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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/16/19 in Risposte
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E' da un po' di tempo che mi pongo alcune riflessioni sul collezionismo numismatico, le voglio condividere, per avere riscontro se la mia visione abbastanza pessimistica, è condivisa. Ho notato che in questi ultimi tempi, si affacciano "novelli" collezionisti, o direi meglio collezionisti/meteore, che pongono il loro dilemma, poi arrivederci a mai più. Vi sono quasi unicamente interventi che chiedono ( a volte senza tanta educazione) cosa "vale" la mia moneta, sobillati anche da una certa mala informazione, che incita alla ricerca della rarità ( che non esistono) a tutti i costi. Vi è una spasmodica ricerca dell' "errore di conio" in semplici monete usurate o deturpate, ricerca che non nasce da una passione numismatica, bensì ( penso io) alla scoperta di "rarità" per poi essere monetizzate al più presto su EB. Altro caso, fresco di pochi giorni, la solita "meteora", pone il quesito: ho 800 monete mia aiutate a classificarle e capirci qualche cosa? Mi ricordo, quando inizia a collezionare le mie prime monetine, ai tempi delle scuole medie, la prima cosa che feci, fu acquistare due cataloghi, il Bobba ed il Frisone, è lì iniziò il divertimento, cosa c'era di più bello che andare alla ricerca sul libro, la moneta che avevo in mano! Oggi con internet le possibilità di ricercare e studiare una monete si sono moltiplicate esponenzialmente, bisogna aver solo voglia, ma probabilmente è questo sprone che manca a questi novelli collezionisti, è molto comodo postare una sequela di foto, a volte pessime, e chiedere quanto vale? Non c'è più il gusto della ricerca, della scoperta tutto è oramai mercificato dal valore, e tutto è volto alla ricerca del valore, ( da monetizzare il più presto possibile). Non so che generazione di Numismatici, possa nascere ed evolvere da queste schiere di "ricercatori", me li vedrei meglio con pala e setaccio alla ricerca di pagliuzze d'oro nel Klondike. saluti TIBERIVS7 punti
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@giacutuli, io è da tanti anni che colleziono monete Napoletane di Ferdinando IV e ad oggi non sono riuscito a completare una sola serie. Il giorno che riuscirò a completarne una sola, sarò il collezionista più felice del forum.3 punti
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Dove si sta andando........? non è che in ambiti diversi dalla numismatica le cose vadano meglio. E non mi preoccuperei, numismaticamente o meno, della nostra destinazione: è tutto già scritto. Per carità, non fraintendetemi: non sono un ufologo, non credo in alcuna religione, nè penso che esista il destino; e neppure sono un adepto di Cesco Ciapanna (vedi forum). Non mi chiedo dove andremo a finire, perchè la risposta ce la dà la storia: stiamo vivendo gli ultimi anni/decenni (non credo secoli) della nostra civiltà, la cosiddetta civiltà occidentale. Toynbee, e prima e meglio di lui Spengler, hanno studiato in modo comparativo le varie civiltà succedutesi sul pianeta, ed hanno notato che queste si evolvono come un'entità biologica: nascono, crescono, muoiono. Pare, secondo loro, che ora noi stiamo vivendo la fase finale della nostra civiltà: niente di male, è una cosa naturale, ed oltrettutto la morte di una civiltà non è necessariamente traumatica (sempre guardando alla storia). Semmai sono fastidiose le manifestazioni di questo decadimento (vedi quanto evidenzia TIBERIVS), ma al più possiamo evitarle, non curarle. Non posso incavolarmi se perdo i capelli, è nella natura del ciclo vitale, così come non posso incavolarmi se dei ragazzini imbecilli guardano agli strani 20 centesimi solo con la speranza di arricchire; anche loro sono nel ciclo vitale della loro (nostra) civiltà. Una delle cose che però mi infastidisce, visto che fra un po' dovrò tirare le cuoia, è che non potrò vedere che cosa ci sostituirà: perchè finora le varie civiltà che sono vissute sul pianeta, quasi sempre sono nate vergini, con pochi o nessun contatto con civiltà precedenti (un esempio banale: le civiltà precolombiane non hanno avuto contatti con quelle mediterranee). Ma ora viviamo in un mondo globalizzato, non c'è più spazio per la nascita di una civiltà vergine; e questo fatto non si è mai presentato prima nella storia del mondo. Ecco, questo fatto mi infastidisce molto ( Petrolini cantava: ...mi dispiace di morire ma son contento, son contento di morire ma mi dispiace...), il non poter vedere che cosa succederà, ma non potrò avere risposta.3 punti
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Considerazioni ineccepibili e totalmente condivisibili. Lasciami però dire che la maggioranza di questi non sono e non saranno mai dei collezionisti. Sono persone che, come scrivi, incitati da una disinformazione generale ( alla quale partecipano purtroppo anche una certa parte di giornalisti), pensano di avere un tesoro in casa e quindi alla maniera di J.S. Bach scrivono la "Toccata e Fuga". Hanno trovato il tesoro del nonno nel mitico cassetto? Se la risposta è che è "ciarpame", non li senti più e lasciano il Forum magari incavolati e pensando che nessuno non capisce niente oppure sono vittime di una specie di complotto. Il rovescio della medaglia è che in questa pletora di persone che ragionano solo con la logica del valore commerciale, magari una piccola parte si sta affacciando alla Numismatica, non ha esperienza, non ha cultura, ha bisogno dell'aiuto di tutti noi. Quindi mi spiace che, qualche volta, le risposte che forniamo siano un po' brusche o intolleranti. Non vorrei che qualcuno che è passato dalla Collezione dei Pokemon ad una monetina che può essere la "Numero Uno" e la base di un interesse numismatico futuro, fosse "tranciato" da giudizi troppo affrettati. Ciao a Tutti3 punti
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Non bisogna drammatizzare. Purtroppo mi ricordo troppi casi del genere che sono sempre successi. I 500 lire bandiere rovesce (erano tutte rovesce secondo l'opinione dei proprietari), le 200 lire 1977, i miniassegni, le tessere telefoniche sono state tutte oggetto di speranza di avere un tesoro. Non Vi dico poi le 100 lire 1972 barra, dove la barra compariva nei posti più impensati... Oggi probabilmente la notizia corre più veloce. E quindi molte più persone partono alla caccia del tesoro. La speranza non costa nulla. E la delusione dura solo un attimo, giusto il tempo di leggere un'altra bufala sul web... Arka Diligite iustitiam3 punti
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con i grandi studiosi nulla, con i presuntuosi arroganti abbastanza. Che poi gli studiosi siano grandi, è tutta da vedere (scrivo per esperienza diretta, anche se non in ambito numismatico) Ve ne racconto una, giusto per alleggerire l'atmosfera di questa discussione: negli anni 80 ero un giovane ricercatore in un istituto di ricerca privato, che lavorava su commessa. Il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) aveva con noi un contratto a tempo indeterminato su un tema di ricerca e la squadra addetta a tale lavoro inviava mensilmente al CNR un rapporto sull'attività del mese precedente. Un giorno è arrivata una lettera dal CNR che si complimentava per il lavoro svolto nell'ultimo mese: il resposabile del gruppo si è stupito, perchè nell'ultimo mese non avevano fatto niente di trascendentale rispetto a prima, ed è andato a riguardarsi il rapporto inviato. Ha notato, con stupore, che era molto più voluminoso (molte più pagine) dei rapporti che lo avevano preceduto e, sfogliandolo, ha visto che ogni pagina era seguita da un foglio bianco: la fotocopiatrice guasta aveva prodotto due pagine per ogni originale, di cui una bianca, e il CNR si era complimentato !3 punti
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Segnalo, grazie anche a @ak72, la mostra di una selezione di monete aquileiesi ex ripostiglio di Perteole (nella bassa friulana), uno dei più importanti degli ultimi decenni in regione e non solo. https://www.ilfriuli.it/articolo/cultura/ruda-dopo-30-anni-in-mostra--il-tesoro-di-perteole-/6/211119 Ero adolescente quando venne rinvenuto, ma ricordo ancora vividamente i paginoni del giornale che mio papà mi aveva portato da leggere. Stavo già avvicinandomi timidamente alla Numismatica, in quell'occasione feci il salto.2 punti
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Nel 1989 nell’angolo Sud-Ovest della chiesa durante uno scavo archeologico fu trovato un piccolo tesoro. In un recipiente di terracotta furono contate ben 1164 monete d’argento del patriarca Bertoldo di Ardechs, dei vescovi di Trieste e di Bernardo II duca di Carinzia (il periodo delle monete va dal 1218 -1260).2 punti
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Quella è... Postumus Antoninianus, struck 263 AD at Cologne mint. Obv: IMP C POSTVMVS P F AVG, radiate, draped and cuirassed bust right. Rev: PAX AVG, Pax running left, holding branch and sceptre. RIC 78; Elmer 333; AGK (corr.) 51; Cunetio 2405;2 punti
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Anche se sono come dici tu malconci...penso che è sempre positivo confrontare.2 punti
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Salve a tutti, è stato un grande convegno anche se non ho avuto molto tempo nel weekend, sono riuscito ad andarci per 1 o 2 ore sabato mattina. E' stato facile trovale la location (bellissima e piena di storia). Non avendo avuto molto tempo, non ho avuto modo di vedere con attenzione tutte le belle monete esposte da tutti i vari espositori ma qualche giro di ciotola e qualche pezzo alla mia collezione l'ho travato facilmente e anche a prezzi onesti. Peccato che sia stata una toccata e fuga, e non aver incotrato il mio amico di convegni @Litra68 per una pescata in compagnia. Ecco cosa ho trovato in ciotola Un bel 2 tornesi 1843 e un 2 soldi dello Stato Pontificio. Anche se sono abbastanza consumati i dettagli principali e le scritte sono presenti e quindi è giusto arricchire la mia modesta ma entusiasmante collezione (almeno dal punto di vista storico). Grazie Sessa Aurunga e arrivederci alla prossima manifestazione. Salvatore2 punti
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Io penso che l'umiltà sia uno strumento indispensabile per la ricerca. Non per niente si chiama "umiltà accademica". L'essere sicuri delle proprie argomentazioni è buona cosa, ma diventa pericoloso quando fa liquidare con disinvolta, rapida e acritica altezzosità qualsiasi opinione discordante. Il verificare sempre e comunque le proprie sicurezze, il confrontarsi con altri, il sapersi meravigliare: questo è ricerca, sviluppo e crescita. Ma questa è solo una opinione. Polemarco2 punti
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noto sempre con dispiacere queste pagine e pagine di discussioni.... basterebbe a volte introdurre il proprio pensiero con la frase "io penso che...." ... perché, lo dico a tutti, il vostro pensiero non va imposto agli altri... se qualcuno mi dice "io penso che..." poi mi può anche dire che la numismatica andrebbe discussa al bar e risolta a pugni .... ma per favore, non tenti di convincermi che questa debba essere l'unica verità per tutti... saluti2 punti
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Ragazzi, so che siamo "off topic" per cui lascio solo un'immagine di quella che è la mia seconda collezione più importante (dopo le monete) con oltre 2.000 modelli, ma anch'io ho collezionato soldatini, trenini, bottigliette mignon, ecc. Magari possiamo aprire in altra sede una raccolta di foto di queste nostre altre passioni...2 punti
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@fabry61il leoncino è effettivamente bello. Bel colpo, complimenti. ☺️2 punti
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perfettamente d'accordo, anche se si tratta di monete comuni... è sempre un piacere!?2 punti
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C'è una cosa però che è sfuggita in questa discussione, cioè il fatto che la numismatica si occupa di tanti ambiti cronologici di cui è impossibile per chiunque possedere la totale padronanza, in genere ci si specializza, i nomi di studiosi accademici fatti nel post iniziale riguardano alcuni determinati ambiti cronologici e geografici, prevalentemente la numismatica dell'Italia antica e altomedievale, i nomi di studiosi non accademici fatti da altro utente riguardano invece studi su ambiti totalmente diversi, prevalentemente zecche dell'Italia meridionale in epoca moderna e contemporanea, certo in ambito accademico lo studio delle monetazioni dal cinquecento in poi è decisamente limitato ma questo non toglie che la materia possa avere un suo interesse, oltretutto interdisciplinare e parallelo alla storia economica e monetaria, quindi se io decido di acculturarmi sulla monetazione borbonica napoletana o di quella del periodo spagnolo non andrò a leggere i testi della Cantilena o della Rovelli che si sono occupate di tutt'altro ma leggerò i Magliocca, Perfetto, Di Rauso, Bovi, Pannuti e D'Andrea... se invece mi prende il sacro fuoco per l'alto medioevo e la monetazione longobarda allora mi rivolgerò ai testi di Grierson, Arslan, Rovelli, Bernareggi... se si tralascia questo aspetto della specializzazione si rischia di litigare e farsi il sangue amaro per nulla, un Bovi ad esempio che era medico e non numismatico accademico sicuramente ne sapeva di più sulla monetazione napoletana moderna di quanto ne può sapere un accademico esperto in numismatica bizantina e altomedievale...2 punti
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Non lo definirei "problema", come dicevo è questione di prospettiva. Se sono collezionista di monete di area italiana è chiaro che reputi più IMPORTANTE ai miei fini il M.I.R. rispetto a un saggio accademico. Sull'invasione di campo, io sono dell'idea che comunque la volontà di fare ricerca - scientifica o divulgativa che sia - sia sempre meritorio. E non ha torto chi auspica una maggiore collaborazione tra i due mondi, proprio perché hanno competenze COMPLEMENTARI. Il problema - qui sì che ci sta il termine - è che spesso è difficile dialogare con chi sta "dall'altra parte".2 punti
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Ai contendenti sfugge un elemento fondamentale: stanno confrontando le mele con le pere, e le rispettive posizioni dipendono dall'ambito di appartenenza. Non ha senso paragonare accademici tout court con autori che hanno sviluppato le proprie competenze a partire dall'ambito del collezionismo. La formazione di un accademico, nonché la sua attività, si fonda su basi del tutto differenti da quelle collezionistiche: spesso i numismatici accademici non sono neppure collezionisti, e osservano la moneta da un punto di vista radicalmente diverso, che esclude il concetto di possesso e che non considera significativi rarità, valore e conservazione. Viceversa, il collezionista avrà un approccio alla materia molto meno scientifico: a partire dal modo di scrivere meno rigoroso (anche dal punto di vista linguistico) e dalle finalità, che saranno del tutto diverse, come pubblico e come obiettivi, da quelle di un ricercatore. E' chiaro che se sono un collezionista sarò interessato PRIMA ai testi degli autori che muovono nel mio stesso ambito e solo DOPO - e solo eventualmente - agli studi accademici, che sono ai fini collezionistici di fatto meno UTILI, assai meno ACCESSIBILI e che non a caso non riguardano tutti gli ambiti della numismatica ma principalmente quella antica, che più si presta alla ricerca scientifica. Viceversa, un accademico difficilmente prenderà in considerazione opere non accademiche - quantomeno contemporanee - per la propria disciplina, vuoi per il modo in cui sono scritte, vuoi per la non sistematicità dei riferimenti alle fonti, vuoi per il taglio spesso soggettivo. Non voglio fare nomi, ma ai miei occhi tale distinzione risulta evidentissima: io sono nato collezionista, ho avuto una formazione accademica, ho per qualche tempo collaborato con alcuni nomi del COIN, e ora, abbandonato quel mondo, sono esclusivamente collezionista, ovviamente non dimentico del proprio passato. Mi risulta ovvia l'impossibilità di paragonare i nomi del gruppo A a quelli del gruppo B: ai fini collezionistici, è chiaro che mi tornano ben più utili le opere degli autori citati da eliodoro, ma a volte leggendoli son consapevole del fatto che i miei colleghi e maestri di una volta ne avrebbero immediatamente sottolineato la mancanza di rigore. Insomma, alla fine è il solito vecchio discorso: conosce meglio le monete un commerciante o un accademico? Chi ne ha viste tante o chi le ha studiate sui libri? La risposta è sempre la medesima: DIPENDE, dal nostro scopo anzitutto.2 punti
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Ciao @gigetto13, e @domenico.mura , questo anno per natale sono riuscito a trovare il "Sardus Pater" e assieme ad un asse di Uxentum sarà il mio regalo di Natale. Domenico, se vuoi archiviarla ti allego le foto della mia moneta e i dati ponderali: peso 5,97gr dimensioni circa 23mm, seguendo la logica del tuo ragionamento su dati ponderali, legende e iconografia questo esemplare secondo me potrebbe far parte delle prime emissioni2 punti
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taglio 2 cent paese San Marino anno 2004 tiratura 1.400.000 condizioni SPL città Cesena2 punti
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@Zenzero grazie delle info, penso anche io sia un esemplare delle emissioni "ufficiali"! e complimenti, è un esemplare strepitoso!1 punto
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Yes. Ma lo specialista è @grigioviola ... gli lascio volentieri la patata bollente. Colonia Agrippina, Treveri, Lugdunum (?), Magonza... dipende da che studiosi segui e dalle varie correnti. Ciao Illyricum1 punto
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Capita a tutti, non preoccuparti! Basta farne esperienza da metter a frutto nel futuro... Illyricum1 punto
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Mi ricordo che in giro ce ne erano, anche se non tantissime, il fatto che la 105 L costava qualche milione di lire in meno di una nostrana 4 porte (la Fiat 128 per esempio), per tanti era importante. Con il cofano anteriore aperto l'ho vista solo una volta presso un distributore di benzina, ero abituato a vedere il vuoto/cofano anteriore delle Fiat 850, ma per questa Skoda, con quella apertura laterale strana... ho pensato ad un'auto usa e getta!1 punto
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grazie Alan, per fortuna l'ho trovato al Bottacin questo pomeriggio, l'ho chiesto perché ho visto che era stato inserito da qualche parte qui sul sito.1 punto
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Ciao @talpa e scusa se ti rispondo solo adesso. Sicuramente come catalogo per un'infarinatura generale (intendo proprio capire quali monete sono state emesse, una visione generale delle rarità e piccoli cenni storici) posso consigliarti il Gigante. A mio parere ha delle belle foto ed è preciso, tuttavia è, come detto, un catalogo e non un libro inteso anche dal punto di vista storico. Il libro che più approfondisce questa monetazione, a mio parere, è "Regno Lombardo Veneto" con sottotitolo "Monete e storia del Regno Lombardo Veneto" di Ezio e Daniel Zadra. E' molto difficile da trovare in Italia ed è in bilingue (italiano e tedesco se non sbaglio). Purtroppo in questi anni non ho trovato altri libri di approfondimento, quindi se qualcuno ne conosce sono tutto orecchie1 punto
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Ciao occhio di lince, non credo che questa sia una discriminante, al contrario immagino che i coni venivano prodotti da incisori che seguivano uno schema, ma un po' dovevano interpretarlo. Anche l'asse che vedo postato da Ocre-RIC ha il collo obliquo: Ciao, Hirpus1 punto
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Salve , anche io pensavo a cos II, ma non mi son sbilanciato.Solo un ‘ altra cosa @Hirpini ho notato nella moneta di @1412luigi che il collo tende molto verso il basso rispetto ad altre monete che ho visto dove invece tende a essere un po più orizzontale.Che ne pensi? Saluti Davide1 punto
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Buongiorno, questo asse penso che riporti al rovescio la TR POT II, così mi sembra di leggere, d'altronde credo che non ci sarebbe spazio per un terzo I: Quindi andrei, se siete d'accordo, sul RIC II 402, asse del 98-99, anno del II consolato: RIC 402 Trajan AE As. 98-99 AD. IMP CAES NERVA TRAIAN AVG GERM P M, laureate head right / T R POT COS II PP S-C, Victory walking left, holding palm-branch and shield inscribed SPQR. RIC 402; Cohen 617; Sear 3242 var (98-99: Consular year). H.1 punto
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Un esempio pratico di le “mele” e le “pere” possano coesistere e trovarsi nello stesso cesto di frutta, l’ho avuto oggi, leggendo il numero 355 di Panorama Numismatico, ho letto e visto affiancati due articoli, il primo sullo “stemma e insegne russe” ed il secondo “microscopia elettronica e scansione con spettroscopia ecc. ecc.”, uno molto interessante che percorre la storia dello stemma Russo, aquila bicefala, dallo Zar Ivan III il terribile si nostri giorni, mentre l’altro tratta di una moneta suberata di Seleuco I Nicatore, fondatore della dinastia seleucide, dove due professori dell’universita di Pavia con esami particolari e mezzi scientifici hanno dimostrato che la moneta in questione è un tondello di rame con una velatura di ottimo argento, che la stessa è rimasta interrata e che a questo è dovuto il processo che a dato luogo alla perdita della parte superficiale lasciando intravvedere la vera natura del metallo sottostante. Questo io considero un sodalizio tra mondo collezionistico e mondo universitario, dove le due anime si intrecciano e danno vita ad una rivista che tratta a 360 gradi la numismatica, che in fin dei conti è il motivo che unisce tutti e che dovrebbe aggregare tutti noi e non dividere in io sono più bravo e lui meno, come ho sentito una volta da una Prof. di caratura internazionale, si può sbagliare ed è umano, l’importante e ammettere i propri errori e correggerli.1 punto
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@DOGE82Marco, hai ben ragione, e l'avevamo percepito sin dall'asta NAC del maggio 2018, con i continui e rilevanti rilanci che interessavano i pezzi presentati quel giorno....1 punto
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E' così, ma… … Le piccole cose hanno l’aria di nulla ma danno la pace. (Georges Bernanos)1 punto
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giulia TZ2 170CV per 620 chilogrammi: .27 CV/Kg passo: 2200 mm altezza: 1020 mm Mi sono spesso chiesto che sensazioni possa dare la guida di un gioiellino simile, ma come poterlo fare: ne hanno costruite solo 10, e quelle rimaste sono più preziose delle 5 lire del 1901 (citazione obbligatoria: non possiamo scrivere di sole auto in un forum di numismatica!) Poi ho avuto la possibilità di guidare, per 150 chilometri, un'auto così fatta: 220 CV per 800 chilogrammi: .275 CV/Kg passo: 2300 mm altezza:: 1100 mm Ho così potuto vagamente capire le sensazioni che, allora, provarono i vari Bandini, Baghetti, de Adamich, Lucien Bianchi, Zeccoli, Vaccarella .... Non posso descriverle, non ne sono capace, ma per un attimo mi sono sentito vicino a quegli artisti del volante1 punto
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Peccato.. Volevo passare da 0 ad 1, leggendo i libri di pugliese, purtroppo non me ne dà l'opportunità. Comunque, in bocca al lupo all'associazione1 punto
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Posso dare solo un mio giudizio, la mia impressione, come contributo. Mi pare che la lettera dietro la nuca della Dea sia la A rovinata: la piccolissima virata a sx nel ramo destro della lettera esclude l’ipotesi Λ (ed escluderei che possano essercene di minuscole, come suggerito), ed era ciò che ti aveva condotto all’ipotesi del Δ. L’oggetto sopra all’anfora a prima vista mi era parso poter essere o un fuso o un grappolo d’uva, ma mi sono convinto della seconda ipotesi, tra l’altro condivisa e da te anche argomentata come indicazione del contenuto dell’anfora. Nella tua moneta mi pare proprio comparire (fare anzi “capolino”!) un manico dell’anfora e qualche acino... Tu di cosa ti sei convinto?1 punto
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Ma abbiamo a cuore la numismatica? Ben venga la consulta con le sue iniziative. Lasciamo loro il tempo di organizzarsi e poi giudicheremo le loro attività. Nascono con l'intento di coordinamento accademico, che male possono fare? D'altronde non dallo statuto ma dall'ultimo commento si evince una volontà di creare una sorta di casta tra comuni mortali e accademici. Sembra, ripeto sembra, che solo i secondi abbiano preso in mano un tondello e da esso dedotto o scoperto qualcosa utile a contestualizzarlo in un periodo storico, utile ad ampliare le conoscenze su una determinata monetazione.... Per me è questo il problema.1 punto
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Personalmente vedo sempre di buon occhio nuove iniziative in ambito numismatico , tuttavia.... Spero tanto che non sia il classico gruppo di accademici chiusi nella loro torre eburnea, che talvolta male hanno fatto alla numismatica italiana negli ultimi anni, ma piuttosto un gruppo volto a fare divulgazione scientifica seria, e che guardi con obiettività ed apertura al mondo del collezionismo e delle altre realtà numismatiche da cui, storia alla mano, proviene gran parte degli studi e lavori di maggiore qualità sulla numismatica italiana e non.1 punto
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Ciao @rada, su questa monetazione, che trovo molto affascinante in quanto collegata alla storia di una grande e complessa civiltà quale fu quella asburgica della mitteleuropa, puoi darmi delle indicazioni bibliografiche commentate?1 punto
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taglio 2 euo TYE paese belgio anno 2012 tiratura 5.040.000 condizioni bb città trieste taglio 2 euro cc paese slovacchia anno 2015 tiratura 1.000.000 condizioni bb città trieste1 punto
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Ricordo l'isteria di massa per le prime serie di Andorra 2014 (pagate anche 170 euro da alcuni collezionisti) che ora si trovano a meno di un quarto. Finlandia 2004 ci ha un po' traumatizzati, ma sono convinto che il prezzo calerà e arriverà a livelli "normali", magari sui 5 euro come le due spagnole del 2018. Aggiungo un mio parere personale, e come tale opinabile: se stanno cercando di speculare su una moneta con mezzo milione di tiratura, proprio in memoria di quanto accaduto in passato, sarebbe bello che tutti noi collezionisti NON la comprassimo. Chissà che non capiscano la solfa, anche se trattandosi di mercato è pura utopia. Posso capirlo per le monegasche con dieci o ventimila esemplari, ma per una moneta così diffusa non dovremmo cascarci, alla fine ne va della nostra passione!1 punto
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Recatomi al Museo Casa de la Moneda di Madrid, ho fotografato del materiale esposto sulla zecca di Segovia afferente la "coniazione a mezzo trafila a coni rotanti". Per chi ha letto l'interessantissimo libro di Magliocca, può trovare in queste immagini la conferma della corretta descizione dell'Autore sulla particolare tecnica di coniazione. Coni rotanti o a rullo Moneta coniata con il particolare sistema Le seguenti immagini ritraggono il modello del Real Ingegno di Segovia1 punto
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