.400 Condizioni: MB+ Città: Biella Taglio: 1 euro Nazione: Italia Anno: 2017 Tiratura: 2.998.200 Condizioni: SPL Città: Biella
    1 punto
  37. grazie per le foto! davvero molto bella!
    1 punto
  38. Taglio: 2 Euro Nazione: Francia Anno: 2019 Tiratura: ? Condizioni: SPL Città: Torino Note: Verificare se News
    1 punto
  39. A mio modo di vedere meglio 2x 5 lire del 1901 SPL (ma vanno bene pure BB) piuttosto che un aquilino del '27 in FDC eccezionale.
    1 punto
  40. Taglio: 1 cent Nazione: Vaticano Anno: 2012 Tiratura: solo in divisionale Condizioni: BB Città: Milano
    1 punto
  41. L’aspetto interessante e lungimirante di questo convegno e’ che verra’ donata una moneta a ogni giovane sotto i 18 anni accompagnati da un genitore. A volte si dice cosa dobbiamo fare per i giovani ? questa e’ sicuramente una azione concreta che guarda al futuro e che mi sembra bellissima ! Bravi !
    1 punto
  42. STEMMA SAVOIA Secondo Jean d’Orville, detto il Cabaret, sul primo stemma di Casa Savoia c'era un'aquila nera in campo oro, dono dell'Imperatore al suo fedele scudiero Beroldo; solo dopo la seconda crociata, di Amedeo III e di Luigi VII di Francia, Casa Savoia ha utilizzato l'emblema con una croce bianca in campo rosso. Le vicende che portarono a questo secondo stemma sono raccontate in modo alquanto fantasioso dallo storico di Amedeo VIII, preoccupato più di far piacere al suo padrone e di dimostrare la discendenza sassone della stirpe che di rispettare la verità, ma credo comunque che valga la pena di leggerle. "Il re di Francia, convinto da san Bernardo a partecipare alla crociata, si stava organizzando con una prudente calma (se la prendeva comoda). Il Papa e l'Imperatore decisero di stringere un po' i tempi ed affidarono un'armata al conte di Savoia Amé III incaricandolo di andare in avanscoperta. Quest'ultimo s'imbarcò e giunse a Rodi dove venne a sapere dal Gran Maestro dei Cavalieri dell'isola che una importante città cristiana era assediata dai Saraceni e rischiava di cadere in loro mano. Senza attendere il re di Francia Savoiardi e Cavalieri di Rodi veleggiarono verso la Terra Santa. Poco dopo la partenza incontrarono la flotta nemica ed ingaggiarono una furibonda battaglia in cui perse subito la vita il gran maestro. I Cavalieri, forse per non perdere coraggio, chiesero ad Amedeo d'indossare la tunica del loro gran maestro defunto; egli accettò di buon grado. Dopo una furiosa battaglia i Saraceni furono sconfitti e la città fu salvata. La notizia si diffuse presto in tutto il mondo cristiano e il re di Francia fu più sollecito nei suoi preparativi. Il nuovo gran maestro disse ad Amedeo che, se voleva, poteva continuare a portare i colori di cavaliere di Rodi in ricordo della vittoria. Ma il Conte, la cui famiglia aveva ricevuto dall'Imperatore il precedente stemma: aquila nera in campo oro, non si sentiva di adottare lo stemma dei cavalieri senza prima aver ottenuto il permesso imperiale. Tornato a Roma chiese all'Imperatore se poteva indossare la croce bianca in campo rosso dei Cavalieri di Rodi. L'imperatore, che gli era riconoscente per il coraggio dimostrato, l'autorizzò e, per otto secoli, questo fu l'emblema dei Savoia. Questo è lo stemma presente nella tipologia "Araldica" di Vitt.Em.III
    1 punto
  43. And a Standing Liberty quarter from Philadelphia, 1917, and the World War had just added America to its list of victims,,,,, v.
    1 punto
  44. i was just about to post a Washington quarter myself! Here, from 1935.... v.
    1 punto
  45. L'aquila imperiale tedesca è già stata pubblicata più volte in questa discussione, ma, visto che mi è venuta bene la fotografia, mi permetto di disturbarvi con un'ulteriore immagine di questa. E comunque è un'aquila che merita di essere rivista, no?
    1 punto
  46. Taglio: 2 € CC Nazione: Lituania Festival della danza e canzone Lituana Anno: 2018 Tiratura: 500.000 Condizioni: BB Città: Roma
    1 punto
  47. taglio 2 euro cc paese austria anno 2005 tiratura 7.000.000 condizioni bb città trieste taglio 2 euro cc paese slovenia anno 2018 tiratura 1.000.000 condizioni bb+ città trieste
    1 punto
  48. https://en.m.wikipedia.org/wiki/Ballaios Qui la scheda.
    1 punto
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